Come il narcisista sposato gioca con le sue prede

http://www.thenarcissisticpersonality.com/married-narcissist/

Autrice: Zari Ballard

Trad. C. Lemes Dias

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 Il narcisista sposato è probabilmente il più prolifico di tutti gli altri narcisisti a causa del gioco che ha decisamente scelto di giocare. Infatti, il narcisista sposato può vivere nella quiete con moglie e  figli e, contemporaneamente, svolgere una o più relazioni al di fuori del matrimonio senza apparire minimamente stressato. Le sue capacità di mentire al volo, di convincere tutte le parti coinvolte (sopratutto il coniuge) che le sue soluzioni sono sempre all’avanguardia e di esserci, metaforicamente, in due posti contemporaneamente, sono insuperabili e lo mettono in un livello patologico al di sopra del tipico narcisista.

Attraverso le consultazioni telefoniche e la corrispondenza con uomini e donne che vivono queste situazioni, sono riuscita a trarre le seguenti conclusioni:

  1. Un narcisista sposato in genere – ma non sempre – fa il predatore online per riuscire a gestire più rapporti extra coniugali a lunga distanza. Crea profili in numerosi siti di incontri, di solito mettendo lo stato civile divorziato o separato (quando, ovviamente, non lo è);
  2. Un narcisista sposato in genere – ma non sempre – ostenta un buon livello economico, il che significa svolgere un lavoro che gli garantisce buone entrate e una vita da benestante. È, nel minimo, autosufficiente economicamente. Appartiene alla categoria che ho soprannominato “L’Inganno a 5 Stelle”, perché avendo soldi a disposizione è molto più facile per un narcisista collezionare multiple relazioni o soltanto una a lungo termine, senza rinunciare alla propria moglie; può avere un lavoro che richiede costanti viaggi fuori città (e anche fuori dal Paese) su base regolare; può anche prenotare velocemente gite o inviare dei fiori e /o regali stravaganti per calmare l’amante, sempre che sarà arrabbiata per i suoi comportamenti spregevoli e la narrativa fantasiosa. Dopodiché può giocare la versione più deviante del “Gioco del Cellulare”, avendo più numeri a disposizione – uno per ciascuna delle sue vite ingannevoli;
  3. Il modello di love bombing del narcisista sposato è sempre molto più intenso del narcisista tipico, semplicemente perché egli sa che il tempo gioca a suo sfavore. Se fa presto a far innamorare la preda, essa avrà meno possibilità di scoprire che il suo matrimonio va a gonfie vele. È così che previene gli abbandoni e la fine della relazione. Come ogni altro narcisista, il gioco finale è sempre quello di allontanarsi dalla preda con uno stratagemma – uno qualsiasi – per quanto sia possibile. Alcune donne sono state coinvolte con narcisisti sposati, accettando il ruolo di amanti per lunghissimi periodi (o almeno finché il narcisista è rimasto sposato);
  4. Le nuove prede del narcisista sposato non possono inizialmente sospettare che abbia una moglie. Come mai? La risposta sta nella disponibilità del narcisista di trascorrere tantissimo tempo con loro. Dopo tutto, come può un uomo sposato riuscire a programmare tante cose con loro in un batter d’occhio? O come può, essendo sposato, partire in vacanza per una settimana ai Caraibi senza apparire minimamente stressato? O come può, essendo sposato, stare sempre tantissimo a telefono con loro? Il punto è: dato che il narcisista mette in scatole separate ogni dettaglio della sua vita patetica, egli riesce ad essere totalmente privo di stress quando sta con una o l’altra!
  5. Un narcisista si sposa per molte ragioni, ma il motivo principale è che il matrimonio con una donna meravigliosa è ottimo per le apparenze, inoltre lo fa sentirsi (per un secondo) come se davvero fosse un uomo normale. Le novità, però, diventano vecchie per queste persone, alla velocità della luce. C’è da dire, tuttavia, che raramente i narcisisti sposati sono disposti a porre fine ai loro matrimoni, questo perché si sentono giustificati ad avere tutto. Be’, se tutto ciò che devono fare per mantenere in piede rapporti con due o più partner (che li fanno sentire appoggiati e coccolati) è dire qualche bugia, il gioco certamente vale la candela! È fin troppo facile per loro! Non dimenticate mai: un narcisista passa l’intera esistenza ponendosi il seguente interrogativo quotidiano: cosa posso fare per sfuggire alla noia oggi?

Quando riesce a fare coppia con l’amante/preda a lungo termine, ed essa viene a sapere della sua condizione di sposato (cosa che accade sempre!), il narcisista semplicemente spiega di aver appena presentato istanza di divorzio nell’esatto momento in cui l’ha conosciuta e che è stata la relazione ad averlo distratto dal percorso che stava facendo. Ora che lei sa tutto, le darà pure ragione quando sarà arrabbiata! Tuttavia spenderà il suo intero magazzino di parole-narcisistiche-tolte-dalla-spazzatura insistendo che il suo matrimonio resta in piede solo per convenienza (“Non dormiamo insieme da anni!“), che sua moglie è una psicopatica che lo vuole truffare e che sta lavorando con un avvocato per assicurarsi di non essere raggirato economicamente. La verità è che la moglie fa la stessa vita dell’amante … una vita piena di sospetti, di trattamento del silenzio e qualche incredibile (ma ovviamente credibile) futuro progetto bugiardo. Se il narcisista è particolarmente patologico, può anche, solo per divertimento, deliberatamente triangolare con entrambe le donne.

Le storie che trovo particolarmente dolorose sono quelle i cui i narcisisti sposati convincono gli amanti di lunga durata a trasferirsi nella città in cui vivono, sotto la promessa di un divorzio imminente (che non arriverà mai!) oppure che sono già divorziati o appena separati. La verità è che le loro mogli hanno probabilmente scoperto la storia o, almeno, sospettano che c’è qualche amante in giro. La mossa, quindi, è solo per un fatto comodità, per evitare di fare spostamenti continui. Ho sentito innumerevoli donne che hanno girato l’intero Paese, – e anche attraversato il continente – sempre su richiesta del narcisista. Donne che appena arrivate hanno ricevuto il trattamento del silenzio. Un narcisista sposato può cercare anche intenzionalmente una donna sposata, ma solo per convincerla ad abbandonare il marito per lui, e poi scomparire.

È interessante notare che il 99,9999% delle donne che mi scrivono, coinvolte affettivamente con un narcisista sposato, insiste con fermezza che mai – e poi mai nella loro vita – hanno pensato di portare avanti una relazione con un uomo sposato, oppure di imbrogliare i propri mariti. Dichiarano che si tratta di un comportamento che semplicemente non fa parte della loro natura. Inoltre, non solo provano dolore quando scoprono l’esistenza dell’altra, ma comprendono che nessun’altra persona è mai riuscita a “turbare” la moglie. Perché? Conveniamo: tutti quelli che hanno avuto a che fare con un narcisista sanno che si tratta di una persona terribilmente bugiarda, che mente ovunque vada e a chiunque gli si avvicini. Voglio dire, nell’eventualità che la vostra esperienza sia quella della moglie o dell’amante, sappiate che “l’altra donna”  prova esattamente le stesse cose che provate voi.

Quindi, per coloro che si chiedono perché un’amante o una moglie non molla il narcisista ben sapendo ciò che sa, la risposta è che il narcisista è la stessa persona per ognuna di loro: ostenta la stessa credibilità e fa le stesse promesse, insistendo affinché ognuna di loro creda che l’altra è la psicopatica dalla quale non riesce a liberarsi e così va avanti… all’infinito. Tanto la moglie quanto l’amante sono vittime. In entrambi i casi le vittime vogliono credere che la persona che amano dice la verità. È la codipendenza della speranza a metterci ogni volta nei guai.

Ora, per essere chiari, questo articolo non riguarda il partner sposato che è stato monogamo per dieci anni, che fa sesso con una terza persona e poi prova rimorsi per questo. Non giudico questo tipo comportamento, ma cerco di chiarire la differenza.

Come tutti sappiamo, il narcisismo non si identifica attraverso un unico comportamento, ma implica tanti altri che riconosciamo e denominiamo “tattiche narcisistiche”. Per questo motivo, chi sospetta di avere un amante o marito narcisista ha sempre ragione.

Se è con te, puoi scommettere che da qualche altra parte c’è qualcuno che sta ricevendo il trattamento del silenzio.

Il narcisista sposato SA di essere molto bravo a giostrarsi… altrimenti non si sarebbe nemmeno sposato!

44 pensieri su “Come il narcisista sposato gioca con le sue prede

    1. Carissima Luisa…5 amanti? E tu ci credi? Guarda che un n.p. mette nella sua “contabilità” persino le volte che paga per usare un corpo. Questo perché è convintissimo che anche le lucciole che saluta “molto affettuosamente” prima di andare a nanna siano perdutamente innamorate di lui.

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  1. Il mio ex marito agganciava online le nuove prede parlando di una moglie psicopatica – strega che lui non poteva lasciare altrimenti lei ( io ) si sarebbe suicidata . A me invece diceva che non aveva idea di come i suoi dati e le sue foto potessero finire nei siti di incontri , ipotizzava un virus nel PC . A quella che era invece la sua amante fissa diceva di essere separato in casa . Di tutto questo, quando l’ho lasciato,mi ha spiegato che mi aveva sposata perché svolgo un lavoro considerato positivamente dalle persone e perché sono esteticamente carina , che insomma , davo di lui una bella immagine . Mi rendo conto che se non l’avessi lasciato avremmo potuto rimanere sposati a vita , che lui comunque aveva avuto fin da subito da me quello che gli interessava , cioè il consenso sociale . Ancora faccio fatica a comprendere la freddezza con cui quest’uomo ha tenuto in scacco me e le altre.

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      1. Non credo, Rosa.
        Il punto è che davvero queste persone sono un copia / incolla l’uno dell’altro : la moglie deve essere psicopatica perché questo permette loro di non assumersi alcuna responsabilità e di passare, nel contempo, per vittime .
        L’immagine è sempre fondamentale mentre negare l’evidenza serve a farla franca.
        Sempre.
        Ho conosciuto altre donne che credevo aver avuto a che fare con lui , ma non era , appunto, lui. Ma il copione è uguale per tutti .
        Certo che se questa è la storia del tuo amante io ti consiglierei di non credere a ciò che racconta e di lasciarlo .

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      2. Quando non è psicopatica è depressa. Quando non è psicopatica e depressa non è in perfetta forma fisica. Quando non è psicopatica, depressa e fuori forma… è troppo distratta dal lavoro, dal fare la mamma o dalla famiglia di origine invadente. Quando non sanno più che dire ammettono che c’è qualcosa che non va in loro stessi ma che “poverini” non riescono a capire cosa sia… In ogni caso è “qualcosa” che solo tu che fai l’amante “puoi capire”. Insomma.. un copione vecchio come la formazione del sistema solare e un raduno di dinosauri nella pianura più ricca di cibo…

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      3. Rosa io esco da una storia con un uomo sposato…..mi sono distrutta x lui, mi ha tolto il sorriso e la voglia di vivere,
        a me diceva che la moglie era una povera stupida ,ma forse a differenza degli altri amanti ,la trattava come una regina (tradendola spesso) ed a me come uno straccio, a me tutti non POSSO,un animale da tenere a cuccia quando non serviva, delirante quando descriveva la sua famiglia come una razza che non poteva distruggere….intanto distruggeva me che avevo famiglia….colpa mia si!!!!! non ho visto cio’ che era evidente…non ho saputo fare a meno di lui….di cosa poi di elemosina e briciole….ed oggi dopo mesi che l’ho mandato a quel paese sto’ ancora a stare male ed ancora a pensare a lui.

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      4. Carissima Ilaria, spero che tu capisca la contraddizione insita nel tuo messaggio. Continui a dire che lui trattava sua moglie “come una regina” mentre la diffamava per te e le metteva le corna sempre con te. Tu continui a sostenere nei tuoi commenti che lui era uno che si faceva mettere i piedi in testa dalla famiglia, mentre con te faceva la voce grossa. Finché continuerai a sostenere questo stai negando IL SUO PROBLEMA, ovvero, che lui NON E’ UNA PERSONA CHE SI FA METTERE I PIEDI IN TESTA, perché fondamentalmente SOLO I POVERI DIAVOLI vengono trattati così e si fanno calpestare DALLA FAMIGLIA. Tu, la sua posa da “povero diavolo” l’hai comprata. Bada che hai avuto a che fare con un personaggio che ha saputo giocare benissimo le sue carte, mantenendo il piede in tutte le scarpe che ha trovato a sua disposizione. LA SUA FAMIGLIA E’ VITTIMA, NON CARNEFICE. E questo concetto deve essere chiaro per te, altrimenti continuerai a vedere un pizzico di umanità dove NON ESISTE. Puoi dirmi di tutto su sua moglie e i figli grandi che monopolizzano il barlume di attenzione che nella tua testa avrebbe voluto darti, ma la realtà non cambia: LA PERSONA DISONESTA E’ LUI. PER QUESTO MOTIVO STAI MALE. Senza cambiare la tua prospettiva continuerai a stare male e a pensare che LA SUA FAMIGLIA E LA SUA INCAPACITA’ DI “PRENDERE UNA DECISIONE” è ciò che blocca la tua felicità. Mettiti in testa di non aver perso alcunché perché tu, un marito, ce l’hai. E’ SUA MOGLIE ad aver sprecato gli anni migliori della sua vita e ad aver dato una discendenza accogliente a un essere che non meritava NIENTE. Ed è sempre lei a dover convivere con un individuo totalmente inaffidabile PER IL RESTO DELLA SUA VITA. Spero che nei prossimi commenti tu te la senta di raccontarci un po’ della ricostruzione della tua vita familiare e di cosa stai facendo PER LORO E PER TE. Un forte abbraccio e cerca di focalizzare su ciò che realmente conta… PS: le regine cornute esistono solo nelle fiabe o nei racconti di fantascienza. Nella vita reale o siamo regine o siamo cornute. Le due cose possono essere conciliate nelle nostra testa unicamente dopo un abile lavoro di manipolazione. Non ci sono dubbi che tu sei stata, alla tua volta, vittima di un grande manipolatore.

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    1. Identica situazione. 25 con un uomo che si è sempre dichiarato innamoratissimo, felice e realizzato a me e di fronte al mondo. Per 25 anni aveva altre relazioni assurde in cui creava un personaggio di fantasia. Faceva addirittura promesse di matrimonio a donne che non sapevano fosse già sposato. Grazie ad una microspia in auto ho scoperto che aveva due relazioni da lungo tempo. in una io ero la moglie pazza e non mi poteva lasciare per via del figlio (che tra l’altro non era mio ma solo suo???… una storia degna di un film) , nell’altra ero una moglie che lo umiliava in continuazione, lo maltrattava a cui lui voleva sottrarsi. Di fronte all’evidenza é scappato cercando di minare la mia reputazione e credibilità. Sofferenza inimmaginabile scoprire di aver vissuto in un film per 25 anni.. ma soprattutto di capire che in quel film c’era pure mio figlio adolescente che dall’oggi al domani é passato dall’essere il figlio adoratissimo (organizzava di tutto per lui) al panino veloce una volta a settimana.. e un sacco di parole vuote.

      Oggi mi scrive quanto sia disperato con la nuova compagna ufficiale.. (lo chiama ignorante e non lo stima).. Solito copione di un pazzo che ha già distrutto molte vite e ancora non vuole smettere. No Contact è la sola salvezza.

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      1. Cara Antonella, intanto hai la mia massima solidarietà! Quando una persona si dichiara “innamoratissima” ma si diverte ad accoltellarti alle spalle per ben 25 anni, nulla lasciando trapelare dai suoi personaggi inventati, abbiamo forti indizi di narcisismo perverso o psicopatia. Alcuni si azzardano a scommettere sul disturbo delle personalità multiple. Come ci spiega Marietan, Hare e altri rinomati psichiatri, l’uomo comune non regge a lungo la pressione di una convivenza ventennale inventandosi una bugia dopo l’altra mentre mantiene il sangue freddo. Ci vuole la compartimentazione mentale adatta allo scopo di tenere i piedi ben saldi in più scarpe senza mai e poi mai destare sospetti. Perciò l’unico modo di scoprire la verità con queste persone è purtroppo scendendo a patti con la nostra dignità. Accade sempre così in queste storie: IMPOSSIBILE NON DIVENTARE INVESTIGATORI PRIVATI. La dissonanza cognitiva è una condizione terribile dalla quale una mente sana tenta di scappare con tutte le armi che ha. Ciò che hai fatto non mi meraviglia. Non a caso il personaggio del mio romanzo fa una mossa simile alla tua pur di non impazzire. Non lo raccomanderei a nessuno per il carico di dolore che tutto ciò comporta, essendoci passata. A volte le persone scoprono una sessualità diversa dalla dichiarata con tanto di propaganda (presente!), figli, famiglie occulte, frequentazione di prostitute o orgie, ecc. Che lui cerchi di minare la tua credibilità e fare ORA il padre che non è mai stato è un classico. Ps: non credo proprio che l’altra faccia la strega… Lui lo dice unicamente per farti impietosire, perché si tratta di una vecchia scimmia che sa perfettamente quali sono i tuoi punti deboli. Ti sembra che un uomo come lui si faccia schiacciare da chiunque sia dopo aver fatto il buono e il cattivo tempo per ben 25 anni con te? Un uomo così ha BISOGNO di trovare una donna da sottomettere e ingannare per poter VIVERE ed è disposto a tutto pur di trovarla o riaverla. Quindi, stai attenta ai suoi piagnistei fake perché molto probabilmente sei ancora la sua preda perfetta. Preda NELLA SUA TESTA DISTURBATA, intendiamoci. Un abbraccio fortissimo e benvenuta!

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  2. Cara Claudileia, ti sono grata per le cose che scrivi, sagge e utili.
    Ti chiedo un approfondimento: come mai tante persone “oneste e affettuose” cadono in questa trappola del narcisista? cosa manca nelle loro capacità di vedere la realtà? e soprattutto: perché quando scoprono chi è davvero il seduttore di turno, continuano a negare l’evidenza, ad ammirarlo addirittura? Questa ammirazione mi inquieta e mi preoccupa.
    Dalla parte del seduttore è facile capire che c’è una sfida perversa per sottomettere e controllare la vittima. Ma dalla parte del sedotto questa tenace negazione della realtà si basa’ a sua volta, su una antica mancanza parallela? guardandomi intorno, vedo troppe persone che pure messe in guardia, non si proteggono da questa malattia autodistruttiva

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    1. Cara Alessia, gli psichiatri (Hare, Marietán) sostengono che gli psicopatici giocano con il lato oscuro delle persone. Una persona onesta INTUISCE di essere presa in giro, ma siccome onestà e prudenza spesso vanno a braccetto, SCEGLIE di concedere a questi soggetti il famigerato beneficio del dubbio. Uso l’aggettivo “famigerato” perché quando abbiamo a che fare con narcisisti perversi o psicopatici, loro sanno come utilizzare queste qualità contro di noi. Dunque, tu che sei onesto e prudente ti senti uno “scemo” per esserti fidato, per aver scelto di credere alle balle che raccontano pur di mantenere intatto il tuo amore e la tua fiducia verso l’umanità. L’ammirazione per questi soggetti nasce dall’incapacità delle persone oneste (in senso buono!) di fare ciò che fanno loro e dalla paradossale bassa autostima che ne deriva. Se tu, una donna onesta che hai sempre pagato le tasse, sposi un tipo che fa giri economici oscuri pur di evadere le tasse, finirai per essere “declassata” da lui a stupida, scema, perfezionista, ottusa e tutta una serie di aggettivi che fanno sembrare il rispetto delle leggi una roba da fessi. Arrivati a questo punto cominci a pensare che FORSE hanno ragione e che loro sì che sono furbi e intelligenti, molto più di te. Ricordo che hanno un modo di rivolgersi a te in cui ti trattano davvero come un essere inferiore, fuori dalla realtà, una che non sa “come va il mondo”. È un vero lavaggio del cervello.

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      1. aggiungerei anche la pressione dell’ambiente intorno, se qualcuno/a (“scimmie volanti”, amiche/parenti che sostengono la versione del narcisista) fa sentire ancora più in dubbio (“ma cosa pensi”, “stai esagerando”, ” non è un tradimento reale (nel caso di quelli online)”, “non vuoi la pace in famiglia (gruppo o che)”) la confusione aumenta. Come la vergogna per trasformarsi in investigatori privati, altro aspetto che può essere usato tanto dal narc quanto dalle scimmie. Mentre nella violenza normale ci si aspetta dall’uomo la violenza fisica, il trasformarsi in investigatrici (e quindi gelose, cosa che da’ la possibilità ai narc di descrivere le mogli come psicopatiche, gelose, possessive etc) confonde i ruoli di vittima/persecutore e si ritorce contro chi nel tentativo di capire si trova a fare Sherlock.

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  3. Ciao CLaudileia, questi ultimi due articoli che hai pubblicato sono semplicemente toccanti e perfetti. Chiunque abbia vissuto una reale esperienza con persone narcisite abusanti si riconoscerà in pieno.
    Io ti ho già parlato di me in passato, non mi sento migliore di nessuno, e ho le mie colpe per aver creduto al bene che una persona mi professava. Ha quasi distrutto la mia vita e il mio matrimonio per gioco, ma posso dire con assoluta certezza che non sono più la stessa persona di prima. O forse non lo sono mai stata e le attenzioni che mi sono state dedicate hanno solo scoperchiato le insicurezze che anni di abusi di infanzia hanno lasciato. Ora, dopo due anni di storia che mi hanno distrutta e un anno in cui mi sono risollevata non sono più la stessa di prima.
    Per certi versi sono migliore, per altri peggiore. Per certi versi mi vengono dei dubbi che possa essere io quella con la personalità completamente sbagliata e inadatta.
    Mi sono isolata nel lavoro, ambiente con cui avevo sporadici rapporti con il narcisista. Ho segato i rapporti interpersonali, e in generale non mi fido piu delle persone.
    Nella mi vita privata ho amici, interessi, solo che mi rendo conto di essere cambiata anche nei rapproti interpersonali, non inseguo più le persone, e sono diventata meno altruista… molto spesso mi capita di domandarmi ” ma questa persona lo farebbe per me?/capirebbe il valore del mio gesto?” e molto spesso evito di fare qualcosa per gli altri, ne sono consapevole. Aspetto che siano gli altri a mostrarsi generosi, e in questo caso rispondo.. forse lo sono sempre stata troppo.
    Al lavoro come ti dicevo, ho tagliato i rapporti con tutti o quasi, si parla solo di lavoor. Mi sono isolata dal gruppo, dalla socialità e i caffè, e mi concetro solo sul mio lavoro.
    SOno tutti uomini e anche lì ormai non è facile turarsi il naso e conviverci. Perch è a parte il fatto che molti hanno contatti con lui, e quindi non volgio che riferiscano qualcosa di me, ormai mi sembra che certe personalità siano incompatibili con la mia.
    Non riesco più a a fingere. Non riesco più a fare finta di nulla e farmi andare bene certi rapporti solo di comodo, allora preferisco evitarli. Non me ne faccio più nulla di un rapporto con colleghi che continuano a lamentarsi di qualsiasi cosa/si sentono migliori degli altri e continuano a criticare le persone e il lavoor degli altri senza mai cercare di migliorarsi. Oltretutto mi sento come un cavaliere solitario, loro sono uomini e soprattutto tecnici e scarseggiano di empatia.
    VOlevo anche parlarti di questo: ho lavorato tanti anni in ambito tecnico, quasi sempre unica tra molti uomini. Ormai ho la certezza di essere incompatibile, perchè non sono come loro. Perchè cerco di essere umana mentre la maggior parte di loro vive sconnessa e in stato sub-umano. So che queste parole sembrano misantrope, ma sono diventata così.
    Oltretutto vedo troppe connessioni con certi tipi di perosnalità e violenza, e non solo… nel mio lavoro, in informatica, non è un caso che ci sia scarsa o nulla empatia. Non è un caso se per funzionare come macchine certi interruttori/recettori vengano spenti perchè ritenuti inutili. Si parla di serial killer e QI, di disturbi della personalità, ma mai di quanto queste persone possano essere efficienti e camaleontiche e di successo in questa società. Ti cito l’esempio di Ed Kemper, o Antonio SOccol, MArco Furlan… tutti efficientissimi in informatica, insani di mente ma quando fa comodo, altrimenti intelligentissimi. E fanno tutti comodo a questa società.
    Io mi ritrovo immersa in questi semi-geni che si credono semi-dei perchè sanno scrivere due righe di codice e non si rendono conto di cosa signidfichi essere umani, perchè il mondo della tecnica sta creando sempre più mostri.
    Scusami per questo sfogo, ti seguo da anni, so come sei perchè lo capisco dai tuoi articoli.. a volte sono stanca, penso di essere io quella sbagliata da eliminare.

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    1. Carissima Chacha, tutte le persone che hanno subìto soprusi da narcisisti perversi e psicopatici ne sono uscite assolutamente traumatizzate. Aver subìto un trauma condiziona la tua vita e le tue relazioni interpersonali, a volte di modo permanente SE non trovi gli strumenti adatti a cavalcarlo. Uso la parola “cavalcare” perché con i traumi è così che funziona: dimenticare non puoi, ma puoi contenere i danni e sublimare la cosa occupandosi di te stessa, degli altri, della tua famiglia, ecc. In ambienti di lavoro così competitivi come il tuo, difficilmente nascono amicizie intrise di comprensione e umanità. Si tratta, ahimè, di un male del nostro tempo la spinta costante (e narcisistica) di passare sopra la propria madre pur di ottenere gloria e riconoscimento in ambito lavorativo. Una persona affetta da psicopatia, pur di realizzare il suo scopo (e quello dell’azienda) rischia più dei comuni mortali e qui la cosa né sempre funziona. Dopodiché, possono anche avere la genialità nel loro campo, ma affettivamente sono e resteranno vuoti e annoiati. Quindi, si tratta di una gloria e di una riconoscenza guadagnata col sangue freddo di chi ha trascurato ogni affetto pur di “arrivare al top”. Per come la vedo io non ne vale la pena ed è controproducente per te misurarti con queste persone, poiché i tuoi valori e priorità sono assai diverse.

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  4. Chacha penso tu debba fare la differenza fra le persone nate con una debole empatia, che sono come quelle nate con un’intelligenza o una salute più debole, non si puo’ volergliene, é un peccato anche per loro, e quelle malvagie. I tuoi colleghi probabilmente non sono cattivi ma indifferenti, non per scelta ma per natura. Capisco invece fin troppo il tuo cambiamento di carattere. Anch’io ho iniziato a diffidare di me stessa in primis e delle persone in generale, come se nulla fosse quello che sembra. Purtroppo temo non passerà sino a che non incontreremo persone sincere e trasparenti che ci ridaranno speranza nella nostra capacità di interagire. Dal canto mio, cerco di restare aperta, accogliente, con grande sforzo,. Non sarò’ più la ragazza ingenua e solare di prima ma meglio così’, visto il prezzo che ho pagato! Claudileia cara, puoi dirci quanto tempo ci vuole in generale per ritrovare fiducia in se? Due, tre anni ti sembra ragionevole?

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    1. Cara Lunetta, il tempo varia conforme l’enormità del danno psicologico, l’esistenza di figli in comune e l’assistenza – oppure no – di un terapeuta. Per chi ha figli in comune la strada si fa più tortuosa per l’obbligo di restare in contatto con loro padre/madre narcisi o psicopatici; lo stesso vale per chi è costretto a lavorare con loro. La maggior parte delle persone che possono permettersi il contatto zero impiega da 6 mesi a 2 anni dell’ultimo contatto per sentirsi libera da pensieri oppressivi e tossici. Molte persone impiegano più tempo di questo semplicemente perché continuano a cercare notizie o attendersi una chiamata di questi “soggetti”, auto condannandosi a vivere nell’ansia e nella speranza di un ritorno.

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  5. Complimenti x quest’articolo, molto bello e sopratutto molto vero, come del resto tutti gli articoli di questo blog. Ancora complimenti a Claudileia.
    Vorrei soffermarmi su alcuni di questi commenti, e mi dispiace tanto che alcune donne debbano restare a lungo in una situazione di disagio pure senza la presenza del narcisista. Mi capita a sprazzi la stessa cosa e gli stessi pensieri, la mancanza di fiducia e la paura di non essere mai più quella di prima. Penso sia normale. Io sono stata sposata con lui 30 anni , d’inferno, ed ho vissuto due importanti fasi, quella della moglie dolce e accondiscendente, quella che il narcisista disprezza e quella della moglie tosta concentrata su di sè, che coltiva le proprie passioni e lo mette in secondo piano, dove il narcisista ti odia, ti invidia e ti punirà sicuramente ferendoti con quello di cui tu hai più paura. Ho dovuto scegliere: la punizione è arrivata , io l’ho affrontata ed ho combattuto. Non ho paura, anzi più affronto le sue cattiverie più mi fortifico. Sono passati 4 anni da che ho attuato il contatto zero, mi sono separata legalmente 2 anni fa e pare che non finiscano mai le udienze e tra breve ce ne sarà un’altra: usa i figli, non mi passa gli alimenti stabiliti, si finge povero e poi va sempre in ristoranti lussuosi , fa viaggi, sfoggia abiti nuovi. I figli vedono tutto questo ma non hanno il coraggio di metterselo contro, cercano di assecondarlo per non sentire le sue scuse banali e le sue falsità. Ne sono disgustati eppure non prendono posizioni contro il padre che se ne frega di loro ,come se ne è sempre fregato di me. Quello che vorrei dire è di non perdere le speranze che si possa ritrovare se stessi, o comunque quello che eravamo prima di incontrare lui, il male fatto uomo. Mi ha molto aiutato l’analisi e la lettura di molti testi ,prima sulla sua patologia e poi sul trauma vissuto dalla vittima, e in questo i vari blog sull’argomento , tra cui l’arte di salvarsi,a mio parere molto valido e competente.
    La cosa bella è riuscire a passare attraverso il male senza esserne contaminati, questa la considero una grande vittoria, nonostante le perdite che ci sono inevitabilmente, e poi ricordatevi che non c’è niente di più patetico e stupido di un idiota che si sente più intelligente degli altri e crede di farla sempre franca. Cerchiamo di vederlo come l’essere insignificante e privo di spessore come in realtà è e non come le nostre proiezioni ce lo hanno mostrato sotto una luce falsa. Partiamo da noi e riteniamoci fortunate se siamo qui a parlarne.

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  6. Essere la moglie di un narcisista significa essere solo uno specchietto per le allodole, significa essere la famiglia di facciata, quella del Natale intendo…da passare magari con tutti i parenti ad elencare quanto sia bella la vita in famiglia e quanto ami i suoi figli. Ma la realtà è ben diversa, perché non vi è nulla di tutto ciò ma una vita pervasa da una serie di bugie che vengono ripetute a tutti e che alla fine sembrano pure vere…una volta però scoperchiato il vaso di Pandora, questa vita familiare e non del narcisista va a pezzi e deve ricominciare tutto. La moglie del narcisista sono io, e ho due figli con lui di 6 e 12 anni…i figli del narcisista sanno benissimo che non possono contare su di lui perché ha sempre da fare, da lavorare dice, la moglie del narcisista invece si è accollata tutto il lavoro di casa e fuori casa. La moglie del narcisista lava, pulisce, accudisce tutti, lavora dentro e fuori casa ma viene sempre denigrata e messa da parte…non ci sono uscite ne per lei ne per i bambini, il narcisista dice che non ha figli alle donne incontrate sui siti di incontri. Il narcisista si sente libero da ogni responsabilità tanto c’è la moglie, che, messa in disparte da lui sotto ogni punto di vista, a portare avanti la casa. Ogni tentativo da parte della moglie, ogni progetto viene respinto e ridicolizzato, il narcisista l’ha già scartata e quindi non serve più se non altro per accudire i figli di facciata. Una volta messo alle strette, il narcisista inventa cose assurde, storie assurde, magari che si è allontanato dalla moglie perché ha scoperto che chattava con altri uomini, che lo tradiva, ma in realtà era lui a fare queste cose…non ci sono regali per la moglie del narcisista, non ci sono compleanni da festeggiare, non ci sono film da vedere insieme, non c’è nulla solo un silenzio assordante. La moglie del narcisista fa una vita allucinante, la moglie del narcisista faceva una vita allucinate fino a quando non lo ha messo alla porta, grazie a un guizzo inaspettato di dignità trovato anche grazie a te, Claudileia.
    Con affetto, Gabry

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    1. Dolcissima Gabry: che tutta l’energia che ti è stata sottrata in questi anni di disamore ritorni a te raddoppiata. Così sarà, sopratutto perché hai due angeli da custodire e sono CONVINTA che quando facciamo ciò che è meglio per noi e per loro, ciò che è giusto e sano, NESSUNO al mondo può buttarci giù. Le tue parole mi hanno commosso nel profondo perché è esattamente come molte di noi qui, uomini e donne, ci siamo sentiti un giorno: invisibili, ignorati, raggirati, sfruttati…

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    2. Quanto è vero cara Gabry …. adesso sta festeggiando compleanni con un altra, sta guardando film, con un altra….
      E pensa che sua madre viene a dire ‘poverino lui’ …….

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      1. Penso di aver incontrato un narcisista. L’ho conosciuto per lavoro. Abbiamo avuto qualche scambio via email e poi, sempre con la scusa del lavoro, mi ha chiesto il numero di cellulare. Lui è pugliese io vivo in Lazio. Una volta è venuto nella mia città e mi ha chiesto di incontrarci. Gli ho subito detto di essere felicemente accompagnata e lui mi ha quindi ‘confessato’ di aspettare un figlio di lì a pochi mesi. Dopo quell’incontro mi ha scritto e qualche volta telefonato per circa un anno insistendo per rivederci. Ho sempre ribadito di voler bene al mio compagno ma questo non lo ha fatto desistere. Diceva che corteggiare donne impegnate era contrario ai suoi principi, ma che con me non poteva fare diversamente perché ero la donna perfetta per lui e l’aveva capito fin dal primo incontro. Quanto alla compagna, diceva aver fatto un errore e che da due anni non avevano rapporti e nulla in comune. Stava con lei solo per non vedersi sottrarre il figlio piccolo, ma stava pianificando il modo migliore per ladviarla. Alla fine mi ha conquistata e sono arrivata a chiudere con il mio compagno per poi rivedere dopo poco la mia decisione perché ne comprendevo l’irrazionalità e perché non sopportavo di vederlo soffrire così. Lui si è imbestialito liquidando la mia decisione come per quella di una persona debole che non sa stare neanche momentaneamente da sola e che non tollera di soffrire per una miglior causa nemmeno un po’. Dopo due mesi si è rifatto vivo dicendo che mi pensava continuamente e la solita solfa sulla compagna che lo trattava male e per cui non provava nulla. Quindi ci siamo rivisti. Io ho sempre confermato di voler restare con il mio compagno e che avrebbe dovuto accontentarsi di qualche incontro sporadico (lo so, non sono ineccepibile neanch’io). Mi ha anticipato che si sarebbe dovuto assentare qualche giorno per seguire la compagna a fare un intervento molto delicato. Continuavo a nutrire i miei sospetti, e così, guardando la pagina fb della compagna ho scoperto che si erano sposati massimo due giorni prima del nostro incontro e che il famoso viaggio per le cure in realtà era un viaggio di nozze. Al suo quotidiano tenerissimo messaggio ho risposto con un semplice addio e l’ho subito bloccato in ogni canale. Ho anche scoperto che nei pochi mesi della nostra relazione, in cui lui mi scriveva giorno e notte, avevano fatto anche altri viaggi:insomma, niente male per due che non si sopportano. Aggiungo al quadro che si è sempre vantato dei suoi successi nel lavoro, delle sue amicizie altolocate, dei suoi successi con le donne mentre si lamentava di aver subito, d’altro canto tante ingiustizie. Solo io l’avevo fatto sentire meglio, peccato non ci fossimo incontrati prima. Scusate la lungaggine ma sono freschissima del trauma della scoperta del matrimonio, delle bugie raccontate, dell’aver capito che era non disposto a fare soffrire me e il mio compagno pur sapendo che a breve si sarebbe sposato.Sto cercando di farmene una ragione:ho incontrato un narcisista, giusto? Grazie

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    3. Ci sono giorni in cui non ce la faccio.. mi chiedo dove ho sbagliato nonostante vi legga e trovi conforto e confronto nelle vostre parole e nelle vostre testimonianze. Adesso è andato a convivere … si è fatto casa con questa …. sembra, dico sembra basandomi su quanto letto in questo blog, che tutto sia fantastico .. tutto miele tutto rosa …. eppure l’ho sposato … ho sposato questa persona così brutta, così falsa, così perversa così …… non so nemmeno come definirlo ….
      Non riesco a convincermi che NON cambiano … che cambiano strategia ma sono gli stessi e prima o poi ”usciranno di nuovo”

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  7. Ciao,
    è un po’ di tempo che non commento ma leggo ogni articolo postato.
    Figlia di madre narcisista forse non così maligna perché di recente ha ammesso tra autentiche lacrime di avere sempre messo se stessa in me (“volevo una copia migliore di me stessa, non ho mai pensato che così facendo non ho mai visto te per l’Altra che eri da me”), sorella di fratello egoista (come minimo) e manesco, ho avuto un matrimonio “normale” durato dieci anni da cui due figli per cui abbiamo saputo gestire la separazione al meglio possibile. Poco dopo, l’incontro/scontro decennale con il mio n/p direttore di giornale, con cui solo da un anno ho intimamente e scientemente chiuso compatibilmente con la figlia in comune che abbiamo, e che ha capito da sé chi è suo padre e inizia a prenderne le distanze con notevoli miglioramenti in tutti gli ambiti della sua vita.
    La mia domanda in calce a questo articolo è: ho 47 anni domani, e trovare uomini decenti (sani abbastanza da relazionarsi normalmente) non è che non sia facile, ma io un po’ per cinismo (vedo mostri dentro ognuno) un po’ per disabitudine a relazioni normali, o non mi fido oppure mi annoio. Venendo al punto, per due anni e fino alla passata primavera ho avuto una relazione con un uomo sposato: alcuni dei tratti pennellati qui sopra combaciano, altri per niente. Esempi: non mi ha mai nascosto di essere sposato fin dall’inizio ma fin dall’inizio ha parlato di amore e progetti insieme (ovviamente strumentali al prosieguo della nostra relazione). Per un anno siamo andati avanti di nascosto, poi lui ha detto tutto alla moglie e alle figlie adolescenti con mio nome e cognome, lui dice perché andava fatto, doveva provare a vedere ciò che ne scaturiva, io credo invece al fine di triangolare tutte noi con l’ovvio risultato di metterci tutte contro (frequentiamo alcuni posti dove accade che ci si incontri). In questi sette mesi di mia chiusura e irreperibilità lui molto discretamente mi ha fatto sapere a più riprese che sì, è sempre sposato (e lo rimarrà per sempre, ne sono certa) ma io sono l’amore della sua vita, impossibile da dimenticare. Inutile dire che anch’io per questo uomo (benestante e affascinante e affettuoso e generoso, nessun voltarsi dall’altra parte a letto, nessun sesso meccanico ma molta dolcezza e infinite coccole e lunghe chiacchierate circa le rispettive vite, nessun silenzio eccetera) provo qualcosa che non se ne va pur non frequentandolo più. Ho immensi sensi di colpa verso quella moglie e soprattutto quelle figlie, so che alla fine sì, mi trova speciale ma non abbastanza da separarsi e che dorme con la moglie ogni sera e figuriamoci se non abbia anche delle altre. Insomma io sento di non essere più affidabile in ambito sentimentale, le ferite del mio ex-np non se ne andranno ma le gestisco ormai al meglio. E so che ora è tempo, finalmente, di dedicarmi alla mia figlia più piccola visto che prima semplicemente non la vedevo, tanto presa dalla follia di coppia con il padre. Ma a volte sento come tutti il bisogno di una vita sentimentale, e ci ho anche provato con un uomo libero e “normale” ma credo di essere dannata per sempre tra l’incudine della solitudine e il martello di storie “complesse”.
    Sono credente e reputo moralmente oltre che eticamente riprovevole la storia con quest’uomo sposato. Ma dico la verità: se avessi contezza certa che non è uno psicopatico ma “solo” un fedifrago come tanti (quasi tutti) gli uomini, mi ritaglierei volentieri con lui qualche attimo di casta bellezza. Prima di sfiorire del tutto, dati gli undici anni perduti dietro al mio ex n/p.
    Sempre grazie.

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    1. Cara Lucia, viste le motivazioni che ti portano ad avere difficoltà a rapportarsi con uomini decenti, tra le quali la mancanza di fiducia, la paura e la NOIA sentirti attratta e avere una storia con un uomo sposato ti dà paradossalmente sicurezza: sai cosa aspettarti da lui (poca invadenza verso i tuoi spazi), sesso e coccole passionali (perché di mezzo c’è la moglie per mettere un po’ di pepe nel vostro rapporto), ecc. Dopodiché mi sembri molto contraddittoria quando dici di sentirti in colpa nei confronti della moglie MA che se solo avessi la certezza di averci a che fare con un semplice fedifrago ci andrebbe a letto più che volentieri. Mi chiedo se a 47 anni hai già preso l’inconscia decisione di restare sola, perché rileggendo il tuo commento è questa l’impressione che mi dà. Mi pare che il tuo amante avrà sempre un letto caldo, un focolare domestico molto stabile ma… Tu? Dopodiché hai scritto che è finalmente ora di dedicarti alla tua figlia più piccola perché prima SEMPLICEMENTE non la vedevi, troppo presa dai casini col padre… Lucia, ti prego: così la perderai e la farai perdersi. Non ti sei del tutto “svegliata” altrimenti il tipo sposato manco lo metteresti nella tua vita. Non ci sarebbe posto per uno così. Non so quanti anni ha la tua ragazza ma la buona psicologia infantile afferma che i figli ci ascoltano fino a 11 anni e che dopo seguono SOLO gli esempi. Attenzione.

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  8. Nella mia vita ho deciso di avere vicino solamente persone solari allegre positive che mi fanno ridere come io sono solare allegra e positiva. Chi mi e’ indifferente andava e veniva nella mia vita mentre chi mi ha fatto del male fuori! Che siano mariti amanti amici sorelle fratelli o vicini di casa.Scio’ evviva la serenita”.

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  9. Temo tu abbia intuito correttamente: mi sento come se abbia già dato per scontato che per me non ci potrà più essere molto in campo sentimentale. E’ come se avessi già fatto visto detto tutto, e sapere troppo sul male – che è in tutti noi ma alcune persone agiscono su di noi – è condizione paradossalmente (ah, questi paradossi…) poco favorevole in ottica relazionale.
    Per quanto riguarda la mia ragazza ha proprio 11 anni ed è la mia assoluta priorità: ulteriori pessimi esempi materni sono l’ultima cosa di cui ha bisogno. Grazie per la risposta, e per il tuo spronare me e tutti a tenere ritta la barra. E’ dura.

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    1. Cara Lucia, ho letto il tuo commento e capisco quello che provi, ho la tua età e anche io dopo un matrimonio alle spalle durato 12 anni, un lunga relazione senza sbocchi durata 8 anni e mezzo, e come se non bastasse due np (uno dietro l’altro, tanto per non farci mancare nulla) provo la tua stessa difficoltà nel relazionarmi ad altri uomini…un pò come se avessi visto e fatto tutto e nulla possa più emozionarmi di nuovo e sorprendermi.
      Capisco tuttavia che bisogna avere pazienza e non buttarsi in nuove relazioni finchè non si sono elaborate appieno le precedenti, andando a comprendere anche i propri lati disfunzionali…altrimenti il rischio è quello di passare da una delusione all’altra.
      Non esiste nessun uomo che potrà darci esattamente tutto quello di cui avremmo bisogno, anzi, il bisogno è proprio una cosa che non dovremmo avere poichè l’amore è donarsi nella libertà e nel rispetto reciproco.
      Non so se il tuo uomo sposato sia un narcisista o meno, da come lo descrivi è difficile capire…sicuramente aver detto ala moglie chi sei senza far seguire azioni concrete appare proprio come una classica triangolazione, o forse da parte sua solo una provocazione a lei per scuoterla…di fatto stanno ancora insieme e questo significa che con ogni probabilità non ha mai avuto intenzione di chiudere il suo matrimonio.
      I fedifraghi sono di molte specie, alcuni abili nel tenere in piedi due rapporti, altri confusi che fanno avanti indietro tra la moglie l’amante finchè una delle due o entrambe non li mandano a quel paese…è comodo avere due donne che ti contendono…a loro fa crescere l’ego di maschio, mentre noi ci riduciamo a raccogliere briciole di tempo e promesse campate in aria.
      Io ti dico che fai bene ora a pensare a tua figlia, lei è il tuo futuro, il fedifrago se puoi
      lascialo perdere…visto che alla fine tutto si risolve nel sesso e poco altro, a questo punto trovati un amante (magari giovane 😉 ) e divertiti…anche se so che alla nostra età si vorrebbe ben altro da un rapporto: dialogo, complicità, tenerezza e amore.
      Il problema degli uomini impegnati è che appunto…sono già impegnati, quindi non hanno mai tempo per fare niente insieme…una gita, una passeggiata romantica, una cena, un weekend….e se anche si ritagliano qualche sprazzo per stare insieme, tutto deve essere “segreto” e “nascosto”. Se sei davvero l’amore della sua vita è con te che deve stare, i matrimoni si possono anche chiudere, volendo.
      Il mio secondo Np era impegnato e ho capito che per loro le altre donne sono solo giochi e diversivi dalla loro noiosa routine…per cui, un bel ciaone e avanti con la nostra vita. Meritiamo di meglio : )
      Un abbraccio

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  10. Hai ragione su tutto , lui non è una vittima ,ma ha fatto passare questo messaggio o ero io che mi illudevo….cosa sto’ facendo per ricostruire la mia vita???? tanto , ma a volte vengono gg che mi sento a pezzi e ti ripeto solo x come mi sono fatta trattare.Non vengo da un’infanzia facile ne felice e su questo il mio psicologo sta lavorando tanto, oggi ho una bella famiglia mi sento molto in colpa verso di loro e sto’ cercando di recuperare tutto quello che gli ho tolto,ma la testa a volte è altrove. Ho bisogno di qualcuno che mi dica come stanno le cose, perc sto’ ancora a cercare di trovare qualcosa di buono in lui.
    Grazie di tutto , perdonami se sono ripetitiva , ma sfogarmi con voi mi fa solo del bene. un abbraccio grandissimo.

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    1. Carissima Ilaria, dopo tanta nebbia dobbiamo fare uno sforzo per guardare in faccia la realtà. Ti sei rivolta per questo a un terapeuta. Io, siccome non lo sono, uso metodi più rudimentali per riportarti con i piedi per terra. Perdonami se a volte sono un po’ dura, ma la tua storia è la dimostrazione che a prescindere degli anni che passano queste persone NON CAMBIANO e continuano a pretendere di sfruttarti all’infinito. Una simile pretesa può essere soltanto il frutto di una mente disturbata che campa distruggendo le vite altrui. Abbracci a te, cara!

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      1. Fai benissimo a dirmi le cose come stanno x anni non ho voluto vedere!!!! anni fa avevo 19 anni ed ero una ragazzina, ma a 42 anni sono adulta!!!!! dovevo essere più forte e non ricaderci, lo scenario era lo stesso…anzi lui peggiorato nei modi ed in tutto. un bacio e buon lavoro.

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  11. Il mio NP ormai avanti con l età ha una moglie dolcissima che lo aspetta con speranza sempre e sogna ancora di lui. Lui ferma addirittura adolescenti e deve averne fatte davvero tante in vita sua! Ma ad un fischio della moglie, o per sensi di colpa o per convenienza, si sottomette al suo volere e fa il maritino (per qualche giorno). Mi chiedo : lei come fa ad essere così ingenua??

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    1. Cara Alessandra, penso che la moglie se ne accorga dell’attrazione del marito per ragazze molto giovani esattamente come te. Il punto è: tenere un uomo come marito o amante quando si è consapevole di essere un ripiego rispetto alle sue fantasie dovrebbe essere qualcosa di poco dignitoso per una donna dotata di una certa sensibilità. La questione è che se si tratta di un narcisista perverso o psicopatico a quel punto lui avrà normalizzato TUTTO all’interno della coppia. Considera che anni e anni di gaslighting falsano la percezione anche di persone molto intelligenti. Più passano gli anni accanto a un soggetto altamente manipolatore più la memoria, l’autostima, la percezione e l’intuizione vanno a farsi benedire. Esistono coppie ugualmente perverse ma sono una vera rarità. Dopodiché l’ingenuità c’entra fino a un certo punto, soprattutto e a maggior ragione quando si sta con una persona da una vita intera. Abbracci a te.

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  12. È vero-l’ingenuità c’entra poco ma mi riconosco una specie di mancanza di malizia – questo nei confronti di tutti . Un bel giorno mi ha infatti accusata di essere maliziosa e così ho capito che lui ha giocato anche con il mio non esserlo!!!!

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  13. Ciao Claudileia, sono capitata qui per caso o per fortuna, dimmi tu che pensi di questa persona: ha sempre primeggiato negli studi e nel lavoro (non parla d’altro), sposato, è riuscito i 6 mesi di relazione a non nominare o accennare alla moglie, tanto che i figli, di cui invece parla perché naturalmente sono piccoli geni, sembrano nati per partenogenesi. Andavamo felicemente a letto insieme 1 volta a settimana, senza promesse o coinvolgimenti eccessivi; mi piacevano però i suoi messaggi, niente di sdolcinato, però una faccina, molte serate erotiche, sei la mia micia…cose così, poche ma mi facevano piacere. Ora tutto ciò è finito, ma lentamente, come se avesse scientemente tolto una piccola cosa alla volta. Certo, magari dirai che si è stufato anche di questo poco ormai che il sesso settimanale è garantito, ma io che non sono stupida ho avuto l’impressione di una strategia pensata a tavolino. Quello che non capisco è il perché. Tu che ne pensi?

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    1. Cara Penelope, detta così mi sembra l’ennesimo fedifrago. Non tutti sono narcisisti. Guarda gli articoli sui narcisisti perversi sposati che potrai trovare qui: c’è un modello di comportamento abbastanza preciso che porta a tanta sofferenza per moglie e amanti. https://artedisalvarsi.wordpress.com/2017/11/16/come-il-narcisista-sposato-gioca-con-le-sue-prede/ e https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/04/05/eternamente-in-panchina-la-solitudine-dei-numeri-secondi/

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  14. Cara Claudileia, sono capitata qui per caso proprio questa mattina, ero al lavoro a fare la notte, e dopo un mese di ricerche frenetiche sul comportamento narcisistico, misto a pianti, disperazione, senso di vuoto, e un orribile marasma di ricordi di amore romantico, e di sofferenza, cercando con la comprensione del problema a trovare sollievo al mio stato d’animo devastato.
    La mia storia inizia 5 anni fa, uscivo da un matrimonio durato 21 anni, di cui ero felicissima, innamorata di mio marito, non completamente appagata nei sentimenti e nel corpo, ma comunque felice, due figlie insomma tutto tranquillo, a parte che un bel giorno, scopro dopo varie peripezie e facendo l’investigatrice, che il mio adorato marito era gay, e che di punto in bianco decide di andare a convivere con il suo amore, anche lui sposato… Chiaramente questa cosa mi ha devastata, anche perché la mia famiglia era la cosa più preziosa che avevo nella mia vita, visto che quella di origine aveva distrutto la mia infanzia e adolescenza. Scrivo questa premessa perché voglio spiegare lo stato d’animo in cui mi trovavo, ero completamente smarrita, provavo un dolore inaudito e cercavo spiegazioni di ogni tipo, per capire quello che mi stava accadendo…piano piano cercavo di tirarmi su…una sera mentre ero a curiosare su Facebook, inserisco un commento in una conversazione di gruppo, l’indomani mi arriva una richiesta di amicizia, e penso sarà il solito marpione, e invece no, si presenta a me un uomo, padre di due figli, sola figura accuditrice, in quanto separato in casa, da una moglie, infedele, bellicosa ecc… Le nostre conversazioni si fanno man mano più seguite, trovando in noi molte affinità, in quanto “soli” con due ragazzi/e.
    Apprendo che abita in Emilia, da lì a poco il primo invito eclatante, viene a conoscermi di persona, solo per un caffè, di presenza in verità non mi piace, ma ha qualcosa di rassicurante, una locuzione simpatica, comprensiva, attenta alle mie parole, al mio dolore. Inizia un corteggiamento feroce e a dir poco scenografico, immediatamente “sente” che ha trovato in me l’anima gemella, l’amore. Io di storie non ne volevo più, non volevo innamorarmi perché ero stata e stavo ancora così male he non ci pensavo più ad avere un uomo nella mia vita, ma lui on regali magnifici, gesti eclatanti come venire solo per una cena (abito in prov. di Como 400 km di strada da casa sua) parole appassionate e attenzioni di ogni tipo, piano piano mi hanno fatto desistere e mi è ritornato il sorriso innamorandomi, abbiamo fatto viaggi, anche di una settimana, mi parlava di vita insieme, di matrimonio, di vecchiaia passata a confortarci, tutte cose a cui sognavo e che la vita purtroppo mi aveva negato fino a lì.
    Poi dopo poco la scoperta della prima bugia, a cui susseguiranno migliaia, forse milioni, nel frattempo mi aveva anche detto che aveva divorziato (altra bugia chiaramente) e che la colpa del nostro non potere stare insieme realmente era colpa mia che non lo avevo ancora fatto, e così per compensare forse a questa cosa, lo faccio entrare completamente nella mia vita, figlie, fratelli, genitori, amici, tutto il pacchetto, lui si presenta come il mio compagno, innamoratissimo, amorevole e galante. Ma le cose cambiano, inizio ad essere sospettosa, mi rendo conto che lui non è “limpido”, iniziano le liti, e sono sempre io a scartarlo perché fa in modo con la sua calma e pacatezza, a farmi uscire fuori di me, giustamente poi presa dai sensi di colpa per aver ferito, quest’uomo così caro, così innamorato, così incompreso, vittima tra le vittime tra i miei artigli da psicopatica, da donna che non conosceva e non riconosceva il vero amore, dal farmi ritornare sui miei passi, chiamarlo e giustificarmi e scusarmi per il mio comportamento inadeguato. Lui di questa cosa si faceva forza, perché al mio lamentarmi di non fare parte integrante della sua vita, diceva che non poteva portare in casa sua una donna così sospettosa e complicata, che sarebbe venuto il tempo ma non ora perché dovevo prima avere totale fiducia in lui, e non giudicarlo sempre. E così sono passati 5 anni, tra scarti e ritorni, tra bugie, sospetto, liti, che venivano puntualmente alleviate da grandi gesti d’amore, addirittura dal portarmi a casa i suoi ragazzi(di cui ho avuto il sospetto che lui comprasse il loro silenzio con doni, viaggi o soldi) perché in me il sospetto che lui avesse moglie c’è sempre stato, addirittura riuscivo a carpire le sue bugie al volo, che lui con mille parole, cancellava, facendole sparire al volo come un mago. Mai un Natale insieme, mai una festa, mai un compleanno, perché lavorava, perché innescata una lite qualche giorno prima e non ci si parlava, perché stava male, febbre, mal di schiena ecc…
    Io sono una donna abbastanza intelligente, con mille interessi, bilingue, ho vissuto all:estero fino a 25 anni, sono una pittrice, mi piace l’arte in genere, con il mio passato ci ho fatto pace, ma quest’uomo mi ha annientato, nel corpo e nell’anima, perché pur sapendo coscientemente e vedendo chiaramente la situazione, ho continuato, perché non riuscivo ad accettare, che una persona fosse così malvagia, da ferirne ferocemente un altra, che era già stata tanto maltrattata dalla vita, in questi anni avevo anche subito un grosso intervento per un tumore allo stomaco, in cui ovviamente lui non c’era. Per fortuna ho un carattere abbastanza forte e come ho fatto altre volte troverò la forza di rialzarmi, ma è dura e mi costa fatica, e con gli anni che vanno avanti, tra poco avrò 54 anni, la fatica diventa sempre più pesante.
    Mi scuso per essermi dilungata, ma è la prima volta che riporto in scrittura questa mia storia, ed averlo fatto, oltre che ad aver letto il suo post “essere l’amante di un narcisista” mi ha dato tanto sollievo.
    Un grazie di cuore.

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  15. Volevo rispondere a @Silvia ma dal thread non riesco. Cara, non è chiaro cosa abbia fatto di male lui. Se gli hai detto che col tuo compagno stai bene, lui ha il diritto di viversi la vita con la compagna come può. Gli hai dato degli slot sporadici mentre lui è venuto nella tua città, quindi forse capisce che non ha margine con te (cosa che confermi)… Delle sue parole parli bene, mi pare che ti disturbi la questione con la sua compagna ma… A te che importa? O sei con il tuo compagno perché provi pena per le sue sofferenze ma ami lui? No, secondo me non ci sono i presupposti per dire che sia un narcisista. Un piacione forse sì, ma del narcisismo onestamente ci vedo poco. Poi, perché condanni il suo viaggio? Ne fai col tuo compagno? Da quello che dici si è sempre dichiarato innamorato di te e tu lo hai sempre gentilmente rifiutato. Non è per un’eventuale bugia che si fa una diagnosi di narcisismo. Inoltre, se mentre parlava con te viaggiava con la moglie non vedo il problema. Molte volte lo si fa per recuperare un rapporto. Non tutti si lanciano i piatti nei legami

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  16. In risposta al commento di Silvia del 8 settembre 2023:
    “Diceva che corteggiare donne impegnate era contrario ai suoi principi, ma che con me non poteva fare diversamente perché ero la donna perfetta per lui e l’aveva capito fin dal primo incontro”.
    Parto da queste tue parole, cara Silvia, perchè sono esattemente quelle che ascoltai io, ormai quattro anni fa. Fu proprio da qui, da questa confessione apparentemente sincera e spassionata che incominiciò la mia caduta nel vortice di un soggetto che non era e non è altro che un disturbato. Un narcisista patologico maligno, che si avvicinò alla mia vita per sadismo, godendo della mia probabile e futura autodistruzione, quella a cui mi avrebbe presto spinta mentre lui era già pronto a dileguarsi.
    Semmai leggerai il mio commento e tutti quelli presenti in questo articolo, voglio dirti che il trauma si supera e nonostante il dolore, la vita ci riserva tante opportunità. Lo stesso sfortunato incontrato con lo psicopatico, forse fu la mia migliore occasione per ricostruirmi come donna tirando fuori un’autoconsapevolezza che fino ad allora sembrava sepolta sotto cumuli di insicurezze e paure. Forza e buon cammino!

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  17. Non lasciarti abbattere dalle persone che ti fanno del male.
    Non meritano il tuo tempo, la tua attenzione, il tuo affetto.
    Non lasciarti influenzare dalle loro parole, dai loro giudizi, dalle loro azioni.
    Non hanno il potere di definirti, di limitarti, di ferirti.
    Non lasciarti intimidire dalle persone che ti fanno del male.
    Non hanno ragione, non hanno cuore, non hanno valore.
    Non hanno nulla da offrirti, da insegnarti, da condividere.
    Non hanno nulla da perdere, perché non hanno nulla da dare.
    Allontana le persone che ti fanno del male.
    Non sono degne della tua presenza, della tua fiducia, della tua amicizia.
    Non sono degne della tua stima, della tua gratitudine, della tua gentilezza.
    Non sono degne della tua vita, della tua felicità, della tua grandezza.
    Avvicina le persone che ti fanno bene.
    Sono quelle che ti accettano, ti sostengono, ti incoraggiano.
    Sono quelle che ti ascoltano, ti capiscono, ti rispettano.
    Sono quelle che ti amano, ti apprezzano, ti celebrano.
    Scegli le persone che ti fanno bene.
    Sono quelle che ti rendono migliore, più forte, più felice.
    Sono quelle che ti arricchiscono, ti ispirano, ti sorprendono.
    Sono quelle che ti regalano sorrisi, abbracci, emozioni.
    Tu sei una persona meravigliosa, con tanti talenti e passioni.
    Tu sei una persona speciale, che merita solo il meglio.
    Tu sei una persona preziosa, che vale più di ogni cosa.
    Tu sei tu, e questo è il tuo più grande potere.

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