Fonte: https://narcwise.com/2018/05/13/no-contact-vs-silent-treatment-ghosting/
Autrice: Maggie McGee è Master in Psicologia e mental coach specializzata nel trattamento delle vittime di abuso narcisistico. È fondatrice della pagina http://www.narcwise.com
Trad. C. Lemes Dias
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Un/a narcisista vi accusa di essere dei narcisisti a causa della vostra decisione di non mantenere più alcun contatto con lui/lei? Vi state chiedendo se forse c’è qualcosa di vero in questa accusa? Dopotutto, qual è la differenza tra scegliere il contatto zero, il trattamento del silenzio e il ghosting?
Questa costante auto-interrogazione è ancora il risultato degli abusi narcisistici che avete subito. Siete stati deliberatamente programmati dai narcisisti per dubitare di voi stessi ad ogni svolta. Soprattutto quando si tratta di preoccuparsi di essere i narcisisti della situazione, piuttosto che le vittime di una serie di abusi (andate su How you know you’re not the Narcissist per ulteriori dettagli su dissipare eventuali paure su questo fronte).
Il contatto zero offre al/la narcisista un’occasione d’oro per esacerbare i vostri dubbi per questa specifica preoccupazione.
Inevitabilmente quando prendete la decisione di stabilire il contatto zero, il/la narcisista lancerà una campagna diffamatoria. Di conseguenza, le informazioni completamente false ma irrilevanti arriveranno fatalmente a destinazione: voi (per ulteriori informazioni su questo leggete Narcissist’s and smear campaigns: Why they do it).
L’atto di tagliare il contatto (specialmente nel contesto di togliersi di mezzo da sistemi familiari narcisistici disfunzionali), è perfetto perché offre foraggio per la loro campagna diffamatoria. Viene colto come “prova solida” che siete dei bambini viziati, veramente narcisisti!
La loro “logica” è così: il trattamento silenzioso è una forma di abuso emotivo usato da loro stessi. Il contatto zero è silenzio. Ergo, siete voi i narcisisti maltrattanti. E, naturalmente, sono loro la povera vittima agonizzante e sofferente.
Peccato che le cose non stanno bene così.
Non c’è da sorprendersi ed è totalmente intenzionale da parte del narcisista, scatenare le vostre paure, causandovi ulteriori danni nelle acque torbide dei dubbi e delle insicurezze che nutrite per voi stessi. Indipendentemente dal fatto che non siete più in contatto, se il vostro cervello va in tilt per questo, vuol dire che vi stanno ancora controllando e manipolando.
Perfetto, non lasciarli fare! Avete tempo più che sufficiente per lavorare su voi stessi nella fase di recupero. NON AVETE PIÙ TEMPO NÉ ENERGIA PER SUBIRE ALTRE ASSURDITÀ DA PARTE LORO.
Affrontiamo il contatto zero vs. il trattamento silenzioso e il ghosting, in modo che possiate mettere in pace le vostre anime sapendo che le differenze tra loro sono altrettanto grandi quanto il contrasto tra voi e il/la narcisista.
IL CONTATTO ZERO
Nessun appiglio
Il contatto zero comporta la separazione di tutti i legami e i canali di comunicazione con un/a narcisista (o un altro individuo con disturbo di personalità del Cluster B) che vi ha causato danni continui a causa dei suoi abusi. È la PREVENZIONE ATTIVA dell’interazione di qualsiasi tipo.
Ciò include tutte le forme dirette di comunicazione con il/la narcisista. Non riceverli né pretendere incontri, telefonate, sms, bombardamenti sui social media, lettere, e-mail, ecc. Si riferisce anche al blocco dei rapporti indiretti con le scimmie volanti del/la narcisista.
Nessun contatto è spesso l’ultima opzione per le vittime di abusi narcisistici che sono spinte a farlo come MISURA DI AUTOCONSERVAZIONE. Si tratta di prevenire l’esposizione a ulteriori abusi per iniziare a guarire e reclamare una vita di libertà.
La decisione di passare al contatto zero è l’unica scelta disponibile perché:
- Vi rendete conto che l’abuso è in corso, ripetuto e immutabile per lunghi periodi, spesso per anni.
- Ciò porta al riconoscimento e all’accettazione che l’interazione di qualsiasi tipo comporterà solo un maggiore abuso.
- Semplicemente non potete sopportare altro dolore.
- Il loro abuso va oltre il vostro controllo. L’unica cosa che potete controllare è la possibilità di togliervi di mezzo.
LE CONSEGUENZE DEL CONTATTO ZERO
Queste circostanze indicano non solo la conclusione che il contatto zero è necessario per la sopravvivenza, ma anche la comprensione devastante che non ci sarà alcun tipo di chiarimento.
In particolare, questo significa che per molti, una volta raggiunta la decisione, non ci può essere un addio, nessuna spiegazione fornita all’altra parte sul motivo per cui è necessario farlo.
Per farlo, impegnarsi in qualsiasi modo, prolunga solo l’abuso e il danno subito.
Nonostante molti sostengano che non abbiano mai sofferto di abusi narcisistici, la decisione è angosciante e profondamente dolorosa. Per la semplice ragione che nonostante l’abuso, per molti significa allontanarsi da una persona alla quale hanno voluto/vogliono bene. E per l’empatico o per il codipendente, questo è indescrivibilmente difficile.
La forza e il coraggio richiesti sono potenti, e la profondità della tristezza è un vero dolore.
ORA IL TRATTAMENTO DEL SILENZIO & GHOSTING…
Potrebbe essere corretto il punto di vista narcisistico secondo il quale il contatto zero, il trattamento del silenzio e il ghosting girano attorno alla idea del silenzio al 100%, ma cosa c’è dietro a questa grossolana semplificazione? Esaminiamo.
Sia il trattamento del silenzio che il ghosting riguardano la trattenuta di informazioni per esercitare potere e controllo su di voi. Sono in effetti forme di abuso emotivo e psicologico.
Il trattamento del silenzio si verifica durante la fase di svalutazione del ciclo di abuso per punirvi e rafforzare i legami traumatici (vide Why is it so hard to leave and abusive relationship with a narcissist? per ulteriori informazioni sul legame traumatico).
Viene anche impiegato per comunicarvi del vostro valore decrescente e contingente nell’ottica del/la narcisista, a seconda della capacità di soddisfare i suoi propri bisogni di nutrimento.
Il trattamento del silenzio può durare ore, giorni, settimane, ma anche mesi. Il tempo che ci vorrà per far sì che impariate la lezione e aumentate la dose di nutrimento.
Il ghosting, invece, è una strategia usata per scartarvi quando il/la narcisista decide che il vostro nutrimento non soddisfa più i suoi bisogni. Questo approccio implica una sola sentenza: ‘non hai alcun valore per me’.
Proprio come suggerisce il nome, il ghosting è l’atto di scomparire. È improvviso e inspiegabile.
La vostra esistenza è effettivamente cancellata dalla loro.
Nella loro mente non c’è davvero bisogno di sporcarsi le proprie mani con una conversazione inutile e spiacevole se non avete alcun vantaggio immediato o ulteriore per loro. Quindi, perché preoccuparsi di chiarire alcunché con voi? Certo, potete aver bisogno di una chiusura, ma quando mai vi hanno dato tutta questa importanza?
IL FILO CONDUTTORE TRA TRATTAMENTO DEL SILENZIO E GHOSTING
Il/la narcisista sa bene che rifiutare di comunicare con voi ha effetti psicologici di proporzioni crudeli.
Il vuoto creato dall’assenza di informazioni favorisce il turbamento che vi porta a “provare a riempire i vuoti” che vi hanno lasciato concentrandovi sulla risposta alla domanda ossessiva “cosa ho fatto di male“?
Ciò è chiaramente auspicabile da loro, perché quando riescono a innescare questo meccanismo dentro di voi vi assumete la responsabilità di ogni problema, affinché continuino ad evitare la responsabilità delle proprie azioni e comportamenti.
Tanto il trattamento silenzioso quanto il ghosting sono azioni schiaccianti progettate per prevenire qualsiasi risoluzione, crescita, responsabilità o chiusura ai problemi.
Inoltre, il/la narcisista sa che siete dipendenti da loro e dalla relazione (andate su Perché l’abuso narcisistico genera un potente legame traumatico per ulteriori chiarimenti su questo aspetto).
Sanno che il dolore causato dal mancato accesso alla comunicazione significa che non solo accettate di assumervi la responsabilità del loro abuso, ma che siete anche disposti a fare tutto il necessario per rendere le cose apposto ancora una volta.
La vostra reazione emotiva e psicologica al trattamento silenzioso e al ghosting è l’asso nella manica del/la narcisista.
Questo è il motivo per cui lo fanno.
QUINDI, QUAL È LA DIFFERENZA TRA CONTATTO ZERO, TRATTAMENTO DEL SILENZIO E GHOSTING?
Come per la maggior parte dei comportamenti narcisistici, la cartina di tornasole applicabile per individuare la differenza tra contatto zero, trattamento del silenzio e ghosting, è l’intenzione.
Questa comoda e piccola lente d’ingrandimento illumina la realtà della maggior parte delle situazioni narcisistiche quando i dubbi su voi stessi iniziano a insinuarsi.
La scelta del contatto zero contro l’uso del trattamento silenzioso e del ghosting è tutta nell’intento e nei risultati. Sono fortemente contrastanti come la notte e il giorno. Non potete paragonarvi al/la narcisista.
Uno è un atto di auto-protezione e auto-conservazione e l’altro un atto di punizione e manipolazione.
Uno intende prevenire ulteriori maltrattamenti, l’altro è causare un danno.
Uno intende fermare l’abuso, l’altro È ABUSO.
Avete una buona possibilità di sottrarvi a tutto ciò. Di porre la parola fine.
TENETE BEN SALDA LA VOSTRA VERITÀ E USATELA COME PROMEMORIA DEL MOTIVO PER CUI IL CONTATTO ZERO È L’ATTO PIÙ CORAGGIOSO DI GENTILEZZA E MISERICORDIA NEI CONFRONTI DI VOI STESSI PER LIBERARVI DA ALTRE CONDOTTE ABUSIVE.
Bellissimo come sempre anche questo articolo che spiega bene come si passa in modo repentino alla fase del silenzio e sistematicamente alla fase successiva dello scarto. Solo e sempre per tentare il controllo e provare la vittima dove arriva e fin dove può essere spinta. Per loro è come un gioco ,non esistendo il cuore,e molto semplice lo fanno in automatismo come sempre diciamo sono gelidi robot.si stenta sempre a crederlo ma è così. Un abbraccio Claudeleia..E grazie come sempre 😘
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Il silenzio e la ‘cancellazione’ da un giorno all’altro. Erano state alcune delle prime ‘avvisaglie’ di qualcosa che non andava. Reazioni troppo sproporzionate ai fatti che, pur volendo trovare una logica, li avevano determinati. Poi..poi dall’esterno c’è un ‘ma dai, magari esageri’, poi c’è la mente che è come se non volesse accettare che, davvero, da un giorno all’altro, in meno di ventiquattro ore, non si vuol dire più niente -e ovviamente ci sono le scimmie volanti a ‘rattoppare’ il buco. Non c’è ‘mancanza’. Ed è difficile accettare, dentro, di essere un numero X. Un niente. Poi basta poco ..e la danza ricomincia. Fino al famoso scarto finale che, se agito con lo smascheramento del narc., vuol dire esser demonizzata. Ed è vero..almeno per me, ogni tanto vacillo chiedendomi se non faccio la stessa cosa, scegliendo il silenzio. Poi ricordo le bugie…e penso che no, non ‘mi appartengono’, non sono ‘giustificabili’ o sciocchezze. Ma è agghiacciante aver provato per tanti mesi la sensazione di essere cancellabile solo per non aver fatto da platea, tata, ascolto a comando e dispenser di coccole a comando o a piacere. Immagino che questa sia la famosa ‘ferita narcisistica’ che resta…il dover compensare il fatto di sapere, a posteriori, di essere stata un nulla.
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Eva hai dato una descrizione perfetta …davvero .. E così il lavoro più grande comincia dalla fine della storia e non subito dopo…Ma con il passare dei mesi. Un abbraccio
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Ovviamente si Eva ci sono venuti e a me sempre . Ma lo schema narcisistico quello abbastanza marcato e molto chiaro .. comunque sia una persona che ti fa soffrire non merita la tua presenza. Un abbraccio
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e ricambio l’abbraccio, per prima cosa. Lo schema, già. Fa anche impressione leggere di uno schema del genere, che riguarda il modo di agire di più persone. Ma ci sta che restare per soffrire non è la soluzione, anzi.
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Grazie Mirna, un grande abbraccio anche a te. Il passare dei mesi..appena passato il primo…e sembra tutto un grande incubo. Non sarà possibile mantenere il no contact totale, dovrò interagirci. Ma ieri letto l’articolo del link nel testo di Claudialeia -come togliersi il dubbio di essere narcisista- ed è stato un po’ un conforto. Anche a voi sono venuti questi dubbi? un abbraccio
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Buongiorno Dr.ssa, sono un lettore degli inestimabili articoli che Lei scrivi, le trovo come guida, una luce e una voce di saggezza. Le chiedo gentilissima Dr.ssa: sono stato assieme a una Lei, molto particolare, 3 anni di sofferenza , litigi e prende e molla. Sono stato indotto a lasciare, abbandonare e sparire una volta per tutto! ho deciso di non tornare più con lei. Ho preferito me, la mia salute fisica e psichica, e non ho più chiesto in giro di lei e della sua vita attuale. Mi sono comportato alla stregua dei narcisisti?
Auguro a lei e tutti le vittime una grande ricupero e un buon cammino.
Buone feste.
Milziade
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Caro Milziade, grazie per le tue parole! Salvarsi non è da narcisisti e tu l’hai fatto. Non aver dubbi che hai fatto la scelta migliore per la tua saluta e per la tua persona. Buone feste e buon anno anche a te!
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Quando ripenso a come ha trattato me e i nostri due figli ancora rabbrividisco e ringrazio l’Universo che mi ha dato la forza di allontanare questa persona dalle nostre vita. sono stati 17 anni di incubo, ma siamo ora abbastanza sereni…Claudileia, la mia storia la conosci già, ma ora sono venute fuori delle cose talmente assurde ma che trovano esattamente il loro giusto posto. Durante la seconda gravidanze, il personaggio in questione è letteralmente sparito, per poi tornare dopo un anno a Natale dicendo quanto gli mancavamo. nessuno ha mai capito dove fosse finito, non ha mai dato spiegazioni e io, anestetizzata dal dolore e con due bimbi piccoli da crescere di cui uno neonato me lo sono ripreso a casa…dal quel momento in poi c’è stato il declino vero e proprio, si è rinchiuso nella sua stanza a lavorare, noi non esistevamo per nulla , spariva per lavoro interi W.E. con noi era muto, al massimo mi chiedeva cosa si mangiava…non posso descrivervi appieno cosa abbiamo vissuto in questi anni io e i ragazzi..no ad uscite insieme, no vacanze, no viaggi, no mare…niente di niente. in questa situazione di silenzio e sparizioni, di telefono spento, di non presenza …senza alcuna responsabilità di nulla, ero io che mi occupavo di casa bambini, scuola e lavoro mio io sono morta dentro … ero una larva, i bambini abbandonati a loro stessi, non frequentavamo nessuno tranne i parenti più stretti…fino a che non ce l’ho fatta più e l’ho letteralmente sbattuto fuori da casa . Si è pure lamentato con i genitori, non sapeva dove andare…dopo anni ho scoperto che tramite siti di incontri regolarmente vedeva donne in ogni paese e aveva anche avuto una figlia nell’anno della sparizione. I miei ragazzi ora non sanno che che hanno una sorella, questa bambina sicuramente è stata abbandonata e non sa di avere due fratelli, ma il modo è piccolo, e io non so gestire queste situazioni, ma sento che prima o poi tutto verrà fuori..ultimamente è andato a vivere con una ragazza non italiana senza famiglia e con una figlia…non ci vediamo mai, non chiama i ragazzi, insomma ci ha scartati definitivamente….buona anno Claudileia, sei stata e sei ancora la mia ancora di salvezza.
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Ciao Gagas, ho letto la tua storia più volte, sei davvero una donna da ammirare.
Hai saputo affrontare una gravidanza da sola in sua assenza e hai avuto il coraggio di cacciarlo di casa dopo aver scoperto i suoi tradimenti.
Sei una donna forte, un abbraccio.
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Buonasera a tutti/e , grazie, di cuore, a chi spende tempo, idee e soluzioni per le vittime, in situazioni drammatiche. Non è facile tagliare il cordone, i legami ed il rapporto con un colpo netto. Ciascuno di noi ha i suoi modi e metodi! Punti di forza e fragilità, tempi ed azioni. Ma l’importante è evitare esitazioni, sensi di colpa ed empatia, con persone che non hanno esitato, ripensato ai danni e i dolori psicologici e fisici causati dai loro comportamenti irresponsabili, sadici e immorali. Una volta attraversato il ponte del non ritorno, bisogna essere convinti e decisi a non reiterare lo stesso errore. Lo so, la sofferenza e il dolore ! Ma bisogna anche pensare alla stima, il rispetto e la libertà guadagnata, che non va gettata via per i non meritevoli. Buona notte. Buon cammino e buona libertà.
Milziade
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