Narcisismo e amicizia, la contraffazione degli ideali più nobili per tornaconti personali

https://www.huffingtonpost.com/ross-a-rosenberg/unmasking-your-counterfei_b_10367886.html
Autore: Ross Rosenberg è psicoterapeuta, formatore, consulente ed esperto nel campo delle dipendenze  sessuali, co-dipendenza, narcisismo e trauma. Autore del libro “Human Magnet Syndrome”, il lavoro di Ross sulla co-dipendenza, il recupero dell’amor proprio, il disordine da deficit di Sé e la  cura della co-dipendenza è mondialmente riconosciuto. Collabora con Fox News e WGN News, Chicago Tribune & Publisher Weekly, The Huffington Post e PsychCentral.com.
Trad. C. Lemes Dias

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Immaginate di ricevere da un vostro caro e amato amico il regalo che avete sempre sognato: un orologio Rolex! Non solo avete fatto tesoro del dono, ma siete rimasti paralizzati per la sorpresa quando questo amico, incredibilmente generoso e gentile, vi ha regalato con tanta premura un dono così importante. Sebbene sorpresi per il regalo, non siete rimasti del tutto scioccati, dato che eravate a conoscenza di storie sulla sua generosità e gentilezza verso altre persone che desideravano, allo stesso modo, qualcosa che affermava di essere in grado di dare.

Qualche mese dopo aver ricevuto il vostro splendido Rolex, notate che il cristallo ha subìto alcuni graffi, cosa assai improbabile, dal momento che gli orologi Rolex sono noti per i loro cristalli zaffiro antigraffio. Tre mesi dopo succede l’incredibile: l’orologio inizia a sbagliare l’ora! Tuttavia non osate parlare con il vostro amico per paura di apparire ingrati e irrispettosi. Scegliete di tenere segreta la cosa, poiché il regalo per voi è più di un semplice orologio, ma il simbolo dell’amicizia che condividete. Dopo tutto, pensate, non è un grosso problema se il vostro bellissimo orologio sbaglia di pochi minuti al giorno. A caval donato non si guarda in bocca!

Con grande sorpresa, sei mesi dopo aver ricevuto il costoso regalo, il vostro Rolex graffiato e mal funzionante (ma bellissimo) smette di funzionare del tutto! Confusi ma curiosi, lo portate in un negozio di riparazioni di orologi, dove scoprite che il regalo prezioso, ricevuto dal vostro caro amico, è taroccato; che costa non più di $ 75 ed è fatto in Cina, ossia, assolutamente contraffatto! Con le migliori intenzioni, gentilmente e con molto tatto, inviate un’e-mail al vostro amico per farlo sapere di essere stato gabbato dal suo gioielliere, con tanto di raccomandazioni in cui incitate il vostro amico a perseguire una qualche forma di risarcimento dal gioielliere criminale che l’ha venduto.

Anche se “ingannato” e “criminali” potrebbero non essere le migliori parole scelte, vi fidate che il vostro amico capirà lo spirito con il quale avete scritto l’e-mail.

La sua risposta, tuttavia, vi confonde, poiché l’esperienza di delusione e frustrazione che vi aspettavate di condividere con lui viene contrastata dalla rabbia con la quale vi risponde, mettendosi sulla difensiva. Vi biasima, accusandovi di essere arrivati prematuramente a conclusioni e di sentirsi giudicato a priori accusandovi, alla sua volta, di essere stati irresponsabili e noncuranti con il prezioso dono regalato da lui con tanta generosità e altruismo. La situazione diventa ancora più bizzarra quando, leggendo la sua risposta, vi accorgete di essere stata messa in coppia conoscenza con il gruppo di sette uomini che appartengono alla vostra cerchia sociale comune. Scioccati e costernati, rispondete in modo assertivo a lui (da solo) con un messaggio fermo, stile  “chill out” e “back down”, chiedendo il perché dell’inclusione di altre persone del vostro gruppo nella vostra conversazione privata. La vostra risposta, però, fa arrabbiare ancor di più l’uomo che, come un fiammifero gettato in una pozza di benzina, parte nuovamente all’attacco con rabbia indignata, chiedendovi la restituzione del regalo, così da poter confutare le vostre accuse “infondate e vendicative”.

Continuate con i vostri tentativi ben intenzionati di calmarlo e di difendervi, cercando di fargli smettere di incolparvi, tuttavia notate che la sua personalità è cambiata, che è diventato distaccato, freddo e disinteressato nel sentire i dettagli dei fatti che vi hanno portato a concludere che l’orologio era taroccato. Siete confusi e sbalorditi dall’intensità della sua rabbia e non capite le rappresaglie per aver cercato di fargli capire di essere stato imbrogliato… naturalmente acconsentite alla richiesta di restituirgli l’orologio. Non osate nemmeno sfidare la sua bizzarra richiesta per timore di innescare un livello ancora più alto di rabbia istrionica e fuori luogo. Inoltre, siete già abbastanza imbarazzati perché tutti sono oramai al corrente della faccenda. Non potete nemmeno immaginare che restituendo l’orologio avete anche rinunciato a qualsiasi possibilità di difendervi e di ripristinare la VOSTRA reputazione, abilmente offuscata da questa sfortunata e ingiusta campagna di diffamazione. E così vi trovate improvvisamente abbandonati a voi stessi, mentre cercate di capire come e perché l’empatia, l’altruismo e la sincerità del vostro “amico” è improvvisamente scomparsa per trasformarsi in una crociata fatta apposta per ferirvi. Dopo un’attenta considerazione, decidete di abbandonare ogni tentativo di cambiare la situazione, poiché le carte sono già pesantemente impilate contro di voi. Purtroppo è troppo tardi e l’effetto domino non può essere fermato! Come se non bastasse, venite informati, attraverso altre persone di vostra conoscenza, che il vostro ex amico ha ideato una campagna diffamatoria che culminerà in una direttiva espressa per escludervi da tutte le attività future del gruppo: essere messi in panchina da parte dei vostri amici in comune aumenterà il vostro trauma e aggiungerà un senso di tradimento enorme dentro di voi.

Rimarrete con una serie di sentimenti di ingiustizia e rabbia, mentre cercate di ricostruire passo dopo passo cosa è successo e perché. Simile ad altre vittime di narcisisti covert, vi accorgerete tristemente che il vostro “amico” e l’amicizia non sono mai stati reali. Potete anche giungere alla conclusione profondamente deludente che il vostro amico “contraffatto” ha ingannato voi e gli altri sfoggiando, a livelli distinti, tratti di personalità fabbricati e progettati per beneficiarlo. In altre parole, rimarrete scioccati nel constatare che la persona generosa, incondizionatamente amorevole e altruista, che il vostro amico rappresentava per voi,  non era altro che una performance degna da Oscar sviluppata, praticata e affinata grazie a una lunga lista di ulteriori “amici” opportunamente screditati e scartati. Quello che imparerete presto è che questo amato amico è sempre stato un narcisista patologico e che l’amicizia che tanto apprezzavate e che vi “onorava” non era altro che una contraffazione, proprio come l’orologio Rolex. I narcisisti covert sono maestri del travestimento: attori di successo, operatori umanitari, politici, membri del clero e persino psicoterapeuti molto amati e apprezzati, ma egoisti, calcolatori, controllanti e vendicativi nella vita privata. Creano un’illusione di altruismo mentre traggono profitto dall’elevata stima che riescono a fabbricare attribuendosi qualità fasulle. Sebbene condividano tratti di base simili con il narcisista della varietà da “giardino” (n.d.t., lo psicopatico quotidiano) cioè la necessità di attenzione, affermazione, approvazione e riconoscimento, sono più abili nel nascondere i loro motivi egoistici ed egocentrici. A differenza del narcisista conclamato (overt), che sfoggia il suo narcisismo perché tutti possano vederlo, il narcisista covert nasconde furtivamente i suoi veri motivi e la sua identità. Questi narcisisti sono in grado di indurre gli altri a credere che siano individui onesti, altruisti ed empatici. Hanno successo nel fingere di essere una versione più simpatica di loro stessi, perché sanno che se la loro vera identità viene scoperta perdono totalmente la faccia e il rispetto, lo status e il prestigio che hanno ottenuto con la manipolazione. Rispetto ai narcisisti overt, i narcisisti covert sono più riservati e composti: non pubblicizzano i loro più profondi valori e motivazioni narcisistiche, di modo che sono in grado di raggiungere i loro obiettivi proteggendo al contempo le loro insicurezze e vulnerabilità più intime.

A differenza dei narcisisti overt, i covert spendono una grande quantità di energia psicologica per contenere e nascondere i loro sé interiore insensibile e manipolatore e, benché abbiano represso la portata e l’ampiezza del loro disturbo di personalità, a livello semi-cosciente sono consapevoli che le loro fantasie sono imbarazzanti e inaccettabili.

Poiché i narcisisti covert sono in grado di creare e mantenere una facciata di altruismo e considerazione positiva incondizionata, sono in grado di operare in posizioni tradizionalmente non attraenti per i narcisisti, ad esempio il clero, l’insegnamento, la politica, la psicoterapia e altri. Possono perfettamente replicare le caratteristiche note di queste posizioni, restando tuttavia profondamente insicuri e riservati riguardo alla loro mancanza di conoscenza o incapacità di svolgere i compiti più importanti. Per esempio, un narcisista covert che è uno psicoterapeuta avrà padroneggiato i modelli stereotipati di comportamento specifici della carriera, idiosincratici come l’ascolto riflessivo, il supporto e l’accettazione del feedback, e gesti che imitano l’accettazione incondizionata. Tuttavia, questo psicoterapeuta narcisista covert sarà carente nella zona più critica del lavoro. Sebbene tenterà di dimostrare l’onestà, la simpatia e l’empatia verso i suoi pazienti, alla fine fallirà. Semplicemente per non essere in grado di padroneggiare gli elementi chiavi della professione, restando intrinsecamente giudicante, controllante ed emotivamente distaccato. Questi terapeuti spesso si agitano con i loro pazienti quando vengono messi alla prova o interrogati. I pazienti che non lasciano che controllino totalmente il processo terapeutico spesso causano un danno narcisistico in loro.

Questi narcisisti segreti e viscidi reagiscono al loro smascheramento con tutta la forza di un arsenale di armi che non avete mai immaginato esistessero. Quando percepiscono una minaccia alla loro immagine pubblica attentamente e meticolosamente elaborata, si giocano il tutto per tutto! Dal momento che la loro reputazione personale e professionale è costruita su fondamenta false e dichiarazioni non vere, la proteggeranno con ogni mezzo necessario. Il loro riflesso di attaccare la minaccia percepita è alimentato da un istinto di sopravvivenza infuso di adrenalina che non è diverso da uno che viene messo alle strette da un branco di lupi affamati.

Proveranno a schiacciare ogni minaccia assumendo immediatamente la posizione di vittime di un danno grave, premeditato e vendicativo.

33 pensieri su “Narcisismo e amicizia, la contraffazione degli ideali più nobili per tornaconti personali

  1. Il Covert è altamente ipocondriaco.Per mascherare la sua natura, avendo bisogno di molte energie per farlo,sfodera una serie di disturbi che altro non sono,che malattie immaginarie gravissime.

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  2. Claudileia, ho una perplessità…..il mio ex, come con tutte le cose che lo riguardavano, pendeva da un estremità all’altra, dal “ho amici stupendi che mi vogliono bene” al “non ho amici degni di questa parola, nessuno con cui io possa parlare dei miei problemi”, dal “voglio cambiare tutto della mia vita, anche gli amici” al “sono i miei amici di sempre” e comunque molte critiche a tutti i livelli, alcune mascherate da bonaria ironia…ma da quello che potevo vedere io, i suoi amici lo cercavano per uscire o per un caffè al volo, per fare due chiacchere e nessuno l’ ha mai contestato o ha mai posto il problema…possibile che nessuno di loro si sia accorto della persona a due facce che era? Possibile che nessuno di loro abbia avuto il sentore di avere vicino una persona che in base al suo umore li giudicava in continuazione buoni o cattivi? Oppure forse per gli uomini queste cose hanno un importanza relativa e un’ amicizia si porta avanti comunque? Lui si “spendeva” molto per gli amici, sempre pronto a fare un favore o passare ore a mandare sms, anche quando era al lavoro(ovviamente se ero io a cercarlo in orario di lavoro ero appunto un disturbo..per me due sms era disturbo, 15 di un amico non erano un problema). Poi con me magari diceva “eh tizio è in ansia, eh tale ha un problema, ma che stress..ho già i miei di problemi” il tutto condito con sorrisetto compiaciuto perchè lui si sentiva il loro punto di riferimento….possibile che davvero loro non abbiano mai visto dietro la maschera?

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    1. Hanno certamente visto qualcosa ma hanno subito sorvolato ripensando ai piccoli favori ricevuti da lui. Vedi, cara Ely, gli “amici” del n.p. non arrivano mai a un livello di intimità così profondo da provare quel senso di tradimento struggente sentito da un partner quando ingannato. Ecco perché un partner può cadere in depressione quando scopre dietro le quinte una personalità diversa in tutti i sensi, mentre gli amici, nonostante la delusione, riescono ad andare avanti con le loro vite più facilmente. Reggere la maschera con chi non dorme e si sveglia con te ogni mattina è un gioco da ragazzi per queste persone, che sanno funzionare benone con persone superficiali abbastanza da godersi il loro “lato buono” senza farsi troppe domande del tipo: “Ok, sua moglie mi sembra una persona depressa e dicono che picchia suo figlio MA LUI MI OFFRE UN PASSAGGIO OGNI GIORNO per andare a lavoro e quindi chi se ne frega? W gli amici picchiatori che ti fanno risparmiare i soldi della benzina!!!”.

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      1. Grazie Claudileia, anche se rimane l’ amaro in bocca….per due motivi:
        1 lo so che è sbagliato, ma un riconoscimento del suo problema anche da quelli che definisce amici mi sarebbe piaciuto, una sorta di conferma che quello che gli dicevo non era campato per aria. So che a lui non fregherebbe di meno ed etichetterebbe come un falso amico chi lo mettesse davanti all’ evidenza….ma un pò di piacere a sapere che il suo comportamento gli crea un pò di vuoto intorno lo avrei volentieri…
        2 perchè poi il fatto che gli np abbiano molti amici (anche se superficiali) lo usano come metro di paragone, mi spiego con un esempio, se io gli dicevo che ero egoista mi rispondeva che lui si faceva in quattro per tutti e che i suoi amici gli dicevano sempre che era troppo buono e metteva troppo gli altri in primo piano….che con loro riusciva ad avere confronti sereni al contrario che con me (che poi fossero solo ed esclusivamente sulle pecche degli altri l’ ho scoperto dopo). E, se anche questo serviva per dirmi che ero io quella sbagliata, lui continuerà l’illusione di essere perfetto…..con solo me che come voce fuori dal coro

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    2. “Lui si “spendeva” molto per gli amici, sempre pronto a fare un favore o passare ore a mandare sms, anche quando era al lavoro(ovviamente se ero io a cercarlo in orario di lavoro ero appunto un disturbo..per me due sms era disturbo, 15 di un amico non erano un problema). Poi con me magari diceva “eh tizio è in ansia, eh tale ha un problema, ma che stress..ho già i miei di problemi” il tutto condito con sorrisetto compiaciuto perchè lui si sentiva il loro punto di riferimento….possibile che davvero loro non abbiano mai visto dietro la maschera?”

      Già eri in piena svalutazione e ti stava attaccando l’autostima con le triangolazioni.
      Tu non valevi 2 sms !!! Tu eri una del mazzo e nemmeno tanto interessante,non come i suoi “amici” che lo cervano e dipendevano dai suoi consigli. Mentre tu era una palla al piede.
      Ely , questo modo di fare è una routine di tipo industriale per certuni.
      Dice Donato Carrisi nel Suggeritore : “Qualche psichiatra vi definisce sussurratori, per la vostra capacità d’incidere sulle personalità più deboli. Io preferisco chiamarvi lupi… I lupi agiscono in branco. Ogni branco ha un capo, e spesso gli altri lupi cacciano per lui. (pag 447)”

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      1. Si lo so che era un modo per svalutarmi, come quello di non presentarmi a NESSUNO dei suoi amici “storici” o ai suoi figli. In questo modo a me arrivava una sola verità, la sua e non avevo la possibilità di rettificare e verificare quanto affermava….se non fossi stata attenta avrei perso molte sfumature che facevano puzzare le sue parole di bugia e sarei ancora lì a bermi le sue menzogne e a metter in discussione solo me stessa
        Grazie Yuri

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  3. Luisa, sull’ ipocondriaco narcisista covert potrei scrivere un libro….il 22 dicembre mi è stato diagnosticato un tumore benigno, il 24 dovevamo cenare insieme e lui ha annullato per andare ad un aperitivo con suo cognato. Quando ho fatto le dovute rimostranze, perchè mi ha piantato in asso ed era già quello sufficiente, ma dopo una tegola così era anche crudele,e mi è uscito con ” io ho le emorroidi da più di una settimana, di solito mi durano due giorni quindi comincio a temere di avere un tumore al colon” ti sottolineo che quella settimana ha partecipato a tre aperitivi e due cene e non si è trattenuto dal mangiare come un bufalo, tanto era preoccupato per la sua salute ed il suo problema!!!

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    1. Mi diagnosticarono un tumore alla pelle benigno , in una parte delicata del viso. Ero preoccupato , non mi fidavo della dottoressa , non mi sembrava all’altezza di un’intervento.
      La mia ex : Come sono preoccupata (perchè sei difettoso?) , sai che io ho le lentiggini e potrei ammalarmi ? (non aveva lentiggini) Circa 2 settimane dopo , dopo una visita cardiologica (boh) , mi cade in “malattia” gravissima, stava per morire , non poteva nemmeno alzare una bottiglia per lo sforzo e come rimedio , voleva inscriversi a un corso di zumba :-))))))))) . Cosa che ha fatto in seguito , dato che di malattie vero non ne hanno e mai ne hanno avuto , per questo non capiscono cosa significhi.

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      1. Non era la prima volta che mi lasciava da sola davanti ad un problema serio…fondamentalmente perchè non era più lui al centro delle attenzioni, ma io..io mi mettevo al centro delle mie attenzioni e chiedevo attenzioni a lui. Riporto un esempio più leggero, ho avuto una colica renale in estate e l’ ho trascinata per un pò perchè non sono stata a riposo. Dopo una settimana dalla colica sembravo uno zombi, mi reggevo in piedi a mala pena, lui viene a cena, in realtà dovrebbe cucinare lui, ma mi porta la spesa in anticipo, ed io da brava locca inizio a preparare la cena prima che lui sia arrivato così da agevolarci un pò. Arriva con 20 min di ritardo, ovviamente avvisando all’ ultimo, si siede e mi dice che lui ha mal di schiena e quindi se gli posso portare il vino da aprire in tavola perchè non riesce proprio a fare un passo in più. Non ha mosso in dito, nè per la cena, nè per sparecchiare, nè per lavare i piatti….niente..ho fatto tutto io che non mi reggevo in piedi, avevo le ginocchia molli ed ero senza forze….
        La prima regola dell’ np se tu hai qualcosa , io ce l’ ho più grossa…

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  4. Se tu leggi qualsiasi testo o parli con un psicologo..più o meno tutti ti dicono in due parole; molla tutto se hai a che fare con un narcisista, ognuno per la sua strada, mentre qui dimmi se sbaglio,..c’è più il desiderio di ricevere una risposta ,o una conferma d’aver fatto bene nel chiudere con persone del genere e di non essere stati gli unici a trovarsi in queste situazioni; o c’è un desiderio microscopico di cercare il modo per trasformare in qualche modo un narcisista in una persona abbastanza normale…?

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    1. Trasformare un narcisista in una persona normale? Francamente manco per sogno! Ho visto troppo, letto troppo, parlato e tradotto gente davvero brava, professionisti fantastici che hanno sempre ribadito la mancanza di informazione generale sul tema. Molto tempo fa non se ne parlava. Io, però, non avevo una lira per pagare un bravo terapeuta. Assolutamente per caso ho trovato un blog come questo, in portoghese… e di lì è partita l’illuminazione. Mi sono detta: “Quando finirà questa m…quando avrò la forza…farò qualcosa per evitare che persone senza i mezzi come me SAPPIANO.” E questo è tutto.

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      1. Ammore. ….grazie per sempre. Senza di te non c’è l’avrei mai fatta. Io dico sempre…a buon rendere…..se non potrò sdebitarmi con te, spero di essere d’aiuto per un’altra persona. Grazie 😆😆😆😆

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  5. Cara Alba, ecco perché non sono affatto contraria ai blog e forum che vengono dopo di me. Ben venga la buona informazione. Ognuno combatte la sua battaglia e lo fa a modo suo. Se riusciamo a farla con arte tanto meglio! Abbracci affettuosi!!!

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  6. Claudileia grazie grazie grazie infinite. Oggi l’ ho incontrato per caso, dopo quasi due mesi che non lo sentivo nè vedevo, istintivamente ho cercato di evitarlo ma non potevo, era con una persona con cui dovevo parlare, ma grazie ai tuoi articoli, grazie alle tue spiegazioni, per la prima volta non ho avuto il cuore il gola. Per la prima volta, a parte un leggero senso di repulsione, non ho provato niente, non ho cercato niente in lui. Credo di non averlo neppure guardato negli occhi, ho preso atto che era lì, ma non mi interessava. Non mi interessava sapere se mi guardava o meno e neppure cosa ci fosse nel suo sguardo e credo lui l’ abbia percepito(almeno spero). Mi sono concentrata sulla persona con cui dovevo parlare e poi con tutta calma me ne sono andata e non l’ ho fatto in modo premeditato, ma mi è venuto naturale . Mi ha rivolto solo una battuta a cui ho risposto, sempre serafica. So che sembra una stupidaggine e che non devo pensare di esserne fuori per una volta che reagisco nel modo giusto, ma per me è un passo avanti enorme. Finora tutte le volte che eravamo in fase no contact e mi capitava di incontrarlo anche solo per strada andavo in ansia e in tachicardia anche se cercavo di attuare il “sasso grigio”… E’ un balzo in avanti l’essermi resa conto, dopo qualche ora, che non ho dovuto sforzarmi di fare alcun che, di un atteggiamento di disinteresse naturale che mi è nato dal cuore. Grazie ancora grazie

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    1. cara Ely,
      anche per me è così… ora se mi capita di incrociarlo provo schifo, è come se avessi davanti una persona che mi trasmette solo che sensazioni negative. Ho anche un po’ di pena per lui perché ignaro del suo disturbo e compassione per la sua nuova vittima perché lei mi sembra una brava persona e non sa in che mondo si sta inoltrando…
      Certo vederli insieme felici e spensierati ( è da tre mesi che si frequentano assiduamente, sarà la fase del love bombing?) non è stato bello di primo impatto; riflettendoci però mi rendo conto che non ha senso stare male per una persona del genere.

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  7. Ciao Cuoricino, credo che un pò di “dolore” nel vedere che un ex ha un altra capiti anche se non è un n.p.. che la domanda “perchè non è andata bene con me?” sia naturale, a meno che non sia passato molto tempo e il rammarico della fine della storia non sia passato. Sicuramente ci vuole molto più tempo a scrollarsi di dosso un n.p. anche per la svalutazione continua che ci dava e quindi la sensazione strisciante e difficile da rettificare, che sia stata “colpa” nostra se è finita. Quello per cui ringrazio Claudileia è l’ avermi aperto definitivamente gli occhi su chi avevo vicino e a cui avevo dato tante opportunità. Io forse partivo già in vantaggio, erano ormai mesi, forse un anno, che comunque nutrivo forti dubbi e sfiducia nei suoi confronti, che mi stavo documentando. Forse, anzi sicuramente, ho peccato di ingenuità e di “bontà” credendo che se continuava a tornare da me era perchè mi amava e che “meritava” una possibilità di dimostrarmi che quello che diceva era vero, che non era un n.p. come temevo. Sabato io non ho provato schifo, il mio traguardo è stato proprio non provare niente di niente. Perchè anche lo schifo è un sentimento/emozione, ed io per lui non voglio provare niente e credo che sia quando si arriva a non provare più niente per loro che finalmente sei fuori dal loro controllo. Non avrei voluto incontrarlo, quello si, non avrei voluto doverci parlare, volevo evitare il contatto , ma fondamentalmente perchè avevo paura di ricadere nella sua rete, di dargli uno spunto per rifarsi vivo, d’altronde nonostante fossi sempre decisa ad ogni no contact, ci sono ricaduta 14 volte. Non voglio rivederlo e spero non mi contatti, perchè un atteggiamento giusto una volta non basta per sentirmi tranquilla. Io auguro a tutti(anche a me) di arrivare al punto in cui vedere il nostro n.p. non ci faccia più provare nulla, come fosse un estraneo, con ben chiaro però il ricordo di doverlo mantenere a quella distanza, estraneo…. In bocca al lupo cuoricino e a tutti noi

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    1. Ely anche io come te vorrei arrivare all’indifferenza totale ma è passato solo qualche mese e non riesco ancora a credere che abbia già un’altra… a volte mi sveglio nel cuore della notte in preda agli incubi peggiori.
      ho cercato di essere indifferente tutte le volte che casualmente ci siamo incrociati e ce l’ho fatta…
      poi verso il periodo natalizio ha postato delle foto su fb con la sua nuova vittima (era con lei in vacanza qualche giorno all’estero) e tutto ciò mi è stato riferito da un amico in comune…
      non so se lo abbia fatto apposta ma comunque è ed è stata molto dura da digerire come botta.

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  8. Ti capisco davvero, è dura, è dura perchè il primo pensiero è che con lei sia diverso, che faccia le cose che avresti voluto facesse con e per te. Li ho avuti anch’io questi pensieri, e se ci penso il dubbio mi assale ancora, anche se io non avevo prove che stesse con un altra. Ma era devastante, per me perchè avrebbe dato conferma del fatto che ero IO a “creare” il mostro che era, con tutti i miei “errori”, ero io a trasformarlo nel uomo insensibile ed irrispettoso che era con me. E’ il lavaggio del cervello che ci hanno fatto a parlare, non è vero, esigere e chiedere rispetto, attenzioni, coinvolgimento, AMORE(visto che hanno detto ti amo), non è MAI un errore. Gli n.p. non rispettano nessuno e se ci pensi bene avrai un milione di esempi che te lo dicono, anche nei confronti di altri, soprattutto pensa a cosa diceva delle donne, a come ne parlava, e scoprirai un maschilismo e una svalutazione a 360° dell’ universo femminile, che non riusciva a nascondere del tutto….tutte stronze? tutte pu…?tutte isteriche? tutte inette?ecc..ecc… Ed uno che ha queste concezioni di base non potrà mai portare rispetto a nessuna donna, neppure all’ultima fiamma, che lo intriga finchè è una novità, ma presto diventerà una noia perchè inizierà ad avere richieste, esigenze, problemi e vorrà vicino lui….e lui si defilerà come ha fatto con te, come ha fatto sempre con chiunque… Resisti, passa, ci vuole tempo, ma passa…

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  9. Io spero ancora di non incontrarlo. Non so come reagirei. La mia attuale “forza” viene dal fatto di non sentirlo e non vederlo. Ho anche cambiato casa senza avergli detto dove, durante gli ultimi sporadici contatti di alcuni mesi fa. E credo che la cosa lo abbia fatto indispettire non poco. A volte temo di vedermelo dall’uscita dal lavoro, di notte e devo dire che tutto quel desiderio si è quasi tramutato in paura. Corro alla macchina guardandomi intorno come una ladra. Ecco, mi ha lasciato in dono anche questo, la sua paranoia. Che ho ritrovato le mie energie, questo sì, che ho ricominciato ad uscire riuscendo a divertirmi, sì, che ho cominciato a vedere che ci sono anche uomini onesti, sì… tuttavia ho paura di quello che potrei provare incontrandolo, anche da solo. Non credo di essere ancora nella fase dell’indifferenza, vedendolo. Cred, piuttosto, in una intermedia. Post-intossicazione. Quella del tossico che non si fa perché ha attuato un programma detossinante e di astinenza e che non vede né la roba, né incrocia il pusher. Quindi incrocio le dita e vado avanti, sperando abbia trovato qualcosa di molto eccitante e divertente che lo distragga ancora per un bel po’.

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    1. io l’ho incontrato l’ultima volta con la sua nuova vittima…
      e poi vedo su fb attraverso amici in comune che i suoi amici vogliono incontrare la sua nuova lei e le chiedono di “restituirgli” il loro amico dato che lei è di una città diversa (quindi lui ogni weekend parte per andare da lei)… queste cose fanno abbastanza male.
      Se lo incrociassi da solo ora non avrei più paura, prima anche io avevo le visioni e la paura di trovarmelo ovunque, come te Lilith.
      Certo mi farebbe sempre molto effetto…

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  10. L’ impressione è che sei ancora innamorata….perchè tutti noi abbiamo amato davvero, ci abbiamo messo il cuore e il cuore non si spegne con uno schiocco delle dita. Ci ho messo 3 anni a smettere di amarlo(da quando ho iniziato a metterlo in discussione), a capire che amavo il LUI che era per i primi quindici giorni di ogni ritorno, ma che il LUI che, pian piano in sordina, ne prendeva il posto non l’ avrei voluto vicino neppure in fila al supermercato, troppo polemico, troppo attaccabrighe, troppo critico con chiunque….io mi sono concentrata su come era dopo poche settimane, su come mi faceva sentire…ogni volta che avevo nostalgia di qualcosa di bello che aveva fatto per me o con me, mi costringevo a pensare a chi avevo davvero vicino, a chi era davvero quando calava la maschera e a quello che mi dava in realtà la relazione: frustrazione, ansia, tristezza, solitudine, vergogna, colpa, senso di inadeguatezza, sensazione di essere presa in giro, rabbia….e questo non è amore

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    1. Carissima Fra, io personalmente non faccio pubblicità di professionisti, perché la cosa è soggettiva. Però, come già fatto da molti lettori nei commenti, ci sono validissimi gruppi di auto aiuto che possono essere molto utili. Tutto dipende da dove sei.

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  11. Sono un uomo e questo rappresenta un fatto anomalo, quando si parla di narcisismo. Però, come sappiamo bene, le donne non sono da meno in questo campo, come in tanti altri campi. Io non sono ancora sicuro al 100% che mi sia capitata una vera narcisista, anche se è sicuramente una personalità evitante e questo per sua stessa ammissione. Non c’è stato un love bombing all’inizio della nostra relazione, ma anzi ero io convinto che era la persona giusta, fin da quando chattavamo su Meetic, senza ancora conoscerci. Al contrario lei era molto cauta. Tuttavia riconosco una serie di altri comportamenti che rileggo nelle vostre righe e che vi vorrei raccontare, per sentire cosa ne pensate. Dopo qualche tempo dall’incontro fisico, abbiamo un rapporto non completo e lei ha un numero spropositato di orgasmi consecutivi.Forse 30 o più. Io rimango spiazzato e comincio a domandarmi il motivo di questa azione compulsiva, temendo che vi sia una interazione con il suo asserito bipolarismo. Soprattutto mi domando se questa reazione sia per lei normale o se si tratti di una cosa straordinaria, legata alla mia persona, così come lei stessa sostiene. Dopo qualche giorno mi dice che , a breve, tornerà in un ristorante dove siamo stati assieme, per essere ospite di una cena di compleanno a sorpresa. Mi sembra strano che in un ristorante di quel genere, piuttosto chic, si possa fare una cena di compleanno a sorpresa con tante persone e mi viene voglia di vederci chiaro, dando un’occhiata di persona. All’ultimo momento dice di essere indisposta e di non potere andare alla cena ed io, che sono uno sincero, le confesso spontaneamente che, se fosse stata alla cena, sarei andato a curiosare. Da questa storia nasce una tragedia, perché vengo accusato di essere un geloso e malato di controllo. Ma la situazione precipita qualche tempo dopo quando una sera mi dice che non potremo vederci perché andrà a letto presto. Qualcosa mi dice che non me la racconta giusta e la sera vado a casa sua, dove la trovo con un suo ex-trombamico, andato lì per aiutarla con il computer. Altra tragedia per la mia invasivita. Episodi di questo genere sono stati diversi ed io ero diventato un “investigatore privato”, malgrado che nei precedenti 30 anni di matrimonio non sia mai -dico mai – stato geloso, pur essendo stato sposato con una donna bellissima e molto desiderata dagli uomini.
    Da quel momento iniziano quelle che io chiamo fughe, dove per una serata o un giorno o due lei scompare, senza rispondere a Sms (ai quali non risponde quasi mai, sostenendo di non sentirli) e a telefonate, io credo per non dover dare spiegazioni. Più la sorprendo in queste situazioni – sospettando in maniera esplicita che nascondano tradimenti o anche momenti di libertà senza la mia presenza – più vengo aggredito verbalmente con l’accusa di essere geloso paranoico e controllante, tanto da farle mancare l’aria. Per ritorsione mi impedisce di vederla per giorni e, a volte, per settimane, sostenendo che questa situazione le fa avere paura di me.
    In tutto il rapporto non mi fa mai conoscere la famiglia e le amiche del cuore, da cui vengo escluso senza scampo, tanto che arrivo a darmi l’appellativo di “uomo senza volto” perché nessuna delle persone per lei importanti mi conosce e conduciamo un rapporto autoreferenziale. Io vado la sera a casa sua e ne esco la mattina presto, perché non devo farmi vedere da familiari e vicini. Mai una passeggiata o un fine settimana.
    A settembre subisco difficoltà economiche che mi impediscono di fare la vita brillante di prima e comincia a dirmi che questo le fa paura e che condiziona negativamente la conoscenza della famiglia, malgrado che io sostenga in tutti i modi che queste difficoltà affliggono tanti imprenditori, in passato di successo così come ero stato io. Questa storia ritorna continuamente e lei mi esprime tutti i suoi dubbi che io ce la possa fare a uscirne, malgrado che io le dica che si tratta di un episodio che verrà risolto e le parli di tutti i miei piani di nuovi business, che sto mettendo in piedi.
    Per tutta la relazione, che dura da oltre 1 anno, il suo ex amico è sempre stato dietro le quinte ed sempre andato a trovarla a casa sua, malgrado le mie forti resistenze. È stata una storia senza fine che mi faceva sempre incazzare, ma lei sosteneva che si trattava di un vecchio amico a cui lei vuole bene e che non vedeva perché lei dovesse rinunciare a incontrarlo. Gli incontri (che sapevo sempre dopo) avvenivano quasi sempre con la scusa di ricevere aiuto e sostegno, con il computer o con dei lavori in casa. Alla fine non ci ho visto più e, ad un ennesimo episodio, le ho chiesto di farmi vedere il telefono per controllare i messaggini e le telefonate. Lei ha anche chiamato lui, chiedendomi di parlarci e farmi spiegare che, durante l’ultimo incontro non c’era stato niente di niente. Non ho voluto parlare (ovviamente) e no. ho trovato nulla fra i messaggi , ma mi sono sentito umiliato per la mia stupidità e per essere stato così debole da cadere in questa trappola. Questa mia intemperanza ho dato la stura a una serie di rampogne senza fine e – per la prima volta – a una distanza fisica, quando io andavo a trovarla. Tenuto a distanza come un lebbroso, senza neanche poterla sfiorare perché lei era ancora sotto choc.
    Dietro mie insistenze dice di avere iniziato ad andare da uno psicoterapeuta, ma non so chi sia e dove sia. Ho chiesto di fare terapia di coppia ma si è rifiutata, impegnandosi però a far leggere al terapeuta un mio scritto, che invece mi dice di avere letto solo in qualche parte, forse quelle che le facevano più comodo. E ammesso che ci sia veramente andata…..
    Questa è la situazione e se mi chiedete come sto, vi rispondo che sto male, tanto che da qualche giorno sto avendo anche sintomi sconosciuti di stanchezza, apatia e innalzamento della pressione.
    Da qualche giorno sto in un vago “zero contact”, ma non sono ancora convinto di stare con una n.p., malgrado che prima di Natale l’avessi lasciata e che io sia stato oggetto di un suo recupero in extremis, con tanto di love bombino. Baci sotto il vischio e promesse di maggiore accudimento affettivo , peraltro disattese in pochi giorni.
    Ma mi dico: cosa aspetti ancora?
    Grazie di quello che potrete fare per me

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    1. Caro Dodo, è evidente che si tratta di una donna tossica per te. A prescindere del disturbo che ipoteticamente abbia, attaccati a un dato certo: lei MENTE, simula e dissimula, è ambigua e non ti trasmette alcun tipo di sicurezza. Ora, se sei stato sposato e fedele per 30 anni e se questi comportamenti non appartenevano alla tua passata vita di coppia il tuo caos interno è assolutamente comprensibile: nessuno si abitua ad essere trattato con malizia, cattiveria e non-detti. Attenzione che sono persone che ti portano (eccome) ad agire di modo controproducente. Hai già iniziato a fare l’investigatore privato per non credere alle sue evidenti menzogne e questo, credimi, è l’ultimo passo verso la perdita totale della nostra dignità. Caro Dodo, ci siamo passati tutti, sappilo! Abbiamo tutti fatto il tuo stesso iter e l’unica salvezza è l’allontanamento totale senza se e senza ma. Ignora completamente le sue eventuali lacrime da coccodrillo: ho visto di gente che giurava sulla testa dei propri figli dicendo bugie che infangavano i figli stessi! Non ci sono limiti per queste persone. AMANO prenderti in giro e non riescono a rinunciare a questo PIACERE. Per quanto riguarda i 30 orgasmi mi hai fatto ridere: forse la signora, anziché sirena è una sorta di anguilla? Un altro dato interessante e che mi fa raddrizzare i capelli è che lei ti nasconda e sia fin troppo preoccupata per le tue faccende economiche, preoccupata per gli ipotetici lussi che potrai non più concederle. Ecco, questo la dice lunga su cosa vuole effettivamente da te. Per quanto riguarda il suo amico tuttofare è evidente che si tratta di un “Charlie Brown”. Ho descritto questo tipo di “amicizia” qui https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/02/29/i-narcisisti-perversi-e-i-loro-amici-charlie-brown/ Un’altra lettura che potrebbe essere utile per te è https://artedisalvarsi.wordpress.com/2016/05/05/la-psicopatia-declinata-al-femminile-quando-la-ferita-e-nel-cuore-di-un-uomo/ Un abbraccio!

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  12. Cara Cla, ti ringrazio tanto per le tue parole, che mi sono arrivate come una luce forte e improvvisa. Non avevo avuto la possibilità di confrontarmi con nessuno e questa è per me una cosa bellissima. Soprattutto le tue parole che mi trasferiscono il monito di stare attento a non perdere la mia dignità. Tuttavia, anche se il senso delle tue raccomandazioni l’ho molto presente, mi rendo conto che, dopo pochi giorni di zero contact, sono ancora molto lontano dal successo. Anzi, ieri sera ho fatto un passo indietro perché non ho resistito ad andare sotto casa sua per vedere se fosse o meno in casa o, magari, se fosse ricomparso Charlie Brown……
    Vado ancora alla ricerca di una conferma che lei non menta, nella speranza di essermi sbagliato ed evidentemente la mia parte emotiva non ne ha ancora abbastanza

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  13. Ciao Claudia,
    non ho capito leggendo l’articolo
    sul covert se anche loro vogliono avere sempre ragione arrivando come gli overt
    a negare la realtà, e se anche il covert manca di empatia non riuscendo a cogliere e poi soddisfare i bisogni/richieste degli altri soprattutto del partner. Perché in.rete ho trovato cose contrastanti in.merito. Grazie mille

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