Perché i narcisisti hanno bisogno che tu dubiti di te stesso?

Autrice: Susan Krauss Whitbourne, è ricercatrice e Professoressa emerita in Scienze psicologiche e cerebrali presso l’University of Massachusetts – Amherst. È Professoressa associata presso il Dipartimento di Gerontologia e “faculty fellow” dell’Istituto di Gerontologia dell’University of Massachusetts – Boston. È autrice di oltre 160 articoli scientifici e 16 libri di riferimento sulle scienze cerebrali. Scrive per Today Show, NBC Nightly News, Dateline, CNN, Olbermann, The New York Times, The Wall Street Journal, Money Magazine, USA Today, and Time.com.
https://www.psychologytoday.com/us/blog/fulfillment-any-age/201508/why-narcissists-need-you-doubt-yourself
Trad. C. Lemes Dias
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Quando siamo piccoli e veniamo presi in giro dagli adulti, scopriamo che non è tanto divertente ricevere un commento offensivo. Anche quando proviamo a ignorare l’insulto, parte di esso potrebbe restarci dentro. Ci chiediamo se per caso non c’è davvero qualcosa di “sbagliato” – se siamo “stupidi”, “brutti” o “fifoni” come dicono.

Potete presumere che quelli che vi insultano non stiano cercando intenzionalmente di farvi stare male. Potete ipotizzare che pensino di essere divertenti, o che credano di dimostrarvi il loro affetto con dei commenti molto “forti” al solo fine di spronarvi con qualche calcio ben assestato. Gli insulti possono derivare da un affronto involontario, come mandarvi una mail dicendo che non siete stati selezionati per qualcosa che sentivate di meritare – per esempio, in certi ristoranti alla moda se non siete abbastanza in alto nella classifica dei “VIP”, potete non meritare una prenotazione nei giorni in cui ritengano ci sarà il pienone.

Alcuni insulti possono rimbalzare sulla vostra pelle, ma altri possono restare con voi per decenni. Non riuscite a dimenticare, ad esempio, il momento in cui il vostro suocero ha commentato negativamente il vostro potenziale di guadagno, anche quando anni dopo contribuite comodamente al reddito familiare.

Gli insulti possono anche sfruttare la vostra vena difensiva, a volte con effetti negativi. Potete decidere di dimostrare a vostro suocero che aveva torto scegliendo di dichiarare ad alta voce il vostro ultimo aumento di stipendio, e farlo sempre che potete. Ciò fa sì che gli altri – che probabilmente hanno dimenticato l’insulto originale – vi percepiscano come persone presuntuose e arroganti.

Fortunatamente, molte persone non passano la vita a sparare frecciatine mirate a ferire i sentimenti degli altri. La tendenza a fare commenti sprezzanti sembra essere legata al tratto di personalità narcisista. Per esempio:

  • Le persone ad alto contenuto narcisistico si considerano più importanti delle altre, ecco perché secondo la loro visione meritano un trattamento migliore, una caratteristica chiamata “diritto narcisistico”.
  • Queste persone trascorrono una quantità eccessiva di tempo a lucidare il loro aspetto e credono di essere il centro dell’universo, una forma estrema di egocentrismo.
  • La convinzione di essere migliori di tutti costituisce il nucleo della grandiosità narcisistica – sono persone che spesso approfittano degli altri.
  • Se mancano totalmente di empatia, possono non rendersi conto dell’impatto che le loro osservazioni o comportamenti hanno sui loro bersagli.
  • Esprimono giudizi su persone che percepiscono come inferiori – ossia, quasi tutti.

Conoscendo le caratteristiche del narcisismo, è abbastanza facile capire perché i narcisisti sono particolarmente inclini a ferire gli altri con i loro commenti. Tuttavia, alcuni considerano il narcisismo come una copertura per un estremo senso di vulnerabilità o inadeguatezza personale. Secondo questa visione, i narcisisti insultano gli altri per sentirsi meglio con se stessi. Potrebbero essere particolarmente propensi a fare commenti denigratori quando si sentono minacciati in qualche modo: hanno paura che i loro difetti siano esposti.

Il ricercatore Sun Park, della Korea University’s e lo psicologo della Northeastern University, C. Randall Colvin, hanno indagato sulla questione se i narcisisti sarebbero più propensi ad adottare un approccio denigratorio nei confronti altrui, indipendentemente dal fatto che si sentano minacciati o meno. Nelle loro parole, “le persone narcisiste creano barriere psicologiche per impedire che le informazioni minacciose raggiungano il loro concetto di sé altamente favorevole” (p.335). Questi “salvagenti psicologici” possono includere una barriera protettiva nei confronti di persone che pensano siano migliori di loro.

Ricerche precedenti hanno dimostrato che i narcisisti reagiscono in modo aggressivo nei confronti degli altri quando si sentono minacciati, ad esempio, dal rifiuto sociale. Inoltre, odiano quando qualcuno dà loro una valutazione negativa. Negli studi citati da Park e Colvin, i narcisisti hanno dimostrato di saper andare all’attacco della fonte del feedback negativo. A loro parere, amano anche sentirsi all’altezza delle motivazioni “agite” di successo e potere. Viceversa, le persone cariche di autostima ma non di narcisismo preferiscono fissare obiettivi che implichino la necessità di andare d’accordo con gli altri, o con motivazioni “comuni”.

E’ un dato di fatto che la maggior parte delle persone si considera migliore degli altri (l’effetto “migliore della media”), ma se la logica dello studio di Park e Colvin è vera, i narcisisti dovrebbero essere particolarmente inclini a pensarlo per quanto riguarda il raggiungimento del potere e della fama. Le persone normali, che hanno una grande stima di sé, hanno invece bisogno di credersi migliori della media per meglio apprezzarsi.

Per testare questo, Park e Colvin hanno reclutato studenti universitari per una serie di studi in cui hanno fornito questionari in cui dovevano analizzare un determinato “target” di persone (uno estraneo, un amico o un compagno di università). Le valutazioni della personalità che hanno fatto dei soggetti appartenenti alla ricerca sono state giudicate dispregiative sempre che erano inferiori alla cosiddetta persona “ottimamente adattata” (come determinato dai pareri forniti separatamente dai professionisti della salute mentale). In ogni studio, le persone che avevano ottenuto punteggi più alti in base alle misure di narcisismo avevano maggiori probabilità di fornire giudizi negativi sui target. Al contrario, le persone con un alto livello di autostima non avevano avvertito il bisogno di farlo.

A quanto pare, quindi, ai narcisisti piace denigrare tutti, anche quando non c’è una minaccia diretta ai loro sentimenti di auto-importanza. Per loro, insultare gli altri appartiene al loro modo di essere.

Le conclusioni, come affermato dagli autori, suggeriscono che “a differenza degli individui narcisisti che generalmente valutano negativamente le altre persone, coloro dotati di alta autostima tendono a percepire gli altri favorevolmente. Questa differenza implica che ci sono due distinti modi di sviluppo di amor proprio “(p 342). L’amore di sé proveniente da un autostima elevata non ha bisogno di confronti negativi con gli altri per far sì che si vada avanti fiduciosi. L’amor proprio del narcisismo, al contrario, richiede che gli altri vengano visti come difettosi per consolidarsi.

Le persone narcisiste semplicemente guardano dall’alto in basso gli altri, vedendosi superiori. In questo studio, non è stato possibile determinare se effettivamente si sentono superiori (grandiosità) o stanno cercando di compensare la debolezza (vulnerabilità).

Il risultato? Le persone narcisistiche hanno maggiori probabilità di farvi stare male con voi stessi. Saranno loro quelli la cui valutazione negativa si trasformerà facilmente in un insulto verbale o in un comportamento offensivo. Il modo migliore per contrastare questi sentimenti è considerare la sua fonte: quando qualcuno vi insulta, consideratelo come un riflesso di ciò che hanno dentro. Non siete voi il problema.

E se vi trovate a insultare le persone senza sapere bene perché, è possibile che abbiate una vena narcisistica che dovete imparare a controllare.

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Riferimento

Park, S. W., & Colvin, C. R. (2015). Narcissism and other‐derogation in the absence of ego threat. Journal Of Personality, 83(3), 334-345. doi:10.1111/jopy.12107

98 pensieri su “Perché i narcisisti hanno bisogno che tu dubiti di te stesso?

  1. Sicuramente i narcisisti hanno una grandissima invidia cronica per chiunque abbia qualità o “possegga” qualcosa che loro vorrebbero ma non hanno…da una macchina a una persona, a un paio di scarpe.
    Come la famosa favola della volpe e l’uva, quando non possono raggiungere quello che non hanno lo disprezzano.
    Il mio primo np invidiava il fratello e ne parlava sempre con una certa astiosità e cercava in tutti i modi di superarlo in altre
    cose. Ad esempio il fratello aveva una moto e lui se ne è comprata una più bella e potente…lui diceva che era una passione comune ma si capiva che era competizione.
    Poi sicuramente insultano o adottano comportamenti passivo/aggressivi quando sono attaccati o si sentono minacciati.
    Farti sentire in confusione é un altro modo per mantenere il controllo delle situazioni. Anche se in apparenza sembrano “forti” in realtà sono molto insicuri, sopratutto delle loro stesse qualità (in particolare in ambito sessuale) e cercano continue conferme con partner diversi proprio per avere un feedback positivo per sé stessi (più donne mi vogliono più figo sono) o cercando di manipolare il partner per renderlo dipendente…quindi magari criticano te per le loro eventuali defaillance o per giustificare i loro numerosi tradimenti.

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    1. Proprio così Spirito Libero, quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba.
      I narcisisti ti invidiano per le tue qualità e ti odiano per questo, perché loro non potranno mai essere ciò che tu sei.
      Anche il mio np criticava sempre tutti, dicendo che gli altri erano insicuri ma in realtà era lui l’insicuro e proiettava ciò sugli altri.
      Concordo anche sull’aspetto sessuale, il mio np mi chiedeva sempre conferme sulla sua performance, se mi fosse piaciuto, se la sua erezione fosse stata sufficiente.
      La sua pelle è così sottile che se una donna dovesse rifiutarlo andrebbe in crisi.

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      1. Infatti Oliver io ho capito che proiettano su noi o gli altri le cose che non amano di se stessi….diventi il bidone della spazzatura delle loro frustrazioni

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      2. Comunque questi articoli capitano proprio a fagiolo, proprio stamattina mia sorella mi ha detto che il mio np mi ODIA perché non potrà mai essere ciò che sono io.
        Anche tu Spirito Libero, a volte mi sembra tu mi legga nel pensiero 😝

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      3. Mi capita lo stesso leggendo gli articoli e tanti commenti che leggo e che è possibile che come se li avessi scritti io😊

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  2. Al di là che le manifestazioni di invidia e superiorità e quindi eventuali denigrazioni siano manifeste e sottintese (overt e covert?), la cosa che mi sento assolutamente di sottolineare in quanto scritto nell’ennesimo utilissimo articolo, è la frase “quando qualcuno vi insulta, consideratelo come un riflesso di ciò che hanno dentro. Non siete voi il problema.”
    Se c’è una cosa che ho capito e che adesso mi consente di farmi scivolare addosso qualsiasi sua critica o denigrazione o sottinteso, è proprio la considerazione che 99 volte su 100 se sta criticando qualcuno, in particolare me, in realtà sta parlando di lei.
    Riporto in merito (l’ho già postata qualche settimana fa) la frase del mio terapeuta: “Sua moglie ha proiettato su di lei una serie di oggetti interni irrisolti; quando Gianni ha smesso di essere un telo bianco su cui proiettare, allora il rapporto è finito, perchè era basato solo su quella proiezione”.
    Attenzione perchè spesso questa necessità di denigrare e di apparire e sentirsi superiori è subdolamente mascherata da comportamenti artificiosamente gentili e generosi; la prova che sono falsi è che quando non serve averli, ma anzi è np sotto giudizio, allora tutti questi atteggiamenti terminano magicamente per lasciare spazio nella migliore delle ipotesi a freddezza e menefreghismo. Non a caso per esempio quando qualcuno che conosciamo entrambi sta male, in genere sono io a dire qualcosa, a portare un po’ di conforto; lei a quel punto dice sempre che non sa che parole usare; in questo caso infatti dovrebbe essere sincera ed empatica….
    Un abbraccio!

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    1. Infatti caro Gianni…di fronte al dolore o alla sofferenza altrui sono completamente insensibili ma se sono loro a stare male tu devi essere completamente comprensivo e sensibile e soddisfare i loro bisogni o necessità. Quando ti chiedono come stai non é perché gli interessi ma perché vogliono riagganciarti. Se a una persona infatti interessa davvero come stai non sta senza farsi sentire settimane o mesi. Poi come dici tu sono gentili solo quando vogliono qualcosa…appena la ottengono o non gli “servi” in quel momento tornano ad essere freddi e inaccessibili. Un abbraccio

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    2. Generalizzare la logica della proiezione è fuorviante, fai bene a dire “99 volte su 100” ma credo che sia una stima ancora troppo elevata. Diciamo che capita il 50-60% delle volte, altre volte capita che i giudizi siano sbagliati perché si crede di aver capito tutto di qualcuno quando magari non si è capito niente, o perché la nostra immaginazione è limitata e prevede un limitato numero di possibili spiegazioni sulle azioni degli altri.

      Te lo dice uno che spera di riconoscere le poche proiezioni che esercita sugli altri e che crede che buona parte dei suoi giudizi siano frutto dell’esperienza e della riflessione. Perché se non è così allora sono l’essere più proiettivo del mondo XD.

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      1. Giovanni gli np non sono persone normali, per le quali il tuo discorso è corretto…tutti noi proiettiamo più o meno nella misura da te indicata, ma loro lo fanno sempre.
        Lo fanno perchè sono incapaci di fare autocritica, e anche se la fanno (come a volte accade ai covert) è solo per sentirsi dire che non è vero, che loro sono i migliori e che hanno ragione.

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      2. si hai ragione, non so perché avevo inteso che si parlasse della proiezione in generale e non della proiezione in riferimento a loro, scherzi della testa. Si, per quanto riguarda loro è praticamente una costante.

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      3. Caro Giovanni, concordo con Spirito Libero, al di là che 99 su 100 è un po’ un modo di dire; ogni persona normale tende a proiettare e in qualche maniera se ne può magari anche rendere conto, specie se glielo fanno notare, ma nel caso degli np, essendo loro per definizione incapaci di introspezione e autocritica, la proiezione è un meccanismo pressochè automatico.
        Se hai a che fare con un np e non capisci perchè sei attaccato, allora la risposta generalmente è che stanno parlando di loro.
        Abbraccio!

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    3. Concordo con te Gianni quando dici che si muovono in modo subdolo così che dietro anche un semplice gesto apparentemente gentile si nasconde un intento differente. Loro appaiono gentili ma non lo sono interiormente, autenticamente perché quella gentilezza serve appunto per attrarre oppure confondere o peggio elevare se stessi quasi come a dire “vedi che brava persona che sono che ti faccio un complimento/un favore/un gesto!” Alla fine niente è gratis, paghiamo ogni cosa che riceviamo. Peccato che se non li incensiamo come loro si aspettano ecco che immediatamente appare o meglio, traspare, l’invidia o il profondo fastidio per non essere stati messi sul piedistallo.
      Per quanto riguarda prendersi cura degli altri, delle loro preoccupazioni o delle loro difficoltà c’è da mettersi le mani nei capelli…se ne hanno voglia, se hanno tempo e soprattutto se IN QUEL MOMENTO, a loro interessa allora si muovono altrimenti puoi morire. Non lo fanno per te, per farti sollievo, per aiutarti e sostenerti nella difficoltà, lo fanno esclusivamente per loro. Un esempio che mi riguarda: poco prima dell’inizio della mia relazione mi è stata diagnosticata una ciste al cervello, benigna ma probabilmente da operare. Un intervento complesso perché si trova in un punto molto profondo. Non vi sto a dire come potevo sentirmi. Lavoravamo insieme e lui era lì davanti a me 8-9 ore al giorno. Quello che riuscì a dirmi è stato “non mi dirai che hai paura?” Mi sono raggelata. L’intervento non fu necessario ma non mi chiese mai nulla. Quando a distanza di mesi tornò per ricominciare si offriva addirittura di accompagnarmi a ritirare l’esito per non farmi vivere quel momento da sola! Ma come? E prima non ero da sola? Tutta questa sensibilità adesso? Nell’ultimo controllo, un mese prima dello scarto, tornai ad essere da sola sia a fare la risonanza che a ritirare l’esito. Nell’ultimo controllo mi disse “chiamami quando hai ritirato l’esito!” Chiamai. Non mi rispose. Mi richiamò per dirmi che non aveva potuto perché stava parlando con un commesso di Mediaworld. Capito? Che vuoi che sia un intervento al cervello contro un televisore full HD! Ma vaffanculo! E scusate la parola ma mi è venuta dal cuore. E anche dal mio cervello!

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      1. Caspita Mirò ma è proprio senza vergogna.
        Non ti risponde al telefono per parlare con il commesso di Mediaworld, ma scherziamo?
        Se n’è infischiato di una situazione delicata come la tua, non ho parole, mi fa ribrezzo.

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      2. Senza vergogna è niente eppure quando ho osato farlo notare mi sono sentita dare della pesante! Non fa onore a nessuno raccontare un episodio del genere ma è un fatto vero, accaduto a me, del quale forse avrei addirittura dubitato se me lo avessero raccontato tanto sembra crudele e assurdo. E perché ricordarsi di che pasta sono fatti non guasta, soprattutto nei momenti in cui vacilliamo.
        Buonanotte

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      3. Cara Mirò, intanto mi dispiace per il tuo problema (spero e mi pare di capire per fortuna risolto) e anche per il trattamento disumano ricevuto.
        Qualsiasi cosa facciano o ha un secondo fine, che di solito è semplicemente apparire gentili e premurosi, oppure è semplicemente legato alla loro esigenza del momento.
        In relazione a questo aspettarsi poi un minimo di coerenza nei loro comportamenti è pura utopia; oggi serve quello per cui si comportano in un modo; domani serve quell’altro per cui il comportamento cambia.
        Un abbraccio!

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      4. Ciao Gianni intanto grazie del pensiero. Il mio problema c’è ancora, va tenuto monitorato perché come sai gli spazi nel nostro cranio sono estremamente limitati e se cresce va operata. Ho ha disposizione ancora 5 mm, speriamo rimangano tali.
        Il mio intento non era entrare nello specifico del problema che ovviamente rimane sempre un pensiero per me che adesso gestisco abbastanza bene ma mostrare come cambiano le modalità e i comportamenti di questi individui anche davanti a un problema di salute serio. Se hanno un interesse verso di te allora anche la tua salute gli “interessa” o meglio si mostrano interessati senza tuttavia sentire nel profondo una reale preoccupazione però almeno li vedi cattivi ossia chiedono, ti accompagnano, si informano così da apparire persone empatiche e interessate. Quando non gli interessi più puoi morire e diventano freddi, distanti e non si curano nemmeno più della forma al punto che ti dicono apertamente “non ti ho risposto perché stavo scegliendo il televisore”!. Quando sei vicino allo scarto sentono che non hanno più nulla da perdere e tu puoi essere trattato come un cane tanto la.lorp coscienza non si smuove. Non sentono sentimenti di compassione o umanità che andrebbero al di là dell’amore o dei grandi sentimenti, sarebbe una cosa assolutamente normale verso una persona che magari non ami più ma che ti è stata accanto. Per loro no, per lui no. Si va a compartimenti stagni: se gli importa allora anche il resto che ti riguarda “importa”, se non gli importa non c’è niente. Nulla. Ed è terribile sperimentare questa totale indifferenza. Ti lascia letteralmente senza fiato, è uno shock.
        Ed è difficile anche accettare che un essere umano sia capace di tanta indifferenza e freddezza senza alcun senso di colpa

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      5. Leggo i vostri commenti e continuo a capire che tutte le dinamiche sono uguali, non vi starò quindi a dettagliare cosa mi è successo di analogo ma posso aggiungere un’altra chicca.
        Ero già in scarto (ma non lo sapevo) e dovevo ritirare un esito. Mi chiese di chiamarlo. Quando lo feci, ed era tutto a posto mi disse tra le lacrime “che bello, amore”. Non vi sto a descrivere la sensazione provata dopo giorni di attesa e che lo sentivo anchr così distante (classico).
        Bè.. dopo quelle parole e quella sensazione il GELO. La telefonata è finita con me in lacrime e la sua sparizione per tot mesi cone da copione…

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      6. Cara Mirò, allora coraggio per il tuo problema!
        Concordo con quello che scrivi.
        Nel periodo del massimo scarto io ero ridotto ai minimi termini da un punto di vista fisico, sembravo una larva e chiunque mi incontrasse si diceva preoccupato del mio stato di salute; tralasciando la salute psichica.
        La sua posizione era: “adesso devo occuparmi del mio dolore, di come stai tu non mi interessa”. Un giorno ero fuori a fare dei rilievi per lavoro e ho avuto un collasso vero e proprio. L’ho chiamata per portarmi in ospedale; ricordo ancora la faccia esterrefatta del collega che era con me quando è arrivata lei e non ha nascosto il suo disappunto per l’essere dovuta uscire dal lavoro; l’avevo disturbata e probabilmente nella sua testa stavo facendo finta.
        Anche io allora ero rimasto shockato dalla sua freddezza e mancanza di umanità; se ci aggiungi che lei era anche sostanzialmente la responsabile del mio stato, vedi che i sensi di colpa per loro non esistono.
        In tutta onestà adesso non so come mi comporterei io in questo momento se lei stesse male; credo che dovrei fare appello a tutte le mie risorse e alla mia pazienza per non trattarla nello stesso modo; so che è brutto da dire, ma questo è il risultato di quello che mi ha a suo tempo riservato.
        Un abbraccio!

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  3. Mio padre mi attaccava sempre,se io rispondevo ero la presuntuosa ed arrogante. Penso che lui sua un basso profilo hovert;manipolato da mia sorella ,Covert grandiosa e ne abbia lui, soggezione e timore.Io quella da strapazzare come un pupazzo.Lei mi detesta perché non mi piego alle sue angherie subdole, per il suo tornaconto, quasi sempre monetario, oppure sfruttandone il mio tempo,per le cure paterne ,senza chiedere se in quel momento sono impegnata o meno perché solo lei sempre e solo impegnata e quindi poco disponibile.Mi hanno stufato tutti e due.Se fossi figlia unica per lui farei tutto,ma più faccio e più lei azzera tutto a mio discapito, facendo credere a lui che tutto ciò che faccio al massimo e’sbagliato e lui beve.Dimmi come devo fare Claudia.Considera che non ho rapporti con lei da anni.

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  4. Quest’articolo mi piace perché offre più domande che risposte.
    Perché hanno bisogno di screditare gli altri? Ma ne hanno davvero bisogno? E’ davvero una compensazione alla loro autostima precaria?

    Nella mia esperienza con il collega di lavoro, il dubbio che si tratti semplicemente di gente che è realmente convinta di essere superiore e che ami schiacciare il prossimo e veda tutto come una competizione in cui il morto, per la logica naturale delle cose, devi essere tu, non mi sembra poi così balorda.

    “Permalosi, suscettibili, è facilissimo urtare la loro precaria autostima”…potrà anche essere, ma magari visto che prevaricano e schiacciano vedono prevaricazione dappertutto e pensano “come ti permetti? Solo io posso farlo, ora ti metto a posto!”

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  5. Credo che il falso se che si sono costruiti viene nutrito ogni giorno altrimenti crollerebbero guardandosi per chi veramente sono e non se lo possono permettere e quindi come dei veri robot loro si programmano per la loro sopravvivenza distruggendo ciò che non serve più e che non loro il rifornimento per tenere in piedi quella maschera che sa diventare qualunque cosa pur di ottenere ciò che vogliono .

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    1. La penso esattamente come te…solo ciò che è perfettamente funzionale al mantenimento della maschera viene tenuto da np, il resto lo distrugge. Io dico sempre che vivono male perchè deve essere una faticaccia tremenda tenere in piedi un’identità falsa che tra l’altro ha bisogno di svariate fonti di rifornimento altrimenti implode su sè stessa. Qualunque persona/situazione arrivi anche solo a scalfire la loro immagine va eliminata.

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      1. Sono tutte considerazioni sensate, ma di fronte alla sfrontatezza del mio collega, incapace di vergognarsi di fronte anche alla figura più barbina, sempre sprezzante e altezzoso, mi viene il dubbio che questo nucleo “debole” nascosto non ci sia.

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  6. Non sopportano il successo altrui, sono talmente invidiosi e talmente patetici che il vedere una persona realizzata nella vita, li fa incarognire, il mio np lo era ancor di
    più con conoscenti più stretti o addirittura parenti. Una volta che fece una critica pesante su suo cugino gli risposi che non capivo il motivo e che invece sembrava solo grande invidia, beh…non vi dico la reazione, negando (ovviamente) tirò perfino il cellulare, (colpito e affondato 😁)
    Con me aveva modo di farlo in maniera più subdola, credo che tante volte al momento non realizzavo, lo accusavo dopo quando mi trovavo da sola e riflettevo sulle sue parole.
    Certo che, pensarci ora a bocce ferme, è davvero penoso, ho amato uno smidollato che ha paura della sua stessa ombra.
    Pensate a questo quando andate in crisi di nostalgie e minchiate varie, sono solo abili a mischiare le carte.

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    1. Hai ragione Alma!
      Il mio np era invidioso, infatti al nostro primo incontro mi parlò male dei laureati che quando entrano in azienda lo guardano dall’alto in basso perché è un semplice operaio. Mi fece pena.
      E mi disse che lui ha tutte le capacità per laurearsi e per progredire in azienda ma che non lo fa perché poi deve essere sempre reperibile ed invece lui vuole farsi le sue otto ore e stop.

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      1. Oliver mi han fatto venire in mente delle cose sul discorso laurea…Np1 era sconvolto all’idea che io avessi molta più cultura di lui (lui meccanico con le professionali, mentre io ho laureata e con esperienza come ricercatrice all’università)…confermo che loro soffrono di tremendi complessi di inferiorità e per questo godono ancor di più a metterti sotto i piedi. Cioè, per dire a sé stessi che valgono devono sottomettere qualcuno che considerano superiore a loro. E io invece non avevo mai fatto pesare le differenze anzi lo incoraggiavo nello sport, dove era bravissimove ha avuto grandi risultati….perché penso che se vuoi bene a qualcuno devi valorizzarlo e incoraggiarlo a tirare fuori il meglio e mai sottometterlo…
        Np2 invece é laureato ma come spesso accade loro non sanno mettere a frutto le loro capacità, e per questo spesso fanno lavori al di sotto delle loro capacità…però danno sempre la responsabilità a cause esterne e mai a loro stessi.

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      2. Anche io ho sempre cercato di incoraggiarlo e valorizzarlo, infatti gli dicevo che era intelligente, che a lavoro era in gamba e quando era stanco e demotivato perché il suo superiore lo sovraccaricava di lavoro lui si lamentava con me ed io ero sempre pronta ad ascoltarlo e a dargli consigli.
        Mi sono ricordata che mi diceva che lui non parla con il suo superiore perché ci ha litigato ed usava un suo collega come tramite per comunicare. Tu pensa come soffriva di complessi di inferiorità rispetto al suo superiore.
        Poi sulla questione laurea lui mi diceva che aveva tutte le capacità per laurearsi ma che a 38 anni non ha più senso prendersi una laurea ed io invece gli ho detto che la laurea a qualsiasi età ha il suo valore, tiè 😝

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      3. Brava Oliver 😄🔝mazza che spreco questi soggetti….non hanno saputo minimamente apprezzare persone come noi intelligenti e piene di umanità….che dire…peggio per loro…io non sono pentita di aver dedicato il mio tempo ma solo di non aver capito subito con chi avevo a che fare…un abbraccio

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      1. È vero, non ha prezzo 😁
        Avevo già consapevolezza di chi fosse e mi diede fastidio quella cattiveria gratuita, da me si aspettava approvazione, invece la mia risposta lo spiazzo’ o lo fece veramente incazzare.

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    2. “ho amato uno smidollato che ha paura della sua stessa ombra”.
      Colpita e affondata, Alma cara.
      Cultura poca, egocentrismo tanto, invidia non ne parliamo. Solo capace a denigrare e mai a costuire.
      Invidiava tutto di me e del mio circondario ma definiva tutto “terribile”… sai, il lavorare per se stessi ai propri orari e tariffe su un argomento che peraltro ami è TERRIBILE… meglio sotto padrone, al gelo, con uno stipendio minimo con un movimento ripetitivo anno dopo anno… eh sì.
      Ma va va…

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      1. Eh cara Device capire di aver amato persone di tale orribile sostanza è dura da digerire. Non credo dipenda nemmeno dal grado di cultura che al mio np non mancava, ma hanno talmente l’esigenza di conferme continue che devono sminuire e criticare chiunque, la partner poi è il loro bidone della spazzatura preferito.
        Sai, io ora riesco a rivedere tutte le situazioni come quella che ho raccontato con grande pena, il loro è puro terrore costante di sentirsi meno. Non potrei più avere a che fare con lui e questa certezza mi conforta, rimane, come dici tu, sempre quel senso di ingiustizia, di violenza che vorresti riscattare in qualche modo ma piano piano passerà anche questo.

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      2. Esatto Alma cara,
        ora non ci rimane che guardarli con distacco… o meglio non guardarli proprio. Quando c’ero dentro – non alla fine ovviamente – lo vedevo come se fosse “costretto dalle circostanze”: tenersi quella donna per paura di deludere i suoi, tenersi quella casa perché aveva un mutuo sulle spalle, tenersi quel lavoro perché non aveva altri sbocchi… e via dicendo.
        Giustificavo ogni sua azione anche se per come ero (e ringraziando il cielo sono ancora) fatta io avrei smosso mari e monti per avere l’uomo, la casa e il lavoro che desidero. Ma – pensavo – non tutti siamo uguali. Invece erano tutte scuse: lui è così perché a lui va bene così.
        Una vita che non vorrei mai, ci credo che invidia gli altri… ma ognuno ha quel che si merita a quanto pare.
        Quello che è importante, ad oggi, è che in questi anni “di prigionia” io sono riuscita, anche a carponi, ad andare avanti e suo malgrado a costruire qualcosa… lui è nella stessa identica situazione in cui l’ho trovato… anzi, meno capelli e la pancia adesso! tiè.

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      3. Sante parole Device! “lui è così perché a lui va bene così”… E che déjà vu
        Non sai quante volte parlando lo spronavo a “mutatis mutandis” ma deve averla presa per un’esortazione a curare l’intimo 🙂

        Seriamente, si lamentava per tutta una serie di guai e problemi e io (scema) pronta ad ascoltarlo, incoraggiarlo, aiutarlo, difenderlo… che stratosferica cretina.
        Però non faceva mai niente per cambiare, quindi tutta la sua esistenza è così perché gli va bene e molto verosimilmente perché non è vero che ci sono tutti questi guai e problemi…

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      4. Oddio, Babi!
        “mutatis mutandis ma deve averla presa per un’esortazione a curare l’intimo”… non l’avevi ancora letta, muoio… ma quanto ci fanno ridere sti narci??? 😂
        Un’esistenza di quelle che realmente non hanno un senso: non fare nulla di positivo né per se stessi né per gli altri, non costruire praticamente nulla, non vedere uno straccio di mondo e nemmeno desiderare di farlo, essere statici, lì, per anni.
        …e odiare gli altri per quello che hanno come se sia caduto dal cielo, invidiarlo e disprezzarlo profondamente e fargliela pagare per questo.
        Riuscite a pensare a un’esistenza (legalizzata) peggiore?
        Io al momento no.

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  7. Questo articolo lo sposo per diversi punti… Il tirare fuori le critiche solo dopo che le cose si erano incrinate e che insistevo per capire se mi stava tradendo con la collega. Le colpe date in parte penso fossero ciò che in realtà ha fatto lui, dirmi che avevo finto per 9 mesi di essere un altra persona….. Temo sia stato lui a fingere. E di recente ne ho avvertito la conferma, dicendogli che la persona che avevo vissuto in precedenza non c era più, e sentirmi dire con una tale freddezza “mi spiace, sono sempre la stessa persona io…” Credo intendesse che aldilà di ciò che vedevo lui è sempre stato così.
    Ed approvo che nella confusione di dire prima una cosa poi un altra… Tu alla fine hai una confusione tale per cui non hai più la determinazione di partenza anche nell’esporre le tue ragioni, perché non sei più nemmeno tu certa della realtà….

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    1. Cara Morgana una delle cose tipiche degli np é che non si mettono mai in discussione, se qualcosa va male la colpa é solo sempre tua o del gatto o del tempo o del governo ladro.

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      1. Però dovrebbero ricordarsi che dire che invece non avevi colpe ma era colpa dell’ambiente e quindi di altri…quando tornano a parlati, ti rende più conscia che qualcosa non quadra. Perché ti domandi, ma tutta quella convinzione e colpe diverse mie a suo dire come sono state ripiegate tutte così ? ..
        Però una cosa me la domando, ce l avranno qualcosa di “umano”, positivo, in cui credere davvero ?

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      2. Secondo me non credono a nulla, anche se ho sentito dire che ce ne sono alcuni perfino molto religiosi e dediti a opere di bene, volontariato ecc..ovviamente anche in questi casi sono solo facciate per essere ben valutati socialmente.

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      3. Eccolo, il mio!😂
        Religioso no, ma volontariato e affini…e poi impegnato politicamente da anni per combattere le ingiustizie della comunità, seeee….le ingiustizie della comunità, ma vi rendete conto.
        Ma già il suo lavoro è fuorviante, non si può immaginare che dietro ci sia un simile verme.

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      4. Si guarda sono ridicoli…credo di aver già detto che np2 sul suo profilo Facebook si definisce “filosofo” e pubblica storielle zen scopiazzate mettendo la sua firma…ma de che…😂

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      5. Assurdo…la religione cristiana si basa sull’amore per il prossimo…quindi cosa ci vanno a fare a Messa visto che loro il prossimo lo odiano…
        Facciata sociale e basta.

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  8. Per esercitare il controllo, necessario a mantenere il potere.

    Tutto ciò che “provano” (a loro modo) come appunto l’invidia, tutto ciò che fanno (le varie tecniche di manipolazioni) -, tutto ciò cui danno valore (immagine esterna, beni materiali) sono il mezzo per arrivare a quel fine.
    Il potere.
    Giacché hanno provato l’impotenza estrema da piccoli, devono esercitare il potere in forma estrema da grandi. Sopravvivenza loro a scapito di quella altrui.

    Alla fine perversione e narcisismo patologico sono forme di adattamento. Come ogni patologia del resto. Purtroppo per chi ci incappa, questa è invisibile agli occhi, e quando si rende visibile è spesso troppo tardi per uscirne indenni. Prima ipnotizzano, poi distruggono il malcapitato di turno che fatica a opporre resistenza (o non sarebbe sotto maligna ipnosi).

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  9. Noi eravamo colleghi. Io ottenni la possibilità di cambiare ente, lui prima mi disse che era contento poi la volta dopo al percepire la mia felicità mi scrisse: tu hai svoltato io no! In quel momento percepii il livore mentre io per tutto ciò che gli accadeva di positivo ero sinceramente contenta. Oppure una volta gli chiesi come stesse suo fratello e che mi dispiaceva per ciò che era costretto a vivere (di giovane età già malato di Parkinson) mi rispose: ‘per me non ti dispiace, anche io soffro’!
    Ad oggi mi dico possibile che provasse invidia pure per le attenzioni che, giustamente, erano rivolte al fratello
    Malato? Ma che persone sono queste…

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    1. La cosa davvero allucinante è che sono così “sensibili” verso le loro presunte sofferenze ma nel momento in cui tu hai un problema loro prendono le distanze….
      Quando ho iniziato a frequentare np2 lui aveva la mamma in ospedale a causa di una caduta e io gli ho sempre chiesto come stava e gli dicevo di non preoccuparsi che prima doveva a pensare a lei e poi cosomai a vederci..insomma, sono stata partecipe. Poi poco tempo dopo io ho avuto dei problemi di salute e quando gliene ho parlato lui mi ha detto che il nostro rapporto non era abbastanza profondo perché io mi confidassi con lui sui miei malesseri….cioè…fammi capire….tu mi propini la storia della mamma ricoverata ancora prima di uscire insieme e poi però se ho un problema io sono inopportuna?
      Come sempre, due pesi e due misure.

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      1. Ah quindi se dovessimo essere in fin di vita (giammai!) non gliene frega nulla???
        Complimenti al filosofo!
        Ricordo che quando io ebbi problemi di ciclo corto lui se ne infischiò altamente dicendo che non era colpa sua come a dire che sono “difettata”.
        Mentre io per sua madre (che neanche conosco) ho dato consigli su come muoversi dopo aver letto le sue analisi del sangue che non mi piacevano in alcuni valori.

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      2. Proprio così Spirito Libero, a volte mi chiedo se un giorno verrà qui su questo blog una delle sue prede a scrivere.
        Non è possibile che solo a me ha fatto tanto male mentre le altre hanno accettato passivamente di essere trattate da schifo.
        Durante le prime settimane di conoscenza cominciò a rivelarsi la sua vera natura, non mi rispose per un’intera giornata al telefono e non era stato neanche connesso su WhatsApp.
        Io mi allarmai, pensai che uno dei suoi genitori stesse male data la loro età avanzata e avendo avuto anche io genitori anziani.
        In realtà stava beatamente facendo i comodi suoi alla Spa dove guarda caso lavora una sua vecchia “amica” che poi ho scoperto dopo mesi essere una sua ex trombamica (non sono una top model ma lei è bruttina eppure mi faceva sentire una cessa rispetto a lei).
        E pensare che quando mi ha conosciuto mi ha promesso weekend romantici e pure la spa proprio dove lavora questa tipa…

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      3. Chiaro Oliver…ti avrebbe portata alla Spa dove lavora l'”amica” per godersi al massimo la triangolazione sia per te ma anche per lei….e qui dimostrano tutta la loro insensibilità…
        A me questa storia delle “amiche” non ha mai convinto…guarda caso sono sempre tipe che fanno lavori che comportano una forma di contatto fisico….tipo np1 aveva problemi a un braccio per le gare che faceva a braccio di ferro e mi diceva che si faceva fare i trattamenti dalla sua “amica” fioterapista..come no…
        immagino i “trattamenti” che si faceva fare

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      4. Ma che amiche e amiche…
        Ho già raccontato di quando lui è andato a Roma e si è fatto ospitare da una sua “amica”, una sera dovevano andare in discoteca ma decisero di fare sesso e lei mentre era con lui a fare ciò che stava facendo ricevette un SMS dal suo fidanzato e rispose come nulla fosse senza sentirsi sporca… È un episodio accaduto prima che lo conoscessi ma che mi ha riferito ovviamente mesi dopo che l’ho conosciuto altrimenti se si fosse presentato con questo cartellino da subito avrebbe avuto un bel calcione nel sedere.
        Io sono giunta alla conclusione che non solo lui è un’immondizia ma anche le sue “amiche” non sono da meno.
        Non penso di essere una vecchia bacucca di 80 anni con principi e valori dei miei bisnonni (del tipo essere vergini fino al matrimonio) ma queste porcherie non le tollero proprio, se sei fidanzata non fai queste cose con i tuoi “amici”.

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      5. …qui c’è qualcosa che non va.
        Possibile che questi esseri abbiano tutti ma proprio tutti madri (soprattutto) o parenti prossimi con qualcosa che non va? Io all’inizio ci credevo, poi via col tempo e questi episodi sempre più frequenti ho iniziato a dubitare.. o quantomeno a pensare che ingigantisse.
        Poi con la consapevolezza e i vs racconti anche la vedo sempre più come un altro squallido metodo per attirare l’attenzione, essere in qualche modo coccolati e – non ultimo – giustificati per scazzi, allontanamenti o malefatte…
        Ci può stare?

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      6. Assolutamente si Device, infatti anche io avevo pensato che quella della mamma all’ospedale fosse una scusa per giustificare il poco tempo a disposizione….chi mai potrebbe protestare di fronte a una situazione simile? Ma anche se fossero cose vere la cosa grave è che le usano come dici tu solo per attirare attenzioni.

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      7. Assolutamente! Utilizzano ogni pretesto, che a volte ingigantiscono, per farti sentire l’ultimo pensiero della loro vita. Io tra lo zio malato, il cugino depresso, il collega di lavoro che…la mamma che…ecc ecc.
        Era riuscito a centellinare il tempo per noi due pari quasi allo zero, e ricordo che ero quella ufficiale, ma solo perché questo era quello che lui era riuscito a farmi credere, col senno di poi, in realtà sono stata una delle tante, con qualche minuscola attenzione in più.

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      8. Il “poco tempo” a disposizione che millantano è la scusa per avere gli spazi di manovra necessari a gestire tutte le varie “risorse”….come potrebbero fare altrimenti poverini…dovrebbero avere il dono dell’ubiquitá come Padre Pio 😄

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      9. Allora, Spirito.. io ho:
        – mamma: sempre in attesa risultati di analisi, ha sfiorato un intervento al cervello (che culo!)
        – papà: improvvisamente affetto da una rara malattia cardiaca che a tratti deve fare cure che potrebbero funzionare – ma anche no – e non ci ricordiamo mai il nome della patologia
        – gatto: alopecia, dermatite, depressione (sia dell’animale che sua per la castrazione… sempre dell’animale)
        – cugino: depressione cronica (con sta famiglia!)
        – amico più caro in crisi con la moglie (chissà come mai…)
        – amici vari: sempre in difficoltà (e il nostro buon samatitano é sempre la prima porta a cui bussare)
        – fidanzata: fin quando non esisteva stava benissimo, dopo che l’ho scoperta depressa anche lei (e a questo ci credo!), in cerca di prole, alcolizzata
        Per lui ci sarebbe una cartella clinica a parte. Diciamo che dai raffreeddori alle dissenterie create ad hoc il culmine lo ha toccato simulando un attacco di panico un paio di volte e un malore per restare solo in casa mentre tutti erano a un matrimonio e trombxxx la terza dell’harem. Per fortuna io ero oltre oceano ma una scusa ufficiale per tutti doveva pur averla.
        Adesso battetemi 😅

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      10. Ahh Device sei mitica e ammetti che è difficile batterti in questa ecatombe 😅😂Guarda…io penso che tutte le persone che fanno parte fell’entourage di un narcisista, animali compresi, di sicuro non stanno bene perché loro sono vampiri energetici e succhiano le energie di chi li frequenta….niente di strano che la gente accanto a loro si ammali o comunque non stia proprio alla grande…
        É anche risaputo che alcuni fanno del male agli animali…quindi mi sa che quel povero gatto fosse depresso perché veniva maltrattato da lui…

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      11. Oliver cara, occhio…
        “Io sono giunta alla conclusione che non solo lui è un’immondizia ma anche le sue “amiche” non sono da meno.”
        Occhio perché noi nella rete siamo le “sue amiche”.
        Sappiamo solo le cose riferite da loro, è probabile che sia stato lui quello dell’sms come se niente fosse e magari anche “durante”.
        Nemmeno io sono né bigotta né troppo libertina ma se c’è una cosa che ho imparato da questa tremenda esperienza col np è che primo ti inducono a fare cose che mai e poi mai avresti pensato di fare e secondo che la merxx che sparano sugli altri è 1 su 10 proiezione di loro azioni malvagie.
        Un abbraccio

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      12. Cara Device, può essere pure che le cose da lui raccontate siano andate diversamente però a giudicare dai profili facebook delle sue amiche io vedo davvero tanta frivolezza e superficialità.
        L’importante è che io mi sia sottratta dal ruolo di “amica”, le altre facessero ciò che vogliono.

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      13. Io sicuramente faccio parte della schiera delle cosiddette “amiche”…ma non sono fidanzata e se lo fossi non andrei a letto così con tanta superficialità…è pur vero che loro proiettano sugli altri quello che in realtà fanno loro stessi.
        Hai ragione Device..riescono a farti fare cose che mai avresti credito, io non ho mai avuto prima di np2 una relazione con un uomo già impegnato e in passato non mi sono certo mancate le occasioni….non so come lui ci sia riuscito e devo dire che io stessa alla fine ho accettato la situazione anche se va contro i miei principi.
        Non possiamo sapere a priori come trattano le altre donne…”amiche” o compagne…ma penso che alla fine poco importa il ruolo di cui loro ci investono visto che alla fine siamo tutte degli oggetti.

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      14. Sì infatti io quello volevo sottolineare, il fatto che questa sua “amica” nonostante sia fidanzata sia andata a letto con lui.
        A lei di lui non gliene frega nulla, il giorno dopo si sarà già dimenticata di ciò che ha fatto con lui.
        Ero io invece la problematica perché mi attaccavo.
        Ecco perché dico che sono simili lui e le sue amiche, gente che non prova un bel nulla.

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      15. Purtroppo oggigiorno la fedeltà di coppia è considerata un optional, tantissima gente tradisce con estrema facilità e non se ne preoccupa minimamente, non solo i narcisisti purtroppo.

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      16. Ma magari si limitassero a frequentare solo quelle fatte come loro che non danno peso ai momenti passati insieme … almeno non ci sarebbe chi soffre x loro

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      17. Ecco questa è la vera cosa che li distingue dalle persone “umane”.. e su cui si schianta il mio “capire”

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      18. @Spirito io credo che la maggior parte dei malesseri di queste persone non siano stati reali, o comunque non riconducibili tutti ai periodi in cui li manifestava… ma va che il seguito di ogni disgrazia poi è stato SEMPRE o il riaggancio o lo scarto… quindi o mi intortava per farmi impietosire e avere di nuovo a che fare con lui per poi ripartire di love bombing oppure per avere una scusa per mandarmi a quel paese senza prendersi colpe… sai quanto ci stava male, povero!

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      19. Sicuramente e così…inventano situazioni farlocche o strumentalizzano esistenti….ma sempre per un loro ritorno…
        Una volta np1 non sapeva come darmi e mi scrisse un lunghissimo messaggio delirante che la moglie del suo titolare si era rotta una gamba in un incidente ed era dovuto andare ad accompagnarlo…

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      20. A me in estate diede buca dicendo che era venuto un amico del militare che non vedeva da anni… sì come no ci credo proprio… chissà chi doveva vedere quel giorno.
        Certo che hanno una bella fantasia ad inventare scuse, gambe rotte , amici del militare…

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      21. E si…chissà quanti amici di vecchia data hanno scomodato😄….
        Np1 quando era a a cena fuori la sera diceva sempre di essere con colleghi o compagni della squadra…
        Una volta mi ha detto “stasera sono a cena fuori vediamoci dopo” (sarà andato con una e poi voleva finire la serata “in bellezza” con me)…quando stavo partendo da mi ha scritto “non possiamo vederci mi si é incendiato il motore della macchina”!
        Hahaha si come no!
        Ho provato a chiamarlo e non ha risposto…evidentemente alla fine della cena la tipa avrà deciso di “dargliela” 😄

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      22. Ah sì una volta mi disse che doveva andare a mangiare la pizza con i suoi colleghi andati in pensione e che se avesse finito presto ci saremmo visti… poi mi mandò un messaggio oltre mezzanotte dicendo che era troppo tardi e che ci saremmo visti il giorno successivo… allora anche al mio np la tipa gliel’avrà data quella sera.

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      23. Cara Oliver ei molto probabile anche perché i pensionati di solito vanno a letto prima di mezzanotte 😄

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    2. Quante similitudini ..una sua frase” ma ti preoccupi per tizio ma di me che soffro non ti preoccupi?” E di cosa soffri? Lui dice ” vorrei vedere te sono costretto a stare lontano perché hai deciso di partire in vacanza prima e io devo aspettare due giorni per vederti ,certo sto male,sono nervoso,se non partivi non stavo così “. CHE ROBA!

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      1. Bè senti questa: scartata, dopo circa 4 mesi si risveglia e prendiamo a rifrequentarci, dopo 1 mese sarei dovuta partire per un viaggio oltreoceano già programmato PRIMA dello scarto. Mi fa “ah ma ci vai poi?” e io “sì, certo, perché?” Lui “no, così”.
        Cambiato espressione, la mattina dopo ero già sul treno dell’ennesimo scarto, avvenuto totalmente 10 gg prima della partenza.
        Mandato affanculo e goduta la vacanza alla faccia sua.
        Lì capii che non stava bene e iniziai le ricerche…

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      2. Qualunque cosa tu faccia di tua iniziativa a loro non va mai bene….
        A me np1 non portava mai da nessuna parte sicché le vacanze dovevo pur organizzarmele lo stesso….e lui infatti “spariva” sempre in estate e tornava a settembre.

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      3. Beh in effetti anche a me è sparito ad Agosto ed è tornato a Novembre, si vede che in estate tra viaggi (che il mio np fa comunque anche in pieno inverno oltreoceano nei paesi “caldi”) e storielle estive non aveva bisogno della sottoscritta.

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      4. La “sparizione estiva” è un classico.
        Lui ha avuto il coraggio di farsi vivo di nuovo a settembre sebbene fidanzato…certe abitudini sono dure a morire 😄

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      5. Che ridere Device…quando racconti…ma davvero a pensarci e a raccontarlo sembra incredibile come probabilmente ero completamente come in trance..Per non avere la lucidità di afferrare le sfumature . E dire che io sono sempre stata un osservatrice dei comportamenti umani…ma come è stato possibile? Questa domanda me la faccio tutti i giorni.ma so che risposte non ce ne sono molte se non quelle che ormai sappiamo. Doveva essere vampiro tutti i momenti ,al centro dell attenzione in modo perenne.sono solo stata contenta di non avergli dato appello quando dopo avermi detto al telefono tutta la bella manfrina voleva vedermi per vedere il sangue che usciva probabilmente..ma no. Ho detto proprio no. Ho tolto la lama e ho cominciato a curare la ferita prima che me ne trovassi un altra da qualche parte. Quando ormai aveva capito di essere smascherato ha voluto ferirmi..a più non posso in quella telefonata dicendo ” ma che ho fatto di male? Niente rispondo io proprio niente figurati. Peccato che la sera prima piangeva struggente d amore e 3 giorni dopo quasi di latitanza e ormai certo che io avessi chiaro un Po tutto ha attuato uno scarto da paura. Ma il giorno precedente mi chiede ” allora sei tranquilla o davvero vuoi chiudere? Ma. Dico io ” diciamo che non vorrei andare avanti nella non chiarezza”. E quindi vai . Affonda con piacere il coltello ,cogli la palla al balzo e non sia mai essere scartato lui…lo ha fatto lui e nel modo più plateale possibile con tanto di vittimismo.” Che ce di male se non ti amo più?” ” nulla ,dico io…l unica cosa fino a 2 giorni fa chi eri? Lui risponde ” ero io.” MA ..QUINDI FACEVI FINTA DI ESSERE COSI SUPER INNAMORATO ECC ECC . Lui risponde ” eh sì ho finto mi dispiace”. Ricordo di avergli risposto come in uno stato di stordimento.: ” neanche un esorcista può salvarti”.ora ci rido ma ripensare a quelle ultime frasi e alla sensazione che ho provato soprattutto di sconcerto, come uno Shok.vero..poi i ricordi delle ore successive sono molto confusi. Ho comunque attaccato il telefono ovviamente.e qualche ora dopo bloccato su ogni fronte. Lui ha tenuto i canali aperti per parecchi giorni,poi ha fatto uguale.mi ha persino chiamato sua madre disperata perché il figlioletto..45 anni . Soffriva perché non ero stata comprensiva abbastanza.. cose da pazzi. !

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      6. Questo no, io venivo scartata a Natale, come un regalo…
        ah già perché era impegnato con coi che invece scartava d’estate…
        ahahah se non fosse da piangerci sarebbe da riderci su tanto!!!

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      7. Scusate io invece sro ridendo😂
        Il mio negli ultimi 2 anni piantava una bega ad agosto e ripescava a fine settembre/ottobre e poi di nuovo a novembre e un bel cucù a febbraio/marzo.
        Che poi non andava neanche via…lo faceva solo per ferirmi, penso godesse all’ ennesima potenza.

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      8. Sai Alma che io ho avuto il primo sentore della sua psicopatia proprio contando le settimane / mesi tra abbandoni, cucu e love bombing?
        DOVEVO darmi una spiegazione… prima ovviamente mi sono addossata ogni colpa perché così voleva lui.
        Ma iniziando a vedere che ogni tot mesi tornava puntuale, ho cominciato a sommare le cose ed ecco che ne è uscito.
        Niente male… 😣

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      9. Beh sì, sono le loro sparizioni che ti fanno dubitare che c è qualcosa di strano.
        Anche per me è stato cosi, è un comportamento troppo anomalo è anche io mi sentivo in colpa, era l’inizio del copione Device, poi ho iniziato a documentarmi e….mi si è aperto un mondo a cui non volevo credere 🤐
        Buona giornata a tutti

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  10. Più di una volta, mi ha mandato le foto di lui al capezzale di sua madre (malata di Alzheimer) per farmi vedere che era lì con lei, che era un figlio amorevole. Mi commuoveva (poi figuriamoci io ho perso i genitori che ero una ragazzina), ma qualche mese fa prima di chiudere definitivamente (quando ero chiusa ed irremovibile nel mio silenzio) ha pubblicato uno stato whatsapp dove in primo piano c’era l’immagine di sua madre! Ecco ad una strumentalizzazione del genere non mi ci ero mai trovata di fronte…
    Voleva far leva (anche se la parola giusta sarebbe ahimè: giocare) sulla mia sensibilità nei confronti di questa donna (che non conoscevo) ma di cui mi aveva parlato tanto e a cui mi ero affezionata.
    Ricordo invece un episodio in cui parlando di mia figlia che si era fratturata una gamba sciando ed avendole trovato nel corso della radiografia un tumore (benigno) ma che doveva essere confermato con successivo esame di fronte alla mia preoccupazione mi liquidò con questa espressione: vedi almeno facendo una radiografia ti sei accorta!
    Mai più chiesto nulla su come stesse mia figlia, sull’esito dell’esame, niente di niente!

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  11. Cara Aria sono persone senza umanità e senza dignità capaci di sfruttare anche una situazione grave a loro vantaggio…come dimostra il tuo ex np che ha cercato di manipolati usando la malattia della madre e poi però si è dimostrato superficiale e privo di tatto nel commentare quanto è accaduto a tua figlia…non ci sono proprio parole.

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  12. Oliver anche io avevo notato che le “amiche” su facebook di np1 (quelle a cui lui metteva più like) erano del genere fighette superficiali…sai quelle che si fanno i selfie con la bocca a c..o di gallina, foto in costume con culi in bella vista e via discorrendo…sono quelle che loro vorrebbero e che non se li filano. La nuova donna invece ha un profilo immacolato da brava ragazza, foto senza eccessi ecc…da cui ho ricavato che alla fine prendono quelle “perbene” come fidanzate (ma sognano di farsi le altre).

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    1. Sisi in altri commenti abbiamo detto che si fanno i selfie con quella bocca come delle galline che io manco se mi sforzassi di mettermi in posa non riuscirei mai come loro 😂
      Ma poi queste sue amiche le devi vedere, hanno delle facce proprio intelligenti 😁

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  13. Se non fosse che abbiamo un garante della privacy al quale dobbiamo attenerci.sarebbe giustissimo e grandioso . Pubblicare le loro foto…con mini storia. E con sopra scritto PERICOLOSI …

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      1. Si Babi meglio con su scritto” sono il nulla ” in effetti pericoloso e già un aggettivo che li renderebbe felici.

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  14. Come si dice? Non si diventa più alti tagliando la testa agli altri. L’autostima è una conquista che si alimenta dei buoni risultati raggiunti, è l’otto in quella materia, è la fiducia di qualcun altro che ci siamo guadagnati. C’è il caos in loro, l’assenza di punti fermi, di distinzione fra bene e male, di rimorsi, di gratitudine, di sentimenti veri. Hanno paura di crollare perché non hanno alcun sostegno interiore . Sono bolle di sapone che riflettono la luce e i colori di ciò che li circonda. All’ombra rivelano il loro grigiore e inconsistenza

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