“Vedo tutto nero”: 8 modi in cui i narcisisti patologici alterano la vostra percezione della realtà

Fonte: https://kimsaeed.com/2017/07/07/8-ways-narcissists-can-alter-perception-reality/
Autrice: Kim Saeed, è autrice di diversi libri di auto-aiuto di fama internazionale. È specializzata in recupero e ricostruzione dopo relazioni tossiche. È la fondatrice di Let Me Reach, un sito di trasformazione della vita che insegna alle persone a sopravvivere agli abusi narcisistici. È autrice di bestseller come How to Do No Contact Like a Boss! e 10 Essential Survivor Secrets to Liberate Yourself from Narcissistic Abuse.
Trad. C. Lemes Dias

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Essere in una stretta relazione con un narcisista patologico non è solo dannoso, ma anche pericoloso.

Quando siete immersi nel dubbio costante, nell’auto-biasimo e nella confusione, i vostri pensieri vengono indotti in errore – un meccanismo alimentato dal narcisista maligno presente nella vostra vita.

Siete in una relazione tossica con un narcisista?

Se pensate di avere una relazione con un narcisista, osservate se il vostro partner mostra determinati tratti. Un narcisista è qualcuno che ha un senso di sé gonfiato, un profondo desiderio di ammirazione e una totale mancanza di empatia per le altre persone.

I narcisisti hanno un forte desiderio di impressionare gli altri facendosi belli all’esterno, dal loro aspetto, dal tipo di auto che guidano e da tutto il resto. Sebbene possano essere molto affascinanti, si aspettano un trattamento preferenziale e spesso perdono interesse per le persone che non li trattano con la riverenza che sentono di meritare. Nel peggiore dei casi, puniranno le persone per questo.

Questi tratti sono più di un semplice fastidio o qualcosa che provoca banali liti. Se siete in una relazione con un/a narcisista sapete che il suo bisogno di adulazione può rovinare la relazione, poiché da veri maltrattanti sono abili nel provocarvi e poi farvi sentire in colpa, insultarvi e usare il gaslighting per distruggere la vostra autostima.

LE CRITICHE COSTANTI POSSONO CAUSARE ERRORI DI PENSIERO

Quando un narcisista diventa violento, è probabile che comincerete ad incorrere in errori di pensiero a causa di come vi sta tratta.

Potete non sentirvi più capaci di prendere la parola per difendervi o avere la sensazione di non essere mai veramente sentiti. È probabile che i vostri commenti vengano ignorati o invalidati.

I narcisisti credono effettivamente che le regole non valgano per loro, compreso il rispetto dei vostri limiti. Credono di non avere colpa di nulla e spesso vi biasimano – anche quando non avete fatto nulla di sbagliato.

Probabilmente siete stati ridicolizzati, giudicati e criticati dal vostro partner. È anche probabile che siete stati usati e manipolati in vari modi affinché soltanto lui/lei potesse ottenere ciò che desiderava. È difficile essere in una relazione con una persona affetta da questo disturbo senza soffrire di distorsioni cognitive.

COSA SONO LE DISTORSIONI COGNITIVE?

Le distorsioni cognitive sono modi distorti di vedere e pensare alla realtà. Sono sempre negative e si verificano automaticamente. Le situazioni della vita reale risultano esagerate e distorte e arrivano per supportare la prospettiva negativa che il/la narcisista ha creato per voi.

Non sorprende che ogni persona coinvolta con un narcisista affronti questo tipo di problema. Se i vostri partner sono affetti da narcisismo patologico, è probabile che le vostre esigenze restino sempre ignorate, che le critiche alla vostra persona siano state inserite nella routine, che l’invalidazione sia una costante per voi e che i vostri limiti devano essere sempre spostati per combaciare con le esigenze dei vostri partner. Potete avere difficoltà a vedere il mondo così com’è perché vi viene costantemente detto che non contate un bel niente.

8 ESEMPI COMUNI DI DISTORSIONI COGNITIVE

Gli psicologi hanno identificato fino a 50 tipi di distorsioni cognitive comuni. Alcuni esempi specifici che potete affrontare se avete a che fare con un/a narcisista sono:

1 – GENERALIZZARE ALLO ESTREMO: Tendete ad applicare il risultato di un evento isolato a tutte le aree della vostra vita. Ad esempio, se bruciate la cena e il/la narcisista vi dice che siete pessimi cuochi, alla fine lo fa con tanta veemenza che pensate sia vero: la cena è bruciata, quindi siete dei pessimi cuochi.

2 – VEDERE LE COSE COME “TUTTO O NIENTE”: Tutto viene visto in bianco e nero, senza alcuna possibilità di un “grigio”. Ad esempio, potete chiamare e lasciare un messaggio ad un amico. Se lui/lei non vi risponde subito, potete cominciare a credere che lui o lei non è mai disponibile per voi. O forse avete abbandonato i vostri partner narcisisti una o due volte in passato e poi li avete ripresi. Passate a credere, allora, che non ha alcun senso chiudere il rapporto tossico perché tanto li riprenderete sempre con voi.

3 – AVERE UN PREGIUDIZIO DI NEGATIVITÀ: Notate sempre le cose negative intorno a voi e non riuscite ad apprezzare nulla di positivo. Mentre siete sempre severi con voi stessi e osservate unicamente i vostri lati negativi, il bene vi scivola addosso e il malessere diventa generalizzato: perdete la capacità di apprezzare tutte le cose belle della vostra vita. Ciò è reso peggiore dal fatto che il narcisista vi indica probabilmente soltanto le cose cattive.

4 – CATASTROFISMO: Si anticipa sempre il peggio in ogni scenario e si creano conseguenze del tutto irragionevoli. Ad esempio, se ricevete una telefonata da un numero sconosciuto, potete presumere che sia qualcuno che vi chiama per dirvi che c’è stato un orribile incidente o che sarete licenziati.

5 – AVERE DUE PESI E DUE MISURE PER VOI STESSI: Tutto ciò che fate deve essere perfetto, o non è abbastanza buono – anche quando non giudicate mai le altre persone così duramente per le loro imperfezioni. Questo è probabilmente alimentato dalle costanti critiche del narcisista.

6 – SALTARE ALLE CONCLUSIONI: Attenzione quando cominciate a credere di sapere cosa gli altri stanno per dire, fare o pensare e che sarà sempre negativo. Si tratta di una dissonanza cognitiva molto pericolosa perché potrebbe impedirvi di fare ciò che sapete di dover fare per migliorare la vostra situazione. Ad esempio, se siete in una relazione con un narcisista violento fisicamente e avete bisogno di aiuto, potete aver paura di chiederlo per presumere che nessuno vi crederà e che nessuno sarà disposto ad aiutarvi.

7 – CONCENTRARSI SUL “DOVREBBE”: Credete che le cose dovrebbero essere in un certo modo e che le persone dovrebbero comportarsi come previsto. Potete continuare a riprendere il vostro partner narcisista nella speranza che lui o lei debba cambiare. Il problema qui sta nella negazione: non potete accettare che è altamente improbabile che un narcisista cambi.

L’idea secondo la quale le persone “devano” o “dovrebbero” comportarsi in un certo modo è quasi sempre dovuta a una distorsione cognitiva. Ad esempio: “Avrei dovuto dare a lui/lei un’altra possibilità” o “Devo capire perché si comportano in questo modo, così posso cambiare i miei comportamenti“. Questi pensieri possono provocare sensi di colpa o vergogna. Le idee di “dovere” sono tipicamente utilizzate in riferimento a come le altre persone dovrebbero agire. Questi pensieri possono anche tradursi in affermazioni come: “Dovrebbe rispondermi subito, appena gli mando un messaggio“, oppure “Dovrebbe ringraziarmi per tutte le volte che l’ho aiutata“.

Tali pensieri possono indurre una persona a provare disappunto e indignazione quando gli altri non riescono a soddisfare le sue specifiche aspettative. Non importa quanto vorremmo che fosse vero, non possiamo controllare il comportamento degli altri, quindi pensare a quello che gli altri dovrebbero fare non serve a nessuno scopo benefico. Possiamo solo accettare le persone così come sono e decidere se tenerle nelle nostre vite oppure no.

8. PRENDERE TUTTO SUL PERSONALE: Quando un narcisista è costantemente critico, potete trovare difficile non prendere le cose sul personale. Ciò è particolarmente distruttivo perché iniziate a credere a tutte le cose negative e offensive che vi dice. Potete persino credere che state causando in qualche modo il suo narcisismo o portandolo a comportarsi male nei vostri confronti.

L’AUTO-CONSAPEVOLEZZA È LA CHIAVE

Non tutti coloro che sperimentano distorsioni cognitive mostreranno gli stessi segni. Alcuni degli esempi di questo elenco potrebbero essere applicati a voi, altri no.

Per iniziare a valutare il danno che un partner narcisista vi ha causato, dovete prima essere in grado di riconoscere questi errori di pensiero. Quindi, potete prendere i provvedimenti necessari per vedere le cose come sono realmente. Avere un terapeuta, un mental coach o un amico di fiducia per aiutarvi a individuare il modo come la vostra cognizione viene falsata può fare la differenza.

149 pensieri su ““Vedo tutto nero”: 8 modi in cui i narcisisti patologici alterano la vostra percezione della realtà

  1. Ho voluto essere pulita, ed in pace con me stessa. Ho risposto il minimo indispensabile al suo ritorno di scambio. Anche senza vederlo fuori dal lavoro, sono tornata ad avere i pensieri cupi che speravo aver lasciato.
    Non mi sento di parlarne con nessuno, se non qui. Non dormo… mi sento una merda e vorrei piangere in continuazione. So che sono una lagna e per di più consapevole. Pensavo che mantenendo cmq una distanza tutto questo non sarebbe ricapitato.
    Perché mi domando lo accuso ancora in questo modo su me stessa? non lo posso evitare al lavoro. Anche solo lo sguardo mi devasta.

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    1. Morgana, bella, che dispiacere saperti ancora così vulnerabile.
      Ti prego però di non mollare, di avere fiducia: hai fatto grandissimi passi avanti nella consapevolezza e sul percorso da intraprendere.
      Ci sta che i brutti pensieri possano ciclicamente tornare, la ferita è ancora recente, uno degli ultimi articoli descrive molto bene la dipendenza biochimica che si instaura e che è difficile da tenere a bada.
      Il tuo caso è complicato dal fatto che sei costretta a vederlo tutti i giorni e questo rallenta la disintossicazione.
      Malefico bastardo, ma perché non gli prende una bella dissenteria e rimane a casa sul water per un bel po’?????
      Ti abbraccio fortissimo.

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      1. Cara Babi, mi fai sempre sorridere con la tua ironia ☺
        Menomale che ci sei tu fra noi a sdrammatizzare un po’.
        Cara Morgana, tieni duro, anche io sto vivendo momenti di tristezza, ti capisco davvero e ti sono vicina.
        Quanto all’articolo mi ci ritrovo perfettamente, in particolar modo nel punto 1, il mio np mi ha accusata di essere impacciata ed irruenta perché una volta ho fatto cadere un po’ di analcolico da un bicchiere che già strabordava di suo, ho davvero creduto di essere solo una pasticciona che non ne combina mai una buona.
        Oppure sono stata accusata di essere maleducata perché una volta ho detto ad un suo amico se poteva poggiarmi ad una sedia la mia borsa senza dire PER FAVORE ma comunque mi rivolsi con un tono gentile e con il condizionale.
        Esempi banali ma che dicono tanto su come mi aveva davvero rovinato la mente e persuasa del fatto che io fossi davvero come lui mi dipingeva.

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      2. Cara Oliver io sono arrivata addirittura a darmi dell’imbranata da sola in presenza di np2…magari per un’incertezza alla guida o altre cazzate… senza nemmeno aspettare che fosse lui a farlo. Quando accadeva lui non faceva nulla per rassicurarmi, deve aver probabilmente pensato che sono una che pensa di non valere molto, e in più gli ho anche risparmiato la fatica di farmelo notare😅
        In compenso anche lui si è spesso dimostrato molto insicuro, specie sulle sue presunte “doti amatore” (mi aveva detto che una sua ex lo aveva accusato di non essere bravo a letto)…beh…non è che avesse tutti i torti la ex…era molto più fuffa che altro in effetti…ma io gli dicevo che era bravissimo ecc ecc…e vedevo che questa cosa la apprezzava molto perché gli gonfiava l’ego. Ovviamente a me riaervava solo complimenti per “pezzi” del mio fisico. Baci

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      3. Cara Spirito Libero, quante cose il mio cervello ha rimosso!
        Mi hai fatto ricordare che mentre guidavo lui mi faceva da istruttore di scuola guida, dicendo di tenere la destra, di fermarmi agli stop e di rallentare ai segnali di dare precedenza! Mai nessuno mi ha mai trattata così neanche quando ero neopatentata! Non ho problemi alla guida, rispetto i segnali, do le precedenze eccetera ma mi faceva sentire un’impedita!
        Durante l’estate ero molto stressata, più cercavo di aggiustare alla bell’e meglio e più la situazione mi sfuggiva dalle mani e ricordo che mi sono fermata come una rimbambita al semaforo verde convinta fosse rosso.
        Quanto alle sue “doti amatore” mi diceva che con la sua ex non riusciva a mantenere l’erezione perché c’erano problemi, la madre di lei stava male e lei non riusciva a superare un esame universitario.
        Da me voleva sempre conferme sulla sua prestazione, se mi era piaciuto e se secondo me l’erezione era sufficiente. Io cercavo di tranquillizzarlo dicendo di sì ma in realtà se non per i primi minuti in cui funzionava “bene” poi perdeva l’erezione. Peccato perchè era dotato 😝
        È come dici tu, voleva essere apprezzato a letto per gonfiarsi l’ego. Anche a me riservava complimenti su pezzi del mio corpo, per il petto abbondante, diceva che ero una bomba a letto ma chissà perché poi dopo qualche giorno diceva che non voleva più continuare con me.

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      4. Oliver secondo me li fanno con lo stampino. Veramente. Assurdo quante somiglianze nei comportamenti 😄 Peccato per la scarsa “durata” del tuo np vista la “dotazione”…ma loro il sesso lo vivo piuttosto male e sempre come prestazione e mai vera condivisione… so che questi sono discorsi magari più “leggeri” rispetto a tanti problemi che qui si leggono ma veramente il lato fisico ha una sua grande importanza in queste storie malmesse. La chimica purtroppo ci ha inebetite…sono convinta che se gli stessi comportamenti li avessero avuti con noi dei tipi che non ci attraevano li avremmo mandati a quel paese in men che non si dica.
        Si guarda, anche io mi sentivo alla scuola guida..che poi ero sempre io a portarlo in macchina (parlo di np2) visto che la sua è sempre stata off limits causa fidanzata molto attenta alle eventuali tracce….quindi visto che ti scarrozzo io bello non mi rompere le balle, giusto?
        A volte mi sentivo così impedita con lui a fianco che gli chiedevo di fare certe manovre più difficili al posto mio (in quei casi accettava di farlo ma sospirava, della serie “guarda che mi tocca fare”… )…
        Va bé…stendiamo un velo pietoso che è meglio… 😅

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      5. Certo l’aspetto sessuale ha una grande importanza perché molti np hanno problemi, perdita di erezione, eiaculazione ritardata).
        Diciamo che il mio np o aveva perdita di erezione oppure eiaculazione ritardata, di sicuro perché praticava la masturbazione (questo perché a lui fondamentalmente del sesso non fregava nulla, era più una forma di controllo e di dominio che di condivisione).
        Io prendevo spesso la mia macchina perché lui era tirchio (altra caratteristica dei np), ma che scherzi doveva consumare la benzina!

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      6. Io sono maleducata perchè mi sovrappongo a lui quando litighiamo. Sono impulsiva perchè lo blocco quando litighiamo. Sono una merda perché gli ricordo le bugie che mi ha detto fino a ieri. Sono immatura perchè non voglio evolvermi in questa relazione lasciandolo libero di fare tutto quello che ha impedito di fare a me. Sono insensibile quando piuttosto che rispondere ai suoi messaggi di offesa scelgo di farmi la doccia. Sono ingenua perchè non vedo che tutto il genere maschile sbava dietro di me e non distinguo la gentilezza dalla provolonaggine. Sono mistificatrice perché gli copio e incollo cose che mi aveva promesso estrapolandole da discussioni vecchie. Sono cattiva perché non lo amo.
        La lista di inadeguatezza è lunghissima. Questa è quella che ricordo. Ma potrei impegnarmi e forse non mi fermerei più.

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      7. Ricordare i fatti e le etichette che ti ha dato, ti aiuta ad analizzare passo passo le cose come realmente stanno. Almeno a me piano piano tornano a galla, e mi viene istintivo analizzarle é quasi un bisogno x capire (quietata la necessità piena… Di volerlo riavere a tutti i costi, Che non ti fa “avere spazio per altro” .) Per alcuni riesco ad essere più lucida e capire che erano e sono solo etichette ingiuste e non reali. In altri casi ancora nella mia testa tentenno. Forse ognuno ha i suoi tempi non demordiamo

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      8. Se davvero fosse così non vivrei nella dissonanza cognitiva. Purtroppo quando torna smentisce tutto, da la colpa ai litigi, dice che anche io pronuncio cattiverie contro di lui. Riesce a capovolgere le frittate come un maestro dell’inganno. Cambia discorso e delle cose che io gli scrivo prende solo quello che gli fa più comodo, facendomi passare per una pazza.
        La manipolazione é la sua migliore arte. Non so se sia effettivamente narcisista, non credo abbia altre donne, ma sicuramente è uno stronzo manipolatore che ama stare al centro dell’attenzione.

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      9. Ma Olga perché abbiamo tutte le stesse etichette ? Gelose, ossessive, pazze? Anche questa cosa a me ha fatto pensare. Capisci che non è così normale ? Il “mio”Lui mi ha detto che la sua ex era troppo gelosa, ossessiva, una matta che vedeva il male ovunque. Ed io son finita a sentire di me lo stesso… Non può essere tutto totalmente vero. E come manipolazione forse ci sta anche carpire i tuoi difetti (quale donna che tenga al suo uomo, e lui fa così non dimostrerebbe un minimo di gelosia ?) e renderli amplificati, così è facile sbatterteli in faccia e lasciarti basita a farti l esame di coscienza. Purtroppo io penso così anche se la consapevolezza non mi fa essere forte abbastanza. Tu non fustigarti, l ho fatto anch io molto di più prima, ma non sei come dice lui. Già che ci pensi è perché hai una coscienza ed una sensibilità. Ci manca solo la forza perché prevale il voler bene

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      10. A me delle sue ex non ha mai parlato in termini negativi. La pazza sono solo io. Con le altre ha avuto rapporti chiusi civilmente.. a me non é mai interessato approfondire o capire. A me basta sapere che i fatti sono questi. Nessuna mistificazione. Io non sono pazza

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      11. Il fatto è che pur restando sulle mie, è come “mollare”… perché sto perdendo me stessa… ho ripreso dei pensieri che non avevo più da mesi, è più forte di qualsiasi ragione. Provo rabbia con me stessa, e resa… tanta resa

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      12. Non posso dare un contributo circa le prestazioni amatorie 🙂 noi siamo rimasti sul virtuale al più qualche abbraccio/bacio rubato.
        Ma anche su quel fronte ho dei dubbi, non ha mai fatto passi concreti per fare in modo che accadesse qualcosa di consistente, più che altro si intuiva un gioco di potere, voleva che mi prestassi alle sue condizioni, in macchina? in un parcheggio coperto? di giorno?
        Ma l’idea non mi ha proprio sfiorata, per quanto fossi molto presa non sono riuscita neppure a immaginare una simile possibilità…
        Però mi ha mandato una sua foto di dettaglio “nature” in risposta alla mia in biancheria intima (da lui richiesta), deve aver pensato che quei pochi cm di stoffa fossero superflui, così so che è totalmente depilato 😀 😀 😀 forse per enfatizzare una “strumentazione” tutto sommato contenuta?
        A ripensarci quello è stato l’inizio della fine, non l’ho presa tanto bene, siamo passati da allusioni erotiche sottili a dettagli di anatomia? Deve aver capito di avere superato un limite, allora credo abbia giocato il tutto per tutto cercando di accelerare i tempi e mostrando il suo vero volto.
        Vedete i ricordi sono sempre in agguato anche per me, adesso ci sto meno male ma la rabbia torna e vorrei davvero potermi sganciare definitivamente.
        Ci vuole tempo, come ha detto Speranza, e pazienza, dolcezza e comprensione verso me stessa, verso noi stesse.
        Prima mi davano fastidio certe affermazioni , lascia andare, distaccati, non capivo come fare e avrei voluto guarire con uno schiocco delle dita, invece dobbiamo concederci il tempo che ci serve, fiduciose di essere sul percorso giusto.
        Tra un po’ saranno due anni da quando tutto è cominciato.

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      13. Sono contenta Babi che la tua relazione sia rimasta nel virtuale…in effetti fanno richieste assurde e si rendono pure ridicoli a volte come nel tuo caso con le foto 😄
        A volte esagerano con le richieste e le fantasie non tanto per realizzarle ma per vedere fino a che punto possono tirare la corda…se una non mette limiti possono chiederti di tutto….sesso a tre, scambi di coppia, feticismi vari…non c’è limite alle loro perversioni. Io ho sempre fatto quello che mi andava..se qualcosa non mi piaceva lo dicevo..per fortuna non ho mai avuto problemi ma penso che loro avendo varie donne possono sbizzarrirsi a chiedere all’una o all’altra di fare questa o quella cosa. Alla fine comunque ti rendi conto che non c’è un’evoluzione nell'”intimità…per loro sei solo un sex toy umano da cercare quando serve e poi riporre finito l’uso.

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      14. Vi leggo e mi sento ancora più idiota… e vuota. Io ho praticamente sempre fatto ciò che voleva, anche se le richieste non erano mai eccessive. Al massimo era farlo in macchina con altre macchine “popolate” nelle vicinanze. Ma addirittura nell’ultimo periodo mi diceva lui come voleva mi vestissi, dicendomi esattamente quale dei miei vestiti dovevo mettermi, ma specificando che non mi dava la certezza di quando ci saremmo visti.
        e nonostante abbia sempre fatto ciò che voleva, tranne ogni tanto discutere per amicizie fumose… con altre e per il suo voler scopare in giro…detto espressamente, per il resto ho sempre accettato tutto. E proposta per dargli più comodità potessi.
        E che fine ho fatto?… ecco nonostante non gli abbia mai fatto menate nel vederlo sempre scrivere al cell mentre era con me, o dirmi che ci vedevamo un giorno ed invece spariva dicendomi poi che lui era così, se cambiava idea non doveva dirmelo per forza. Io per queste cose ho sempre taciuto. E nonostante forse fossi quella più comoda per lui… mi ha defenestrato. NOn so davvero che dire ne che pensare più

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      15. Cara Morgana, anche a me ha detto sfacciatamente che voleva andare con le altre.
        Io fui chiara: se vai con altre non ci vediamo più.
        Lo ha fatto comunque a mia insaputa, ne sono certa, pensava che io fossi talmente stupida da non capirlo.

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      16. Cara Morgana, hai avuto a che fare con predatore, c’è poco da fare. Secondo te questa persona è tagliata per una normale vita di coppia? Sa come trattare una donna in modo rispettoso, per esempio, mettendo da parte il suo telefonino per capire che lingua parla? Si vede che senza ‘gente in giro’ che lo veda ANCHE nei momenti più intimi si tratta di un individuo che non funzionerebbe mai all’interno del rapporto di coppia che auspichi per te. Cerca di informarti sull’erosione identitaria, perché è questa la chiave per l’uscita dell’angoscia. L’operazione che lui ha compiuto con te dimostra una grande esperienza nell’annullamento di una donna. Ti ricordi la ragazza che piangeva per lui? Ecco, avrà fatto la stessa cosa. Dai tuoi commenti si evince che è seriale. Uomini come lui molto raramente usano una precauzione perché amano talmente il rischio da mettere a repentaglio la propria salute. Sei così perché non ti riconosci più, ma la verità è che le tue qualità sono sempre lì con te. Non mollare la terapia, ti prego. Non lasciare che sia una nullità umana a dire quanto vali tu. Ti abbraccio con tanta solidarietà, cara!

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    2. Cara Morgana..condivido pienamente quanto scritto da Babi…il solo fatto di vederlo al lavoro alimenta il legame biochimico che è duro da spezzare anche quando la persona non la vedi più (ne so qualcosa), figuriamoci quando c’è l’hai sotto gli occhi ogni giorno! Ricordo che parlavi di un tuo eventuale trasferimento…ci sono novità in merito?
      Un abbraccio

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      1. Spirito Libero, purtroppo è saltata la vendita, ci hanno anche fatto firmare per rinunciare a qualsiasi pretesa… spostandoci su un’altra società (credo provvisoria) in attesa di riprovare con un’altra vendita. Per cui ho anche mille tensioni per questa faccenda, e lui fa così… punzecchia, io anche per il resto sono tentata di cercare, avere comprensione ma so che non posso averla, anzi punge e sparisce… l’effetto è questo..
        Non so spiegarlo bene, ma le sensazioni che provo “addosso” ed intendo addosso nel vero senso della parola sono solo resa…

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      2. Morgana,
        la vera calamità è che li trovi al posto sbagliato nel momento sbagliato e il danno si amplifica.
        Sei già in ansia per il lavoro ovvio che lui, con i suoi giochetti, sia l’ultima cosa che serve.
        Scusami se mi impiccio ma stai sentendo la tua psi? Comunque sfogati con noi che ci siamo e ci saremo sempre.

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      3. La psico la vedo poco, faccio spesso molto tardi al lavoro. in questo momento è un caos… la devo vedere la prossima settimana.
        Ma sul serio se non mi vuole per sesso, e nemmeno per chiedermi passaggi o cibo come faceva prima, perchè tornare a cercarmi, guardarmi dopo questi mesi.

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      4. Lo fa perché i narcisisti hanno sempre bisogno di “rifornimento”….ogni tua più piccola reazione a ciò che fa e dice per lui è nutrimento….indispensabile a sopravvivere

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      5. Morgana, tesoro, davvero davvero mi dispiace da matti.
        Fai uno sforzo e ritagliati il tempo che serve, se serve per vedere la psi fallo e basta. Metti Morgana al centro.
        Odio dirlo ma sono sadici, è felice di punzecchiarti perché sei in una situazione critica anche dal punto di vista lavorativo, e lui no, che bruttissima persona.
        Vuole nutrimento narcisistico che in questo momento è il tuo dolore… gli basta questo: vederti in difficoltà, farti stare peggio, non gli serve sesso né altro!
        Pensa che essere abbietto lui è a posto così.
        L’unica possibilità che hai è evitarlo più possibile, bloccarlo più possibile ed essere rigorosa più che puoi.
        Altrimenti non smetterà mai, mi auguro sinceramente che tu possa trovare e provare per te stessa l’affetto che meriti, coraggio cara, è troppo importante.

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      6. Ciao Claudiléia, e grazie per l’articolo tradotto da Te , per l’esercito decimato da un male oscuro.
        Il/ la carnefice s’impegna tanto per tenere il suo trionfo, la marionetta, o la cosa “ oggetto” che deve essere a sua disposizione agli ordini del proprietario/a, possessore e detentore. La mente della vittima quindi viene modellata e trasformata con procedure adoperate ad hoc, per lo sfortunato/a. Usando la comunicazione ad esempio del doppio binario, cioè una comunicazione ambigua, che lascia più margini all’interpretazione! In questo caso il/ la carnefice entra in gioco, utilizzando interpretazioni vantaggiose per lui/lei ,a seconda della situazione! È cosi, qualunque cosa faccia o dica il/ la partner sarà usata contro di lui/lei. La vittima si trova nella confusione totale, ed ha dubbi, paura e incertezza nelle sue azioni” detti o fatti “. Cioè il carnefice dichiara guerra dall’interno della vittima.

        Con la critica, la proiezione e la svalutazione , oltre a incolpare la vittima di qualunque esito negativo! Il/ la narcisista distorce, sminuisce e svalorizza le qualità che ammirava e apprezzava , una volta. È inizia a demolire e distruggere i pilastri della sua/o personalità, e la stima di se, con accuse e critiche infondate. Facendo sentire la vittima sbagliata e inadeguata. Tale comportamenti, conducono vittime con personalità equilibrate a vacillare e dubitare di se stessi.
        Un’altra tecnica adoperata dal/la narcisista è la riprogrammazione del/la partner, cioè cambiare e plasmare l’amato/a e trasformandolo/la in un robot che obbedisce a ordini, regole e dettami del/la narcisista. Tutto nel nome dell’amore che le unisce! Tale condotta, se viene reiterata e protratta per lungo tempo, finirà con l’annullamento dell’ unicità dell’altro/a
        La miglior cosa da fare, non è combattere il male! Ma la cosa giusta da scegliere è la fuga!
        Buona liberazione a tutte/ i
        Milziade

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      7. Caro Milziade hai fatto un’analisi direi perfetta, è vero, loro usano la comunicazione, i silenzi e le modalità di gratificazione e svalutazione esatamente con gli scopi che dici tu. Bisogna essere molto accorti per non farsi invischiare dai loro giochi ma purtroppo quando ci si é coinvolti l’hanno sempre vinta loro.
        Sganciarsi dai loro giochi, dire basta a manipolazioni, mancanze di rispetto, sparizioni e ricomparse ad hoc solo quando serve é il primo passo per la vera liberazione.
        Un caro saluto

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      8. Cara Spirito Libero,
        Ti leggo sempre con ammirazione per il tuo equilibrio.
        Bloccare la micidiale architettura di un np passa sicuramente attraverso le fasi che descrivi tu e tutti qui, gli studi internazionali e naturalmente Claudileia. Per “accendere” queste fasi e consentire il loro sviluppo è fondamentale impedire a ogni costo il contatto con questi esseri disumani.
        Solo così il nostro cervello può riconoscere la manipolazione e quindi trovare la strada e la forza per procedere con le fasi successive della guarigione.
        Lo dico a me in primis e a tutti gli amici qui che sono in un qualche punto del no-contact. Io ho dubitato sulla sua efficacia, ho fatto di testa mia, sono ricaduta più volte, sono tornata al no contact. E ho cominciato finalmente a capire i meccanismi con chiarezza. Ed è stato un passo epocale per iniziare la vera salvezza.
        Un abbraccio

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      9. Cara Speranza ti ringrazio di cuore per la stima….credimi, sono molto meno forte e determinata di quanto possa sembrare….anche se ho tutto molto chiaro nella mia testa e cerco di portare la mia esperienza sperando che possa essere utile a qualcuno per non fare i miei stessi errori e prendere le distanze per tempo da questi soggetti, prima che le cose diventino troppo dolorose e i danni irreparabili. Io so di aver ancora molta strada da fare per liberarmi dalla dipendenza… un pezzo l’ho fatto tagliando i ponti con il primo narciso, e stato faticosissimo perché non avevo nessuno che potesse capirmi e consigliarmi. Ora mi sento più sostenuta avendo questo punto di riferimento nel blog di Claudileia e in voi tutti che ascoltate le mie storie.
        Io purtroppo ci sono ancora dentro questo problema perché non ho ancora tagliato il cordone con il secondo narciso anche se mi sforzo di mantenere le giuste distanze da lui, ma come dici tu l’unico modo per uscirne è solo uno: il no contact e non avere più rapporti o contatti anche sporadici e occasionali. Spero di trovare in me la forza di riuscire a chiudere con questa persona come sono riuscita a chiudere con il primo e soprattutto di non permettere più situazioni con soggetti simili nella mia vita.
        Ti abbraccio forte

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      10. Ci arriveremo cara Spirito Libero, di questo ne sono certa. Perché l’esperienza disumana che stiamo vivendo ha un “vantaggio”: ti costringe a vedere cose di te e degli altri che non avresti mai immaginato, ti mette in mano – nel mio caso per la prima volta – le redini del tuo presente e futuro. Riconoscere e scegliere se una situazione ci sta bene o no e agire di conseguenza è per me una rivoluzione.
        Due binari paralleli: uno mi porta a guardare con occhi “puliti” chi sono e cosa sono capace di fare basandomi su dati oggettivi. Sul secondo va in scena la mia lentissima guarigione, con cadute più o meno gravi, pensieri, dispiaceri, nostalgia per un essere malvagio, rabbia, desiderio di vendetta, voglia di voltare pagina etc etc. Come vedi un bel arcobaleno di sentimenti umani. La psicoterapeuta che mi segue mi invita a dare valore a entrambi i percorsi, perché entrambi richiedono capacità che np aveva demolito riducendoci a larve.
        Da pochi mesi, ad esempio, vedo che al lavoro il mio cervello ha cominciato a elaborare nuovamente proposte valide e di sostanza, mentre per tutto il periodo in cui ero in contatto con np non ero più in grado di esprimermi professionalmente se non in modo standardizzato e comunque pieno di timori.
        Che sia lontana dalla riabilitazione totale lo dice il fatto che spesso vorrei dimostrare a lui che non sono l’essere insignificante che lui pensava io fossi, trattandomi come un animale da macello. Pensare questo non va bene, ma ci arriverò anche all’indifferenza.
        Nel percorso di guarigione lento che riguarda me, te e tutti noi qui, trovo una grande dignità umana.
        Ti abbraccio forte 🌸

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      11. Cara Speranza, le tue parole sono molto vere e anche io trovo che ci sia tanta dignità in noi e questo è il segno che siamo persone di valore e i narcisisti lo sanno molte bene altrimenti non ci avrebbero “scelte”.
        Non abbiamo bisogno di dimostrare nulla, loro sanno fin troppo bene chi siamo ma purtroppo hanno individuato l’unico vero nostro punto debole: il bisogno di affetto.
        Loro sono esseri molto insicuri del loro valore, il mio primo narcisista era molto consapevole dalla sua grande inferiorità culturale (da me mai fatta pesare) e credo che mi abbia trattata in quel modo proprio per dire a sé stesso che poteva mettere sotto i piedi una persona con delle qualità, questo li gratifica e li fa sentire superiori. Il secondo narcisista invece é laureato come me ed è convinto di essere una specie di genio incompreso dal mondo…
        ma raramente ho visto qualcuno sprecare tanto malamente l’intelligenza e i talenti, perché di fatto loro spendono tantissime energie a mantenere una facciata e vite visto non sono in grado di realizzare la propria. Da una parte arrivo perfino a capirlo visto che anche io, nonostante gli studi, non ho realizzato molto nella mia lavorativa…purtroppo, e questo sempre per quella maledetta poco fiducia in me.
        Pensavo potessimo capirci a aiutarci a migliorare insieme ma a lui importa avermi per le sue trasgressioni mentali…e la cosa grave è che io non riesco a rifiutarlo.
        A volte, ti confesso, mi sento come una drogata che però dice agli altri di non drogarsi..
        So che non devo flagellarmi, che fa parte del percorso, niente avviene in breve tempo e anche per liberarsi da certi legami bisogna passare delle fasi tra cui numeroso ricadute. L’importante come dici tu è avere chiara la visione dei due percorsi distinti…e non perdere mai di vista chi siamo e cosa vogliamo… e insomma, sono fiduciosa che ce la faremo.
        Un grandissimo abbraccio

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      12. Anche questo aspetto che tocchi è folle: il fatto che debbano distruggerti per emergere essi stessi. Hai abilità che loro non hanno o non conoscono? Ecco che allora rappresenti qualcosa da banalizzare, come minimo. E se tu – da essere empatico – cerchi di andare loro incontro proprio comprendendo questa loro difficoltà – per tutta risposta ti becchi una bella sciabolata sulla tua mano tesa.
        Ti racconto una cosa semplice, ma che ancora mi fa sentire mortificata. Lui – enfant prodige che oltre a fare il chirurgo suona il pianoforte – insiste affinché gli mandi un testo perché vuole scriverci della musica sopra (chirurgo, musicista, compositore, scalatore… E chi più ne ha più ne metta, mica uno sfigato come me che sono un comune mortale). Io resisto perché la scrittura per me è un’attività che proteggo moltissimo. Lui insiste. Resisto ancora. Mi manda un mini frammento di note alle quali dovrei ispirarmi. Gli rispondo che le note sono belle (sono in realtà piuttosto banali, ma rispetto il suo impegno nell’averle messe assieme) e prometto di ricambiare con il testo. Sono ispirata, glielo mando. Risposta: “ok, vedrò se riesco a tirarci fuori qualcosa”. Inutile dirti che non ne ha mai più parlato.
        Ora, magari può sembrarti sciocco, ma un’umiliazione del genere la sento viva ancora adesso. Per questo fatto, se oggi mi si parasse davanti, troverei la forza di schiaffeggiarlo, per la sua stupida protervia (anche se la psicoterapeuta mi direbbe: è profondamente malato, stai perdendo il tuo tempo).

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      13. Speranza cara io penso davvero che esista un unico DNA da cui provengono tutti….il tuo narcisista si definisce come chirurgo musicista scalatore e altre cose fichissime..il mio secondo np ha messo sul suo profilo Facebook, oltre ai centomila titoli accademici (magari non tutti veri) anche “filosofo” e “divulgatore scientifico”… ah si…anche lui appassionato di speleologia e trekking estremo…poi sicuramente ci sarà pure qualcos’altro che ora mi sfugge😁Ah si…insegna alle medie e si di finisce “professor of applied mathematics”…cioè voglio dire…manco insegnasse a Cambridge😁😁
        Certo ti ha chiesto di mandargli qualcosa sapendo che per te è importante e poi lo ha lasciato andare nel dimenticatoio….non sentirti umiliata….sicuramenfe era lui a non essere all’altezza di quello che diceva…
        era solo in modo per tenerti agganciata sfruttando una tua capacità.
        Loro si dipingono molto più importanti di quanto non siano e fanno sentire gli altri infinitamente inferiori. Hanno bisogno di sminuire gli altri sperando di sollevarsi di qualche millimetro…
        Se solo avessimo più fiducia in noi stesse e li mamdassimo a quel paese non appena si presentano….ma sono abilissimi nel vendere la facciata farlocca di cui si ammantano tanto orgoglio pretendendo lodi e ammirazione sconfinate….
        Bisogna convincersi che sono solo delle costruzioni, togli un pezzetto e crolla tutto….

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      14. “Togli un pezzetto e crolla tutto”.
        Mi hai fatto ricordare quando una volta gli scrissi:”Basta un dito e tac cadi terra”.
        Ovviamente fui bloccata… osai toccare il suo fragile ego.

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      15. Verissimo Oliver. Guai a metterli in discussione. Una volta io scrissi a np2 “mi piaci ma il tuo modo di essere non fa per me”. Bloccata dappertutto per cinque mesi.

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      16. Sei oltremodo simpatica, Spirito Libero! Riderci sopra, anche se con amarezza, è qualcosa di straordinario 🌸🌸🌸
        Dici bene che maggiore sicurezza in noi stessi consentirebbe di mandarli a quel paese subito: invidio molto i figli che hanno avuto genitori amorevoli, quelli che ti dicono “non avere paura di fare la tua strada, andrà tutto bene e se qualcosa invece andrà storto saremo sempre accanto a te per sostenerti”. Non avendoli avuti sono cresciuta con costante fame d’amore. Cadere nelle mani di uno psicopatico era abbastanza probabile.
        Però vedi, noi qui abbiamo rimesso in gioco tutto per trovare una formula per metterci dritti e con nuovi presupposti. Senza vendicarci di chi ci ha fatto male, semplicemente accettando una ad una le nostre debolezze e studiando, leggendo, imparando a memoria certe parti di questo blog MERAVIGLIOSO.
        Avrei preferito una strada più lineare, ma questo percorso di conoscenza e amicizia e rispetto mi rende orgogliosa di tutti voi e persino di me 😊
        Grazie a tutti, grazie Claudileia

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      17. Per quanto riguarda la tua frase:
        “…e la cosa grave è che io non riesco a rifiutarlo.
        A volte, ti confesso, mi sento come una drogata che però dice agli altri di non drogarsi..”
        non sono un’esperta e non voglio rischiare di creare confusione. La mia esperienza personale dice però che a un certo punto si dice basta, si apre quella porta girevole che è sempre lì a nostra disposizione, ma che decidiamo di aprire solo a un certo punto. Spirito Libero, tu hai in mano, in mente e nel cuore tutto quello che serve per fare il passo verso la tua libertà.

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      18. Si Speranza, la scelta sta sempre a noi. Non voglio nascondermi dietro un dito….purtroppo sono ancora attratta molto, anche se consapevole della sua malattia. Penso che lui abbia sostituito la droga np1 che ormai non faceva più effetto con una più forte perché più mentale che fisica. Sono passata dalla marijuana all’eroina, per fare un paragone. Come ci si libera? Dovrei rinchiudermi in una comunità senza telefono e senza internet. Forse dovrebbero creare dei rahab in cui ci si disintossicadalla loro presenza. Comunque ho già fatto passi importanti…ho cambiato numero di telefono (lui ha quello vecchio, che uso solo sporadicamente e che vorrei eliminare), ho smesso di guardare il suo Facebook come già ho fatto da tempo con np1, non giro più dalle sue parti, non mi faccio più trovare sempre disponibile quando vuole vedermi. Insomma, mi sto impegnando. Che Dio me la mandi buona.

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      19. Grazie dell’incoraggoamento Morgana, anche a me condividere qui aiuta a mantenermi il più possibile “in riga” e a non fare cavolate 🌸💗

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      20. Dite cose condivisibili, e che arrivano dritte al cuore forse un “fattor comune” ancor più delle situazioni vissute.
        Il fatto di sentirsi drogate che dicono agli altri di non drogarsi… È vero ma personalmente lo trovo un ancora molto salda per me, perché quando sentì che quella “sostanza” ti manca e scrivi qui ,voi è come se mi aiutaste a passare quel “momento” rigando dritta… Per non ricominciare proprio tutto daccapo.
        E l obbligarsi a guardasi dentro…. La non fiducia nelle proprie qualità l ho sempre avuta, ma dopo lui ho iniziato a guardarmi diversamente ed a provare a dare spazio alle cose buone che posso avere. Anzi a dargli più valore. E per me è cosa nuova.
        Altra “gara” difficile, è per chi vorrebbe dare affetto a lui ed invece deve imparare e a dargli indifferenza…. Sembra una cosa giusta e per questo facile… Invece per ora è solo una cosa “giusta”ma faticosa.
        Non ho mai dato molto peso alla “dignità” perché ho sempre pensato valesse di più il voler bene, accettando compromessi, insomma tante cose anteposte a lei, ma dopo lui anche la dignità prova a sgomitare in me.
        ed il provare a “gestire ” me stessa…. Cercando di non sbroccare, martellare di messaggi, o reazioni che mi hanno lasciato etichettare come “ossessiva”, perché se imparo a “manipolare” me stessa forse sarà più difficile che lo faccia qualcun altro su di me, ancora.
        E qui ho chi mi ha aiutato ed aiuta a tenere gli occhi aperti, e spesso mi tiene per mano

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      21. Proprio ieri mi sono ricordata che i miei genitori ritenevano plausibile per me una scuola superiore professionale e a brevissimo termine, così potevo guadagnare qualcosina e comunque aiutare la mamma. Un sussulto di una qualche forma di dignità mi ha permesso allora di falsificare la firma di mia madre e pre-iscrivermi al liceo senza dire nulla in casa e attendere le conseguenze una volta scoperta. Questo mi ha permesso di laurearmi più tardi, di lavorare da dipendente e poi di essere oggi imprenditrice.
        Vedi Morgana, la dignità viene prima di tutto, lascia che ti guidi e ti parli, dialoga con essa e valuta di volta in volta se una cosa ti fa sentire rispettata oppure no.
        Te lo scrivo con tutta l’emozione di cui sono capace.

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      22. Soprattutto giusta. Ero una ragazzina che amava la scuola con tutta se stessa – al contrario dei miei fratelli maschi, di default però iscritti al liceo – e trovai ingiusto che gli altri potessero decidere per me, senza chiedermi un parere.
        Poi la vita ha fatto sì che un np mi infliggesse una svalutazione altrettanto brutale. La dignità, ancora una volta, mi aiuta a saltarci fuori.
        Abbraccio grande per te

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      23. Mi colpisce molto il coraggio, oltre il “giusto” perché quando sei con i genitori a maggior ragione spesso devi sottostare, trovare invece anche in quel contesto il coraggio di andare contro corrente lo trovo molto coraggioso. Complimenti, davvero ❤️Un abbraccio a te

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      24. Dignità…è proprio la parola che ci accomuna.
        Le ultime parole che ho detto al mio np quando ho tentato disperatamente di avere una chiusura decente sono state: “tu non hai nulla di decente, non hai dignità.”

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      25. Brava Morgana, la dignità viene sempre prima di tutto. Dalla dignità si passa al rispetto di sé stessi e quindi dall’imoedire agli altri di mancarci di rispetto e manipolarci. Anche io per il bene voluto ho messo da parte il resto ma è sempre un errore. Cioè…a gente come noi importano le persone, anche con i loro difetti, é questo che ci frega. Dobbiamo imparare ad importarcene solo di chi ci ritiene a sua volta importanti e lo dimostra. Un abbraccio

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      26. Condivido cara Speranza il tuo stesso lento percorso di guarigione e quello che tu chiami “arcobaleno di emozioni”: sono esattamente tutte le mie in un saliscendi continuo nel quale tenere duro è l’unica alternativa per me, per noi, possibile. Ma in tutto questo poter anche riscoprire per sé tanta umanità e ritrovarla in voi
        Un abbraccio

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      27. Miró carissima,
        Siamo partiti dal “vedo tutto nero” del titolo di questo splendido articolo a un “arcobaleno di emozioni” 😊
        Hai ragionissima sull’umanità che c’è qui: con tanto male ricevuto, di rado ho letto di persone cattive e vendicative.
        Abbraccio forte forte a te!

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    3. Cara Morgana, proviamo a ragionare insieme sul motivo di fondo. Tu affermi che la tua sensazione centrale è di ‘resa’. Tu senti di aver ‘mollato’ qualcosa di fondamentalmente importante perché ‘hai voluto’ (dannato orgoglio!) essere ‘pulita’ ed in pace con te stessa ma poi… Be’, ma poi il risultato è che oggi provi angoscia e tristezza e che i suoi sguardi ti demoliscono perché ti ricordano che non siete più insieme e che lui oggi è di chissà chi, vedo giusto? E’ insito nel tuo commento il fatto di essersi scordata che stai lasciando andare una persona che alla tua minima mossa di chiarimento ti dava della pazza ossessiva che non lo lasciava in pace, della bambina impaurita e presa dalla sindrome dell’abbandono che, incapace di comprendere che lui, l’ultimo biscotto del pacchetto, aveva tante donne da saziare e tante ‘cose da fare’, lo ‘soffocavi’ con le tue pretese. Ti riconosci in questa donna? Immagino di no. Eppure soffri non per l’immagine orribile che lui ha dato di te stessa, ma per aver ‘mollato’ chi ti ha dipinta così male. Ti addolora la visione di quest’uomo, di questo maldestro pittore che ti gettava in faccia giorno sì giorno no l’idea che tu sola non bastavi. Ti affranta il semplice sguardo da matador di un signor nessuno che si diverte causando il caos in ufficio e giocando con il cuore grande delle new entry che nulla sanno su di lui. Ti senti così perché credi che quella persona non può essere tanto fredda, spietata, indifferente, parassitaria, utilitaristica e dedita allo sfruttamento emotivo delle donne… Eppure è la stessa che scartava i tuoi regali senza manco leggere le tue parole d’amore perché i sentimenti per lui valevano – e valgono tuttora – meno di ZERO. Vuoi credere di aver abbandonato al suo destino una persona che, tutto sommato, avrebbe avuto la possibilità di ‘crescere’ INSIEME A TE se solo TU fossi stata più paziente, più comprensiva, più umile, più buona, più all’altezza della sua importantissima figura. Se solo TU avessi capito che lui ha bisogno di una valanga di ammirazione femminile per sentirsi MINIMAMENTE soddisfatto. Insomma, se solo TU fossi stata la sua MAMMA non una DONNA DA DESIDERARE E AMARE, allora le cose avrebbero potuto funzionare A MODO SUO. Cara Morgana, oggi ti senti un po’ giù, ma non più giù di quanto lui avrebbe potuto buttarti. Dai retta a noi: passerà anche questo momento down e per un po’ sarà così, facendo avanti e indietro finché la serenità non si assesterà 0nel tuo cuore affranto. Come hanno già detto Babi, Oliver e Spirito Libero, è la sua presenza costante a destare in te questi sentimenti negativi. Su questo non ci sono dubbi. Mi dispiace enormemente che non cambi più sede, perché sarebbe davvero formidabile per te. Intanto bisogna fare i conti con la tua realtà di ora, giacché con questo ‘essere’ dovrai abituarti per motivi di lavoro. Una cosa mi preme dirtela: lui ha provato a farti rientrare nel girone, tu hai preservato la tua dignità rifiutandoti di farti usare per l’ennesima volta e quindi… ora… ora lui ti fa sentire cattiva perché hai preferito la tua dignità ai suoi bisogni sessuali. Bisogni che lui è abituato a sfogare con la prima che capita sotto tiro. Ebbene, non sarebbe mica la prima volta che un n.p. ‘non capisce’ che il corpo degli altri non è a sua disposizione. Coraggio!

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      1. Claudileia, Le sensazioni sì sono quanto descrivi, ma la cosa che fatico a capire è che da me non vuole sesso… non so cosa voglia! Perché quando ho provato a dirgli vediamoci, e che non sarei tornata sui discorsi precedenti. Mi ha detto che non voleva, l’idea gli metteva angoscia. E poi.. che era troppo preso da altri impegni. Ma nello stesso tempo ogni paio di gg mi scrive un complimento dicendo che fa fatica a starmi lontano, o di notte per sapere se sto dormendo. Ma perché continuare così se poi non mi chiedi di uscire e quando lo feci io aveva sempre una scusa od addirittura un’angoscia… ?
        Non ha senso questa cosa.
        Forse è l’unica persona che mi da delle sensazioni che sento addosso in modo molto più forte di quanto possa essere brava a descriverle.

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      2. Cara Morgana, tu non riesci a comprendere il GIOCO MENTALE perché sei ancora dentro, non fisicamente, ma mentalmente. Per lui BASTA QUESTO, non il sesso. Basta saperti agganciata e a disposizione quando vorrà lui, capisci? A lui non importa come ti senti, cosa pensi, come interpreti i suoi sms, se vorresti vederlo oppure no. A lui basta sapere che tu lo pensi, che è lì dentro la tua mente PER SEMPRE e che tu soffrirai per lui PER SEMPRE perché è così che si sente più vivo che mai ed è questo il suo modo di collezionare donne (mandando in tilt i loro cervelli). Per questo quando ti ha visto distaccata è tornato a incalzarti. Semplicemente non può ammettere che tu possa DAVVERO non essere più a sua disposizione. Quindi, nella sua mente disturbata tu devi soffrire per lui. E’ questa la tua funzione, non altra.

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      3. Claudileia, Quindi probabilmente (che non gliene frega nulla di me l’ho capito… dai gesti passati e da quanto leggo) ma ci sta che nemmeno gli piaccia perché non mi cerca nemmeno per quello. Cioè una vale un’altra ? ma io giuro non capisco è sembra assurdo ammetterlo… me stessa, perché mi è entrato così dentro, e perché pur comprendendo o meglio sapendo queste dinamiche non mi “bastano” per mandarlo a fanculo nella mia testa! Mi odio per questo
        Ed ancor più di prima, devo tacere… perchè se mi sfogassi mi prenderei della rincoglionita recidiva doppia. Perchè non è facile spiegare,… tanto più che nemmeno io stessa mi capisco, avendo tutta questa “consapevolezza” e non mi basta…
        Sembro sul serio una drogata..

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      4. Cara Morgana,
        purtroppo è così. Una vale l’altra. Sai perché non riesci a capire? Perché ragioni da persona sana di mente. Cerchi di applicare parametri “umani” a esseri che non lo sono. Capisco profondamente la tua incredulità ma devi avere la consapevolezza dell’esistenza degli psicopatici. Non sei una rincoglionita e nemmeno ti devi odiare. Non devi nemmeno odiare, o provare senso di vendetta verso lo psicopatico. Sono muri di gomma. Tutto quello che gli arriva addosso viene rimbalzato verso di te. Si nutrono di tutto. Sono onnivori dell’anima. Per loro va bene tutto, basta che ne ottengano rifornimento narcisistico. Fare sesso o farti arrabbiare, o dedicarti attenzioni, poesie, brani musicali, email piene d’amore, per loro non cambia nulla. Vogliono solo essere sicuri che li pensi. E questo gli basta. So che è incomprensibile, ma la verità è questa. Robert Hare, forse il più profondo conoscitore delle personalità psicopatiche suggerisce quanto segue: se avete a che fare con uno psicopatico SCAPPATE! Non esiste altra soluzione. Te lo dice uno che ha sofferto come te, credimi.

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      5. Cara Morgana come dice Claudileia loro vogliono solo saperci lì ad attenderli…
        Ti dico solo che dopo infiniti scarti np1 mi chiedeva di rivederci, io gli dicevo si e poi me la tirava lunga settimane e anche mesi scomparendo e riapparendo…ho aspettato anche cinque o sei mesi per un misero incontro di un paio d’ore! Ma vuoi mettere come si è sentito gratificato sapendo che morivo dalla voglia di vederlo e lui mi faceva rosolare come un pollo allo spiedo?
        Ovviamente nel frattempo frequentava anche altre, magari più assiduamente visto che erano nuove e magari necessitavano di più “lavoro”. Siccome io ero già “presa” potevo stare in anticamera a tempo indefinito.
        Lui fa lo stesso con te…so che è una cosa brutta ma loro si comportano così e si sentono gratificati dal sapere di essere desiderati. Un abbraccio

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      6. È proprio come dici tu Spirito Libero.
        All’inizio ci vedevamo quasi tutti i giorni e già da 5/6 giorni prima mi diceva come avremmo trascorso il sabato con i suoi amici.
        Era talmente gentile che mi chiedeva se ciò che volevano fare i suoi amici mi andasse bene.
        Ricordo bene che dopo qualche giorno di conoscenza cominciò a dirmi: ma se la cosa tra noi non funziona rimaniamo amici?
        Io gli risposi che mettendo il carro davanti ai buoi stava già rovinando ciò che per me sembrava “bellissimo”.
        Insomma uscì dalla macchina con eleganza augurandogli buon anno (era il 30 dicembre) e dicendo che sarebbe stato meglio non vederci più.
        Tac il giorno dopo mi ha riagganciato bombardandomi di messaggi e telefonate, dicendomi che c’era qualcosa di magnetico in me che lo attraeva e cavolate varie.
        In effetti all’inizio lavorano parecchio con la preda mentre una volta che ti hanno in pugno possono farti aspettare settimane per un altro incontro.

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      7. Collezionisti seriali di donne in attesa. Vale anche per le donne n.p. Accettare l’esistenza di queste persone richiede uno sforzo mentale enorme per un essere umano empatico e sensibile. A volte ci vogliono anni per prendere per vero ciò che ci diciamo qui. Per molti di noi questa cruda realtà è semplicemente inconcepibile perché rende inospitale l’intero mondo. Ebbene, non è affatto così. Queste persone non solo “usano” gli altri ma traumatizzano profondamente le persone che usano. E’ sul legame traumatico che dobbiamo puntare, sull’erosione identitaria e sulla dissonanza cognitiva per cercare di uscire dalla condizione di prostrazione. Abbracci a te!

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      8. Claudileia, ho letto l articolo sull’erosione identitaria e sono rimasta colpita dal sadismo di ciò che ho letto…. E che darebbe una motivazione a certi suoi atteggiamenti ed al mio impazzire nel non capire come una parola detta in un modo od in un altro sortisca comunque un cazziatone. Ti cèrci la risposta più leggera o dolce per non dargli modo di incazzarsi ed invece succede uguale se non di più. È tutto vero….. Ma perché la mia testa è scissa in due…. Una impara e capisce, ma l altra vive e si butta.. 🙁
        Proverò a parlarne con la mia psico. Vi ringrazio ancora. Domani Il we e lunedì saranno gg di ricaricA spero. Grazie ancora per questi spunti da leggere. Un abbraccio forte a.voi

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      9. Concordo pienamente. A lui, come ormai a me ora, interessava solo il controllo della situazione. Il sesso, che tra noi era perfetto, è sicuramente una parte che manca e che porta nostalgia, ma la devozione che ero in grado di dargli non la troverà mai più. A volte quella devozione la dava anche lui a me, ma erano briciole in confronto alla grossa fetta di egoismo che tentava di farmi ingoiare.

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      10. Il problema é che a volte riesci ad essere più lucida, a rallentare i tempi di reazione, altre volte invece vince l’ansia e l’illusione di poter ritrovare logica e comprensione…. Perché ti “illude” di continuo di poter avere anche solo un dialogo ma ritira la mano un istante dopo…
        Ieri ha scritto ancora, ed ancora mi ha detto che dobbiamo parlarne di persona perché lui non mi tratta da zérbino… Stavolta non ho risposto, in parte grazie a voi. Ho sbroccato qui in questi gg e leggervi, riflettere, sentirmi ricordare che ..ok tenerci ma ci vuole anche un minimo di dignità mi ha frenato, e lo ammetto quasi “sadicamente” ho pensato “per quanto gliene può fregare stavolta resterà lui senza una risposta”
        Ciò che intendo però è che non siamo sempre con lo stesso stato d animo. A volte sei più lucida, altre ti “fai prendere”, per me è così, soprattutto quando incalza con sguardi o messaggi. Se non c è riesco per assurdo anche solo uno o due gg a stare subito meglio, senza ansia

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      11. Il problema è solo quello di realizzare che la relazione è tossica. Accettare la fine di una cosa destinata ad ammazzarmi. Io temo di ammalarmi ogni giorno. Temo che mi venga un’ischemia, un tumore, ma anche solo un esaurimento irreversibile.

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      12. Cara Morgana,
        la tua è una fase che abbiamo passato tutti qui. Può non consolarti ma deve perché significa che perseverando se ne esce.
        Per me, quando sono approdata qui più o meno nelle tue stesse condizioni è stato salvifico sapere che qualcun’altro stava combattendo come me e che altri – incredibile ma vero – ce la stavano facendo.
        Sapessi quante crisi, quante volte ho creduto alle sue parole, ai suoi capolini fatti ad hoc perché aveva paura di perdere il suo rifornimento non perché mi volesse bene.
        E’ dura da accettare perché noi ragioniamo come andrebbe fatto, con una testa sana e un cuore che pulsa.
        Loro sono liquame, addensato dalla nostra buona fede, empatia e rispetto. Togligli tutto, subito cara e vedrai che a poco a poco ti disintossicherai e inizierai non solo con la testa ma anche con tutto il resto a vederlo per quello che è.
        E’ un periodo tosto questo, non mollare.. cerca qualsiasi escamotage: riempiti le giornate, fai cose, vedi gente anche se non ti va. Scrivi a noi.
        Attua il no contact per quello che puoi, se devi per forza vederlo a lavoro bloccalo al telefono e non parlarci se non sei costretta… e solo di lavoro appunto.
        Mi piacerebbe che fosse diverso ma non c’è altra scelta.
        Un abbraccio grande.

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      13. Riempire le giornate… purtroppo è un periodo di sclero e pesante confusione anche al lavoro, per cui arrivo la sera tardi snervata e ciò nonostante non riesco a dormire. Mi è tornata la voglia di sparire.. pensavo di esserne uscita, e quando avevo ripreso a stare bene a lui non ci pensavo, o così credevo. Possibile basti così poco..

        Per lavoro non ci parliamo, facciamo lavori diversi. Sono solo obbligata a passargli davanti per questioni logistiche.
        Il problema è che sono così tesa che litigo con chiunque… in questi gg. Anche per questo mi sento insopportabile.
        “bloccarlo”… l’unica volta che lo feci mi scrisse su un altro mezzo dicendomi (per me retoricamente) “se hai ricevuto i messaggi…..”

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      14. Per questo cara non devi saltare gli incontri con la psico, proprio nella confusione loro pascolano alla grande.
        Ci sono cose che non puoi cambiare (logistica, credo lavoro) ma tutte le altre piccole e piccolissime vanno fatte.
        Mi ricorda l’effetto groviera nel panino, basta sovrapporre fette di formaggio bucato facendo in modo che i buchi siano coperti da un’altra fetta con la parte integra per avere un toast uniforme, certo di voglio più strati ma non è che non si possa fare.
        Perdona il paragone sciocco spero di farti sorridere.
        Anche se il periodo è terribile, tieni in conto quello che hai (che è tanto) e quello che potresti perdere (che sarebbe troppo), passerà Morgana ti assicuro.

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      15. Eh sì, basta poco, basta pochissimo soprattutto all’inizio e con cognizione di causa ti dico che le ricadute sono sempre dietro l’angolo, perché questi comunque non si arrendono.
        Chiudere ogni canale è FONDAMENTALE, Morgana.
        Per il momento fregatene di cosa farà per ricontattarti, pensa alle tue di azioni, non alle sue.
        Te lo dico perché ci sono passata, mi davo scuse per non farlo ma mi stavo solo prolungado l’agonia…
        Quando pensi fallo su di te, non in proiezione sua.

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      16. Cara Morgana, ti capisco bene anche io.
        Non poter attuare il no-contact è una iattura proprio, è come dover ricominciare il lavoro sempre da capo. Che sia per motivi di figli o di colleghi d’ufficio, fare il c.d. sasso grigio non è semplice, nella mia esperienza riesci a fare l’indifferente e porre limiti solo quando sei già internamente pronta a esserlo davvero, indifferente. Non è una cosa che si può far finta di fare, di simulare. Il nostro sistema non funzione come un pulsante di on/off, come funziona invece benissimo per questi sadici. Quindi sarebbe sorprendente il contrario, ovvero che tu stessi bene sempre e comunque con quel muso davanti ogni giorno. E’ un’impresa da titani trovare pace in quella situazione.
        Ma io penso sempre che se siamo qui su questo blog, è perché siamo già sulla nostra buona strada. Perché vedo in giro tanta gente inconsapevole ma che più che lamentarsi non riesce a fare, non arriva neanche a documentarsi come facciamo noi qui e altrove. Più facile continuare con lo status quo. Non molo tempo fa ho provato a incoraggiare due conoscenti, un uomo e una donna, a documentarsi, gli diedi anche il nome di questo blog, gli consigliai di leggersi bene molti articoli e non fermarsi a un paio, ma niente: nessuno dei due (che io so essere vittimizzati a manetta da personaggi inqualificabili) si è mai preso la briga/non ha mai trovato lo slancio di leggere o chiedere altre info sull’argomento.
        Quindi già solo per il fatto di essere qui, significa che a differenza di altri noi stiamo reagendo, potenziandoci, combattendo. Poi la guerra è lunga, con noi stessi e con gli n.p., e qualche battaglia ci sta che la si perda e meno male che nei momenti-no ci siano persone che aiutano a tirarci su. Io due mesi fa ero totalmente nel panico, oggi tutto scorre tranquillo ma so che tempo un mese o due per un motivo o per l’altro, forse tornerò a tremare. E so che ci sarete voi a condividere l’angoscia.
        Abbracci.

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      17. @Lucia
        hai ragione, il solo fatto di essere qui è sintomatico di avere realizzato un passaggio importantissimo, che ha a che fare con la dignità personale, seppure più o meno ferite pestate e dolenti abbiamo avuto la forza di reagire.
        Condivido non è da tutti , perché proprio come dici la guerra principale è contro se stessi.
        Bellissima la chiusura: “so che ci sarete voi a condividere l’angoscia” mi hai commossa. Abbracci a te.

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      18. Cara Oliver, ti capisco, sono passato anch’io. Conosci quel detto dei poliziotti americani” leggere i diritti del sospettato” I nostri aguzzini ci ricordano solo i doveri ” non devi opporti!, Non devi pensare, Non devi decidere ecc ecc. Forza cara ! Dobbiamo spezzare le catene. Un abbraccio
        Milziade

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    4. Morgana non ti sentire sbagliata, io che ancora come avrai avuto modo di leggere faccio fatica, ho avuto un lunghissimo periodo (molti mesi) di assoluta incapacità: mi sono ritrovata con le lacrime perfino al supermercato senza riuscire a smettere. Un dolore lancinante. Tieni duro e aggrappati a ogni minima cosa, per ora va così, non ti accanire contro te stessa. Almeno evita di darti altro male oltre a quello che questi individui ci hanno fatto.
      Io cerco di essere tollerante verso me stessa se non faccio i progressi che gli altri si aspettano e che anche io vorrei. Sii gentile, non è colpa tua anche quando non ti alzi dal letto per un giorno intero e nemmeno ti lavi. Prova a crederci così posso crederci anch’io
      Ti abbraccio forte

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    5. Carissima Morgana,
      Spero che oggi tu stia meglio.
      Mi permetto di dirti solo che la disperazione che si prova anche a distanza di tempo è abbastanza normale, soprattutto se la persona è sotto ai nostri occhi ogni giorno.
      Forse ricordi che la specie di “uomo” che ho incontrato abita di fronte a casa mia. Questo per dirti che per quelle come noi è più laborioso saltarci fuori, ma non impossibile.
      E la via della salvezza non è sempre tutta dritta, ci sta che ci sentiamo perdute, anche perché lo sforzo psichico per mantenere il no contact richiede molta energia, per cui capita di essere esauste (anche perché nel frattempo tocca lavorare e stare al mondo, no?)
      Io sono ancora sull’altalena, non passa giorno che non pensi a lui, a volte sto benino a volte piuttosto male. Ma sono certa che le peggiori giornate di oggi sono pur sempre migliori di quelle di allora. E questo è il fatto inequivocabile che la strada da fare è questa. Pazienza se oggi fa male (ma ogni giorno è un passo avanti, se ti concentri lo vedi tu stessa), prima o dopo staremo meglio e saremo in grado di governare questa esperienza.
      Te lo dico da persona lontana dalla guarigione, ma aggrappata sicuramente alla consapevolezza che contano i fatti. Con lui sarei finita annientata. Oggi sono distrutta ma viva.
      Un abbraccio a te

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      1. Speranza, già sai che a partire dal tuo nome Ti apprezzo…
        Fa rabbia che in questi 4 mesi in cui mi ignorava, non guardava, non salutava, non parlava. Bhè stavo meglio e seppur a fasi alterne mi ero “discostata” un po’ da quel senso di soffocamento che mi dava inizialmente non ricevere suoi messaggi etc…
        La tua frase “ma aggrappata sicuramente alla consapevolezza che contano i fatti” rispecchia molto bene ciò che faccio od almeno ci provo, a fare anch’io.
        Mi sento un po’ come l’immagine del Titanic… ferma sulla ringhiera aggrappata mentre mi sento affondare ma non ho scelta se non guardare in faccia la realtà… (la nave affonda… perchè lui probabilmente a questo mi porta) ma pur sempre aggrappandomi a quella sorta d’istinto di sopravvivenza (anche se a volte è venuto meno..) e so che sono in buona compagnia e forse la lucidità riacquisita, stando distanti da quell’estremo… e quell’istinto ci daranno la forza per resistere all’apnea e nuotare fino a lidi più sereni.
        Spero solo questo

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      2. Certo che stavi meglio quando lui non ti cercava! Magari avevi la morte nel cuore ma il tuo cervello non veniva quotidianamente “gasato” da questa persona.
        E vuoi che non ti capisca chi – come me – ha imparato a conoscere a memoria il cigolio del suo portone automatico e il rumore della sua dannata auto quando esce di casa?
        Chi – al pari tuo – si era fatta piccola piccola per non disturbare e non dire mai nulla di sbagliato. Chi – come me – rincasava alla velocità della luce sperando che lui dicesse “ok sali per 10 minuti” dopo una serie estenuante di messaggi in cui lui ci girava attorno all’infinito senza decidersi mai (oggi penso che lo facesse per il timore di sentirsi dire di no).
        Il Titanic che citi è un po’ la casa di tutti noi qui… se ci aggrappiamo al parapetto con convinzione e sempre a testa alta riusciamo a riscoprire la nostra intima forza e a concentrarci sulla bellezza del vento del mare piuttosto che sullo sprofondare.

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      3. Speranza, sì.. sì a tutto. Non è bello sentire in questo modo le stesse sensazioni.. quando parliamo di “queste” sensazioni, ma sì.. sono le stesse e mi dispiaccio per te, per me e per chiunque se le porti dentro. Per il discorso di Titanic, esattamente così. E’ come nella tragicità del precipitare verso l’acqua a culo all’aria, senti l’energia del “sopravvivere” che ti fa dire “ok sto precipitando, ma al diavolo sto male ma venderò cara la mia pelle (… o cuore), e cercherò di resistere”

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  2. Ciao a tutte/i.
    RIBELLARSI! Per me questa è stata la parola chiave. La mia narcisista (ciao come stai? :)) appartiene ad uno dei tanti movimenti religiosi che dietro un paravento di spiritualità e religiosità nascondono tutta una serie di inghippi che tendono ad ottenere una sola cosa: il potere, sia esso politico o finanziario. Hanno le mani in pasta ovunque e dietro lo scudo di persone per bene piene di etica e morale si nasconde un mare di liquame nel quale beatamente sguazzano. Una sera si era affrontato l’argomento e dopo vari battibecchi non ne ho potuto più di sopportare tutte queste falsità e le avevo detto chiaramente che apparteneva ad una lobby. E’ andata su tutte le furie gettandomi sul tavolino della sala da pranzo una rivista (loro naturalmente) e un libro (loro naturalmente). Bene. Li ho presi e sono allegramente decollati tornando alla sua pista di lancio. Alzato e uscito.
    RIBELLATEVI!

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    1. Caro Kolisch, ho sempre difeso con le unghie e con i denti la mia dignità e di questo ne sono orgogliosa.
      Sapessi quante volte sono uscita con eleganza dalla macchina perché non ne potevo più delle sue critiche e della sua mancanza di rispetto e quante volte mi sono ribellata quando mi voleva solo come tappabuchi infrasettimanale.
      Mi ha definita irruenta, lui vuole una persona calma accanto a sè, una persona che non lo fa agitare, insomma una mummia che non reagisce alle sue provocazioni.

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      1. Cara Oliver, riguardo il vedersi spesso all’inizio e sempre meno in seguito…si confermo…è il loro classico modus operandi se decidono che non sarai quella “ufficiale”. Siccome loro non abbandonano mai nessuna definitivamente perché tutto serve a nutrire, creano un ordine mentale di importanza con le varie donne…quella che deve essere messaggiata spesso se no scappa, quella che deve essere portata fuori una o due volte al mese per tenrla in caldo, quella che scelgono come fidanzata con corna annesse in quanto loro continuano a dirsi single (np1 fa così), quella della volta ogni tanto random che comunque la trombata ci scappa in ogni caso…potrei andare avanti ad elencare.

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    2. Carissimo Kolisch,
      fidati, non gli ho fatto passare nulla…. per questo sono durata pochissimo 😀
      e (adesso) ne sono felice. Ho saputo che si sta organizzando con un’altra e ne sono felice (non per la poveretta, ma che ci posso fare).
      Sono intrisi di caxxate, pseudo religiose, pseudo politiche (MS5 e credo di aver detto tutto) pseudo culturali gusti infallibili in campo di arte e musica (TRap e ho proprio detto tutto), certo non tutti ma a me è capitato così…
      Una volta si ragionava di affinità e mi ha enunciato: “credo tu sia rimasta affascinata dalla mia intelligenza” (mooodeeesto) e gli ho risposto testuale “veramente non mai detto né pensato niente del genere”. 🙂 🙂 🙂

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    3. “Ciao come stai”….proprio così Kolish, questo è il classico modo di riagganciare dopo settimane o mesi. Il classico messaggio del cavolo che a loro non costa nulla ma che a noi troppo spesso ha fatto battere il cuore. Assolutamente vero, i teatrini, le falsità, i loro feticci che portano in giro nel mondo per garantirsi l’immagine immacolata che vogliono mostrare a tutti. Veramente io non so come facciano a spendere tutte queste energie per mantenere le loro patetiche facciate.

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      1. Cara Spirito Libero,
        il problema è che loro non sprecano alcuna energia. Il solo fatto di mandarti un messaggio è già energia. Per le persone normali non è così. Molte volte ti sarà capitato che mentre eri spalmata sul divano a guardare un film magari ti è suonato il telefono (una amica per esempio). Avrai pensato: “Uff stasera sono stanca. Rispondo domani”. Per gli/le psicopatici/che è differente. Traggono energia anche al solo pensiero che tu abbia letto un messaggio sms o whatsapp o altro. Quando se ne è fuori tutto diventa chiaro. Sono giochetti da fanciulli.

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      2. Ciao Spirito Libero, solo che ha provato, come noi, il dolore della tortura” psicologica” inflitta, conosce un po’ le facce che ha il male e il dolore! un abbraccio Spirito Libero.

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  3. Cara morgana ho vissuto lo stesso obbrobrio -dopo un periodo di pace relativa circa 20 giorni fa l ‘ho trovato a letto -il mio- abitiamo nella stessa casa che ho fatto dividere con il cartongesso😐- sono vecchia ,ho 66 anni eppure ci sono cascata -ho sperato -anche perché è stato operato di un tumore -continuamente parla del suo funerale- pensavo che avesse bisogno di me-povera scema infinita -ma tutte le sere è arrivato carico di sonniferi per passare però la notte agitato ,andando in giro per casa -mangiando per poi andarsene a casa sua verso le 5 del mattino!ieri non ho più potuto tacere e ho chiesto perché (quanta fatica farglielo dire) mi ha risposto che pensava di farmi contenta!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Ciao Melisenda,
      anche la persona che ho conosciuto aveva problemi con il sonno, si addormentava sul divano molto presto, si svegliava verso l’una di notte, non sapendo cosa fare cominciava a lavorare (e mangiare e ingrassare) si riaddormentava verso le 5/6 del mattino poi andava in palestra e si presentava in ufficio sempre all’ultimo secondo, immaginare la verve…. che infatti… uno zombie.
      Vita di base sregolata (che da perfetta mentecatta avevo pensato di raddrizzare) a questo punto sono convinta che siano disturbati a tutti i livelli e abbiano uno stile di vita incompatibile non solo con la coppia ma proprio con l’aggregazione sociale.
      Era talmente sempre sotto stress che per smuoverlo servivano scariche potentissime di adrenalina, un drogato… e infatti
      Un abbraccio

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      1. Cara Spirito Libero, scrivo sempre in modo impersonale! Solo pochissime persone mi capiscono. Un abbraccio grande a tutti voi. Alla prossima.
        Milziade

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    1. È morto il mio papà a novembre e lui, quando ancora dovevamo cremare la salma e tumularne le ceneri, mi ha sottoposta ad un violento litigio di gelosia facendomi sentire merda per i messaggi di cordoglio ricevuti dai miei amici. Io non mi spiego come il mio cervello riesca a dimenticarsi del male e gli consenta sempre di ritornare a torturarmi.

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      1. Cara Olga, questa specie di essere umani, quando stai alla deriva, sul burrone e in ginocchio, loro ti danno il tocco finale per finirti ( una piccola spinta) è poi si inondano di felicità della tua fine. ” Un film già visto” ti sono vicino
        Milziade

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  4. In questi giorni è un incubo…no contact, ok. Cercare di pensare alle cose da fare, focalizzarsi sul deserto intorno, il casino logistico. E poi, purtroppo, le interazioni -per ora ancora indirette- per uno stesso gruppo di attività (che per ora seguo a distanza, ma non potrà durare molto). E il voltastomaco per l’atteggiamento positivo, buonista con gli altri. Come se dalla storia lui è quello che, nonostante tutto, si è rialzato (..mai ‘caduto’, come ben sa chi vive relazioni con narcisisti, perché aveva pronte le scimmie volanti, l’altra etc etc). Mi ero sforzata di non pensarci, deviare il pensiero..e, invece, in queste interazioni indirette è sorta una mega rabbia e impotenza. Perché so che sono sotto scacco matto…che se, davanti a altri, rispondessi male, sarei quella negativa, rafforzando la campagna diffamatoria costruita intorno a me in questi mesi. E lo scacco matto è che non posso dire cosa successo davvero, lo schifo per la falsità tra il buono per eccellenza e lo squallore umano mostrato in una non intimità, cosa è stato capire quello squallore. Eppure non riesco a far finta di niente. Sassi grigi, iceberg, mi sforzo, ci provo, ma torna tutto in mente e ho il terrore che finirò per scoppiare davanti ad altre persone, se mi trovassi a interagire (e capiterà purtroppo) davanti la facciata del ‘santo’.

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    1. Eva non farlo, non sbroccare. Anch’io in un momento avevo solo rabbia e voglia di scendere e picchiare i pugni sulla sua scrivania. Ma come hanno detto a me… e col senno di poi credo proprio avessero ragione, non farlo, lui aspetta solo quello come avallare la sua teoria di qualsiasi cosa dica su di te. Bisogna cercare invece di tirare fuori le cose buone nostre, quelle parlano più di tante parole e gesti dettati dall’impulso. Io mi permetto solo qui di tirare fuori le reazioni che in qualche modo reprimo.. so, spero di essere compresa senza danni

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  5. Ragazze (tutte lo siete, il fatto di provare nel bene e nel male le emozioni e di non essere così impermeabili…. Significa che non siamo né vecchie ne aride o superate, tutt altro) anche se in questi casi fa male.. Anche troppo, davvero troppo. Vi ringrazio tutte per non lasciarmi sola.
    Mirò le tue parole mi commuovono, descrivi esattamente i momenti in cui mi son sentita una larva…. Dove hai solo la voglia del nulla, e riprovare quelle sensazioni così ricatapultata in un istante in questo… Lascia incredula e “stanca”, no non smettere di crederci… Io non voglio smettere, sto solo battendo i pugni a terra (lo so come i bambini) ma per la rabbia… Ed erano mesi che non provavo più rabbia né per lui né per me. Le ricadute sono sempre brutte, ma non smetto di crederci… in una ripresa, anche se ora fatico a credere in me, non voglio credere che non possa disintossicarmi da lui. Non voglio.
    Stasera mi ê anche andata di sfiga, ed è uscito in contemporanea con me… e correndo con la valigia mi ha detto “visto? Usciamo anche insieme” ho risposto acidamente chiedendo se partiva per cambiare lavoro, ed assurdamente anche quella “battuta” è stata un trampolino per dirmi che non ho ancora capito che non devo essere stressante, non devo domandare… Che lui è uno stronzo lo ammette ma che forse è a me che non sta bene il suo modo di fare, giusto ? ma con me è così.
    Ecco…. A prescindere che non si può essere etichettate come pressanti per una battuta del genere fatta per evitare un mandarti a fanculo… Ma poi perché domandare se a me non sta bene che lui sia stronzo se mi hai ricominciato a parlare tu…? Nulla ha senso… Come ti muovi ti muovi… Sbagli. Cos è un altro tentativo di creare confusione ? Ma che diamine vuole..
    Per fortuna mi ha detto che rientra martedì… Ho qualche gg dove non mi sento giudicata, e sempre in errore . Perché non saluto, perché sono pesante, perché faccio una battuta…. Non esiste uscita… logica.
    Stasera ero troppo destabilizzata da questi gg e dopo quella risposta ad una battuta che voleva proprio evitare cazziatoni nel ignorarlo o rispondere scazzata… Invece non andava bene uguale, bhe… Alla sua ripresa ho risposto che non mi pronuncio su cosa sia lui, ma io non sono uno zerbino, gli chiedo solo di non trattarmi da tale. Mi ha guardato e senza dire nulla se n è andato…

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    1. Cara Morgana, so che sei esasperata….lui è patetico nel suo continuo tentativo di agganciati con i complimenti per ricevere un pò di nutrimento da te e ha capito che provocarti cosa dici ti destabilizza….hanno menti perverse. Guarda anche a me np2 aveva detto la prima volta che siamo usciti insieme di consideralo uno stronzo..era un avvertimento per non farmi attaccare..nella sua malvagità di fondo ha avuto un barlume di pietà.
      Ora penso che nella sfiga mi è andata meglio di molte altre a cui invece inizialmente loro mostrano lati romantici e rassicuranti come ha fatto lui con te…
      Mettendo le cose in chiaro io mi sono un messa il cuore in pace da subito, e ho accettato tutti gli altri paletti da lui messi perché mi piaceva e volevo averci a che fare comunque.
      La cosa ridicola é che quando ci siamo poi rivisti io ero abbastanza freddina (non vuoi sentimenti ma solo sesso? Ok allora non aspettarti altro, non voglio essere poi respinta)… indovina un pò? Ci è rimasto male e voleva più “affettuosa”. Cioè nella sua mente bacata voleva una che fingesse di essere innamorata ma senza avere alcuna pretesa.
      Con loro è così, non bisogna restarci male ma farsene una ragione e accettare che non possono cambiare e non sprecare energie a cercare di capire. Io poi nel tempo ho imparato a prendere le distanze per me stessa, a mettere paletti a mia volta…a non farmi sopraffare, ma solo perché avevo chiaro che con queste persone le lotte per cambiarli sono inutili.

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      1. Ma mi domando, non capiscono che a trattarti da stronzo alla fine ti allontanano? Questo allontana il “nutrimento” con il tempo.
        E poi proprio questo “elastico”.. cercarti ma specificarti sia stronzo e dirmi che forse a me non va bene… che nutrimento gli porta avvicinarti e poi dirti qualcosa per allontanarti?

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      2. Non c’è una logica infatti…ma credo che dicendo così vogliano testare la nostra voglia di conquistarli ad ogni costo…e a volte funziona pure. Poi sanno che creando confusione con comportamenti contrastanti ti bloccano li a chiederti cosa fare e cosa no….e resti imprigionata. La chiarezzza di azioni è intenti con loro non si raggiunge mai e tu continui a rincorrerlo come un miraggio nel deserto…

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      3. Cara Spirito Libero,
        ti rispondo qui sul legame prevalentemente virtuale.
        Non sai quanto mi sono data la croce per non averlo ‘compreso’ per non aver saputo ‘accogliere’ le sue difficoltà di averlo in sostanza respinto e obbligato a fare quello che ha fatto.
        Mi mancava da morire, se sue costanti piccole attenzioni, andare a pranzo insieme, i messaggini, il sexting da levare il fiato.
        Sono bravissimi nell’individuare il tuo punto debole e demolirti.
        Credo di essere piuttosto cerebrale, magari poco fisica, e da quella parte ha iniziato il lavoro, quando camminavamo uno accanto all’altra, per andare ad esempio a pranzo o al caffè, faceva in modo di sfiorami il braccio con il suo anche quando eravamo in gruppo, non mi ha mai apertamente detto niente (sarei scappata) mi stava costantemente vicino al limite del cosiddetto ‘spazio personale’ in termini proprio di prossemica, mi aspettava se si usciva per impegni di lavoro e mille piccole cavolate.
        Appoggiava le mie idee anche se non perfettamente in linea con quelle del capo… non so come spiegarlo, altro che anima gemella deppiù, un uomo raro: premuroso, leale, per niente in competizione, in grado di fare squadra, gentile, trascurato da moglie, preoccupato per i figli. L’evoluzione è stata gradualissima, la classica rana bollita, ci sono voluti 10 mesi ma alla fine ero cotta, quando i giochi si sono scoperti ha continuato con la strategia soft, prima messaggini allusivi, dove ha persino scritto di AMARMI, robe da pazzi, poi sempre virtuale, qualcosa di più consistente e via così….
        A pensarci adesso mi assale ancora la rabbia, ero così messa male? oppure sono completamente pazza e ho inventato un intero universo?
        C’erano delle condizioni oggettive che rendevano molto difficile il contatto (e adesso ne sono contenta) perché la psico mi ha detto che in generale, con il sesso, le donne si coinvolgono di più, e aggiungi che la condotta ‘allegra’ del soggetto avrebbe potuto compromettere la mia salute.
        Ancora non ci credo a volte di essere stata così stupida, di non aver capito il suo gioco. Eppure l’istinto mi dava segnali, ex colleghe che non lo salutavano altre che lo cercavano, quella (presumibilmente) in carica adesso la conosceva già da tanto tempo non da escludere sia un’amica ‘Charlie Brown’.
        E questo al lavoro… figuriamoci palestra, parrocchia e altro che lui coltivava assiduamente sostenendo che è sano avere interessi che non coinvolgano necessariamente la coppia (e lo condivido) peccato che la motivazione di fondo fosse maligna.
        Quando ho parlato di lui con la psico ho esordito dicendo: non so se ho incontrato un povero diavolo o il diavolo in persona, tale era lo stato confusionale in cui mi trovavo. Questo è successo 3 mesi fa.
        Merito del blog se mi sono decisa a chiedere aiuto professionale, da sola avevo già abbandonato la nave e fatto tutti i passi necessari per cambiare lavoro e sede.

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      4. Cara Babi, non sei affatto stupida ad essere caduta nel “gioco” di np….se vogliono sono veramente imbattibili a conquistare la tua fiducia, sono dei predatori pazientissimi…pensa che il mio secondo np ci ha messo quasi due anni a strapparmi la prima uscita dal vivo. Prima di allora avevamo avuto solo contatti virtuali (conosciuti su una chat online…ambienti che loro bazzicano da mane a sera con vari profili). Mi ha attratta da subito ma qualcosa mi faceva tenere la distanza di sicurezza….era gentile ma sempre “allusivo”…io non amo i flirt virtuali, sono una persona che preferisce il contatto dal vivo ma lui voleva portarmi a desiderarlo prima mentalmente e poi il resto. Quindi é stata una specie di braccio di ferro ….ma non riusciva a schiodarmi. Poi il destino ha voluto che lo incontrassi casualmente di persona in una scuola dove entrambi avevamo avuto un breve incarico di supplenza nello stesso periodo….la coincidenza mi era sembrata molto singolare, quasi un segno del destino… Visto dal vivo mi era sembrato ancora più bello di quanto ricordassi dalle foto e da lì il passo è stato breve. Anche io mi rendo conto di essere piano piano caduta nella rete….e per di più ho anche voluto farlo! Quindi pure io ho accettato lo scambio di messaggi sexy ecc ecc…insomma, le cose che sappiamo.
        Come hai testimoniato anche tu riescono ad insinuarsi nella tua mente in modo pazzesco…creano una vera dipendenza, fisica mentale o emotiva non importa…fatto sta che diventano il centro dei pensieri e dei desideri.
        Poi però capisci che sei solo una specie diversivo alla loro vita preconfezionata….hanno bisogno di emozioni extra che magari non hanno più dalle loro mogli/compagne poiché già esaurite….e tu diventi il loro trastullo mentale.
        Hai fatto bene a cercare aiuto, anche io qui trovo molto sostegno…
        Un abbraccio

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      5. e’ vero, inspiegabile pur riconoscendo tutte le difficoltà ed il sentirti piccola piccola per determinate cose che ti dice, o che non dice… lasciandoti nel silenzio così tante volte e spesso nemmeno per “attacchi” anzi… e ciò nonostante ti restano dentro, non riesco a vederlo totalmente come un sadico (perchè di fatto dalle descrizioni e le analisi fatte a freddo, questo sembrano, sadici. Per me molto peggio dell’essere stronzi)
        Per non dire di tutti i messaggi audio che ti manda.. e quando li ricevi mentre parla senti i vari messaggi che gli arrivano contestualmente…. 😦

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      6. Cara Morgana, il fatto che tu non riesca a vederlo come sadico rientra nella sindrome di Stoccolma, ti consiglio di approfondire l’argomento.
        Il fatto che tu senta durante i suoi messaggi vocali che riceve messaggi da altre è un po’ come quando io gli mandavo i messaggi su WhatsApp e lui era online ma la doppia spunta blu non mi compariva… un bello schifo non credi? Dire che mi sono sentita invisibile è poco!

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      7. Oliver, ti capisco… succedeva sempre. Lo vedi online, gli lasci il messaggio (anche magari in risposta ad uno suo, non x forza una tua “iniziativa”) eppure… non lo leggeva/ascoltava e magari senza averlo letto od ascoltato dopo 2 minuti non era più online. Quasi (in questo magari vedo male, da cattiva io) a dimostrarti che non eri così importante per lui da doverlo leggere subito. O addirittura,con degli audio non li avrebbe nemmeno ascoltati mai… senza nessuna spunta, e su quelli non puoi mentire. Hai ragione una cosa avvilente, meschina e sempre sulla stessa linea del sadico cosa di cui sto avendo una repulsione perchè sarò ripetitiva ma il sadico è davvero cattiveria gratuita. proprio a mò di carogne.
        Sindorme di stoccolma , vado a leggere 😦

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      8. Certo, anche il mio np non ha sentito tanti dei miei messaggi vocali (nessun pallino blu accanto ma è rimasto grigio) oppure leggeva i miei messaggi contenenti delle domande e non rispondeva!
        A volte è capitato pure che mi ha contattata lui, appena ha ricevuto risposta da parte mia si è volatilizzato: puro nutrimento quando ha realizzato che gli è bastato un niente per riprendermi.

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      9. Cara Morgana anche io ho sempre sofferto molto per i silenzi…loro a volte spariscono apparentemente senza un motivo valido, anche quando le cose sembrano andare bene per creare in te il vuoto e l’assenza. É una tattica molto efficace per rinforzare il legame traumatico. L’assenza infatti crea desiderio. Ma anche senso di abbandono….ed è la cosa che a me ha distrutto con il primo narcisista. Come puoi sparire nel nulla per settimane dopo che siamo stati così bene insieme? Era troppo doloroso e per questo alla fine ho chiuso io, e anche per quello dici tu…per le continue triangolazioni….era insopportabile sentire le continue vibrazioni dei messaggini che gli arrivavano sul suo cellulare mentre eravamo in intimità (cavoli almeno in quei momenti silenzia o spegni il telefono! ) e poi subito dopo vederlo messaggiare senza alcun ritegno con altre davanti a me, provando piacere nel vedermi delusa. Sono cose orrende, ti fanno sentire veramente una che serve solo per una cosa. Accettare queste cose non va bene soprattutto se lo permetti nel tempo arriva a minare veramente nel profondo la tua autostima, per questo é pericoloso averli intorno.

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      10. Cara Spirito Libero, anche io ho passato bellissime serate (ma non solo dal punto di vista sessuale) con il mio np.
        L’ho accolto a casa, abbiamo chiacchierato e riso tanto, gli ho cucinato di tutto e poi il giorno dopo puff… sparito nel nulla.
        Le cose sono due: o vedeva altre oppure come dici tu l’assenza crea abbandono e desiderio allo stesso tempo, incredibile ma vero.

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      11. Si Oliver, purtropo loro vedono più donne in contemporanea, io ho capito che dopo un incontro, indipendentemente che vada bene o meno, si prendono una “pausa” per poter passare a quella dopo, poi finito il giro ritornano da te. La lunghezza di queste assenze ti dà la misura del numero di donne…più ne hanno più ci mettono a rifarsi vivi..sai com’è, il maschio ha energie limitate 😄
        Ti cercano spesso quando sono a secco o sono nella fase love bombing.
        Baci

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      12. Il mio np invece staccava i dati quando stava con me, chissà perché.
        Qualche volta che invece li teneva attivi ha ricevuto messaggi da delle ragazze dicendo o che erano del gruppo della scuola di ballo oppure che erano amiche delle sue amiche (pensa un po’ tu che giro).
        Ricordo una volta che lessi di una poveretta che gli scrisse:”quando andiamo a prenderci ‘sto benedetto caffè?”.
        Chissà da quanto stava aspettando un incontro con lui.
        Ora standogli lontano mi è finalmente tutto chiaro.
        Purtroppo quando hai contatti con loro cerchi di giustificare l’ingiustificabile.

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    2. Ragazze buongiorno a tutte…
      leggendo questi vostri interventi ho fatto un balzo all’indietro, sono tornata con la mente ai (tanti) momenti in cui, seduta al lavoro come ora, scrutavo il cellulare e nella mia testa si abbattevano mille pensieri “è online ma non mi risponde”, “che ore sono? quella sarà già fuori dal lavoro?”, “perchè non mi chiama?”, “che stress tutti sti messaggi”, “è un martello”, “come mai una sola spunta… starà sicuramente al telefono con qualcuna”, “cosa rispondo adesso?”
      …e pensare che proprio coi messaggini mi aveva attirata a sé, un concerto di attenzioni, di parole dolci e sempre opportune, di premura, buonanotte e buongiorno, canzoni, pensieri, sorrisi…
      Come a voi, mi è stato dato ciò che mi mancava.
      Come a voi è stato tolto, poi ridato e poi tolto di nuovo, e ancora e ancora.
      Come a voi mi è stato fatto credere in un amore che niente aveva di questa parola.
      Come a voi mi è stato fatto il lavaggio del cervello fino ad arrivare a dubitare di me stessa.
      Come a voi è capitato di sentirmi una larva, insignificante e vuota.
      Come voi sono stata messa su un piedistallo alto, troppo alto, da dove poi sono rovinosamente precipitata.
      @Morgana… e a tutte le altre che in questo momento vacillano… leggete quanti “come voi”, spulciate dai nostri racconti le analogie con il vostro, il modus operandi, la volontà, la non casualità. Dall’inizio alla fine.
      E’ nella SERIALITA’ e nell’INTENZIONE di fare del male scoperte leggendo dei vostri np che ho trovato ancora più forza per lasciare andare definitivamente il mio, di np.
      Non permettiamo che queste macchine da guerra ci lascino agonizzanti, giù in fondo a quel piedistallo.
      Rialziamoci, e camminiamo, a testa alta, perché non siamo noi quelle che la devono chinare.
      Un abbraccio sempre più grande

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      1. Sì, sì e ancora sì cara Device.
        Il tuo consiglio è oro.
        Le modalità che si ripetono non sono casualità, sono il modus operandi di persone malate dalle quali non si può fare altro che allontanarsi.
        Non passa giorno che – leggendovi – non trovi nuove analogie perfette, oggi – ad esempio – la depilazione esibita delle parti intime di lui e l’esibizione del suo pene come un trofeo.
        Fidiamoci dei fatti e del nostro istinto.

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      2. Perfetto device…E la descrizione della mia storia e tu lo sai…descritto Perfettamente tutto…ben tornata ogni tanto ..ci sei anche tu….un abbraccio cara…

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  6. il sesso è un ottimo strumento. Io ho vissuto le trasformazioni classiche, credo, data comunque la giovane età di entrambi. Tutte le sere rigorosamente. Tutto ottimo, però palestra. . Sinceramente mi sentivo un attrezzo. Mai un gesto prima, quell’ammiccamento che fa tanto “intimità”. Mi sono sentita una ragazza freadda. E in colpa, ovviamente.Col tempo, contestualmente al diradamento e alla quasi vedovanza è arrivato un maggior coinvolgimento. Credevo fosse amore ma temo di dover ringraziar qualcun altro del romanticismo e anche di una infezione che il ginecologo non mi ha spiegato purtroppo. Ricordo solo uno sguardo con l’infermiera e gli antibiotici per lui. Suppongo fosse clamidia ma la butto lì. Buonanotte. P.S. -Melisenda, stessa età e anche qui ci si è infilati nel letto. La prima volta affermando che quello era il posto che gli spettava di diritto e le altre che voleva starmi vicino. Mi montava la rabbia un po’ anche perchè l’avrei voluto lì, se fosse stato possibile.

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  7. A me oltre a tutto questo, avvilisce anche che nemmeno per il sesso mi ha più cercato… come davvero sia più appagante farmi stare male, rispetto a fare sesso… 😦 da donna è davvero come dire, non sei più buona nemmeno per quello.

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    1. Tesoro, non starci male, la NOIA è la cifra della loro intera esistenza.
      Tutto gli viene a noia, devono fare cose molto adrenaliniche, strane, persino pericolose per provare emozioni. Sono drogati, punto.
      Non hanno interesse per il sesso, per la buona tavola, per le amicizie sincere, per un reale rapporto di coppia, niente di niente… tutto è funzionale a rimestare nel torbido e pescare emozioni forti. Pensa che alcuni sollecitano più o meno apertamente lo scontro con il partner per ricevere emozioni ne-ga-ti-ve.
      Non sono normali, al di là della facciata, sono profondamente disturbati e senza recupero.
      Incontrarli e cadere nella loro rete è una vera catastrofe, ma di nuovo, se siamo qui è perché seppure confuse abbiamo avuto la forza di reagire.
      Morgana sei anche tu una persona con la schiena diritta e per fortuna hai una dignità, anche se adesso un po’ malconcia, hai energie e strumenti per tornare a splendere.
      Dimmi hai poi pubblicato qualche altro racconto?

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      1. Altrà verità Babi… una volta dopo un aperitivo in cui ho provato a tacere anche se andava da tutte le altre, se non quando ha fatto l’interrogatorio ad un’altra collega ed usciti da lì mi ha chiesto “come si chiama? Di dov’è? Sai in che ufficio lavora?” e ti giuro di avergli detto con tutta la calma che potevo soltanto “ma ti interessa?” mi ha detto di no, ha cambiato argomento ed una volta arrivati a casa (l’avevo accompagnato…) scendendo ha ripreso l’argomento dicendo che ero troppo gelosa etc etc gridando sempre più, talmente tanto da far uscire le persone che erano nel ristorante lì sotto.
        Non capì anzi me lo domandai solo dopo… perché si fosse infiammato così quando in realtà non gli avevo fatto nessuna scenata, e come mai aveva ripreso l’argomento dopo, così facendo non capivo la reazione che sembrava “a caldo” come se volesse discutere, e mi sono ritrovata ad implorarlo di calmarsi che non avevo pensato assolutamente male; pur di vederlo calmo e poterlo riavvicinare.

        Per la scrittura… mi sono nuovamente arenata anche se lo spunto che quel sito ha dato per i prossimi 10 gg è .. un racconto che abbia come protagonista “un nuovo inizio”… ammetto questa traccia è davvero un immensa pagina bianca, e restituisce quell’illusione di speranza che tanto vorrei.
        Ti dirò… penso che dovremmo scrivere tutte su questo sito, soprattutto attraversando quest’ultima “traccia”, avremmo molto da dire…. Forse apriremmo un mondo “sconosciuto” ai più.
        Un bacio Babi e grazie di questi stimoli, grazie davvero.

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      2. Di nulla, sul serio.
        Se ti pubblicano qualcosa fammi sapere, lo leggo più che volentieri.
        Sono assurdi vorrebbero nella partner la condiscendenza di una mamma, che gioisce dei progressi del pargolo nell’appropriarsi di nuovi giocattoli.
        Però con la mamma non dovresti usare un registro erotico, o no? 🙂

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      3. Babi, l’assurdità più grossa è che (almeno nel mio caso) non gode nemmeno dell’essere trattato bene (seppur a parole) , incentivato o se provi a scherzare per non essere pesante. NO.. ora trova una critica od un silenzio pronto (ad essere rotto nel giro di poco ma sempre con “distanza”) in qualsiasi caso, ecco la cosa che realmente più di tutto sa di assurdo. Se devi tenere a distanza, criticare, etichettare qualcuno allora perchè cercarlo? lo so.. lo leggo il perchè ma questo è esponenzialmente davvero illogico oltre che crudele. Ed ancora una volta ha trovato un momento dove si è accentuata la problematica “lavoro” sembra abbia la sentinella…per infierire. Oggi ho firmato il compromesso… per cui pesantezza su pesantezza ma qui ritrovo una parte di me… una parte di una forza che non so se ho ed avrò ma voglio pensare di sì.

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  8. Purtroppo è così: più tentiamo di comprenderli, più ci rendiamo conto che la nostra mente, la razionalità e anche l’emotività di cui siamo portatori, non riesce a comprendere comportamenti tanto alieni. Perché loro sono diversi. Forse c’è da capire solo questo. Capirlo è già difficile, accettarlo quasi impossibile. Ma non c’è molto altro da fare o non fare. O siamo fuori o siamo dentro. E spero per tutti noi, amici, che il caso sia il primo!

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  9. La dissonanza cognitiva è il mio male ed essere consapevole di starci dentro è angosciante. È come avere il grillo parlante sulla spalla.
    A volte mi fermo e se sono sola parlo ad alta voce, proprio come il grillo parlante faceva con Pinocchio.

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  10. Proprio perché non posso andarmene -e non solo per questioni economiche che sarebbe magari fattibile il fatto vero è che devo veramente -e non è una scusa-stare attenta che mio figlio non si faccia rintronare dalle vili bugie di suo padre – non mi metto sicuramente tra padre e figlio ma cerco di essere accogliente e comprensiva e di trasmettergli tutto il mio amore! Non sempre funziona -è successo ultimamente che mi abbia presa in giro- complice suo padre ! Questo mi ha tolto ancora autorita nei confronti di mio figlio che mi dato della pesante!la mancanza di responsabilità che hanno dimostrato è stata un altro dovermi rendere conto della pericolosita di quell’uomo-non è facile guarire e nonostante abiti in fianco a me e che negli ultimi 3 anni abbia dovuto vederlo ogni giorno al massimo mi vengono fantasie tremende su come potrei ucciderlo -sono veramente fantasie ma sanguinarie😊 si guarisce anche -dovendoli frequentare-riuscire a capire che dentro a quei corpaccioni ci sono bambini ma cattivissimi!

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  11. Buongiorno a tutte, Bell articolo Claudeleia. Io non mi ritrovo tanto nella parte della svalutazione ma ripeto ho sofferto c8munque anche in conseguenza al suo silenzio dopo lo smascheramento.ripeto sempre se gli avessi dato la possibilità di continuare probabilmente mi sarei fatta più del male. Non gli ho dato appello. Perché non lo so nemmeno io. Eppure stavo male..lo amavo almeno credevo,ma io ero molto importante in quel momento se pur distrutta. MORGANA il no contact deve avvenire secondo me anche mentalmente oltre che fisicamente , e uno sforzo grande e lo capisco ma è l unico punto di partenza ,altrimenti è un circolo infinito ,ce la puoi fare ma devi volerlo davvero. Per quanto riguarda il sesso beh…ragazze..ho letto un Po le situazioni sono varie secondo me. Certo per loro è una ricerca di conferme e un controllo sull altro. Si sull eiaculazione ritardata e vero ma il precedente n.p. era quasi impotente. Questo assolutamente no ma il sesso ripeto ha qualcosa come di meccanico anche se con belle frasi ecc ecc passionali, plateali direi degne dei migliori film d amore,ma di fondo senti qualcosa di strano,almeno io lo sentivo. Per il resto ragazze nessun anno della vita e sprecato ,assolutamente ,ogni esperienza ha costruito la nostra identità e quello che oggi siamo.non si butta nulla. Doveva essere così. Lavoriamo però sul futuro …

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    1. Mirna il no contact è vero, infatti sto seriamente pensando di bloccarlo su tutto, non l’ho mai fatto così totalitario ma ne sono molto tentata perchè mi aiuterebbe anche a non cedere più ed andare a guardare ciò che fa…
      Ed anch’io penso che non sia tempo buttato, ci ha permesso di guardarci meglio dentro noi stesse, e comunque ciò che abbiamo dato l’abbiamo dato perchè volevamo indipendentemente se dall’altra parte c’era uno stronzo.
      Scusate stamani sono un po’ rabbiosa

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      1. Morgana,
        non voglio toglierti le poche certezze che hai maturato, ma quando dici “…ciò che abbiamo dato l’abbiamo dato perché volevamo indipendentemente se dall’altra parte c’era uno stronzo” non mi trova proprio d’accordo al 100%, sei ancora in dissonanza cognitiva se credi sia uno str*nz*…
        Almeno nel mio caso se non ci fosse stato il suo love bombing o bonding o come caxxo si chiama, iniziale non l’avrei guardato la seconda volta….
        Nel mio caso almeno, ma solo perché non piace mai parlare a nome di tutti, c’è stato imbroglio, dolo, l’intenzione malevola e non ho dato quello che volevo dare ma ho subito un furto. Ti assicuro che se le sue intenzioni fossero state non dico chiare ma almeno non così abilmente celate, col caxxo che mi tirava nel suo giochetto.
        A ripensare tutto l’accaduto con distacco mi rendo conto che mi aveva “puntata” da prima che fossimo colleghi dello stesso ufficio, quindi incredibile ma quasi un anno e mezzo prima.
        Poi io ero in una situazione di fragilità, ho (credo) qualche falla che sto cercando di intercettare e colmare, ma esso (mi sono informata sono meno che animali per cui il pronome è corretto) è una m*rda assoluta.
        Un bacione.

        ps quando ero all’università c’erano alcuni docenti particolarmente “simpatici” e i loro esami erano un incubo letterale.
        Allora con un ristretto gruppo di amici all’aperitivo si brindava a quelle teste di **** chiudendo il brindisi con “hadamurì” 🙂 tre punti a chi indovina la traduzione 🙂
        ad esempio: brindo a Tizio per avermi tolto due punti allo scritto di matematica causa un allineamento disordinato dei calcoli , e il coro “hadamurì”
        Brindo a Caio per aver spostato la sessione di esame senza avvertire, e il coro “hadamurì” alla fine, complice l’alcol, si rideva delle nostre sfortune.
        Ecco, parafrasando Catone e il suo Carthago delenda est, senza ambizione alcuna, vorrei chiudere il mio intervento con “devono essere TUTTI colpiti da un fulmine ADESSO”.

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      2. Babi…la cosa che svuota di più è che volendo o cercando di essere “schietto e sincero”ed anche con quali modi dirle le cose… e dicendomi che si stava fidando di me, me lo fa risembrare “umano” e sta cosa non mi piace… non mi piace perchè so che mi mangia un po’ le forze..

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      3. Buongiorno Babi, sono in accordo con te.
        Con tubo che sarei rimasta invischiata in questa distruzione folle di me stessa se questo essere si fosse mostrato per ciò che era. Sicuramente avevo le mie fragilità ma non andavo in giro con la scritta “vittima perfetta”. E non ero certo una sprovveduta, di questo ne sono certa.
        Lui ha agito da disonesto, falso, manipolatore, millantatore… aggiungi ciò che vuoi. È malato? D’accordo, ma la sostanza del male che mi ha fatto non cambia nè cambierà mai.
        Come ha detto in un post Claudileia, esistono i predatori umani e noi siamo finiti loro prede perché non sapevamo della loro esistenza.
        Ciao cara e ciao tutti

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      4. Io intendo che l’Amore, l’interesse, le attenzio, le premure che ho dato le ho date perché io sono così con chi voglio bene. Lui ha finto? Mi spiace che l’abbia fatto perché mi ha fatto e mi fa male questa cosa, ma non toglie che ciò che di buono abbiamo dato, siamo noi

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      5. Buongiorno care,
        d’accordissimo ancora una volta con Babi e Speranza, anche se consiglio di leggere un articolo di qualche mese fa e la discussione che ne è seguita dopo su “vittima e complementare di un narcisista”.
        Anche io, come voi tutte, mi sono sentita ingannata, profondamente ingannata. E’ entrato subdolamente nella mia mente, nel mio cuore con dei giochetti che poi ho scoperto – grazie a Claudileia – essere il loro biglietto da visita. Ha sconvolto la mia esistenza, mi ha mentito in continuazione.
        Ha finto di credere in noi, nell’amore, nella famiglia. si è insinuato nelle mie più profonde speranze, mi ha fatto vedere la mia vita come ordinaria, prospettandomene una che altro non era che un fake.
        Mi ha aspettato come un serpente su una roccia, immobile, guardingo, per oltre un anno. Mi ha ripreso, avvinghiato di nuovo e poi lasciato per mesi e mesi e mesi.
        E io sono diventata col tempo quella che mai avrei voluto essere: ho mentito, ho fatto cose contro i miei principi, ho deluso aspettative e allontanato persone, stavo letteralmente per buttare nel cesso tutti gli anni e tutto ciò che avevo realizzato. Rischiavo senza coscienza, andavo contro me stessa sapendolo, ma non potevo farne a meno.
        Ero diventata una drogata, drogata di lui e del suo inganno iniziale che mi ha affamato per anni.
        Cosa mi ha salvato? La sua codardia innanzitutto. Se fosse stato un uomo e avesse ufficializzato con me quella sarebbe stata la mia rovina. Ringraziando il cielo non è mai successo finchè ho smesso di desiderare che accadesse. E da lì l’ancora è stata la consapevolezza, la forza che ho tirato fuori, i suoi abbandoni nei quali – pur non accorgendomene – mi ricaricavano.
        Però non posso non sentirmi corresponsabile di quello che mi è accaduto, il love bombing iniziale è stato fortissimo, ho creduto veramente di aver trovato l’uomo dei miei sogni.
        Purtroppo ero – e ora lo so – predisposta all’attacco… ero lì con la scritta in fronte “sono debole, ho bisogno di attenzioni e di qualcuno che mi idealizzi, vienimi a prendere”, e lui l’ha letta, e si è preparato, scientemente, mesi prima… ha lavorato sotto sotto senza che io me ne accorgessi finchè al momento opportuno ha sferrato il colpo e io gli sono caduta tra le braccia come una pera cotta.
        Ma da lì, la “colpa” è stata anche mia: avrei dovuto razionalizzare prima, tirarmi indietro quando ho scoperto gli inganni e non ricascarci. Avrei dovuto fidarmi di me stessa e di chi mi è accanto – con sincerità ogni giorno – non di lui.
        Avrei dovuto fermare quello che stavo facendo e non perseverare, perché ad un certo punto lo sapevo che era sbagliato, ma non riuscivo più a farne a meno.
        Mi consolo pensando che comunque in qualche modo, anche se con inganni e bugie, sono riuscita a limitare i danni, soffrendo solo io.
        Questa è stata la mia penitenza, spero di aver espiato abbastanza.
        Ora sono una persona migliore, per me e per gli altri. Ho la certezza di poter dire che una cosa del genere non mi ricapiterà e mai e poi mai andrò più contro quello che ho nel cuore, che mi è stato insegnato fin da bambina.
        Da tanti anni, tanta sofferenza ma anche un bello e profondo esame di coscienza ne è scaturita una bella lezione di vita, che mi porterò avanti per gli anni che mi rimangono (ancora molti spero!).
        E questa è in qualche modo una vittoria.

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      6. Rettili freddi e immobili: immagine perfetta direi. Restano lì a osservare ciò che accade con gli occhi privi di emozione. Non battono cigliò se te ne vai. E quando torni li trovi identici.
        La tua descrizione mi ha ricordato come l’inizio della fine di questa tragedia umana è cominciato da me stessa: quando – esattamente come te – ho smesso di desiderare. Penso sia la cosa più brutta che possa accadere a un essere umano: azzerare i propri desideri per placare il dolore dell’abuso.
        Non gli porto rancore ma non penso che arriverò mai a perdonarlo. E ciò che è certo è che mai saprà che cosa penso di lui. Il mio no-contact è iniziato dal niente: nessun fatto specifico, una frase del *** come tante altre. Mi sono detta “adesso basta”.
        Incrocio le dita per la salvezza di tutti noi.

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    2. Si è vero Morgana, quello che di buono c’è stato è legato alla nostra essenza, la cosa veramente bella è che da questo punto di vista non siamo cambiate e forse non lo faremo mai.

      Siamo guardinghe e disincantate (almeno io) ma consapevoli di avere tantissimo da dare. Il punto è cercare ostinatamente la persona giusta a cui dedicare affetto e attenzioni, tralasciando chi di questo non sa cosa farne.

      La mia nonna diceva sempre: “non si possono pescare i pesci con le fragole”, nel senso che i pesci vogliono i vermi delle tue fragole fragranti non sanno cosa farsene.

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      1. PER BABI
        concordo pienamente ,anche per me se non fosse stato per il love bombing. Davvero potente. …no…Non sarei rimasta anche io un solo giorno…E stato bravo direi bravissimo nel creare quell attaccamento di cui probabilmente io avevo bisogno. Avevo bisogno di amare e di essere amata e lui e stato bravissimo a trovare la chiave. Ripeto appena caduta la maschera io anche se stavo malissimo non volevo più continuare.

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  12. In merito al processo di dissonanza cognitiva, mi permetto di aggiungere una cosa che ho notato almeno in me stessa. Da oltre un anno conservo un diario elettronico con file audio e video e testo delle mie emozioni. Io davanti alla telecamera che piango e mi dispero e maledico quest’uomo. In quasi tutti i video dico sempre che devo lasciarlo andare e che mi sta distruggendo. Stamattina ho riascoltato gli audio, alcuni anche abbastanza recenti, e non ricordavo affatto di averli registrati.
    La dissonanza cognitiva passa attraverso un complesso processo di autosuggestione che lava completamente la memoria.
    La pericolosità di questo processo è molto alta. In un audio io chiedo aiuto in lacrime “Qualcuno mi aiuti a uscirne”.
    Mi sento molto responsabile della distruzione di me stessa. Per tutte le volte che ho permesso che il mostro tornasse.

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    1. Ma no Olga vedrai che le risorse ognuno di noi le ha dentro stai tranquilla certo che ne verrai fuori.. Certo.l unica cosa importante secondo me è farsi una grande forza e avere la consapevolezza che più si continua più la dissonanza c9gnitiva e altissima e insieme la parte tossica per questo motivo il no contact per me la cosa più assoluta da mettere in atto e fondamentale. Però ripeto magari mi sbaglio,io l ho trovata la prima via di uscita e sono uscita.ovvio che i pensieri ,i ricordi,le ferite,le mancanze ci sono e ogni tanto fanno ancora molto male ma deve consolare il fatto che farebbero ancora più male man mano che il tempo scorre. Molte volte non si ha la possibilità di applicare il no contact ed è sicuramente un Po più dura ma credo anche che la nostra mente e meravigliosa e si sappia rigenerare ..per cui forza forza ..mi raccomando..un abbraccio

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      1. Per me è stato facile applicarlo all’inizio, quando ho seguito il mio istinto e senza avere idea di quello che mi stesse accadendo, ho deciso di ignorarlo. Poi i vari riagganci hanno lavorato anche sul no contact, poiché riusciva nel tempo a farmi sentire responsabile dei silenzi. Io sparivo e mi dimostravo essere una donna immatura che non sa discutere.
        Perdere la capacità di discernimento significa proprio questo, non saper distinguere dove sta il bene e dove sta il male. Chi sbaglia e chi ha ragione.
        Oggi sono decisamente forte, ma basta una spinta per cadere nel burrone.

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    2. Olga, io (complici forse i sonniferi che in quel periodo prendevo in quantità industriali) mi sono trovata una cartella sul cell chiamata “Non guardare” dove ho messo tutte le sue foto, e non ricordo assolutamente nulla di quando l’ho fatta….so solo che risale al primissimo periodo di rottura, assurdo ma così. Forse il mio subconscio è più capace di me nel “no contact”o per lo meno nell’intento

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  13. carissima claudileia non riesco a contattarti, questa è la mia mail siragi@katamail.com potresti contattarmi e ti dico la mia storia grazie infinite abbracci a te cara, contattatemi pure per discorrere sul narcisista patologico perverso seriale

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  14. vi leggo tutte le sere da quasi un anno, vorrei dirti la mia storia ma qui è lungo, contattatemi via mail a siragi@katamail.com cosi carissima claudileia ti dico tutto, sei saggissima, le tue parole mi entrano diritte al cuore, mi hai salvata, si dice vai dal patito e non andare dal medico, adoro marietan, un dio, lo dovremmo immolare, anche inaky pinuel e sam vaknin

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