Cercate di avere una rappresentazione mentale del Nulla

La felicità per un narcisista perverso è….

  • Un raggiro andato a buon fine;
  • L’ingresso nel giro che conta;
  • Fantasticare cosa farsene dell’eredità quando moriranno i genitori;
  • Lo sguardo di ammirazione dei compagni di merenda mentre si vantano di aver imbrogliato un intero gruppo o qualcuno ritenuto mediamente intelligente;
  • L’invidia dei compagni di merenda quando presentano una nuova conquista;
  • La depressione del partner: “Finché è depresso è innocuo, dunque posso fare quel che mi pare…”
  • Riuscire a strappare un sorriso dal partner depresso: “Ho potere di vita e di morte su di lui. Finché è prostrato è sotto controllo.”
  • Fare qualcosa di semplice e rudimentale ma convincere persone umili e poco istruite di avere di fronte un genio;
  • Dire qualcosa di semplice e rudimentale ma convincere persone che dominano l’argomento che ‘tutto sommato è un soggetto simpatico che sa ‘qualcosa’ pure lui’;
  • Iniziare discorsi approssimativi su argomenti che non domina con la sicurezza di uno scienziato, riuscendo a strappare applausi e lodi al bar, in parrocchia, nello spogliatoio della palestra…
  • Indossare il regalo fatto dall’amante n.1 per andare a cena con l’amante n.2;
  • Essere amorevolmente accolti dalla famiglia per cena dopo il passaggio di rito dalla prostituta e…
  • Addormentarsi con un sorriso tra le labbra non solo convinto di aver fatto godere la prostituta ma anche un po’ preoccupato… “Speriamo non s’innamori di me pure questa!”;
  • Lo sguardo commosso dell’amante ventennale, certa che l’attesa ne vale la pena;
  • Lo sguardo commosso della new entry del girone, sicura di aver di fronte il migliore e di essere fortunata;
  • Accendere il telefonino la mattina e ritrovarsi 4 sms di buon giorno da donne/uomini diversi;
  • Conservare gli sms migliori e più carini per riciclarli e rigirarli a prede diverse, firmandoli come se fossero la massima espressione dei suoi “profondi” sentimenti;
  • Le gelosie tra le donne/uomini del girone e gli sforzi per catturare la sua attenzione;
  • Disdire appuntamenti con delle scuse patetiche, fantastiche e strabilianti ed essere sempre perdonato/a perché in fondo “è fatto così”;
  • Stravolgere la giornata altrui costringendo la persona – con dei sensi di colpa e giochi mentali – ad abbandonare i propri programmi in favore dei suoi;
  • Liberarsi da una-donna-che-piange per andare da un’altra che lo accoglie ridendo;
  • Richiamare la donna-che-piange, rinvigorito dalla donna-che-ride per dirle che le vuole un bene dell’anima e che sarà sempre soltanto suo;
  • Dare da egocentrici, menefreghisti e ingrati ai figli ogniqualvolta si rifiutino di inseguirlo ciecamente nei suoi hobby e passioni;
  • Vedere negli occhi dei figli la speranza di avere una tantum un po’ di attenzione, un complimento sincero e l’auspicata approvazione – che verrà data unicamente quando saranno perfetti come lui/lei;
  • Sfidare un terapeuta a comprendere il suo problema raccontando menzogne;
  • Imparare nuove tecniche di manipolazione;
  • Mettere la testa sul cuscino e fare sogni d’oro… perché consapevole che nessuno mai scoprirà la sua vera natura.

COME SOTTRARSI A QUESTO TIPO DI PERSONALITÀ?

Cercate di avere una rappresentazione mentale su cosa sia IL NULLA…

Per quanto mi riguarda immagino il colore bianco, un po’ come se camminassi nel mare congelato dell’Alaska totalmente sola.  Non vedo montagne, vegetazione rinsecchita, non tira vento né nevica, non ho freddo, fame o sete. Immersa nel bianco cerco di pensare a qualcosa ma non riesco ad elaborare nemmeno un pensiero sensato. Capisco, allora, che se resto lì ferma in quel nulla verrò totalmente fagocitata fino a diventare  parte integrante di lui. Dovrò rinunciare a tutto ciò che ritengo importante nel mio mondo ideale, composto di mille colori. E così dovrò dare addio ai miei principi, valori, sogni, utopie, desideri, fantasie…

Perché nel regno del Nulla tutto ciò non serve, è bagaglio inutile e obsoleto. L’importante è camminare sempre e comunque senza attendersi che il bianco totale prima o poi si trasformi in un campo coltivabile, fonte di nutrimento.

È così che la vostra identità, la vostra Anima creativa viene cancellata totalmente.

Sì, cercate di avere una rappresentazione mentale del nulla e chiedetevi cosa ha da offrirvi ciò che avete  immaginato.

C.L.D.

54 pensieri su “Cercate di avere una rappresentazione mentale del Nulla

  1. Sono perfettamente d accordo con questo articolo. Ho una vasta esperienza di questi soggetti essendoci vissuta per 30 anni. Non è riuscito ad uccidermi e questo lo ha fatto arrabbiare. Sono separata da quasi 2 anni ma mi perseguita ancora col suo odio. Il nulla ,il vuoto, sono quasi più interessanti di lui. Non hanno nulla di umano e odiano e invidiano le qualità e i talenti altrui, che però vogliono distruggere in quanto non riescono ad averli. Inoltre hanno paura della spontaneità e della verità. Non riescono a vedersi perché non hanno l’intelligenza per guardarsi dentro e gettano sull’altro le cose negative che appartengono a loro. Fare finta che non esistono, ignorarli dimenticare chi sono: questo bisogna fare. La mia vita non è facile perché ho 2 figli con lui e penso a tutte coloro che si trovano o si sono trovate nella mia situazione. E’ una grande sofferenza e non tutti lo comprendono se non le persone che hanno vissuto in prima persona un’esperienza del genere. Alla fine si diventa più forti e anche migliori e si capisce il grande valore dell’essere umano, si apprezza molto l’umanità dopo che hai visto e conosciuto di umano non è. Grazie per questo blog.

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      1. cara Jeng vorrei chiederti, e non é un rimprovero, come hai fatto a restarci così’ a lungo. E’ cambiato dopo molti anni e non lo “vedevi perché avevi l’imprinting del bravo ragazzo che ti eri sposata? C’é stato un accadimento specifico? Sei cambiata tu?
        Claudileia cara, sono una donna semplice quindi scusa il mio italiano. Anch’io sono confrontata ad una situazione drammatica e non riesco ancora a prendere una decisione, cioè l’ho presa ma non riesco a portarla avanti, anche a causa del fatto che ci lavoravo con un terapeuta che ha abusato della mia fiducia e fragilità e mi sono detta, dato che attiro/scelgo solo uomini nocivi forse meglio tenermi il “mio” PN che mi fa un male che ormai conosco. Questo lo dico adesso ma so che non lo penso, ma mi trovo come impietrita da questo secondo tradimento/violenza allorché già stavo malissimo ma incominciavo a intravedere una possibilità di riscatto. Vorrei chiederti se esiste un profilo di donna vittima/complice di qs tipo di soggetti, forse lo hai già scritto, puoi darmi il link. Mille grazie per tutto.

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    1. Ciao Jeng. Mi sento solidale a te perché anche io ho due figli con una narcisista. Ho messo fine alla storia dopo la miliardesima menzogna, altrimenti lei avrebbe tirato avanti ingannando me e i miei figli per chissà quanto tempo ancora, godendo della mia profonda ed evidente sofferenza. È passato quasi un anno, tutto in me migliora e rinasce: tuttavia la sgradevole certezza di dover avere per sempre un legame con lei mi inquieta non poco. Bisogna produrre più energia e, soprattutto, non darla a loro. Anche l’indifferenza generale mi turba, come scrivi tu nessuno sa nulla di queste dinamiche malate, nessuno mi crede, ma nessuno è nemmeno disposto ad ascoltare. Una pacca sulla spalla e via, che sarà mai. Morto un papa se ne fa un altro, dicono. È l’occasione, sfruttiamola. È la volta buona per fare piazza pulita di chi dimostra tutta la propria superficialità.
      Nel tuo caso sono passati due anni: è un tempo così lungo che tremano i polsi, ma so che ce la farò, tutti possono farcela, senza vergognarsi di avere bisogno di aiuto.

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      1. ti devi armare di pazienza…io sono quasi 3 anni di sofferenza indicibile e sto appena vedendo uno spiraglio di luce.Ma la notte è ancora insonne…Aspettati colpi di coda e maldicenze .Aspettati colpi bassi e tentativi per farti ancora soffrire.

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      2. Carissima Pina, ognuno di noi ha tempi diversi di elaborazione del lutto. Tutto dipende della nostra storia personale e del nostro carattere, tuttavia cerca di non fossilizzarti sulla tua ferita più del dovuto o diventerà parte essenziale e non solo integrante di te. La cicatrice resta sempre ma abbiamo anche altre parti del corpo e dell’anima da coccolare e imparare ad amare. Non guardare sempre dove duole di più perché la tua risata va rispettata tanto o ancor di più delle lacrime che hai versato fin qui.

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    1. Ho ritrovato il “mio N.P. in molti punti di questo interessantissimo e coinvolgente articolo. Mi diceva che stare con lui era come essere sulle montagne russe! ! ! Io che lo amavo follemente ,non sapevo di avere di fronte a me il mio aguzzino. Ho vissuto e ancora è presente in me la devastazione psicologica e sono andata molto vicino a quella fisica . Il mio cuore è esploso in mille frammenti. ……ecodoppler , coronarografia. Da quel momento ho giurato a me stessa che non gli avrei più permesso di farmi altro male
      Mi sono informata su internet, grazie Claudileia per la tua opera salvifica e ad altri blog ho capito che amavo un N.P.. Ho iniziato il NC totale ed ora non so più nulla di lui. Il suo veleno è ancora nel mio cervello e poi mi manca tanto fisicamente. Questi pezzi di M……A sanno tirare fuori la tua “animalita”più oscura ,e creare una fortissima dipendenza. Ringrazio anche la traduttrice Gabriella senza il suo contributo saremmo ancora più prede. Un abbraccio grandissimo Tiziana

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      1. Cara Tiziana, nell’articolo https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/12/09/quando-il-re-e-nudo-narcisismo-perverso-e-potenza-simulata/ spieghiamo il quanto può essere illusoria la nostalgia fisica dello psicopatico. Per quanto riguarda l’implosione che il corpo subisce nel corso e dopo la fine di questi pseudo rapporti hai perfettamente ragione! Quando non ci sentiamo amati e apprezzati a sufficienza (anche un minimo!) non solo i nostri sentimenti vanno in tilt, ma anche il corpo comincia ad offrire segni inequivocabili di sofferenza. Sono tutti sintomi che ci troviamo di fronte a dei predatori del genere umano e che la cosa migliore è levarsi di torno come ogni animale dotato di istinto. Grazie per le tue bellissime parole. Un fortissimo abbraccio anche a te da tutte noi!

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  2. Claudileia. Grazie mille per tutto il aiuto sei luce nella vite di uomini e donne che nn hanno idea che esistono queste tipo di persone. Ti chiedo si puoi darmi qualche libro, ho su tua pagina è tradotta al spagnolo, vorrei aiutare una amica di Mexico che vive una istoria orrenda con un uomo che ha distrutto sua vita e oggi sua figlia di 13 anni è stata inviata a terapia che questa signora nn ha potuto portare, ha un ragazzo di 11 anni che sofre tanto e vorrei leggesse tuoi scritti, lui è alcolico, e raccontarti e lungo però è del peggio prostitute, figli con altre done, nn ha rapporti sessuale con sua moglie dice che gli fa schifo la umilla, la maltratta fisicamente, e lei chiede aiuto vuole scappare, e senza risorse economiche, e nn si dà ragione dal perché questo uomo la disprezzi tanto. Si tu mi dai qualche libro, o informazione così possiamo aiutarla, lei comincia a capire. Grazie grazie e grazie, ti lego sempre sei straordinaria grazie

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    1. Cara Noryo, la tua amica messicana può leggere gli articoli di Marietan direttamente in spagnolo dal suo sito. Potrebbe cominciare da questi due: http://www.marietan.com/material_psicopatia/complementario.htm; http://www.marietan.com/material_psicopatia/el_sol_negro.htm; dopodiché i libri dello stesso Hugo Marietan, Isabelle Nazare-Aga e Marie-France Hirigoyen possono essere trovati in spagnolo su Amazon. Un abbraccio forte e GRAZIE per i tuoi preziosi contributi!!!!!

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  3. Claudi, parlo da lettrice del blog, non da traduttrice: questo articolo è il TOP! Grazie, grazie di cuore. E’ tutto vero: questa gente di m***a è composta soltanto dal nulla e dal vuoto cosmico, e riesce ad essere soddisfatta solo quando ti trascina nel proprio vuoto. Se ti ribelli, se ti sottrai con forza alla loro malefica influenza, cercheranno in ogni modo di fartela pagare, con calunnie, menzogne, campagne denigratorie nei tuoi riguardi, spargendo zizzania intorno a te e cercando di convincere gli altri che “la bestia” sei tu. Sono pieni di invidia e complessi di inferiorità verso chi cerca di vivere la propria vita appieno ed è pieno di qualità, anche se si tratta dei loro stessi figli. Sono dei “senza coscienza” e l’unica cosa da fare è lasciarli marcire per sempre nella loro melma, DA SOLI. Tanto non cambieranno mai. Grazie, grazie infinite.

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    1. Carissima Gabriella, sei parte fondamentale di questo blog. Commentarlo da lettrice è di un’umiltà sconcertante e poco comune di questi tempi! Ti abbraccio fortemente, sorellina mia minore. Presto sarò nella stupenda Napoli per una toccata e fuga! BACI! C.

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      1. Io ho iniziato a “bazzicare” questo blog proprio come lettrice, e continuo a considerarmi tale, anche se in contemporanea ne sono anche traduttrice. È bello avere questa “visione a 360 gradi”, e esercitare entrambe le funzioni. Questo blog è stato ed è parte fondamentale del mio processo di consapevolezza, in questo periodo più che mai. Sarà una gioia poterti accogliere nella mia splendida città, fammi sapere quando vieni. Ti abbraccio, sorella mia di spirito. 😘

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  4. Ho fatto la spunta di tutte le voci. A questo punto credo di averlo fatto veramente felice. Solo che non ho retto più, sono scoppiata davanti l’ennesima bugia gratuita, l’ennesima volta in cui mi ha messa da parte. L’unica cosa di cui ho paura è la mia memoria. Ho paura di dimenticare i dettagli, le sensazioni sgradevoli, l’ eterno senso di incertezza. Ho paura che mi convinca che sono paranoica e crudele solo perché voglio fidarmi delle mie sensazioni e non stare piu male. Lui invece continua a dirmi che non ho prove dei suoi tradimenti. A me non interessa, se ha tradito o no. Se è sincero o no. Mi basta sapere che di lui non mi fidero mai.

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    1. Cara Ada, se oltre ai tuoi sospetti di un tradimento ci sono altri comportamenti indicativi del suo ‘modo di essere’ talmente gravi come quelli descritti nell’articolo credo che il punto centrale sul quale dovresti riflettere non sono i tuoi dubbi sulla sua mancata fedeltà ma innanzitutto comprendere che l’intera struttura della personalità dell’uomo che avevi/hai accanto è compromessa perché vòlta alla manipolazione di ogni verità, dalla più banale alla più eclatante. Considera che sono persone molto abili nel seminare false memorie nel tuo cervello. Ti faccio un’ esempio: Np: “Ti ricordi, siamo venuti qui in questo ristorante qualche anno fa!” C:”Guarda che ti stai confondendo! Non sono mai entrata in questo posto.” Np:”Possibile che non ti ricordi mai niente? Forse alla fine non sono così importante per te!”. Hai capito? Ti inducono a credere di non amarli mai abbastanza per farti capitolare SU TUTTO, per renderti compiacente all’inverosimile, per annullarti come donna o come uomo. E’ questo meccanismo infernale che ci porta a perdonare dalla mancanza di rispetto più spicciola al primo schiaffo. Se si tratta di un narcisista perverso/psicopatico, più diventi insicura e dubbiosa più si divertirà. Lo sta già facendo, se ci pensi. Dire che tu non hai delle prove di un suo tradimento è sfidarti ad andare a cercarle. Le persone così amano l’adrenalina e la tensione recata da un partner svalutato ed indotto alla gelosia morbosa fino a diventare paranoico. Portarti a questo stato di prostrazione terribile consente loro di giustificarsi con gli altri: “L’ho lasciata perché non mi faceva respirare. Era matta, possessiva.”. Non farti manipolare in questo modo. Salta fuori dalla barca prima che cominci a manovrarti da dietro come un abile burattinaio. Fidati unicamente dalle tue sensazioni e dei tuoi istinti. Tenere un diario aiuta moltissimo. Non scrivere soltanto le tue sensazioni, ma sopratutto ciò che ti dice lui, i paradossi, le promesse non mantenute, il modo come ti tratta, ecc. Ti aiuterà, cara. Un abbraccio forte!

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  5. “La felicità per un narcisista perverso è….
    Un raggiro andato a buon fine;
    L’ingresso nel giro che conta;
    Fantasticare cosa farsene dell’eredità quando moriranno i genitori;
    Lo sguardo di ammirazione dei compagni di merenda mentre si vantano di aver imbrogliato un intero gruppo o qualcuno ritenuto mediamente intelligente;
    L’invidia dei compagni di merenda quando presentano una nuova conquista;”

    E anche sta volta hai fatto BINGO!!
    Ben intesi adesso riesco a sorriderne di queste cose, mi lascia l’amaro in bocca come ovvio anche perchè penso chi cìè ancora in mezzo totalmente e non capisce dove di trova. In un manicomio altro che relazione d’amore.

    Ps OT : Hai sicuramente saputo di quella coppia di Saronno accusata di aver ucciso 5 persone. Ho letto gli stralci delle intercettazioni, sono terrificanti.
    Ecco dove possono arrivare questi pazzi se si mettono insieme a loro pari.

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    1. Leggo a mesi di distanza ed ho un brivido di paura. Io non so con chi stia ora la mia ex, ma so che continua a mentire ai figli e a nascondere una vita sregolata da pseudo ragazzina senza responsabilità. In queste condizioni l’abbinamento con un mezzo sciroccato come lei potrebbe portarla a qualunque gesto, temo, pur di continuare a nascondere le porcate commesse alle spalle mie e dei figli. Credo che questi cinici perversi tremino di fronte alla possibilità di essere pubblicamente smutandati. Il crollo delle loro finzioni li terrorizza e sono pronti a tutto pur di evitarlo. Occhi aperti, dunque. Lo dico a me stesso, in primis. Ci sono momenti in cui davvero immagino scenari inquietanti.

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  6. Caro Yuri,
    chi non ha letto la storia dei due di Saronno? Sconvolgente! Lei era persino disposta ad uccidere i figli per lui. Ma questi sono casi estremi anche se, sembra, sempre più frequenti, stando alla cronaca. Molto più difficile accorgersi del lavoro sottile, minuzioso e apparentemente innocuo che fanno con la nostra complicità. Non dimentichiamo mai , Yuri, che anche noi abbiamo la nostra parte di responsabilità.
    Ce ne rendiamo conto quando ne siamo fuori, ma c’è, eccome se c’è.
    Segnalo a questo proposito anche un articolo letto ieri su Repubblica, credo. Un intervento di Paolo Crepet su questo argomento in cui sottolineava la piccolezza morale e il vuoto interiore dei narcisisti ma anche il vuoto interiore delle donne(o uomini) che accettano di tutto pur di stare con loro.

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    1. Sono d’accordo con te sul vuoto interiore che cerchiamo di colmare con queste persone. All’inizio quando sono tutto miele è bellissimo e ci si sente pieni d’amore ,la cosa brutta è il dopo a cui non si è preparati . Quelle montagne russe, l’essere svalutati ,cosi tanto per far male e la cosa ancora più brutta è quando ti dicono di essere loro a d esserlo ,proprio quando ti sei perso in loro e vedono che sei innamorrato perso.
      Non mi capacito come un essere umano possa arrivare a tanta malvagità, perchè questa è .
      Io ,ho avuto tante mancanze lo ammetto , ma in quella situzione era impossibile non fare errori ,sopratutto di valutazione . Oggi non li farei e forse non li avrei fatti nemmeno ieri se avessi saputo la verità che tutti mi negavano.
      La mia ex non era anoressica e non stava per morire di infarto .
      Crepet con la teoria è pure bravo , ma sfido chiunque a stare in una relazione con una persona con un DCA che accusa di avere mille problemi di salute e poi alla fine scopri che non sono veri . Non era nemmeno anoressica ,capito? Ovvio che ho accettato di tutto , la “responsabilità” ad un certo punto era mia e me lo dicevano prorpio.Se XXXX sta male è colpa tua,se muore è colpa tua , se piange è colpa tua, se questo e quello è colpa tua. La cosa più schifosa di tutte è che le persone che puntavano il dito contro di me quando hanno saputo la verità non si sono degnate di chiedermi scusa ,anzi. come se io fossi una cosa.
      Lei è quello che è ,ma i “sani” che sono? Il suo teurapeta che schifo di persona è che le passava le domande da farmi per studiare la mia “psicopatia”? Si ,proprio questa cosa è successa! E malgrado , rispondessi in modo sempre positivo ,dovevo per forza essere il pazzo per quesa cosa :Mettere la testa sul cuscino e fare sogni d’oro perché consapevole che nessuno mai scoprirà la sua vera natura.. Già dato che la sana di mente doveva essere lei , il pazzo dovevo essere io.
      Hai presente quella finta lettera di Brad Pitt scritta per la Jolie ? Ecco , lei mi vedeva cosi ,anche dopo la fine della storia,(lo sò per certo) , eppure per campare meglio lei i suoi amici teuraqualcosa l’hanno guidata sulla strada dell’indipendenza da me , distruggendomi.
      Ringrazio la Cla per quello che fà , non ha pregiudizi su gli uomini e mi sono sentito accolto quando invece da altri parti e pure dalla psicologa mi sono sentito accusare.
      E cosa volevi ? Ti sei messo con una persona con un problema alimentare e psichiatrici e ora ti lamenti? Questo mi dicevano.
      Mi sono meritato il male per aver fatto il bene anche se di sbagli ne ho fatti o iosa. Non potevo immaginare che quello le cose di cui mi ringraziava piangendo poi mi sarebbero ritorte contro.

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      1. Caro Yuri, mi sento di commentare un tasto che hai commentato e che mi sta molto al cuore. Ci sono effettivamente fin troppi terapeuti non preparati sul tema della psicopatia che elargiscono soluzioni davvero inconcepibili ai loro pazienti. Prendo un caso famoso: Lucia Annibali. L’avvocatessa sfregiata dall’acido si era recata da una prima psicologa quando aveva deciso di porre fine alla sua storia con Luca Varani. Il consiglio dato era stato quello di frequentarlo una volta a settimana, visto che stava soffrendo troppo. Cioè, praticamente la psicologa aveva consigliato alla donna di prendersi a piccole dosi il suo veleno. Lucia, che aveva fino a quel momento adoperato il contatto zero, è tornata sui suoi passi e seguito il consiglio dato. Nel frattempo Varani ha messo incinta la storica compagna. Quando Lucia ha deciso di tagliare definitivamente la storia nella mente di Varani era oramai troppo tardi: la vittima (qui parliamo di una vittima a tutti gli effetti!) era diventata una sua proprietà perché aveva, a quel punto, accettato di tutto e quindi, cos’è che non andava più? Perché si ribellava? Varani voleva entrambe le donne. A volte rifletto: ma cosa sarebbe successo se Lucia non fosse tornata sui suoi passi? Se non avesse concesso a Varani degli incontri 1 volta a settimana? La questione è che la psicopatia/narcisismo perverso è sempre stato un’ argomento psichiatrico e giuridico. L’approccio degli psicoterapeuti al problema è roba fin troppo recente. Credere nel ricupero di personalità così compromesse non ha alcun senso. Si può parlare di una sorta di attenuazione dei sintomi QUANDO IL LIVELLO DI NARCISISMO NON E’ ELEVATO e quando ancora non ha compromesso totalmente l’affettività, cioè, quando c’è una sofferenza interna che viene identificata magari in età adolescenziale e poi viene CANALIZZATA, SUBLIMATA con l’obiettivo di non recare danni a nessuno.

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      2. Gli altri. Dici bene. Noi facciamo fatica a credere alle nostre sensazioni, noi che viviamo la storia minuto per minuto, e poi ci andiamo a fidare degli altri che minimizzano, non compiono alcuno sforzo per approfondire, incolpano noi con superficialità scoraggiante. Gli altri, poi, mai e poi mai avranno le p…e di tornare a scusarsi, nemmeno di fronte all’evidenza più schietta. Gli altri, quella feccia di persone che circonda i perversi, bisogna cancellarli dalla propria vita, valgono zero spaccato tanto quanto il narciso stesso. Assumersi le proprie responsabilità è cosa di poche.persone, e mature. A noi serve assumercele nei nostri confronti, per essere migliori fin da oggi.

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    2. Giorni fa su Sky tv,hanno proposto la storia di Daniela Poggiali,infermiera dell’ospedale di Lugo di Romagna accusata di aver ucciso una paziente con iniezione di potassio.Su di lei i sospetti per altri 93 omicidi.É in carcere con l”ergastolo.Si faceva fotografare al fianco dei pazienti deceduti,con un ghigno satanico sulle labbra.Ha vissuto il processo come una soap opera,sorridendo davanti alle telecamere dirante le udienze.La psicopatia in ospedale fa davvero paura.
      É stata riconosciuta portatrice di sindrome da narcisismo perverso.Il documentario era appena iniziato ed io cominciavo a immaginarlo… Terribile.

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      1. Ecco perché occorre stare attenti. Nell’immaginario collettivo la donna è mediamente vista come essere che accudisce, ma quando devasta lo fa con una cattiveria micidiale. La parola perverso non è casuale.

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  7. Si Yuri, capisco bene e concordo anche sulle complicità incredibili che questi soggetti trovano. Tanto per rimanere in tema con i fatti di Saronno citati stamattina, come spiegarsi la complicità, l’omissione, addirittura il ricatto (una dr.ssa ha ricattato il primario per farsi assumere all’ospedale di Saronno altrimenti avrebbe parlato) dei medici, del personale sanitario (non tutti ovviamente tant’è che qualcuno ha denunciato)? Sapere che la cattiveria può essere così vicina, così totale, così efferata è incredibile. Fortunatamente ci sono i Carabinieri, sembrano l’unica forza positiva che ancora resiste nella nostra società. Se penso a tutte le porcherie che vedono, che sentono…..ma questo è un altro discorso.
    Un abbraccio e speriamo che con la conoscenza sempre meno gente incappi in brutte avventure di questo genere. Un abbraccio.

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  8. Claudileia , forse mi sbaglio , ma da quando ho capito cos’è il Narcisismo mi sono reso conto che la stragrande maggioranza delle persone crede che sia solamente forte vanità, rifacendosi al mito di Narciso, tutto il resto pare una favoletta che noi “sfigati” ci raccontiamo perchè siamo stati lasciati e vale anche per le altre malattie psichiatriche, sopratutto quelle inerenti al Cluster B
    La vicenda dell’Annibali è l’apoteosi di questo modo di vedere le cose. Invece di consigliare di sparire le fù consigliato di restare,boh. Insomma anche la sua psicologa la riteneva una cosa . Ci sono state altre vicende di cronaca che ha visto coinvolti soggetti con problemi mentali, cito la signora Veronica Panarello a cui fin dalla gioventù erano stati diagnosticati dei tratti borderline ,però per anni e anni è stata sottocoperta finchè un giorno…. Oppure il tizio (non ricordo il nome) che uccise la bella e giovane moglie e il figlio perchè si era invaghito di una collega all’oscuro di tutto tra l’altro.
    Molti moltissimi sono i casi di cronaca , in Italia e all’Estero e noi qui con tutto il rispetto chi abbiamo come divugatori , i 2 onnipresenti psicologi della Tv che dicono tutto e il contrario di tutto per traquillizzare le persone in ascolto. Quella rivista che uno dei 2 dirige ,poi è uno spasso a volte pare di leggere un ‘omelia del prete è tutto un volemose bene .
    Non si vuole guardare in faccia la relatà perchè questa realtà è brutta,puzzolonte e dolorosa . Le persone malvagie esistono. E sono proprio quelle che non immagini .

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    1. Ecco il nocciolo della questione, caro Yuri. Molte volte questi individui vengono descritti dagli stessi psicoterapeuti autori di ‘manuali di sopravvivenza per persone innamorate’ o blog del genere come soggetti ‘di intelligenza sopra la media’ che usano ‘la loro grande sensibilità per vendersi al meglio’, una roba che onestamente fa ridere (e preoccupare) qualsiasi professionista serio. Se andiamo a studiare i fatti di cronaca comprendiamo che l’idea di ‘salvezza e di perdono’ viene estesa a tutti senza alcun criterio, senza pretendere da chi si comporta male un minimo cambiamento, ma soltanto parole dolci e rassicuranti. Secondo te perché molti avvocati, quando intervistati dicono che loro clienti (magari dopo aver appena ammazzato la madre o dato fuoco alla compagna, vide l’ultimo caso, questo della coppia killer di Saronno!) appaiono ‘provati’ in carcere? Perché vogliono far leva sul senso di umana pietà della gente comune, generando volontariamente confusione tra chi è preda e chi predatore. Se i peggiori mostri di questo mondo possono essere rilasciati grazie ai permessi vari e alla c.d. buona condotta, cosa possiamo dire a coloro che non hanno mai ammazzato nessuno ma SOLTANTO fatto del male agli altri psichicamente? Bene, gli diciamo che per loro c’è salvezza e riscatto perché nessuno è perfetto, perché la perfezione appartiene a Dio, perché essere amati ‘così come sono’ è un diritto inalienabile dell’uomo, perché chi li ama deve accettarli integralmente: prendere o lasciare, e via col tango. Cioè, le personalità narcisistiche (sopratutto i perversi, l’ultimo gradino della scala) trovano nel mondo in cui viviamo un contesto altamente favorevole. Se riusciamo, però, a comprendere la loro miserabilità umana e prendere la massima distanza dalla loro filosofia, quel vuoto incolmabile che provano dentro non ci raggiungerà mai. Questa si chiama libertà. Libertà da schematismi, disonestà, superficialità, libertà da emozioni vane ed altalenanti che non ci portano da nessuna parte, libertà per scavare NEL NOSTRO PROFONDO, per trovare IL NOSTRO ORO tradotto in talenti nascosti, sentimenti veri, entusiasmo, vitalità ed energia, salute ritrovata, SERENITA’ E PACE INTERIORE. Le persone serene e in pace con loro stesse sanno amare molto meglio e di più perché sanno estrarre dagli altri ciò che hanno di buono. Perché consigliare alle persone più sensibili di persistere in un percorso assolutamente fallimentare accanto ad elementi incapaci di dare loro alcunché di positivo? In tutta onestà, penso che di mezzo c’è un mercato disonesto e corrotto che guadagna vendendo illusioni agli altri. Cosa può fregare al mercato degli uomini e donne che manda al macello? L’importante è vendere l’idea che anche i peggiori elementi ‘hanno del buono’ e che tocca a noi, poveri disgraziati, sopportare l’insopportabile per avere accanto il nostro mostricciatolo capriccioso, la nostra bomba all’orologeria proprio perché teoricamente siamo i più deboli e quindi coloro maggiormente destinati al massacro dai più forti. Penso, però, che se siamo noi gli anelli deboli della catena di montaggio delle personalità narcisistiche, tocca proprio a noi spezzarla definitivamente per cercare (nel nostro piccolo) di creare una nuova cultura in cui venga dato il giusto peso alla sopraffazione umana. Bisogna saper agire nella quotidianità in direzione ‘ostinata e contraria’ verso valori più alti, persone più pulite, sogni meno ambiziosi e più concreti, con umiltà e rispetto per se stessi. L’antidoto sta in una serie di comportamenti atti ad elevarci umanamente per meglio godere del nostro passaggio sulla terra.

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  9. Questo blog è fantastico…davvero…grazie per tutto quello che fai, sono capitato qui per caso nelle mie ormai ricerche contro il narcisismo di mio padre, ti faccio alcune considerazioni che per te saranno ovvie, ma la qualità dei tuoi articoli ha messo in luce una rara chiarezza su questo delicato argomento, in più ho una domanda per te, che spero leggerai.
    La mia ribellione verso mio padre è iniziata a 15 anni, ora che ne ho 20 sono giunto alla conclusione che andare in contrasto contro un narcisista è il modo peggiore per fronteggiarlo sopratutto se sei troppo piccolo, insomma avevamo un 15enne contro un manipolatore nato che crea il deserto intorno a sè sempre, tuttavia se si “sopravvive” a questo suo tentativo di distruzione emotiva si arriva ud una nuova consapevolezza che ora ho, ma che non ha mio fratello molto più grande di me.
    Consapevolezza che ha portato però a delle insidie, dopo un periodo di depressione di circa un anno fa che assolutamente non capivo (ma che ora comprendo) sono in una fase di vita di profondo cambiamento in ogni ambito della mia vita, perchè nonostante tutto quello che mi ha detto in 20 anni di vita, IO VALGO
    Lavoro ogni giorno di più per essere la versione migliore di me stesso, sto “lavorando con la mia mente” attraverso meditazione per cancellare tutti questi anni di soprusi psicologici, sto migliorando il mio fisico, sto lavorando sul mio carattere, ho profondamente a cuore il rapporto con le altre persone e ricerco la sincerità in ognuno di loro (sono molto empatico e credo di capire subito se la persona ho di fronte a me è sincera con se stessa) leggo libri di sviluppo personale, in poche parole sto cercando di creare un ego adulto e maturo ed una genuina autostima
    La domanda vera è: questo mio voler migliorare in ogni ambito fa parte di una personalità narcisistica che sta nascendo in me, o fa parte di un cambiamento naturale?

    Domanda che forse ti sembrerà banale ma non per me, non c’è cosa peggiore che diventare inconsciamente come l’uomo che odii

    Grazie, e continua così, spero di non averti annoiato 🙂

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    1. Carissimo Gabriele, premesso che hai soltanto 20 anni e quindi tutto il tempo del mondo per forgiare il tuo carattere con l’aiuto non solo dei tuoi studi in materia, ma soprattutto da persone empatiche come te, cioè, da esseri umani in grado di sostenerti nei momenti cruciali e di apprezzarti per l’uomo che stai diventando. In questo senso non posso che risponderti che si tratta del naturale passaggio dall’adolescenza all’età adulta, in cui un giovane ragazzo ha voglia di conoscersi meglio e di imparare, osservando gli altri individui, cosa rende un uomo UOMO e non solo MASCHIO. Porsi delle domande per comprendere cosa ti piace davvero e quali sono i modelli da seguire è roba da UOMO, non mettersi mai in discussione, invece, è caratteristica elementare da narcisisti patologici MASCHI E FEMMINE. Tu, osservando tuo padre e tuo fratello maggiore hai avuto modo di comprendere parte di un meccanismo del quale odieresti avere un posticino riservato. Ti vuoi liberare da questo sistema per ritrovare la tua vera identità ed è giusto che sia esattamente così. Diventare la coppia perfetta di un genitore narcisista non è mai una cosa sana (come te ne sarai accorto, osservando tuo fratello) poiché le persone che incontrerai in futuro avranno l’impressione di aver di fronte il clone di qualcun altro, un individuo poco naturale e spontaneo, che magari ha soffocato e rinnegato i suoi bisogni e sogni per compiacere la figura di un genitore ingombrante. Con il tempo, il figlio clone diventa incapace di emergere dalla gabbia identitaria imposta dal padre/madre narcisista e quindi, siccome non capisce cosa gli sta succedendo, rischia (com’è successo con te!) la depressione o lo sviluppo di una rabbia interna apparentemente inspiegabile. Voler migliorare in ogni ambito della vita è il motivo per cui siamo sulla Terra, il che non significa sfoggiare ovunque superbia e ambizioni sfrenate per sbandierare ai quattro venti “Io sono il migliore, un genio indiscusso!”, come fanno i soggetti affetti da NP. Ispirati alla fiaba ‘La cicala e la formica’ di Esopo. Chi è la cicala? Nonostante il suo talento, la cicala si ritrova a subire il freddo invernale perché vive ‘alla giornata’ e ama il lusso. Siccome detesta lavorare costantemente e con umiltà come la formica, paga il prezzo della sua superbia e alla fine impara la lezione. Il punto è che un NP non impara mai ma si attende che siano gli altri (la moglie, i figli, gli amici, amanti e conoscenti) ad agire in funzione dei suoi personalissimi bisogni. Le parole di un genitore hanno potere di vita e di morte su di noi, quindi, quando veniamo gonfiati e sgonfiati costantemente da un genitore rimaniamo segnati a vita dalla loro instabilità emotiva. Tendere la mano e fare squadra con le persone che hanno qualcosa di buono da condividere con noi e saper contro cambiare loro affetto sincero con ciò che abbiamo di meglio dentro, così come imparare a fare una sana autocritica alla fine della giornata ( a proposito, complimenti per aver iniziato un percorso di meditazione!) è imparare piano piano a dare e pretendere rispetto in uguali proporzioni. La tua domanda non è per niente banale. Hai compreso che scontrarti con tuo padre non ti porterà mai da nessuna parte, che lui resterà quel che è ‘forever’, che la tua energia vitale merita di essere investita in te stesso… manca solo smettere di odiarlo poiché anche questo non serve a niente, anzi, odiando i propri genitori rischiamo di fare 2 passi in avanti e 5 all’indietro, perché i sensi di colpa che ci infondono sono sempre micidiali. Odiarli ci avvelena la vita, ci confonde e ci ruba tanta energia vitale, non ne vale la pena. L’unico modo per sopravvivere a un genitore narcisista è comprendere quando ci sta manipolando, senza mai farsi scoraggiare dalle loro svalutazioni continue e cercando di sottrarsi per quanto sia possibile ai loro tentativi di sedurci quando intendono sfruttarci o usarci come trofeo o specchio. Grazie a te per il prezioso commento! Un abbraccio, C.

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  10. Ooh 🙂
    Ammetto con un pò di vergogna che mi è scesa una lacrimuccia leggendo il tuo commento, avevo paura essere andato “fuori tema”, è anche la prima volta che parlo con qualcuno di questo argomento 😛
    Il mio processo di cambiamento è iniziato un anno fa, ma lo ammetto, all’inizio ho perso tempo, mi costringevo a dimagrire o a migliorare in altre settori in maniera futile, dico futile perchè una volta mentre pensavo ho capito che un cambiamento parte dalla mente, una mente sana nasconde un corpo sano e non viceversa, da qui la meditazione che mi sta aiutando molto.
    Concordo assolutamente con te, nel caso di un NP come padre non si può odiarlo, bisogna accettarlo così com’è e capire le sue manovre di manipolazione, sia quando fa complimenti sia quando sbatte in faccia le sue verità, in realtà comincio a provare pietà per lui.Nel senso è capace di provare in maniera sincera emozioni?Quand’è contento è realmente contento o è soltanto una parte del piano?

    Detto ciò attraverso la meditazione (è l’unico metodo con cui riesco a “cambiarmi internamente”) devo eliminare il concetto di padre che ho…siamo educati fin dal principio ad amare per sempre nel bene e nel male i nostri genitori, cosa sbagliatissima se il genitore è una figura negativa (ricordo ancora quando commisi l’incredibile leggerezza quando aveva 16 anni di dire a mio padre <> :P) e riconsiderare totalmente il mio modo di vedere il mondo, mi sono reso conto tristemente quando anche ribellandomi era come se avessi della nebbia su come interagivo sul mondo e con le persone intorno a me, quindi no…ribellarsi non va bene, accettare va bene, d’altronde se una cosa non puoi cambiarla la si accetta…

    Ho però dei dubbi sui comportamenti da mia madre e suo mio fratello, mi spiego meglio, qualche anno fa probabilmente rappresentavo l’unica ancora di salvataggio per mia madre, si sfogava unicamente con me e forse ora capisco che anche questo mi dia problemi anche ora, figurati allora, inoltre lei vede che sto cambiando e a volte mi carica di troppe aspettative con <>, dicendo così è come se aggiungessi un ulteriore “fardello” sulle mie spalle, è possibile che inconsciamente mia madre cerchi di tenermi incollato in questa situazione, nonostante lei però voglia cambiarmi, forse dovrei anche capire tristemente che cambio per me, non per mia madre, anche se forse questo è molto egoista
    Mio fratello…ritengo che io e mio fratello abbiamo ricevuto una educazione diversa, lui ha subito da mio padre un “bastone e carota” emozionale, io per vari motivi solo bastonate, è possibile che lui possa avere molte più difficoltà a distaccarsi da lui?Anche se lui molto probabilmente ritiene la situazione in cui vive normale…inoltre può cambiare?Forse sì ma il cambiamento deve partire da lui e non da me costringendolo, dove probabilmente lo confonderei ancora di più…
    Quindi devo distaccarmi emozionalmente non solo da mio padre ma da tutta la mia famiglia o almeno dai comportamenti perversi?

    Scusami per le troppe domande…

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    1. Caro Gabriele, se (uso il condizionale per correttezza!) tuo padre è davvero un narcisista patologico certo che può provare emozioni FUGACI. Il punto è che queste emozioni non si traducono mai in sentimenti profondi e quindi possono nutrirsi di questo ‘sporadico sentire’ ricercandolo ovunque, quasi quanto una droga, proprio perché non c’è alcuna costanza e profondità nel loro modo di essere. Una persona narcisista patologica aspetta che gli altri soddisfino sempre la sua voglia di emozioni forti e guai a chi non lo fa, perché diventa automaticamente deludente! Quindi, diciamo che tuo padre può dimostrare di essere orgoglioso di te e pensarlo veramente IN UN DETERMINATO MOMENTO, magari perché hai raggiunto un risultato importante agli occhi altrui: “Vedete quanto è bravo mio figlio, grazie a me!” ma al primo contrasto con lui, eccolo ‘dimenticarsi’ dei tuoi meriti e delle tue qualità per affossarti totalmente con parole distruttive e piene di rancore: “Sei un buono a nulla!”. Sono esseri altalenanti e poco profondi che campano sulla base delle emozioni più primitive dell’uomo, come la gioia, la tristezza e la rabbia. Infatti, spesso la terapia fallisce perché vanno in crisi quando devono esprimere cosa sentono e cosa vogliono. Ti consiglio la serie di articoli tradotti qui, in questo blog, sulle famiglie narcisiste, tratti dal libro “The Narcissistic Family: Diagnosis and Treatment” Stephanie Donaldson-Pressman e Robert M. Pressman, tra i quali c’è uno sull’accettazione come liberazione (il perdono è tutt’altra cosa!) e anche https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/02/11/narcisisti-perversi-e-rapporto-con-i-figli-i-danni-psicologici/
      Per quanto riguarda i comportamenti di tua madre, molto spesso le partner dei narcisisti patologici riversano sui figli maschi le aspettative nutrite nei confronti dei mariti assenti. Si rendono conto del danno che fanno? Dipende. Mi chiedi se questo potrebbe darti dei problemi futuri? Assolutamente sì, perché non sei una persona adulta in grado di darle dei consigli atti a risolvere i guai matrimoniali con tuo padre, ma sei soltanto un ragazzo di 20 anni e quindi senza l’esperienza necessaria a comprendere i suoi problemi e drammi. Qui, ti consiglio assolutamente questo articolo, sempre dei Pressman https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/10/09/caratteristiche-delle-famiglie-narcisiste-genitori-dei-nostri-genitori/. I cambiamenti gli facciamo sempre per noi, non per gli altri. Non c’è nulla di triste in tutto ciò, ma fa parte dell’evoluzione umana. Un bambino che prima gattona e poi cammina lo fa perché impara che così facendo può afferrare gli oggetti che stanno in alto, guardare il mondo dall’alto e muoversi di una certa maniera, molto più agile e veloce. E’ vero che quando dà il primo passo fa commuovere mamma e papà e quindi può sorridere ed essere contento del passetto appena fatto, ma ricordiamoci che lo sta facendo per sé e perché era stufo di gattonare sbucciandosi le ginocchia o trascinandosi sul sedere. Quindi, è possibile (eccome!) che a tua madre faccia comodo avere un confidente a portata di mano e quindi ancora una volta tocca a te imporre dei sani limiti e prepararti psicologicamente per la valanga di sensi di colpa che fatalmente proverà a gettarti addosso quando darai finalmente il tuo ALT: “Mamma, io sono tuo figlio. Su certe cose non posso intervenire, anzi, mi fanno sentire impotente perché non posso aiutarti come vorresti. Ti voglio bene, però non sono la persona adatta a comprendere le dinamiche che si sono innescate tra te e papà prima ancora della mia nascita”. Mi dirai, caro Gabriele: LA VOGLIA A DIRE TUTTO QUESTO A MIA MADRE! Lo so che è dura, ma non hai grosse scelte: o fai il figlio finché sei sotto loro tetto, o fai il confessore! L’altra domanda che mi hai posto è circa tuo fratello. Affermi che è stato educato a bastone e carote, come ogni figlio nato in una famiglia narcisista in cui la violenza è spesso velata e le manipolazioni sono all’ordine dell’giorno: soffrirà più o meno di te? Direi che soffrirà QUANTO TE, ma in maniera diversa. Mentre la tua tendenza sarà quella di maturare prima del tempo e di rendersi responsabile più del dovuto, la sua sarà quella di non riuscire ad uscire del sistema (giacché non vede il problema), adoperando comportamenti opposti ai tuoi per contrasto, magari per compiacere a tuo padre. Da quanto ho capito tuo fratello è stato il prescelto da tuo padre, mentre tu da tua madre e quindi i tuoi genitori hanno creato tra di voi una frattura che riflette esattamente loro rapporto di coppia. Hai perfettamente ragione quando affermi che il cambiamento deve partire da tuo fratello e non da un consiglio tuo, che sei addirittura il più piccolo. Quindi, se un giorno lui cercherà il dialogo con te perché sta soffrendo senza sapere bene il perché, certo che avrai tutto il diritto del mondo di dirgli cosa ne pensi, ci mancherebbe altro, siete fratelli! Ricordati però di andarci piano e con grande umiltà, senza mai la pretesa di fargli da maestrino o potresti scocciarlo.
      Il distacco emotivo è per quanto riguarda i comportamenti manipolatori, annientanti, perversi e/o violenti dei genitori nei nostri confronti. Che significa? Significa che quando questi comportamenti raggiungono un livello che mette a repentaglio il nostro sviluppo psicofisico è doveroso e salvifico chiedere un aiuto esterno per snodare la matassa. Fare le valigie e scegliere la radiazione del nucleo familiare è l’extrema ratio, ma assolutamente necessaria in caso di violenza e abusi all’interno della famiglia. In ogni caso, bisogna sempre chiedere il supporto dell’apparato statale per farlo poiché quando si è troppo giovani il rischio di cadere in mani sbagliate è sempre in agguato. Ti consiglio anche la lettura di https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/08/04/il-narcisista-perverso-in-famiglia-un-distributore-automatico-di-ansia-e-tensione/ per comprendere la differenza tra distanza fisica ed emotiva quando ci troviamo nella condizione di figli.

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  11. cara Claudi,
    ho letto stamani questo articolo e un paio di altri di cui non mi era arrivata la notifica…erano tutte sensazioni che io avvertivo ma non credevo si potesse arrivare a tanto.grazie per esserci e grazie per come mi stai aiutando.sono una tua vecchia conoscenza: due anni e 3 mesi da quando ho chiuso lo sportello della sua macchina e non mi sono più girata indietro.da 3 mesi bloccato su tutto perchè mai credevo che avesse potuto contattarmi per dire che la sua nuova compagna era brutta e “cessa”, bassa e con un passato che a lui non piaceva (se sei di Caserta cara lettrice allertati), che era vecchia e non poteva avere figli che lui all’età di 48 e con due figlie adulte , vorrebbe. Detto questo….ora piANGO PER ME, PER QUELLO CHE HO FATTO A ME IN PRIMIS E AI MIEI 3 FIGLI, TOGLIENDO LORO UNA FAMIGLIA UNITA. Mi dispiace sinceramente per ME,per come mi sono fatta usare da un idiota che oltre a essere riuscito a fare carriera in un’azienda dove si vogliono solo gli yes men, non ha niente da offrire sul piano umano. mi ha fatto rinunciare a un marito che mi amava, mi ha fatto rinunciare alla carriera (perchè io migliore di lui).si gongola a 48 anni con avventure con ragazze di 27 e tanto altro schifo che posso solo immaginare. Ancora non ne esco ma so che ce la farò ed è per questo che voglio ringraziarti per la tua competenza, per la tua dedizione, per la tua dolcezza, per la tua riservatezza per tutto ciò che mi hai fatto capire sul mondo di questi parassiti e di come mi hai messo di fronte alle mie responsabilità per aver distrutto tutto ciò che avevo costruito. Però oggi sono una donna migliore e probabilmente continuando a fare la moglie dell’avvocato con rolex e barca non sarei diventata la persona che sono oggi.
    Ti ringrazio Claudi!!
    God bless you

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    1. Dolcissima Pina, tutti abbiamo fatto nella vita una miriadi di scelte poco responsabili e ognuno di noi sa quanto pesa la propria croce. Hai avuto un uomo che ti amava (e ti sembra poco???) e tre figli nati da una relazione sana. Quando dico che un narcisista perverso ha voglia di sangue e di distruzione mi riferisco proprio a questo, cara Pina, cioè, all’incredibile capacità che hanno di portare le persone (con la manipolazione e facendo leva sulle loro fragilità, intendiamoci!) a compiere scelte assolutamente controproducenti per loro stesse per poi, quando il gioco si fa duro, dire alla preda oramai accalappiata: “Guarda che non t’avevo mai chiesto di fare questo e quello per me!” oppure “Hai capito male tutto sin dall’inizio” , “Non ti ho mai promesso nulla!”, “Sì, in effetti ti avevo detto così, ma perché ero sotto pressione… mi mettevi fretta, ansia, ero spaventato (a)”, “Non credevo che avresti lasciato tuo marito per me… e che razza di madre sei, poi? Come faccio a fidarmi di te dopo che hai fatto questa follia?”. Lui ha ‘soltanto’ 48 anni… quindi puoi immaginare i danni che ancora farà nella vita di tante altre donne, ma soltanto di coloro che si accontentano di posare accanto a un personaggio del genere e di trovare in loro l’unica ragione di vivere. Sono MOLTO FELICE che tu abbia finalmente deciso di bloccare il soggetto ovunque. Cosa significa? Che stai ripristinando la donna forte e decisa che sei sempre stata: una donna perfettamente capace di far innamorare un uomo vero e di mettere al mondo dei bambini per non aver perso né la speranza né il coraggio di amare genuinamente. Penso che la tua autostima sta avendo la meglio da 3 mesi e quindi c’è da avere non buoni ma ECCELLENTI propositi per il 2017! Torna a sognare a Capodanno, carissima Pina, perché lo meriti più di chiunque. Promettimi che chiuderai gli occhi, farai un lungo sospiro e poi darai il via a un brindisi in onore alla Luna perché, come dice una vecchia canzone andina, la Luna sa il quanto è stata lunga la nostra camminata. GRAZIE PER IL TUO RICONOSCIMENTO COSI’ AFFETTUOSO E SINCERO!!!! Un abbraccio gigantesco!!!! C.

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      1. Sono commossa dalle tue parole e spiazzata perché hai usato le stesse frasi che usava quell’esperienza!!! Come è possibile???
        Sei una donna di grande cultura e spessore e il 2017 sarà migliore per me grazie a te che mi hai obbligato con un tuo commento a bloccare il soggetto tossico! Grazie a nome mio e a nome di tutte le donne ( tantissime) che nei tuoi articoli rivedono le loro storie e ne traggono insegnamento!
        God bless you forever!

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  12. Grazie, di cuore. Ci sono, nella lista che ha fatto, molti passaggi che mi fanno venire i brividi perché non solo sono cose accadute, ma anche utilizzando la stessa semantica, identiche parole. Ho incontrato un narcisista perverso che si sentiva un Dio, ma era dilaniato da rimpianti di ciò che non aveva avuto, diceva di voler essere un uomo normale, e poi subito dopo mi colpevolizzava dicendo che a causa mia fosse troppo tardi per averlo. Mi faceva sognare: la sua guarigione, il suo benessere, la normalità, e poi mi derideva e umiliava, mi tradiva e mentiva. Mi umiliava anche quando scoprivo le sue bugie, perché se lo sorpendevo a tradirmi, era io quella paranoica, gelosa, ero io, quella che non si fidava. Non lui. Fuggiva e poi tornava, dicendo di essere distrutto, senza più un perché. Mentre nel frattempo aveva già preso a frequentare donne che credevano di essere le sue compagne. Diceva: io non ho colpe, vi dò quello di cui avete bisogno. L’ho cacciato di punto in bianco. E’ stata durissima. E’ tornato, solo per dimostrare se poteva ancora esercitare un qualche potere e controllo su di me. Poi, per dimostrarmi (o dimostrare a se stesso) di essere tanto ma tanto bravo si è fidanzato con una psicoterapeuta. Lei sa che lui la tradisce, che l’ha “tradita” anche con me, quando lui le diceva di essere single, o di avermi lasciata, continuava a passare da me tre notti la settimana. Lei si beve tutto il cliché: il vorrei ma è troppo tatti, ilvorrei averti trovato priva, il sono condannato all’eterna dannazione del super uomo. La raggira, la tradisce, sparisce, poi ritorna, le scrive le stesse parole che scriveva a me, e udite udite, le invia i messaggio che aveva ricevuto da me. Dopo tanti mesi mi sento ancora umiliata, chiusa in me stessa, incapace di uscire da questo tunnel di sfiducia. Non avevo strumenti per affrontare questo tipo di patologia.
    Cercavo di usare gli studenti della normalità e sono rimasta chiusa in un labirinto, come in un quadro di Escher, dove la prospettiva è sovvertita e vedi le scale, ma non capisci se stai scendendo o salendo. Un incubo. L’ultima volta che l’ho sentito mi ha detto, con la voce quasi commossa di non poter sopportare di vivere facendo finta che io non ci fossi. Era esattamente il contrario: non sopporta che io viva facendo finta che lui non esita. La più grande vittoria sarà ricominciare a vivere come se lui non ci fosse mai stato. Grazie, grazie di cuore.

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    1. Carissima Bianca, avere come partner un/a psicoterapeuta è il sogno di ogni narcisista perverso, perché sancisce il trionfo del suo essere psicopatico su qualcuno che dovrebbe avere le competenze per identificarlo molto meglio di noi due messe insieme a rifletterci su. Bene, mi vien da dire “niente di nuovo sul front occidentale”! Se ci pensi ogni donna del girone svolge di fatto la funzione di pseudo terapeuta da sfruttare sessualmente, quindi, cosa c’è di meglio di una che lo sia per davvero, con tanto di diplomi e lauree? Pensa a quante cose potrà imparare direttamente da lei per meglio manipolare gli altri e sarai di fronte a un MOSTRO destinato a diventare peggio ancora di quando lo avevi conosciuto. Ovviamente qui abbiamo a che fare con uno scambio di narcisismi dalle conseguenze esplosive, poiché anche i migliori professionisti della sanità mentale al mondo se coinvolti affettivamente hanno l’onestà intellettuale di confessare di non riuscire a diagnosticare i disturbi delle persone con le quali stabiliscono legami ritenuti profondi (vide la testimonianza del grandissimo Otto Kernberg nell’articolo https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/09/09/personalita-psicopatiche-hugo-marietan-parte-ii/.) e quindi soltanto una psicoterapeuta con la sua bella dose di narcisismo patologico può credere di poter ‘guarire’ un perverso dal suo male. I comportamenti che hai descritto sono da manuale, c’è ben poco da commentare. Dovresti essere sollevata, altroché! Cerca di stabilire il contatto zero immediatamente perché il soggetto, con una psicoterapeuta per avvallare e potenziare la sua megalomania comincerà presto non solo a SENTIRSI DIO, come dici tu, ma A CREDERSI DIO aumentando esponenzialmente la sua soglia di perversità nei confronti delle donne successive. Tu ora credi di aver visto il peggio del peggio… dai retta a me e prega per le prossime prede che vedranno i sorci verdi grazie alla complicità della sua nuova fiamma!!!

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      1. Ti ringrazio Claudileia, mi rincuora sentirti dire cose che da tempo oramai penso, che mi sono sentita ripetere dall’analista quando, non sapendo più sbattere la testa, mi sono rivolta ad un terapeuta che ha subito capito il problema mi ha parlato, per la prima volta, del narcisismo perverso. C’erano delle lacune, che non riuscivamo a colmare ancora, e che poi, nel tempo, si sono tutte svelate. Oggi, mi sono allontanata da questo mostro e resa completamente irreperibile. Ho dovuto bloccare il suo numero di telefono sul cellulare, segnalarlo alla telecom per il numero di casa. Non leggo più la posta, a meno che non sia di un mittente riconoscibile (non sai quante lettere “anonime” ho ricevuto) e, purtroppo, ho dovuto evitare alcuni conoscenti che anche di recente si fanno portavoci del suo disagio e ambasciatori delle sue pene. Ma ha un’altra, viva Dio, anzi due: quale disagio, quali pene! E’ un manipolatore della realtà, un MOSTRO come giustamente dici tu, che tengo lontano. So, perché sono stata avvertita, che se dovessi incontrarlo un giorno, cercherebbe in tutti i modi di ritrascinarmi nella sua spirale. Lo ha già fatto, dopo anni, con altre donne, addirittura prendendo me come pretesto. Perché solo grazie a me, aveva detto loro, si era reso contro di quanto male avesse fatto alle loro anime. Un MOSTRO, perché così, celato da agnellino penitente e innamorato, intanto intesseva alternative “uniche e speciali” con donne commosse dal suo pentimento, pronte a riaccoglierlo nel novero dei redenti! Il tutto, chiaro, mentre mi chiedeva di sposarlo, mentre mi tartassava con la richiesta di un figlio, accusandomi di non essere capace di darglielo, quando poi, come ho scoperto più tardi, anni addietro si era volontariamente sottoposto al varicocentesi per sentirsi libero di scopare con chiunque senza preoccupazioni. Una follia. Per anni mi ha fatto sentire una sciocca, una ingenua, perché -lui sosteneva- io ero vissuta sotto una campana di vetro, in una gabbia dorata da ragazzina viziata, senza capire che il mondo è così, come lo vive lui: fatto di rapporti di reciproco parassitismo, di dipendenza, di sfruttamento, di disprezzo. Usa chiunque: sessualmente, lavorativamente, economicamente. Se solo avesse messo tutta l’attenzione e la perseveranza che ha nel mentire, nello sfruttare, nel manipolare e -permettimi lo sfogo- nello scopare, se solo l’avesse convogliata nello studio o sul lavoro avrebbe di certo raggiunto risultati grandiosi. E in vece ha passato la vita a costruire un mondo mostruoso, dove tutto appare diverso da come è, dove lui è un camaleonte cangiante, che sfrutta, deride e dispensa attenzioni e umiliazione con la leggerezza di un giudice e boia. Un mostro che, mi auguro, come dici tu, invecchi sereno nel suo paesino di campagna, e passi anni lunghissimi nell’ assoluta atarassia.

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      2. Carissima Bianca, non mi resta che applaudirti a scena aperta! Quando penso che c’è chi si convince di poter guarire questi soggetti e che dentro loro esiste un fantomatico nucleo pieno d’amore da essere scoperto dalla ‘donna giusta’ mi vien da sorridere…

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    1. Ciao Giò,
      rispondo ai tuoi commenti. Non credo sia triste passare la fine dell’anno a riflettere su quanto accaduto e farci forza reciprocamente. E’ necessario condividere questa esperienza con qualcuno che l’ha sperimentata, perché solo noi sappiamo quanto abbia dell’incredibile e sia difficile da comprendere per chi non l’abbia vissuta direttamente. Ti auguro di iniziare bene il nuovo anno, e di riuscire, piano piano a non pensarci più, a riprendere i mano te stessa e a tornare come eri prima di incontrarlo. Questa sarebbe la vera vittoria, dimostrare a noi stesse e a chi veramente ci vuole bene, che per quanto dolore e confusione abbiano causato, loro sono delle nullità, fuffa, un nulla che non ha il diritto di lasciare il segno. Perché poi, in fondo, ciò che desidera un NP è essenzialmente “lasciare il segno”. Bene, dolcissima mia Giò, io sono lontana da Napoli e non posso abbracciarti che con il pensiero. Ma ti auguro di cuore davvero che questo nuovo anno porti via il segno che quest’uomo ha scavato dentro di te e che possa, finalmente tu tornare ad essere la splendida donna che eri un tempo, come se lui non ci fosse nemmeno mai stato!
      Un abbraccio

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  13. Cara Bianca ho letto con compassione vera la tua lettera . ci sono passato (era donna) come ci siamo passati tutti quelli che scrivono qua . Corrispondono sempre le parole e gli atteggiamenti perchè è una malattia mentale ormai definita sono tutti cosi ,uomini e donne con piccole differenze dovute al genere ma poi non cosi tanto diversi. Come dice Cla , la nuova fiamma la psicocosa beh se nonsi è accorta del problema significa che lo tiene pure lei e bada bene DEVI STARE ALLA LARGA DA LORO .
    Nel momento esatto in cui comincerai a rimetterti in piedi, lo vedrai riaffacciarsi nella tua vita,
    a quel punto lui avrà di nuovo fame di te e della tua energia. Questi esseri si legano a persone di animo buono,generose, pazienti e comprensive ma che hanno un problema di empatia è troppa . Man mano che si và avanti con la “relazione” si nutrono del dolore dei compagni più sei stanca ,più stai male ,più sei confusa e più loro godono della loro presunta superiorità sono un pò come i Sith di star wars, seguono il lato oscuro . Non si possono cambiare in nessun modo possibile perchè vivono di emozioni non nella realtà per questo motivo ogni cosa che diciamo e facciamo prima o poi viene stravolta nel loro mondo “parallelo” .
    Ti ha tradita, prassi comune , ti ha mentito ovvio, ti ha umiliato un loro dono, e tu hai perso la dignità nel rincorrelo per tutto il tempo della tortura. Non DEVI (imperativo) lasciare che il suo veleno circoli ancora in te .
    Un@ psicopatic@ ver@, di quelli maligni vivono le relazioni sempre in modo parassitario , sono delle amebe anche quando si sentono DIO. La comprensione di ciò porta con sé un cambio istantaneo di prospettiva: da quel momento sei TU a perdere interesse, mentre lui/lei partirà per un lungo viaggio sui binari dell’ossessione per il suo nuovo amore per tutta la vita. E ti farai anche delle risate se verrai a sapere chi sono questi amori :-)))) e di come li vedono e anche del fatto che riciclano sempre le stesse frasi ,atteggiamenti , canzoni , etc etc

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    1. Grazie, Yuri, di cuore delle tue parole di incoraggiamento. Come ho appena scritto a Cla, da qualche mese ho completamente interrotto ogni rapporto. Ogni tanto mi fa pervenire un messaggio da qualche conoscente comune. Ho allontanato pure chi si presta al suo servizio. E’ un peccato, loro non sempre hanno colpe, ma ho la necessità di proteggermi da lui, da qualsiasi suo riavvicinamento. Non voglio sapere se sta bene, ma sopratutto se sta male, perché ho mangiato la foglia e so che dietro ogni suo disagio interiore, dietro ogni sua richiesta di aiuto, c’è una trappola. Mi fai accapponare la pelle quando scrivi “si nutrono del dolore dei compagni”. E’ stato così, da subito. Ogni volta che ero felice, serena, che finalmente mi sentivo bene, a causa sua, dei miei figli o del lavoro, o per qualsiasi altro motivo, mi puniva all’improvviso con una doccia gelata, inaspettata. Lasciandomi nello sgomento e nell’angoscia per ore, per poi tornare a consolarmi e a promettermi eterno amore. Ripensandoci non so come ho fatto, a lasciarmi trascinare così in basso. Forse ero soltanto innamorata, tanto innamorata, vedevo il suo “male” come qualcosa da superare con la tenerezza, l’amore. Ha dichiarato infinite volte di desiderare la morte. Per anni ho creduto, che ogni giorno accanto a lui, fosse un giorno strappato al suo male e ad una fine improvvisa. E invece, mi ha tolto tutte le energie, l’ottimismo, la gioia di vivere, la fiducia che avevo. Mi ha fatto imbruttire, sai, in tutti i sensi, anche estetico. Per poi deridere le mie occhiaie, la perdita di peso. Ha prosciugato ogni momento per me, perché diceva che non dedicavo abbastanza tempo a “noi” un noi che ruotava solo attorno a lui, alle sue esigenze: economiche, sessuali, professionali. Mi ha accusato di non fare abbastanza, che fossi egoista a non spendere abbastanza soldi per lui (voleva, ad un certo punto, che gli comprassi una macchina), di essere tirchia, perché non volevo destinare parte dei miei guadagni a cose sue, di essere brutta, di vestirmi in modo sciatto e di essere addirittura “socialmente incapace e impresentabile”, solo perché, nonostante tutte le pressioni, non gli permettevo di avvicinare alcune persone che contano e che per me sono solo amici, ma per lui erano strumenti… Insomma, è atto un inferno vero.
      Mi farò delle risate, spero, un giorno. Per ora cerco solo di rimettere ordine, e di trovare di nuovo la forza di sognare, perché, più che tutto, mi ha tolto i miei sogni, l’incanto e la speranza.

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      1. Che brutto affrontare la fine d’anno cercando in età matura di salvarsi. Le tue parole potrebbero essere le mie… distrutta nella carriera perché non mi fece accettare un passaggio in verticale perché ero la più brava di tutte salvo poi dirmi che ero incapace quando poi quel posto se lo e preso lui,nella famiglia che ho abbandonato per lui, economicamente perché pagavo tutto io. Come ho potuto permettere tutto questo? Per quanto tempo ancora dovrò pagare?? Ancora oggi mi arrivano debiti che il mio ex marito per rivalsa mi fa arrivare… eppure mi sto dando da fare, da due mesi bloccato su tutto perché ha avuto il coraggio di contattarmi perché era disperato che la sua nuova compagna era brutta!!! Non ci sono parole.. un abbraccio di amore per te e per i tuoi figli! Magari potessi conoscere da vicino le mie compagne di dolore per farci forza insieme .io sono di Napoli se qualcuno mi vuole contattare ci salveremo insieme con i consigli di Claudi a cui va tutto il mio amore incobdiziobato e le benedizioni per ciò che fa. Io comunque scriverò un libro!

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      2. Carissima, brutto è non evoluire mai o voltarsi indietro come la moglie di Lot per restare poi impietrita nella situazione in cui stavi, cioè, in attesa delle chiamate di una persona talmente crudele da svalutare con parole orrende la propria compagna. Ti sei sottratta dal circuito dello psicopatico, hai avuto il coraggio e la determinazione di dinamitare il ponte che ti collegava psicologicamente a lui. Niente più messaggini o chiamate pretestuose per sapere “come stai”, contatti fatti unicamente (e lo sai!) per soddisfare la sua curiosità, placcare il suo bisogno di sesso o favori economici, parlare male della propria compagna, ecc. Cosa c’è di brutto nel rendersi libere da un essere così? La tua strada sarà in discesa d’ora in poi e sono certa che i paisaggi e la serenità che ricaverai strada facendo ti daranno la forza e l’ispirazione nella tua scrittura! 😉

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      3. Cara Bianca anch’io ho grosse difficoltà lasciare un PN, mi sembra che mi manchi l’aria, e allo stesso tempo soffoco anche quando stiamo insieme, e somatizzo da non riuscire più a muovermi, allora mi chiedo e ti chiedo ma perché é così’ difficile? Scelgono donne con tendenze alla dipendenza o molto insicure? Immagino ci siano ragazze che un PN lo sgamano in due settimane.

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      4. Ciao Rosetta, no: non scelgono ragazze fragili e insicure. Se pensi di essere fragile e insicura è solo perchè il PN ha lavorato bene, facendoti già perdere la tua autostima. Cercano persone ematiche, ma ricche di risorse, di energie (emotive, economiche, intellettuali) perché le devono SPOLPARE e si nutrono di noi, delle nostre doti, le nostre energie, le nostre risorse. I narcisisti non cercano persone “piccole”, “fragili” da circuire, cercano prede ambite, trofei, in momenti particolarmente fragili o facendo leva sulle nostre fragilità (perché le abbiamo tutti). Chi ti ama, però, tesoro, non approfitta delle tue fragilità, dei tuoi soft points.

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      5. Le ragazze fragili e insicure vengono subito scartate o usate per una serata “allegra”. Scelgono per massacrare psicologicamente le persone che possiedono le qualità che non hanno. Per questo all’inizio ti ascoltano con la massima attenzione cercando di capire il tuo tallone d’Achille. Appena scoperto, ecco l’inizio del vero divertimento. Sei stata abbandonata dal papà? Benissimo, lo sostituiscono alla perfezione, prendendosi cura di te come se potessero colmare ogni tuo bisogno… Dopodiché cominciano a ” dimenticare” la tua esistenza, esattamente come il tuo ipotetico padre sparito. Prova a lamentarti che l’accusa è lì, sulla punta della loro lingua: “sei pesante, mi soffochi, cercati uno psicologo perché è evidente che soffri della sindrome dell’abbandono!”. Crudeli fino al midollo.

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      6. Cara Rosetta, è l’esatto contrario. Scelgono donne/uomini di grande spessore per il piacere di distruggerli. Per questo quando il pseudo rapporto finisce (perché unilaterale) hai la sensazione di non valere alcunché. Ti svuotano dalle tue qualità e cercano di sovvertire ogni tuo principio se non è funzionale ai loro bisogni di sesso, soldi, favori lavorativi, ecc. Ecco i link https://artedisalvarsi.wordpress.com/2017/05/24/le-trappole-mentali-che-impediscono-la-vostra-ripresa-dopo-la-fine-di-un-pseudo-rapporto-con-soggetti-affetti-da-psicopatianarcisismo-perverso/
        Dai un’occhiata anche a questo https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/08/31/i-dolori-dei-capri-espiatori-ovvero-lidentikit-delle-vittime-preferite-del-perverso-narcisista/

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  14. Rosetta cara, capisco che ti senti fragile è insicura. Cerca di riacquistare fiducia in te stessa e autostima. Non lasciare che il NP lasci la ferita peggiore: svuotarti, annullarti. Non permettergli di lasciare il segno. Per nulla al mondo. Occorre che ti convinci, e che convinci il mondo che lui è un essere insignificante, che ti lascia indifferente, come se non ci fosse mai stato. Puoi trovare conforto in posti come questo, dove siamo tutti passati dalla stessa esperienza. Non voglio sgridarsi. Solo ricordarti come eri prima di incontrare lui. Di certo eri una persona estremamente interessante, altrimenti non ti avrebbe avvicinata, usata e tormentata. Dice bene Cla: loro scelgono di tormentare persone che anno le qualità che loro non hanno. tu sei di sicuro una donna splendida. Lui un mostro indegno. Stop. Non permettergli di rovinarti. Arriverà alle sue orecchie la voce che vivi come se non lo avessi mai conosciuto. Sarà quello il tuo riscatto. La tua vendetta. Non altro.

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  15. Non avevo mai letto questo articolo, Cludileia e ti ringrazio per averlo riportato. E’ veramente sconvolgente quanto ci si ritrovi di questi esseri fatti – a quanto pare – con lo stampo.
    Ho un ricordo per ogni punto. E tornando alla malinconia che nella giornata di oggi ha atterrito diverse ragazze qui, ribadisco… circondarsi di persone positive, buone, sincere. Che possano fare qualcosa per noi a qualsiasi livello… un’amica, un dietologo, un vicino di casa… chiunque ci dia la possibilità di vivere la quotidianità in maniera umana e costruttiva… lontani da questi fabbricatori di menzogne e odio.

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