I motivi per cui gli psicopatici sconvolgono la vostra mente: la sensazione di “diventare matti”

(Fonte: http://www.lovefraud.com/2016/10/31/9-reasons-why-sociopaths-blow-your-mind/

BY Donna Andersen

Trad. C.L. Dias

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Quando finalmente capite che c’è uno psicopatico nella vostra vita la prima reazione è di incredulità, siete sotto shock. Da una parte c’è il sollievo di sapere che il problema non è vostro e che c’è qualcosa di contorto nell’altro. Da un’altra non riuscite a concepire, a capire e a spiegare i suoi comportamenti.

Tutto vi sembra incomprensibile! Ecco perché:

  1. TUTTO CIO’ CHE AVEVATE CREDUTO NON CORRISPONDEVA ALLA VERITÀ

È probabile che qualche bugia sia stata scoperta strada facendo, tuttavia lo psicopatico riusciva sempre a giustificare tutto. Solo dopo avete scoperto che il suo intero coinvolgimento, la ragione della sua presenza nella vostra vita era una finzione, un calcolo: non c’era un reale trasporto da parte sua. Va detto che per gli psicopatici la condivisione di un progetto di vita e la formazione di una famiglia appartengono alla loro logica dello sfruttamento.

(Vide https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/11/04/lo-psicopatico-ed-i-suoi-rapporti-parassitari-lo-sfruttamento-emotivoeconomico-degli-altri/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/01/21/lettera-di-uno-psicopatico-pentito-il-grande-plagio/)

  1. LO PSICOPATICO CREDE DI AVER AGITO BENE

Lo psicopatico non solo vi sfrutta, così come a tutti gli altri, ma si sente anche nel diritto di farlo. Lui vuole ciò che vuole, QUANDO vuole e COME  vuole. Gli altri sono semplici strumenti destinati al soddisfacimento dei suoi personali bisogni. Perché? Perché nella sua testa è ciò che crede di meritarsi. (Vide https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/10/06/la-liberta-nellottica-di-un-perverso-narcisista/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/10/21/sui-meccanismi-di-difesa-atavici-attivati-dai-perversi-nella-negazione-dellovvio/)

  1. LA MASCHERA CADE E NON SAPETE PIÙ CHI SI NASCONDE DIETRO

Lui è stato tanto galante, tanto disponibile, tanto attento… – e adesso tutto ciò è scomparso. Ora lo psicopatico vi minaccia, vi mortifica, vi critica, vi disprezza, vi ignora e vi maltratta. Quando vi domandate dov’è andata a finire la sua dolcezza e la sua gentilezza, cominciate a rendervi conto della messa in scena ideata per farvi diventare dipendenti da lui. Quando uno psicopatico smette di vedere in voi una qualche utilità, si mette subito a cercare un nuovo bersaglio, ecco perché fingere non ha più senso. ( https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/06/15/narcisista-perverso-profilo/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/09/01/personalita-psicopatiche-hugo-marietan-parte-i/)

  1. IL CALCOLO E’ STATO LUNGO

Avete capito che lo psicopatico vi ha scelto come preda sin dall’inizio. Infatti, è probabile che siate stati valutati per un periodo precedente al momento in cui lo psicopatico ha trovato la giusta chiave per inserirsi nella vostra vita. Alcuni psicopatici sono capaci di pianificare e calcolare con largo anticipo prima di eseguire i loro piani brillantemente. Per loro siete soltanto un obiettivo da raggiungere.

(https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/08/31/i-dolori-dei-capri-espiatori-ovvero-lidentikit-delle-vittime-preferite-del-perverso-narcisista/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/03/26/appunti-sugli-zelig-della-porta-accanto/ )

  1. TUTTO ERA DIVERTIMENTO

Certe volte non riuscite a capire gli obiettivi dello psicopatico. Può darsi che lui non vi abbia sottratto niente, né soldi, né sesso, né accoglienza o tanto meno legami professionali, cioè, apparentemente nulla che avesse un valore. Quindi, perché si è prodigato a fare tanti giochi manipolativi per avervi? Non ha senso! Solo allora vi rendete conto del lato ludico dello psicopatico, della sua voglia di divertimento.

(https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/12/01/il-mondo-come-una-grande-scacchiera-la-logica-perversa/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/12/09/quando-il-re-e-nudo-narcisismo-perverso-e-potenza-simulata/)

  1. NULLA PIÙ È SACRO

Loro parlano di Dio con convinzione, discorrono sulla religione, sulla giustizia, sulla spiritualità, sulla patria, sui valori familiari, sulla salvezza del pianeta e altri ideali, tuttavia la loro condotta è in contraddizione con tutto ciò che dicono. Le loro belle parole sono una coltre di fumo per conquistare la vostra fiducia e potervi meglio sfruttare (https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/09/08/mento-dunque-sono-considerazioni-sullo-speciale-modo-di-mentire-dei-perversi-narcisisti/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/07/24/principali-strategie-di-raggiro-utilizzate-dai-perversi-narcisisti/)

  1. L’ASSENZA TOTALE DI VERGOGNA, COLPA O RIMORSI

Lo psicopatico mente senza perdere la posa. Imbroglia le persone senza batter ciglia. Finge di non comprendere, senza sentirsi un perfetto idiota. Semplicemente non sa cos’è la vergogna, la colpa e il rimorso perché sprovvisto degli strumenti necessari allo sviluppo della coscienza. Ecco perché sono ritenuti esseri umani senza coscienza. (Vide https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/03/04/lesercito-degli-smemorati-di-collegno-perche-ritornano-come-se-niente-fosse/; https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/01/07/quando-i-narcisisti-perversi-piangono-le-lacrime-dei-cani-sciolti/; https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/02/04/i-narcisisti-perversi-e-la-caccia-agli-impegnati-perche-tanti-conigli-son-meglio-di-uno/)

  1. VOI SOFFRITE MENTRE LO PSICOPATICO SEGUE CON LA SUA VITA

Le parole ‘amore’ e ‘lealtà’ che avete sentito dallo psicopatico in tempi non sospetti sono scomparse dal vocabolario. Ora lo psicopatico si comporta di modo incredibilmente crudele… dopodiché agisce come se niente fosse. Voi vi sentite a pezzi, mentre lo psicopatico sembra sorpreso dallo stato in cui vi trovate. Insomma, come mai siete così drammatiche?/i Ed eccolo a correre a lamentarsi con gli altri per avere la conferma di aver ragione.

(https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/02/29/i-narcisisti-perversi-e-i-loro-amici-charlie-brown/ )

  1. LA VOSTRA VISIONE DEL MONDO E’ ANDATA PERDUTA

Avevate imparato che gli esseri umani sono tutti uguali, che tutte le persone hanno un lato buono e che dovevate trattare gli altri come vi piacerebbe essere trattati. È probabile che la lezione vi sia stata impartita abbastanza bene e che nel corso della vostra esistenza questi messaggi siano diventati una regola elementare nella vostra condotta. Tutto, però, sembra essere stato distrutto all’arrivo dello psicopatico. 

Avete compreso nel modo più duro in assoluto che né sempre queste regole debbano essere necessariamente applicate. Si crede che dal 12% al 16% della popolazione mondiale soffra di qualche disturbo. Bene, con queste persone ci vogliono un insieme di regole di convivenza diverse, atte a tutelarvi nei rapporti.

Quando cercate di comprendere la vostra esperienza con lo psicopatico, cambiare la visione che avevate del mondo è il processo più difficile da essere affrontato.

La vostra visione del mondo non va applicata a tutte le persone che conoscete, poiché esistono persone che hanno codici diversi dal vostro. Per questa ragione quando vi soffermate ad analizzare il comportamento di uno psicopatico nei vostri confronti avete l’impressione di diventare matti.

Tuttavia, cercate di comprendere che si tratta anche della saggezza che si acquista dopo aver vissuto un’esperienza così dura.

(Vide gli articoli https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/06/24/il-lato-buono-del-perverso-la-grande-illusione/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/04/20/quel-mostro-chiamato-psicopatia-testimonianze-e-riflessioni/ )

44 pensieri su “I motivi per cui gli psicopatici sconvolgono la vostra mente: la sensazione di “diventare matti”

  1. Come sempre un articolo chiaro, diretto, spietato per certi versi ma anche consolatorio perchè ad ogni riflessione dici “è vero, succedeva proprio così!”.
    Forse per arginare queste persone, brutte per loro ma sopratutto per gli altri,bisognerebbe parlarne di più? Il messaggio e le informazioni dovrebbero arrivare alle potenziali vittime, penso a strumenti come la televisione, i giornali, la scuola…trattare l’argomento come malattia.
    Forse col tempo…..speriamo non troppo
    Grazie di cuore giovanna

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    1. E’ cio’ che mi auguro, cara Giovanna. Se tutti venissero alla conoscenza delle caratteristiche elementari dei predatori psichici ci sarebbero meno individui truffati economicamente e affettivamente. Sostengo che ci sarebbero anche una diminuzione dei femminicidi (chi ha accesso ai rapporti psichiatrici dei soggetti che hanno ucciso la propria consorte sa perfettamente che la diagnosi è quasi sempre di disturbo borderline della personalità, narcisismo maligno/perverso e psicopatia.) Per non creare una psicosi collettiva c’è fin troppa cautela nel mettere in guardia le persone sulla pericolosità di certi soggetti con dei risultati catastrofici per la psiche e la vita del resto dell’umanità.

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      1. E’ proprio vero Claudileia, una cosa che mi da fastidio ora che ho questa conoscenza e che non se ne parla anche quando siamo di fronte a fatti di cronaca evidentemente generati da psicopatici. Oggi ad esempio leggevo la notizia riguardante la coppia dell’acido… Negli articoli si sottolineano tante cose, c’è incredulità, si parla di loro come giovani provenienti da famiglie per bene, voti eccellenti, e ci si domanda perchè senza ipotizzare la psicopatia. Se se ne facesse menzione, ci sarebbe conoscenza di questo fenomeno, e si farebbe prevenzione. L’incontro di quei due mi sembra proprio l’incontro tra due psicopatici, non riescono a comprendere chi ha manipolato chi… quando leggo queste storie, sento proprio la necessità di attuare il no contact, sono persone pericolose, per loro gli ex sono oggetti, da segnare, scalfire, pure a storia chiusa… è orribile. Ci deve essere conoscenza, è di importanza vitale proteggersi.

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  2. Purtroppo tutto corrisponde alla realtà. Oltre alla ex che và beh.. ho avuto modo di venire a conoscenza del matrimonio finito male di due mie cari amici e lui non ci fà una bella figura, tante ,troppe cose ricordano una personalità narcisista, tant’è che praticamente chiuque lo conosca da tempo gli pare matto . Io mi sono stato zitto e ho fatto bene perchè per lo meno sono in rapporti civili ,sopratutto perchè lei è una gran persona .

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  3. Vorrei iniziare ringraziando coloro che gestiscono questo blog perche’ mi ha aiutato a fare chiarezza su molti aspetti. Non racontero’ ne la storia ne gli abusi subiti perche’ e’molto simile alle vostre, scrivo perche’ pur avendo lasciando la storia alle spalle ci sono due cose che non riesco a mandare giu. La prima riguarda il mio comportamento gli ultimi tempi di relazione, io all’epoca sapevo che mi tradiva, magari non ne avevo la certezza matematica ma avevo dei segnali davanti inqequivocabili eppure non facevo nulla..continuavo a cercarlo, non capivo, ripensandoci mi sembra di avr avuto i prosciutti sugli occhi, di aver avuto una patina che non mi faceva interiorizzare appieno quello che stava succedendo..e non riesco a perdorarmi di essere rimasta. La seconda riguarda le persone a lui vicine e in particolare sua madre che da ua parte mi invitava a cena cme se niente fosse e dall’altra non poteva non sapere dei suoi tradimenti. Ecco, io posso perdonare lui perche’ malato ma come posso perdonare le altre persone che pur sapendo lo hanno coperto e come posso perdonare me stessa per aver sopportato questo e non essere scappata via?

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    1. Cara Gaia, c’è da scrivere un trattato sulle madri dei soggetti n.p. perché molto spesso si vantano di avere un figlio ‘bello e ambito’ alla faccia delle donne/ragazze che vengono puntualmente calpestate nella loro dignità dai loro amati pargoli. E’ come se la perversità relazionale dei figli fosse una garanzia per queste madri: la garanzia di essere le uniche donne con la D maiuscola nella loro vita. Molto spesso fanno carte false per continuare ad esserlo e quindi fanno in modo di sabotare ogni rapporto potenzialmente pericoloso per il legame materno-filiale. Sua madre ti invitava a cena e faceva la simpatica perché non vedeva in te una rivale alla sua altezza. Non scoraggiarti: nessuna mai lo sarà! Se fosse una donna che ha nel cuore l’educazione del figlio maschio la prima lezione che dovrebbe impartirgli è quella di non prendere in giro le donne e poi di non presentarle nemmeno se il suo obiettivo è quello di sfruttarle, di recitare una parte che non corrisponde alla sua vera natura. Insomma, se il narcisismo perverso fosse ritenuto al 100% qualcosa di legato all’ambiente le colpe dei genitori nell’accrescere la gravità del disturbo sarebbero immense. L’argomento è molto complesso e va affrontato in chiave psicanalitica, secondo me. Per quanto riguarda il resto della corte ricordati che così come ha manipolato te, manipola anche gli altri: non esiste interazione sana con un soggetto narcisista patologico, sopratutto se perverso, i suoi sono rapporti del tipo dare-avere che niente hanno a che fare con la vera amicizia. Da una parte c’è l’acquisto del consenso collettivo attraverso la concessione di piccole gentilezze che destano negli altri l’impressione di aver conosciuto una persona estremamente gentile che non merita di essere ‘accoltellata alle spalle’ quando la preda cerca di lamentarsi con loro, da un’altra ci sono gli amici che chiamo ‘Charlie Brown’, fedelissimi dalle orecchie a forma di fogna, perfetti ascoltatori impassibili dei loro misfatti. La domanda sul perché hai subito i suoi tradimenti, restando praticamente inerme alle sue mancanze di rispetto potrebbe trovare una risposta qui: https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/01/13/parlano-i-complementari-perche-siamo-rimasti-inchiodati-in-un-rapporto-miserabile/ ma sappi che varia da persona a persona. PS: LUI NON E’ MALATO, tanto è vero che non esistono medicine per ‘guarire’ un soggetto narcisista perverso, a maggior ragione se la sua perversione è sfoggiata anche nella promiscuità sessuale. I terapeuti comportamentali sono gli unici che provano a ‘guarirli’ con scarsi risultati… Vide anche https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/06/19/il-perverso-lonnipotente-medico-di-se-stesso/

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      1. Ringrazio per la risposta mi ha davvero illuminato. Se posso vorrei chiedere un’altra delucidazione: Quando si e’ pronti per uscire di nuovo con qualcuno? Inizialmente dopo la rottura sentivo un vuoto enorme simil apatia e non me la sentivo proprio di lanciarmi a conoscere qualcun altro e le rare volte che provavo a lanciarmi trovavo,o forse meglio cercavo volutamente, una qualsiasi sottigliezza per ritirarmi nel mio bozzolo. Ora si e’ interessata a me una persona, verso cui provo interesse mi ha chiesto di prendere un caffe’ e baaam ho iniziato a pensare a cosa potrebbe pensare il narciso se ci vedesse insieme (l’anno scorso quando ci eravamo lasciati per un periodo avevo frequentato un altro e quando era tornato e ahime’ ci eravamo rimessi insieme continuava a dirmi che io non sapevo stare sola fino a non voler piu’ per un periodo avere rapporti sessuali asserendo che nn riusciva a dimenticare che avevo frequentato un altro e che la cosa lo aveva ferito). Non capisco e’ come se nella mia testa fosse normale che lui dopo un giorno frequenta un’altra ma anormale se lo faccio io.. Come se il suo giudizio e quello della sua corte mi influenzasse, forse le cose che potrebbe dire in giro di me? Tutto sempre nella convinzione del no contact e di non voler avere piu’ nulla a che fare con lui. Come puo’ condizionarmi ancora cosi’ tanto?

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      2. Carissima Gaia, non hai idea dell’importanza di questo tuo commento per tutti noi che ti stiamo leggendo e grazie per darmi l’opportunità di chiarire questo punto. Marietan afferma che siamo pronti per una nuova storia quando decidiamo di SMETTERE DI DIALOGARE INTERNAMENTE con lo psicopatico/n.p. L’abilità che queste persone hanno di diffondere sensi di colpa a destra e a manca è la chiave per aprire la gabbia del condizionamento. Il fatto che lui frequenti altre donne allegramente, mentre tu a rapporto concluso non abbia il diritto sacrosanto di farti una tua vita dimostra che ti vede esattamente come descrivo in questo blog, cioè, come una sua proprietà, come una ‘cosa’ che deve restare lì, ferma, a disposizione, impietrita nel posto in cui lui ti ha lasciata. Ti vuole imbalsamata, ingessata all’interno di una maledetta coltre di adorazione A VITA. So di donne che restano per decenni in una simile situazione e che si sentono in colpa ogni qualvolta provano affetto sincero per qualcun’altro, come se tradissero ‘il grande amore della loro vita’, ossia, il narcisista CHE LE HA SEMPRE TRADITE, semplicemente prendendo un caffè con un amico, provando attrazione per qualcun’altro oppure addirittura fantasticando una vita lontana dall’umiliazione di sentirsi costantemente paragonate ad altre donne. Ti ha rifiutata perché hai frequentato un’altro, per punirti. Vuole essere l’ultimo delle sue donne, il grande amante indimenticabile. Ai suoi occhi ti sei comportata come una cattiva bambina… Lui, però, non è il tuo papà e tu non sei una figliola da educare: sei una donna. Carissima Gaia, è il momento di decidere cosa vuoi essere ‘da grande’, perché se vuoi essere una donna affascinante e in pace con te stessa devi comprendere che gli uomini che contano davvero nella vita di una donna sono lontani anni luce dal modello che ti ha incantata. E allora proverai una sola cosa: vergogna. Ma non per il bisogno che abbiamo tutti di frequentare gli altri esseri umani per cercare di restare aperti nei confronti della vita, MA PER AVER FREQUENTATO UN GIORNO PROPRIO LUI. La vergogna, in questo senso, è una signora maestra. Un abbraccio affettuoso, C.

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  4. Ecco, la risposta di Claudileia alla domanda di Gaia conferma il fatto che io non sono ancora pronto. Dialogo ancora, nella mia mente, con la bestia: a volte la maledico, a volte la lascio lì a marcire come una zucchina maleodorante, ma ancora domina troppi miei pensieri (sempre meno, per fortuna). Ho conosciuto una donna magnifica, in questi mesi, che adoro per ciò che dice, per come sorride, per come sento che è nel profondo di un’anima offuscata da anni di tristezza e rifiuto affettivo ed emotivo. So che un giorno le dirò quanto mi piace, ma sento che non ho ancora superato il mio lutto: le darei le mie scorie e davvero non se le merita. Io che ne ho ingerite per anni, scorie, non voglio regalare le mie ad altri: me le mastico io, nel tempo che serve, e poi sarò ancora capace di innamorarmi come un ragazzino. Credo sia quindi una questione molto personale, il quando.
    A proposito dei sensi di colpa che instillano i folli, ricordo un dialogo con la mia np, la scorsa estate: a separazione appena avvenuta e dovendo io restare nella casa di famiglia per 10 mesi le chiesi le chiavi, perché sapere che lei poteva entrarci come e quando voleva e con chi voleva era, ed è ancora anche se fra un mese la tortura sarà finita, fonte di grande ansia per me. Lei, forte della presenza di figli minori, si è rifiutata, fregandosene delle mie angoscie; ha anzi rilanciato, dicendo che le teneva perché così io non ero tentato di portarmi amichette a casa, visto che era la casa dei figli. Cioè, lei poteva uscire e dormire con chi voleva, ma io no, non in questa casa, non mi era permesso. Ho i brividi se ripenso a quante discussioni senza senso e senza risultato ho fatto negli anni con la tizia. Follia pura, vista con la lucidità di oggi: ogni frase, per altro rara, nascondeva un significato a me oscuro. Diceva A per intendere B, lasciare dubbi, inculcare sensi di colpa. Sempre. La disintossicazione è lunga, inevitabilmente.

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  5. Salve…ho chiuso a maggio una storia di un anno…sin dai primi mesi i suoi comportamenti antitetici alle sue parole mi turbavano..poi piccole e grandi denigrazione…stress continuo perché non riuscivo ad essere utile come lui voleva..minacce di abbandono….comportamenti ambigui ai quali se chiedevo spiegazioni io ero matta…ero ossessionata da lui ma non riuscivo ad allontanarmi. una amica mi consiglio di leggere qualcosa sul narcisismo…e un mondo si è aperto… ho preso consapevolezza…e con gran coraggio ho accettato che non era amore…e l ho lasciato… ma lui è ancora un tarlo…un ossessione…a volte penso ancora di amarlo…o che possa cambiare…lui dice che mi ama …il mio corpo se capita che lo incontro si ribella …trema e einizio a vomitare…ma ancora…sento lontana la soluzione…vivo in un delirio di pensieri che mi bloccano la vita. Non ho soldi per una psicoterapia…e.sto cercando.di fare da me…ma è veramente difficile..spesso mi sembra di impazzire ….senza di lui è con lui e vedo come unica uscita….

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    1. Ciao, nelle tue parole ho rivisto me stesso un anno fa. L’ossessione di loro è la bestia peggiore da sconfiggere, instillata nella mente ad arte. Se accetti un suggerimento, cerca dei counselor che facciano incontri o percorsi di gruppo. Costano poco e fanno benissimo. Il confronto e lo scambio emotivo con gli altri ti aiuterà tanto.

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      1. Ho il dubbio di sbagliarmi, che lui possa cambiare e tornare a farmi sentire una principessa….la rabbia per aver accettato e non avuto il coraggio prima…la paura di incontrarlo e aver bisogno di abbracciarlo… quando lo penso con un altra perdo il controllo…
        rimarrà come un tatuaggio per sempre…impedendomi di vivere serenamente. Oscillo tra pensieri razionali e deliri di questo genere. Mi dico avanti non mollare…ma mollerei tutto..
        non sopporto più averlo in testa. Perdonate lo sfogo
        .

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      2. Cara Berber, so per esperienza che gli alti e bassi sono naturali, nel percorso di guarigione. Io ne ho ancora oggi, dopo 12 mesi. Sappi che sarà così, lo sarà per il tempo necessario che varia da persona a persona. Leggi, scrivi, studia, comprendi è digerisci tutto con la calma è la pazienza che servono. Fatti aiutare, senza vergogna e paura: poter esprimere queste emozioni profonde fa benissimo. Cerca un gruppo di ascolto, ci sono anche presso le ASL o i consultori: di sicuro trovi qualcuno che può aiutarti o perlomeno indirizzarti. Chiedi aiuto, perché ti serve e perché chi si rende conto di non farcela da solo e chiede aiuto ha ancora una parte sana dentro di sé, una parte che si vuole salvare. Abbi pazienza consapevolezza che tutto dipende da te: ciò non ti spaventi, sia anzi lo stimolo ad utilizzare le forze residue per curare la tua anima. Attua il no contact totale e piano piano vedrai l’essere per quello che è davvero: un mostro. Fregatene di tutti quelli che non ti credono, che continuano a difenderlo perché “in fondo, a me non ha fatto nulla”: usa anzi questa occasione per liberarti di una massa di ipocriti, falsi, omertosi, indifferenti che si fanno gli affari loro e non hanno alcuna voglia di capire. Sono persone tossiche anch’esse, meglio allontanarle. Buona giornata, fai che sia proficua: un mattoncino al giorno, un piccolo passo al giorno.

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  6. Provate a vedere su YouTube i video di ” vappole” mi hanno aiutata tanto a capire che chi aveva dei problemi profondi ero io. Ferite mai guarite, dolori mai affrontati, paure mai accettate. Anche io l’ho lasciato ad Aprile, dopo 25 anni. Tutti i giorni gli auguro una caghetta volta. Ma ora so che sono io che non lo voglio più, e la solitudine che sento è perché non sono abituata a prendermi cura di me. Perfino mia figlia mi ha detto” con tutto quello che ti ha Fatto! “. Ho sperato fino venti giorni fa di essermi sbagliata, che lui non fosse così terribilmente malvagio. Poi ha preso coraggio ed ho accettato che mi sono messa con una persona altamente disturbata, perché ha visto e giocato con tutte le mie ferite emotive. Ora le sto guarnendo, o perlomeno gli metterò un cerotto, non sanguineranno più, niente più avvoltoi attorno a me. Coraggio, se vuoi uscirne lo si può fare anche senza soldi….noi ti possiamo aiutare….

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    1. Ciao Alba, come stai? Ho seguito la tua storia e sono felice per i tuoi progressi. Anche i miei sono stati 25 anni, anche io sto curando le mie ferite più profonde. Sentivo da tempo il bisogno di farlo ma non ne avevo il coraggio, quando la famiglia era ancora unita: ogni euro speso per me stesso mi sembrava sottratto ai miei figli, avevo dei sensi di colpa enormi (che la gentile signora rinfocolava con grande cura). Anche io, come te, in un certo preciso momento ho deciso con fermezza che mai e poi mai avrei ancora mischiato la mia vita e le mie emozioni con quelle della tizia (anche se i figli in comune limitano questa possibilità). È bello scrivere qui, sentirsi compresi, letti, ricevere una risposta affettuosa: da il senso della vita, da la sensazione di non essere soli. Sono certo che Berber si renderà conto, anche grazie ai nostri racconti, che anche un tatuaggio marchiato nell’anima si può cancellare: costa la fatica che costa, tuttavia si può fare e iniziare a farlo è sintomo di umanità, amore per sé stessi e per chi ci ama, nonché una gioia quotidiana, magari anche piccola ma quotidiana. Scrivere qui, e ricevere i vostri messaggi, mi emoziona sempre ed è come abbracciarsi ogni volta: un abbraccio virtuale tra persone che non si conoscono ma si sentono unite e si sostengono a vicenda in modo incondizionato. È bellissimo.

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      1. Ciao Guglielmo, sto benone, ma ho dei problemi a collegarmi con il sito. Ti volevo aggiornare, avevo scritto il resoconto, ma non sono riuscirà a pubblicarlo. Magari era troppo lungo. Comunque, avanti popolo coraggioso, abbiamo guardato in faccia l’orribile realtà, cosa ci può ancora Spaventare?

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      2. Alba, Guglielmo, Roberta è tutti gli altri…..
        Siamo approdato qui, tutti in maniera diversa, forse rocambolesca, io attraverso un libro trovato in una di quelle librerie che ne mettono alcuni a disposizione per uno scambio (prendi un libro o ne lasci uno). Ero in questo paesino ospite di mie carissime amiche e il caso (ma esiste il caso? Pauli e Jung avrebbero da ridire) mi ha allungato una mano attraverso il libro che mi ha poi condotta qui. A Guglielmo, che lamenta la superficialità che caratterizza tanti rapporti umani, mi sento di dire che le profondità fanno paura e rimanere in superficie tranquillizza, inoltre non siamo tutti uguali ( mi pare che su questo siamo ormai ferrati!!!). Detto questo, la virtualità, che per molti aspetti mi spaventa, continuo a preferite gli abbracci veri a quelli virtuali, ci permette oggi di essere qui, un gruppetto di persone che si sta dando una grande mano! Probabilmente nella vita “reale” non avremo avuto modo di incontrarci mai. E allora, che meraviglia, che grazia e tutto questo in maniera gratuità, beh, direi che novità!!!!! Alle tante testimonianze che ho letto, tutte molto nutrienti come qualcuno di voi ha scritto, vorrei aggiungere il mio contributo. Per me, negli anni, il filo di Arianna che mi ha condotta fuori dal labirinto è stato un mix di 3 importantissimi ingredienti: l’amicizia di persone splendide e fidate, l’arte ( dipingo), e una certa dose di auto/ironia. Il riso è un altro degli aspetti che ci distingue dagli animali, non intendo dare un giudizio di demerito, (amo gli animali ma questa mia diventerebbe infinita se adesso mi dilungassi anche in questa riflessione) è un dato di fatto: siamo gli unici esseri viventi che sanno ridere, insieme alle iene…. E questo per me è stato sempre uno strumento di cura meraviglioso, anche nei momenti più difficili, appena ne ho avuto la forza, l’ho subito adoperato e davvero fa miracoli!
        Vi abbraccio tutti, uno per uno, virtualmente ma con gentilezza
        Gio

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  7. Di fatto mi trovo ora ad avere le stesse paure e le stesse incertezze di quando ero adolescente, ho capito che le ho sempre avute, lo stronzo le aveva solo ingigantite per trarne beneficio. Le sto curando, una ad una, tanto so che sono sopravissuta nonostante le abbia trascurate, vediamo ora, con l’esperienza di una donna adulta, che cosa Succede! Sono curiosa…..Voi come State?

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    1. Ciao Alba, sono contento di sapere che stai meglio e che hai voglia di capire le tue ferite. Mi sembra un buon segno di vitalità. Anche io mi sento meglio, i momenti di sconforto sono rari e meno violenti, tuttavia vedo ancora del cammino da percorrere per liberarmi dalle scorie che l’essere mi ha conficcato nel cranio. Tornano ancora oggi le sue frasi sprezzanti e spiazzanti, quelle sempre da interpretare, quelle con diversi significati, quelle che feriscono senza che il ferito se ne renda conto subito. Piano piano, con amicizie nuove e sincere e tanto lavoro psicologico mi sto liberando: prevedo ancora un anno di impegno per essere davvero distaccato dalla melma che la tizia ha gettato nella mia vita. Ti abbraccio, Alba, e con te chiunque legga ed abbia bisogno di un abbraccio come ne ho bisogno io (dopo anni di anaffettività un abbraccio vale oro, vero?).

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      1. Guglielmo,
        Con le tue parole mi hai molto toccata. So di cosa parli, per averlo sperimentato. Ti auguro che presto la serenità prenda il posto di questo tuo stato di sofferenza e che tu possa sentirti nuovamente sovrano della tua vita, questo è ciò che conta di più.
        Questa mattina avevo proprio desiderio di un abbraccio, dunque lo prendo con gioia e lo ricambio!
        Buona giornata
        Gio

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      2. Grazie per gli auguri, Gio. Li prendo e me li tengo stretti, come il tuo abbraccio. Ti assicuro che un anno fa, di questi tempi, non pensavo di riuscire a sopravvivere al dolore: ero letteralmente dilaniato da tutto ciò che mi ruotava attorno, scimmie volanti e Charlie Brown compresi. La sensazione di una vita fallita e giunta al capolinea era asfissiante. Mi sono salvato grazie ad un barlume di energia residua, alla presenza dei miei figli che non posso abbandonare e alla mia famiglia che ha compreso fino in fondo il dramma (sono stati gli unici, tutti gli altri se ne sono fregati e hanno sorvolato sulle mie richieste di aiuto, infatti ho sfanculato una marea di persone dalla mia vita). A Roberta dico che ha ragione, parlarne fa bene a noi e può aprire gli occhi a qualcun’altro: tuttavia spesso l’atteggiamento che incontro è di disarmante superficialità. Nessuno sembra avere voglia di parlare di cose serie: meglio il meteo o il calcio. Io sto facendo girare anche i libri che ho comprato in questi mesi per capire cosa fosse successo: qualche amico li legge, nessuno sembra credere che quella persona possa aver agito cosi. D’altronde le maschere che i narcisisti manipolatori indossano funzionano perfettamente, specie con chi non ha a che fare con loro dentro casa, da mattina a sera, nella pseudo intimità. Il tempo è un signore gentile che cura ed accudisce: a me ne serve ancora un po’, unito al grande lavoro che sto facendo mi darà la serenità di aprirmi ad una vita di un livello superiore, attorniato da persone migliori e nutrienti.

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  8. Grazie. Leggere ciò che ognuno di voi scrive, mi aiuta e mi incoraggia. Non si era mai parlato prima così tanto e così apertamente di loro, dei perversi. Spaventa pensare che sono dovunque, forse fra i docenti dei nostri figli, o fra i nostri colleghi o amici. Magari il nostro medico di base, che è cosi gentile e disponibile…il vicino di casa. ..nostro marito/moglie. Spaventa non saperli riconoscere. Siamo forse troppo ingenui? Spaventa l’idea di cadere di nuovo nella loro rete. Di essere ingannati. Usciamo dall’omertà e parliamone. Parliamone il più possibile e con quante persone possiamo. Descriviamo il loro comportamento tipico, quello che abbiamo capito e imparato. Parliamone in ufficio, in vacanza, quando capita, dal parrucchiere. Non ci si deve vergognare di essere incappati in queste persone. Abbiamo imparato qualcosa di molto importante su di noi. Qualcosa che forse nn sarebbe mai emerso, senza l’incontro con il perverso. Possiamo donarlo agli altri. Quindi grazie. A tutti voi e alla ideatrice di questo blog.

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  9. Alba, Guglielmo, Roberta è tutti gli altri…..
    Siamo approdato qui, tutti in maniera diversa, forse rocambolesca, io attraverso un libro trovato in una di quelle librerie che ne mettono alcuni a disposizione per uno scambio (prendi un libro o ne lasci uno). Ero in questo paesino ospite di mie carissime amiche e il caso (ma esiste il caso? Pauli e Jung avrebbero da ridire) mi ha allungato una mano attraverso il libro che mi ha poi condotta qui. A Guglielmo, che lamenta la superficialità che caratterizza tanti rapporti umani, mi sento di dire che le profondità fanno paura e rimanere in superficie tranquillizza, inoltre non siamo tutti uguali ( mi pare che su questo siamo ormai ferrati!!!). Detto questo, la virtualità, che per molti aspetti mi spaventa, continuo a preferite gli abbracci veri a quelli virtuali, ci permette oggi di essere qui, un gruppetto di persone che si sta dando una grande mano! Probabilmente nella vita “reale” non avremo avuto modo di incontrarci mai. E allora, che meraviglia, che grazia e tutto questo in maniera gratuità, beh, direi che novità!!!!! Alle tante testimonianze che ho letto, tutte molto nutrienti come qualcuno di voi ha scritto, vorrei aggiungere il mio contributo. Per me, negli anni, il filo di Arianna che mi ha condotta fuori dal labirinto è stato un mix di 3 importantissimi ingredienti: l’amicizia di persone splendide e fidate, l’arte ( dipingo), e una certa dose di auto/ironia. Il riso è un altro degli aspetti che ci distingue dagli animali, non intendo dare un giudizio di demerito, (amo gli animali ma questa mia diventerebbe infinita se adesso mi dilungassi anche in questa riflessione) è un dato di fatto: siamo gli unici esseri viventi che sanno ridere, insieme alle iene…. E questo per me è stato sempre uno strumento di cura meraviglioso, anche nei momenti più difficili, appena ne ho avuto la forza, l’ho subito adoperato e davvero fa miracoli!
    Vi abbraccio tutti, uno per uno, virtualmente ma con gentilezza
    Gio

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  10. Sì dimostra quanto sono una virtuale inesperta dello strumento, credo di aver fatto confusione pubblicando due volte il mio commento, me ne scuso!
    Buona giornata a tutti e come dice Alba, andiamo avanti con curiosità (altra freccia al nostro arco) e fiducia, nella speranza che a volte non tornino!
    Gio

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  11. Salve a tutti. Ogni tanto vi leggo e noto con piacere anche i progressi di Guglielmo, Alba….Anche x me ci sono novità circa il mio stato d’animo attuale, come voi dopo 25 anni di convivenza ed esattamente 14 mesi di no contat, sto molto meglio, non avverto più quell angoscia appena mi sveglio la mattina, riesco ad apprezzare le piccole cose della vita, una passeggiata con le mie figlie, una pizza con qualche amica , il piacere di stare con gli altri, una semplice risata. Per me come sicuramente per voi cari amici, che abbiamo sofferto molto, il dolore che ho provato i primi tempi dopo aver deciso che l unica mia salvezza era scappare da quel mostro e oggi sentirmi molto meglio è la sensazione più bella che ci possa essere. Non nego momenti in cui provo un po’ di tristezza, amarezza, ma poi riesco a superarli, l amore per le mie figlie, la mia famiglia e amicizie sane sono di grande aiuto. Più passa il tempo e più mi rafforzo. Certo credo ci vorrà ancora del tempo per riprendermi totalmente, ma credetemi x me questo è già un grande traguardo. Il no contat, liberarmi da quelle scimmie volanti che lo attorniano e che hanno sicuramente contribuito a dargli tanta importanza e potere, allontanarmi da un essere ignobile e da un contesto malsano, mi ha aiutata tanto. Mi auguro, vi auguro che il ns cammino verso la totale guarigione, sia prossimo. Vi abbraccio tutti e un grazie sempre a Claudelia per i suoi preziosi consigli.

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    1. Ciao Mimma, sono felice che tu stia meglio. Complimenti per il carattere che hai saputo tirare fuori. Condivido in toto ciò che hai scritto, fino all’ultima virgola. Io, come te, ho cancellato dalla mia vita così tanti idioti che sono rimasto pressoché solo, a parte figli fratelli e genitori. Va bene così, poi io non sono uno che torna indietro: chi ha fatto l’infame è out a vita, senza dubbi. Ora, con calma, si coltivano nuove amicizie franche e sane. La vita è ancora lunga, darà soddisfazioni a chi le merita e bastonate nei denti agli altri: basta attendere. Il narcisista, il manipolatore, prima o poi escono allo scoperto, si tradiscono, si smutandano da soli.

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  12. La cosa che mi fa più ridere, è che se incontro qualcuno più vicino allo stronzo, ( scusate ma non riesco a chiamarlo in altro modo) creo un imbarazzo pazzesco, io, che non ho rubato, non ho fatto violenza psicologica, che non ho truffato ecc ecc. Chissà cosa ha raccontato per giustificare la mia determinazione. Comunque, vedere le loro facce imbarazzante, mi da un senso di potenza magica….tremate, tremate, le streghe son tornate….Eh eh eh!

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    1. Alba sai che è lo stesso per me? Recentemente è passata a trovarmi una sorella della stronza (mi sembra il minimo) nel negozio in cui lavoro: scena imbarazzante, tentativo di imbastire una discussione sul nulla, elusione totale della infamità della sorella, zero reazioni da parte mia, ritirata strategica. Mi auguro di non vederle mai più queste faccine di melma, finte fino alla morte. Che gente triste, ma che faccia da mulo. Vengono per vedere se ho capito quanto mi hanno preso per i fondelli: io sento di poter dire che questi a modo loro sono dei delinquenti. Se nelle loro grinfie finisce qualcuno un po’ più debole di noi che scriviamo qui, questi sono capaci di portarlo al suicidio e diffamarlo prima e dopo. Dopo è facile, quando la vittima non può più dimostrare ciò che ha subito: prima forse è un folle gioco, non so, come per vedere quanto uno resiste. Io non sono in grado di dimostrare nulla, ma qualche folle in quella famiglia c’è di sicuro, qualcuno a cui piace giocare con le vite altrui. Starò attento ai miei figli.

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  13. Sono cliché
    Io dopo mesi di no conctact, ho ancoraca l’oessione.Non faceva che chiedere soldi a me ed alle altre.Per poi trattarci come un sacco da box emotivo.Misogino, perverso ,patologico, hovert,maligno.Spero di dimenticarlo ma come sappiamo abitano dentro di noi una volta chiuso.Spero di evaquarlo.

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    1. Restano l’inganno, il raggiro, le menzogne… Non loro! Quando arriva la lucidità – e arriva solo dopo aver capito con chi abbiamo avuto a che fare – riusciamo a vedere le crepe della nostra personalità. Le fessure che hanno permesso il loro ingresso nella nostra vita. Lavorandoci su se ne vanno anche le ultime sensazioni negative!

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  14. Questo prezioso blog l’ho trovato grazie alla foto di questo articolo. Non so cosa cercassi su google immagini, probabilmente qualcosa che mi serviva per il mio lavoro, non ricordo….ed ecco che improvvisamente vedo questa immagine che mi colpisce….allo stomaco….
    Ero credo in uno dei tanti trattamenti del silenzio…..lui…..lontano…..distante…..
    muto…non ricordo esattamente le specifiche del caso…so solo che soffrivo….tanto…come spesso accadeva…dall’oggi al domani una partenza, una chiusura, un silenzio….una freddezza che non mi aspettavo…che veniva fuori dal nulla, senza una motivazione…semplicemente d’un tratto…..diventava tutto un brutto incubo….spesso….
    E proprio come accade quando si fanno degli incubi….mi sentivo sopraffatta, confusa…esausta….Lui spariva e io morivo….senza di lui mi sembrava la vita non avesse senso….
    Ecco questa immagine rappresentava bene come io mi sentivo senza di lui: UNA SEDIA VUOTA….
    Ma quel giorno presi coscienza guardando questa foto di un’altra verità che mi stavo nascondendo….quando lui non c’era mi sentivo come una sedia vuota, inutile……ma di fatto anche quando lui era presente io non ero altro che LA SUA SEDIA….
    Quel giorno capii che basta, non volevo essere più la sedia di nessuno!!!…trovai il blog mi si aprì un mondo….le cose che leggevo corrispondevano a quello che stavo vivendo…..il dubbio: sono in una relazione con un narcisista patologico? Sono una dipendente affettiva complementare?
    La risposta non era mai sì punto, era sempre un sì forse, e lo confesso anche ora, dopo circa un mese di No Contact, ancora a volte nego e lo giustifico e qualche volta mi attribuisco anche la colpa di non essere stata sufficientemente capace di capirlo!!!!
    Si chiama dissonanza cognitiva ora lo so.
    Ero arrivata a non mangiare, a non dormire…la mia mente era in perenne stato di allerta, di pericolo….era confusione…era ossessione….era dipendenza….e sofferenza…
    Beh da quel maggio mi ci sono voluti 6 mesi di psicoanalisi e di duro lavoro interiore per arrivare a dire a lui che per quanto lo ammassi non ero più disposta ad essere la sua sedia, che volevo essere trattata come un essere umano…un soggetto riconosciuto nel suoi bisogni….La sua risposta dopo quattro anni di relazione: ” ti scriverò in futuro ora ciao” ….sparito…..letteralmente….
    Grazie a questo blog, a chi l’ha creato e a chi ci lavora tutti i giorni per aiutare le persone che come me si sono trovate in un incubo a svegliarsi e a riprendere in mano la propria vita. Grazie…..

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  15. Ciao ho letto solo oggi tutti i vostri post
    Volevo sapere se oggi state bene. Cerco un po’ di conforto e speranza! Grazie
    Per Elisa: come va? Io ho fatto esattamente il tuo stesso identico percorso per riuscire ad andarmene. Dopo l’ennesimo crudele gioco della punizioncina del silenzio che mi ha qsi uccisa…mi sono allontanata e gli ho detto le tue stesse identiche parole (un po’ più condite…) lui, dopo 4 anni di umiliazioni e silenzi, tradimenti continue richieste di soldi ecc ecc beh…nn ha avuto nulla da replicare. Evidentemente era uno scarto indotto infatti è sparito!

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    1. Cara Eris, purtroppo bene, è un concetto strano. Onestamente dopo un anno di separazione e pochissimi contatti, la mia vita è cambiata in meglio. Sono serena, con mia figlia i dialoghi e le discussioni sono facili, se c’è qualche cosa che non va, se ne parla, si trovano delle mediazioni ecc. ecc. come succede tra esseri umani pensanti e con un’anima. Sto concludendo il corso da OSS, probabilmente a luglio avrò un lavoro, sono in una bella casina piccina piccio’, insomma sono riuscita materialmente a prendermi cura di me e mia figlia. Sono una donna in gamba. Questo è l’aspetto fantastico, allontanandosi da loro tutto è fattibile. Dove io faccio un po fatica, è il fatto che aver vissuto in quella stanza vuota per 25 anni, dove davvero non c’era nessuno, solo un nastro registrato che di diceva sempre, sempre, sempre che non eri nessuno, che non volevi niente, che vivevo solo grazie a lui, mi ha lasciata con le mie paure più profonde, le mie ansie, e i miei problemi irrisolti, tutti a galla e tutti contemporaneamente. Queste è per me la parte un po più faticosa. Devo dire che con buona volontà ad uno ad uno si aggiustano vedo la fine, e per nulla al mondo tornerei indietro. Tutti i giorni mi dico : coraggio prima o poi tutto si risolverà, tutto passerà. Coraggio Eris, e abbi fiducia nelle tue capacità. Un grosso abbraccio.

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      1. Ciao Alba. Sono contento di sapere che stai meglio. Hai ragione, lontano da loro tutto è possibile. Ci vogliono tempo e forza, si può fare.

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      2. Si si, grazie. Sono più sereno, il lavoro va bene perché sono tornato quasi me stesso e quindi più disponibile al dialogo ed accogliente. Vedo i figli con regolarità e ho un ottimo rapporto con loro. a breve, un paio di mesi, terminerò il mio percorso di terapia e da poco ho finito il percorso di gruppo che non so se riprenderò. Quando ho momenti di dolore e solitudine riguardo la strada percorsa, mi complimento con me stesso e ringrazio tutte le persone che mi hanno teso una mano, tra cui tutte/i voi. Insieme diamo forza e speranza a chi è alle prime settimane di travaglio e ha bisogno di sostegno, una parola che amo molto. Forza Alba, un abbraccio.

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    2. Cara Eris mi piacerebbe poterti scrivere che sto bene…ma non posso…Perchè non è vero….ma se prima ero solo la sua sedia ora sto cercando di capire cosa voglio essere e chi sono stata…sto affrontando il vuoto che la relazione con lui mi dava la sensazione di riempire….e non è semplice…Ma se prima ero dipendente…e vivevo solo quando lui me lo concedeva….ora sono libera e sto cercando di capire cosa mi può rendere completa e felice senza al contempo uccidermi o farmi del male….Ecco Eris…non posso dire di essere felice al momento….ma sono libera…e la libertà è un bene prezioso…un abbraccio…

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  16. Cara Alba sono felice di sentirti meglio mi dai la speranza di credere e andare avanti.
    Elisa le cose che scrivi sono le stesse identiche che potrei scrivere io. È pazzesco come si possa trovare qualcuno che ha in testa la tua stessa sofferenza e qui trovo tante persone che lottano come me da anni.

    Ho scritto poco fa in un altro blog di questo sito il mio problema. Sinceramente non ho capito come funziona perché sono anni che leggo ma è la prima volta che scrivo. Provo a copiare sotto quanto ho scritto nella speranza che mi possiate dire quello che pensate perché la mia testa è in tilt.

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  17. Scusate è un po’ lungo

    Qsto uomo con cui sono stata 4 anni e da cui mi sono allontanata da 2 settimane (dopo vari tentativi di allontanamento poi purtroppo falliti), mi disse 2 anni e mezzo fa di avere un tumore. Ora, io nn sono un medico e lui è un bugiardo conclamato, ma stava sempre male e con dolori quindi su qsto aspetto ho ritenuto possibile credergli. Sono stati 2 anni di schifo, tradimenti e mi ha totalmente dissanguata a livello economico. Io separata da anni con un bimbo piccolo, lui vive con qsta moglie che ormai è l’ex ombra di qlcosa e che ormai trascina una finta relazione dove l’amore è finito da anni. Ormai si sopportano e convivono. Negli ultimi 6 mesi lui ha smesso di tradirmi e io mi sono accorta che rispetto al passato era finalmente diverso con me finché…2 mesi fa litiga con moglie e figlio per qstioni lavorative (una delle poche volte, forse l’unica in cui ha ragione da qndo lo conosco) e resta isolato o meglio come fanno loro…li butta tutti nel silenzio e non parla più con loro.
    A questo punto inizia a stare sempre peggio di salute, sempre febbre. Inizia a diventare sempre più cupo triste, occhi assenti. Ira rabbia costante verso ogni persona che gli fa mezzo sgarbo e freddezza totale a giorni alterni verso di me.E’ come se non fosse più in se’ per la disperazione. Io da brava crocerossina gli sto vicino gli parlo lo consolo lo coccolo faccio del mio meglio visto che poverino sta male e ci sono solo io ad amarlo nella sua vita…
    Succede però sono da mesi in terapia e che la mia testa man mano in qsti anni ha piano piano subito una trasformazione (3 anni fa avevo tentato il suicidio a causa sua).
    Lui mi ha presa in giro, tradita ingannata e tolto esattamente tutti i miei soldi. Sono col c..o per terra ora e un lavoro con cui guadagno pochissimo e sola col mio bambino (che ovviamente ho emotivamente trascurando essendo ormai ridotta una larva).lui sa tutti i miei problemi!!! Nel giro di una settimana sembra essere cambiato tant’è che un weekend mi scarica, poi si scusa poi dopo 3 giorni minaccia di lasciarmi fino al 30 marzo quando lui nuovamente mi tratta malissimo io sbotto e lui offeso mi ributta nell’atrocità del silenzio sparendo fino a dopo pasquetta…beh quando è tornato con la sua solita freddezza io non c’ero più. La mia testa finalmente ha reagito e se n’è andata
    Lo vedo e gli dico che io non posso più tornare indietro per tutto il male che mi ha fatto e per il modo atroce in cui mi ha trattata, la cattiveria che ha abusato nei miei riguardi lasciandomi sola tutte le feste (cosa che si ripete da anni in tutte le feste in cui litiga e sparisce)…io nn ce l’ho più fatta. Ogni volta sempre le stesse cose e lo prego sempre di non sparire perché io ho un figlio e non posso stare male altrimenti mio figlio di riflesso soffre perché io nn riesco ad essere in equilibrio per lui poverino.
    Beh stavolta si è offeso perché è sparito. Il suo commento a quanto gli ho detto è stato il nulla…zitto…mi ha guardata mentre me ne andavo! Sia chiaro che non ho intenzione di tornare indietro perché l’inferno che ho vissuto e che sto vivendo sono allucinanti qndi nn voglio più essere debole
    Ora io ho solo un problema da risolvere con me stessa e la mia coscienza e cioè ho paura di averlo abbandonato nel momento peggiore della sua vita in cui è solo e ammalato.
    So che dovrei provare odio ma nn ci riesco io non sono come lui io nn sono cattiva.
    A volte penso che gli sono stata sempre accanto quando stava male e forse dovevo capire (anche in base a qsto articolo) che era fortemente depresso e in preda al terrore della morte che forse ora si avvicina
    Sono piena di sensi di colpa
    So che mi ha trattata malissimo però mi sento ora cattiva io ad averlo abbandonato
    È ingiusto che io mi senta così ma ho paura di aver agito d’impulso e fatto un gesto estremo visto che è pure solo coi suoi dolori e non dorme nemmeno più
    Aiutatemi a capire vi prego io non ho la lucidità
    Grazie

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  18. Mia figlia prova la stessa tua tenerezza nei confronti del padre, che è rimasto solo……..non riesco a farle capire/accettare che è solo perché ha rubato soldi, insultato, offeso, deriso, ingannato, manipolato, abusato verbalmente, maltrattato….ecc.ecc. la donna che gli era al fianco e che per lui sarebbe andata sulla luna a piedi. Ma un po di responsabilità a questi narcisista gliela vogliamo dare? Io non sono allontanata da tutti, ma ci sarà un Motivo? Sono stata al meglio di me tutte le volte che ho potuto, quando mi sono vista commettere errori, ho chiesto scusa e accettato i tempi del perdono. Io non sono sola ma me lo sono Meritato!!! Uno non può fare il pazzo e poi far pena…..se tiri calci e sputi, è normale che tu rimanga da solo…..ti consiglio di girare il tuo sguardo verso tuo figlio…lui si che non ne può niente e si trova in un bel casino….lui si ha bisogno di te…un abbraccio.

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    1. “ti consiglio di girare il tuo sguardo verso tuo figlio”

      Questa è la frase da ripetersi sempre. Guardiamo i nostri figli.
      Questi uomini ci hanno tolto tutto. Ci hanno annientate psicologicamente, moralmente, finanziariamente.
      Quando penso che un domani mia figlia potrebbe dare a me la colpa di averlo annientato, solo perché lui glielo farà credere, mi sento mancare ma non posso farci niente adesso. Posso solo crescerla nell’onestà e nel rispetto, sperando che ciò che temo non succeda.
      Ho dei sensi di colpa enormi verso me stessa e verso di lei. Potevo capirlo prima che era un disgraziato egoista e invece mi sarei tolta la pelle di dosso per lui.
      Spero che un giorno mia figlia mi perdoni per averle dato la condanna di un padre simile.

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