Cosa diresti a te stesso (a) da bambino (a) se solo potessi farti una chiamata con la consapevolezza che hai oggi?

Fonte: Pagina facebook ‘L’Arte di salvarsi’ 
Autori: I lettori della pagina
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AINGEAL, E“Coraggio piccola! Se sapessi quanto sei forte, determinata, brava. Non ascoltare quelle terribili bugie: che non vali niente, che non sei in grado di fare nulla, che è sempre e solo colpa tua (anche se tu non c’entri affatto). Sii forte, coraggiosa! Spicca il volo solo così potrai essere felice e lontana e i tuoi sogni si avvereranno. Ricordalo sempre! Altrimenti rimarrai per sempre prigioniera!! Non dimenticare!”

ANONIMA. “Con la consapevolezza di oggi, 44enne, mi direi una miriade di cose da evitare, e se non è possibile, di parlarne senza soffocare paure e vergogne e sensi di colpa che non hai. 
Per non finire da adulta a schifare gli uomini …. Iniziando dai 5 anni con una molestia in pieno sonno da parte di tuo padre, perdonalo! Non avvicinarti agli sconosciuti in auto che chiedono informazioni ad una bambina, scappa! 
A non restare sola con i compagni di tua sorella maggiorenne, scappa! 
A non salire in auto con i conoscenti di tua sorella, di 10 anni più grandi pensando che davvero vogliono darti solo un passaggio, scappa e parla e denuncia! 
A non permettere che il compagno di tua sorella ti svegli in piena notte dopo essere entrato nel tuo letto, urla e scappa ! 
Dopo essere rimasta incinta con la forza, parlane, scappa, non farti venire i sensi di colpa ! Non sentirti in obbligo di sposarlo, non merita! 
Infine … Non farti sottomettere da nessun uomo, VALI e tanto! E nessuno ha il diritto di trasformarti, di umiliarti, di farti aver paura, per arrivare ad aver crisi di panico con la vicinanza di qualsiasi uomo. 
Scappa! Scappa! 
E le direi …. alla bambina, alla ragazza, alla donna poi, NON ascoltare le parole di tua mamma quando ti dice che sei poco, che sei meno di tua sorella in tutto…. Non è vero! Tieni alta l’autostima e vedrai che tutte queste cose non ti succederanno.”

ARRICHIELLO, F. “Fabiana, fai la valigia, mettici dentro le cose più importanti e vattene a vivere con i nonni e la zia materni perché loro ti amano e con loro sarai felice e vivrai tranquilla. I tuoi genitori non ti meritano”.

BACCHIDDU, R. “Non avere paura. La tua mamma è sempre con te. Qualsiasi cosa accada, tua madre non ti lascerà mai. Non sei sola, ci sono io, tua madre, sempre, accanto a te. Sono i tuoi denti, il tuo coraggio. Nessuno può farti del male perché ci sono io vicino a te. La senti la mia mano? Stringila. Abbracciami. Il male è una realtà che non può niente contro l’amore. Perché la realtà finisce dove la trascendenza comincia.”

BARATO, D“Non sei la salvatrice del mondo.”

BARSÀ, M. “Non sei sbagliata e meriti tutto l’amore del mondo. Ti meriti il meglio. Ma tutto questo lo capirai solo dopo aver perdonato!!! Il perdono ci rende liberi. Quindi sii grata per tutto ciò che hai vissuto, anche se il dolore è stato devastante. Servirà a farti sbocciare nel bellissimo fiore che sei, quando verrà il tuo tempo. Sii grata, sempre, per qualunque piccola e grande cosa, ma soprattutto perché sei viva!”

BATTISTINI, M. “Ti abbraccio, Morena…ti amo tantissimo. Non permetterò mai più a nessuno di farti del male. So che mi hai perdonato per tutte quelle volte che non ti ho dato ascolto. Morena, non hai bisogno di estranei per essere amata. Ora hai tutto.”

BERBENNI, S. “Silvia, so come ti senti e quanto soffri ma ricordati, NON sei una nullità. Vali molto, molto più di quello che credi. Non avere paura dei tuoi sentimenti, hai tutto il tuo diritto di bambina di provarli ed esprimerli. Impara a volerti bene, è inutile cercare l’approvazione degli altri; è una strada senza via d’uscita. Gli adulti che ti stanno più vicino non sempre hanno ragione. Credi sempre in te stessa cucciola, e impara che la tua sensibilità è uno dei tuoi pregi più grandi.”

BERTAGNI, M. “Fuggi… ma dove vai? Sei così piccola, indifesa… ma ribellati in qualsiasi modo o la tua vita sarà un inferno. Almeno provaci, urla, grida. Non hai chiesto tu di venire al mondo. Butta via la paura, peggio di così non potrai stare. Non abbassare sempre la testa, abbi il coraggio di scappare più lontano possibile, ma sei tanto sola che ti manca la forza e ti senti in balia di un mare tempestoso. Sarà lui a decidere per te.”

BINI, M“Anno 2010. Hai guardato gli occhi di tua figlia? Ti sei chiesta se è serena? Molla… prima che sia troppo tardi x voi. Meglio una famiglia divisa che danni irreversibili.”

BORSE, S. “Direi che valgo per tutti i successi che ho ottenuto dopo, frutto di sacrifici veri e il grande cuore che ho dentro.”

BOTTINI, S“Studia.”

CAPPAI, L. “Mi consiglierei di non rinunciate per nessuno alle cose che amo e di cui ho bisogno. Direi coccolati e ascolta il tuo corpo, non ti tradirà mai.”

CHIANELLO, A. “Non perdere tempo una volta scoperto quel nodulo…. Invece che tenerlo per quattro anni a causa di manipolazioni mentali.”

DANYART, D. “Abbi fiducia in te stesso e anche nell’umanità, non guardare solo alle negatività e alle bruttezze, il mondo è pieno di bellezza. Abbi coraggio, gioca, conosci, studia, divertiti e impara da ogni situazione, sia essa positiva o meno. Confrontati con gli altri in modo costruttivo e fai ciò che ti viene naturale e ti fa sentire a tuo agio. Se ti senti diverso dalla massa è un punto a tuo favore, sarai più unico che raro! Sii buono con te stesso e con gli altri, dai quello che desideri e non ti aspettare di ricevere altrettanto. Vai dritto per la tua strada e proteggi i tuoi talenti.”

DAVID, L“Quella telefonata con la consapevolezza di oggi la faccio a mio figlio quando lo vedo in difficoltà…so dire a lui ciò che non capivo allora.”

DEBORAH “Non importa se mamma è sola, se non riesce a svolgere le faccende di casa, se non riesce ad occuparsi dei tuoi fratelli di 7 e 8 anni. Non è colpa tua, non è giusto che tu faccia la mamma a loro e che tu venga sgridata o punita perché non svolgi bene i compiti che ti ha affidato. Tu sei piccola. Gli altri sono grandi. Sono loro che si dovrebbero occupare di te. Non dovresti avere responsabilità così grandi. Dovresti poter giocare, divertirti. Non lavorare in casa, occuparti dei più piccoli. Sei piccola, sei piccola. Non sentirti in colpa. È normale che tu possa sbagliare. Non è vero che non vali nulla perché sbagli. Non sei un adulto. Non sei pronta per quelle responsabilità. Sei piccola.”

DERVISHI, A. “Pronto? Pronto? Prontooooo? Lo so che ci sei. Hai ancora voglia di giocare eee? Brutta scimmia. Non crederai che sono cresciuto? Resto qui finché non mi dici cosa combini. Vince chi non si arrende per primo. Ha chiuso. Il figlio di… Ha chiuso. Chi è il bambino adesso? Chi…?!”

DI PAOLA, A. Attento a tuo padre. Non è chi sembra di essere. Non dare ascolto a ciò che ti dice e, per l’amor del cielo, non lavorare con lui da grande!”

DISTEFANO, G“Tu vali e sarai in grado di vivere bene anche da sola perché sei in gamba e sei bella dentro e fuori, ti vorrò sempre bene, piccola, e non ti lascerò mai.”

DRAGANI, F“Sei circondata da cose troppo più grandi di te. So che ami. Proteggi il tuo cuore. Sai già dentro di te, i tuoi unici amici lì sono i libri. Sei amata. Ma da nessuno di quelli che ti circondano ora. Leggi, leggi e basta, e non farti ferire così tanto dalla mancanza d’amore da cercarlo dalle persone sbagliate. Quando puoi, scappa. Scappa!”

EPIFANIO, R. “Sii fiera di quello che sei e quello che farai, la tua mamma ci sarà sempre. Non ti lascerò mai.”

ERRE, F. “Non lasciarti fuorviare dal tuo cammino da niente e nessuno, per nessun motivo, qualsiasi cosa accada.”

FEDELE, C. “Io non saprei bene cosa dirmi. Forse di imparare a fidarmi del mio pensiero, di sapere che posso dire di no, che posso sbagliare e che il bene per me non è condizionato a nessuna mia performance…

FERRETTI, A“Cara piccolina, quando pensi di non aver capito niente hai trovato il cuore delle cose, insegui la verità e troverai il tuo potere…credi in te stessa, nel colpo d’occhio, nel lampo intuitivo, nel battito d’ali di un’emozione e comprenderai le caselle del tempo…”

LA CORTE, R“Rossana, quando proverai dolore non fuggire mai da esso, altrimenti ti rincorrerà fino a bussare alla tua porta. Attraversa il viale del dolore, sii forte e cammina verso la fine del percorso. Solo così imparerai che dopo ogni temporale c’è il sereno. Sempre.”

LEMES DIAS, C. “Piccola, non avvicinarti per dare informazioni quando qualcuno ti chiama da una macchina perché un giorno, quando avrai 9 anni, qualcuno ti chiederà di avvicinarti con la scusa di non sapere come si arriva alla stazione e ti farà vedere una cosa che ti farà correre, che ti spaventerà, per la quale non sei pronta. Sei solo una bambina, non andare in giro da sola. Ma sopratutto: non pensare che tutti gli uomini salgono in macchina e vanno in giro a fare cose brutte. Non perdere la fiducia che hai nel mondo per colpa loro. Avrai chi ti ama e chi ti rispetta. Abbi fiducia in te.”

LOREN, P. “Amati….solamente questo..’AMA TE STESSA E VIVI…NON AVER PAURA’.”

MACIS, V. “Non avere paura di essere te stessa, se hai un’idea, un sogno, credici e lo realizzerai.”

MANTOVAN, A. “Prima danza, poi pensa. È l’ordine naturale delle cose. Credi in te stessa. Fai le scelte giuste per te e non per gli altri.”

MAROTTA, R“Io mi consolerei per tutte quelle volte che piangevo e mia madre non mi abbracciava, non mi coccolava. Tutte quelle volte che con tristezza e angoscia volevo essere gratificata, capita da mio padre…Che qualcuno dopo la nascita di mio fratello mi facesse capire che io esistevo ancora per loro. Mi direi: pronto, Robertina, non piangere… tranquilla… tutto passerà.”

MARTIN, M. “Ascolta, al mondo ci sono molti esseri e pochi umani. Impara a guardare ai fatti e non alle parole, esse possono essere ingannevoli e senza cuore e portarti nell’oscuro baratro di una vita sofferente. Cerca d’aver il coraggio di guardare le cose per quello che sono ed apprezzar le persone per quello che fanno.”

MATTIOLI, A.  “Sei senza pelle”
“Cosa vuoi dire? “
“Hai presente la figura del corpo umano sui testi di anatomia che mostra i tessuti interni, le fasce muscolari, gli organi, le ossa? Ecco, tu sei così.”
“Ancora non capisco.”
“Sei trasparente. Ti manca lo strato esterno che ti protegge. Tu mostri tutto, senti tutto. Senza la protezione della pelle, anziché scorticarti un poco, ti ferisci e sanguini.”
“E cosa posso fare?”
“Niente, amica mia. Sei nata così. C’è chi nasce senza una mano, chi non vede, chi non può camminare, eppure vive lo stesso.”
“Ma non è facile vivere senza pelle.”
“Non ho detto che è facile, ma lo devi accettare. Il segreto per sopravvivere sta lì.”

MAZZONI, S. “Vai fuori a correre e giocare e ridiiii!!!”

MELONI, A. “Non aver paura di dire di NO.”

MIGLIORE, A. “Non essere cocciuta e continua gli studi.”

MURESU, S. “Segui sempre il tuo istinto, quello non sbaglia mai. Non cercare la felicità fuori, la troverai dentro di te. Non dipendere mai da nessuno, conta principalmente su te stessa. Ricambia quello che ricevi nel bene e nel male, senza permettere a nessuno di farti sentire sbagliata, inferiore e in colpa. Abbi cura di te sempre, senza metterti da parte per nessuno! Illumina con il tuo sorriso la strada che avrai davanti.”

PALLANCA, R“Un giorno entrerai dentro una grande tempesta, e quando ci sarai dentro crederai di non poterne più uscire. Ma ne uscirai. Cambiato, molto cambiato. Ma tranquillo, ne uscirai.”

PAPPALARDO CALARESO, O. “Anche se tutti ti dicono che non vai mai bene, anche se ce la metti tutta, anche se ti addossano responsabilità che non hai, vai bene così come sei.”

PLAMADEALA, N. “Non fidarti troppo presto delle persone, le loro parole non contano, guarda i fatti, guarda sempre i fatti. Impara a dire di no, a rispettare ciò che vuoi, soprattutto per ciò che riguarda il tuo corpo, puoi portare quella minigonna anche se la tua insegnante dice che è pericoloso a te, bambina di dieci anni che gioca ancora con le bambole e non comprende perché dovrebbe esserlo, non devi dare un bacio a quei parenti se non vuoi. Quel ragazzo che ha cercato di spingerti dalle scale in prima elementare non è innamorato di te, chi ti ama non cerca di ferirti. E non pensare che la tua vita sarà facile perché vai bene a scuola, quello che conta è saper leggere le persone, guardare nel cuore di quelle marce e buttarle via dalla tua vita senza pietà, loro non ne avranno per te. Sappi che il mondo è pieno di persone buone, sensibili, loro sono la maggioranza e ci saranno per te, come tu ci sarai per loro. Vedrai che alla fine andrà tutto bene.”

PRADO, M“Mario, non è colpa tua se i tuoi genitori sono sempre tristi. Prima o poi si lasceranno ma non è colpa tua. È solo che l’amore finisce e loro non sanno cosa farsene di tanto odio e allora lo riversano su di te. Non saprai mai se ti vogliono bene ma questo non importa. Scoprirai in futuro come essere felice nonostante la tua tristezza di oggi.”

REVELLINO, M“Non potrai cambiare gli eventi, ma non temere, ci sono io adesso, ti guiderò. Credi in te, credi in me. Sarà durissima soprattutto l’ultima parte della tua vita, sarà così dura che tutto ciò che avrai attraversato e superato prima ti sembrerà così lontano e non tuo. Abbi sempre coraggio e fede in te. Tu sola ti puoi salvare. Tu con me.”

SARULLO, S. “Il principe azzurro non esiste… ma la bella notizia è che hai tutti gli strumenti per salvarti da sola. Non aver paura.”

SAVINO, A. “Stellina mia, sono qui e non ti lascerò mai sola…sei bellissima come sei…non devi far niente per essere amata. Ti amo per come sei”

SEMBELLO, M. “Non permettere a nessuno di farti sentire inferiore, credi in te stessa, osa e non avere paura di niente perché vali tanto e hai tante qualità.”

SENSALE, E. “Ciao Emilia, sono l’Emilia quasi 30enne. Non so fino a che punto potrebbe essere utile avvisarti, calendario alla mano, di tutti i dolori che dovrai affrontare, di vere e proprie prove di forza, e non so fino a che punto potrebbe essere consolatorio dirti che ogni cosa ti renderà più forte. Preferisco dirti di non avere paura. Semplicemente. 
I dolori fanno parte della vita, Emilia. Arrivano nella forma solida e appuntita delle perdite, delle ingiustizie, delle violenze fisiche e psicologiche, delle incomprensioni, delle sconfitte. Sappi che conoscerai la potenza degli schiaffi e l’inferno degli occhi che ti guarderanno mentre quelle mani ti verranno addosso, in viso e poi dappertutto, ma tu non avere paura: ogni cosa, vedrai, saprai affrontarla. Rinascerai e conquisterai la volontà di fare in modo che la tua esperienza possa essere di supporto alle altre e che cresca la definizione nel tuo cuore del termine ‘rispetto’… e questo sarà preziosissimo. Per il resto non ti consiglio nulla. Segui il tuo cuore, goditi gli eventi. E sappi apprezzare le gioie perché davvero la vita è un soffio e tu meriti però di respirare a pieni polmoni. Ma visto che posso avvisarti… sappi che l’amore ha alla base il rispetto e hai tutto il diritto di dare e ricevere rispetto. Non avere paura dei cambiamenti. 
Solo… ecco, c’è una cosa che vorrei evitassi. Quegli occhi azzurri. Quel narcisista patologico che sprecherà i ‘Ti amo’ nascondendoti fede al dito, serenità e futuro. Potrei dirti che sì, oggi ti dico che è servito soffrire e rielaborare la manipolazione, che la rinascita è una cosa bellissima ma il prezzo è stato caro, molto caro. E se proprio ho questa occasione per dirti delle cose sul futuro che ti aspetta ma che non si potrà cambiare questo destino, allora ti dico che la depressione non è il mare in tempesta ma la nave, ha la vela rotta ma il vento può guidare verso orizzonti nuovi tutti da scoprire. Ce la farai. E questo ti renderà una donna più consapevole, forte e determinata. E non sarai più la bambina grassa bullizzata per questo, dimagrirai tantissimo nel fisico ma soprattutto invece ingrasserà la tua autostima, ma non per i chili persi ma per le consapevolezze ritrovate. Perdona, Emilia. Solo questo. Perdona. Gli altri e te stessa. Segui il tuo cuore con prudenza e perdona”.

SIGNORILE, M. “Hai il diritto di parola, esprimiti. E goditi la tua sensibilità per il giusto, anche se non viene apprezzata.”

SOCIANI, C. “Ciao Rossa, come stai? Sappi che ti chiamerà così un giorno l’uomo magico e speciale che incontrerai da grande. Beh, prendi ogni istante che ti sarà possibile passare con lui perché lui non potrà essere tuo, ma tu di ogni parola ed ogni attimo fanne tesoro, perché lui sarà la tua luce. Detto ciò sappi che quando sarai tentata ad andare a convivere con colui che ti dirà “vieni, ma sappi che io non ti amo” beh, sappi che da quel momento in poi la tua fine potrebbe avere inizio e visto che sei così speciale ed unica, non farlo, non serve sperare di far innamorare il mostro, lui non sa – purtroppo per lui – cosa sia l’amore. Non cadere nel tranello che ti preparerà. Sii forte, continua per la tua strada, che hai costruito con i tuoi sogni e i tuoi splendidi sorrisi. Non varcare quella soglia, ti insulterà ogni volta che vorrà farlo e dopo che la mollichina che ti concederà ti avrà fatto sentire meglio, ti insulterà di nuovo fino a che non avrai più né sogni né sorrisi. Si nutrirà della tua energia fin quando ne avrai, ti farà sempre sentire inutile e inadeguata, e non sarai più in grado di capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. E diventerai triste e buia come una stanza chiusa dove il sole non entra più.
Cara splendida dolcissima bambina…. non permettere che tutto questo accada. Sii forte e sappi che non hai bisogno di salvare nessuno. Dovrai curare ed Amare lo splendore che sei. Tua mamma anche se non ti abbraccia e non te lo dice ti Adora immensamente. Sappi che ti vuole bene e quindi…. Ciao, rossa…corri forte verso questa vita ed Asti.”

STEFANIA CI. “Per favore non buttare il registro di classe dalla finestra, la pagherai cara.”

TARTAGLIA, A“Sei troppo avanti, forza perché la vita ti darà ragione. Perché hai ragione!”

TOMA, C. “Non è così necessario arrivare primi, non è necessario correggersi sempre e cercare di non sbagliare per paura di non essere all’altezza… va bene così come sei. Pensa solo a crescere e a sperimentare il mondo. Sii l’amica migliore di te stessa, piccola Chicchi.”

VEDOVATO, S. “Mi direi che sono in gamba, che sono speciale e che devo imparare a volermi bene. Che mi merito di stare serena ed essere felice, di non dover dimostrare nulla, perché il mio stesso essere e fare e dire, da soli, testimoniano il mio valore indiscutibile. E soprattutto mi direi di essere me stessa, di cercare il mio talento e lavorare per esprimerlo il prima possibile, senza dover essere all’altezza delle aspettative di nessuno se non dei miei sogni…!”

Con un ringraziamento alla mia amata primogenita Lia per l’insight e a voi lettori per questo contributo che servirà di ispirazione a chi, esattamente come voi, merita ogni benedizione dalla Vita. 

 

 

 

54 pensieri su “Cosa diresti a te stesso (a) da bambino (a) se solo potessi farti una chiamata con la consapevolezza che hai oggi?

  1. Non esiste una chiave per evitare le sofferenze e la fiducia mal riposta o non diventeresti ciò che sei. Cerca solo di trattenere in te sufficiente forza per non far prendere il sopravvento all’aridità a cui possono indurti certi fatti. Affrontali ed abbattili con tutto il tempo che ti ci vuole. E non essere mai gelosa od egoista della sensibilità che ti fa anche stare così male, perché va sparsa qua e là come un virus, un virus buono… Per combattere ciò che poi crea così tanto dolore alle persone “umane”. Più si è e meno soffrirai. Condividere il bene che si ha dentro è già la più grande conquista.

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  2. Pronto? Ciao Titti è la Tiziana di oggi che ti parla . Vedo i tuoi occhioni scuri tristi e persi riflettere tutto il dolore del tuo cuore. Hai 3 anni e stai sperimentando il disamore . Chi doveva prendersi cura di te , non l’ha fatto. Ti ha mandato in collegio , cosi piccina. Vedo le tue piccole dita stingere delle briciole nelle tasche del grembiulino quadrettato……Le cercherai per tutta la vita quelle briciole, disperatamente , ossessivamente le cercherai dagli altri. Non sapendo chiedere l’amore a te stessa. Avresti dovuto diventare il tuo GENITORE, ma questo avrebbe significato crescere in fretta, e tu hai avuto paura di farlo. Hai scelto di rimanere ingessata in quella paura di crescere, che ha connotato tutta la tua esistenza. Cara piccina mia hai fatto un lungo viaggio che ti ha portato fino a me , alla Tiziana di oggi che ti accoglie pronta a risarcirti dell’amore che non hai ricevuto. Sono io che curero’ le tue ferite. Insieme diventeremo sempre piu forti ed andremo incontro alle cose belle che la Vita decidera’ di donarci.

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  3. Stai tranquilla perché sei forte e ce la farai. Non hai bisogno di soffrire per chi non ti dà l’importanza che meriti e non devi dare più di quanto ricevi per timore di non essere amata. Non delegare mai a nessuno il potere di rendere belle o brutte le tue giornate o di definirti secondo schemi che non ti appartengono.
    Ama e fa ciò che vuoi.

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  4. Grazie Spirito Libero le tue parole sono unguento sulle mie ferite. Ti auguro di superare prima del tempo da me impiegato questo devastante dolore e di uscirne fortificata e piena di una luce nuova che illuminerà per sempre la tua vita . Ti abbraccio

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  5. Mi diceva sempre mia madre ‘tu sei come tuo padre ‘lei si che è un Angelo non tu ,tu sei matta. (Scopro in seguito,con lo studio che mia sorella è solo una narcisista maligna Covert la proiezione esatta di mia madre. )Cosi nella loro mente diabolica e meschina da mettermi contro anche mio padre da me adorato da piccola quando ancora lei non c’era. Purtoppo lui persona di grande forza fisica e lavorativa ,ma molto piccola in forza psicologica essendo un hovert non consapevole ,dall’eta di 11 anni mi ha sempre svalutato anche se facevo bene perche la moglie riusciva a M anipolarlo e godere di ciò. Doveva distruggerci,facendoci distruggere a vicenda per innalzare la sua prediletta che ora mi detesta pensando di essere la migliore.Io non permettero’mai più di maltrattarmi da nessuno.Sono sempre stata considerata una persona forte e determinata,agli occhi degli altri sembro io la carnefice ma sono sempre e solo stata il capro espiatorio ;delle spaziature emotive dei miei dolci e cari familiari,sposando uno schifoso Covert uguale a mia madre.Grazie sempre di questi indispensabili. tasselli Claudialeia

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    1. Cara Barbara, e tu cosa ti diresti se solo potessi fare quella telefonata… Provaci. Non pensare qui in questo articolo a cosa ti hanno fatto, ma alle parole che ti piacerebbe ascoltare dalla persona consapevole che sei diventata. Quale parole avrebbero rasserenato il tuo cuore da bambina?

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  6. Non ti sentire handicappata perché hai le sopracciglia disordinate !Einstein le aveva ingarbugliatissime!non è vero che sei bugiarda ma è vero il contrario -non è vero che come ti raccontava tua madre- divertendosi tantissimo – ha duto insegnarti a respirare (spero che eventualmente mi avrebbero tenuta in ospedale) qualsiasi essere vivente respira!perdona tuo padre perché poco prima di morire davanti a te rivolgendosi tua madre ha mormorato:e pensare che questa non l’ho mai badata

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  7. Mi direi “non è colpa tua, non è sempre colpa tua, puoi piangere e chiedere qualcosa per te senza sentirti in colpa o egoista. Sei una brava bambina, hai un cuore grande e quando sorridi si forma una fossetta soltanto a sinistra tanto tenera e bella. Abbi fiducia in te, in quello che senti, puoi anche arrabbiarti se ti offendono e prenderti il tuo spazio senza temere di toglierne troppo agli altri, puoi chiedere a mamma e papà di giocare con te senza temere di disturbare, puoi chiedere tutti gli abbracci che desideri perché ti spettano di diritto. Ma ora io sono qui per darteli. Non sentirai più freddo dentro. Ti voglio bene”

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  8. Cara Mirò condivido il tuo pensiero, solo da pochossimo ho iniziato a dirlo alla bambina che ero…. La donna che sono diventata gioisce di questo , e mi dice di essere sulla strada giusta . Piu’ riusciamo a definire i tasselli della nostra vita meglio stiamo con noi stessi e non dipendiamo piu’ dagli altri, non elemosiniamo amore . Siamo in grado di darcelo da sole. Poi se arriva e se è un amore rispettoso di noi , questa volta, sapremo riconoscerlo e coltivarlo. Buon percorso a tutti.

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  9. Mi direi…di non avere paura se mia madre mi portava nei repartini psichiatrici di notte e poi volevano rinchiudere lei. Di avere fatto io da genitore e di non ascoltare quando mi dicevano sia mia madre che il patrigno ” sei tutta sbagliata, non prenderai mai la patente, non ti faccio continuare gli studi perché non sei in grado. Mi direi forza Mirna che invece sei forte per essere ancora qui. Quando volevo per anni sapere chi era il mio vero padre e a 50 anni ho scoperto con DNA che non era nemmeno quello che avevo creduto fosse anche se non ho mai vissuto con lui ed era inesistente. Dopo 20 traslochi di case mi direi se sei confusa e normale. Vivendo nel caos e davvero logico sentirsi così. Mi direi ” scappa ” e a 18 anni l ho fatto …anche perché buttata fuori casa in un albergo. E anche li mi dicevo da sola di non aver paura. E dico Grazie alla vita che mi ha fatto incontrare persone bellissime che sono state gli amici e le amiche anche se per brevi periodi,e grazie anche alla mia voglia di ridere sempre per carattere anche se da ridere c era ben poco. Alla mia forza di crescerlo un figlio da sola senza accettare compromessi. Di aver saputo dire stop a relazioni che non andavano più bene . Tranne ovviamente qualcuno che mi ha tenuto più legata ma per dinamiche che qui sappiamo bene. E quella bimba piena di paure che mangiava per compensare ora la ricordo con dolore ma anche con distacco sapendo che strada ne ho fatta molta. E la pipì a letto che ho fatto quando avevo già 8 anni era il terrore delle mie notti. Mi dico ,non solo mi perdono e mi assolvo..ma dico ce ancora tanta strada…Non può essere tutta sempre in salita. Un abbraccio e grazie anche tanto a voi

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    1. Mirna, sei una persona unicamente forte… Te lo dice il fatto ti sia riuscita a costruire una corazza interna dove crescere nonostante tutto questo..
      Quel nonostante tutto… É importante ed oltre questo hai manutenuto la sensibilità. Questo fa di te una grande persona, davvero.

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      1. Grazie Morgana ,grazie davvero ora capiamo dove si sono infiltrati gli esseri che magari avranno avuto anche tante cose terrificanti da piccoli e per questo hanno preso la strada opposta ..diventando veri sadici che poi ai tempi di oggi li chiamiamo n.p.

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      2. Ce una cosa che mi viene in mente a proposito di bambini …l ultimo n.p. ,non è una giustificazione ripeto,da bambino era picchiato giornalmente e giornalmente assisteva al padre che metteva in ginocchio la madre e la faceva stare lì in quella posizione finché per lui non bastava . E do conseguenza la madre e diventata un alcolista. Ecco…penso ai danni che si possono fare quando ci si comporta con i bambini e davanti ai bambini . I danni sono molti , davvero forse la dipendenza affettiva e si terribile ma tra i mali minori se così si può dire.

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      3. Mirna è vero… Però penso anche con tutto il proprio bagaglio deturpato che ti porti dentro, capirai quando stai rovesciando cattiveria ingiustamente verso chi non te ne sta dando…
        O almeno lo penso.

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      4. Cara Mirna purtroppo spesso i narcisisti raccontano storie terribili sii per farti impietosire…anche il mio primo np mi raccontava che da piccolo era stato trattato male e denigrato a scuola perché soffriva di dislessia…non dico che non siano cose anche in parte vere ma sicuramente molto ingigantite e “arricchite” di particolari di fantasia….un pò come le storie delle ex megere…soni bravi mentitori. Poi come dice anche Morgana anche io credo che chi m riceve soprusi da piccolo, e qui tutti noi ne sappiamo qualcosa, non diventa un torturatore psicologico di esseri umani….purtroppo i narcisisti usano qualunque mezzo per portare a legare a sè le persone, soprattutto quando capiscono che c’è della sensibilità zebquale miglio modo di dire a un ex bambino maltrattati che anche lui li è stato….questo crea un legame fortissimo perché è come se vedessimo noi in lui. E loro lo sanno bene…e ne approfittano purtroppo.

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      5. Carissima Spirito Libero, se c’è una cosa che gli n.p. non rispettano è la loro storia personale. Possono aver avuto l’infanzia più dura in assoluto, molto più della tua, ma questo non basta per fargli spiritualmente crescere. La loro storia non genera delle risorse in grado di trasformare le loro vite in meglio, perché molto spesso viene soffocata in una melma talmente grande di superficialità che possono narrarla senza sentirla. La loro storia triste, tuttavia, resta nella tua testa perché è l’immagine del bambino sofferente e disperato, non amato, non coccolato e non capito a determinare la qualità del rifornimento che darai. Sono incapaci di rendere onore al loro vissuto, ai loro lutti, alle loro sconfitte o vittorie. Ricacciano negli anfratti del cervello tutto ciò che potrebbe far maturare. Se non impariamo nulla dal passato come possiamo evolverci? Se fossero in grado di fare dei cambiamenti nella loro vita sulla base del loro durissimo vissuto, sarebbero persone migliori. Oh, ma essere persone migliori ‘costa’. Allora tanto vale usare la propria storia triste per ottenere nutrimento narcisistico e mantenersi in piedi nella mediocrità!

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      6. Vero Claudleia….credo che loro usino le loro storie personali non per crescere ma per manipolare meglio gli altri…penso che abbiano imparato tramite l’osservazione (non certo dall’empatia, che non possiedono) che parlare di vissuti difficili a persone sensibili paga in termini di attaccamento e attenzioni…che sono quelle che all’inizio vogliono…poi la stessa persona che prima si mostrava ferita dalla vita diventa capace di ferirti a morte proprio facendo leva sulle cose del tuo passato che sa possono ferirti di più…per questo il male diventa doppio….ci si apre a qualcuno che crediamo possa capirci per aver passato cose simili e invece diventa il nostro stesso aguzzino…

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      7. Esatto. Tendiamo a reputare che capiscano la nostra storia perché hanno sofferto. In realtà ci indagano per mettere da parte informazioni utili da utilizzare nei momenti opportuni. E noi valorizziamo la loro storia come se fosse la nostra, credendo che facciano lo stesso. La loro storia, però, diventa solo l’ennesima maschera che viene tirata in ballo quando serve. E’ uno strumento utile, tutto qui.

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      8. Quindi loro usano e abusano della loro stessa sofferenza??? Mamma mia, a volte veramente penso che abbiano venduto l’anima…

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      9. Assolutamente sì! Amano i colpi di scena teatrali della loro storia ed è solo quelli che ti raccontano. Ti mettono in testa un quadro scenico, affinché il resto venga aggiunto dal nostro cervello… Se ci fai caso, possono averti raccontato un episodio tristissimo della loro infanzia una sola volta, ma l’hanno fatto in un modo talmente convincente da rendere quella la loro UNICA verità. Ti faccio un esempio: Maria conosce Filippo da poco. Nasce un’amicizia tra loro. Filippo un giorno invita Maria per un caffè. Accanto al caffè c’è una palazzina cielo terra gialla. Filippo guarda Maria e dice: “Ecco la casa della mia infanzia. Non riesco nemmeno a guardarla, perché qui ho preso tante di quelle botte che manco t’immagini… Era già gialla all’epoca delle violenze che ho subìto.”. Maria, a quel punto, non s’intenerisce? E non solo lei, ma chiunque. Quindi, ogni volta che Maria passerà davanti a quella palazzina penserà alla sofferenza del suo nuovo amico e così sarà ogni volta che si troverà davanti a una palazzina cielo terra gialla. Se lui è un n.p. è fregata.

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      10. Claudileia mi raccontò di essere stato maltrattato da bambino, buttato in un cassonetto perfino dai compagni di scuola elementare e di aver visto sua madre PAGARE con una piccola mancia quei bambini affinché giocassero con lui.
        Ecco sulla base di questi episodi ho giustificato la sua durezza, la sua sfiducia totale nel mondo, la sua rabbia costante, la sua incapacità ad aprirsi, ad instaurare rapporti profondi di amicizia, a non provare tenerezza, a tenersi a debita distanza da tutto ma soprattutto la sua malignità, la sua vendicativitá, la sua violenza verbale, l’aggressività, la prepotenza, l’arroganza, il non sentire il dolore altrui. Ho dimenticato me stessa perché volevo salvarlo da tutto questo che lo aveva reso una macchina con le sembianze umane, volevo fargli conoscere la bellezza del mondo, che esistono persone buone alle quali è bello donare in cambio di nulla, volevo mostrargli il lato rosa di un mondo che per lui era quasi un film horror. Non solo non ci sono riuscita ma è stata la mia condanna perché nulla scalfisce quel muro che c’è dentro, nulla se non la loro volontà che tuttavia o non c’è o è troppo poca rispetto all’impresa

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      11. Carissima Mirò, sono stata portata anch’io a giustificare TUTTO sulla base di immagini accuratamente tirate fuori dall’armadio in due periodi specifici: love bombing e smascheramento. Le immagini tirate fuori quando ho strappato la maschera erano colorate e vivide come nei dipinti della Kahlo o nei film di Almodovar. Aggiungiamo le lacrime da coccodrillo e siamo in pieno melodramma messicano. Ci ho messo ANNI per comprendere che certe persone erano in grado di piangere a commando e a mentire con tutto il corpo e che le loro storie (ammesso che fossero vere!) non avevano alcun peso oltre i momenti di rappresentazione scenica per ottenere un personale tornaconto, come la schiavitù psichica altrui.

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      12. Già…
        Anche a me ha detto che il padre maltrattava la madre. E non penso fossero inventate le cose, perchè a volte la rabbia nel dire che stava per mettere le mani addosso a lui o alla sorella penso fosse reale.
        Ma proprio per questo ho capito i momenti in cui perdeva la pazienza e gridava con me, piuttosto che quando voleva starsene per i fatti suoi (salvo dirmi platealmente che se diceva ci vediamo il giorno x ma poi non mi va, io non avviso… e non mi si deve chiedere spiegazioni) ma certe cose le si può capire, come forse il manipolare venga anche senza volerlo… non so.
        Ma la cosa che non posso capire è la cattiveria. Quella nell’usare i timori che in fiducia gli confidi; la cattiveria nel insistere in certi atteggiamenti di muro o di sfida anche passato il primo lungo periodo in cui puoi essere arrabbiato… insomma la cattiveria quando l’altro ha deposto le armi da una vita o addirittura non ha mai provato ad alzarle… questa è l’ingiustizia a cui fatico dare un motivo, una giustificazione ed ancor più una comprensione.

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      13. Anche io penso la stessa cosa. Cioè, trovano una persona capace di comprensione per le loro eventuali ferite passate e cosa fanno? La feriscono. Sono cose difficili da capire e accettare. Forse anche per questo, insieme al resto (poca presenza, triangolazione, silenzi) che alla fine ho deciso di chiudere…non si può accettare di essere sempre maltrattati in cambio di briciole di attenzione o qualche momento di intimità..che comunque sai che dopo essere stati con te ne vedono pure altre. Non ne vale proprio la pena.

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      14. Esatto! Se loro stessi vendono commercialmente la loro storia a chiunque la voglia comprare. Se non custodiscono il vero tesoro che hanno, perché mai dobbiamo pagarla a caro prezzo? Il mondo è pieno di persone che soffrono e non per questo ci svalutano.

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      15. Si è così. A volte sono storie vere a volte no. Quella purtroppo era vera perché non raccontata da lui … comunque i danni celebrali sono già prima della nascita secondo me. Ben prima…

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      16. Care Ragazze 🙂 bellissimo questo confronto, molto vero e giusto. Condivido in pieno, non c’è evoluzione se il vissuto viene strumentalizzato per ferire e maltrattare.
        Non aggiungo nulla di nuovo ma queste riflessioni ci dovrebbero aiutare ad aprire gli occhi e toglierci dalla testa di utilizzare la compassione per giustificare l’ingiustificabile, per me è così.
        Trovo desolante lo spreco di amore che questi imbecilli fanno e reiterano per tutta la vita, potrebbero scaldarsi, sciogliersi al tepore di un affetto vero, sincero invece triangolano, maltrattano e in estrema sintesi cercano di mantenere lo status quo.
        Vuol dire che stanno bene nel loro brodo, l’esempio di sbirciare il gatto spiaccicato è illuminante, ed è meglio lasciarli dove sono.
        L’adrenalina, mi collego al commento di Dance, si può provare anche con una persona normale non np magari per il solo periodo dell’innamoramento.
        Quello che contesto e proprio non riesco a tollerare è:
        ‘caro’ np trovi una controparte con cui hai una bellissima intesa, sessuale, emotiva, amicale (quello che ti pare) che dura per boh una settimana, un mese? un anno? quello che è … ti sei stufato (capita) chiudi la relazione come un essere umano ( 🙂 ), affronta la questione, niente silenzi, chiarisci, sopporta eventuali lacrime e recriminazioni, non lasciare strascichi, non tornare e passa alla prossima. Non ci credo che tutte/i siano pazze/i e vengano a darti il tormento se tu non usi deliberatamente strumenti che fanno impazzire.
        Credo sinceramente che ognuna delle squilibrate/i ossessionate/i dalla tua incredibile magnifica persona, se avesse avuto la possibilità di chiudere ‘civilmente’, avrebbe sofferto per un periodo, più o meno lungo e poi sarebbe andata avanti e ti avrebbe lasciato in pace. La crudeltà è fare di tutto per distruggere e mi dico a che ti serve? (è una domanda retorica lo so come funzioni caro/a np) ne trovi altre/i ne puoi trovare tante altre/i, in fondo ci sai fare o no?

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      17. Più che altro io ho pensato tanto a questa cosa…
        Dando le colpe all’altro, e dicendo “io non ci sarei mai arrivato se tu non fossi impazzita all’improvviso” E’ come non chiudere mai la porta e ciò che è peggio, è come dirti “hai la possibilità di “riaprirla” ma devi trovare TU il modo di rimediare… (anche se non comprendi esattamente rimediare a cosa! se no lo faresti anche) ma impazzisci nel dolore che sia colpa tua e nel non trovare modo di farlo tornare, perchè stuzzichi, ti rendi dolce, ti arrabbi… nulla.. nulla lo fa tornare o cambia le cose

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      18. Eh già Morgana, ci ho riflettuto anche io, perché con questo non riuscivo a uscirne? Non è certo la prima relazione che non funziona, cosa c’è di diverso?

        Però, anche se fuori argomento, volevo farti i complimenti, davvero per quanto sarai senza dubbio a pezzi, hai un modo di porti nei commenti assolutamente diverso rispetto a un mese fa.
        Tra le righe si legge consapevolezza della tua essenza, vuoi rimane come sei e non lasciare che questa disavventura ti cambi nella tua essenza più vera. Brava, anzi bravissima. Ti stai evolvendo senza perdere integrità.
        Ti abbraccio.

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      19. Grazie Babi davvero,
        Le chiusure delle storie passate mi hanno sempre fatto soffrire ma questa è stata diversa, la cosa più cruda ma che forse mi ha un po’ aiutato, è che mi ha obbligato a guardarmi dentro ero..così azzerata da dovermi ricostruire alla base o restavo per terra vuota. Non ho superato questa fase ma almeno non provo quella rabbia verso di lui da non “tenermi” , anche se ho sempre l’ombra di sensi di colpa e dispiacere nel non vivere più certe cose con lui.
        Mi sono resa conto che non avevo più un identità, non so chi fossi, che gusti avessi.. cosa piacesse a ME fare. Mi ero abituata a fare ciò che meglio faceva a lui. Per quello ho iniziato a buttarmi in iniziative che mi davano sentore di potermi piacere, e lo sto facendo anche se umoralmente so di essere instabile.
        Mi aiutate voi, e gli amici. Così come mi aiuta cercare (per quanto posso) di evitare anche il suo sguardo..
        Ma ripeto, temo.. l’instabilità. Questa settimana ho passato una notte a piangere non riuscivo a fermarmi, il mattino dopo son rimasta a casa perché avevo gli occhi così gonfi che si erano quasi totalmente chiusi. Mai successo ma almeno ero più calma..scarica
        Lo so sembra da idioti ma mi sento “a posto” anche solo per il fatto che sto facendo i conti con me stessa, non ho più il senso di colpa di sbroccare con lui, non è più contemplato nell’esternare ciò che provo.
        Spero in tutto questo di resistere
        Di una cosa sono contenta… che nell’essermi chiusa in casa, sono riuscita a scriverne un racconto, breve ma è il mio primo racconto. Ho sempre scritto poesie e con lui avevo smesso. Ho provato a mettere insieme i pezzi e scriverne un racconto e mi hanno appena risposto che lo pubblicheranno in rete. E’ solo una vetrina ma ne sono contenta, riacquisisco spazi miei. Ripeto spero solo di resistere
        Integrità, ce la teniamo tutte stretta o non saremmo qui a mostrare la nostra sensibilità che esiste ancora a che vogliamo condividere nonostante tutto…
        Un abbraccio

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      20. Ma bravissima! Credo nel potere terapeutico della scrittura. Ti invio, così come a tutte voi donne (il concorso è al femminile!) un link del Concorso Lingua Madre. Se volete partecipare avete tempo entro il 31 dicembre. Buttate giù 5 paginette e via! http://concorsolinguamadre.it/ Andate sul bando perché ci sono diverse sezioni, anche una dedicata alla fotografia. Abbracci e ancora una volta complimenti!

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      21. Morganaaaa cuore!!!! Ma questa è una notiziona non bella di più: pubblicano un tuo racconto … voglio, devo assolutamente leggerlo, ti prego se Claudileia acconsente inseriscilo in un commento oppure mandaci l’indirizzo o non so, troviamo un modo ti prego ti prego ti prego…..
        Guarda ho le lacrime di gioia.
        So bene che stai ancora malissimo, svegliarsi con gli occhi gonfi è capitato anche a me, anche di singhiozzare sotto la doccia se è per questo.
        Non vorrei urtare nessuna sensibilità ma nel Talmud c’è scritto : state molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale…. un po’ più in basso del braccio per
        essere protetta e dal lato del cuore per essere amata.
        Un bacione.

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      22. Grazie Babi e Claudileia,
        Per i complimenti e le dritte. Sono un pastrocchio per la verità nello scrivere, un po confusionaria, però fa piacere, tanto comunque 😊
        È caricato sul sito interwine, é molto breve, in pratica parla di ciò che vivi al di quà della “pioggia” sperando sempre di trovare oltre essa un arcobaleno pronto a darti speranza o a darti la possibilità di ricrederti sulle cose brutte. Finché (spero sia di buon auspicio per me e per tutte voi) sei pronta ad “azzardare” a passare sotto quella cascata di pioggia…per andare a prendertelo il tuo arcobaleno. mi piace molto il finale 😷:
        “Adesso Morgana aveva imparato anche ad andare incontro alla pioggia…. Per non morire, per ritrovare se stessa persa nel labirinto narcisistico in cui era stata “archiviata”. Ma soprattutto per imparare ad avere coraggio; nulla è mai perso se hai la sfrontatezza di oltrepassare le nubi… E se ci riesci potrai permetterti la debolezza di “amare”

        Un bacio a voi

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  10. Pronto Massimino

    Attento, perché i tuoi fratelli, quelli con cui ora giochi con i robot e i videogames un giorno diventeranno i tuoi peggiori nemici, cercheranno di annientarti psicologicamente, farti passare per folle, distruggerti, e rubarti tutto quello che hai. Faranno cattiverie mostruose nei tuoi confronti.

    Però ricorda che Mamma e Papà saranno sempre con te, anche nel momento in cui non li vedrai, sappi che ti sono vicini e ti proteggono.

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    1. Complimenti Morgana . Ha ragione Claudileia la scrittura aiuta a fare chiarezza dentro di noi , ci dà la possibilità di mettere ordine nei nostri pensieri , nel fissare e guardare meglio le nostre emozioni. Continua a coltivare questo interesse . Anch’io voglo leggerti e visitero’ il sito. Bellissimi i pensieri con cui concludi il tuo articolo. Oltrepassiamo le nubi evviva e troveremo il nostro arcobaleno. Anche a me piace scrivere , per il momento scrivo delle filastrocche e qualche racconto per bambini. Ti abbraccio e non sprecare le tue lacrime per un mostro di aguzzino che imparerai piano piano ad allontanare dalla tua vita .

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      1. Grazie Tiziana. Fra tutti i sensi di colpa che mi ha “passato” , uno, il più grosso per cui mi sono presa l etichetta di ossessiva, era lo sfogarmi scrivendo a lui per avere un perché… Non fumoso . Invece ne avevo quell’etichetta.. E nuove colpe buttate senza spiegarle o dare me il modo di farlo. Ecco .. Scrivere tra sè e sè mi ha messo da parte almeno questa colpa. E a me ha dato tanto questa cosa.
        Se vai su quel sito puoi proporre anche altri generi di scrittura, fallo. È qualcosa che ti fa ricominciare ad interagire , ti mette alla prova a confronto con persone “normali”, a me ha aiutato anche a rompere quel senso di isolamento che sentivo. Ed ancora a volte sento ma molto meno.
        Ë esprimersi… Mi mancava e forse bisognerebbe sempre averne fame.

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  11. Cerca di essere te stessa,liberati di tutti quei sensi di colpa fasulli,che ti hanno inculcato ,solo per il fatto di essere fuori dal coro e non come loro,per la tua intraprendenza e solarità e non uno zombie omologato come piace a loro,non una fotocopia di una sorella ,che definivano’ la perfezione’ che di perfetto non ha
    nulla.Io sono come sono con i miei pregi e difetti come tutti e senza far male a nessuno non devo certo pagare per le frustrazioni altrui.

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  12. Ehi cucciolo! Mi ricordo di te! Che bel bambino, veramente educato! Sai che lo sei anche troppo? Si? Quante volte dici “si” in un giorno? Tante, vero? Ogni tanto, non sempre, scegli di dire anche la parola “no” e non provare, quando lo fai, a giustificarlo con quell’aria scommessa, come se facessi un torto irreparabile. Tranquillo! Non succede nulla, non cambia nulla! Impara che un tuo rifiuto ad una richiesta potrà fare stare male la persona che si rivolge a te (valuta sempre che non sia fatto apposta), ma se quella persona riconoscerà il tuo valore, ed impara prima di tutto a riconoscerlo, non si allontanerà! E se andrà via, pazienza! Avrai tantissime occasioni per sviluppare nuove conoscenze, nuove amicizie e quando capirai di cosa parlo, troverai l’amore! Respira e prenditi il tempo di riflettere sulla tua risposta e “concediti” solo a chi lo ritieni strettamente necessario! Abbi cura per il tuo tempo, è prezioso! Non trascurarlo e non sprecarlo per chi non lo valorizza con la sua presenza! Scegli di testa tua! Sei cresciuto con sani valori, hai superato i “maestri” mamma e papà (ringraziali sempre, anche se sono rompiscatole, perché tu parti da loro) e, da questo punto di vista, non potrai fare altro che essere felice per questo! Ridi, piangi, arrabbiati e stupisciti tutte le volte che vuoi! Tratta gli altri come vorresti essere trattato e non farti trattare come non vorresti essere trattato! Per il resto, vai bene così, con pregi e difetti! Ti voglio bene, cucciolo!

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  13. ricordati di dire a quella donna grande di non dimenticarsi di te. Di ricordare quella bambina timida, introversa che amava l’alba, che annusava l’aria. Ricordale che quel dovere di essere brava bambina, brava studentessa, brava figlia, modesta, che doveva piacere a sua madre non era l’unico dovere. Ricordale che è diritto star bene, che i bambini non devono vedere le botte, che non era “addormentata” ma era solo timida. Che se a 11 anni pensava alla morte per dare rimorso ed essere vista non era naturale. Che ci si ribella. Che si deve ridere, giocare, ballare, essere felici. Ricordale i tuoi bei temi d’italiano, i tuoi sogni ad occhi aperti. Dille che è cambiata – per forza – ma che tu non sei andata via, che ci sono ancora le cose buone che voi due conoscete. Ridalle la gentilezza, la capacità di ascolto e accompagnala verso la fiducia.

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  14. Mi direi meritavi genitori migliori…mi direi ce l’hai fatta per cose più gravi ora ti stai facendo calpestare da un farabutto….mi direi hai lottato tutta una vita,ora ti stai arrendendo ad un essere simile….la bambina che ero ,ha passato la vita in una casa dove si litigava solo, debiti a morire e una madre che beveva, ricordi belli pochi ,ma con i miei zii non con loro, mai un gesto d’affetto …mai…lo stesso per i nipoti come potevano se non lo hanno fatto a noi figli….sempre a parlare di malattie, mai che si sorridesse in casa ,mia urla e depressione, ora anziani, mamma depressa, passo poco da lei, mi viene il panico prima di salire. Invidiavo ed invidio le mie amiche che hanno mamme presenti e straordinarie, mia mamma invidia me perc x lei non mi manca nulla, dovrebbe sapere l’inferno che ho dentro……. …..mai un complimento
    se mi vede con una gonna più corta dice ma come sei combinata….se vede mia sorella stai benissimo…..mi direi brava salvati da quell’essere e goditi quello che hai perc te lo sei meritato!!!!

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  15. Poiché mi sono resa conto di avere parlato con lo psicopatico, adesso mi pare corretto riparare e scrivere alla Babi baby.

    Cara Babi, sei la sorella maggiore, non sei la mamma non devi farti carico di oneri che non ti spettano, anche se i tuoi lo hanno fatto per amore non possono caricarti della responsabilità di altri (parecchi) figli, piccoli e piccolissimi rispetto a i quali tu, di solo 4 anni, sei una grandona.
    Sei brava, ti piace studiare continua, ma scegli tu cosa, inutile farti bloccare a giurisprudenza se preferisci ingegneria o medicina, segui le tua passioni, i tuoi genitori pur facendolo ‘per il tuo bene’ non sono te, non sanno quello che ti piace o quello per cui hai migliore inclinazione, lo sai meglio tu anche se non hai ancora compiuto 18 anni quando ti sei iscritta all’università.
    I sacrifici li fanno i genitori e se loro hanno fatto passi più lunghi della gamba non è un problema tuo. Va bene dare una mano nell’attività dei tuoi ma non farti travolgere, va bene aiutare i fratelli a fare i compiti ma fallo dopo avere finito i tuoi e se sei stanca lascia che si arrangino. Chiedi e pretendi quello che ti serve, sei sempre stata responsabile e autonoma e altruista, benissimo – non esagerare, ricordati che un po’ di sano egoismo è positivo, non devi cercare la perfezione: non esiste. Non devi compiacere nessuno, non ci riuscirai mai. Non devi essere per forza bella, brava, buona, accetta i tuoi limiti e fatteli amici. Rilassati, divertiti, prendi la vita con un minimo di leggerezza. Un bacione, ci vediamo presto. Babi.

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