I presupposti del contatto zero mentale

  1. Comprendere che i bei ricordi che vi assalgono, impiantati nella fase del love bombing, e che vi fanno dubitare della totale incapacità di amare dei soggetti n.p. NON SONO REALI: le strategie di conquista dei soggetti n.p sono spesso indirizzate a più persone contemporaneamente. Cercate di osservare le parole e i gesti del vostro ex narcisista perverso su di una nuova prospettiva: erano e resteranno prodotti  appartenenti  alla produzione di massa,  ripetitiva, seriale, standardizzata. Parole e gesti eclatanti messi in atto come in una catena di montaggio dalla quale facevano e fanno parte donne/uomini sessualmente o economicamente indotti a produrre il soddisfacimento dei loro personali bisogni;
  2. Comprendere cosa significa vivere sprovvisti di una coscienza. Essere ‘senza coscienza’ come i narcisisti perversi/psicopatici, significa scientificamente una sola cosa: non avere le giuste connessioni che permettono a questi soggetti di attivare nel cervello le zone destinate all’affettività. Per questa ragione la loro sopravvivenza sociale, cioè,  l’intessitura dei rapporti interpersonali dipende dall’abilità che hanno sviluppato – attraverso l’osservazione delle persone comuni sin da piccoli – di MENTIRE e SIMULARE emozioni che non provano, occultando la loro freddezza emotiva agli altri;
  3. Accettare che avranno SEMPRE una o più persone disposte a soddisfare i loro bisogni sessuali, ma non perché sono “affascinanti e belli” e voi non siete stati all’altezza di codesto splendore! Da ammaliatori nati e truffatori sentimentali, i predatori della nostra specie seducono con lo scopo distruttivo, abbattendo le altrui difese con una valanga di false promesse e progetti mirabolanti. Chiunque sceglieranno per intraprendere uno pseudo rapporto oppure per andarci a letto occasionalmente sarà una vittima, una preda ignara che non ha alcuna stima di sé: un’innocente che non ha la più pallida idea del rischio e del pericolo che corre, esattamente come eravate voi in tempi non sospetti;
  4. Ammettere che ci siamo sbagliati e che abbiamo commesso un grave errore di valutazione PER ASSENZA DI ELEMENTI CHE DIMOSTRASSERO L’ESATTO CONTRARIO, non per ingenuità o idiozia: l’ordine è PERDONARSI quotidianamente guardandosi allo specchio;
  5. Abbandonare la fantasia di cercarli per avere l’ultima parola o per spiegare i vostri sentimenti: un n.p., essendo un analfabeta sentimentale, può pure chiedervi scusa e fingersi pentito… ma poi puntualmente vi deriderà alle spalle per non essere in grado di immedesimarsi nel vostro dolore. Il succo è: ha senso parlare Greco con chi capisce solo il Latino? Assolutamente no.
  6. Comprendere che è IMPROBABILE che un narcisista perverso diventi una persona migliore per aver conosciuto a) ‘la donna giusta/l’uomo giusto’, b) dopo aver fatto due sedute di terapia, c) dopo aver vissuto un grave lutto, d) dopo la nascita di un figlio, e) dopo essere stato abbandonato da voi… Sono persone che NON HANNO COSCIENZA o EMPATIA, INCAPACI DI FATTO DI CAMBIARE, come dimostrato dalla vasta bibliografia presente su questo blog, dagli innumerevoli pareri dei migliori psichiatri e psicologi clinici di questo Pianeta e ora, fortunatamente, con l’ausilio delle neuroscienze che hanno dimostrato la TOTALE ASSENZA DI SENTIMENTI NEI SOCIOPATICI quando confrontati con immagini che farebbero rabbrividire il resto dell’umanità!
  7. Comprendere che un narcisista perverso affina le sue tecniche di manipolazione con il tempo e l’esperienza e che PEGGIORA con l’età: le parole sono SOLLIEVO per ciò che avete deciso di lasciare alle spalle, FIEREZZA per essere stati abbandonati su due piedi e COMPASSIONE per chi è rimasto nel circuito perverso perché ignaro del meccanismo manipolatorio;
  8. PERDONARE MENTALMENTE LE SCIMMIE VOLANTI, amanti, amici/amiche Charlie Brown e conoscenti che provano ammirazione per il soggetto perverso vi aiuta a superare definitivamente la sensazione di tradimento e di isolamento, poiché  “Dato che neutralizza il desiderio dell’interlocutore e abolisce ogni sua specificità il condizionamento implica un’innegabile componente distruttiva. La vittima vede ridursi poco a poco, per erosione, la sua resistenza e le sue capacità di opposizione. Perde ogni possibilità di critica. Non essendo in grado di reagire, letteralmente “sbalordita”, finisce col diventare complice di chi la opprime. Ciò non costituisce in nessun caso un consenso: è “cosificata”, non è più capace di avere un pensiero autonomo, deve pensare come il suo aggressore. Non è più altro in tutto e per tutto, non è più un alter ego: subisce senza acconsentire, ossia senza partecipare. Nella strategia perversa non bisogna distruggere l’altro all’inizio, ma sottometterlo a poco a poco e tenerlo a disposizione. L’importante è conservare il potere ed esercitare il controllo.(tratto da “Molestie Morali” di Marie-France Hirigoyen). Morale della favola: non importa il quanto sia grossa la Corte del perverso, il quanto sia variegata la sua composizione, TUTTE LE PERSONE IN CONTATTO CON LUI SONO VITTIME DELLE SUE MANIPOLAZIONI, perché ADESCATE PER OPPORTUNISMO, per essere SFRUTTATE FINANZIARIAMENTE o SESSUALMENTE, usate e accantonate in ambito lavorativo o all’interno di una comunità;
  9. Comprendere che per raggiungere un obiettivo preciso, ma soprattutto per ripulirsi l’immagine o meglio occultare una doppia vita scabrosa, i perversi scelgono di avere accanto persone rispettabili e ben inserite nella società che si prestano inconsapevolmente a fare da scudo alle loro disonestà e cattiverie;
  10. Comprendere che lo psicopatico/narcisista perverso non prova assolutamente nulla per voi e per nessun’altra persona ma che pretende, attraverso chiamate occasionali, sms, e-mail vuoti di contenuto, squilli telefonici, apparizioni improvvisate nei luoghi frequentati da voi, ecc. di restare nella vostra mente esclusivamente per vanità;
  11. Comprendere che non siete persone ‘cattive’ per averlo abbandonato al suo destino: vi siete ribellati alle svalutazioni, triangolazioni, tradimenti e soprusi di un individuo perfettamente consapevole della differenza tra il bene e il male. Avete detto basta a chi sceglieva liberamente di farvi del male quando in gioco c’era il suo piacere personale e/o le sue perversioni;
  12. Comprendere che non si tratta di un soggetto ‘malato’ di mente che ha bisogno di cure, ma di una persona che ha avuto TUTTE le opportunità dell’universo di rendersi migliore grazie all’empatia, all’amore e all’affetto delle persone che vi hanno preceduto, ma che ha SCELTO DI NON FARLO per il bisogno auto giustificato di potere e di controllo assoluto sugli altri;
  13. Comprendere che un passato difficile NON GIUSTIFICA le azioni malevole e i comportamenti aberranti di un narcisista perverso nei vostri confronti. Quando un soggetto, dopo avervi maltrattato psicologicamente o picchiato afferma: “Scusami se ti ho fatto questo… è colpa di mio padre… era un violento! Non accadrà mai più!” sta dimostrando di essere consapevole dell’origine remota di un problema che non ha mai voluto affrontare per rendersi migliore. Non credere a una promessa vana di cambiamento non è una colpa e nemmeno abbandonare a se stesso chi ci sguazza dentro le proprie tragedie personali;
  14. Dopo aver letto tutti i presupposti elencati in questo articolo, chiedetevi se la vita che intendete fare d’ora in poi è compatibile con la personalità del vostro ex e se avete voglia di tornare al tempo in cui credevate alle sue menzogne;
  15. Proiettatevi nei panni di chi è all’interno del circuito in questo esatto momento e che si ritrova, esattamente come voi, a subire ciò che avete subìto… desta curiosità e invidia la vita di questa persona? Oppure vi rende triste immaginarla accoltellata alle spalle come un animale in fuga dal suo predatore?
  16. Se riuscite a provare empatia e compassione  per chi ha occupato il vostro posto, anziché rabbia o invidia, smetterete di pensare al perverso narcisista come una persona degna di considerazione, rispetto e stima. Il motto è: “Non c’è spazio nella mia mente per chi non è degno della mia fiducia; non c’è spazio nel mio cuore per chi fa del male agli altri”. Solo allora i ricordi che vi assalgono, belli e brutti che siano, saranno accantonati definitivamente per essere ripescati – stavolta senza sofferenza –  quando serviranno a confortare chi soffre, perché sostituiti dalla sana preoccupazione per il benessere psicofisico del resto dell’umanità.

217 pensieri su “I presupposti del contatto zero mentale

  1. Caro D. quando ho incontrato il mio n.p. e all’inizio è stata una lunga relazione platonica, in cui io piano piano venivo intrappolata nella sua rete, ho parlato subito e sempre a mio marito di quello che mi stava succedendo….nel mio matrimonio mi sono sentita molto sola e quando soffro mi chiudo e questa relazione con il n.p. all’inizio mi dava quel calore che io non sentivo da mio marito. Ne parlavamo anche prima ma io non ne avevo una chiara visione come quando ho vissuto il love bombing di quest’uomo. Ma io, non vi so spiegare come sia possibile, io non ho mai voluto allontanare mio marito, mio marito è come una parte fisica di me….non posso allontanarlo senza mutilarmi. Però in una trasparenza che forse ad alcuni sembrerà eccessiva ho lasciato che anche lui facesse il suo percorso e decidesse di stare con me o andare per la sua strada. Credo che mio marito abbia visto certe parti vulnerabili di me che l’hanno avvicinato, che l’hanno fatto innamorare, parti che io avevo nascosto per proteggermi e che l’altro il n.p ha usato come porta per entrare e distruggere. Nonostante tutto il dolore di entrambe siamo ammaccati ma ancora uniti come se fosse impossibile distruggerci…c’è qualcosa che sebbene non abbia ancora struttura ha una certa solidità…e un suo equilibrio, anche se fragile. Condivido questo perché non so magari può essere d’aiuto….non so….o magari sembra solo assurdo….ma siamo ancora insieme e io ne sono felice anche se ci sono molti problemi e stiamo cercando di risolverli….molta confusione e stiamo cercando di sistemarla…ma ci vogliamo bene…tanto…e in questo volersi bene, quando io dico, perché lo penso, che sono io ad aver scasinato e incasinato, mio marito prende le mie difese e dice che no che è colpa sua…e viceversa…..insomma non ci accusiamo….anche nelle discussioni più forti mio marito non mi ha mai dato la colpa riconosce le sue mancanze e io non l’ho mai data a lui riconoscendo che ho fatto un casino….non so….tutto è distrutto ma non il cuore del rapporto ed è da lì che stiamo ripartendo…..non so….speriamo di farcela…caro D. Ti auguro di capire cosa è meglio per voi….e di rimettere insieme i pezzi della tua vita….

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    1. Elisa, indipendente dal fatto che il rapporto regga o no, hai descritto perfettamente la differenza tra bontà e perfidia, intelligenza e furbizia, empatia ed egoismo, sensibilità e aridità emotiva. Là dove uno si era innamorato delle tue fragilità, l’altro le usava per ferirti. Uno ti accusava del nulla, e l’altro nemmeno ora. Prova a immaginare la situazione invertita. Tu, con l’np che perdi la testa per un altro… La persona con cui stavo prima dell’np, mi ha detto più volte che credeva di essere lui la parte mancante di me. Aveva visto le mie fragilità, nonostante ostentassi ben altro, aveva vissuto momenti miei drammatici, aveva condiviso la mia impotenza nell’affrontare certi problemi in famiglia e la mia disperazione. Lui più calmo. Tranquillo. Fermo. Intelligente. Con la capacità di portare quiete dove c’è delirio e pace dove c’è conflitto. Sapeva sempre asciugarmi le lacrime con pazienza e cura. Un uomo che usa le parole per dialogare costruttivamente, e mai per offendere. Quando vide le mie fragilità, mi disse poi, che pensò: “Sono io la persona giusta per lei. Le ho io, le cose che mancano a lei”. Una tenerezza incredibile. E io me ne sono andata con un mentecatto perverso travestito da cavaliere.

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  2. Gentili Lilith and Elisa…..
    Mi rivedo in voi….
    Mia moglie e’ li che mi tende la mano per riniziare ma vedo che anche lei e’ ferita mortificata…..vedo che si danna l anima perche’ sono stato incapace di vedere dove stavo andando…..
    Lei e’ una donna che sa ch significa amare un uomo con cui hai condiviso una famiglia una casa sacrfici e il resto dei 20 anni passati insieme….
    Ma vedo anche che siamo in una sorta di gallegiamento controllato per non farsi male…colpevole di aver tradito….colpevole di esser uscito di casa….colpevole di aver fatto il comodo mio sulla spinta di un altra che mirava a prendersi tutto….
    Da parte mia vedo che sono bloccato in una sorta di non decisione se buttarmi tutto alle spalle prendere per mano lei e voltare pagina…..
    O di uscire definitivamente di scena dalla sua vita ( considerando che ce sempre un pargolo che ci lega).
    L uscita definitiva e’ un incognita…ma non sono neanche felice e spesso vedo la differenza tra le due situazioni anche in campo sessuale .

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  3. Caro D, sono l’ultima persona in grado di darti consigli…posso solo condividere un’esperienza….Non potrei stare senza mio marito…eppure non c’è niente che stia andando bene…..ma del resto, nemmeno io vado bene….sto lavorando su di me, sulle mie problematiche, forse questo lavoro può servire ad entrambi…ma comunque.. Anche se non c’è niente che sta andando per il verso giusto, nemmeno dal punto di vista sessuale…non potrei stare senza di lui….qualcuno potrebbe pensare per comodità economica…no….è disoccupato da settembre, lasciato a casa durante un ricovero! È disoccupato e malato…quindi no, non è una scelta di comodo e nemmeno di pietismo….Non so se il rapporto terrà dopo quello che abbiamo vissuto…ma diciamo che io lo vorrei tanto….e che non vorrei mai che NOI finissimo….questo non vuol dire che va tutto bene..non va bene niente tranne il fatto che siamo NOI e che questo essere Noi per me è prezioso anche se molto molto complicato….

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  4. Elisa….
    Non riusciamo a voltare pagina…
    Siamo una zattera in balia delle onde che si sta riempiendo sempre piu’ di acqua e che sta arrivando al punto di non ritorno….
    Lei legata a quello che e’ successo e non capace di voltare pagina continuando ad essee maestrina e dirigente…..
    Io non piu ‘ capace di voler avere una compagna cosi’ e comunque in balia ancora di quello che mi e’ successo

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    1. Eh…lo so….è difficile….andare oltre per entrambe…lei si sente ferita….e tu sei ancora coinvolto emotivamente con la situazione che l’ha ferita….un caos! Forse ci vuole un po’ di tempo e di pazienza per dipanare la matassa…Non so….se c’è un bene che vi lega, nonostante tutto….forse piano piano si può sgrovigliare il groviglio….lo dico a te e lo ricordo anche a me….ma lo so che è difficile…molto….

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  5. Cara Olga ti abbraccio…speriamo di farcela a sbrogliare la matassa…in certi giorni mi sembra impossibile… in certi giorni invece piccole luci….che mi fanno ben sperare….un abbraccio forte….

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  6. Ho avuto una lunga storia con un n.p. All’inizio tutto meraviglioso, come da copione, pensavo che gli avrei insegnato cosa significa amare profondamente una persona. Invece pian piano tutto si è andato sgretolando. Ogni volta che cercavo di parlargli delle mie perplessità o paure, con l’intento di fare crescere la nostra storia, tutto tornava indietro come un boomerang e per di più con gli interessi. All’inizio giorni, settimane, poi mesi di silenzio, scatti di rabbia. Gli dicevo: “non prendere a calci la nostra storia”. Ma è stato sempre peggio. Non mi capacitavo di come potessi sopportare tutto questo. Peró l’ho sopportato e lo giustificavo con il suo brutto carattere. Tutto questo fino allo scarto finale. L’ultima volta che ci siamo visti mi ha dato appuntamento per l’indomani, avremmo dovuto passare il pomeriggio insieme. Mi ha detto che da parte sua avrebbe fatto di tutto per far funzionare la nostra storia. Poi il silenzio di mesi. È ricomparso per Natale con un “pensierino”, sorridente come se non fosse successo nulla. Come se non fossimo stati insieme anni. Disintetessandosi completamente di come porevo sentirmi io. Neppure un capello che ci pensasse. Gli ho detto tutto quello che pensavo e ringrazio di avere avuto questa opportunità. Almeno sono riusita a mettere un punto fermo. Da allora ho cancellato il suo numero e l’ho bloccato su watsup. Purtroppo però lavoriamo insieme e lui passa tutti i giorni davanti al mio ufficio per vedere se ci sono. L’altro giorno mi ha mandato un sms di auguri e mi ha snloccato da watsup. Io nonostante la rabbia e il rancore profondo che provo nei suoi confronti, soffro ancora e mi chiedo: quando finirà? Quando smetterò di pensare a lui? Quando finalmente mi diventerà indifferente? Ogni giorno vado a lavorare con l’ansia e con la tentazione di scappare e di nascondermi

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    1. La stessa identica cosa sta accadendo a me.
      Avrei dovuto scappare molto prima.
      Da quando mi sono accorta della sua vera identità è diventato un mostro.
      Aggressivo e violento. Sparisce e poi ritorna come niente fosse accaduto. La pazza sono io. Inventa fatti mai accaduti…tt pretesti per sparire. Il contatto 0 e’ reso difficile se nn impossibile dall avere un rapporto di lavoro molto stretto. E verdermelo davanti tt i giorni con dispetti, discrediti o calunnie è stressante. Spero solo di non ammalarmi.
      Ho dato 6 anni della mia vita e come una sanguisuga si è approfittato di tutto, traendone i relativi benefici.

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  7. RM 04 aprile 2018
    E’ passato poco piu’di un anno esatto dall inizio della mia follia.
    So di aver dato tanto dolore alla mia consorte , alla mia famiglia ( intendo i miei genitori) ,ai mei suoceri e anche a mia figlia che per fortuna ne sta uscendo bene dal trauma familiare.
    So che accanto fin ora ho avuto una Signora con le palle….una che ha avuto il coraggio di dirmi di andare da lei e che mi ha fatto capire cosa significasse e chi mi volesse davvero bene.
    Mi ha fatto capire che essere innamorati significa anche sacrificarsi per l altro lasciandolo andare e facendogli capire che bisogna amare il contenuto e non la forma.
    La forma e’ solo un involucro vuoto che ammalia ma che alla fine lascia solo l amaro in bocca nella forma di sfruttamento di chi gli e’ piu’ consono e possa soddisfare i loro bisogno economici/sessuali/lavorativi.
    So di aver sbagliato tanto e so che mi devo ancora riprendere la mia vita in mano ma ho ben in mente chi mi vuole davvero bene e chi ha solo usato me stesso.
    Devo ringraziare due amiche lontane mille e mille km chemi hanno sostenuto e dato forza.
    Devo ringraziare mia moglie che si sta aggrappando a questo matrimonio che e’ in balia delle onde ma che con tutta la sua forza sta tenendo il timone ben saldo, vedo gli sforzi che fa….
    Siamo stati ammaliati Elisa,Lilith e a tutti gli altri, portati al lato oscuro della forza ( Dart Vader ndr) dell amore e del sesso e abbiamo comunque amato dando tutto noi stessi per chi non lo meritava lasciando in mezzo al nulla chi non lo meritava…sono (siamo?)anche colpevole/i di non averlo saputo comprendere.
    Ma so che vedo la luce in fondo al tunnel .
    Mi manca la NP vero ma so anche che sono stato fortunato ad aprire gli occhi e rendermi conto di dove stavo veleggiando.
    Aprite gli occhi quel senso di ansia di vuoto che ce in fondo allo stomaco va estirpato.
    Amate chi vi vuole bene e sarete davvero riamati…..
    Da quell altra parte c era solo steppa secca dopo un po di praticello verdissimo ma nulla di piu’.
    Diamoci da fare……

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  8. Mesi dopo e’ ricomparsa nellamia zona in un nuovo posto di lavoro, nuovo taglio nuova chioma nuovo look, un nuovo fidanzato, il look biondo platino non si confaceva alla dea e probabilmente doveva darsi un look piu casto ad un nuovo compagno.
    Sensazioni contrastanti miste a rabbia delusione amarezza depressione .
    So che sono stato nel giusto e che evitero’ di vederla e di passare davanti a dove lavora anche se sara’ molto difficile 50 mt sono davvero pochi per evitare il contatto.
    In tutti questi mesi ho evitato tutto.
    Ma i sentimenti sono ancora presenti.

    Elisa lilith e le altre come state?

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  9. Ciao a tutti. Ho trovato per caso questo blog e credo che parlare con persone che vivono situazioni simili possa essere d’aiuto. Sto divorziando da uno psicopatico. Purtroppo ci sono due figli piccoli in mezzo e lui, pur senza fare il padre, trova con cadenza settimanale un modo ogni volta diverso per distruggere me e i bambini. È estremamente dura

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  10. Se sei un po giu…..
    Collega il telefonino allo stereo metti il volume al massimo prendi un buon caffe’ e ascoltalo a tutto volume ….
    Gli occhi fanno quel che possono
    Niente meno e niente più
    Tutto quello che non vedono
    È perchè non vuoi vederlo tu
    Cosa vuoi che sia
    Passa tutto quanto
    Solo un po’ di tempo e ci riderai su
    Cosa vuoi che sia
    Ci sei solo dentro
    Pagati il tuo conto e pensaci tu
    È la vita in cui abiti
    Niente meno e niente più
    Sembra un posto in cui si scivola
    Ma queste cose le sai meglio tu
    Cosa vuoi che sia
    Passa tutto quanto
    Solo un po’ di tempo e ci riderai su
    Cosa vuoi che sia
    Ci sei solo dentro
    Pagati il tuo conto e pensaci tu
    Chi ama meno è meno fragile
    Tutti dicono così
    Ma gli occhi fanno quel che devono
    Solo tu puoi non accorgerti
    E il mondo che ti dice
    Tu pensa alla salute
    E c’è chi pensa a quello
    A cui non pensi tu
    E il mondo che ti dice
    Tu pensa alla salute
    E c’è chi pensa a quello
    A cui non pensi tu
    Cosa vuoi che sia
    Passa tutto quanto
    Solo un po’ di tempo e ci riderai su
    Cosa vuoi che sia
    Ci sei solo dentro
    Pagati il tuo conto e pensaci tu
    E il mondo che ti dice
    Tu pensa alla salute
    E il mondo che ti dice
    Tu pensa alla salute

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  11. A distanza di tempo vorrei sapere io come state perché il tempo per me troppo poco forse come dice Claudelia. Ma mi piace sognare che tutti voi che avete scritto su questo state decisamente meglio D. Elisa e tutti voi. Un abbraccio

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  12. Mirna ciao…..
    E’ un percorso lungo difficile dove spesso bisogna appoggiarsi a qualcuno ma il grosso dobbiamo farlo noi…
    Avere lo stomaco che si contorce all improvviso anche a distanza di mesi.

    Avere fatto un salto nel vuoto senza paracadute….essersi messi all angolo da qudlcuno che millantava di amare ma che al massimo pensava solo come estorcere il piu’ possibile…
    Poi votarsi indietro e trovare solo steppa bruciata
    Mettersi giu a testa bassa e lavorare su noi stessi e sul nostro corpo.
    Sto meglio probiblmente si….’ma ho tanto da fare.

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  13. Ciao a tutti;io ci sono ancora dentro da 6 mesi,il mio credo sia ancora più cattivo,sono ancora io a cercarlo,lui non l’ha mai fatto.Lunedi gli ho mandato un messaggio per sapere della madre in ospedale,mi ha risposto freddamente ed ha aggiunto che non ci sarebbero stati miglioramenti,quasi a dire”non rompere più “
    Non è vero che tornano

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  14. Nel 2011 conobbi un uomo che mi fece conoscere il mondo del narcisismo patologico, parola fino a quel momento sconosciuta. Avevo bisogno di trovare delle risposte a comportamenti che per me erano inspiegabili. Tutto coincideva: dopo il primo periodo di love bombing, iniziarono le sparizioni, i silenzi punitivi, le triangolazioni, le bugie che si alternavano a momenti di “affetto”, di grandi dichiarazioni, ma che mi lasciavano sempre con dei dubbi atroci. Per la prima volta in vita mia mi ritrovai a fare il “detective” per scoprire una sua vita parallela, fatta di incontri, chat, ex, e tradimenti più o meno virtuali.
    La mia dipendenza affettiva ebbe inizio, con un rapporto caratterizzato da alti e bassi, fughe e riavvicinamenti, illusioni e malattie. Furono necessari anni per allontanarmi definitivamente anche con l’aiuto della psicoterapia.
    Finalmente mi sembrava di essermi riappropriata della mia vita, con vecchie e nuove passioni, una serenità che si infondeva nel mio animo.
    Poi l’anno scorso incontrai un uomo, che rappresentava per me la possibilità di ridare fiducia ancora nel nobile sentimento dell’amore.
    Era proprio l’opposto dell’altro, aperto, senza misteri, generoso, sensibile, con un passato senza scheletri, anzi oserei dire ammirevole per la dedizione alla sua compianta moglie.
    Avevo l’impressione che la vita mi offrisse una favolosa chance, dopo gli anni trascorsi con quella sofferenza che molti di voi conoscono per aver frequentato o vissuto con persone con disturbo di personalità.
    Troppo bello per essere vero, perchè poco dopo avergli concesso tutta la mia fiducia e disponibilità, facendomi sentire di aver incontrato la mia anima gemella, si sono manifestati i suoi lati “oscuri”.
    L’elenco è da copione, isolamento dai figli e dalla cerchia dei miei amici, critiche spietate su tutto ciò che facevo, facendomi sentire sempre sbagliata, proiezioni, rigirate di frittate. Attacchi di ira furiosa, gelosia ossessiva e ingiustificata, controllo del mio telefono e del mio tempo. Ho provato a fuggire e ogni volta lo ritrovavo con l’espressione di un cane bastonato che implorava il mio ritorno, perchè la sua vita senza di me non aveva senso.
    Ovviamente qualcosa dentro di me si era rotta irrimediabilmente, anche perchè questi momenti duravano poco, giusto il tempo necessario di garantirsi la mia rinnovata fiducia. Ovviamente, a suo avviso, la responsabilità di ciò che succedeva era mia, perchè sono una persona complicata.
    In questo momento, continua a tempestarmi di messaggi di “amore”, di promesse di un futuro insieme, mazzi di fiori nei luoghi che frequento e finchè è lontano riesco a respirare, altrimenti devo anche subire lo stalking davanti al luogo di lavoro.
    Il punto dolente che mi sto ponendo è che ho quasi paura di me stessa, delle mie percezioni, di non riuscire più a fidarmi non solo degli altri ma di quello che sento.
    Quando mi sentivo al sicuro, dopo che avevo sconfitto il primo np, avevo individuato le caratteristiche nocive, ecco che si ripresenta un altro, sotto altre spoglie, ma pur sempre malate.
    Mi affanno a trovare delle risposte.
    Un saluto a tutti.

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