Cosa succede quando un narcisista sa di essere stato inquadrato da voi?

https://narcwise.com/2018/09/18/what-happens-when-narc-knows-you-know/
Autrice: Maggie McGee è Master in Psicologia e mental coach specializzata nel trattamento delle vittime di abuso narcisistico. È fondatrice della pagina http://www.narcwise.com
Trad. C. Lemes Dias

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Cosa succede quando un narcisista sa di essere stato individuato da voi? Siete all’inizio del vostro viaggio di recupero dall’abuso narcisistico? State imparando tutto sul disturbo della personalità narcisistico e state facendo i conti con l’abuso che avete subito? Se è così, è probabile che vi state svegliando per una brutta verità: state imparando chi è il narcisista patologico e cos’è capace di fare. E la domanda “cosa succede quando il narcisista sa che ho capito di che pasta è fatto?” va e viene nella vostra mente.

Comprensibilmente (e necessariamente), prendere consapevolezza di questo significa che l’impulso di liberarvi è in crescita dentro di voi. È altrettanto ragionevole – a causa della natura del disturbo – sentirvi stressati, ansiosi e possibilmente anche spaventati da quello che accadrà quando si renderanno conto che sapete un bel po’ su di loro.

Il narcisismo patologico è composto da uno spettro, con una varietà di profili diversi che coprono il continuum, compresi narcisisti palesi, nascosti, maligni e sociopatici.

In particolare, il modo in cui ognuno reagisce quando sa di essere stato inquadrato varia. Ci sono tuttavia alcuni punti in comune.

Nel prepararvi alla liberazione, questo articolo stabilisce per voi le probabili risposte dei narcisisti sgamati.

LA MENTALITÀ DEL BULLO

Capire ciò che nutre un narcisista patologico è il punto più vicino al quale un individuo non disturbato può arrivare nel tentativo di seguire i processi di pensiero irrazionali che guidano il loro comportamento.

Impostiamo la scena e cerchiamo di delinearla in relazione a ciò che accade quando sono nati.

Laddove le vostre relazioni sono basate sulla connessione e l’attenzione genuina per coloro con cui scegliete di relazionarvi, per una persona affetta da DNP (Disturbo narcisista di personalità) non è bene così.

Per un narcisista patologico le persone sono strumenti che hanno uno scopo ben preciso. In particolare, servono solo a nutrire le loro convinzioni sulla terra fantastica che hanno creato dove si radunano come esseri supremi, onnipotenti, speciali e perfetti.

Questa necessità è tale che sono effettivamente dipendenti dal garantire la corroborazione che supporta queste credenze, da qui il termine “offerta”. La dipendenza di un narcisista patologico è la dipendenza da questo rinforzo esterno sul quale le sue false credenze si basano per tenere a bada la conoscenza del Vero Sé.

Come con qualsiasi dipendenza, l’assenza della droga ha ripercussioni significative per il dipendente. Il narcisista vive nella convinzione che senza soddisfare i suoi bisogni di “nutrimento” la sua sopravvivenza resta compromessa.

Non è quindi una sorpresa che di fronte all’impossibilità di segnare il suo bersaglio, di perdere la sua scorta, prendano il sopravvento gli aspetti più oscuri della personalità narcisista.

IL PUNTO DI NON RITORNO DEL NARCISISTA

Il più delle volte, la loro negazione è (quasi) a prova di proiettile e li protegge con successo dalla loro terribile verità. È (quasi) inconcepibile per loro l’idea che potrebbero essere difettosi. Ciò è evidenziato in tutte le accuse e polemiche che mettono in piedi per difendere le loro azioni e comportamenti, come la proiezione, la negazione di fatti inconfutabili, ecc.

La struttura del disturbo è tale che la consapevolezza cosciente del sentirsi minacciati è rara. Il punto critico di vulnerabilità per il narcisista è generalmente un culmine delle circostanze che si verificano quando:

  1. Siete ancora utili a loro come rifornimento, e quindi non hanno ancora deciso di scartarvi. In altre parole, nutrire la loro dipendenza è a rischio;
  2. Sono consapevoli del fatto che nonostante i loro instancabili sforzi per rendervi sottomesse/i con il gaslight, avete conservato parte della vostra autonomia, chiarezza di pensiero, fiducia in voi stessi, capacità di mettere in discussione la realtà che creano per voi e di essere comunque felici. Questa frattura del loro controllo su di voi, sfida profondamente il loro concetto di sé;
  3. Oppure avete fatto qualcosa che penetra sufficientemente nel loro scudo al punto di minacciare le loro false percezioni di grandiosità, superiorità, diritto e/o potere (avete generato una ferita narcisistica). Per esempio: avete fatto qualcosa che comunica loro che non hanno il controllo su di voi, ad esempio hanno scoperto che avete sollevato le vostre preoccupazioni su di loro con qualcun altro; oppure che non avete rispettato le loro direttive e fatto qualcosa per voi stessi; sostanzialmente, vi colpevolizza per aver esposto il loro comportamento disturbato in modo evidente, ecc.

ALLORA, COSA SUCCEDE QUANDO IL NARCISISTA SA DI ESSERE STATO INQUADRATO?

Potere e controllo

L’unico modo in cui il narcisista patologico sa come riguadagnare il proprio equilibrio interiore e tornare a sentirsi al sicuro nel suo mondo di finzione, è quello di ristabilire il controllo e il potere su di voi. Passerà, quindi, ad agire in modo frenetico, maniacale, perché la sua vita dipende da questo, in un certo senso.

Il controllo e il potere del narcisista implicano invariabilmente la prova che avete torto. Secondo il loro modo di pensare, se riescono a riprendere il potere su di voi, annullano anche la minaccia che ponete al loro Falso sé. (Per ulteriori informazioni sull’importanza di invalidare la vostra lettura dei fatti vide Il narcisismo e l’invalidazione delle prede: come cancellano a fuoco lento un’identità.)

Ricordate che per il narcisista, i difetti/errori/faglie non possono essere integrati nella visione che hanno degli altri a causa della scissione (consultate il Narc Wise Glossary per qualsiasi termine di aggiornamento). Potete essere soltanto buoni o soltanto cattivi. Sempre giusti, o sempre sbagliati.

Per confermare che avete “torto” su tutti i front, è sufficiente insabbiare tutte le prove, compresi i vostri sospetti su di loro.

Invalidando voi e le vostre opinioni, ripristinano il loro controllo su di voi e, alla fine, anche il controllo su se stessi. La minaccia che rappresentavate viene sradicata proprio attraverso questo meccanismo.

AMPLIFICAZIONE DEI LORO METODI “O LA VA O LA SPACCA”

Come affermato, i livelli di narcisismo variano. Anche se preferisco dire i modus operandi.

Alcuni sono fan della violenza aggressiva fisica/verbale e bullismo, alcuni amano l’approccio della “povera vittima”; altri fanno uso del gaslighting di modo talmente subdolo e costante che terminano per infrangere la fiducia che avete in voi stessi; alcuni, invece, infondono in voi l’illusione di essere, soprattutto, i più grandi donatori e amanti del mondo.

A prescindere del metodo che hanno eletto per tenervi nel sacco, aspettatevi che venga amplificato quando inquadrateli.

Useranno i loro cavalli di battaglia fino a raggiungere l’obiettivo che vogliono.

I MECCANISMI NARCISISTI PIÙ PREVEDIBILI QUANDO SI SENTONO MINACCIATI

1. La rabbia narcisistica

Si tratta di una furia e di una serie di inventive come non avete mai visto prima. È la manifestazione esterna del cortocircuito interno del narcisista. La loro completa incapacità di far fronte alla verità di chi sono.

È la rabbia scatenata dall’essere stati smascherati e visti per ciò che sono: deboli, fuori controllo e falsi. È la loro visione di ciò che sta sotto la loro negazione e la momentanea comprensione di essere talmente imperfetti al punto di essere visti da voi come persone disturbate. È un’istantanea in cui comprendono ciò che trascorrono la vita a nascondere ossessivamente.

Nel momento della rabbia narcisistica, diventano completamente fuori controllo. Questo non significa “fuori controllo” rispetto all’intenzionalità, alla consapevolezza delle azioni e comportamenti, né per quanto riguarda le responsabilità. Significa “fuori controllo” in termini di conseguenze del danno.

L’espressione della loro rabbia può variare. Tuttavia, maggiore è la lesione narcisistica, peggiore è la reazione – che può passare dall’aggressione verbale alla fisica.

2. Crudeltà

Subito dopo la rabbia narcisistica, fanno un passo indietro verso la manipolazione e l’abuso calcolato. È il ritorno dall’essere fuori controllo, al pieno controllo e alla consapevolezza di tutte le azioni e i comportamenti.

La malignità di cui è capace il narcisista patologico e che sperimentate regolarmente in alcune forme durante la svalutazione, è a questo punto completamente scatenata.

Fanno uso della crudeltà non solo per darvi una lezione su chi ha potere e controllo su di voi, ma anche per punirvi. Per causarvi una ferita. Perché nelle loro menti a) hanno il diritto di farlo, e b) ve lo meritate.

Allora, che aspetto ha questa crudeltà? Di nuovo, questo dipenderà dal livello e dal ‘modus operandi’ del narcisista. Le strategie comuni che sfruttano la conoscenza che hanno su di voi in base alle vulnerabilità che avete condiviso con loro sono:

a) Lanciare un’esca – deliberatamente appetibile e antagonizzante per farvi reagire negativamente, così da affondare il colpo sulle vostre ferite più profonde.

b) Gaslighting: intensificare gli sforzi per mettere in discussione il vostro senso della realtà e la vostra salute mentale (per ulteriori informazioni su questa strategia leggete 5 ways to counteract the narcissist’s gaslighting)

c) Trattenimento/Ostruzionismo: rimozione dell’accesso a informazioni, risorse emotive o fisiche da cui dipendete o che apprezzate di più. Negarvi l’accesso ai bambini per nessuna ragione valida, isolarvi dal supporto emotivo/sociale e far uso della violenza economica, sono alcuni esempi.

d) Campagne diffamatorie – diffondere informazioni false e pettegolezzi, screditarvi, sabotarvi, controllarvi e isolarvi ulteriormente (per ulteriori informazioni sulle campagne diffamatorie e su come affrontarle, leggete Narcissists and smear campaigns: Why they do ite What can be done to stop the narcissist’s smear campaign).

3. Hoovering

Se il narcisista crede che ci sia ancora la possibilità di farvi il lavaggio del cervello per riportarvi nel suo mondo di finzione, e che siete ancora utili come nutrimento, il hoovering vi colpirà duro. Ecco alcune delle strategie utilizzate per risucchiarvi nella rete.

ANCORA UNA VOLTA: sfruttano tutta la conoscenza che hanno su di voi e attivano le mine che hanno programmato attraverso l’abuso, quindi, potete aspettarvi:

  • Love-bombingVi bombardano con dichiarazioni d’amore, promesse del futuro rapporto emotivamente sano – che non potete proprio rifiutare – e immagini sui loro futuri cambiamenti.
  • L’apologia del falso spesso accompagnando il love bombing, se il narcisista ritiene necessario ai fini del hoovering, c’è il “mi dispiace, ma mica tanto”. Un’apologia priva di sincerità, responsabilità o empatia, ancora srotolata come messaggi di bombardamento amoroso per dirvi esattamente quello che volete sentire (per ulteriori informazioni sull’apologia del falso andate su The narcissist’s apology: Sorry, not sorry).
  • Uso della paura, della colpa e dell’obbligo – richieste e pretese che implicano il soddisfacimento dei suoi bisogni, ma che stimolano le vostre ferite più profonde e suscitano reazioni predeterminate al fine di riportarvi indietro. Possono sembrare qualcosa come “come hai potuto farmi questo, dopo tutto quello che ho fatto per te!” oppure “nessuno ti amerà mai come me“, ecc.

NON FARE LA/ IL DIFFICILE, SU!

Questo tipo di attacco è probabilmente il più difficile da sopportare perché mira a ciò che desiderate di più, ma che temono di più. È esattamente il motivo per cui vengono utilizzati su di voi.

Ricordate che non siete dei burattini. Tagliate i fili!

4. Lo scarto

D’altra parte, se il narcisista capisce che il suo gioco è finito e che voi non rappresentate più un nutrimento utile per lui, la fase finale del ciclo di abuso narcisistico verrà tolta dal sacco attraverso lo scarto doloroso.

Lo scarto indimenticabile è il seguito di tutte le minacce implicite durante il processo di svalutazione. È il rifiuto e l’abbandono criptico, privo di qualsiasi chiusura.

Nella maggior parte dei casi, il narcisista avrà già rifornimenti alternativi allineati. La frequentazione di questi rifornimenti verrà intensificata prima del vostro scarto per garantire la vostra consapevolezza della sostituibilità come punizione aggiunta.
Per ulteriori informazioni sulle fasi del ciclo di abuso narcisistico, leggete From ‘soul mate’ to worthless: What’s behind the narcissist’s 180?

COSA FARE PER QUELLO CHE SUCCEDE DOPO CHE IL NARCISISTA SA DI ESSERE STATO INQUADRATO?

Molte delle tattiche abusive citate, come sapete, sono presenti nel corso di una relazione con un narcisista abusivo.

Quando vengono applicate una volta che il narcisista sa di essere stato individuato, la differenza è che non ha più nulla da perdere. In particolare, il nutrimento che date. La battaglia è quindi “senza esclusione di colpi”, il clima da “fine dei tempi”. Una situazione talmente diabolica che vi sembrerà di avere a che fare con Satana in persona, sceso sulla Terra per prendersi gioco di voi.

Se avete una fede persino questa potrebbe traballare. Chiaramente è qualcosa che mina le vostre base.

Ora che sapete come sarà per favore non considerate nemmeno la possibilità di ciò che può accadere e probabilmente accadrà, come logica per rimanere nella situazione in cui vi trovate ora.

Ricordate che la paura, e una miriade di altri esiti negativi sul vostro benessere e sui progetti più importanti della vostra vita – che cercate di preservare dall’abuso narcisistico – costituisce la ragione per la quale avete deciso di liberarvi.

Non siete soli. C’è modo di aiutarsi.

Se avete bisogno di supporto per prepararvi a lasciare la vostra relazione abusiva, contattate i centri anti violenza domestica o chiamate la linea telefonica nazionale per la violenza domestica per le informazioni e lo sviluppo di un piano di sicurezza.

Per supporto contro l’autolesionismo o i pensieri suicidi, si prega di contattare il servizio di prevenzione locale. Negli USA, per i servizi più vicini a voi potete fare riferimento all’International Association for Suicide Prevention.

Se in qualsiasi momento temete che voi stessi o chiunque altro sia in pericolo imminente, contattate immediatamente i servizi di emergenza.

Avete questa possibilità. Avete mille modi di superare tutto. Fatelo.

Svegliatevi da questo incubo. Preparatevi. Pianificate. E liberatevi.

Per ulteriori consigli pratici sui modi in cui potete uscire dalla rete di un/a narcisista andate su:

Come sempre, si prega di condividere i tuoi pensieri, esperienze e approfondimenti sui problemi in questo articolo nei commenti qui sotto. Più condividiamo, più insegniamo e aiutiamo l’un l’altro a rivendicare la nostra libertà.

53 pensieri su “Cosa succede quando un narcisista sa di essere stato inquadrato da voi?

    1. Io vivo un incubo da 15 anni. Ho avuto un infanzia difficile, ho perso i genitori a 10 anni e da lì ho sviluppato una profonda empatia. Ero alla ricerca di amore, sicurezza ed ho fatto la peggiore delle scelte. Quattro anni fa l’ho tradito e lasciato, è ritornato. Ho barattato la mia libertà con la promessa di un figlio, ho aspettato per vedere come si comportava. Era diventato meraviglioso, abbiamo fatto un figlio, ora ha 5 mesi. Dalla sua nascita, un inferno. Addirittura dovevo allattarlo di nascosto per evitare le sue scenate di gelosia. Ora, per il bene del bambino voglio lasciarlo.

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      1. Cara Sxl, se lui vede il bimbo come un nemico la vedo dura che possa essere un buon padre per lui. Mi piacerebbe avere più dettagli della tua storia, perché mi sembra che lui ti abbia riagganciata con l’intenzione di vendicarsi del tuo abbandono. In questo senso, prima ha promesso ciò che volevi diventando un essere meraviglioso, e poi ha tolto la maschera in via definitiva per assistere alla tua sofferenza. Un abbraccio a te!

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      2. Ha escogitato un modo estremamente crudele per vendicarsi: farti fare un figlio e punirti per tutta la vita attraverso tuo figlio. Un padre narcisista è una maledizione e una fonte di sofferenza per tutta la vita. L’ideale sarebbe che il bambino non lo conoscesse e non lo frequentasse, in ogni caso il male che lui ti ha fatto e ti farà sarà molto efficace, perché i narcisisti sono maestri nel procurare danni gravi e duraturi.

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  1. tutto vero… con me ha scatenato la diffamazione senza ritegno, tantopiù che lo ha fatto in sede legale, quindi con un affondo davvero mirato a “uccidere”. Ha dichiarato anche cose false (la cui falsità posso provare, parlo senza tema di smentita) come ad anticipare quello che avrei potuto dire io, cioè ha ribaltato tutto.
    Solo che io a distanza di tempo inizio a vedere le cose con più lucidità, anche se a volte ho creduto di farlo. Ma una persona “normale” per quanta rabbia possa avere dentro, arriva a questo? non so.
    La dissociazione tra gli occhi adoranti e le parole di amore infinito e l’opposta malefica cattiveria restano ancora, per me, un coltello conficcato nella mia capacità di comprendere.
    Ottimo articolo, Claudileia.
    A presto
    P

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  2. Ciao a tutte/i
    È un po’ che non scrivo ma vi leggo sempre, sta venendo  meno l’esigenza di raccontare e rivivere ciò che è stato di questa assurda storia, non ho piu voglia di pensarci, la prendo come una cosa positiva (spero). Tuttavia questo articolo mi ha spinto a commentare, mi ha  risvegliato ricordi terribili soprattutto negli ultimi riagganci.
    Un ulteriore errore che si fa, quantomeno che ho fatto io, è quello di far capire o peggio dire chiaramente che hai scoperto il macabro giochetto e continuare a relazionarsi con lui, la crudeltà che suscita in loro è veramente devastante…

    ……. La battaglia è quindi “senza esclusione di colpi”, il clima da “fine dei tempi”. Una situazione talmente diabolica che vi sembrerà di avere a che fare con Satana in persona, sceso sulla Terra per prendersi gioco di voi.

    Proprio cosi, la mia consapevolezza dichiarata, per lui,  era evidentemente insopportabile  e la crudeltà era palesata sfacciatamente, ormai non aveva più nulla da perdere, lo scarto definitivo era in atto e si è premunito  anche di comunicarmi che ero prontamente sostituibile:
    “- questo è l’anno dei cambiamenti, devo cambiare anche questa storia….” –

    Ma ora che ha verificato il mio blocco, cosa penserà? Cosa passa per la testa a questi fulminati a vedersi tirare su il muro finalmente con determinazione?
    Proveranno sempre una ferita narcisistica?
    O semplicemente girano pagina e ti archiviano senza desiderio di rivendicazione o perché troppo faticoso e complicato tentare riagganci? Mah…!?

    Un abbraccio a tutti.

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    1. Ciao a tutti,
      Leggo e rileggo articoli sul narcisista PL ormai da 3 anni con relative interruzioni delle letture per poter negare la possibilità che sia il mio caso.. È
      Bestiale vivere con questa ossessione/dubbio e volerlo a tutti i costi negare; non voler accettare che io possa vivere una situazione analoga a tante altre; non può essere così, lui non è così; il suo comportamento è solo “simile” ai comportamenti di questi individui bestiali, la definizione “Satana sceso in terra” è veramente azzeccata. Gli ho detto già da tempo, nei litigi esagerati, che ha una patologia e che dovrebbe curarsi perché non è in grado di amare nessuno all’infuori di sé stesso anzi non ama neanche se stesso, sarà sempre una persona infelice che cercherà la propria felicità nella infelicità dell’altro.
      Non so cosa pensare, sono confusa, forse mi sbaglio, da mostro si trasforma in angelo ogni qualvolta io mi allontano e io mi ravvedo dicendomi che sono una stupida che si lascia influenzare dalle letture.. Ha conquistato i miei genitori ma continua a criticare i miei figli; inizialmente si era conquistato anche loro.. Ho pensato anche di avere anch’io “quel” problema o forse di averlo solo io perché riesco a non rimanere inerme di fronte alle sue aggressioni ma che anzi “manipolo” il discorso rigirandolo con grande abilità oratoria, a volte lo zittisco e fa la vittima con attacchi d’ansia e chiudendosi nella “sofferenza” a volte scateno una violenza verbale estrema che mi lascia senza forze.. Sono io che sbaglio o è veramente lui?
      Scusate la confusione e le parole dette seguendo il flusso di pensieri ingarbugliati…

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      1. Ciao Milena e benvenuta nel blog.
        Quello che provi lo capisco molto bene infatti anche io ho avuto (e ogni tanto ho ancora) gli stessi dubbi riguardo il mio primo partner narcisista.
        Ma poi mi sono detta che se i loro comportamenti a volte incomprensibili ci hanno spinte a fare ricerche su ricerche e approdare in blog con questo di Claudileia o altri che trattano l’argomento “narcisismo” sicuramente un motivo c’e’.
        Loro attuano modalità molto tipiche, difficili da confondere con altre tipologie di “stronzi”, e sicuramente uno dei segni che abbiamo avuto a che fare proprio con u narcisista è la confusione che proviamo, i dubbi, la sensazione di esser noi quelle “sbagliate” e l’idea che forse loro abbiamo ragione. Questa è la caratteristica regina che ci dice che siamo state (o siamo) in un rapporto di questo tipo.
        Sul dire al narcisista che ha un problema da curare purtroppo si va a sbattere in un muro di gomma.
        In un commento è stata posta la domanda se sapere che un partner sia narcisista possa rappresentare o meno un vantaggio per noi nei loro riguardi.
        Io credo che la consapevolezza del loro disturbo deve servire A NOI per prendere le distanze dal rapporto abusivo e tossico, loro non se ne fanno nulla perchè il loro è un disturbo egosintonico, ovvero non ritengono di essere malati.
        A volte sembrano avere momenti di “lucidità” ma non sono riflessioni vere su sè stessi e la necessità di curarsi ma solo modi per spingere la vittima a restare legata a loro impegnandosi a fare del suo meglio per “aiutarli”, cosa che alla fine, come è stato molto ben testimoniato da molte di noi, si rivela un’impresa che toglie solo energie a noi a garantisce nutrimento narcisistico a loro.
        Anche il cercare alleanze esterne contro di te fa parte dei loro schemi tipici.
        Un abbraccio

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      2. Cara Milena,

        mi trovo a pensare spesso anche io : forse sono io ad esagerare. Io non gli ho mai detto di avere scoperto il suo disturbo ma diverse volte lo ha accennato lui negandolo subito dopo.
        Le prime volte che ho assistito alla rabbia narcisistica ero senza parole. Poi piano piano ho iniziato a rispondere a perdere tutte le energie cercando di contro manipolarlo. I suoi discorsi privi di senso e di morale potevano durare ore. Poi in un batter d’occhio cambiava espressione del volto e tornava la machera romantica. Nei suoi ultimi messaggi, 3 giorni fa mi ha scritto: io sono un leader e tu una combattente per questo non funziona tra noi. Poi ha aggiunto che senza di me adesso non è più leader di nessuno. Da mostro si trasforma in angelo ogni qualvolta io mi allontano…ti capisco benissimo purtroppo. Ed è proprio questo gioco che ci tiene legate. A volte riascolto i messaggi in segreteria…li ho tenuti. Scatti di ira indescrivibile. I suoi amici spesso gli lasciano i bambini….per farti capire com’è stato bravo a nascondersi. Pero qualche sua amica ha tentato di avvisarmi. Con il senno di poi capisco certi commenti.

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  3. Articolo scrtto per me, come tanti altri. Tutto vero, violenza compresa. E’ mancato il love bombing, a parte qualche debole ridicolo tentativo. Il resto tutto e di più, senza esclusione di colpi. La frase più “umile”? Mi dispiace che tu pensi questo di me..che è esattamente la negazione che ci sia qualcosa di vero in quello che dico. L’unica soluzione è davvero lasciarli al loro destino, ma soprattutto, adesso che ci sono più mezzi per conoscere, per capire, adesso che se ne parla, bisogna dar ascolto alle proprie intuizioni, ragionare. Sono visibili. Manco cominciarla una storia

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  4. Capire che hai a che fare con un narcisista è sempre uno choc e in genere, purtroppo, lo si capisce dopo il primo o i successivi scarti perchè è in quel momento di angoscia, solitudine e disperazione che si iniziano a fare ricerche per capire cosa ci è successo e con chi abbiamo avuto a che fare. Io purtroppo ero molto coinvolta emotivamente quando ho intuito chi fosse il mio primo narcisista e non sono stata in grado di attuare delle efficaci contromisure poichè ero bloccata nella relazione e nelle sue dinamiche sbagliate.
    Diversa è stata l’esperienza con il secondo narcisista. Quando ha iniziato a comportarsi in modo evitante e gli ho detto che non ero disposta ad avere a che fare con una persona priva di empatia (cosa che ha causato in lui la ferita narcisistica) il suo successivo blocco nei miei riguardi a scopo punitivo mi ha dato la certezza su chi fosse.
    In realtà lui voleva che lo cercassi ancora infatti aveva lasciato aperto un canale di comunicazione e quando dopo cinque mesi ho provato a ricontattarlo le cose tra noi sono riprese. Sapere chi fosse mi ha aiutata molto, nel senso che non mi sono fatta schiacciare come era accaduto con np1 e ad oggi posso dire che la lezione precedente mi è servita e anche tutto quello che ho imparato sui narcisisti.
    Purtroppo, restano comunque persone con cui avere un rapporto normale è impossibile, quindi pur non avendo attuato con lui alcu no contact lo tengo a “distanza di siccrezza” e sto lavorando sul rendermi sempre più psicologicamente indipendente. Mi piacerebbe poter dire che non ho più alcun bisogno di questa specie di droga, perchè di fatto questi rapporti sono delle droghe emotive, so che ho ancora della strada da fare e spero di avere sempre più forza e consapevolezza andando avanti con il lavoro su me stessa facendo tesoro di tutto quello che ho letto qui e dei preziosi confronti con voi.
    Volevo cogliere l’occasione per augurarvi Buone Feste…mi prendo una piccola pausa dal blog fino al nuovo anno…vi ringrazio tutti/e di cuore per il supporto e il dialogo avuto in questi mesi. Grazie Claudileia e arrivederci :****

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    1. Carissima Spirito Libero, tanti ma tanti auguri di Buon Natale e Buon Anno! Spero davvero che uno dei tuoi propositi per questo anno che verrà è la totale autonomia del pensiero tossico di quest’ombra che si è abbattuta momentaneamente sulla tua vita e il detox totale anche da questo argomento. Abbraccio enorme e grazie per l’immenso che contributo che ci hai dato! C.

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    2. Ciao, vorrei raccontare la mia storia.
      Sono una donna infelice ente sposata e premetto che per 26 anni nn ho mai pensato di tradire per principio.
      Lo scorso marzo mi sono iscritta a pinterest perché lo ritengo interessante ma nn sapevo che si potesse comunicare con gli altri. Un giorno noto un follower che mi ha messo il segui e ho notato di essere l’unica che stava seguendo pur avendo lui tantissime followers. Salvava sempre ogni mia frase d’amore e io facevo lo stesso. Dopo qualche giorno alle 6 di mattina ricevo un messaggio da parte di lui, Maxim questo era il suo nome, cominciamo a messaggiarci e lui dopo un giorno mi dice di essersi innamorato di me e mi chiede di sposarlo, io che sono già sposata gli dico che è un folle, ma lui va avanti facendomi love bombing, mi mandava immagini di un uomo bellissimo dicendo di essere lui, poi ho scoperto essere un certo mark foster famoso nuotatore olimpico inglese andando su Google, lui diceva di chiamarsi Maximilian Rodriguez e di essere un italo spagnolo che fa l’architetto a Roma e vive ai parioli, ha anche una bellissima villa da sogno a fregene e mi ha mandato foto da sogno della casa, dicendomi che un giorno avrei vissuto lì, quando ho scoperto il suo inganno gliel’ho fatto presente nella chat di wastup e lui ha detto che per tranquillizzarmi sarebbe venuto tra pochi giorni e l’avrei visto da lontano, insomma ora ha smesso di messaggiarmi, ma la cosa che più mi ha ferito è che ha insistito per parlare con i miei figli, sicuramente avrà dei problemi seri ma intanto mi ha procurato un danno morale e psicologico che nn si può quantificare, il mio matrimonio è irrimediabilmente alla frutta grazie a lui, ma di chi mi sono innamorata? Che aspetto ha? Mi chiamava col numero privato e bloccava wastup dopo che finiva o di messaggiarci dicendo che passava tutto da un centralino dove c’è una segretaria che è innamorata di lui e lo controlla. Che pensate di questa storia? Vorrei un consiglio perché ora sto molto male e sto cercando di uscirne ma è molto doloroso.

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      1. io penso che tu sia stata molto ingenua, che questa persona sia seriamente disturbato, non so se trattasi di un narcisista, credo si tratti di qualcuno più’ pericoloso, comunque penso pure che avevi veramente bisogno di innamorarti, la tua ingenuità si spiega solo così.
        Il mio consiglio e’ di ricucire il rapporto con tuo marito e di fare un bel viaggio con lui per buttarti alle spalle questa cosa.
        tantissimi auguri Mary

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      2. Questa persona non è un narcisista ma un sociopatico pericoloso. Prova a cercare su YouTube le puntate di Web of Lies, spiega bene come agiscono questi criminali.

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    3. Si è così! anche io lo sto capendo bene ora nella fase di scarto. Il primo suo scarto. Avevo compreso con l’istinto chi era ma ho volutamente ignorato i segnali, per poi trovarmi qui proprio su un testo già consultato, leggendo i vostri commenti oltre che l’articolo e gli articoli. Spirito Libero hai ragione nell’affermare che sono una droga emotiva, è una definizione che si confà perfettamente a quello che scatenano dentro di noi. La persona narcisista con la quale avevo a che fare; attualmente mi trovo nella fase contatto zero anche se da poco tempo, mi ha quasi portata al suicidio e lo ha fatto tramite violenza verbale e gaslight, in una prima fase attraverso un accuratissima triangolazione.

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  5. Mi piacerebbe,in uno di questi articoli,prendere in esame le varie fasi che attraversa la vittima di un predatore.Perche’finora,in tutto quello che ho letto,si parla molto di come agisce il mostro,ma vorrei che ci fosse indicata la contro-fase,in una relazione.Mi spiego meglio.All’inizio,c’è la fase di idealizzazione,e come risposta,naturalmente,la vittima crede nella storia,dando fiducia all’uomo con cui sta.
    Purtroppo,in questo modo,il vampiro puo’creare l’aggancio,anche economico,anche con la convivenza,o la nascita dei figli,ecc.
    Quando poi inizia la fase di svalutazione,cioè di violenza,di ogni genere,la vittima passa per diverse contro-fasi:non capisce,cosa non va,ma nel tempo avverte comunque che c’è un problema.
    Qui,in questa fase,ci vorrebbero le istituzioni,i terapeuti,ecc,che spiegassero come è fatto l’essere immondo.Ma purtroppo spesso si è soli,nessuno ci spiega niente.Quindi si perde tempo per capire,ma dopo un po’risulta evidente che stiamo con uno sbagliato.Io ho provato,qui,a farlo cambiare,a portarlo da uno psicologo,da brava empatica,volevo migliorare le cose,ed ho perso ancora tempo,ho avuto pazienza,ecc.
    In questa contro-fase,è qui che pero’si arriva a non poterne piu’ed è qui che bisogna agire,secondo me.Con lo scarto indotto.
    Anziché aspettare che sia lui a farlo,bisogna avere noi in pugno la terza fase,gestirla noi.Non essere marionette nelle mani del manovratore.Perché come ho gia’avuto modo di scrivere,ci si può mettere molto a capirlo,ma una volta capito che stiamo vicino ad un demonio travestito,bisogna pianificare la sua fuga.E qui mi ricollego all’argomento trattato,cioè cosa succede quando si fa capire al mostro che la maschera e’caduta.In questa nostra contro-fase, si deve stare molto attenti,essere astuti e proteggersi,perché si tratta di esseri pericolosi.Io gli ho fatto capire che sapevo tutto su come era fatto,sulle sue menzogne,e che gli conveniva andarsene,per salvare la sua reputazione.Ho fatto un baratto:riavere le mie cose,casa,denaro,con lui fuori dai piedi,ma in modo “pacifico”,come se si trattasse di una scelta consensuale.Questo per evitare che gli altri sapessero.Così ha evitato anche la cosa che temeva di più,seguitare ad avere un grillo parlante,come ero diventata io,che gli ripetesse in modo ossessivo che era sbagliato,ecc.Una specie di psichiatra acida,che non solo non gli dava piu’nutrimento narcisistico,ma gli mostrava il marcio che ha dentro!Il mostro puo’solo, in questa contro-fase, capire che ormai per lui il vantaggio è buttarci via.Soltanto che lo fa alle nostre condizioni,pilotato da noi.Poi naturalmente,il contatto zero a vita,sara’quello che vorra’anche lui.
    L’unica cosa importante è stare attenti,perché il mio mostro avrebbe voluto annientarmi,qui.Qui ha provato,prima di scappare,a farmi internare,a mettermi contro tutti,anche le figlie.Ed ha pensato anche ad eliminarmi,fisicamente,o a farmi uccidere.Ma teneva troppo alla sua reputazione,che ora è salva.E io ero troppo forte,da abbattere.
    Quindi,credo che sia importante che ogni volta che si parla delle fasi della relazione con uno psicopatico,si parli delle contro-fasi,delle persone empatiche,che sono vittime,ma non pupazzi senza energia,anzi,essendo degli ostaggi,l’istinto di sopravvivenza le guida,e possono tirare fuori la forza,la furbizia,ecc.Come tutti i prigionieri,per essere liberi.
    Un abbraccio a tutti voi.

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    1. Ennesimo articolo importante che descrive alla lettera la mia vicenda personale. Ho assistito e subito una rabbia mai vista prima, una furia terrificante, implacabile, anzi si autoalimenta di continuo, un macchina da guerra. Come si dice nell’articolo “senza esclusione di colpi” e per opera di qualcuno che ha solo le sembianze umane ma che pare abbia il diavolo in corpo. Mai vista una cosa del genere m ha avuto il potere di distruggermi. Perché di quella rabbia venivo accusata di esserne la causa in un lavoro continuo, costante, quotidiano che ha finito per farmi realmente sentire colpevole. Qui sta la chiave della loro riuscita secondo me. Annamaria tu hai ragione quando dici che è utile anche analizzare le fasi che attraversa la vittima per darle gli strumenti per uscire nella maniera più indolore possibile. Pensando però alla mia esperienza e anche ai post degli amici qui sul blog penso due cose:
      1. Diffondere la conoscenza riguardo a questo fenomeno è fondamentale perché io stessa non ne ero minimamente al corrente e forse avrei potuto gestire la cosa diversamente. Ma devo riconoscere che noi stessi poniamo enormi resistenze all’accettazione di questa dura realtà: non vogliamo credere che la persona che amiamo o che abbiamo amato sia davvero capace di tanto e “preferiamo” credere di aver commesso qualcosa di terribile noi (di cui peraltro ci convincono) perché per noi, persone ematiche abituate da sempre a prenderci cura dell’altro, è più facile aggiustare il nostro comportamento, rinunciare a noi e a ciò che sentiamo per delle briciole d’amore. Quindi anche se a conoscenza neghiamo spesso la realtà.
      2. La lucidità che manca o che via via si perde in questo tipo di relazioni. Si passa dalle stelle alle stalle grazie all’opera di manipolazione messa in atto con efficacia proprio perché pensata ad arte per ognuno di noi in base alle personali fragilità che ci portiamo dentro e che vengono usate per annientarci. Tu hai avuto un forza e enorme, ha mantenuto la lucidità anche nei momenti più terribili e te ne faccio onore. Io non ne sono stata capace. Mai avrei potuto ammettere che il mostro era lui quando ero io che mi sentivo una persona indegna. Mai avrei potuto pensare che le accuse terribili che mi venivano fatte erano tutte proiezioni del suo comportamento. Mai avrei pensato che una persona che piangeva e mi accusava INGIUSTAMENTE di averlo tradito lo stava già facendo con me.
      Insomma per dire che il fenomeno è complesso e si arriva a una consapevolezza solo dopo aver attraversato l’inferno. E sappiamo purtroppo che le lezioni si imparano quando si vivono e che non sempre abbiamo accolto e accettato i consigli di chi ci ha messo in guardia da qualcosa di nocivo. Siamo testimoni di una realtà che possiamo raccontare, portiamo i segni di ciò che è stato, è importante diffondere la cultura e la conoscenza del fenomeno in tutte le sue sfaccettature come fa questo blog. Non augurerei nulla del genere nemmeno al mio peggior nemico ma temo che le maggiori resistenze le poniamo noi quando ci rifiutiamo di vedere la realtà perché ancora aggrappati a un sogno, alla speranza che da sempre coltiviamo in noi. Forse occorre lavorare sulla nostra autostima, sulla cura dei nostri bisogni, su creare dei sani confini e imparare a difendere ciò che sentiamo. Pretendere rispetto a prescindere dal bisogno o desiderio di amore. Proprio come i virus si annidano nel corpo quando le difese immunitarie si abbassano o mancano lo stesso fanno questi individui quando entrano nelle nostre vite. Anche se bisogna ammettere che è difficile riconoscere qualcuno quando indossa una bella maschera.
      Buon sabato a tutti, un abbraccio

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      1. Cara Miro’, concordo assolutamente sui pilastri che vanno lavorati per non inciampare più in questo tipo di personalità: autostima, limiti, riconoscimento dei propri bisogni e sogni. Dopodiché mai più concessioni a persone che vivono di fantasie malsane che si autoalimentano e che fanno pesare agli altri tutte le loro nevrosi. Chiunque goda quando stai male ed è incapace di accettare le tue gioie va escluso della tua vita senza eccezione. Questo perché sono persone che prima o poi ti fanno sentire in colpa non solo per quelle poche volte in cui sono stati presenti nella tua vita (si fa per dire, perché agiscono sempre per assecondare i loro interessi) e l’assoluta incapacità di gestire la propria esistenza senza cercare di controllare mezzo mondo per sentirsi bene. Buon sabato anche a te, cara!

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    2. Cara Anna Maria, tutto dipende del livello di narcisismo. Quando abbiamo a che fare con il livello più alto la vendetta è la norma quando reagiamo e quindi la nostra incolumità fisica/mentale è a rischio. La prima cosa che fanno saltare alla grande è la nostra reputazione: ci fanno terra bruciata senza darci alcuna opportunità di controbattere. La campagna di fango che mettono in atto non ha limiti. Insinuano le peggiori cattiverie, ma soltanto a posteriori veniamo a sapere cosa è stato detto alle nostre spalle prima dello scarto (e questo vale anche per i c.d. ‘amici’ narcisisti patologici). Quindi, mentre stanno seminando il terreno per farci passare per cattivi, pazzi o menefreghisti, difficilmente abbiamo modo di difenderci perché lo fanno ben lontano dai nostri occhi e orecchie. Sanno come tutelarsi. Posso solo immaginare il livello di ansia che c’è stato quando hai deciso di reagire e lottare per riavere ciò che era tuo, la tensione dopo aver preso una decisione così forte, del tipo “o riddai ciò che mi appartiene o apro bocca e ti distruggo.” è quasi insopportabile. Infatti, siccome l’immagine per loro è tutto possono cedere alla paura di essere messi in cattiva luce e capitolare. E’ sempre molto rischioso, ma a volte funziona. Abbracci a te!!!

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    3. …bellissimo consiglio dentro un raconto che somiglia a quello deòòa vita di molte di noi…era meglio non avere questo disgraziato incontro e le infernali situazioni che riescono a farci vivere,ma se questo serve a formare la coscienza di persone come te,e credo come me….sei una donna stupenda,sappilo…

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    4. Fino a un anno fa ero ignara che esiste una patologia che si chiama narcisismo!sapevo che ero incastrata in un matrimonio tanto doloroso dove ero completamente cambiata questa persona ha fatto di tutto per farmi impazzire!!tra abusi verbali psicologici..etc mi sentivo prigioniera sono arrivata ad auto convincermi che ero io che esageravo!!!!con quattro figli senza lavoro non parlo neanche la lingua non potevo avere amici!!!come faccio??sono cresciuta senza madre e lui sapeva che qualsiasi cosa lui facesse non avrei fatto niente!!!!! Allora ho deciso di convivere con il mostro l’ho fatto per i miei figli ma dal 2020 ho deciso di chiedere il divorzio non ne potevo più e poi piano piano la mia indipendenza a quel essere meschino si è sciolta spero che mi lasci vivere al meno in pace .

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  6. Vissuto praticamente tutto.
    La peculiarità della mia storia è che io non ho capito niente per 16 anni, poi ad un certo punto e assolutamente all’improvviso, a causa dell’emergere di problemi che solitamente in una coppia si superano con il dialogo, è esplosa la sua rabbia e tutti i passaggi descritti nell’articolo me li sono sorbiti all’ennesima potenza. Il tutto è durato 2/3 anni e adesso lei è tornata quasi in modalità pre-crisi.
    Quindi non un continuum ma una lunga fase “dormiente”, una fase estrema in cui ha mostrato tutto il suo repertorio peggiore e distruttivo, poi il ritorno alla calma.
    Se non avessi fatto il mio percorso terapeutico e se non avessi cominciato a leggere, e a frequentare questo blog, sono certo che adesso ci sarei tranquillamente ricascato e avrei probabilmente iniziato un nuovo ciclo, magari di altri 15 anni (ho già avuto modo di scrivere che ho letto che talvolta hanno cicli proprio di 15 anni alla fine dei quali devono far saltare il banco; non so che valore abbia questa teoria).
    Quindi grazie ancora a Claudileia e a tutti/e voi per la condivisione e le testimonianze.
    Abbracci a tutti!

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  7. Oggi è il mio compleanno e volevo condividerlo anche con voi leggendo vi tranquilla già a nanna niente serata DANCE…ma sto bene pensavo di stare peggio un abbraccio gruppo 😚😚

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    1. Carissima Mirna, BUON COMPLEANNO!! A te, Emily Dickinson:
      “Non conosciamo mai la nostra altezza
      Finché non siamo chiamati ad alzarci.
      E se siamo fedeli al nostro compito
      Arriva al cielo la nostra statura.
      L’eroismo che allora recitiamo
      Sarebbe quotidiano, se noi stessi
      Non c’incurvassimo di cubiti
      Per la paura di essere dei re.”

      (“Non conosciamo mai la nostra altezza”, E. Dickinson)

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  8. Il mio quando ha capito che avev smascherato tutte le sue bugie ha giocato la carta del cambiamento….ma tutta una farsa. Esempio…io non potevo ne chiamare ne mandare w.app i Week e festivi….dovevo elemosinare e aspettare come una poveraccia….io mi sono detto ma chi sei??? Ho iniziato a chiamare e messagg…..si scatena una furia……lui che mi ha sempre messo a rischio….un VIGLIACCO…..spirito libero auguroniii ed un grande abbraccio di cuore.

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  9. Salve,volevo lasciare un commento riguardo le situazioni difficili che possono verificarsi con quelle forze dell’ordine a cui vi rivolgete,che apparentemente non preparate sulle violenze psicologiche,in realtà al loro interno possono nascondere personale altamente narcisistico e manipolatorio che vi dissuaderanno dallo sporgere denuncia o in altri casi,faranno volutamente un lavoro poco accurato e anzi diffamatorio nei vostri confronti,per invalidare i vostri racconti. Quando non vi sentite protette/o compresi subito dalle forze di polizia,non demordete,e soprattutto non perdete altro tempo a spiegare all’infinito le vostre motivazioni e cambiate immediatamente caserma dei carabinieri,senza dare assolutamente alcuna spiegazione . Quelle forze dell’ordine che cercano di dissuadervi dal denunciare sono deviate anch’esse. Il narcisismo è diffuso in tutti i settori e bisogna imparare a riconoscerlo,perchè alcuni purtroppo sono in postazioni di potere e attraverso l’abuso di potere possono ridurvi in situazioni ancora peggiori. Siate furbi,non demordete e rivolgetevi subito in altre stazioni dei carabinieri,magari anche di altre città.

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  10. Quando sparisce tendo a stare meglio.Rivomincio a pensare lucidamente.Poi mi riaggancia, gli urlo contro tutta la mia rabbia gli dico di sparire…E poi, quando sparisce di nuovo mi sento morire…

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    1. Cara Giulia, è la tipica caratteristica dei legami traumatici: sto male con lui, ma peggio senza di lui. Vero. Ma perché stai peggio senza di lui? Stai peggio perché credi di aver perso il grande amore della tua vita in via definitiva. Stai peggio perché credi che fuori lui troverà chi lo renderà finalmente felice al posto tuo. Stai peggio per le conseguenze biochimiche dei legami traumatici, ecco perché ‘ti senti morire’. Il contatto zero instaurato deve essere ‘attivo’. Buttandoci sul letto e piangendo non risolviamo nulla, perché la nostra mente è offuscata dalla “perdita”. Ti consiglio un articolo che ho scritto tempo fa, piccolo piccolo https://artedisalvarsi.wordpress.com/2015/06/17/la-sistematica-distruzione-dellautostima-della-partner/ e un’altro sull’erosione identitaria https://artedisalvarsi.wordpress.com/2018/02/06/erosione-identitaria-e-paralisi-della-volonta-come-funziona-il-processo-di-annullamento-dellaltro/. Tu ti senti male perché durante l’intero rapporto hai imparato che l’unica persona ad avere un valore era lui. Quindi, quando tu lo offendi e lo cacci, hai l’impressione di rovinare qualcosa di prezioso. La realtà è che era la tua autostima ad essere una cosa preziosa, una cosa da non doveva essere distrutta e svalutata giorno dopo giorno da una persona alla quale avevi affidato tutta te stessa. Quindi il punto è cercare di lavorare sulla tua autostima per uscire da questa relazione tossica a testa alta. Ce la farai, ne sono certa! Un abbraccio grande.

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  11. Ciao a tutti.. come giustamente annotato nell’incipit dell’articolo, se sono qui – come molti/e di voi – è perché anche io sono caduta a pieno in questa trappola infernale, anche se nel mio caso non vi è stata convivenza/matrimonio ma solo una storia malata che a tratti ancora perdura.
    Inizialmente non avevo idea dell’esistenza di tale disturbo, come molti scioccamente pensavo che, il narciso come nel famoso mito greco che ho tradotto per anni, fosse semplicemente un ammiratore di se stesso fino ad esserne schiavo, ignorandone le conseguenze. E ciò ha determinato quanto mi è accaduto.
    Fu un mio amico, l’ennesimo a cui parlai di questo personaggio protagonista della mia storia malata a farmi accendere la lampadina utilizzando per la prima volta il termine “narcisista” nei suoi riguardi. Come avessi un sentore, mi sono documentata, ho letto libri, articoli e lui, ci rientra in pieno. Badate, non per 2 caratteristiche su 10, non per riferimenti casuali che la mia mente soggiogata ha ricondotto a lui, ma 100% conclamato.
    Ci siamo conosciuti che io avevo 26 anni, lui 22 (ebbene sì è più giovane) oh come sono stata stupida a credere che quelle avvisaglie fossero dovute solo alla sua giovane età e a una piccola crisi subito post adolescenza.
    “Un giorno maturerà di più e capirà, d’altronde ti sei innamorata di un ragazzo più giovane, dovevi metterlo in conto” mi sono detta.

    Quello non era un postumo adolescenziale destinato ad esaurirsi entro breve, quello era il manifestarsi di un disturbo destinato solo a peggiorare con l’età.

    Non capivo perchè dopo avermi voluta con forza nella sua vita, dopo i pianti – a sua detta – le sceneggiate di vittimismo di cui si era reso protagonista facendo leva sul fatto del “Ho solo te, perchè non mi ami ancora?” da un giorno all’altro mi lasciò con il peggiore dei modi senza il minimo motivo. Così, come se fosse una cosa da niente.
    Certo dovevo capire che uno che si inventa vite parallele, di essere un militare agente segreto senza manco la patente della macchina, traumi di fortini nelle missioni impervie, disinnescamenti di bombe ( quando era un semplice giocatore di softair) era già sintomo di una personalità disturbata e compromessa.
    Ma è successo: me ne sono perdutamente innamorata e da lì è iniziato il mio inferno ed ancora non è finito.

    Tira e molla continui, dichiarazioni dal nulla dopo mesi di assenza per poi sparire nuovamente una volta ottenuto lo scopo, vi giuro e NON ESAGERO: CAMBIAMENTI DI UMORE NON IN UN GIORNO MA IN UN MINUTO! Ampliamente visibili nei messaggi dove alternava vittimismo, scuse e sentimenti a rabbia, crudeltà insulti e disprezzo.

    Il problema è questo.. ho bisogno di aiuto. Conoscere la sua patologia certo è stato illuminante, ma io non riesco ad uscirne emotivamente. Fortunatamente non è mai stato un violento, la nostra storia è finita 5 anni fa, ma da allora lui esercita il suo potere su di me apparendo e scomparendo dalla mia vita (che da allora non è più stata la stessa) illudendomi e poi scaricandomi nuovamente. Io non sono più riuscita ad amare e la vita non è stata così generosa – probabilmente anche per colpa mia – da farmi trovare un vero amore, quello che mi avrebbe permesso di lasciarmi tutto ciò alle spalle e fuggire a gambe levate.

    Perchè ancora oggi io sento il bisogno di proteggerlo, e il cuore mi sanguina se penso che potrebbe accadergli qualcosa di male o che qualcuno possa farlo soffrire.
    Non sono malati solo loro, purtroppo lo siamo anche noi….

    Qualcuno/a di voi è ancora vittima di se stessa in questo senso? Come se ne esce? Vi prego non ditemi ” trovando la persona giusta, amandoti ecc ecc” perchè questo lo so. Ma se il cuore non segue il cervello.. l’automotivazione non funziona… che cosa fare?

    Grazie…

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    1. Se intendi quando smetterai di pensarlo o quando ti risentirai “come eri prima”… forse nessuna di noi che è ancora qui ne è uscita emotivamente… ma abbiamo raggiunto la consapevolezza di “cosa” sono e non riusciremo mai più a tornare indietro…
      …ma è come l’alcolista che prende consapevolezza di quanta vita abbia distrutto con l’alcol e non mangia più neppure un Mon Chéri…

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      1. Giusto Francesca..dopo la perdita dell’innocenza nulla torna più come prima.
        Un alcolista o un drogato, anche dopo aver smesso di bere e di drogarsi, restano sempre tali nella propria mente.
        La stessa cosa accade dopo una relazione con un narcisista: va ricostruita l’idea di avere ancora una relazione sentimentale o anche semplicemente un rapporto disinteressato con il prossimo.
        L’insegnamento che se ne ricava è che la porta d’ingresso nella nostra vita per questi esseri abietti è stata proprio la nostra fiducia nel prossimo, pertanto siamo portati istintivamente a chiuderci al mondo e a diffidare della nostra capacità di stare al mondo.
        Tutto il nostro Se’ va in crisi e nessuna relazione sostitutiva (ammesso che abbiamo la forza di averne una) potrà riparare il nostro dolore.
        È necessario accettare che una parte di noi è morta per sempre insieme a questa relazione, elaborare il lutto per la morte della persona fiduciosa che eravamo.
        Non è il narcisista a mancarci, lui o lei non esiste se non come nostra proiezione.
        È la nostra innocenza che ci manca maledettamente.

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  12. Buongiorno, leggo sempre il Suo Blog . Sono ormai l’ex moglie di un narcisista. L’ho scoperto piano piano googolando sempre più incredula nel vedere che tutte le cose che stavo vivendo erano lì, descritte nei minimi particolari .
    Dopo un episodio in cui per impedirgli di percuotere nostro figlio, lui si è avventato su di me, e poi chiusa in terrazzo con 40 gradi, mi sono decisa a fargli uno zaino e lanciarglielo sul pianerottolo prima che lui lanciasse me dal terrazzo. Ovviamente da buona empatica non avrei mai consentito ciò se lui non avesse avuto a disposizione del nostro bel camper. Ovviamente per meglio interpretare la vittima lui su quel camper ancora ci vive in mezzo ad una strada. E su quel camper accudisce nostro figlio, nonostante i molti richiami della mia avvocatessa e del suo legale.
    Nostro figlio è ovviamente molto nervoso e cerca di tenersi insieme come può. Per fortuna razionalizza la cosa come l’avventura del camper come una cosa divertente e ama il suo papà tranne quando urla a mamma. Li lo teme e corre da me. La pagherà negli anni ed io non so come impedirlo perchè la legge mi impone di consentirgli un rapporto con il padre nonostante sia una killer emotivo a piede libero. NOn so come fare a proteggere me stessa e mio figlio per ritrovare un pò di serenità. E questo tra le soluzioni dei vari articoli è un argomento che sfortunatamente non ho mai visto trattare e sarebbe utile perchè noi adulti possiamo chiuderere ogni canali, ma i figli? Devono scontare tutto fino al giorno in cui non saranno abbastanza grandi e logori da chiudere fuori ogni manipolazione. Ma a che prezzo? Di una personalità disturbata, di relazioni non sane alle ricerca di una cura per le loro ferite? Io spero di poter compensare la figura paterna ma anch’io da codipendente spesso non ho la forza per essere sempre una persona risolta e serena come vorrei e supportarlo ad affrontare tutto questo. E sono esausta.

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    1. Ho letto solo questa mattina quello che hai scritto ormai qualche mese fa-mi si è stretto il cuore! Mi sono tornati in mente episodi terrificanti:lui che scuote mia figlia operata da poco di ernia io che la strappo dai suoi tozzi artigli gridando la schiena! la schiena! Mostri maledetti dove purtroppo l’unica salvezza sarebbe stata almeno di non farci figli. Mia figlia si è salvata la vita andando a vivere a 300 km da casa, di mio figlio la psichiatra (che conosce il padre) pensa che abbia patrizzato – un modo gentile per avvisarmi che i due sono uguali. Tuo figlio per quello che racconti assomiglia a te e naturalmente vuol bene a suo padre ma come è successo per mia figlia prenderà le dovute distanze anche e soprattutto morali-so che è difficilissimo comportarsi in modo giusto equilibrato fermo sicuro ma lo sforzo per mia figlia ne è valso la pena! Un caldissimo abbraccio

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  13. Ciao a tutti, mi chiamo Mohammad, e sto passando la stessa cosa identica di molte persone in questo sito, mi è successo due volte con persone diverse nelle relazioni, vi vorrei aiutare a capire il perché, il problema siamo noi, siete voi, purtroppo questo tipo di persone esistono in ogni ambitoa sopratutto in quello relazionale, e fa male. Però ho consiglio di lavorare su voi stessi, non cercando di capire cosa, come e perché sono loro, è un mondo troppo complicato. Meglio impegnarsi su se stessi, capire chi siamo e capire le nostre potenzialità affinché possiamo usarle nel migliore dei modi e non specarle con persone aride e vuote. Buona fortuna a tutti, ritrovatevi perché è la cosa più bella e rispettosa che possiate fare nei vostri confronti.

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  14. Buongiorno, mi sono avvicinato a questo blog perchè ho avuto anche io la sfortuna di incontrare una narcisista nella mia vita. Inutile dirvi che sono un persona empatica, affamata d’amore (problema mio per eventi di infanzia) vivevo una relazione con una persona sposata, ci innamoriamo (almeno io) ci facciamo forza, io mi separo nel giro di un anno, lei impiega due, tra promesse d’amore eterno e costruzione di famiglia, anche perchè io le dico all’inizio che l’amante non lo faccio e non sono in grado. Dopo un primo periodo di lovebombig, a posteriori analizzando ora, mi rendo conto che lei non era la persona che si era presentata. Fatto sta, appena si separa, dopo due anni, mi scarta, non più utile al suo scopo, e ora sta con un altro. Tiene piedi in scarpe ovunque, anche con il marito, che lavora dove sono io, lei pure. E’ un continuo “flirtare” con chiunque, pur di essere apprezzata. Sono stato cieco nel rapporto, oggi se analizzo diverse situazioni capitate nel corso della nostra storia, una persona non manipolata non accetterebbe mai determinate cose. Oggi mi “vergogno” di me stesso, di quello che sono stato in grado di non vedere, sono arrabbiato, addolorato, lei sembra un angelo, in realtà è un diavolo e io sono stato uno stupido.
    Spero di perdonarmi presto, e di riuscrire ad avere fiducia nuovamente nei rapporti… al momento sono immobile e confuso… non so nemmeno se quello che penso è giusto o sbagliato.
    Ciao a tutti

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  15. Mia madre con DNP, l’ho scoperto da poco, ossia ho scoperto che il suo disturbo ha un nome. Non sono mai riuscita a descriverla parlandone, ne a difendermi per mancanza di parole che potessero descrivere il suo agire. Il legame madre-figlia si è rotto durante la mia infanzia, quando ho iniziato a pensare e sentire l’esterno autonomamente. Che io potessi pensare autonomamente era inconcepibile per lei, ero diventata una rivale nonostante la mia giovane età. Niente amore ed empatia da parte sua, ma neppure da mio padre che manipolato e sottomesso non era più lui. Mi ha perseguitata durante tutta la mia crescita, mi seguiva, piangeva per i miei presunti cambiamenti, mi scriveva lettere patetiche, raccontava a mio padre versioni alterate di alcuni fatti in maniera che lui mi rimproverasse e smettesse di stimarmi. Ho smesso di chiamarla “mamma”, quel nome non la rappresentava. Più mi allontanavo, più voleva controllarmi. A 20 anni, sono andata via con la scusa dell’università, tante telefonate e supposizioni senza fondamento sul mio stile di vita lontana da casa, attraverso indizi inventati creava delle storie assurde su di me. Sposatami sono andata ancora più lontano, in un altro continente, ma la lontananza non serviva a curare ciò che si era impresso nella mia memoria, nelle mie cellule. Parlare con lei mi dava la nausea, non rispondere mi faceva crescere un profondo senso di colpa, era comunque riuscita a manipolare la mia psiche di modo che anche se lontana non potessi essere felice…
    Sono passati tanti anni ancora, tante vicende e deliri, lei adesso è anziana ma il suo ego non abbassa la guardia.
    Io sto cercando di curare le mie ferite.

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  16. Buongiorno, sono arrivato qui “inseguendo” un pò di link…… purtroppo mi ci ritrovo sempre più in questi atteggiamenti descritti, non so capire a che livello, ma temo di avere questo tipo di disturbo. Qualcuno sa dirmi se c’è modo di gestirlo o curarlo?

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