Ho vissuto una relazione durata 6 anni.
Ho avuto per i primi 5 mesi solo rapporto telefonico, skype e telefono. Ore su ore trascorse a parlare, a raccontarmi, era dolcissimo, anche se con un aspetto schizzato… mi faceva compagnia mentre assistevo papà malato di cancro.
Lui abitava in Svizzera e diceva di cooperare con la polizia a caccia di pedofili, di insegnare psicologia in una scuola ed essere coach emozionale. Era conoscente di amici, perché non credergli?
Quando è sceso dal treno, venuto in Italia per una settimana di vacanza per stare con me era splendido. Molto affascinante, anche se ho sentito un brivido gelido lungo la schiena: l’istinto non mente!!
Bene. Non è più tornato a casa sua. Il giorno prima di andarsene ha fatto un incidente con la mia moto e si è definitivamente piazzato a casa mia. Come potevo rispedirlo indietro con una gamba completamente ingessata e 3 fratture?
Lui mi ha sempre ripetuto che le sue storie sono durate al massimo due anni.
Sono imprenditrice, divorziata con una figlia. Sono sempre stata forte, determinata, decisa, una guerriera, insomma. Penso che sia stata questa la sua sfida, piegarmi, e c’è riuscito! L’anno scorso, dopo aver scoperto che aveva una doppia vita da due anni con un’altra ed averlo affrontato pretendendo spiegazioni, prima mi ha offeso dandomi della piccola imbecille perché non concepisco il poliamore e poi mi ha guardato con aria vittoriosa affermando: “Dio mio, non avevo capito quanto enorme fosse la tua passione per me!”
Ecco. Lì ho capito quanto meschino ed insensibile fosse: a lui non interessava la mia sofferenza, viveva e vive solo in funzione di se stesso!
In tutti questi anni ha minato la mia autostima, mi ha fatto sentire una porcheria quando sono entrata in menopausa e mi ha definita vecchia. Ha sminuito il mio lavoro, la mia famiglia e tutto ciò che mi circondava.
A suo tempo io ho contattato la donna con la quale aveva una relazione in parallelo con me, ci siamo parlate per ore ed abbiamo scoperto che il copione era lo stesso per entrambe: ci diceva le stesse cose, ci mandava gli stessi messaggi, ci faceva gli stessi regali… Lui riesce a mantenere più relazioni perché non prova nessun sentimento, recita ed il copione è lo stesso per tutte.
Alla fine l’abbiamo affrontato insieme, ci siamo presentate davanti a lui all’improvviso. Una persona “normale” si sarebbe sentita a disagio ed invece lui ha sorriso ed ha detto: “ecco qui i due amori della mia vita!”
Loro non provano nessun tipo di sentimento, né negativo, né positivo, non provano nulla.
Non bisogna affrontarli, perché quello che per noi è una prova di coraggio per loro è un messaggio di nostra debolezza. Dopo averlo affrontato mi ha detto: “anche l’odio è un sentimento, tu continui ad essere legata a me, ti manco!”
Ed ecco di nuovo quel sorriso beffardo e soddisfatto.
Non ci crederete ma l’unico modo per uscirne è cancellarli completamente dalla propria vita e non avere nessun contatto con loro.
Ho cercato di parlare con la sua nuova compagna per avvertirla, ma lei mi ha dato della frustrata e fallita. Per lei lui è un uomo meraviglioso: sono io che non ho saputo capirlo. A questo punto ho interrotto i rapporti anche con lei. Non posso salvare il mondo, ma posso salvare me.
E’ dura lo so, ma inizio a respirare solo ora. Ogni tanto ci penso, ma cerco di ricordare soprattutto il male che mi ha fatto.
Sto pagando i debiti che mi ha lasciato in corpo e raccattando i pezzetti della mia vita.
I bei ricordi vanno a farsi benedire, ma per me a questo punto è iniziato il periodo più difficile, perché non accettavo di essermi fatta abbindolare in questo modo, come ho fatto a non capire, perché ho rifiutato tutti i segnali lanciati dal mio corpo e cervello?
Per continuare le due relazioni parallele indisturbato ha detto ha mezzo mondo che ero malata di cancro e non mi poteva abbandonare al mio destino in solitudine, stavo morendo e manco lo sapevo!
Come ho fatto a non percepire la sua bassezza?
In un momento di (falsa) intimità mi aveva confessato di essere bipolare, ma che si stava curando. Come potevo non credergli? Lui diceva di essere uno psichiatra con specializzazione nell’interpretazione della gestualità e che aveva collaborato per anni con la polizia svizzera!!
Bene. Alla fine ho scoperto che non era niente di tutto ciò.
Per 4 anni non mi ha mai criticata apertamente, ha sempre lavorato alle spalle subdolamente. Io lavoro in proprio e sono sempre molto impegnata. Lui aveva tutta la giornata per vivere le sue molteplici storie e la sera era dolce e disponibile. Dopodiché, non potendo esercitare in Italia la sua professione ha iniziato a fare il coach di poker ed ha iniziato ad uscire a sera tarda, ma era giustificato.
Solo quando hanno iniziato a scarseggiare i soldi la situazione si è fatta tesa. Quando l’ho messo con le spalle al muro ed esortato a trovarsi un qualsiasi lavoro “normale”.
Come se non bastasse ho scoperto solo successivamente che aveva incassato 50.000 euro per l’incidente e se li era mangiati tutti. Ecco, qui è iniziato il mio martirio.
Era un NP, un vero e proprio vampiro affettivo, l’ho pure accusato direttamente di questo e l’ho fatto sorridere: “per questo mi sono innamorato di te, per la tua intelligenza e la tua forza… ma stai sbagliando!”
La prima volta che l’ho chiuso fuori casa ha reagito con una violenza inaudita, ma non mi ha mai picchiata. Sono stata minacciata tante volte, ma siccome non mi tiravo mai indietro e lo affrontavo, alla fine desisteva. È incredibile come quella notte in due minuti sia passato dalla rabbia più devastante alla calma più assoluta. Mi ha convinta di essere solo una donna stupidina e gelosa del nulla. Mi ha demolita al punto tale da permettersi di affermare che si, era vero, non mi desiderava più fisicamente ma il nostro era un rapporto speciale da cercare di salvare. Ed io innamorata morta l’ho fatto rientrare in casa. Anche se poi ho ripensato a quello che ci eravamo detti e non l’ho dimenticato.
Sono diventata un segugio, stavo un male cane ma non demordevo, controllavo, osservavo, scandagliavo, lo aspettavo sveglia al ritorno dal “lavoro” e pensavo…come può essere così fresco e profumato dopo aver passato gran parte della notte in una sala da poker?? Poi ho visto il secondo cellulare, è stata la prima ed unica volta che l’ho visto in difficoltà, me l’ha letteralmente strappato di mano. Alle 5 di mattina ho “spiato” nel suo telefono. Sì, lo so che non si dovrebbe fare, ed ho scoperto che lo lasciava in modalità foto camera, così chi lo toccava si faceva involontariamente un selfie, e finalmente ho capito di non essere pazza!!
Stava dormendo, poverino. Gli ho lanciato addosso il telefono e buttato fuori di casa.
Non era colpa sua se si era innamorato di un’altra e non trovava il coraggio di rompere con me.
Stavo male, ma dovevo vederlo lo stesso. Eravamo soci in un negozio che ha mandato in rovina. Mi ha minacciata perché non volevo aiutarlo nella gestione. Mi cercava continuamente, non accettava che non fossi morta, non sopportava che riuscissi a vivere senza di lui. Io, vecchia cinquantenne in menopausa, stavo dimagrendo (per due mesi ho vissuto d’aria) e avevo cambiato taglio di capelli. Non dimenticherò mai il suo sguardo stupito e famelico quando mi vide per lavoro dopo 15 giorni…
Avevo la casa piena di cose sue, ma non riuscivo a toccarle perché piangevo come una fontana, non dormivo, non mangiavo, piangevo e fumavo.
Sono passati due mesi e lui è dovuto tornare in Svizzera per “problemi familiari”.
Praticamente era riapparsa una sorella che non sentiva da 20 anni. La sera prima mi ha voluto vedere per darmi disposizioni per il negozio ed alla fine ho trascorso la notte con lui. Una vera stupidata perché mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma è servito a farmi capire il suo distacco.
Dalla Svizzera mi ha telefonato tutti i giorni, anche più volte al giorno. Diceva che aveva bisogno di me…
Stavo sempre più male, ma avevo ricominciato ad ascoltare il mio sesto senso e l’ho bloccato.
Al rientro si è fiondato nel mio posto di lavoro con lo sguardo sofferente e distrutto, ma non ho ceduto.
A luglio ho dovuto partecipare ad una fiera con lui e lì ho scoperto che, nonostante avesse più volte giurato il contrario, non aveva mai interrotto la storia con l’altra donna. E per la prima volta dopo 6 anni ho ritrovato me stessa ed ho telefonato a quella che pensavo una mangiatrice di uomini, scoprendo che invece era una vittima come me.
Lei pensava di avere una storia con un cavaliere senza macchia, che viveva separato in casa con la sua ex, ma non la abbandonava perché malata di cancro, che era senza soldi perché mi manteneva in quanto la mia attività stava fallendo, e che accudiva mia madre e mia figlia perché ero un mostro di crudeltà, una pazza.
Ecco, questo è stato il mio vero risveglio. Ho preparato i cartoni con le sue cose ed ho scoperto le lauree false, le prenotazioni negli alberghi con le altre, una montagna di debiti, i furti sul bancomat di mia madre, le cosa sparite da casa, e da buon ultimo un altarino per riti satanici sottochiave in mansarda…
L’ho affrontato, accusato, minacciato di denunciarlo, ma non è servito a nulla: ha sempre continuato a dire di non capire cosa sia successo, di essere andato fuori di testa, che mi ridarà i miei soldi. Ha chiuso il negozio e continua a vivere di espedienti. Il mondo non apprezza tutte le sue qualità, poverino….
Adesso vive con un’altra donna a 50km da me. No. Non l’ho cercato, ma trovi sempre qualcuno che ti aggiorna.
Ho cercato di avvertire lei, ma non mi ha creduta.
E’ passato un anno, sono sommersa dai suoi debiti. Gli avevo fatto da garante, ma sono viva. Ieri sera per la prima volta dopo tanto tempo, tornando a casa dal lavoro mi sono ritrovata a cantare: sono viva!!
Ringrazio la mia piccola donna di 23 anni, mia figlia, che mi è stata vicina in questo incubo e non mi ha mai giudicata.
Cosa mi fa male? Scoprire che tante altre persone hanno vissuto questo incubo, che pensavo fosse una cosa rarissima!
Loro torneranno sempre finché vedono che provocano emozioni. Lui mi ha detto più volte: “so benissimo che non mi vuoi più come uomo, ma io ti ho nel cuore e ti voglio come amica, un giorno tornerò e ti ridarò indietro tutti i soldi che ti ho rubato, mi vedo già seduto a prendere il caffè insieme a te a parlare e ragionare insieme come una volta!”
L’ho bloccato su fb, cellulari, mail etc., etc., ma so che mi spia.
Pensate che all’epoca ho trovato 8 suoi profili diversi su fb, ognuno usato per una donna diversa. Da due mesi ho zero contatti, ma so già che quando la sua attuale compagna lo caccerà lui riapparirà all’improvviso…
La prima cosa che ho fatto è stato proprio l’esame per TUTTE le malattie sessualmente trasmissibili, lasciando basito il mio medico di base che conosceva il mio ex. Durante una delle mie notti insonni mi è venuto un flash, lui che dopo i nostri rapporti correva in bagno a lavarsi ed era lui che non voleva rapporti protetti. Per fortuna non ho nulla!
Per quando riguarda l’empatia, dopo averlo lasciato continuava a cercarmi perché, io unica persona pulita della sua vita, dovevo insegnargli l’empatia, l’umiltà ed il coraggio di affrontare la vita. Ho rifiutato, sono cose insite nella persona che non si possono insegnare. Solo dopo ho capito che doveva imparare per “recitarle”.
Sì, loro studiano, ho la casa piena di libri sullo studio delle espressioni. I primi anni passava ore a studiare queste foto. Diceva che era per il suo “lavoro”.
Lui sapeva di essere uno psicopatico, era molto preparato nella materia. Non lo accettava ma sapeva di esserlo e non faceva nulla per limitarsi. L’unica cosa che cercava di controllare erano le sue reazioni violente. Più volte mi aveva rinfacciato di portarlo all’estremo, anche perché nelle discussioni non mi tiravo mai indietro. Difendevo sempre le mie ragioni ed era lui che si ritirava dicendo: “lo sai che se mi arrabbio rischio di perdere il controllo e potrei farti del male!”
In casa, nascosti nei posti più assurdi ho trovato eccitanti, sonniferi e cartine su cartine di pastiglie SYMFONA FORTE, farmaco vietato in Italia che successivamente ho scoperto arrivare in buste imbottite dalla Svizzera.
Quando vedono che non c’è più nulla da arraffare mollano tutto, si girano, cambiano abito e ripartono da un’altra parte. Sono dei camaleonti!
Scusatemi per questo fiume di parole, ma per la prima volta ho buttato fuori tutto di getto, perché so che capite quello che sto raccontando, perché ognuno di noi ha vissuto sulla propria pelle questo.
SO SOLO CHE ABBIAMO VISTO L’ORRORE E NON SIAMO MORTE.
…..che storia tremenda….
Io ho vissuto la mia,non a tinte così forti,ma mi è bastata….
E mi ha lasciato vuoto nell’anima e devastazione nella testa….
3 anni,di cui2 terribili…mi stavo ammalando,anchee piuttosto seriamente di cuore, e sono andata via per disperazione,per sfinimento….non ne avevo più…
Ancora adesso,dopo 2 anni,e alle soglie del suo matrimonio con l’ultima conquista,i dubbi e la solitudine tornano a galla…
Spero che tutto questo vuoto finisca presto…loe spero per tutte…
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Cara Pamela, intanto benvenuta! Sulla questione tempo dobbiamo imparare ad essere pazienti con noi stessi. Dico sempre che siamo state fin troppo pazienti con chi non meritava e mai con noi stesse. Anzi, con noi stesse siamo state di una severità unica e continuiamo ad essere se esigiamo dalla nostra mente il compito impossibile di dimenticare tutto con un colpo di spugna. Dimenticare è impossibile, anche perché queste esperienze, seppur tremende, appartengono alla nostra storia di vita. La questione è lavorare sull’accettazione e sul contatto zero fisico e mentale. Quando stabiliamo il contatto zero fisico la battaglia diventa tutta interna. Va ripristinata l’autostima e va lavorato il potenziamento interiore. Molte donne si vergognano della propria forza. Preferiscono nasconderla sotto una corazza di debolezza per credersi più appetibili così. In realtà la forza e la potenza hanno molto a che vedere con la femminilità e non devono in alcun modo essere accantonate in nome di chissà quale ideale amoroso inculcato dalla società. Potrebbe finire tutto presto oppure no… dipende dalla tua voglia di andare a fondo sulla tua personalità anziché sulla personalità del soggetto che ti ha fatta soffrire. Abbraccio grande a te!
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Dimenticare, lo sappiamo, è impossibile.
E tra l’altro non sarebbe nemmeno – a mio parere – cosa saggia seppellire tutto sotto un sasso. Perché è stato un vissuto, doloroso certo, ma che ci ha lasciato anche delle cose positive… quantomeno l’analisi di noi stesse, la forza per tornare a vivere una vita che non sarà più la stessa ma interiormente, almeno per me, migliore.
Pamela deve fare il passo di rendersi conto che tutto quello che ha vissuto è stato purtroppo un bluff, nel bene e nel male pilotato da qualcuno che mai l’ha amata. E’ un amaro calice che dobbiamo bere tutte, ma è l’unica via di salvezza.
Io devo farmi una ragione che questo essere continuerà la sua esistenza portandomi con sé… non si sa ancora perché né per quanto.
Anche se vorrei essere seppellita sotto un sasso nella sua mente, ormai ho imparato che non ho potere su questo e, come consigli, devo scavare nella mia personalità e risolverla con me stessa. Perché non mi farà nemmeno questo favore.
Un abbraccio
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Cara Device, considera che hai avuto a che fare con una sorta di collezionista di persone. Nessun numero telefonico viene mai cancellato perché tutte le persone possono servire prima o poi. E nemmeno il loro numero viene cambiato, così da dare a tutte le persone rese dipendenti l’opportunità di richiamarli tanto per offenderli quanto per prendere un caffetino e flirtare un po’. Per questo è importante cambiare numero telefonico e scomparire. Il motivo per il quale lui vuole “portarti con sé” non è diverso del motivo perché lui “porta con sé” magari un nocciolo duro di amanti che vedi ad ogni morte di Papa: la manutenzione del suo pubblico. Agiscono un po’ come gli attori famosi… Scelgono il palcoscenico nel quale esibirsi e il ruolo che vogliono rappresentare conforme il livello di noia. Sono ben consapevoli del potere che hanno sulle persone che orbitano nei loro paraggi e conoscono i loro punti deboli. Direi che si nutrono dei loro punti deboli. Per esempio, se dopo qualche anno vi incontrate per caso e decidete di prendere un caffè come se niente fosse, stai certa che inizierà SUBITO a triangolare con il telefono o con la cameriera oppure ti farà attendere il suo arrivo (se si ricorderà che odiavi i ritardatari) oppure ti racconterà tutte le avventure che ha vissuto… Cioè, farà qualsiasi cosa per restare impregnato nella tua mente per gli anni avvenire, di solito molto negativamente. Sì, la protezione della tua persona dipende esclusivamente da te, anche perché sanno delle tue fragilità e vanno dritto al punto senza alcun tipo di rispetto per il dolore che hai patito.
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Non ho molte certezze Clà cara…
Ma un caffè con lui lo prenderei solo se contenesse cicuta. Solo il suo ovviamente.
😉😘
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E’ una storia molto intensa e trapela tutta la sofferenza che c’è stata e per certi versi ancora c’è.
Ci si trova di fronte al male assoluto e ti rendi conto di essere arrivata almeno parlo per me ad una vera e propria svolta nella vita. Abbandoni i panni di Alice nel paese delle Meraviglie e scendi sulla terra dove il male c’è e ci sono persone che te lo fanno senza che tu abbia mai fatto nulla per meritartelo anzi. Però cerchi in tutti i modi di non voler vedere, di trovare giustificazioni, di mentire a te stessa e agli altri perché accettare tutto questo comporta una sofferenza ancora più grande.
Cuore grazie.
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Ciao Cuore,
questa tua testimonianza mi colpisce particolarmente perché, in più di ogni altra, rivedo l’np che mi ha rovinato parte della vita.
Una facciata che non si svela mai apertamente: sempre prodigo, sempre vittima, che porta la bandiera dell’essere innamorato inizialmente e infine della persona speciale che vuole solo il tuo bene.
Lavora dietro, subdolamente, facendo cose che mai una mente sana potrebbe immaginare. Perdigiorno, si lascia vivere per il resto.
E io come te, donna forte e autonoma. Ora schiacciata da una vergogna profonda per essere stata così cieca.
A oltre un anno di no contact, se da un lato non sono morta, o meglio, sono rinata dall’altro sento ancora tutto il peso di quello che è stato, di tutte le volte che sono andata contro me stessa per dare retta a una persona così tanto infima.
E se da una parte il no contact è l’ UNICA E POSSIBILE SOLUZIONE (e non mi stancherò mai di ripeterlo) dall’altro quando – come dici tu – le notizie anche se non le cerchi ti raggiungono ho solo voglia di prendere un oggetto qualsiasi e vendicarmi su di lui, la sua macchina o le poche cose (materiali, certo) a cui tiene.
So bene che questo è ancora il suo gioco, che ancora in qualche modo mi tiene legata… perché penso che potrei dimenticare tutto se lui si dimenticasse di me, cosa che da quanto sento non ha intenzione di fare a breve. Vorrei diventare una sconosciuta, vorrei cambiare aspetto, guardaroba, auto, casa… per cancellare tutto quello che lui conosce di me, per cancellare quello che ha visto, toccato, pensato.
E’ assurdo? Non lo so.
So solo che è rivoltante quello che mi ha fatto e che sta continuando a farmi indirettamente.
La vittoria più grande l’ho ottenuta, ne sono fuori in moltissimi sensi, ma gli strascichi sono comunque dolorosi da affrontare perché se prima dovevo fare i conti con una mente malata ora li devo fare con la mia, che ultimamente, passata la bufera, è severa più che mai.
Abbraccio te e tutti, a presto :*
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Cara Device,
Non è affatto assurdo volere scomparire ai suoi occhi. L’idea che possano ancora sapere cosa facciamo, qual è il tono della nostra voce o l’odore della nostra pelle… tutto ciò mi fa orrore e mi maledico mille volte come Cuore per non avere dato retta al mio istinto e avere tirato dritto al tempo.
Un abbraccio a te e a tutti noi
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È esattamente come mi sento in questo periodo, Speranza cara.
Sicuramente una fase e non delle peggiori ovviamente, ma sono strascichi che fanno ancora male a noi. Indipendentemente e ormai slegato da lui.
Abbracci
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oddio claudileia cogli sempre nel segno, sante parole cara, ti abbraccio enormemente forte forte mia cara sono ale ti ho inviato due mail spero che le leggerai grazie mille
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Cara Ale, ho letto la tua e-mail e te la rispondo entro oggi, ok? Un abbraccio!
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Oggi ho chiuso definitivamente. L’ho chiamato per l’ennesima volta. Mi ha raccontato le sue pene d’amore sono arrivata a dirgli che mi dispiaceva per lui. Ho detto che troverà con la pena nel cuore un’altra fidanzata mi ha detto le chiami fidanzate ma per me sono il salto della cavallina. Non ho parole solo schifo schifo schifo…come ho fatto a farmi affascinare da lui?!? Da uno schifo di uomo che parla in questo modo…
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Questa storia è simile ad un’altra testimoniaza recente in cui la donna ufficiale scopre gli altarini ed inizia a torturarsi contattando le altre donne e cercando di “avvisarle” e anche affrontare insieme a una di queste dello stronzo fedifrago….ecco, la verità è che queste cose non funzionano in quanto ogni donna del narcisista è convinta di avere con lui un rapporto unico e speciale, a tutte racconta balle per aver il massimo da ciascuna e il suo maggior tornaconto…il bello è che nessuna lo lascia pur venendo a conoscenza della verità ma tutte continuano a ruotargli intorno come satelliti impazziti. Bisogna convincersi che tali persone vanno lasciate al loro destino, che accanirsi su di loro per cambiarli o sulle loro eventuali ex o nuove risorse non serve a nulla se non a rigirare il coltello nella piaga.
Personalmente non ho mai pensato di avvisare la nuova donna del mio primo np per “metterla in guardia” dalle corna certe che riceverà e nemmeno la donna ufficiale del secondo per illustarle con dovizia di particolari come si comporta il suo amato bene, credo sia solo una forma di vendetta (umana e comprensibile) del fatto che un’altra ha qualcosa che vorresti tu…ma cosa ha in fondo l’altra? Nulla. ha un fantoccio che recita un copione che di volta in volta adatta alla nuova risorsa, la quale è convinta di essere la prescelta e la preferita mentre è solo una delle tante comparse nella vita di questi malati mentali.
I migliori auguri a Cuore.
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Carissima Spirito Libero, senza la convinzione di essere la prescelta e la preferita credo che nessuna donna cadrebbe nella rete con la facilità che ben sappiamo. “Effetto unicorno”, lo chiamano gli americani. Il soggetto patologico ci guarda come se fossimo creature straordinarie, veri angeli caduti del paradiso, farfalline svolazzanti, forze della natura, oggetti del desiderio di tutti i suoi amici, trofei da esibire alla gente invidiosa e annoiata, fonti di ineguagliabile piacere, fantastiche in tutti gli ambiti e in tutti i sensi, vincenti, talentuose, insomma… LA MIGLIOR COSA CAPITATA NELLA SUA VITA. Tutto questo ci stordisce e ci fa letteralmente regredire alla condizione di un bambino o bambina tronfio di attenzione. A quel punto, visto che sei tornata una bambina, puoi essere trasformata in ciò che vuole lui, ovvero, in una signora nessuno. Un uomo normale va piano con i complimenti… ci frequenta, ci osserva, magari è un po’ moscio di complimenti ma ci accarezza e ci guarda in un certo modo. Più che altro un uomo normale fa capire con le sue azioni il quanto siamo importanti e il quanto la nostra compagnia lo rende una persona migliore e più soddisfatta della sua vita. Un n.p. non è mai e poi mai soddisfatto. C’è sempre l’ansia per avere il top. Questo perché è così che lui si sente ed è proprio questo, il top, che crede di meritare nella vita. Il punto è che questo “top” semplicemente NON ESISTE. Dopo l’idealizzazione iniziale la svalutazione non arriva nell’immediato ma con il contagocce… prima sono i tuoi capelli che non vanno più bene, poi magari il modo come cammini è che viene deriso, poi magari quel che fai non è molto interessante, i programmi che proponi lo annoiano e… “guarda quella là, quanto è bella e quanto è brava, perché non diventi anche tu così?!” quindi solo alla fine sei diventata la stupida che ‘non riesce a capirlo’, ‘la matta’, la ‘gelosa’ e così via. Ora, di solito questi cicli sono lunghi. Molte donne scartate, mentre si paragonano con le altre si dicono “be’, ma lui è ‘felice’ con l’altra da ben due anni, lo vedo qui sui social il quanto sono felici, con me non era mica così…”. Oh, le apparenze… come fanno a scordarsi di questo ‘particolare’ che costituisce la vita stessa di un n.p.? LE APPARENZE SONO TUTTO PER LORO. Chi ci è passato sa. Chi è ancora dentro ahimè non vede e gode dei pseudo bei momenti che sanno proporzionare, anche perché nessuno può negare che sanno recitare alla grande. E questo grazie a una vita intera dedicata alle prove e non alla vita reale. Abbracci a te.
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Cara Claudileia concordo al 100% con la tua analisi. Forse a me non sono capitati dei love bombing pazzeschi, ma lo stesso ho sofferto molto con il primo np nel non sentirmi mai all’altezza dei suoi ideali femminili e poi mi sono tutelata emotivamente con il secondo, non senza aver subito suoi tentativi di manipolazione, per fortuna andati a vuoto, ma che mi hanno fatto capire quanto queste persone siano deleterie anche frequentandole in modo occasionale e senza aspettative.
Diverso e ben più doloroso il caso di chi ha creduto in buona fede ai loro penosi magheggi, che sono anche molto sofisticati talvolta….come dici tu prima ti mettono su un piedistallo e poi piano piano iniziano ad erodere fiducia ed autostima con una tale abilità che riescono a far passare te per quella “sbagliata” e spesso purtroppo ci si autocolpevolizza senza motivo e si resta paralizzate in questi abbracci mortali.
Effetto uncicorno…ne ho sentito parlare di recente da una mia amica che vive una relazione molto problematica, non so dire se si tratti di un narcisista ma di certo lei non è felice eppure dice di aver “visto gli unicorni”….
Come dici tu, gli uomini normali non hanno bisogno di travestirsi da principi azzurri per esprimere il loro amore e rispetto…concetti che nella mente malata dei narcisisti non sono minimamente contemplati.
Purtroppo abbiamo visto tutte delle cose che non esistevano…io nel primo np ho visto una persona semplice ma tenace nei suoi obbiettivi mentre era solo mosso da una rabbia cieca e feroce verso il mondo che da piccolo lo aveva “svalutato”, così ha ben pensato di regalare la stessa esperienza agli altri umiliando chi riteneva superiore a sè per qualità personali e umane, nell’illusione di ripagarsi dei torti subiti.
Alla fine di queste parabole discendenti si resta sempre con la sensazione di aver vissuto un brutto film con un pessimo copione, che duri pochi mesi o molti anni.
Come sempre ti ringrazio e colgo l’occasione per augurare a te e a tutti noi sopravvissuti una serena Pasqua. Speriamo nel tempo di non dover più parlare di questi soggetti ma di cose più belle per ciascuno di noi….
Abbracci
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Buona Pasqua a tutte mie care. .vi leggo sempre .un abbraccione forte claudeleia mi sento sempre a casa quando vi leggo. non sto benissimo e mi sei occupando della mia salute intendo fisica questa volta. Nevrite,fibromalgia,ernie ,tra cui cervicale molto importante,tutto e li e giro di medici vari per vedere cosa fare,ovviamente
Ognuno dice la sua,neurologo,neurochirurgo,fisioterapisti, vedremo se si trova la soluzione.sicuramente l inferno dei nervi si e scatenato e a volte penso che sia anche una conseguenza del mio crollo di quasi un anno fa ormai ad agosto fa un anno. Sicuramente anche se mi sono ripresa in fretta a livello emotivo…la parte celebrale ha comunque subito un forte stress..io pensavo di stare benissimo poi uscita fuori questa colonna vertebrale infiammata e sicuramente ernie si ci sono ma c erano anche un anno fa e non avevo sintomi.questo mio sospetto di correlazione ce l ho. Un abbraccio ragazze. E ancora auguri
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Bisogna dirlo a tutte che se ne può uscire. Bisogna dirlo a tutte che resistendo, bloccandoli, non sentendoli, non vedendoli più, se ne esce. Ma bisogna resistere molto e a lungo. I danni che fanno non si possono risanare ma si possono superare. Tutto si può superare. Si chiede anche un aiuto psicologico se non ce la si fa da sole. Ma bisogna dirlo a tutte che questi soggetti si devono allontanare e si deve tornare a vivere.
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