Il narcisismo e la vita divisa in compartimenti: come vivono tante vite senza stress

Fonte: http://www.thenarcissisticpersonality.com/narcissists-compartmentalize/
By Zari Ballard
Trad. C. Lemes Dias

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Benvenuti nella mia serie di articoli divisi in due parti sulla compartimentazione per quanto riguarda il narcisismo e le sue relazioni. La prima parte di questo articolo, descriverà il meccanismo psicologico della compartimentazione e il modo in cui i narcisisti lo usano per destreggiarsi tra più relazioni e situazioni senza che i vari mondi si scontrino. Credo che la comprensione di questa tattica narcisistica sia vitale per la nostra guarigione perché, come vedrete, spiega tutto – e intendo tutto – il nostro vissuto accanto a queste persone. Una volta che abbiamo “capito” la compartimentazione, allora – e solo allora – possiamo veramente iniziare a connettere tutti i punti sospetti all’interno della nostra relazione in modo chiaro.

Invariabilmente, le definizioni online descrivono la compartimentazione come un meccanismo di difesa che una persona usa per mantenere certe credenze e relazioni separate l’una dall’altra in modo che non entrino in conflitto. Per coloro che sono particolarmente bravi in ​​questo – come i narcisisti e i sociopatici – significa essere in grado di cavarsela in qualsiasi situazione, compreso il fatto che un’amante non possa mai scoprire l’esistenza di un’altra, oppure venire a capo della trama veramente intricata delle loro bugie. Dividere in compartimenti è ciò che fanno i narcisisti prima, durante e dopo uno scarto e spiega come riescano a impedire ai partner (oppure solo ad alcuni) l’incontro con i loro amici e/o familiari. La compartimentazione è la spiegazione perfetta su come i narcisisti riescano semplicemente a lasciare una persona senza provare un bel niente (perché la vostra storia con lui/lei non significa assolutamente nulla), perché sembrano semplicemente svanire durante il trattamento del silenzio e perché sono così abili nel gioco del telefonino mentre vi stringono tra le braccia, convincendovi di essere lì con voi, “insieme”.

Immaginiamo che la testa contorta del narcisista è come un edificio con diverse stanze vuote – o compartimenti – di cui è l’unico detentore delle chiavi. Nel corso del tempo, egli riempie questi compartimenti, ognuno con un unico scenario della sua vita e ogni scenario con poca o nessuna conoscenza sull’esistenza degli altri compartimenti. Tenendo attentamente conto dei contenuti di ciascun compartimento e controllando tutti i livelli di comunicazione e interazione, il narcisista mantiene il potenziale di conflitto e confronto al minimo, mentre si sposta da uno all’altro. Il più grande vantaggio, ovviamente, nella compartimentazione è che il narcisista può comportarsi in un modo mentre visita un compartimento e comportarsi in modo completamente diverso quando visita un altro. E dal momento in cui il narcisista è un illusionista straordinario e maestro camaleonte, il fatto che debba fondamentalmente mentire su due piedi durante ogni visita non è nemmeno un problema. In effetti, questa è la parte più facile della strategia!

In un’altra serie di articoli su questo sito chiamato A Sociopath Exposes the Narcissist, utilizzo alcuni post di un blog scritto da un sociopatico molto popolare online per dimostrare il mio punto di vista su cosa pensa un narcisista.

Ecco, per dimostrare come funziona la compartimentazione, userò ancora un altro brano tratto dal suddetto blog:

La mia personale “Teoria del gioco” non è solo una delle modalità di gestione della vita, ma implica anche il concetto di compartimentazione. Come molte persone hanno commentato, cercare di mantenere tutto in ordine (per quanto riguarda le bugie, mezze verità, manipolazioni, “giochi”, ecc.) sarebbe qualcosa di molto difficile (anche per un sociopatico/narcisista). Tuttavia, lo sarebbe se la mente del sociopatico funzionasse come quella di una persona normale. Ogni cosa nella mia mente è organizzata in diverse cartelle simili (compartimenti) e gruppi di cartelle in cui potrei facilmente trovarle, ad esempio, come in una specie di “Windows Explorer” in cui tutto ha il suo posto. Quando una situazione si presenta e sono con un determinato amico o con degli amici, semplicemente “apro” quella cartella e mi comporto di conseguenza. Quando la mente è organizzata in modo tale da non far scontrare un pensiero con gli altri, scompare il problema di “ricordare tutte le bugie”, perché hai tutto ciò che ti serve ordinatamente riposto, in attesa di essere preso nel momento opportuno. Questo stesso concetto di compartimentazione si applica a tutti i percorsi della (mia) vita, che si tratti di amore, amicizie, lavoro, ecc. Un altro vantaggio di compartimentare è che mi consente di tenere traccia per “circolo di amici”, assicurandomi così che nessuno dei gruppi s’incroci alla fine; questo mi permette di adattarmi più facilmente a qualsiasi situazione si presenti in ogni cerchio di amici. Ad esempio, per ogni personalità diversa, trovo un’altra amante (in aggiunta o al posto di una che posso già avere). Mi trovo coinvolto in molti ambienti diversi, ma quasi come un fantasma; di modo che posso entrare e uscire da questi circoli quasi inosservato e senza perdermi mai.

Per pensare la vita come un narcisista, dobbiamo immaginare di muoverci dentro e fuori da questi compartimenti ogni volta che qualcosa serve ai nostri propositi. Un narcisista potrebbe avere compartimenti separati per voi, per le sue altre fidanzate, per i suoi rapporti di lavoro, la sua vita familiare, i suoi amici maschi, il suo tempo in palestra, per la sua band, al bar oppure a casa da solo, nel suo appartamento. Poi, quando è conveniente, entra ed esce dalle piccole stanze come un serpente, chiudendo con cura la porta dietro di sé quando arriva e anche rinchiudendola per bene quando se ne va. Potrebbe darvi un trattamento del silenzio mentre bazzica nello scompartimento accanto e non lo saprete nemmeno. Oppure può avere una vita sessuale regolare con tre donne diverse che pensano tutti di essere la sua unica donna. Quando una persona è bugiarda patologica e non ha empatia, simpatia, senso di colpa o rimorso, la compartimentazione è la strada che percorre.

Il fatto che un narcisista sia capace di avere una relazione a lungo termine con una persona mentre svolge una relazione simile con una (o più) persone è una fonte costante di angoscia per tutti noi. Credo che non sia il tradimento in sé il problema più grande, ma piuttosto la mancanza di coscienza/ emozione che contraddistingue il narcisista a lasciarci di stucco. Come lo fa senza provare una sola cosa? Durante la mia relazione con W., il mio ex, sempre che litigavamo lui era perfettamente in grado di fingere di avere rimorsi per un giorno o due prima di alzare le mani, esasperato, e urlare “Basta con questa roba! Non pensavo che fosse un grosso problema!”. Cosa dici? Non si tratta di un grosso problema? Questo modo di pensare, ovviamente, non è normale perché anche una persona mediamente malevola sa che l’inganno è doloroso. Il narcisista, però, nel suo modo di pensare superficiale non lo vive così. Quindi, per quanto dolorosa fosse la risposta del mio ex, in realtà mi stava dicendo la verità. All’epoca, però, io di certo non la vedevo in quel modo e ciò mi causò grande angoscia.

Nella seconda parte di questa serie di articoli approfondirò la mancanza di emozione e di empatia nella personalità narcisistica e come funziona in perfetta sintonia con l’arte di mettere in compartimenti.

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PARTE II

Sebbene i narcisisti siano famosi per la mancanza di una bussola morale e la capacità di mostrare vere emozioni umane, è la loro capacità di comprendere tutto ciò che mi stupisce. In questo articolo, parte 2 della mia serie sul narcisismo e compartimentazione, vi darò la mia teoria su come un narcisista (o sociopatico) lo faccia effettivamente… come lui o lei può tranquillamente fare quello che fa, camminando dentro e fuori dagli scompartimenti per distruggere continuamente la vita di chi li ama. Di nuovo, questa è la mia teoria e non sono un’esperta, ma vedrete che ha senso.

Ora, per quanto strano possa sembrare, la comprensione dell’emozione da parte del narcisista va oltre la nostra. Capire ciò che rende gli altri felici permette ai narcisisti di essere illusionisti straordinari e i camaleonti emotivi del futuro fake che li porta, alla fine, a ottenere il risultato finale desiderato da un’altra persona. Combiniamo questo con la compartimentazione ed ecco la sua tempesta perfetta di imbroglio che può ingannare anche il più intelligente di noi.

Nella prima parte, ho spiegato la tattica psicologica della compartimentazione e di come il narcisista la usa per tenere separate tutte le relazioni importanti in modo che il partner non si accorga mai dell’esistenza di una terza persona o sia incapace di raccogliere le prove per convalidare i sospetti che ha. La compartimentazione spiega il modo freddo come il narcisista riesce a sottoporre i partner a trattamenti silenziosi ripetuti, restando sempre fiducioso che questi partner rimarranno in coda fino al suo ritorno. Ho paragonato il cervello del narcisista a un edificio vuoto pieno di stanze separate (o compartimenti) dove tiene sotto chiave i diversi scenari della sua vita. Assumendo la personalità appropriata per ogni scenario, lui semplicemente scivola dentro e fuori da queste stanze, legando traumaticamente gli occupanti al punto che nessuno sa cosa diavolo stia succedendo (eccetto il narcisista, ovviamente) finché che non è troppo tardi.

Quindi, come fa il narcisista a farlo? È solo un bugiardo patologico? È davvero possibile che questa persona che amiamo possa non avere alcun problema mentre vive le sue bugie? In che modo una persona si allontana da un partner a lungo termine, rifiutando storicamente anni e anni di relazione come se non significasse nulla? Bene, ecco come la vedo:

[NOTA: questo vale anche per la narcisista]

C’era una volta, il narcisista, ancor prima che iniziasse a creare i suoi compartimenti, che pensava a un modo per avere il controllo sulle sue emozioni: implicava imparare come usare le poche che aveva (rabbia, maleducazione, NULLA …) oppure imparare a imitare quelle che sapeva potevano procurargli ciò che voleva? Ecco, doveva trovare un modo per rimanere in cima al gioco di modo che poteva, in sostanza, continuare a cantare e suonare per tutto il tempo che voleva. (Non dimenticate, per loro è tutto un gioco!). Per fare questo, ha deciso che tutte le emozioni, a parte ciò che il suo Falso Sé faceva sembrare, dovrebbero unirsi per provare la medesima cosa. Con questo, intendeva che tutto e tutti nella sua vita sarebbe stato messo sullo stesso piano emotivo. Per il narcisista, nessuna persona o situazione, relazione o scenario, sarebbe stata più importante della prossima e il livello di importanza assegnato a tutti sarebbe, ovviamente, minimo. Perché? Perché “minimale” è comodo per un narcisista, poiché si riferisce a qualsiasi cosa e specialmente riguardo a come dover interagire con il mondo esterno. Naturalmente, il mondo esterno non sarebbe mai stato tanto più saggio di lui, perché ciò che il narcisista ha è un’innata capacità di ingannare e di leggere anche – come un libro – le debolezze e i limiti di chiunque interagisca con lui. Queste abilità, combinate con l’incapacità di provare vere emozioni umane, diventano quindi molto vantaggiose perché permettono al narcisista di avere la calma necessaria per capire cosa deve fare per ottenere quello che vuole. Fondamentalmente, se riesce a sfruttare al meglio le scarse risorse che ha, può attraversare la vita senza darsi da fare per niente, divertendosi tanto! Ecco come fa.

Questo è il motivo per cui il narcisista può smettere di lavorare o cambiare lavoro in un baleno, o uscire con i suoi figli senza sentirsi in colpa dopo avervi fatto a pezzi, cambiare i numeri di cellulare per regalarvi un silenzio assordante, parlare male di voi in tutta la città quando non avete fatto niente, mostrare la sua nuova ragazza su Facebook dopo aver chiuso un matrimonio ventennale senza dire una parola, smettere di parlare con i familiari o imbrogliarvi nonostante l’intesa sessuale che avete, fare tante promesse solo per romperle ogni volta, oppure, in previsione di un futuro insieme: fingere un fidanzamento o una vacanza di due giorni prima di scomparire, sedurvi e poi scartarvi ancora e ancora e ancora, non importa il quanto piangete o implorate di essere amati, di non farlo, di riconoscere l’errore nel suo modo di fare… È così che può entrare e uscire dagli scompartimenti e ingannare i suoi occupanti mentre trova tutto il tempo del mondo per vivere la sua vita.

Livellare il campo di gioco emotivo per qualsiasi e tutte le relazioni e poi relegare gli umani, resi dipendenti dal rapporto in piccoli compartimenti – di modo che nulla sappiano l’uno dall’altro – fa parte dell’agenda dei rapporti del narcisista, questo essere che non vi odia né vi ama, o quantomeno vi dedica gli stessi “sentimenti” che prova per lo sconosciuto che si ferma accanto a lui nell’ascensore una mattinata qualunque.

Quando vediamo la relazione con il narcisista da questa prospettiva, riusciamo ad ottenere una migliore comprensione del perché tutti i suoi rapporti finiscano di  modo insensibile e possiamo, quindi, prendere il dolore molto meno sul personale. Non siete mai stati il problema!

Questa è solo la mia opinione sulla teoria imparata, ovviamente. Tuttavia, se ci pensate, collegherà certi punti e avrà perfettamente un senso.

 

35 pensieri su “Il narcisismo e la vita divisa in compartimenti: come vivono tante vite senza stress

  1. Il suo problema è che grazie ai tuoi scritti, il suo scompartimento non era chiuso bene a chiave ed io me ne sono uscita, chiudendo lo scompartimento e buttando la chiave.’Andiamo domani insieme’.Frase tipica in Bombing.Mille messaggini prima dell’incontro ‘insieme’.Per poi dopo qualche mese flertare e triangolarmi con quella prima,mai lasciata (solo in stand -bay) e quella prima ancora e con quella dopo ecc.La moglie?bhe povera; lei zitta e brava,la Santa, noi?Manco si ricorda tutti i nostri nomi.Mi ha dimenticata o rimossa, per fortuna ormai,almeno spero per me.

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    1. Salve.
      Dopo un po’ di tempo intervengo ancora riguardo alle/ai narcisiste/i avendo letto molto al riguardo, specialmente scritti di gradi psicoterapeuti e nemmeno loro sono molto in chiaro su questo disturbo. Mi sono fatto una mia opinione che purtroppo è questa: sono delle persone totalmente squilibrate. Esagero? Fanno del male ma non lo capiscono. Non sanno amare. Cambiano partners in continuazione, mentono su ogni cosa, si inalberano se provi senza ombra di dubbio un loro chiaro errore, sbagliano nel rammentare luoghi, date, persone. E poi magari ti vengono a dire che la TUA vita è sbagliata. Insomma dei poveri esseri inumani. E’ strano come molte/i coltivino ancora la speranza che cambino prima o poi. Non c’è nulla da fare. Rassegnatevi.

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  2. Carissima,
    hai ragione, anti-umani. Sono un sopravvissuto. Non ho perso la mia dignità, i miei principi etici e morali. Ma soprattutto la mia innocenza, intesa come il fatto di sperare sempre e comunque che nel fondo del cuore di ognuno ci sia anche solo un granello di AMORE!

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  3. Ho perso la mia dignita’. Mentre mi diceva in assoluta freddezza che non mi ama piu e che non gli manco più io e che è finita, mi sono vista davanti ad un baratro senza di lui. Sono riuscita a scusarmi IO CON LUI per avere richiesto qualche attenzione e di non ignorarmi come fa sempre. Ho peggiorato la situazione. È sparito nuovamente per tornare a farsi vivo la mattina mentre stavo in stazione per ritornare a casa dopo averlo raggiunto per 5 giorni, trascorsi da sola. È arrivato con un regalo e mi ha baciato come se non fosse successo nulla. Tornata nella mia città, non si è fatto piu sentire. Crudele, freddo, cinico tanto quanto appassionato.

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    1. Cara Dyna,
      non hai perso un bel nulla. La tua dignità ti è stata abilmente sottratta ma esiste e vive ancora. Basta cercarla e la ritroverai. E’ fuor di dubbio che i narcisisti hanno una grande abilità. Quella di manipolare, sfruttare, usare il prossimo. Sono cose amorali e non etiche ma a loro non importa. Sotto questo punto di vista sono praticamente infallibili. Ci cascano tutte/i. Hanno solo un grande svantaggio che gioca a nostro favore. Fanno sempre lo stesso, ripetitivo e monotono gioco. Quando capisci il loro modo di agire diventano ai tuoi occhi degli esseri ridicoli, squallidi e patetici. Ti ha fatto una specie di lavaggio del cervello. In questo momento, e ti capisco perfettamente credimi, non fai altro che pensare a lui, dove hai sbagliato, perché si comporta così e via dicendo. Ma ti sembra normale il suo comportamento? E’ quello di un pazzo! Il problema è che non è “come non fosse successo nulla”, il problema è che per loro DAVVERO non è successo nulla! Renditi conto che per le persone sane, di cuore e con sentimenti veri il tutto è inconcepibile. Perché? Come scritto nell’articolo in questa pagina loro provano per te … “Questo essere che non vi odia né vi ama, o quantomeno vi dedica gli stessi “sentimenti” che prova per lo sconosciuto che si ferma accanto a lui nell’ascensore una mattinata qualunque.” E’ una descrizione fortemente azzeccata. Te lo dice uno che è sopravvissuto a tale abuso. Tu sei stata violentata psichicamente. Non dò consigli sul come uscirne perché ognuno prima o poi trova la sua strada. Dipende solo da te. Solo una cosa dà enorme fastidio a questa peste dell’umanità: la più totale INDIFFERENZA!

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  4. Non sei tu che hai perso la dignità…..ma è lui che non ce l’ha. Tu stai amando, che è cosa degna dell’essere umano… lui invece, calpestando senza alcun riguardo l’amore che gli doni, abbruttisce sé stesso e diventa un po’ meno uomo ogni volta che infierisce.
    Ti abbraccio forte….spero che tu possa trovare presto la luce per vedere in te tutta la bellezza, l’ unicità e la preziosità di ciò che sei e di realizzare che chi non è in grado di vederlo, di custodirlo e di amarlo semplicemente non è degno di te.

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  5. Grazie infinite Claudileia, Elisa, Kolish. Restare in contatto con questa meravigliosa pagina mi aiuta in tutti i momenti in cui mi sembra di impazzire. Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione, non riconosco il mio carattere, non credevo di essere capace di sopportare tutto questo per oltre otto anni, consentendogli di entrare ed uscire a suo piacimento dai compartimenti. Gli ho chiesto se pensava di provare ancora amore per me, mi ha risposto io non ho mai smesso di amarti, vieni ti aspetto amore sono stati tre mesi lunghi e difficili ma ho bisogno di rivederti. In questi ultimi tre mesi sparito, solo qualche messaggio glaciale, io sempre affettuosa. Mi convince a partire e ci rivediamo. Dopo esserci abbracciati e amati torna freddo e mi dice ma come non hai capito? E’ finita, non ti amo più, non sento più il bisogno di te. La sera dopo due ore mi chiede con un messaggio di rivederci il giorno dopo, ovviamente non si presenta, impegni di lavoro. Sparisce per cinque giorni e riappare alla stazione, come ho gia raccontato. Le vostre parole, il vostro affetto mi confortano immensamente ma in questo momento non so da dove ricominciare. Kolish dice che troverò una strada anche io, ma per ora non vedo la luce in fondo al tunnel.

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    1. Cara Dyna, come ho scritto negli altri messaggi il soggetto vuole solo confermare il suo dominio su di te. Il ciclo oramai è ben definito: ti chiama dicendo che ti ama-andate a letto-e poi non ti ama più. Non solo fa questo come ti umilia pure, dandoti buca perché qualcun’altra ha confermato – nel mentre – la sua disponibilità a offrire il suo corpo nello stesso orario che aveva programmato con te. Certo che troverai la tua strada, perché tutto questo squallore non ti appartiene, è roba ideata da un altro che ha bisogno di questo tipo di situazione per campare. Gli individui senza qualità adoperano questo tipo di comportamento per cercare di avere alcun potere nella vita, altrimenti chi si ricorda del loro passaggio? Chi fa un plauso alla loro esistenza? Legano gli altri attraverso il dolore. E basta.

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    2. Carissima Dyna,
      tutto quello che hai passato l’ho vissuto anch’io. E’ il loro modo di sopravvivere. Fare del male agli altri. Non hanno alternative. Ti dico, e scusa la durezza, ma in questi 8 anni ha giocato con te e con le sue molteplici amanti delle quali non sai nulla. Sono traditori. Estrapolo da un articolo letto recentemente (mi scuso con l’autore delle prossime righe ma non ricordo dove l’ho letto).

      “Loro parlano di Dio con convinzione, discorrono sulla religione, sulla giustizia, sulla spiritualità, sulla patria, sui valori familiari, sulla salvezza del pianeta e altri ideali, tuttavia la loro condotta è in contraddizione con tutto ciò che dicono. Le loro belle parole sono una coltre di fumo per conquistare la vostra fiducia e potervi meglio sfruttare.
      Lo psicopatico mente senza perdere la posa. Imbroglia le persone senza batter ciglia. Finge di non comprendere, senza sentirsi un perfetto idiota. Semplicemente non sa cosa è la vergogna, la colpa e il rimorso perché sprovvisto degli strumenti necessari allo sviluppo della coscienza. Ecco perché sono ritenuti esseri umani senza coscienza”.

      E tu pensi ancora ad un essere simile? Davvero vorresti continuare a vederlo? Davvero vorresti condividere ancora la tua preziosa esistenza con lui? Visto che non vedi la luce alla fine del tunnel (che come ho già scritto comunque esiste) la prossima volta che lo incontri, mandalo aff*****o! Ma senza mostrare rabbia e senza parlare. Un bel dito medio alzato! Se ti parla non rispondere. Se cerca di abbracciarti allontanalo. Se ti telefona riappendi. Fallo sentire una nullità, cioè quello che in effetti è. E’ un duro cammino quello che ti aspetta non lo nego. Perché lo so e lo conosco! E quando uscirai dal tunnel sarai arrabbiata con te stessa (è normale) perché capirai di aver perso del tempo col NULLA! Poi la rabbia si placa e incontri il vero amore. Una persona che ti rispetti e accetti per quello che sei e non per quello che lui vuole che tu sia.
      Un abbraccio.

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  6. Cara Claudileia,
    ah … ecco. Visto che leggo tutto quanto pubblichi con attenzione? 🙂
    Per Dyna.
    Riporto solo parte dell’ultimo contatto verbale avuto con la bestia.
    IO: “Voglio che tu sappia che gli ultimi due mesi trascorsi praticamente sempre a casa tua sono stati il periodo più felice della mia vita. Mi è sembrato di avere finalmente una famiglia.”
    LEI: “Cosa che non hai mai avuto vero?”
    IO: “No”.
    LEI: Nessuna risposta. Solo un viso metallico, occhi di ghiaccio e un ghigno quasi satanico di enorme piacere. Agghiacciante. Stava godendo del mio dolore!

    E’ tutto.

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  7. A Dyna e ai tutti e tanti che stanno soffrendo come non è nemmeno pensabile….
    Oggi a scuola ho letto una storia che si intitola “pesciolino arcobaleno non lasciarmi solo”…..la storia di un pesciolino che viene salvato dalle grinfie di uno squalo da un branco di pesciolini che non lo conoscevano bene ma che non lo hanno lasciato solo nel momento del pericolo….i pesciolini hanno accerchiato lo squalo e lo hanno fatto scappare….questo blog può aiutare ciascuno di noi a far scappare lo squalo del narcisista perverso che sopravvive nel nostro cervello molto a lungo dopo la chiusura della storia…..ci disponiamo a cerchio tutti insieme con le testimonianze, gli articoli, la condivisione e lo facciamo rimpicciolire….fino a sparire…..dai che ce la facciamo!!!….La luce in fondo al tunnel…ognuno a modo suo ma mai soli!!!! E Grazie al pesciolino più forte di tutti…quello che proprio ci mette molto del suo per salvare i pesciolini in pericolo, combattendo lo squalo con tutte le sue energie….grazie a chi questo blog lo ha inventato e lo costruisce giorno dopo giorno con fatica. Grazie….
    ….Forza Dyna!!!!! Non sei sola!!! Dai che ce la facciamo a far sparire sto spaccone di squalo!!!

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    1. Dio mio, Elisa!!! Che bello leggerti. Oggi mi state facendo venire le lacrime agli occhi per quanto sono commossa. Sono queste piccole scoperte quotidiane a darci piano piano la misura dell’amore che ci circonda. Hai una professione meravigliosa e un ruolo essenziale nella formazione dei futuri esseri umani. GRAZIE INFINITE per il tuo contributo a rendere grande questo blog. Ogni commento è una carezza che date a chi soffre. È la vostra solidarietà e fratellanza a fare la differenza qui. Un abbraccio gigante!!!

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  8. Un abbraccio gigante a te che hai inventato questo blog che mi sta dando un enorme aiuto in questo momento di dolore… purtroppo l’esperienza con queste persone che ci hanno a lungo umiliato, ci toglie la consapevolezza di ciò che siamo, ci rimane dentro come la sensazione di essere deboli e di non valere niente…..quello che loro ci hanno messo nella testa con il loro atteggiamento maltrattante….dobbiamo reimparare a guardarci con amore e con rispetto…E in questo blog possiamo aiutarci vicendevolmente…..Perché sicuramente ognuno di noi ha le sue fragilità, ma queste fragilità non sono tutto quello che siamo…sono forse il rovescio della medaglia di una sensibilità e di una capacità di amare che sicuramente questi soggetti non hanno e che forse segretamente invidiano ed è per questo che più o meno consapevolmente ci vogliono distruggere….dai che ce la facciamo!!!!

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    1. “Loro” non invidiano segretamente la nostra sensibilità e la nostra capacità di amare, proprio odiano queste cose e le vogliono distruggere! Quello che ci frega è che generalmente sono begli involucri, molto affascinanti indubbiamente ma un involucro può essere anche un sacco per la spazzatura. Che nuotino pure, dietro il paravento di brave persone, nel loro stesso liquame. Ormai respiro aria di libertà e sapete una cosa assurda: devo dire grazie alla “bestia” perché è nato un uomo nuovo e migliore. Ciao a tutte/i.

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  9. Mi avete fatto commuovere. Non avrei mai pensato di ricevere le vostre attenzioni oltre a quelle professionali di Claudileia. Mi sorprendo a leggere quanto successo anche a voi, quante analogie nei comportamenti del np ci legano a questo blog che spero non ci abbandoni mai. Bellissimo il racconto dei pesciolini che insieme fanno la forza. Passo le ore a chiedermi dove ho sbagliato, forse troppa gentilezza, accondiscendenza, perdonare sempre, trovare sempre delle giustificazioni, accettare per tanti anni ogni forma di prevaricazione senza mai ribellarmi per timore di perderlo. E invece lo perdevo lo stesso, punita con l’arma del silenzio e della sparizione e riapparizione. Diventare dipendente è una situazione spiacevole, da cui non è facile uscire. Ma ci voglio almeno provare,ancora una volta, forse con il vostro aiuto che prima non conoscevo, potrei farcela.

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    1. Cara Dyna….credo di aver capito per analogia con quanto mi è accaduto che non è per qualcosa che noi abbiamo fatto o non fatto che le cose sono andate come sono andate, ma per quello che “loro” sono: narcisisti patologici…..che vuol dire a vari livelli: manipolatori, bugiardi, falsi….sadici…..crudeli…a vari livelli persone che disprezzano e odiano chi li ama…..E per questo a vari livelli persone che umiliano….e distruggono…Non avresti potuto fare niente di diverso perché anche se lo avessi fatto lui sarebbe sempre stato uguale un narcisista patologico…Quello che cerca è solo per sé non ha niente da dare perché è vuoto…E ha cercato di riempirsi di ciò che tu hai in abbondanza…lasciandoti però svuotata e agonizzante….come fa un vampiro con la sua preda….Siamo diventate dipendenti perché hanno saputo manipolare a loro vantaggio le nostre più belle qualità:..la.nostra generosità, la nostra sensibilità, la nostra attitudine a mettere i bisogni dell’altro prima dei nostri, la nostra empatia….se vuoi anche la nostra ingenuità di vedere sempre il bello negli altri….E il nostro bisogno umano di essere amati profondamente e le hanno trasformate in un’arma per torturarci….E distruggerci. Non è una colpa essere una dipendente affettiva di un narcisista perverso, ma una condizione dolorosa in cui un essere umano si può trovare a causa delle tattiche affettive che un altro essere umano ha usato più o meno scientemente per far sì che ciò avvenisse. Mi devo biasimare per questo? No, quelli da biasimare o forse da compatire sono loro, questo dico al mio essere agonizzante quando il dolore per ciò che ho lasciato facesse di me prende il sopravvento…e questo pensiero mi dà un po’ di pace.
      Dyna….Non tormentiamoci più…..quello lo facevano già loro…cerchiamo di.volerci un po’ bene….un abbraccio grande

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    2. Cara Dyna, cari tutti,
      questo blog è qualcosa che può aiutare incredibilmente.
      Solo un paio di cosette voglio dire.
      1. I narcisisti mentono sempre. 2. I narcisisti non cambiano mai (parole di Kim Wilson se non sbaglio).
      DEVI attuare un completo NO-CONTACT. Non incontrarlo più, bloccalo su whatsapp, sul cellulare, sugli SMS, sulla posta, non consultare Facebook o altro social Network, nulla di nulla. Gli scritti che leggi sono falsi. Le parole menzogne continue, i vari commenti o le foto sono ipocrisie. Dopo anche solo un paio di settimane starai già meglio. Ti ritroverai come sulle montagne russe, con picchi di dolore quasi insopportabile ma poi si scende e purtroppo si risale ancora … ma un po’ meno. E’ normale. DEVI capire che lui non ti ha amato né mai ti amerà perché NON PUO’!!! Non porti troppe domande. Noi abbiamo ragione e lui/lei torto e basta. La colpa è loro. La cattiveria appartiene a loro non a noi. Abbiamo una coscienza loro NO! Un cuore e loro NO! Insomma bisogna capire che sono sacchi vuoti, non c’è nulla oltre la facciata. E’ della facciata che ti sei innamorata. Ma dentro non c’è nulla. Devi capirlo. Assolutamente. So che il dolore che provi è a volte insopportabile e straziante ma passa. Te lo dice uno che, senza celarsi dietro la facciata da duro, ha pianto, e tanto. Non me ne vergogno perché sono un essere umano al contrario di loro.
      Un abbraccione!

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      1. Mi sono scese le lacrime leggendo quanto hai scritto. Grazie! mi sono ritrovata pienamente nel comportamento della nullità che ho frequentato. Grazie a tutti per le informazioni e il supporto umano. Sosteniamoci a vocenda.

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  10. Hai ragione Kolisch quando parli di no contact assoluto. Se non lo vedi, non lo senti….non lo tocchi….ti disintossichi…un po’ come quando cerchi di uscire dalla dipendenza per una sostanza, non devi più prenderne nemmeno poca, altrimenti ci ricaschi. Ma essendo queste persone e non sostanze….è molto difficile farlo. Cioè se io ne sono innamorata vuole dire che in qualche misura io gli credo, che una parte di me non vede lo squalo, il predatore, ma un compagno, a volte difettoso ma pur sempre un compagno. Come se nella mia mente non ci fosse ancora la consapevolezza piena di ciò che è stato, ma che ci possa essere in lui un cambiamento….è l’illusione del complementare che prima o poi ci sarà un cambiamento, che magari facendo o dicendo certe cose lui capirà e cambierà….questo è quello che succede con le persone normali che all’interno di un rapporto cercano anche di dare non solo di prendere, ma “loro” no, se non ricevono quello che vogliono e come lo vogliono, se non ci guadagnano, buttano via.
    Il Mio N.P. mi ha scaricata dopo quattro anni dicendomi: “ti scriverò in futuro ora ciao……” pensando di punirmi per aver osato mettere in dubbio la sua infallibilità , per aver osato chiedere un pasto completo e non solo qualche ridicola briciola.
    Io so che tornerà probabilmente quando incomincerò un pochino a stare meglio e so per come sono fatta che se dovesse tornare dispiaciuto e implorante avrò il grosso dilemma se proteggere me da un’eventuale altra fregatura o dare ancora una possibilità a lui dispiaciuta della sua sofferenza e illusa di un sua effettiva presa di consapevolezza, …e allora sto lavorando sul mio grado di consapevolezza, sto lavorando su di me cercando di fare una dolorosa memoria di ciò che è stato in questi anni….di tutte le manipolazioni, le bugie…i silenzi e i ritiri punitivi, le triangolazioni…le mancanze di sensibilità…l’assenza di un qualsiasi gesto di affetto o di tenerezza….sto leggendo molto sull’argomento….e cercando di decondizionare il mio cervello…..Ma è dura Kolisch…..è dura…..e lo so che lo sai perché ci sei già passato…lui tornerà e io devo imparare a difendermi…

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    1. Cara Elisa,
      è durissima uscirne. Soprattutto perché nessuno ti capisce se non chi ci è passato. Anche il più caro/a amico/a alla lunga si stufa perché continuiamo inconsciamente a raccontare e ripetere sempre le stesse frasi. E’ il tentativo di scaricarci dal dolore che è immenso. Il no-contact assoluto serve al nostro cervello per ristabilire l’equilibrio perso. Questi porci ti mandano in confusione con le loro reiterate menzogne e le loro maschere. E’ gentaglia fasulla. Non esiste un termine per descriverli. Sono animali. Una bestia feroce ha coscienza quando attacca e uccide la preda più facile? NO! Perché ha fame in quel momento. Non si pone alcun problema. Così sono loro. Amore, affetto, desiderio, passione, tenerezza e quell’ardore che ti sale da dentro quando ami e sei amata sono cose che non sentono! Sembra incredibile lo capisco. Ma tutte queste cose fanno parte del bagaglio delle persone sane non di chi ha una grave disfunzione. Noi ricordiamo i momenti belli e quelli brutti. Loro no. Non hanno memoria di nulla. Dopo una furiosa litigata può passare anche solo un minuto e ti guardano come a chiederti: “Che cosa hai? Tutto bene?” come se non fosse successo nulla! Viene quindi da chiedersi: ma io voglio passare e perdere ancora del tempo con un essere simile? NO! E’ il momento di dire BASTA!!!

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  11. Cara ilmiounicopensiero,
    bisogna anche smetterla di pensare che “Poverini/e non è colpa loro, sono nati così” … “Sicuramente un’infanzia difficile” … “Forse forti delusioni amorose” e via dicendo str****te di questo genere. Sono pienamente consapevoli del male che arrecano. Sanno quello che fanno e non me ne frega niente se non ricordano, se non si rendono conto dei danni che provocano, se soffrono o meno per la loro condizione. Sembra sempre che abbiano delle scuse a loro favore, invece sono degli esseri malvagi. E non mi importa delle loro finte scuse. Mi importa delle loro continue menzogne, costruite apposta per ferirci. E questo lo fanno CONSAPEVOLMENTE perché ci godono. Esseri immondi!

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  12. tanto affascinante quanto spaventoso! ed il colmo è che ho sempre odiato i film horror… eppure guarda un po’ 😀
    durante i primissimi giorni di frequentazione mi parlava di questo suo metodo per stare bene, metteva ogni cosa, sentimento, emozione in vari “cassetti” che chiudeva/apriva all’occorrenza… ed io addirittura ricordo di aver pensato “se riuscissi a fare anche io così non sarei perennemente preoccupata!” ahahaha
    l’ennesima confessione di uno dei vari comportamenti disfunzionali.

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  13. Vi scrivo come mi ha lasciato la mia narcisista per telefono:”Tu non ti ami, quindi non ami me, quindi ti lascio”.Ora sono 7 mesi di no contact…nonostante i suoi ritorni con qualche sms di auguri o chiamateo mail …mai risposto…

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    1. Caro Carlo,
      finalmente un maschietto. Non sono più un beato fra le donne. Un po’ mi dispiace 🙂
      Tieni duro. Il contatto zero è l’unica arma. Non mollare.

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  14. Ciao a tutti, la mia esperienza purtroppo è durata più di 10 anni con la sola differenza che io non sono mai stata insieme a lui perché si dichiarava non innamorato ma che non poteva fare a meno di vedermi, riempiendomi di complimenti al solo scopo di venire a casa mia e nel mio letto. I suoi discorsi erano sempre incentrati su di lui, su quanto è bravo sul lavoro e che tutti gli altri sono degli incapaci e se si parlava di me mi sminuiva dicendo che non ero abbastanza intraprendente che dovevo cambiare lavoro, facendomi sentire una nullità. I miei problemi erano x lui cavolate e non ero abbastanza forte per superarli. In tutti questi anni lui ha avuto diverse fidanzate ma non ha mai perso il contatto con me e anche ora che ha una fidanzata a suo dire che ama mi è stato dietro per diversi mesi, scrivendo cercandomi finché io ho ceduto, è venuto a casa mia abbiamo passato la notte insieme e il giorno dopo mi scrive che per coerenza non vuole più tradire la sua fidanzata (il pentimento dopo aver tradito a che serve?). Io ho chiuso il discorso con un solo messaggio del tipo “usa e getta, tipico” , lui si è giustificato che non era così ma che non voleva più tradire. Non ho più replicato e non lo farò in futuro! Inutile dire che sono completamente a pezzi! Ho paura solo che si faccia risentire.

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    1. Cara Tiziana, be’ direi che dal tuo commento il soggetto ti ha identificato come una sorta di “amica Charlie Brown”. Non so se hai avuto modo di leggere l’articolo https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/02/29/i-narcisisti-perversi-e-i-loro-amici-charlie-brown/. Direi che si tratta del ruolo meno dignitoso in assoluto, perché ti porta a bloccare la propria vita IN ATTESA di un “uomo” che non esiste. Ci credo che sei a pezzi, ma la verità tu la sai già: finché manterrai il contatto con questa persona starai dando la tua disponibilità ad essere trattata esattamente in questo modo. Hai paura che si faccia risentire? Forse manderai via la tua paura quando deciderai finalmente di cambiare numero. Tuttavia, se vuoi essere nuovamente contattata da un tipo così squallido dovrai imparare a convivere con la tua “paura” e, nel mentre, chiudere gli occhi al suo orrore. Ah, già, lui non vuole più tradire nessuno… ma guarda che essere perfetto! Cara Tiziana, ahimè, siccome in fondo tu lo vedi davvero come un essere perfetto che può concedersi TUTTO, anche comportarsi in questo modo ORRIBILE, temo che le mie parole saranno vane. “Il pentimento dopo aver tradito a che serve?”. SERVE A CONFONDERTI E A TENERE AGGANCIATE UN GRAN NUMERO DI DONNE FINGENDO DI AVERE UNA COSCIENZA. Cara Tiziana, non c’è niente di vero in questa persona. NULLA DI NULLA.

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  15. Grazie per la risposta diretta, ha ragione purtroppo ho dato troppo tempo e spazio a questo essere! Sto male e ho rabbia nei miei confronti perché non ho saputo riconosce la sua personalità. Di solito a questi suoi sensi di colpa seguivano i miei messaggi di rabbia misto a “ti auguro una buona vita” ma questa volta il mio silenzio vale più di mille parole! E’ un meschino e pertanto, ho deciso di prendermi cura di me stessa, intraprendendo un percorso terapeutico con un analista, proprio per fortificare il mio carattere. Grazie ancora, mi serve sentire parole dirette e precise per identificare la personalità di quest’uomo.
    Un caro saluto.
    P.S. : ho letto il Suo articolo e purtroppo mi ritrovo in tutto e per tutto!

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    1. Cara Tiziana, provano a mettere tutte le/tutti gli ex nella condizione di Charlie Brown con la scusa del vecchio “ci eravamo tanto amati”. Non cascarci che non amano NESSUNO e non sanno cosa significa la dignità. Per questo hanno la faccia tosta di “stupirsi” quando finalmente decidi di stabilire il contatto zero. La terapia serve certamente, anche perché sei stata 10 anni appresso a questo “soggetto”. Andare a letto con mezzo mondo e “pentirsi” di seguito è il suo copione collaudato. Andrà avanti così fino a 100 anni con una protesi al pene e frullati di viagra al mattino. Contento lui della sua vita miserabile… Rimboccati le maniche e taglia la testa al toro: contatto zero.

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  16. Ciao a tutti, sono settimane pesanti. Piu’ di un anno insieme, già i primi mesi ho controllato il telefono ( sfiducia, é vero, un mio problema), ma trovai messaggi con altre donne. Poi inviti a cene in case private, messaggi di “buongiorno e baci” a pseudo amiche, sempre minimizzati, anche davanti alla mia terapeuta dalla quale mi ha accompagnato due volte, per darmi il contentino, alla povera ragazza iper-emotiva. E poi il trattamento del silenzio, le punizioni nel momento in cui facevo vedere cose vere, la sensazione di sua assenza anche quando eravamo insieme, non sapere mai cosa faceva il pomeriggio per poi essere visto con altre donne a prendere il caffé. La piu’ grande bugia: si trasferisce in un altra città per lavoro per essere piu’ vicino a me, per vivere insieme, unendo il fatto che non si trovava piu’ tanto bene dov’era, ed avere un figlio che dichiarava volere, forse piu ‘per me che per lui che lo ha già da un primo matrimonio. Dopo un mese lo nega,come se nulla fosse, dice che si era trasferito perché nell’altra città aveva problemi con il suo comandante e se non sarebbe dovuto andare. la prima grande lite punita con il silenzio, e poi la seconda in cui procrastina di vivere insieme, terribile, li’ mi leva tutto, comincia a fare tira e molla, scopro donne che ci sono credo sempre state, ma la cosa peggiore la serialità, una mattina dalle 8e 16 alle 8e17 manda il buongiorno con baci e ad alcune richieste di vedersi a 4 donne in contemporanea. Lo lascio, ritorna. Parla con mia madre, dice che mi ama ancora, che ha sbagliato, io cerco di andargli incontro ma ho delle paure, sono molto frenata, e lui si allontana, dovevo fare finta di nulla secondo lui, e solo abbracciarlo. E poi torna, mi dice che vuole tornare insieme, e nel mentre scopro che va a cena dalla vecchia amante, e poi il colpo di scena di 6 giorni fa: il sabato mi dice che ha scelto la sua strada, che sono io, dopo 4 giorni rimango male perché si trova vicino a me e non viene a trovarmi, gli dico che non sento che sta investendo tutto se stesso , e li’ mi uccide “basta con queste paranoie, io pensavo che sare insieme fosse piu’ forte di ogni ostacolo, tu non lo vuoi, se credi ci vediamo il wend ma non penso ci siano piu’ i presupposti per una storia come vuoi tu”. Io so, sapevo, sapevo dell’instabilità di qs persona ma mi ha tranciato, presa in giro, come un ragazzino alle medie. Ho un’ansia terribile, vi giuro, credo di non farcela da sola. Anna

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