Metafora di salvezza: quando qualcuno vi “rompe lo spirito” pensate agli elefanti

Una metafora molto utilizzata dai terapeuti e che oggi voglio assolutamente condividerla con voi è quella dei cuccioli di elefanti addestrati per vivere in cattività.

Sappiamo che in molti luoghi, soprattutto del continente asiatico, gli elefanti sono sacri. Molti di loro vivono liberi o sono riveriti nei templi come figure antropomorfe in grado di eliminare le avversità. Sono simboli di fortuna e prosperità.

Alcuni elefanti, tuttavia, non hanno la fortuna di vivere liberi oppure di essere riveriti nei templi, ma vengono addestrati per non esserlo mai, nonostante abbiano una forza unica e pesino tonnellate.

Come fanno gli addestratori per evitare che un animale con quel portamento ubbidisca così dolcemente? La risposta è ovvia: maltrattandoli. Il punto è che qui la nozione di rinforzo intermittente che abbiamo imparato a conoscere e che spesso viene utilizzata dagli addestratori circensi per stabilire il loro dominio sugli animali ha ben poco a che fare.

In alcuni luoghi dell’India, della Tailandia e dello Sri Lanka, ad esempio, il piccolo cucciolo di elefante viene incatenato ad un grande albero. Evidentemente l’animaletto prova in tutti i modi di rendersi libero, com’è insito nella sua natura. Tuttavia, siccome è ancora piccolo e non abbastanza forte per rompere la catena oppure la corda che lo lega al grande albero, prima o poi si stanca di provarci e “resta lì”.

Il cucciolo capisce che qualsiasi sforzo è inutile: la catena è molto più forte e resistente di lui.  Quando cresce e raggiunge l’età adulta mai più proverà a liberarsi nuovamente, anche quando legato a un fragile palo con una corda poco resistente.

È ciò che conosciamo come impotenza appresa, trattata qui sul blog.

La mente dell’elefante adulto condizionata dall’impotenza appresa, in questo caso dal ricordo dei migliaia di tentativi di liberazione regolarmente falliti durante l’intera infanzia gli impedirà di fare, da adulto, il minimo tentativo di liberazione.

La sua capacità di inseguire l’istinto è stata pesantemente limitata e la sua mastodontica forza dimezzata, piegata al volere del circo o del villaggio al quale servirà dolcemente come un mulo.

La sua condizione traumatica è permanente.

LA NOSTRA BUSSOLA INTERNA/ VOCE INTERIORE

Come esseri umani, siamo dotati della capacità di sviluppare una guida interna che loda oppure punisce i nostri comportamenti. Questa voce interiore si sviluppa durante la nostra infanzia e sulla base di una combinazione di tre fattori:

  1. Come veniamo trattati dai nostri genitori o tutori;
  2. Il nostro temperamento innato;
  3. La nostra interpretazione di ciò che i nostri genitori ritenevano meritevole di lode o critiche.

Se abbiamo ricevuto le dovute cure questa voce interiore è realistica e ci ricompensa con la lode quando facciamo la cosa giusta oppure ci punisce con la vergogna e i sensi di colpa quando sbagliamo.

Con il tempo è la nostra bussola interna l’elemento che andrà a sostituire la guida dei nostri genitori e a permetterci di vivere in modo psicologicamente autonomo.

Ma torniamo agli elefanti.

Cosa sanno i ricercatori su questi animali e perché è interessante saperlo?

Ci sono caratteristiche degli elefanti che li avvicinano enormemente a quelle degli esseri umani altamente empatici:

  1. Gli elefanti sono socievoli e solidali, barriscono e strombazzano gioiosi quando si incontrano e soffrono di nostalgia;
  2. Provano dolore e inquietudine quando muore un membro del gruppo e riescono a riconoscere le ossa dei loro cari, quando le ritrovano[1].
  3. Sono in grado di riconoscere le madri e i loro parenti dopo molti anni, anche quando divisi dalla famiglia ancora piccolissimi;
  4. Le madri, quando perdono un loro cucciolo, cadono in una sorta di depressione che le fa perdere l’energia per giorni e giorni: si trascinano a stento dietro il gruppo.
  5. Hanno consapevolezza del corpo: si riconoscono allo specchio e sanno di non poter svolgere un determinato compito a causa della loro altezza e peso[2];
  6. Quando non liberi, come la maggior parte degli animali ingabbiati, diventano nevrotici.

Ecco perché per gli addestratori tailandesi lo spirito dell’elefante “va rotto” in un rituale violento chiamato “Phajaan”- che non vi sto a descrivere – ma che significa letteralmente “frantumare lo spirito dell’elefante” affinché diventi incapace non solo di scappare ma anche di disubbidire la voce di chi lo maltratta.

Nella sindrome dell’impotenza appresa, l’individuo condizionato dal passato, di fronte alle avversità che si presentano dopo la fine dei maltrattamenti impara ad arrendersi e rinuncia a lottare.

Anche quando le circostanze presenti offrono indizi di una possibile vittoria e riscatto totale o parziale della condizione di sofferenza, di un possibile superamento del trauma con un po’ di lavoro in più, lui o lei si aggrappano all’impressione che non potranno mai farcela, esattamente come accade agli elefanti.

L’IMPORTANZA DEL CONCETTO DI RESILIENZA

Ho già tradotto qui un articolo molto interessante sulla resilienza.

Si tratta di un concetto molto importante perché rivoluziona il modo come tradizionalmente vengono considerate le persone un tempo ritenute casi persi, destinate a restare ai margini della società perché colpite da circostanze avverse.

Diffondere il più possibile tale concetto significa incoraggiare le persone ad avere la forza di affrontare situazioni distruttive e di ricostruire la loro autostima dall’interno.

Introiettare la convinzione che è possibile superare i traumi e lottare per una vita dignitosa è compito di ogni bravo terapeuta che si occupi del ripristino della dignità di persone fortemente danneggiate da relazioni tossiche o dalle batoste della vita.

Lo sviluppo di questi tre fattori favorisce la resilienza[3].

  1. Le persone devono imparare a rendersi conto di cosa hanno in mano: sostegno esterno da parte di familiari e amici? Punti di riferimento importanti? Passioni? Una rete di protezione e sostegno fornita dallo Stato?
  2. Rendersi conto di chi sono e della forza interiore dettata dagli elementi positivi dei loro caratteri, scoprire quali sono i loro principi e valori: empatia, serenità, coraggio, responsabilità, umorismo, altruismo…;
  3. Rendersi consapevoli di chi possono diventare quando l’energia vitale viene concentrata su loro stesse e non più sul mondo esterno: possono sviluppare più capacità di interagire con gli altri, di mediare e di problem solving.

ELEMENTI CHE POSSONO AIUTARCI A USCIRE DA UN MOMENTO DI GRANDE CRISI

  1. Capacità di introspezione: quando riusciamo a fermarci per chiederci cosa ci ribolle dentro;
  2. Autostima: aver fiducia nella nostra verità interiore senza badare alle azioni degli altri;
  3. Umorismo: scoprire il lato comico di ogni situazione, dopo aver superato i momenti più critici;
  4. Creatività: saper creare qualcosa di sano quando la negatività bussa alle porte;
  5. Spirito di iniziativa: avviare nuovi progetti, mettere sulla carta un’idea, far qualcosa di concreto per “rompere la catena”;
  6. Indipendenza: mantenere la propria autonomia di pensiero a prescindere dalle circostanze;
  7. Saper rapportarsi agli altri con rispetto;
  8. Stabilire una gerarchia di valori e rispettarla[4].

Una persona sana è perfettamente capace di rompere la catena quando accetta umilmente la durezza del lavoro mentale che c’è da affrontare.

Uscire dal condizionamento esige azioni concrete.

Fare i muli quando si nasce elefanti è accettare che in questo mondo gli addestratori di animali e uomini avranno sempre la meglio nel lavoro sporco di rompere gli spiriti.

Ognuno di noi ha il dovere morale e spirituale di impedire che ciò accada non solo con noi stessi e con le persone che amiamo, ma anche con gli altri.

Come parte integranti e fondamentali del Tutto, è nostro dovere agire.

Afferra la tua bandiera (Lingua creola – Capo verde)

È il cuore a dare il tempo e il compasso/ Di questo miracolo divino/ Che è la forma più viva di luce/ Ognuno di noi/ Riceve dall’alto un’anima/ Ognuno con il suo destino/ Di sapore amaro o dolce/ La vita è la tua bandiera più grande/ Afferrala saldamente con la tua mano/ Perché non ti scappi via prima del tempo/ Fai attenzione perché nessuno te la porti via/ E, per quanto ti riguarda, non privare gli altri dalla loro/ Segui la tua strada con fierezza/ Ma fai attenzione perché i pericoli sono tanti/ La malvagità è in agguato nel mondo/ In attesa di una tua disattenzione per strapparti la bandiera/ Afferrala, tuttavia/ Non mollare la tua bandiera

______________________________________

[1] http://www.oltremagazine.com/site/forza-legami.html
[2]https://www.repubblica.it/ambiente/2017/04/14/news/non_solo_intelligenti_e_con_buona_memoria_gli_elefanti_hanno_anche_consapevolezza_del_proprio_corpo-162969297/
[3]https://www.amazon.it/resiliencia-mundo-Resilience-Todays-World/dp/8497841387/ref=sr_1_fkmr0_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=grotberg+resilienza&qid=1573940810&sr=8-2-fkmr0
[4] https://artedisalvarsi.wordpress.com/2019/01/30/come-ristabilire-i-tuoi-limiti-dopo-labuso-narcisistico-usando-i-tuoi-valori/

462 pensieri su “Metafora di salvezza: quando qualcuno vi “rompe lo spirito” pensate agli elefanti

  1. Lei,la np, non è superiore a te. Umanamente, non è degna neanche di porgerti la pantofola. E’ una vampira energetica, un’approfittatrice, una fraudolenta (nei gironi più in basso, non a caso, per Dante). Tu soffri e lei no, certamente, ma non è sempre un vantaggio. Tu hai costruito delle belle cose nella tua vita (buon marito,figli) che purtroppo lei te ne ha fatto sentire la fatica e quindi ti ha spinta a deprezzarle, a non considerarle più: ti sentivi leggera, fica e bella. Non è un reato. C’è bisogno anche di riconoscimenti, nella vita, forsi non si può essere eternamente madri e mogli modello. Forse queste risorse nel tuo matrimonio, in quel momento, non arrivavano più molto, è legittimo aspirarvi, è umanissimo sentirne la sirena e umano pure cadere in trappola. Perdonati da questo senso di colpa verso la tua famiglia. Non sei una cattiva persona, se pure hai perso la testa hai anche saputo riguadagnartela. Perdonati, su questo, tanto più che mi sembra che tuo marito non prema su questo tasto, giusto? Recupera coi bambini, si è sempre in tempo facendo le giuste mosse. Non hai compromesso nulla. Hai avuto uno sbandamento. Può succedere. Lo ricorderai, in futuro, che può accadere.

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    1. È vero Blume, una crisi di mezza età..forse un po ‘ di leggerezza dopo tante fatiche.
      Mio marito l ha accolta nella famiglia è stato generoso..era felice che avessi trovato in lei un’ amica.Ma poi lei l ha escluso…ha incominciato ad invitarmi da sola…e lui non ha gradito.
      Molte volte lei mi ha detto…tanto tu sei fortunata perché hai i figli.Io le rispondevo che è fortuna ma anche sacrificio…
      Non so Blume…io sono fermamente convinta che se l avessi beccata nella vita normale..non l avei calcolata.
      È stato un devastante mix di incontro ,coincidenze,e sua successiva manovra di agganciamento.
      Sicuramente sono stata un trofeo per il suo ego…di maestra..poi la cosa le è sfuggita di mano..o mi ha sottovalutata.
      Lei non fa solo quello nella sua vita,è una campionessa in un altro sport..e per me conoscere quest altro mondo è stato anche esso fonte di fascino e curiosità.
      Ora però non mi interessa più sapere delle sue gare, dei suoi programmi…
      Lentamente mi sono allontanata da tutto ciò che aveva invaso la mia vita
      Tanto si parlava solo di lei…
      Questo è il punto…cruciale.
      Non mi ero accorta che non mi chiedeva niente,del mio lavoro dei bimbi,del mio master…eppure ero accondiscendente.
      Poi una mattina d estate..mi son detta…lontana da me.Ed oggi sono qui ..provata ma più libera.
      Un abbraccio

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      1. Cara Ribelle,
        condivido quello che ti ha scritto Blume…non hai perso nulla, hai ancora la tua famiglia e sono certa che tanta della cattiveria della tua Np fosse proprio dovuta all ‘INVIDIA che loro hanno per chi ha vite riuscite, con famiglie stabili e valori…ovvero quello che loro non hanno o se hanno è solo per facciata.
        Loro vogliono svalutarti in quello che sei, sempre.
        Il mio primo Np invidiava la mia cultura e siccome lui non aveva studiato molto e non poteva competere suo piano intellettuale, ha deciso di colpirmi con le triangolazioni…solitamente con ragazze più giovani di me, magre e carine…mi faceva passare il messaggio che in qualunque momento poteva mollarmi per una di queste, cosa che poi ha anche fatto più volte.
        Anche io ero affascinata come te dai suoi successi sportivi, pensa che nel 2015 è stato campione italiano nella sua categoria e ha anche battuto il vice campione del mondo. Lo ammiravo molto anche perché ha raggiunto certi risultati pur soffrendo di diabete giovanile.
        Il secondo Np invidiava il mio essere libera nel modo di pensare e agire mentre lui viveva le cose all’ombra.. per cui mi trattava come una da donna di facili costumi che meritava di essere incontrata solo per sesso occasionale.
        Loro non possono tollerare, per come sono strutturati, che qualcuno mostri delle capacità, delle abilità, delle qualità che loro non possiedono.
        Tu per lei eri la donna con una vita perfetta (quella che lei avrebbe voluto e mai avuto) quindi il suo obiettivo era di minare e il tuo matrimonio, creare scompiglio con il marito, allontanarti dai figli.
        Per fortuna ha sottovalutato la tua capacità di comprensione, pensava di tenerti al laccio ma così non è stato.
        Le hai offerto la tua amicizia e le hai aperto le porte di casa tua, ma a lei di questo non importava nulla, voleva solo baloccarsi con la tua ammirazione e renderti la sua seguace adorante.
        Sono delle personalità monche, hanno bisogno di persone che li idolatrino ma che stiano sempre un gradino sotto di loro.
        La parità non esiste, il rispetto meno che mai.
        Lei comunque non è riuscita nell’intento di separarti dai tuoi affetti e per questo ora fa finta di ignorarri e si fa vedere con altre amiche in bella compagnia.
        Non cedere al suo gioco, è una sfigata che si è ritagliata un piccolo angolo di successo nello sport, ma a parte questo è e resta una persona piccola e mediocre.
        Un abbraccio

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      2. Il contesto in cui si incontrano questi soggetti è spesso un bacino particolare (per te lo sport, per me le sale da ballo), situazioni particolari, mettici pure nostre condizioni particolari del momento … Si insinuano approfittando di queste condizioni particolari, appunto. Lei poi, essendo maestra e addirittura campionessa in altra disciplina sportiva… ha giocato facile, diciamo. Tu hai visto i lustrini, la proiezione in un mondo dorato, di questo sei stata ammaliata: sicuramente, se l’avessi conosciuta fuori di lì, nella vita normale come tu dici, non sarebbero accadute le stesse cose, puoi giurarci. Vivono come in un palcoscenico, brillano di apparenze e sfruttano i talenti che magari pure hanno per alimentare relazioni malate.

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  2. Grazie Spirito🤗🤗🤗
    Il bello è che non sono né una moglie né una madre modello,sono una persona come tante che ha fatto un percorso di vita.
    Sono pure fortunata perché posso fare tante cose nonostante i miei 3 bimbi..grazie ad un padre molto presente.
    Forse non comprendo l invidia ,perché ho sempre ammirato chi è più interessante e competente di me.Sicuramente le ho sempre detto che la mia scelta di vita ha implicato tanti sacrifici…se penso solo a tutte le notti in bianco😁
    Certo lei non poteva comprendere il dietro delle quinte e si è soffermata solo a vedere il risultato.
    Sono stata proprio ingenua a dispensare consigli o a metterla in guardia quando mi raccontava le sue storie senza capo né coda. Chissà quanto ha riso di me…
    È vero Spirito…ho sempre mantenuto una mia razionalità che mi ha permesso di non confondermi totalmente o peggio aprire il mio cuore o raccontare fatti miei.
    Questo perché quando mi raccontava degli altri..o delle sue squallide avventure o macchinazioni..io pensavo sempre : la prossima sarò io.
    E quindi ho preferito far parlare solo lei…provando finalmente noia…una noia mortale.La noia di ascoltare un disco rotto.
    Ricollegandomi alle foto e allo sguardo psicopatico.Niente di più vero.Non riesco a guardare tutte le foto scattate..è come se vedessi proiettate tutte le ombre insieme .
    Una in particolare mi fa terrore.Lei che ride sguaiatamente…una faccia diabolica.brutta.
    Credo di essermi beccata la forma peggiore di np…cioè quello sul viale del tramonto.
    Questa estate prima che io dicessi basta, le mandai apposta un messaggio nel quale le dicevo che ero un po’ giù per motivi varii…volevo metterla alla prova.
    Risposta..tranquilla tu sei forte ce la farai.
    Ecco tutta la sua amicizia,tutta la sua empatia.
    Da quel giorno,ho detto basta .
    Ora devo continuare su questa strada…sono felice perché il mio cervello non è più ossessionato,non la cerca,quasi non la ricorda. Questo penso sia positivo
    Un caro abbraccio…grazie e ancora grazie

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  3. Cara Spirito, oggi avevo proprio bisogno di leggere un messaggio di questo tenore.
    Ieri a tarda sera mi sono collegata su WhatsApp per rispondere ad un messaggio di un’amica. Lei in rubrica è sotto di lui.
    Ho visto la sua foto (quella da bambino), mi è venuto uno strano impulso di scrivergli. Ho incominciato a farmi questi discorsi: “ma che c’è di male? Solo una volta che sarà mai? Adesso gli scrivo: che immagine tenera.”
    Beh, mi sono alzata di scatto dal letto, mi sono andata a lavare il viso e mi sono guardata.
    Stavo per frantumare tutto il lavoro fatto finora, tutti i 7 mesi di no contact menati alle ortiche per un messaggio di mezzo secondo che non avrebbe sortito alcun effetto in lui se non quello di farlo gongolare e pensare: ecco la pecorella smarrita è tornata.
    Stamane a mente fredda mi sono detta: meno male che non l’ho fatto, che non ho commesso sta follia di cui mi sarei amaramente pentita.
    Ad essere sincera di quel momento di blackout però ho avuto paura.
    Eppure ricordo come se fosse ora l’ultima telefonata, le cattiverie che mi ha detto (che ha mascherato da pseudo scherzo), il suo tono di voce alto e sgradevole, il sarcasmo e più gli dicevo quanto mi fosse mancato e più lui era insofferente e rispondeva: si si vabbè!
    Poi mi ha detto: adesso devo chiudere, ci sentiamo presto!
    Subito dopo non contenta mi sono umiliata scrivendogli ancora dicendogli che mi aveva ferito perché mi aveva chiamato vecchia (ed io sono più giovane di lui di 5 anni), e noiosa (perché io vado a letto alle 23 mentre lui a quell’ora esce – dice) ma ho cercato con calma di spiegargli che conducevamo semplicemente due vite diverse non per questo bisognava rivolgersi con questi appellativi.
    Ecco, qui una persona empatica e sensibile se inavvertitamente ha ferito qualcuno fa un passo indietro e chiede scusa.
    La persona abusante invece incalza. E lui ha incalzato.
    Dicendomi che lui scherzava usando del sarcasmo del tutto fuori luogo e che io non lo avevo mai compreso.
    Bene!
    Da lì poi ho deciso di dire basta.
    Poi dopo qualche giorno il noto messaggio augurale a cui non ha avuto risposta, l’intermediazione dell’amico comune, lo stalking su telegram, le foto di WhatsApp manipolative.
    Sono qui dopo 7 mesi di non contatto e ieri stavo facendo la più grande fesseria della mia vita.
    Grazie, buona giornata!

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    1. Aria, tesoro, ti scrivo in velocità supersonica…
      Grazie al cielo non hai scritto, per carità Aria, per carità!!!
      Pensa solo come a ti sentiresti stamattina… brava, brava e ancora brava.
      Abbraccio a te e a tutti.
      Spiritella dopo rispondo anche al tuo messaggio che ho trovato stamattina e mi ha rincuorata molto. Ti abbraccio tanto

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    2. Bravissima Aria,
      Sono contenta che il mio commento sia stato di supporto per la migliore decisione che potessi prendere.
      È normalissimo avere dei momenti in cui ripensando a certe cose o guardando una foto, venga voglia di ricontattarli…io stavo per farlo con Np1 lo scorso Natale (Np2 era in vacanza a Barcellona con la compagnaz sparito nel nulla)….ma poi mi sono detta: Ma che auguri mando? A che serve?
      Era solo astinenza da narcisista….il secondo np era lontano e silente e io ho pensato al primo…
      Fortunatamente stavo seguendo il blog e tutto quello che ho letto mi ha aiutata a non prendere quella decisione che sarebbe stata fatale perché in quel modo avrei avuto a che fare di nuovo sia con il primo narcisista e poi anche con il secondo, che infatti dopo le feste è s tornato.
      Pensa te….avere a che fare con due di loro insieme! 😅
      Ti abbraccio e ancora brava per la tua forza 🌼

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      1. Il suo modo di parlarti al telefono lo conosco bene purtroppo….é rivoltante e umiliante….
        Cara, valuta l’idea di togliere il suo numero. Se proprio hai paura di perdere il contatto scrivimelo su foglietto e infilarlo nelle pagine di un libro. Io l’ho fatto e poi me ne sono dimenticata…ho centinaia di libri e chissà dove è finito. ☺
        Loro infatti usano usano le foto del profilo o i vari stati per inviare messaggi.
        Ti abbraccio

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  4. Cara Aria vorrei dirti brava …perché capisco quanto sia costoso frenare l impulso di chiamare…
    Sai cosa mi hai fatto pensare?Che io non l ho mai chiamata chiamata al cell…o meglio dopo un paio di ” scusa devo mettere giù perché ho l ‘ acqua che bolle…’ scusa sono con un’ amica al centro commerciale ‘ scusa ti devo lasciare perché sono arrivata a casa’ ho detto…se vuole chiama lei.
    Poi invece vedevo che la sua Amica Sorella la chiamava sempre ,pressoché ogni giorno..e allora mi son detta…questo è il mio trattamento speciale…ok..io non chiamo più.
    Credo che alla fine ci salvi la nostra dignità.
    Buona giornata🤗

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    1. Ribelle tu non lo sai ma quello che hai fatto liquidandolqnalntelfono fa infuriare i narcisisti come non mai 😁
      Piantarli in asso al telefono facendo capire che hai altro da fare è vero considerato reato di lesa maestà.
      Li per li magari non dicono nulla poi però rimuginano sopra e si vendicano.
      Riguardo a dirgli di problemi: una volta ho messo alla prova Np2 dicendogli che stavo poco bene e lui mi disse che ci conoscevamo da troppo poco tempo perchè gli confidarsi il mio stato di salute….e se proprio stavo così male potevo andare al pronto soccorso che li mi avrebbero vista e mi avrebbero detto cosa avevo.
      Carino eh? 😉
      È pensa che lui invece nelle settimane precedenti mi aveva parlato di sua madre che stava ricoverata e io li a incoraggiarlo e a chiedere come andava….
      Avrei dovuto dirgli”Guarda a me di mamma tua non frega una cippa visto che ci conosciamo da poco”!.

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      1. Scusa Spirito come al solito ho scritto in modo pessimo…quelle erano le sue scuse per troncare la telefonata!!Per questo non l ho più chiamata…ogni volta mi liquidava…
        Ero con l ansia..come se non avessi tempo di parlare..
        Comunque ora mi è chiaro quanto siamo noi artefici di questo loro potere.Praticamente il vero potere lo abbiamo noi…dobbiamo usarlo!
        🤗🤗🤗

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  5. Cara Spirito sono dei parassiti.
    Anche lei mi chiedeva consigli,per il lavoro,per la mamma,per le sue cretinate…
    Io ho fatto un test…apposta. Non c era.
    Cercano di prenderti tutto…senza fatica..
    Ma quando chiedi qualcosa…spariscono.
    Brutta gente…

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    1. Ah ecco, avevi capito male io 😁
      Certo imparate a trattarli con sufficienza sarebbe una figata ma non abbiamo quel tipo di carattere e loro scelgono apposta gente come noi, sensibile e gentile che ha a cuore il prossimo….altrimenti che divertimento c’è nel trattare male e in modo arrogante uno che ti risponde pan per focaccia?
      Certo lei ti ha liquidata al telefono perché devono lanciarti il messaggio che sono sempre in mille faccende affancendati (spesso non é così), e soprattutto deve essere chiaro che qualunque cosa fanno è più importante di te.
      Se la tirano insomma, ma solo all’apparenza!
      Infatti lo fanno solo per vedere le tue reazioni….se ci resti male o no….in realtà poi stanno lí a guardare ossessivamente il telefono tutto il tempo per vedere se li cerchi 😅
      Baci

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    2. Sì, esatto. Chiedono attenzione in continuazione, poi quando hai bisogno di loro non ci sono: questa è esattamente l’ingratitudine (non sanno corrispondere con il bene al bene ricevuto, ma vogliono continuare a godere dei vantaggi che l’altro offre). A me, questa “amica” mi chiamava anche 3 volte al giorno per raccontarmi ogni minima stronzata delle sue nuove conquiste e dei suoi problemi, quando cercavo di parlare io o controllava il suo cellulare (c’erano sempre dei messaggi importantissimi che le dovevano arrivare) oppure mi liquidava dicendo che non mi faceva bene parlare di certe cose… a non ascoltarmi lo faceva per me! Alla fine, per come è andata, anche meglio così: ho evitato di raccontarle troppo di me.

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  6. Cara Spirito,
    Faccio molta fatica ad accettare che lei sia una np..ma da quando leggo le vostre storie sono bombardata da troppi indizi che vanno in quel senso.
    Ho in frigo una bottiglia di vino che mi ha regalato,( il vino dell aggancio) mi sa che me la berrò alla faccia sua..domani con una mia vera amica.Le avevo promesso che l avremmo bevuta insieme…
    Pensavo a Blume..e al suo invito a non guardarla mentre sciero’..magari!!purtroppo la vedrò ogni santo giorno…questo sarà il problema.
    La incontrerò, la vedrò..dovrò pure far finta di essere contenta.
    Quante cose cambiano in pochi mesi…ho ribaltato una situazione che mi avrebbe portato a scavarmi una fossa enorme…ed ero pure felice di farlo!
    Oggi mi ricordavo i ricordi belli…e vedevo sempre me in primo piano che brigavo per fare, per dire e organizzare…
    Penso che il suo silenzio di questi mesi ci sua sempre stato.Io mi sbatteva per dare un contenuto ad vuoto pneumatico.
    Baci

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    1. La vedrai, però non è che devi per forza attribuirle tutta questa considerazione. Lei sentirà benissimo la differenza, soprattutto se scegli un altro maestro.

      PS: con questi disturbati, sempre ci sbattiamo per dare contenuto a un vuoto pneumatico, perché loro il contenuto non ce l’hanno, anche se ti inducono a ritenere che chissà che stelle del firmamento siano.

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  7. ARIA… Applausi!!!! Sii fiera di te stessa ragazza!!! Pensa a come ti saresti sentita un secondo dopo, si solo un secondo!!!! Pensa nel peggiore dei casi se solo avesse visualizzato e non risposto… O neppure visualizzato… O risposto “ma che cavolo vuoi? Complimenti ragazza per la tua forza… Vai avanti così a vele spiegate!!! Immaginati sul letto con il telefono in mano in attesa di una sua risposta, a me già sale l’ansia… Lo so che è dura, l’astinenza fa fare brutte cose…Quoto il consiglio di Spirito, cancellare il numero ma invece di nasconderlo tra i libri buttarlo direttamente nel water e augurargli un buon viaggio! 😂… Buona serata! Aria 1 Np 0…!
    LALLA

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  8. Cara Spirito,

    resto sempre allibita quando leggo alcune cose che scrivi di np2, come il messaggio rivoltante che riporti qui. Ma cosa può spingere una persona a essere così crudele dal rivolgersi così a un altro essere umano? E come abbiamo potuto incassare tutto questo, giorno dopo giorno, ritenendo a un certo punto che fosse persino “normale”?
    E poi mi viene un nodo alla gola a immaginare quante di noi hanno tenuto in mano quel cacchio di cellulare sperando che dentro al messaggio ci fosse qualcosa di umano per noi. Invece, sono stati quasi sempre pugni (metaforici) in piena faccia, messaggi mortificanti, immagini pornografiche… mai una volta un gesto di attenzione, tanto che alla fine ricordo che, letteralmente, io pregavo che non mi scrivesse per non essere delusa.

    Comunque, oggi era destino che tu mi rispondessi con queste parole, perché a metà mattina, nel bel mezzo di una riunione, è arrivato il cucù di np. Era dagli inizi di ottobre che non accadeva. Per fortuna ero in una situazione che richiedeva concentrazione e sono riuscita a passare oltre. Però però, resto sbalordita per tutto. Ancora messaggi dopo un anno, messaggi stupidi (“ciao” ha scritto) e senza alcun valore, come a dire che io non ho alcun significato per lui, ma – se lui vuole – può insultarmi con un “ciao” in qualunque momento.
    Resto sempre allibita e per fortuna che posso sfogarmi qui.
    Grazie Spirito, un abbraccio caro

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    1. Cara Speranzina, Blume dice bene: loro se hanno anche solo uno spiraglio lo useranno a vita per riprovarci… a volte anche dopo silenzi di anni.
      Perché?
      Perché una fonte che li ha riforniti per loro sarà sempre una potenziale risorsa a cui attingere e sanno bene che prima o poi, se gli lasci il modo di contattarti, troveranno un varco….un momento in cui sei più fragile e ti dici “ma si dai, che male mi può fare ormai”?
      Si, quei messaggi di Np2 dopo gli incontri erano sempre svalutanti…ma io me li lasciavo cadere addosso….pur di vederlo mi facevo dire la qualunque. Cioè, non mi faceva piacere ma lo consideravo lo scotto da pagare per avere la chance di quei pochi minuti ogni tanto. Pensa te come stavo messa….
      Ieri invece ho parlato con il mio corteggiatore a distanza che mi ha chiesto come immaginavo sarebbe stata la mia vita quando avevo 15 anni….e se oggi la mia vita é all’altezza di quei sogni.
      Sono rimasta senza parole….una domanda così per me é è come respirare aria di montagna….dopo tante volgarità e mancanze di rispetto.
      Credo che quando troviamo il coraggio di recidere in via definitiva quel filo che ci tiene legate a Np liberiamo le nostre energie e prima o poi qualcuno nell’universo le raccoglie…
      Ti abbraccio 💗

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      1. Carino il tuo corteggiatore 💗
        che fa domande che ti fanno ritenere una persona e non un sacco di pattumiera.
        Ed è vero ciò che dici, tagliare i ponti con np ci libera delle nostre energie, diversamente intrappolate. Np opacizza anche le nostre conoscenze; penso con orrore alla persona stimata con la quale iniziai una conoscenza intima, dopo un po’ di mesi dall’interruzione dei rapporti con np. La prima volta che ci baciammo provai una terribile angoscia perché il pensiero (e il paragone) con lui non mi davano tregua, mentre la prima volta che tentammo di passare la notte assieme, io piansi a lungo e in silenzio. Morale: fine della conoscenza.
        Tu e Blume avete ragione, np chirurgo ci prova a vedere se mi trova in difficoltà, eppure io non mi capacito dell’idea che non provi nulla nell’esporsi così, proprio con me che probabilmente sono tra le poche che lo hanno mandato a quel paese. E che da oltre un anno non rispondo a nessuno dei suoi messaggi.

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      2. Non prova un bel niente cara Speranza. Se provasse qualcosa non ti avrebbe trattata come ha fatto…
        Lui ci prova e ci riprova per il solo motivo che loro non accettano che sia tu a decidere di chiudere, se mai gli risponderai (spero di no) vedrai che la prima cosa che farà dopo aver ottenuto di nuovo il tuo interesse sarà dirti che vuole chiudere questa cosa tra voi o comunque silenziarti quando meno te lo aspetti in modo che a cercarlo stavolta sia tu.
        Sono giochi che possono andare avanti una vita….
        Non ci sono né umanità né ripensamenti in loro….devoni semplicemente riaverti per completare l’opera di annientamento.
        Quel ciao buttato là dopo un anno di non risposte dimostra che non ha alcun rispetto della tua volontà di chiudere, se avesse voluto recuperare qualcosa ti avrebbe come minimo chiesto scusa per la sua maleducazione (e sarebbero comunque state scuse false) ma no, devono scrivere sti messaggi stitici come ciao e come va, che poi di come ti va davvero non gliene importa nulla. Sanno che la persona empatica prima o poi cederà per il suo cuore o anche solobper educazione, o per sentirsi in colpa nel vedere uno che manda messaggi senza avere risposta.
        Non cedere Speranza!
        Capisco bene cosa hai provato la prima volta che sei stata con un uomo dopo Np.
        Io ho ancora oggi ho nostalgia di come lo facevo con Np1.
        Tuttavia mi sono detta : lui ha preferito perdermi, quindi perché devo stare male, perché devo negarmi una chance?
        Nessuno degli uomini con cui sono stata dopo di lui, nemmeno il fantomatico Np2, è riuscito a ridarmi quelle sensazioni.
        Non so come sarà con il mio nuovo corteggiatore da quel punto di vista….spero bene quando ci vedremo, ma so per certo che se oggi dovessi scegliere sarebbe per il nuovo a mai per il passato.
        Io dico che se qualcuno ha avuto la chance di avere il nostro amore e le nostre attenzioni e le ha calpestate non merita di restare nei nostri pensieri.
        Ti abbraccio 🌼💗

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      3. Concordo al 3000% su ogni parola che hai scritto.
        Hanno avuto tante possibilità per starci accanto, per godere della nostra vitalità e del nostro sentimento autentico. Ogni volta che abbiamo teso loro la mano l’hanno rifiutata, ridicolizzandoci e tentando di umiliare le nostre emozioni. È semplice, Spirito, esattamente come dici tu: se uno ci tiene a te non si comporta come uno schifoso vigliacco. Non serve aggiungere altro. La verità è terribilmente semplice e mano a mano che le nebbie si diradano restano solo i desolanti rottami della devastazione che hanno procurato questi esseri senza responsabilità nè umanità alcuna.
        Per fortuna nostra, ci siamo sottratti al massacro finale ( magra consolazione, ma almeno un atto della tragedia ce lo siamo risparmiato) chiudendo prima e chiudendo noi, dando retta al nostro istinto di sopravvivenza e imparando molto da esso, dallo studio e dalla consultazione di questo blog. Np invece sono fermi al gioco del cucù: senza devastare e sconvolgere la vita degli altri loro sono meno di niente.
        Abbraccio gigante a te!

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  9. No, concordo, non provano niente, non sanno e non possono provare niente di significativo. Solo rabbia, rancore, noia. Gli rode che hai chiuso tu, Speranza, come anche a NpDancer rode che ho chiuso io e che non me lo filo, come a Np2 rode che Spirito abbia chiuso. Ogni tanto farà cucù per vedere come reagisco alla sua comparsata. Magari quando sarà annoiato e non ha nulla da fare, nulla per le mani. Noi facciamo l’errore di dare contenuti veri a vuoti pneumatici, come dice Ribelle. Lì dentro c’è invece solo una gran confusione e un vuoto freddo. Anche io capisco bene la difficoltà di interessarsi a un altro uomo dopo np. L’unico altro uomo che mi sia piaciuto, dopo, è un altro disturbato (non np, ma sempre disturbato, molto fragile) che si è defilato subito non appena la vicenda si stava complicando, si profilava un coinvolgimento che voleva assolutamente evitare. Ma tra np e lui ho provato a frequentare ben altri 3, ed è stato un disastro completo: non mi piacevano per niente e mentre mi trovavo con loro mi chiedevo che cosa mai ci facevo lì, un senso forte di estraneità e di non-senso. Pazienza. Prima o poi, la nebbia si diraderà del tutto.

    Un abbraccio

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    1. Certo che gli rode, ma orgoglioso e sprezzante quale è, perché insiste nell’umiliarsi scrivendomi?
      Quale potente mistificazione della realtà deve attivare per “continuare a parlare da solo”, visto che non gli rispondo? Mi impressiona l’energia che mette sul niente, questo sì. Cioè, non si schioda da dove l’ho lasciato, non riesce a smettere di scrivere – e si umilia facendolo, almeno per una frazione di secondo – ma non riesce ad articolare un pensiero più complesso di un “ciao”.
      Certo che non gli rispondo, solo l’idea di ciò che accadrebbe subito dopo mi fa saltare sul letto come ha fatto Aria! Se rispondessi sarei spacciata, di nuovo nella trappola vischiosa nel giro di pochi minuti, ad aspettare la sua risposta, a rimanerci male se non arriva etc etc.
      Vi voglio bene ragazze, grazie

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      1. Cara Speranza,
        ricorda che gli Np non pensano né sentono come noi e non dobbiamo applicare a loro il nostro sentire…
        Per noi cercare e ricercare senza risposta sarebbe umiliantebe doloroso, per loro no.
        Vedila anche come semplice sua voglia di “disturbarti”, o anche instillare subdolamente in te un senso colpa per la tua “maleducazione” di non rispondere…..o anche solo il gusto di fare cucú per stare lì, appollaiato nei tuoi pensieri.
        Questo è ciò che lo anima.
        Energia spesa? Zero.
        Un ciao buttato lì ogni due mesi non costa nulla ma ottiene comunque il risultato di farti pensare a lui.
        È lui vuole questo, che tu lo abbia in mente.
        Non accettano che una preda gli sfugga. Proprio no.
        Un abbraccio

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      2. Ma, Speranza, lui mica lo vive come un’umiliazione lo scriverti, né vi investe particolari energie (quali, in un “ciao” salito su come un rutto?): tenta solo di fregarti ancora e si sente un gran fico per questo.
        Sicuramente invece non si schioda da dove lo hai lasciato: emotivamente, diciamo, sono sempre allo stesso punto: sei una potenziale preda che rifornisce energia, in questo senso.

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      3. Lui mica lo vive come un’umiliazione lo scriverti, né vi investe particolari energie (quali, in un “ciao” salito su come un rutto?

        Blume 😂😂🔝 🔝

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      4. Per Blume
        mandami per favore il tuo IBAN.
        Questa immagine del “ciao che sale su come un rutto” merita un bonifico bancario immediato. L’immagine più efficace della mia storia con np, adesso ogni volta che lo vedrò, questa frase sarà il mio santino!
        Blume for president!!!

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  10. Cara Speranza tieni duro…è solo un messaggio vuoto, un’ esca per poi affondarti.
    Ora che la mia nebbia si è quasi dissolta ,ne vedo tanti di quei messaggi .Giusto per darmi un contentino sbadato.
    Gli ultimi di questi quasi 5 mesi poi..sono il bigino della np non calcolata.
    Il primo su fb..beata te che sei qui piove
    Io rispondo ..perché non ci sentiamo?lei mi chiama ma mi fa parlare mezz ora con la mia amica advisor che casualmente passava di lì…poi..dopo due cavolate ha chiuso perché era arrivata a casa.
    Dopo 2 mesi…su fb..ciao da quanto tempo prima o poi ti chiamerò perché sono molto impegnata ( rivolta delle mie amiche…questa chi si crede di essere!!) io rispondo: a presto!. Li ‘ ho compreso che non dovevo dirle niente .
    Intanto mio no contact.
    Dopo un mese e mezzo…io con un messaggio furbo l ‘avverto che avevo comprato gli stagionali. Risposta dopo due giorni..Per i morti non salgo se non per un giorno ( mi stava dicendo che non aveva tempo) ed io prontamente…tanto non ci sono 🤣🤣
    L ultimo sproloquio sul fatto che quest anno è impegnatissima con i corsi quindi vedremo come metterci d accordo…che non ci vediamo da tantissimo PERCHÉ LEI È IMPEGNATISSIMA E IL TEMPO È VOLATO VIA MA CHE POTREMMO FARE LA PRIMA SCIATA INSIEME GRATIS SENZA CHE IO PRENOTO…rivolta delle mie amiche ….🤣🤣
    Insomma io contromanipolo e le scrivo uno struggente messaggio in cui le dico che mi dispiace che le nostre vite siano così complicate ma che io la considero una mia amica…che la chiamo la sett prossima..ah ah ah sono passati 22 gg…IO SONO MORTA.
    Morale triste…ennesime dimostrazioni che di me a lei non gliene importa niente ,e che mi vede come una fonte economica stagionale.
    Se avessi voluto credere alla dissonanza del mio cervello,ora sarei ancora più triste..perché ovviamente lei eserciterebbe tutto il suo potere sulla mia gioia di ricominciare a sciare.
    Mettiamocelo in testa…noi non siamo niente per questa gente.Siamo giocattolini da attivare a loro piacimento…ora per solitudine,ora per capriccio,ora per noia.
    Rompiamo il loro giocattolo.
    Con affetto

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  11. Volevo aggiungere che ho avuto la fortuna di vederla all opera con quelli che invece considera amici e non vittime.
    Telefonate normali, messaggi.
    Quindi il nostro posto di abusati è per loro, ben chiaro.
    Noi siamo i loro giocattolini speciali..ammaestrati come gli elefantini ..bastone e carota…ad un certo punto più bastone e meno carota.
    Triste ma ricordiamocelo sempre.

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    1. Carissima Ribelle,
      Questo vederli all’opera con altri merita una riflessione, ora devo fuggire (tanto per cambiare, non vedo l’ora arrivi Natale per nascondermi nel muschio di un presepe!!!) ma conto di scriverti dopo.
      Abbraccio e buona giornata a te

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    2. Ma guarda, Ribelle, che, se disturbati nella personalità, qualche disfunzione ci sarà pure nei rapporti con quelli che tu chiami amici. Non lo vedi, ma sicuramente abuseranno anche lì, magari più sottilmente, non so, ma non è che ci sono dei rapporti in cui questi sono normali: il disturbo, se pervasivo, invade il campo di OGNI loro relazione, magari in forme diverse a seconda del ruolo di queste persone nella loro vita, ma nessuno è immune.

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      1. Concordo con te, cara Blume. Applicano alla parola amicizia la stessa concezione dei rapporti commerciali del tipo dare-avere. Il calcolo c’è sempre, altrimenti è impossibile relazionarsi. Sono calcolatrici viventi che squadrano la tua vita cercando di capire cosa hai da dare per soddisfare uno dei loro mille bisogni. Come dici tu, né sempre è visibile ad occhio nudo un simile calcolo, ma se coltivano un rapporto, qualunque esso sia, è perché la persona in questione è UTILE e può dare qualcosa. I conoscenti sono persone-cose che vengono scartati quando perdono l’utilità, secondo la loro visione perversa, esattamente come un partner. Gli ‘amici’ di lunga data sono molto spesso i famigerati Charlie Brown: compagni di merenda che conoscono bene la loro perversità e che la lasciano correre per ragioni che appartengono al loro intimo. Buona serata a te! Un abbraccio.

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    3. Vederli all’opera con altri può essere uno choc. Andiamo subito alla ricerca di tratti comuni nel loro modo di agire con il resto del mondo e non li troviamo; li vediamo disponibili, amorevoli e sorridenti mentre a noi riservano solo grandi sportellate in piena faccia. Penso sia un passaggio piuttosto duro da superare, si entra subito nell’equazione più semplice: “se si comporta male solo con me, significa che ho fatto qualcosa di sbagliato e che evidentemente me lo merito”. E da lì, il loro abuso verso di noi è una discesa libera, mentre noi annaspiamo misurando le parole, le azioni, ricoprendoli di carinerie (tu la invitavi a cena e le facevi trovare mille attenzioni), adattando la nostra vita alla loro. La cosa sconvolgente che continuo a provare leggendo le nostre storie è che tantissimi abusi avvengono senza nemmeno che ci siano relazioni vere e proprie: Aria con il suo np si è solo abbracciata, io stessa non sono riuscita, in mesi di sms, a costruire una singola conversazione sensata con un np per il quale ho fatto lo straccio del pavimento, tante altre persone sono state derubate della propria dignità senza nemmeno avere intrecciato un rapporto vero. Così, quando tutto crolla perché loro ci scartano o noi troviamo la forza di fuggire, rimaniamo in mano con pezzi di puzzle privi totalmente di senso. Inutile ogni tentativo di razionalizzare, annaspiamo nel buio, non ci capacitiamo di avere provato attrazione per il nulla e di non essere in grado di ricostruire un singolo frame sensato (quando cercavo di farlo con il mio socio nonché amico fidato, scoppiavo a piangere per frustrazione, idem con la psicoterapeuta). Per cui proviamo a decifrare np attraverso i loro rapporti con gli altri: e commettiamo un altro grave errore perché ancora una volta non ci fidiamo del nostro istinto e ci mettiamo nelle mani del loro giudizio. La scorsa estate Blume e Spirito si sono messe parecchio d’impegno per farmi entrare in mente un concetto molto semplice: np abusano sempre e comunque. Quando ci sembrano amabili con gli altri è una recita funzionale al loro abuso. Punto. Non c’è altro da aggiungere.

      Mi sono tormentata per tanto tempo immaginando np chirurgo in tutte le declinazioni possibili: bravo marito, bravo padre, bravo medico, bravo amico, bravo amante, bravo figlio. Lui che fa l’albero di Natale con la famiglia, lui che parte la domenica con moglie e figli, lui che va al bar di fronte al mio con la moglie alla mattina ed esce tenendola per mano, lui che cena a lume di candela con lei d’estate sul terrazzo, lui che fa il barbecue per tutti… Credimi che ho creduto di impazzire, altro che vendere la casa, avrei voluto incendiarla con me dentro.

      La realtà è che il nostro istinto non mente e non mentono nemmeno i fatti. Non c’è bastone, non c’è carota, non c’è che “forse ho capito male”, nulla di tutto ciò.
      Io – al pari tuo con la tua amica – con lui nei pressi stavo malissimo, non ero felice, mi sentivo un rifiuto umano. Se preferisci – più semplicemente – non stavo bene.
      Un motivo più che sufficiente per allontanarsi, per dare dignità alla mia esistenza e valore alle persone perbene che mi sono vicine.
      Abbraccio

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      1. Sì sì, assolutamente: se c’è una cosa certa di questi individui dalle mille facce e personalità, è che ovunque siano e con chiunque si trovino, in un modo o in un altro abuseranno. Io devo dire che non mi sono mai fatta prendere troppo da questa fantasia allucinogena: ho sostanzialmente sempre avvertito l’inautenticità delle sue pantomime e sempre saputo che, prima o poi, il dramma sarebbe scoppiato anche altrove, come puntualmente è sempre avvenuto. Questo pensiero mi ha aiutata anche nelle triangolazioni. Il dolore più grande, per me, è stata – a lungo – l’emozione come di una opportunità persa, per entrambi: anche qui, una roba da dissonanza, una fantasia tutta mia. Così, la sofferenza peggiore, in sua presenza, è stato il non riconoscere da parte sua le cose belle vissute insieme, e, in sua assenza, l’idea del tutto irrealistica di una potenzialità sprecata.

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  12. Buona giornata Speranza…oggi sono molto arrabbiata ,sto facendo dei sacrifici enormi per rimettermi su..quante energie buttate.Ma ho deciso che in un mese ritornerò più forte di prima.
    Bisogna osservarli con gli altri…con quelli che rispettano ,che mai vorrebbero perdere…
    Un abbraccio

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    1. Ribelle la tua rabbia ci sta eccome e credo che ce ne sarà ancora (ed è un bene, sia chiaro!). Cerca solo di incanalarla nel modo giusto, anche ora che ti sta prendendo i pensieri di stamattina, cerca di incanalarla nell’alveo giusto, ovvero il tuo percorso e non il vuoto di questa donna meschina.

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  13. Si cara Ribelle ieri ho ricominciato ad allenarmi…erano 3 mesi che non riuscivo a sollevare un peso. Mi sono sentita bene…oggi di nuovo…guardo le foto di questa estate quando mi piacevo…voglio ritornare così.la rabbia è solo benefica…ormai lei è lontana…la sua negatività si sta dissipando.
    Facciamoci forza…be’ usciremo più forti che mai.

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      1. Cara Ribelle,
        anche se con altre persone loro ci appaiono “normali” in realtà manipolano tutti ma dosano le manipolazioni in modo strumentale….
        Alcune persone gli servono per la facciata quindi con loro saranno abbastanza “gentili” (gli costa da morire eh, in realtà DISPREZZANO TUTTI, ma fanno buon viso a cattivo gioco) mentre con altre sfogheranno tutta la loro rabbia compressa…che deve pur uscire da qualche parte altrimenti li inghiottirebbe.
        Penso a Np2 che a scuola di fronte a colleghi e collaboratori era veramente un tipo amabile e gentile con tutti, mentre con me tirava fuori la sue perversitá e tutta la monnezza che alberga nelle sue stanze segrete.
        Sono un pò come quelli che tengono gli abiti sporchi nell’armadio per far vedere che la stanza è bella pulita.
        Un abbraccio

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      2. Ho capito, non preoccuparti. Anch’io spesso scrivo “cara Speranza” e poi mi correggo… parliamo anche a noi stessi, quindi ci sta!

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  14. Un’ altra riflessione…da quando la tratto come mi tratta,ho visto tutto il mio agire unilaterale. Ho visto la totale assenza.
    Sicuramente sono disturbati con tutti..ma mi colpisce come tratta la sua amica sorella.Ne è quasi dipendente…eppure lei è una signora,con un compagno,un figlio grande un po ‘ altezzosa ma molto tranquilla.( il fatto che non mi salutasse ora lo attribuisco a qualche artata campagna diffamatoria piuttosto che alla gelosia)
    Un abbraccio a tutte

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    1. Cara Ribelle, considera che è nella campagna diffamatoria che danno il loro meglio, perché possono sprizzare senza maschere tutto l’odio nei tuoi confronti. Se si tratta di una persona intelligente, questa sua amica-sorella, allora prima o poi sarà anche lei vittima di una campagna di fango peggiore della tua. Basterà un minimo disaccordo per subire la sua ira onnipotente… proprio perché è stata un’amica-sorella sarà infangata doppiamente. Non c’è amicizia ne lealtà nella loro vita. Un abbraccio grande e buona serata a te!

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  15. Ieri notte l’ho sognato. Non mi capitava da mesi. Un amico mi portava da lui. Mi sorrideva e lo abbracciavo e baciavo (non ci sono mai stati tra noi baci solo abbracci).
    Mi sveglio.
    Inizio la giornata con un certo turbamento. Mando un messaggio ad un’amica, vedo il suo profilo ora non c’è più il bambino c’è il gatto (che ha sempre messo perché sapeva che amavo molto questi animali).
    Scusatemi sarà una stupidata ma mi ha turbato.

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    1. Carissima Aria, mi sento solo di dire che a volte il nostro sistema di credenze ci frega e che la nostra fantasia ci dà addosso duramente. Penso che il tuo sogno possa essere attribuibile alla necessità di dare un significato alle foto che lui mette sul suo profilo negli ultimi tempi. Hai utilizzato un bel po’ della tua energia per cercare di capire le sue mosse virtuali e quando impieghiamo la nostra energia vitale in qualcosa che non ci dà alcun ritorno positivo, l’inconscio accusa il colpo in forma di insonnia o sogni angosciosi. Immaginiamo un tempo senza what’sapp… molto probabilmente non l’avresti più sognato perché l’unico elemento di controllo sarebbe venuto a mancare. Forse avresti comunque mantenuto il suo numero di telefono ma il tuo buon senso, orgoglio e dignità t’avrebbe impedito di contattarlo. Occhi non vedono, cuore non sente: l’avresti molto probabilmente già eliminato dalla tua vita. Sì, forse saresti nella fase del superamento quasi totale, giacché si tratta di un allumista della peggior specie e quindi i tuoi ricordi sarebbero stati limitati a ciò che è accaduto in passato e non si sarebbero accumulati a ciò che lui sta facendo al momento, semplicemente giocando con la sua immagine in un applicativo. Il gioco psicologico che lui sta facendo con te è chiaro: sa che ti sei innamorata di lui e sa l’importanza di alcune cose per te. Ricordati che gli n.p. hanno bisogno di una RISERVA energetica di tutto il rispetto. Tagliare i ponti significa non appartenere più alla loro riserva, smettere di giocare in via definitiva. Spero davvero che presto tu ti decida a porre fine ai giochetti di una persona che non ti dà assolutamente nulla, oltre a riempire il tuo inconscio di tossicità. Abbracci a te e buona serata!!!

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      1. Ti ringrazio molto! Vorrei cancellare il contatto
        ma quando lo faccio per mezza giornata subito lo reinserisco. Mi illudo così di gestire la situazione. Mi dico ce l’ho in rubrica ma non lo uso. Ed intanto i mesi passano e mi sembra di stare sempre allo stesso punto o meglio sicuramente inizio a vederlo, i pensieri verso di lui sono chiari ma poi bastano quattro stupidate e torno indietro. Mi dico non molla perché non può perdere; con un np nessuno se ne può andare se non è lui a volerlo. Lui non riesce a credere che io sia andata via. Che questa scema abbia potuto dire basta. Ma a me invece sembra di stare nelle sabbie mobili. Più tento di muovermi più mi impatano. Grazie per il supporto che mai come in questo momento è salvifico. Buona serata 😊!

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    2. Aria cara il filo mentale resta attivo ogni volta che guardiamo una foto, un cambio di profilo ecc….anche se non li cerchiamo più attivamente e crediamo così di aver iniziato un no contact.
      Loro lo sanno, e per questo lanciano segnali vari…sanno che prima o poi un’occhiata scapperà…
      Io ho trovato pace solo quando ho eliminato numeri dal telefono e non sono più andata a guardare cosa postano e cosa no sui vari social….è un passaggio indispensabile altrimenti si resta sempre bloccate lá….a quello che fanno o non fanno.
      È anche ammesso che voglia comunicare qualcosa a te con foto del tenero micetto, ma che te ne fai di uno che fa il “salto della cavallina”? 😊
      Baci

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      1. Anche io ho avuto a suo tempo delle coincidenze particolari…”sentivo” quando stavano per tornare, credo ci sia davvero un legame energetico, per quello ho capito che dovevo recidere quei fili….
        I sogni anche dopo tempo sono un residuo del detox mentale….la mente elabora e ci restituisce immagini non sempre coerenti…
        L’ultimo sogno che ho fatto su Np1 molti mesi fa lo vedeva insieme alla sua nuova lei, ma lui si avvicinava per abbracciarmi…ad un certo punto nel sogno lui si è afflosciato letteralmente ai miei piedi…lei ovviamente guardava la scena e non era molto felice 😂

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    3. Carissima Aria,
      quando si soffre non si può parlare di stupidate, non hai bisogno di scusarti, sai che qui sei assolutamente compresa e creduta.
      Il turbamento che ci lasciano questi sogni è davvero pesante, è come se il soffitto si fosse di colpo abbassato e si dovesse vivere in ginocchio senza sapere nemmeno il perché.
      Il nostro povero inconscio accusa il colpo, eccome, per le azioni che intraprendiamo o per gli abusi che subiamo nostro malgrado. Pensa quanto esso è sotto pressione per produrre un sogno strampalato che non ha né capo né coda, in quanto basato su nulla di reale, ma solo sul nostro bisogno di dare senso a qualcosa che il senso non ce l’ha e mai l’avrà. Ciò che ti dice Claudileia è assolutamente vero: senza whatsapp e i social avresti già ritrovato una calma interiore e nel sogno difficilmente ti accadrebbe di dover ospitare castelli di carta senza senso, ma ugualmente dannosi, soprattutto se il giorno dopo rincari la dose andando a vedere la foto del suo profilo e vedi un gatto e immagini che sia lì per te. Sarà vero? Sarà per caso? Sarà per un’altra? Sarà, sarà e ancora sarà… e intanto il tempo passa e tu (ogni volta che dico tu, sappi che parlo anche a me, sia chiaro!) continui a nutrire un essere scadente che vive letteralmente a tuo carico, sulle tue spalle e che in cambio ti restituisce il nulla – quando sei fortunata – e tanta tossicità ogni volta che malauguratamente lo sfiori, anche attraverso una semplice foto consultata.
      Ne vale la pena Aria? Non per lui, ma per te. Vale la pena compromettere giornate che non torneranno più, minare la salute propria (sai bene che questo stress non ci fa bene) e l’energia positiva di cui potremmo godere noi stessi e chi ci sta attorno, per uno che considera le donne come “salti della cavallina” (grazie Spirito), o per uno che ti manda un “ciao, venuto su come un rutto” (grazie Blume), o semplicemente per uno che NON TI HA FATTO STARE BENE e con il quale hai deciso di chiudere.
      Abbi fiducia in te e nel nome che ti sei scelta: ARIA. Onora l’aria che ti circonda, rendila pura e degna di essere respirata, rifiutati di intossicare la tua vita e taglia i viveri al parassita che vive sule tue spalle, caccialo una volta per tutte e dai nutrimento di qualità a te stessa. Puoi cominciare in qualunque momento, con calma e tranquillità, non ci sono tempeste e turbamenti che tu non possa superare, fidati.
      Un abbraccio mia cara Aria

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    4. Concordo con Claudileia: lo hai sognato perché le tue energie si sono indirizzate fortemente su di lui attraverso il mezzo virtuale, prima si è affacciato il caro bambino tenero che ti ha addolcito il cuore, di qui quindi il sogno coi baci (mai dati! un desiderio…), poi il gatto che fa ciao ciao alla tua mente già provata: anche fosse stato messo lì per te, sarebbe solo per procurarti aggancio e dolore, per nessun bene, mai e poi mai.
      Io allora ti do questo consiglio: se proprio non ce la fai a cancellare il suo contatto (cosa che sarebbe bene, poiché ti procura ancora molta dissonanza e turbamento), cambia almeno il nome dell’amica (una “a” in più, una “l” in meno, una iniziale diversa, che ne so…), oppure direttamente il suo: da “xy” a “stronzo”, “np”, “testa di prospero”, “mente bacata”, “gran mascalzone”, “gran verme”, “disturbato cronico”, “attore da quattro soldi”, quello che vuoi, almeno non lo vedi ogni volta che vuoi contattare l’amica… anche perché l’amica è sacra e di aiuto, lui no perché è meschino e dannoso, quindi non è bene neanche creare in te il circolo vizioso per cui l’amica rischia di diventare per te un pretesto psicologico per rivedere il suo profilo (se stai cercando l’amica e non lui… è come una scusa inconscia… ma ormai sai che proprio sotto l’amica c’è lui). A me è successo quando mio marito se ne andò: ogni volta che volevo contattare un mio caro amico il cui nome assomiglia molto al suo, me lo trovavo lì sotto e via giù lacrime e tristezza… ho cambiato il nome non dell’amico, che era ben presente nella mia vita, ma al marito dileguatosi. Sono nostre trappole mentali che dobbiamo scardinare in noi stessi, assolutamente. Vedere questo stupidissimo suo profilo ti fa male, questo è appurato, bene non fa, né fa magicamente modificare la sua mente disturbata: anche se tu rispondessi e lo cercassi o lui riapparisse come per incanto, lo sai bene che non può cambiare ciò che nella sostanza è: sarebbe solo un ricominciare da capo con un inferno, questo razionalmente lo sai. Se non puoi per adesso sentire che sei guarita da questo incantesimo, qualcosa che puoi fare c’è per orientarti e almeno non tornare indietro dal punto dove stai: ridurre al massimo le trappole peggiori. Sono ancora sabbie mobili? Ok, che non diventino pure di lava incandescente…

      Un abbraccio

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      1. Grazie Blume per i sinonimi…
        Già ci manca solo la lava!
        Pensare che mi tiene legata a se con nulla. Sono un’idiota. Mai mi era capitato una cosa del genere. Mai avrei permesso ad un uomo di legarmi a lui con nulla. Mai. Maledetto!

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      2. Infatti è cosi: tengono legati col niente, siamo noi a fare tutto con le nostre fantasie, i nostri desideri, le nostre proiezioni e le nostre aspirazioni. Senza i nostri occhi a guardarli e a pensarli, sono nulla… perché nulla vale una persona che non sa in alcun modo corrispondere il bene tanto copiosamente ricevuto. Un bel funerale, ci vuole, un bel rito di sepoltura, e non tenerli ostinatamente e virtualmente in vita.

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      3. Non sei in’idiota Aria, tutte noi abbiamo pensato l/detto/fatto cose che ora a distanza di tempo e silenzio con Np consideriamo assurde e senza senso…e penso che nessuna di noi sia una donna stupida, tutt’altro.
        Abbiamo creduto per un certo tempo alle favole di questi prosivendoli, che sono bravissimi come abbiamo ben capito ad agganciarsi a quel lato di noi che ha più bisogno di essere considerato…a parte quest’ “abilità” (non frutto di intelligenza ma solo di istinto predatorio raffinato nel tempo) , non c’è altro che valga la pena di essere menzionato.
        Si sono in tutti i casi rivelati individui meschini e anche poco intelligenti.
        Diceva giustamente giustamente Claudileia che quando li respingono non deve essere per delle azioni fatte ma proprio per loro stessi, a 360 gradi.
        Trovo comunque che parlare anche degli episodi sia utile perché aiuta anche altre vittime a capire meglio e ad identificare l’abuso.
        Un abbraccio

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    5. Ciao Aria,
      Leggo qui da vari commenti sulla tua storia che tu e NP non avete avuto un rapporto che è sfociato in una relazione vera e propria… eppure ne sei così ossessionata. 😦
      Vorrei dirti che ti capisco benissimo, perchè mi sa che ho vissuto un’esperienza abbastanza simile… e anche io ho fatto molti sogni, e ancora oggi faccio molta fatica a staccarmi dai pensieri su di lui.
      Anche tra di noi solo qualche abbraccio, per il resto solo grandi parole e sguardi inequivocabili.
      Però sai cosa ti dico ?
      Mi rendo anche conto che se lui fosse stato un altro non avrei saputo trattenermi come invece ho fatto.
      Non so spiegare… ero presissima da lui, ripeto pensavo solo a lui e al suo bene, eppure non me la sentivo nemmeno di dargli anche solo un bacio !
      Oggi, nei momenti di maggiore nostalgia, rimpiango di non aver almeno potuto vivere un pò di intimità con lui.
      Ma poi mi dico e mi ripeto che invece è stata la mia fortuna !
      Perchè: se oggi sono ancora così presa, come sarei avendo condiviso maggiore intimità e maggiore coinvolgimento ?
      Starei ancora peggio.
      Forse questa riflessione può aiutare un pò anche te.
      Un abbraccio.

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      1. Cara Passiflora, che dire? Non oso immaginare come sarei stata se come mi suggerisci avrei condiviso un’emozione fisica.
        Anche se a dirla tutta i primi periodi questo sua noncuranza fisica nei mie confronti mi ha toccato nell’autostima.
        Pensavo in continuazione che gli facessi schifo ed ho pianto molto. Con me è sempre sembrato disinteressato di quelle questioni.
        Poi invece ho capito che quella era una tattica. Nel senso che essendo per sua stessa ammissione un camaleonte con me che ero una che non si lasciava andare, sempre controllata si è comportato a specchio.
        Poi una volta in una conversazione via sms, mi ha detto che si stava mettendo a letto e che se volevo potevo raggiungerlo.
        Non so, sarò stata folgorata sulla via di Damasco, gli ho semplicemente augurato buon riposo.
        E meno male perchè già così senza nulla mi sembra di sprofondare.
        La verità come ho già detto in passato che incontrarli è una vera e propria iattura in qualunque rapporto tu sia con loro. Se sei amico (Ribelle), sei compagna (Spirito, Blume, Speranza e tante altre) o sei come noi né carne né pesce le ossa comunque te le rompi.
        Continuano i tanti perché ad affastellarsi nella mia mente. Perché quando abbiamo discusso non ho tentato di chiarire? La mia educazione in passato me lo avrebbe impedito di discutere con una persona e di non chiarire il giorno dopo, ma poi mi sono detta per una volta può farlo benissimo lui. Ma lui invece che fa? Mi manda un amico manco fossimo adolescenti. Ed allora mi chiedo perché? Perchè un uomo, non un ragazzino, non ti affronta? Perchè un uomo preferisce contattarmi da un profilo fake quando potrebbe contattarmi dal suo direttamente e prendersi anche un vaf….
        Invece no restano dietro la loro cortina e continuano con questi giochetti ‘crudeli’.
        E tu rischi di rimanere bloccata non mesi ma anni. Pensa che a me ne sono passati già 4 di anni!!!

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      2. Aria… se ti dicessi quanti anni questa storia ha bloccato me… potrei consolarti ancora di più !
        Ma mi vergogno a dirtelo !
        Per quello che dici riguardo al tuo essere molto controllata nel lasciarti andare… guarda un pò,anche io sono così !
        E anche con me NP si è comportato a specchio, però non subito.
        Perchè, ora lo capisco, probabilmente all’inizio aveva sbagliato a inquadrarmi.
        Quindi, all’inizio, una volta capito che mi piaceva, pensava che mi avrebbe portata a letto di lì a poco.
        Quando ha invece realizzato che, nonostante mi piacesse fisicamente e gli volessi pure un gran bene, non volevo finirci a letto a quelle condizioni, allora gli è saltato il tappo.
        Anzichè apprezzare il fatto di avere davanti una che non voleva svilire un così bel rapporto con una sc****a, ha iniziato le svalutazioni !
        E a quel punto ha pure iniziato ad avere problemi nel frequentarmi di persona… però continuava a scrivermi.
        Ed io, sempre più presa.
        Io non ho avuto discussioni con lui, eppure l’esito è stato il medesimo.
        Le cose dovevano andare così, e basta.
        Il “come” è solo un dettaglio.
        Anche io per anni sono stata piena di “perchè” senza risposta.
        Ma la vera risposta è che cercavamo cose diverse.
        Noi, le vere motivazioni che spingono il nostro agire le dichiariamo onestamente, loro invece, pur di raggiungere l’obiettivo mentono, persino a se stessi, ma alla lunga non riescono a sostenere questa bugia, e quindi finiscono col buttarti addosso le brutte intenzioni nascoste che invece albergavano solo in loro (non ti dico con che appellativi mi si è rivolto… “pu**ana” è dire poco…. ed è riuscito pure a dirmelo senza un litigio vero e proprio !)… e poi ti scartano.
        Però poi se ne pentono, e tornano sui loro passi anche a distanza di anni.
        Non senza timore per come verranno trattati, perchè non sanno se tu nel frattepo hai aperto gli occhi o meno.
        Ricordo, quando tornò a girarmi intorno: gli tremavano le mani…faceva cadere oggetti come il più maldestro degli innamorati persi…
        E invece era solo paura di me e timore di ricevere un vaff… che gli avrebbe ammazzato definitivamente l’autostima, quando lui era già in riserva sparata, quindi non se lo poteva assolutamente permettere, un rifiuto da me.

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      3. Aggiungo… e collego le cose ora… che “io sono come una pu**ana” lo ha detto di se stesso in un paio di rari momenti di sincerità, vari anni dopo (come vi scrivevo anche qualche giorno fa).
        Ecco dimostrato, proprio dalle sue stesse parole, il meccanismo della proiezione cui tanto stentiamo a credere !!!

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  16. Per Spirito
    —-
    Ciao cara,
    abbiamo tutti pensato alle coincidenze energetiche, avvalorando così la tesi che se riuscivamo a “sentirli” così puntualmente quando stavano per arrivare, forse c’era davvero qualcosa di speciale per il quale valeva la pena tenere duro e continuare a incassare schifezze da parte loro, in attesa che si rendessero conto della nostra unicità.

    Non sono coincidenze, è solo l’addestramento militare che abbiamo ricevuto da questi esseri davvero poco nobili, che ci hanno addomesticati come cani: parla, stai zitta, scrivi poco, sii santa, sii zoccola, sii amorevole, sparisci, cercami, vattene, sali, scendi, canta, striscia sul pavimento, avvicinati, baciami, comprendimi, fatti gli affari tuoi, parliamo, vattene di nuovo, corri da me, ascoltami, esci di casa, oggi caffè, anzi no ci ubriachiamo…

    Tutto questo io l’ho provato sulla mia pelle e ora che te lo scrivo mi viene ancora da piangere per me e per il mio povero inconscio disperato che di notte cercava di mettere a posto questo caos indegno.

    Tutto questo addestramento prevede anche tempi esatti, proprio come le foche al circo, hai presente? Per quello il nostro cervello “sente” quando stanno per tornare. E se ci pensi è spaventoso: abbiamo interiorizzato anche i tempi dell’abuso e imparato quando arriva la frustata.
    Solo il no contact può interrompere tutto questo, insieme a un sano amore per noi stessi, una inossidabile pazienza per la nostra fragilità e un senso di giustizia verso il nostro diritto di vivere dignitosamente la nostra esistenza.
    Ti abbraccio con tanto affetto

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    1. Hai ragione al 100% Speranza.
      Ho effettivamente pensato che ci fosse un legame speciale e invece era solo l’abitudine ai loro tempi idioti che ci rendeva sensibili oltre ogni misura.
      Np1 aveva la facoltà di riapparire ogni volta che iniziavo ad uscire con qualcuno…sembrava proprio che sentisse l’allontanamento della preda, le cose poi puntualmente andavano male con le nuove persone perché quando appariva lui quei poveretti sparivano nel dimenticatoio. Scriveva lui e io ero contenta..pensa te che imbambolata.
      Mi dispiace che ancora soffri al pensiero della lavatrice cerebrale a cui ti ha sottoposto lo stronzo, è brutto sentirsi come marionette nelle mani altrui.
      Ecco, io credo che lui non riesca a reggere che tu abbia deciso di recidere quei fili che lui manovrava, ora ti manda quei messaggi come una macchinetta rotta perché non sa cos’ altro fare.
      Senza di noi, senza la nostra partecipazione, non sanno proprio che pesci pigliare e si limitano a tenere acceso il loro bluethoot mentale sperando di ricevere prima o poi l’aggancio dal dispositivo malfunzionante.
      Dico sempre che i veri dipendenti sono loro alla fine, noi purtroppo siamo fregate dalla sensibilità ma siamo mille volte più forti e capaci di fare a meno di questi automi patetici.
      Ti abbraccio

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  17. Per Blume
    —-
    Io invece questa fantasia bulimica l’ho sperimentata fino quasi alle estreme conseguenze, ho avuto letteralmente la nausea in certi momenti, tanto era forte il senso di accerchiamento e di stordimento che np ha procurato con le sue passeggiate sotto casa mia e le sue esibizioni open air.
    E come te, Blume, ho provato il grande dolore per un’opportunità persa, ho creduto a lungo che insieme avremmo potuto vivere emozioni vere e una vita appagante, ognuno con i propri interessi, la propria indipendenza e personalità. Sempre madame dissonanza al lavoro, e poi anche madame realtà quando ho scoperto che era un uomo sposato con figli.
    Ricordo che, in preda al disperato bisogno di fargli arrivare il mio interesse autentico per lui, a sgomberare il campo da ogni ambiguità e permettergli quindi di muoversi a proprio agio senza il rischio di sentirsi dire di no (a proposito di mettersi al servizio di np), un giorno gli dissi che il nostro incontro non poteva disperdersi così nel nulla, che avevamo il dovere di provarci se non altro per il nostro modo di essere, per le nostre affinità (tutta roba che vedevo solo io, visto che lui già mi maltrattava sennò non sarei certo stata lì a convincerlo di alcunché), per le nostre specialità. La sua risposta fu: “E quindi?”
    Per fortuna, questa risposta fu in grado di togliermi la forza di rispondere, sennò sarei stata capace pure di andare avanti a fargli proposte concrete su come potevano non disperdere il nostro valore, facendomi così compatire e indebolendomi ulteriormente.
    Che esseri schifosi.

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    1. Carissime oggi ho sciato…da sola ..senza averglielo detto…senza mandarle un messaggio che ero qui, senza fare un post su fb..senza sentire la sua mancanza.
      Ho annullato la lezione della settimana prossima.
      Una piccola conquista in questo mio no contact.
      Ho avuto la tentazione di mandarle la foto ma…mi son detta..perché devo giustificare a lei la mia presenza qui…stop …basta..
      Un abbraccio a tutte e grazie 💜

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      1. Splendido Ribelle!
        Non serve mandare foto, tienile per te e per le persone che meritano.
        Guardia alzata, mi raccomando! Non escludo affatto che la tua amica ti riservi qualche sorpresa. E tu che sei una persona intelligente… sii prudente e proteggiti.

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    2. Quando cerchi di ragionare con questi, e specie se per questioni di cuore, ne sperimenti tutta l’inconsistenza: “e quindi?” (una risposta altamente spoetizzante) mentre stai parlando delle ragioni del sentimento non si può proprio sentire. Io raramente ho decantato a np le “virtù” della nostra storia insieme: all’inizio ci ho provato, soprattutto perché non mi capacitavo di questo buttare alle ortiche il bene, ma visto che ci pensava già lui di suo a ridimensionarle e svalutarle pesantemente, sempre, mi sono rassegnata a non cacciarmi più nella condizione di ricevere una risposta agghiacciante. Però gli ho parlato spesso, col cuore, della necessità di abbandonare le difese preventive, della possibilità di fidarsi di me. La sua risposta, in genere, era un abbraccio teatrale, o addirittura una affermazione infantile di non voler più far del male…per poi ricominciare da capo pari pari, con cattiveria raddoppiata. Quello che io, all’epoca, interpretavo come un rigurgito di umanità (e una conseguente sofferta lotta interiore fra bene e male), mi sono poi più realisticamente rassegnata a considerare una risposta quasi automatica al mio modo di pormi, una ennesima necessità difensiva a fronte alla mia scelta di svelare apertamente i suoi meccanismi insani: essendo abituato al dramma sentimentale dell’altro (tutte le volte in cui l’altro esprime le ragioni del suo proprio sentimento ferito, che è quello che np vuole e per cui lavora), rimaneva alquanto interdetto da me che individuavo il suo problema senza però esprimere il mio, perciò penso che quel suo abbracciarmi fosse in realtà un coprirsi il viso in mancanza di altri schermi a disposizione (non per senso di colpa o consapevolezza, ma poiché si agitava il senso di vergogna a cui gli np sono ipersensibili: ogni volta che qualcuno li mette in discussione scatta la vergogna interna di non essere percepiti come perfetti e forti, quindi si avvicinano pericolosamente al loro Vero Sé mentre il Falso Sé perde i punti, di qui poi la loro rabbia: qualcosa che avviene dentro loro stessi in un circuito chiuso, senza contatti con i sentimenti dell’altro o con la realtà). La sua dichiarazione di non voler più fare del male, invece, una affermazione come un’altra, per far colpo lì per là e tenermi agganciata, forse, ma in ogni caso niente di veramente sentito.

      Io, per l’idea che mi sono fatta del dnp, penso che tutte le loro azioni e reazioni (direttamente aggressive o nella forma passivo-aggressiva) siano autodifensive, perché la logica psichica di fondo che li domina è militare: mors tua, vita mea (nel loro asfittico orizzonte psichico attaccano per non essere attaccati, aspettandosi solo questo dagli altri: questo è il loro vissuto interiore: tutti indistintamente sono potenziali nemici). Perciò si orientano sempre, istintivamente e immancabilmente, verso l’azione più adatta a “vincere” sull’altro: cioè, a negare il loro coinvolgimento (a se stessi, oltre che agli altri: ad es. la svalutazione del nostro vissuto insieme di NpDancer, la scomparsa di Np1 di Spirito…), a lottare per mantenere una posizione distaccata e di superiorità (il “quindi” di NpChirurgo, la volgarità di Np2 di Spirito, tutte le comunicazioni di NpMaestra con Ribelle…), per dimostrare a se stessi di essere superiori. Se si sentono sotto minaccia (e ci vuole pochissimo: in questo senso, c’è una componente paranoide), reagiscono nei modi aggressivi che sappiamo (svalutazione, proiezione,negazione, scissione, etc.). Il loro nucleo interiore, altamente precario (come dice Sam Vaknin), io lo immagino come quello di certi cani non socializzati, selvatici, privi di capacità di lettura della postura corporea altrui, che reagiscono con morsi e ringhi a qualunque sollecitazione di non belligeranza: ne ho visti non pochi finiti in canile. E, come per la maggioranza di questi questi cani non c’è modo di restituirli alla vita, così per loro. Quindi, bisogna lasciarli al loro inferno interiore. Un tempo, nei canili i cani così venivano soppressi, e forse accade ancora (pur se contro legge). Nel canile che aiuto, gestito da una persona assolutamente corretta e rispettosa degli animali oltre che della legge, dopo aver tentato vanamente di restituirli alla socialità, si predispongono recinti solo per loro (a volte non riescono a convivere neanche con i loro conspecifici, devono stare proprio da soli), in cui condurre l’esistenza. E’ quello che, metaforicamente, dobbiamo fare con loro: lasciarli nella loro gabbia, senza tentare di entrarci.

      Il nostro problema maggiore, o uno dei problemi maggiori che abbiamo, è che pensiamo a lungo di poter entrare in questi recinti e addomesticarli. Mostrare loro che si può vivere una vita diversa. Credere di riuscire a cambiarli. Non si può spiegare altrimenti questo nostro accanimento terapeutico verso di loro. E’ questo che dobbiamo allentare o superare (anche tempo dopo che la relazione è terminata). Smettere di pretendere che riconoscano il nostro valore, o che ci riconoscano addirittura come i fari della loro esistenza (capaci di salvarli: è qui che interpretiamo come interesse da parte loro certi messaggi asfittici che ci inviano, come fossero sussulti di normalità): lasciarli essere quello che possono essere (np, appunto). L’impasse è spesso questo tra np e noi: l’incapacità, da parte nostra, di ammettere il nostro limite (che non possiamo cambiarli), e l’incapacità, da parte loro, di ammettere il bisogno/desiderio/mancanza dell’altro (che significherebbe accettare il valore dell’altro): in realtà, sia noi che np non vogliamo accettare l’alterità: noi vogliamo cambiare np in un essere più umano (mentre dovremmo accettarlo per quello che è: un np), loro non vogliono riconoscere il valore di quello che l’altro ha di personale e di diverso da loro. Spesso, la nostra rabbia verso di loro ha questa radice.
      Filippini descrive bene il conflitto di potere che si verifica se non lasciamo andare del tutto np, il modo in cui le due parti si mettono in gioco:
      “1) np sente di dover allontanare o sottomettere al proprio controllo un Altro da Sé fonte potenziale di sensazioni interne travolgenti e pertanto minacciosamente distruttive: tenderà conseguentemente a svalutare, controllare, misconoscere, sfuggire l’altro e un rapporto troppo intimo, 2) la vittima tenta di rivendicare la propria individualità e di affermare se stessa contro un sentimento devastante di impotenza, trovandosi a fronteggiare inoltre un sentimento acuto e incomprensibile di perdita”.
      Io vi leggo ampiamente la dinamica intercorsa fra me ed np. Solo lasciando andare questo “conflitto di potere”, che si è protratto ben oltre la fine della relazione, ho potuto trovare pace, in me stessa.

      Un abbraccio e buon pomeriggio domenicale.

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  18. Care ragazze proprio ora ho trovato un suo
    messaggio…testo: ciao ribelle!!!!sei a sciare??io nelle valli….per gara.iniz8o il prossimo week 👍🤩🤩
    Che bel risveglio…credo che lo abbia saputo perché ho annullato la lezione ..
    Considerate che ho fatto una cosa mai fatta..non renderla partecipe di tutto questo.Al di la dei 4 mesi e mezzo di no contact.
    Ho ospite da me una mia amica che l ha vista 2 volte in due occasioni…lei mi ha detto: io non avrei mai potuto frequentare una persona così, egotica.. rideva ma si vedeva che reputava tutti inferiori.il mondo gira intorno a lei.
    Parlando anche di connessioni e sogni ( il post di Aria mi ha fatto riflettere) stanotte ho sognato di avere a che fare con tutte le mie classiche paure…ero impreparata agli esami all universita ,mio marito mi tradiva con la sua fidanzatina tedesca bravissima sciatrice 🤣🤣cose così…
    Stamattina trovo questo messaggio.Se volete anche non proprio nel suo stile…sempre come se si sforzasse di essere gentile…non so come dire.
    Come dovrei rispondere?
    Un po di mesi fa sarei stata a 2 metri da terra,oggi solo ansia…
    Un abbraccio grazie del sostegno..🤗🤗🤗

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    1. Ribelle cara,
      Non sei tenuta a dare nessuna risposta!
      Non hai doveri verso questa persona, tutto ciò che hai avuto da lei lo hai pagato a prezzo di mercato e c’hai pure rimesso.
      Se non rispondi, metterai giù un altro bel pilastro per la tua guarigione. E non temere che non succederà nulla di grave. Anzi.
      So che è difficile non rispondere le prime volte, ti chiedo però di pensarci. Davvero. Perché usi la frase “come dovrei risponderle?”. Di che dovere stai parlando? L’unico dovere per te è stare di nuovo bene e lei non è certo tua alleata in questo.

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      1. Sì, concordo. Non sei obbligata moralmente a rispondere: non è doveroso applicare la logica della cortesia a queste pessime persone che hanno abusato di noi. Puoi scegliere di rispondere solo per convenienza tua, se serve nell’ambito della comunità dello sci, voglio dire, e non perché a loro si debba in sé rispetto.

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    2. Cara Ribelle,
      è un chiaro tentativo di riprenderti al laccio. Ha visto che non l’hai più cercata e che non ti sei piegata a silenzi e messaggi freddi e ora teme di perdere la sua risorsa.
      Ecco perché è “stranamente gentile”.
      Np2 era un cagacazzi mai visto nei messaggi ma quando io sparivo e non lo filavo perché non mi andava di avere a che fare con la sua maleducazione né tanto meno seguirlo lui dopo un pò riappariva in modo gentile e suadente.
      All’iniziox e soprattutto se non sai che sono narcisisti, sei felice di questi ritorni e pensi che forse hanno riflettuto e magari hanno capito di aver sbagliato qualcosa. Ma non è così purtroppo.
      Ti riprendono solo per poi darti un’altra batosta, magari più forte della precedente. Magari non subito (il gusto è illuderti che siano cambiati in meglio) ma é di matematico che avverrà.
      Cosa risponderle?
      Vedi, l’ideale sarebbe proprio non fare più nulla…..ma sicuramente non sarà sufficiente a farla desistere.
      Se proprio vuoi rispondere io al tuo posto sarei neutra, le direi che ho una montagna di cose da fare e non so se e quando tornerò a sciare. Non darle appigli per avere incontri o vedervi. Lasciala sbattersi da sola a chiedersi cosa fai e con chi e come mai non la cerchi più come prima.
      Ormai le hai tolto il controllo della situazione e questo è qualcosa che loro veramente detestano 🔝 🔝 😊
      Un abbraccio

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      1. Grazie, care ,delle vostre risposte…il problema è che io una risposta la vorrei dare proprio per non creare un caso con lei o la scuola sci.Ho pensato ad una cosa neutra tipo..ciao tutto bene prima sciata fatta! Stop…esternamente non abbiamo litigato,nulla…e la rivedrò sempre la mattina durante tutta la stagione…questo è il problema..se no care Speranza e Spirito l avrei totalmente oscurata 😔
        Sono d accordo con voi…è solo una manovra niente altro…e vi assicuro che per me accettare questo è già una guarigione.
        Un abbraccio e buona domenica🤗

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  19. Quando purtroppo non puoi fare a meno di incontrarli per qualunque motivo consigliano appunto di essere con loro neutri…non dare appigli di alcun tipo, risposte educate ma non emotive.
    Vedrai che ce la farai 😊😘

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  20. Io le ho scritto ciao narci🤣buona gara!!io ho sciato ,mi ricordo 💪troverai tanta neve.
    Non è proprio il mio stile questo messaggio..ma ho ragionato come lei..non ho detto nulla..non le ho chiesto nulla.
    Terribile per me. Mi vergogno…ma ormai questa è la situazione …non voglio illudermi più.
    Grazie a tutte voi..mi avete dato una forza incredibile 🤗🤗🤗

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    1. Perché dovresti vergognarti? Di cosa? Di difenderti da chi vuole abusare di te? Mandare messaggi neutri è la cosa migliore, se la comunicazione deve proprio avvenire. Quando si ha a che fare con np, dobbiamo assumere la categoria dell’utilità per noi e abbandonare la normale logica del rispetto o della gentilezza verso l’altro. Non possiamo esporci all’abuso (anche solo nella forma della cattiveria verbale) solo perché “dobbiamo” essere cortesi e normali verso gli altri. Qui, le logiche sono saltate, ed è stato np a determinarlo, non noi.
      Io,ormai, faccio sempre così, se np si affaccia: addirittura senza parole, una faccina che non dice nulla, un ok, cose così, cose veramente prive di qualsiasi consistenza. Può non essere il nostro stile, ma nulla di cui vergognarsi. Sono loro che dovrebbero semmai vergognarsi ad aver costretto persone gentili ed empatiche e generose come noi a comunicare in maniera così asettica, a rinunciare all’autenticità.

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  21. Buona domenica a tutte, Ribelle soprattutto non rispondere subito, fai passare un pò… Qualche ora e mandale questo :👍! Se proprio devi per mantenere quella facciata di tranquillità e normalità nella scuola di sci…Ci scommetto pure che è lì ad attendere con ansia la risposta,specifico:non ansia come una persona sana felice di sapere cosa fai tu, ma ansia inteso se sarai ancora il suo zerbino disponibile, ma mi sembra di capire che sei sulla buona strada per staccarti mentalmente da lei… Np dopo un estate di separazione, una mail spam, una chiamata persa(a cui felicemente risposi richiamandolo… In verità abboccai a entrambi i tentativi) ma il bello arriva adesso mi arrivò un messaggio in cui mi chiedeva se gli avevo ridato certe cose : risposi in serata con una certa ansia (che bello mi cerca, mi vuole bene, gli manco😂😂😂)… E lui? Tutto sdolcinato rispose subito nell’attimo esatto in cui spedii il mio!!!Ai tempi aveva solo un telefono senza internet, ora ne ha due, eh… Il secondo è per il tempo libero! PAURA che non fossi più a sua disposizione eh? Quindi si, nel mio caso il giocattolino era ancora disponibile (ai tempi)… Quell’estate il legame tossico mentale che avevo era ancora molto forte,avevo appena finito di fare un corso insieme a lui durato tre mesi e ai primi di giugno, zac! Lo avevo fatto incazzare, il perché ancora oggi non lo so e alle mie continue richieste di cosa avessi fatto la sua risposta fu:perché si, così impari. Il resto lo sai.Ora arrivano le feste e mi auguro di non ricevere nessun cucú da parte sua, ma credo di non essere la sola… Un abbraccio a tutti e una buona giornata!
    LALLA

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  22. ‘Sciato bene? Com eri?’
    Ecco è tornata alla grande…ma ora so cosa sono per lei…una fonte lavorativa ed economica…solo questo …grazie Lalla sei troppo forte…🤗🤗

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  23. Per Ribelle.

    Attenzione al meccanismo della vergogna. E’ insidioso. Spesso la vergogna che si prova a contatto con loro non è altro che la proiezione della loro stessa vergogna. Np inducono a certi atteggiamenti o a provare certe emozioni (che non faremmo o non proveremmo in condizioni normali) per poi farcene vergognare (e allontanare così la vergogna che appartiene loro: se la provi tu, non la provano loro). Np sanno che siamo persone sensibili e civili, quindi sanno che siamo vulnerabili ai sensi di colpa. Attenzione. Io non escluderei che, percependo la Fantastica Maestra il tuo allontanamento, non inizi a fare con te la parte della vittima, per alimentare la tua dissonanza e il tuo senso di colpa. Attenzione, dunque.

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  24. Carissime..oggi mi ha mandato una sequenza di messaggi di interessamento alla mia giornata sciistica,una sua foto,e dulcis in fondo un messaggio nel quale svela il suo vero piano…avere i miei figli come allievi ( considerate che nessuno mi ha fatto il suo nome e che secondo me vorrebbe indurmi a chiedere alla scuola di sceglierla )
    Quindi è ritornata con questo scopo neanche velato.
    Io ho risposto seguendo i nostri consigli…ma sui bimbi ho ignorato e glissato.
    Hai ragione cara Blume, non hanno vergogna e vogliono farci vergognare.
    Non la vedo da luglio, l ho ignorata perché a mia volta ignorata, si apre la stagione…e torna come se fosse tutto normale.
    No torni perché io sono una fonte economica.E non ti vergogni neanche a spiattellarmelo subdolamente ,volendo che sia io a chiederti di essere la splendida maestra dei miei figli..anzi no volendo che io interceda presso la scuola.
    Che tristezza se penso a come ho trattato questa persona, a come l ho esaltata…
    Ormai la cosa è talmente manifesta che mi sento così stupida..
    Grazie ragazze siete preziose!

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    1. PS la sua foto poi…quanto sono bella e simpatica…che tristezza …ho commentato solo il tempo intorno a lei che era pessimo..ma nessun complimento.

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    2. Ribelle, non sei affatto stupida, sei umana!
      I messaggi di oggi sono una vera fortuna per te: se avevi dei dubbi, ora li hai fugati.
      Noi per loro siamo solo ottimi fornitori di energia psichica e pure economica (pensa che la mia amica avvocatessa si raccomanda sempre a Natale di passarle tutti i regali che non utilizzo!!!). Prima lo capiamo, meglio è.
      Detto questo: sono penosi e si meritano tutta la poltiglia in cui – nonostante gli sforzi enormi che mettono in atto – sguazzano.
      Te lo ripeto (sono noiosa, lo so 😊): guardia alta e lontana da lei più che puoi.

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      1. Quanto hai ragione Speranza…però menomale che si è svelata…a che oggi.
        A volte mi chiedo se mi sono sognata tutto…ma poi mi dico…no..è stato solo un incubo😥🤗🤗

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      2. eccerto…
        Chiudono le scuole, ci sono le vacanze tutti in famiglia, qualcun altro da sfruttare su altri lidi (sempre l’avvocatessa, si vede che oggi ce l’ho sulla punta del naso, mi chiedeva PERCHÉ non poteva venire nella mia casa di vacanza in Toscana… PERCHÉ… hai capito bene!).
        E poi, zàcchete, sul far del 23-27 agosto tornano a casa e via di corsa a riagganciare vittime e fare danni. E tanti saluti a famiglia, vacanza, emozioni, ricordi…
        Come dici spesso, Spiritella: “che vita di merda che fanno”.

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    3. In questo lungo decorso post np, diverse persone mi hanno fatto notare – non sempre in modo corretto secondo me – che np mi aveva catturata perché aveva colto certi miei bisogni e antiche ferite. Su questo concordo, ovviamente, ma rivendico anche il diritto di sottolineare sempre e comunque la cattiveria disumana di np nell’ingannare il prossimo, la sua natura potentemente maligna nel ferire le persone senza sentire rimorso alcuno, la fredda perseveranza nel tornare a prendersi la vittima tutte le volte che vuole, svuotandola senza pietà né interesse. Capisci bene che, stando così le cose, le armi sono impari anche se – come vittima – stai vivendo una vita tranquilla e sei ben radicato a terra. Io quando ho incontrato np ero solo stanca per anni di lavoro e semplicemente mi piaceva l’idea che qualcuno si interessasse a me: da quando questa è una debolezza o un’anomalia? Avrei forse dovuto prendere np e metterlo al tappeto alla prima parola sbagliata? Non è invece che questi terrestri sono orrendi oltre ogni immaginazione?
      Ti dico questo perché spesso anch’io ho provato vergogna per non essere stata capace di leggere la situazione che si stava delineando con np (oltre che per non essere all’altezza della sua famiglia, di sua moglie, etc). In realtà, noi ci siamo scontrate con artiglieria davvero molto pesante e ci saremmo fatte male anche se forti e strutturate. Non perché loro siano invincibili, tutt’altro, ma perché noi non ci capacitiamo del fatto che possano esistere dei pezzi di m. così al mondo. Non ci credi nemmeno se li vedi e quando lo capisci ti fanno pena e cerchi di salvarli, perché il loro dolore ti tocca il cuore e non ce la fai a mandarli letteralmente là dove meritano.
      Scusami se sono uscita dal seminato, oggi ero in viaggio e – leggendoti/vi, oltre che ripensando ai messaggi inevasi di OLTRE UN ANNO da parte di np – mi è salita di colpo una scintilla affilata di rabbia verso quei giudizi esterni che devono sempre dare la responsabilità a metà. Col tubo!
      Non mi sembra che qui nessuno di noi sia una bambolina sprovveduta, eppure np ci hanno massacrato per bene. Certo, le nostre ferite ci sono eccome, ma chi non le ha? E chi comunque è in grado di resistere di fronte a un’opera di distruzione così gratuita?
      Come ha detto Blume, sono come i cani randagi che non smettono di ringhiare e mordere. E sfido chiunque a uscire indenne da un incontro con loro.

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      1. Cara Speranzina,
        sicuramente nessuna di noi é una bambolina o una sprovveduta….
        Ma c’è anche da dire che abbiamo tollerato delle cose davvero inaccettabili, e questo non è normale.
        È normale desiderare attenzioni e interesse, non lo è accettare di subire umiliazioni sessuali verbali e fisiche.
        È normale volere un uomo accanto, non lo è quando accettiamo che vada e venga come gli pare.
        Purtroppo il narcisista non fa nulla da solo…i rapporti tossici sono fatti da due unità che interagiscono malamente tra loro.
        La differenza tra noi è un loro e’ che noi possiamo cambiare, lavorare per rafforzare la nostra autostima e imparare a mettere confini e paletti laddove prima non ne avevamo, loro invece non cambieranno mai e continueranno a far danni altrove. Questo sooo a me fa rabbia, sapere che possono tranquillamente spostare altrove la loro perversione e avere successo su qualcuno che non è consapevole.
        Un abbraccio

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      2. Sono esseri spregevoli perché abusano e ingannano e distruggono senza remore. Le dinamiche perverse si alimentano però senz’altro in due, anche se la responsabilità dell’abuso resta tutto a carico loro. Perché noi, per quanto abbiamo tollerato l’intollerabile, non siamo state animate da pensieri e fini distruttivi, anzi al contrario. Ma noi dobbiamo capire i nostri varchi per dove questi virus sono passati, per tappare le falle.

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      3. sono certamente d’accordo Blume e Spirito., proprio di varchi si tratta, tra l’altro, e non di viottoli. Infatti siamo qui a parlare di questo e di zona d’ombra e facciamo terapia e tutto quello che serve affinché non accada più.
        Quello che voglio dire è che a suo tempo ho trovato insopportabile vedere messe – quasi sullo stesso piano – le responsabilità mie e quelle di np; insopportabile perché oltre a subire l’abuso sentivo il “peso” di avergli mostrato i varchi d’ingresso nonché il”dovere” di dare loro un nome e poi sanarli. Questo a me ha messo tanta paura di non farcela, troppa roba tosta da affrontare tutta in una volta, essere abusati e contemporaneamente analitici verso le proprie responsabilità… questo è ciò che mi hanno inflitto i primi due terapeuti, rendendomi ancora più debole. Loro infatti non facevano altro che parlare di “incastro perfetto” tra me ed np: ma di che incastro parli? Perfetto per np, semmai! Non mi vedi che sono a pezzi? E pure gli amici, sicuramente a fin di bene, hanno finito per mettermi addosso un’ansia e un dolore ancora più grande, dicendomi che dovevo cercare dentro di me le ragioni (np mi sbrana e io devo trovare subito le ragioni del perché mi sono messa sul vassoio con tanto di rosmarino).
        Insomma: questo tema ha bisogno ancora di tanta ma tanta informazione (pensa che lamia psicoterapeuta ha avuto un’amica np pure lei e l’incredulità dolorosa c’è stata eccome, come per noi).
        Per il resto, totalmente d’accordo con voi, tanto che oggi un np lo percepisco a distanza di chilometri e cambio strada.
        Buon lunedì (qua con tanta pioggia)

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      4. Carissima Speranza, ho sempre ribadito qui che la questione “colpa condivisa” non può essere applicabile a nessun tipo di relazione tossica con persone altamente manipolative. Bisognerebbe avere un dottorato di ricerca in psicologia sin dalla nascita per capire al volo che tipo di persona hai di fronte. Se veniamo da una famiglia disfunzionale intravediamo una familiarità in questi soggetti che è frutto dei condizionamenti passati, mentre se veniamo da una famiglia sana, non abbiamo gli strumenti per individuare psicopatici e narcisisti perversi in giro. Cioè, chiunque può cadere preda da queste persone. Possiamo parlare di responsabilità condivisa quando la relazione avviene tra persone sane, dotate di una coscienza. Chi non ha una coscienza non si pone alcun problema ad agire senza alcun tipo di limite e quindi è naturalmente irresponsabile, il che mi porta a pensare che i terapeuti non in grado di identificare che hai avuto una relazione con una persona dotata di disumana perversità caratteriale gettino la colpa su di te non al 50%, ma al 100%. Nella pratica ti dicono così: lui è sempre stato lui, SEI TU CHE NON HAI VOLUTO VEDERE. È evidente che questo approccio è una DISGRAZIA per chi vive nell’angoscia e nell’ossessione. Una cosa è comprendere cosa ti ha attratto nella persona (i varchi) per cercare di disinnescare la trappola nella tua psiche e altra assai diversa è dire “te la sei cercata” “avresti dovuto capire prima” oppure “ma se era così cattivo, perché non l’hai lasciato?”. Abbraccio grande a te!

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      5. Cara Claudileia,
        hai il potere di scrivere cose che le nostre orecchie hanno ascoltato per davvero, come: “Lui è sempre stato così, sei tu che…”.
        Sentirsi dire queste cose in terapia (dal secondo terapeuta per la precisone) ti manda ai matti. Per fortuna, mi sono sempre potuta rifugiare qui sul tuo blog, con te e con tutte le altre meravigliose persone.
        Grazie, grazie anche per la risposta di oggi, questo guizzo nervoso mi è balzato in mente stamattina
        e come vedi è ancora a farmi compagnia…
        Ti abbraccio

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      6. Cara Speranza, credo di aver capito quello che vuoi dire.
        Si riapre qui un discorso già aggoentatao tante volte sul blogvma ogni tanto esce fuori quindi significa che è un nodo ancora da sciogliere.
        Talvolta la gente che non sa o non capisce (o lo sa ma vuole giudicare) dice: “Eh ma te la sei andata a cercare però..”
        Se poi ci aggiungiamo che non eri la donna ufficiale (anche ae non sapevi la sua reale situazione)….voilà, ecco servito il piatto.
        Guarda, io in certi momenti ho avuto la sensazione che la mia storia di abusi fosse considerata di serie b perché non ero mai stata la donna ufficiale né del né del primo né io né del secondo, ho anche letto frecciatine varie e anche giudizi impietosi talvolta…soprattutto in relazione al secondo quando ho apertamente dichiarato che ho voluto comunque frequentarlo pur avendo capito che fosse un narcisista. Se non me la sono andata a cercare io….
        Apriti cielo, tutto questo non può essere ben visto dalla vittima che per anni anni e anni ha subito senza sapere..
        Ho cercato di spiegare che non c’era calcolo in me ma solo il desiderio di capire se potevo comunque avere un rapporto decente pur avendo la consapevolezza di aver a che fare con una persona disturbata. Pensavo che la conoscenza mi avrebbe aiutata a neutralizzare i tentativi di manipolazione ecc., insomma, ci ho provato.
        Purtroppo ho poi reliazzato che, consapevoli o meno, il rapporto è stato fatto sempre tossico e crea dipendenza a prescindere.
        Blume dice bene: la responsabilità dell’abuso è loro.
        La nostra riguarda noi stesse e quei varchi lasciati aperti dove Np è entrato con tanto di tappeto rosso steso.
        Gli abusi sono abusi in qualunque ruolo noi siamo state nella vita di Np…tuttavia a volte siamo viste come quelle donne che hanno soffrire mogli o compagne mentre la sofferenza è stata provocata dal narcisista e anche noi siamo state solo pedine del suo gioco perverso.
        Un abbraccio

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      7. Spirito cara, buongiorno e grazie per la tua vicinanza.
        Non è solo questo, in realtà. Mi rendo conto di non riuscire a spiegarmi bene come dovrei, vediamo se riesco a farlo meglio dopo.
        Un abbraccio grande e buona settimana

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      8. Carissima Speranza,
        condivido in pieno la tua osservazione, ne avevamo parlato proprio sul blog molti mesi fa e avevo postato un commento di contenuto molto simile.
        Se non ricordo male erano commenti ad una testimonianza sulla complementarietà.

        Rimango dello stesso parere, non per scaricare responsabilità, a volte ne prendiamo pure troppa, ma solo per mettere a fuoco correttamente il fenomeno.

        Sono farabutti, si sono introdotti in “casa” scassinando la porta e manomettendo l’allarme con l’intento preciso di distruggerci. Malvagi e vigliacchi approfittano della nostra umanità perché di questo si tratta, siamo semplicemente esseri umani, empatici per costruzione, fragili per definizione.

        Che dobbiamo imparare a difenderci e che dobbiamo sanare le nostre debolezze è condivisibile in pieno, ma non sono accettabili le chiamate di correo. E sul serio del senno di poi sono piene le fosse, non ha senso guardare la relazione dalla prospettiva attuale.
        Ripeto quello che avevo scritto al tempo, le fragilità personali possono costituire condizione sufficiente ma niente affatto necessaria per essere vittima di NP perchè loro si impegnano a fondo per mandarti a fondo.

        Un abbraccio speciale Speranza, sono felice per la scintilla di rabbia e felicissima di leggerti sempre più al riparo dalle dinamiche NP.
        Babi.

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      9. Carissima Babi,
        che grande piacere leggerti 🌸

        Ogni volta che scrivo “decorso”, per un attimo penso a te e a quando abbiamo adottato questo termine per definire il nostro percorso di ripristino… il tempo non sta passando invano e sono realmente felice di percepirti bene.

        Sono dei farabutti, Babi, veri e propri impostori. Incontrarli è una disgrazia, così come lo è incontrare terapeuti impreparati in materia di abuso da np.
        Vale allora la pena di ricordare che non bisogna mai abbandonare la speranza e l’impegno di ri-prendere a vivere con dignità la propria esistenza.

        Ricambio il tuo abbraccio speciale, abbi sempre cura di te.

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      10. Ciao,
        Riguardo a quello che sente Speranza, credo che la similitudine sia già stata portata da qualcun altro qui, ma mi va di ripeterla: mi sembra che la sensazione di impotenza, mista a rabbia, dolore, stupore allibito e senso di ingiustizia che descrive sia molto simile a quella che provano le donne oggetto di violenza sessuale che poi al processo si trovano messe sul banco degli accusati con domande tipo “che ci faceva in giro da sola a quell’ora vestita così ?”, etc etc… mentre un perito dalla sartoria di fianco al tribunale misura con gran precisione la cortezza (non la lunghezza 😉 ) della gonna che indossava al momento dell’aggressione (!)
        Non c’è bisogno di commentare, abbiamo tutti la stessa opinione di un tribunale che giudica così. E speriamo tutti che casi simili possano essere sempre meno, via via che le società si evolvono in meglio.
        Però queste cose sono accadute, e purtroppo accadono ancora.

        Vengo invece a me:
        L’altro giorno, di nuovo, l’estatica visione della felice coppietta (NP e nuova fiamma) si è stagliata davanti ai miei occhi.
        Loro stavolta non mi hanno nemmeno vista.
        Se prendessi appuntamento per poterli ammirare il più possibile in tutto il loro splendore, li incontrerei di meno.
        Lei è già giunta al traguardo della minigonna.
        Lo so che l’ha messa per lui, anche se lui non le ha chiesto ovviamente nulla, come è nel suo stile.
        Ecco, io non sono riuscita a non fare un commento acido su NP a un’amica che era con me, a cui avevo già cercato di raccontare che tipo è lui.
        Volevo li notasse, e mi supportasse.
        Credevo che la mia amica avesse capito, quando le avevo spiegato.
        Invece, davanti al mio commento, lei non ha detto nulla, ha solo cambiato discorso, forse anche un pò imbarazzata.
        E lei non è il tipo che si imbarazza facilmente.
        Ho capito che nemmeno con lei, che è tra i pochi con cui mi sono confidata, potrò d’ora in poi esprimere davvero ciò che sento.
        Che solo chi ci passa può davvero capire.

        Forse.

        Anzi, ora vorrei proprio soffermarmi su questo “Forse”…: spero davvero di non offendere nessuno ma solo di creare più comprensione tra tutti noi almeno qui… Vorrei aggiungere che anche davanti alle storie che emergono su questo blog, a volte capita che qualcuno faccia fatica a comprendere come quell’NP di cui racconta Tizia sia potuto diventare per lei una trappola così irresistibile e possa aver fatto così tanti danni e sia riuscito a illuderla per così tanto tempo…: io penso che questo accada perchè ciascuno di noi custodisce il suo più bel sogno di felicità e armonia nell’angolo più profondo del suo cuore bambino.
        I sogni dei bimbi sono spesso sì di una bellezza, ma anche di un’ingenuità disarmanti…
        E… beh, sappiamo che gli NP sono così bravi a scovare i nostri punti più vulnerabili.
        È inevitabile: spesso nel gioco di specchi ci restituiscono quindi proprio quell’immagine che per noi rappresenta il simbolo della felicità più pura.
        Ma a seconda dei vissuti e dei caratteri, ciascuno ha la propria.
        E spesso potrebbe risultare, appunto, molto ingenua, vista dagli altri, seppure bella.
        Quindi, quando io osservo la finzione mal fatta messa in piedi ai danni di un altro, per me può essere facilissimo scoprire il trucco e smascherare il prestigiatore, mentre per la vittima non lo è per nulla, ed ecco spiegato perchè è così difficile essere compresi nella profondità del dolore che proviamo, persino a volte da altre vittime che hanno subìto il medesimo trattamento, ma da un altro NP, travestito con una maschera diversa, più plausibile per i loro sogni e il loro vissuto.

        Non so se sono riuscita a farmi capire.
        Però è un concetto che mi frulla in testa da un pò, e oggi ho avuto lo spunto per esprimervelo.

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  25. Cara Speranza care tutte voi,
    Purtroppo noi abbiamo abbassato le difese davanti a persone senza freni inibitori.
    Questo è l incastro perfetto,null’ altro.
    Non sono voluta andare in terapia perché non mi fido di altri uomini imperfetti che vogliono entrarmi nel cervello…ma ritengo che se si ha fortuna questo mezzo sia estremamente efficace per aiutare a superare un abuso.
    Ieri quando ho visto la np in azione ..con il suo hoovering lovebombato..( addirittura una sua foto sorridente tra le nubi ..e solo per me ) ho tirato un respiro di sollievo.
    Mi sono immaginata ad aprile…com ero schiava delle sue stronzate,come la veneravo..mi poteva chiedere tutto.
    Poi ho visto la svalutazione subito dopo la mia ospitalità a 5 stelle…la sua scomparsa per 5 mesi con tentativi pigri di hoovering..pigri e sciatti.
    Ho visto me incredula…di aver ca….tale cretina…di averla compiaciuta..di averla adorata..
    Ho visto il mio rifiuto per lo sci,il mio autosabotaggio fisico..la pelle spenta..la concentrazione andata via…energie tolte.
    Ho fatto leva sull ultima cosa che ho…la dignità. La rabbia e la dignità.
    Sono salita in vetta con mio marito…che grazie a Dio è un bravissimo sciatore…e mi sono buttata .Un volo metaforico.Ricomincio da qui..non mi avrai mai più predatrice .
    Sabato prossimo ci sarà la prova più difficile. L incontro.
    Ma l incontro interiore c è già stato.
    Buona giornata a tutte🤗

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    1. Per Ribelle: hai detto bene, quando sono convinti di averti presa al laccio si permettono di sparire un pò come gli pare e riapparire pure in modo banale….tentativi di riaggancio pigri e a volte pure maldestri, solitamente con messaggi buttati là tipo “come va” (Np1 manco quello scriveva correttamente: scriveva “com’è va”..nemmeno lo sforzo di correggere il t9).
      Non hanno il senso dell’etica interpersonale ma solo quella del possesso e del controllo.
      Se proprio vedono che la “citrullona” che pensano di aver fregato ben bene non aggancia allora si sforzano un attimo di più, ma anche lì percepisci l’arrificio, la non naturalezza.
      Np2 dopo la sparizione estiva, vedendo che non me lo filavo di striscio” ha provato a mandarmi dei messaggi pseudo sentimentali con citazione di canzone di Battiato e dichiarazioni di nostalgia per i nostri “folli momenti” ecc.
      Io non ho l’ho riagganciato come voleva e da lì è partita la sua vendetta svalutante…con insulti pesanti a sfondo sessuale (mascherati da sue fantasie).
      Lei ora fa la finta gentile ma se tu ti mantieni ferma nella tua posizione vedrai che ben presto la sua vera natura verrà fuori. Non possono fingere a lungo ciò che non sono. È solo questione di tempo.
      Baci

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  26. PS ieri ho ignorato il suo tentativo di accalappiarsi i miei figli per la scuola…lei mi ha mandato tanti baci virtuali.
    Avevo un forte senso di nausea..come più volte ho letto nel blog.. hanno questo potere di farti percepire il condizionamento fisico.
    Ho superato due condizionamenti ieri..uno emotivo ..dovendo rispondere contromanipolando e non empatizzando.
    Uno fisico..dovendo superare una sorta di latente nostalgia sullo sfondo della mia nausea. Terribile.La nostalgia dell abuso.
    Oggi devo solo farmi forza per il 7.
    Ho il terrore di affrontarla.. ho pure annullato la lezione..e conoscendola verrà a cercarmi.
    Un abbraccio

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    1. Hai fatto benissimo a bypassare questo tentativo di accalappiarsi i tuoi figli….non li vuole solo per un fatto economico, magari fosse solo quello (e sarebbe già una schifezza)… farebbe con loro lo stesso che ha fatto con te, potrebbe persino cercare una complicità con loro e poi metterteli contro….come dici tu non hanno limiti, potrebbero fare di tutto, non si fermano nemmeno davanti ai bambini per gli scopi più beceri.
      Tienila veramente lontana dalla tua famiglia. Non permetterle di rovinare ciò che hai di più caro e prezioso.
      Loro soffrono di invidia patologica, devono distruggere gli altri per consolarsi della propria vita fallimentare che cercano di nascondere a sé stessi stessi e al mondo facendo scempio delle vite altrui. 🌼

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      1. Cara Spirito hai colto il punto.
        Io non voglio che abbia contatti con la mia famiglia.Non mi fido più.
        Anche il tono dei messaggi è inquietante..’forse avrò uno dei tuoi figli…’brividi.
        Ora sono connessa con la mia vocina e l ascolto.
        Siete proprio forti..vi auguro di cuore di trovare dei veri uomini..belle persone sincere.
        Io mi sono riconnessa con il mio ,a volte diamo per scontate le cose belle e rare che abbiamo.Invece quando si incontra qualcuno speciale e onesto bisogna tenerselo stretto e curarlo.
        La cura è alla base dell amore e dell amicizia insieme al rispetto.
        Quando una delle due manca,bisogna farsi subito due domande.
        Un caro abbraccio

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    2. Cara Spirito,
      ormai la cosa divertente è la sua prevedibilità. È come se sapessi già in anticipo le sue mosse,come dici tu..pigre,sciatte,false.
      Penso che si sia molto irritata perché non l ho resa partecipe del mio incipit montano.
      Cosi concentrata sul come mi sia sentita ,sulla mia tecnica.
      Ma sono sicura che si reputa insostituibile e che sia convinta di trovarmi lì in adorazione.
      Io sono stufa di tutto questo tempo perso.
      Oggi mi guardavo…devo risalire la china.
      Devo mettermi su..devo fare appello a tutta la mia resilienza.
      Veramente, care tutte voi…non so come abbiate fatto a sopravvivere ad una relazione amorosa con questi esseri.
      Siete delle guerriere.Mi dispiace aver letto dei giudizi sul vostro ruolo nelle relazioni.
      Siete solo vittime di esseri doppi e bugiardi.Stop.Non esistono mogli o amanti con questi esseri..esistono solo vittime.
      Io che stavo sprofondando nell abisso di un rapporto sadico con una AMICA..posso solo immaginare cosa abbiate provato.
      Ho letto la bellissima intervista di Claudaleia.Bisogna trovare in noi i pezzi ,metterli insieme e poi partire ..partire con noi stessi.
      Nell incontro con lo psicopatico, il viaggio è solo illusorio..è un biglietto di sola andata verso un incubo.
      Non solo rischiamo di perderci nel labirinto degli specchi,ma ammazziamo il nostro alter ego perché non lo cerchiamo più. Siamo ferme sul nostro ego riflesso nelle ombre che proietta il narciso.Scusate questa divagazione,ma ho provato questo leggendo l’intervista.
      Lei si è insinuata nei varchi ..ma non l ho voluto io.Come dice Claudileia, una persona sana non si aspetta mai di incontrare lo psicopatico.
      Un abbracio 🤗

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  27. Per Speranza: aspetto di leggere cara, ma credimi, ho capito quel che intendi, tu non eri quella che aspettava il princioe sul cavallo bianco e non eri una che stava male da sola. Ti mancava solo avere delle attenzioni speciali, e questo non è ne una colpa ne una debolezza.
    Np ha saputo intercettare questo e poi ha pian piano scardinato le tue difese emotive portandoti verso una dinamica malsana.
    Arriviamo a certi baratri senza quasi nemmeno rendercene conto tanto sono abili.
    Pensiamo che certi loro comportamenti che man mano emergono derivino da loro presunte sofferenze che noi vogliamo sanare dimostrando genuino interesse e amore.
    Niente di tutto ciò è riprovevole o segno di debolezza, anzi.
    Diciamo che forse dovremmo imparare ad ascoltare i campanelli d’allarme, a fermarsmci prima quando iniziamo a vedere certe crepe, a non giustificare a tutti i costi comportamenti palesemente improntati alla mancanza di rispetto.
    Più facile a dirsi che farsi….
    Io l’ho imparato solo ora, dopo due np che mi hanno ben mazzata ma mi hanno anche dato modo di capire dove sbagliassi nel mio rapportarmi.
    Ti abbraccio forte

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    1. Carissima Spirito,
      eccomi arrivata sui gomiti a fine giornata😊
      Dici proprio bene: non aspettavo il principe sul cavallo ed ero pure ben piantata a terra quando ho incontrato np. Ma certo non ero preparata a essere distrutta nella dignità e nella capacità di desiderare qualcosa di buono per me.
      Ho ignorato i campanelli d’allarme, suonavano così sinistri e al tempo stesso falsi, che era impossibile credere fossero veri.
      Tutto questo però non mi/ci rende “incastri” con np e tentare di farci digerire questa cosa, quando siamo ancora piegate dal dolore e con la mente annebbiata, è peggio di una tortura. Sul ripristino e sulla protezione successiva, ovviamente, non solo concordo, ma anche ritengo centrale andarci in quella zona d’ombra a vedere cosa c’è. Ma questo ancora non ci mette allo stesso livello di np.

      Sulla questione “ufficiale o no”, abbiamo ancora vissuto nel bel mezzo del caos creato ad arte da np, non pensi? Uno che dice che sta vivendo una storia così-tanto-per e invece ha una compagna stabile, l’altro che bersaglia di messaggi, festivi compresi e invita la prima sera in una casa che più da single non si può, ma poi è sposato con glifi. Ancora una volta, non ci vedi l’opera distruttiva di np in tutto questo? Oppure ci saremmo dovute trasformare in investigatori privati per vedere se np ci dicevano la verità oppure no?
      Quindi c’è poco da distinguere tra moglie e amante: si tratta sempre di marionette tenute in pugno dallo stesso burattinaio.
      Ti abbraccio Spirito

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      1. Infatti sono più falsi di una moneta da tre euro…..
        Quel che mi preme dire è che una volta capito l’inghippo, l’inganno, la manipolazione e aver elaborato un congruo periodo di sofferenza bisogna poi prendere atto che la persona è quella che è e non ci sono speranze e non torturarci più né tanto meno darci colpe.
        Voltare pagina insomma.
        A me parlare e riparlare è servito molto ma capisco che prima o poi bisogna proprio che li lasciamo stare alle loro vite, belle o brutte che siano, e non dobbiamo più metterci a confronto con questa o quella….chiedersi se con l’altra è più felice o no e se lei avrà o no lo stesso trattamento o meno ….
        Non è più nostro affare.
        Nostro affare è invece aver cura di noi, volerci bene, aprirci pian piano alla vita che é là fuori e ci aspetta e ci chiama a gran voce.
        Restare incatenate al pensiero di Np, a cosa fa o non fa o cosa pensa ci trattiene legate con quel filo invisibile che loro vogliono assolutamente non sia mai reciso. Ecco perché ad un certo punto dobbiamo farlo noi e se non lo facciamo la responsabilità di questo continuo dolore diventa solo nostra.
        Nessino qui ha mai parlato di corresponsabilità all’abuso, proprio no, ma di responsabilità verso noi stesse e il nostro benessere quello si, e solo noi possiamo averla.
        Un abbraccio

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      2. Assolutamente Spirito. Più che d’accordo con te (qui mai nulla del genere è stato detto, lo hanno fatto ben due psicoterapeuti… mica uno!!! Terribile).
        Baci

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  28. Un’ultima annotazione sul concetto di dignità per queste persone. Inesistente.
    Se volete ,l ho murata ad ottobre nel suo tentativo di hoovering a costo caffè in coda a suo cliente…non l ho più chiamata,più calcolata. Se qualcuno si fosse comportato così con me…due domande me le sarei poste…
    Sto anche vedendo lo stalkeraggio che fa ad un uomo che palesemente l ha messa a suo posto.Nulla…continua a fare commenti idioti e melliflui..senza risposte.
    Come si può pensare solo di avere uno scambio equo con persone così…impossibile.
    Peggio per loro.
    🤔

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  29. Carissime ,
    Ieri sera riflettevo sui vostri post in relazione alla mia vicenda.
    Per 45 anni ho scansato np,credo.Ho rotto molte amicizie per tirchieria,per disinteresse, per vedute diverse.
    Poi ho avuto l.incontro fatale…in un’ Eta’, con una maturità e una realizzazione che presumevo bastassero a rendermi impermeabile a queste personalità.
    La sociopatica mi ha colto di sorpresa.In un momento di rinascita…ero felice con mio marito e fuori dal tunnel dei bimbi piccolissimi.
    Ho tanti amici,conoscenze.. interessi ..come tutti,non avevo bisogno apparentemente di nulla.
    Eppure sulla mia strada così solare e di rinascita, l ho incontrata.
    È stato un viaggio verso l inferno,come a scardinare le mie certezze .
    Oggi sono qui molto consapevole ,molto scossa e immersa in un percorso di autoaiuto.
    Ho avuto la tentazione di andare in analisi,ma ho voluto sbrigarmela da me..come sempre nella mia vita.
    Ho rotto le scatole a 3 amiche ed ho incontrato voi..ho letto così tanto che se avessi avuto 20 anni avrei cambiato facoltà..
    Ora cosa credo di aver capito.
    Che non ci possiamo fare niente.L incontro improvviso è fatale, perché per una serie di coincidenze ambientali, psichiche, fisiche e chimiche..ci troviamo nello stesso posto.Noi sane ,l altro turbato e manipolatore.
    È una battaglia impari all inizio.Soccomberemo ,faremo e penseremo cose inconcepibili.Ma poi riemergeremo .
    Un ciclo quasi catartico.Perché questo essere in qualche modo ci avrà reso più forti e consapevoli.
    Non tormentiamoci con troppe domande.
    È capitato.Non l’abbiamo mai cercato.
    Baci a tutti

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    1. Cara Ribelle,
      hai scritto delle cose che condivido appieno….
      Anche io ho conosciuto il primo Np alla stessa tua età più o meno (avevo da poco compiuto 44 anni) e anche io stavo attraversando una fase di rinascita, dopo aver chiuso una storia molto lunga e sofferta che era durata otto anni e mezzo.
      Avevo preso una decisione difficile ma inevitabile perché avevo investito moltissimo in quel rapporto, venuto dopo la mia sperazione, ma purtroppo una serie di problemi, in particolare relativi alla famiglia di lui, hanno poi portato le cose a non proseguire.
      Avevo lottato con un leone per quel rapporto ma anche sofferto molto.
      Chiudere non è stato semplice ma mi aveva ridato la mia libertà e la possibilità di potermi rimettere di nuovo in gioco.
      Np1 mi ha colta in quel momento di grande desiderio di vivere qualcosa di forte e speciale con qualcuno che io considerassi veramente unico, e lui inizialmente (come tutti loro del resto) ha rispecchiato tutto ciò.
      Mi ha fatta sentire desiderata, e soprattutto mi ha dato quello che il mio ex era molto tirchio nel dare a livello di passione fisica, con lui ho scoperto delle “gioie” a livello sessuale mai provate prima.
      Mi sentivo fortunata e pensavo di aver davvero trovato una persona con cui iniziare un bel percorso.
      Avevo presente le nostre diversità, la differenza culturale e di età (lui 16 anni più giovane) ma vedevo anche le potenzialità.
      Non cercavo un nuovo compagno a tutti i costi..volevo solo sentirmi speciale accanto ad una persona altrettanto speciale, e poi pian piano avremmo deciso cosa fare.
      Un pò come faccio adesso a distanza con la nuova persona, con la differenza che lui invece era presente, potevo vederlo, toccarlo…era una cosa molto bella che mi dava tanta energia.
      Credo che anche tu abbia avuto questo dalla tua Np…la sensazione di aver incontrato qualcuno che ti ha fatta sentire unica e speciale ma che nella sua mente voleva solo distruggere la tua vita, che invidiava.
      Anche il mio np, ho poi capito, mi invidiava ferocemente, per aver concluso degli studi importanti mentre lui si era fermato al diploma professionale…si sentiva intimamente inferiore a me così come la tua Np si sentiva inferiore nel vedere che tu avevi qualcosa che lei non è mai riuscita a realizzare (un matrimonio solido).
      Da questo senso di inferiorità e vergogna profonda che ricorda loro il senso di indegnità e rifiuto provato da bambini verso una madre da loro percepita come onnipotente ma castrante si sviluppa la dinamica distruttiva malata che purtroppo caratterizza tutte le interazioni con loro.
      Anche io per riuscire a darmi una spiegazione alle assurdità che man mano ho vissuto con lui mi sono messa studiare come non facevo da anni…credo davvero che tante di noi abbiano maturato una conoscenza superiore anche a quella di tanti psicologi, come come ha detto Speranza, molti di loro non sono preparati a questo tipo di abuso e gettano sulla vittima la piena responsabilità di essere state dentro una simile situazione.
      Noi sappiamo che non è così, ma é di difficile da spiegare e da far comprendere.
      Dici bene….bisogna lasciar andare questa tossicità dalla nostra vita, capire che è stato un incontro fatale ma allo stesso tempo ci ha permesso di riconoscere alcune fragilità che hanno permesso a Np di agganciarsi e proliferare come un brutto virus.
      Fortunatamente siamo tutte persone molto forti, molto resilienti e capaci di ricostruirsi anche dopo essere state spezzate.
      Questa forza intrinseca, che i narcisisti bramano per poter sopravvivere, dobbiamo rivolgerla noi e non più a loro…invertire il processo energetico a nostro favore.
      Senza questo apporto, che può essere anche solo continuare a pensarli e a farsi domande su di loro, il loro potere diminuisce sempre di più fino ad esaurirsi.
      Un abbraccio 💗

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      1. Hai ragione Spirito..grazie💜ora devo lavorare sull estromissione dalla mia vita. Non dovrei parlarne più.
        Preso atto del suo non investimento emotivo ma del solo interesse opportunistico. E devo lavorare sulla mia centratura.
        Grazie di avermi raccontato la tua esperienza, è singolare come le dinamiche siano tutte simili.
        Ti auguro una bellissima giornata 🤗

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      2. Cara Ribelle non volevo dirti di non parlarne più, se senti di doverlo fare fallo….fa bene ripercorrere la varie fasi, ci aiuta a elaborare.
        Più che altro parlavo per me stessa….ripetere sempre le solite cose va bene fino ad un certo punto ma dopo un anno penso che devo iniziare a smettere, a guardare avanti e non più indietro. 😊
        Baci e buona giornata 🌸

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  30. Cara Spirito,
    Ho inteso bene ,tranquilla…era un invito a me stessa…perché anche ripercorrere il tutto mi fa perdere energie.
    Oggi sono in ansia perché sabato la rivedrò. Ma spero fortemente di avere una tale repulsione che tornando a casa..mi dirò ” è fatta…il cerchio si è chiuso”
    Anche io ti ringrazio perché i tuoi contributi di vita vissuta sono fondamentali per disinnescare le nostre dinamiche.
    Un caro abbraccio

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    1. Cara Ribelle,
      purtroppo per esperienza posso dirti che il cerchio non si chiude mai del tutto finché li vediamo e li sentiamo…..anche se non facciamo niente ma lasciamo che loro possano comunque raggiungerci in qualche modo…
      Purtroppo in certi casi come il tuo che frequenti le stesse piste di allenamento, o quello di Speranza che ce l’ha di fronte casa, o anche Blume che lo incontra occasionalmente al tango non é possibile staccarsi di netto e allora bisogna lavorare tanto sulla consapevolezza degli abusi, e a non volere più certe dinamiche svalutanti e mortificanti….ma io vedo che piano piano tutte noi stiamo andando verso la direzione giusta.
      Vedrai che sabato andrà tutto bene.
      Comunque ricorda che loro se possono ci proveranno sempre a riagganciarti, quindi guardia alta sempre 😊
      Un grosso abbraccio

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      1. Grazie Spirito cara.Ne sono consapevole per questo ho l ansia.Poi mi auguro che lei si ritiri e mi ignori..magari perché irritata dai miei ultimi comportamenti.Sarebbe bellissimo.
        La nota positiva di questo periodo è che ho incontrato voi e che ho un’ alleata nella mia amica advisor.Lei mi starà sempre vicina…questo è importante per me.
        Un grande abbraccio 💜

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  31. Si cara Ribelle è importante avere degli alleati che ti sostengono in questa vera e propria guerra…tante volte infatti si è completamente soli e Np vuole proprio questo: isolarti mentalmente da tutto e tutti ed essere concentrata solo su di lui. Quando li avevo intorno smettevo quasi di parlare con altre persone perché tutte le mie energie erano rivolte a loro.
    Per fortuna anche io grazie al blog ho trovato un posto in cui ho trovato l’appoggio e il sostegno giusto che mi hanno dato la forza di dire basta a tutto ciò. 💗
    Un abbraccio

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  32. Cara Spirito,
    a volte ci isoliamo per vergogna.
    Pensa a me..invischiata all improvviso in un una relazione con una donna -‘ amica’,che incomincia a invadere tutti i miei spazi anche mentali.
    Io con un lavoro ,una famiglia nel bel mezzo di un master..mi trovo a perdere tempo ed energie mentali.
    All inizio la mia amica d infanzia che è una farmacista ,ha subito notato questa forma di dipendenza chimica.Poi questa estate quando ho chiuso..e ho avuto vere e proprie crisi di astinenza è stato chiaro anche a me.
    All inizio però anche lei in buona fede pensava che mi fossi infatuata romanticamente.
    Come si fa a parlare con persone normali di una cosa anormale che non comprendi nemmeno tu?
    A settembre però ho rotto il muro del silenzio..ho chiesto aiuto a mia sorella, che l ‘ha subito bollata come tossica .
    Poi dopo aver visto tanti ciarlatani nel web ,ho incontrato questo posto meraviglioso.
    Ho letto finalmente articoli di spessore ed ho divorato le vostre storie.
    la dissonanza è andata via…pian pianino.
    Bisogna combattere la vergogna che ci buttano addosso o le ambiguità che creano per distruggerci.Non bisogna stare in silenzio.
    Un caro abbraccio
    Ribelle

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  33. Carissima Blume ti ringrazio per aver indicato il nome del dottor filippini del quale ho letto il fascino discreto del l’ambiguità – qualche volta ancora mi sveglio male, l’ansia mi acchiappa e scrollarsela è dura- leggere quelle cose mi è servito a tenere mente e piedi ben ancorati. Grazie ancora e un abbraccio

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  34. Buonasera ragazze… Non mi arriva più nessuna notizia da voi… Mi manca leggervi… Dove siete?Mi auguro vada tutto bene e che abbiate solamente deciso di prendere una pausa o meglio ancora perseguire i vostri obbiettivi di vita lontano da persone tossiche in genere… Intanto vi abbraccio e vi auguro una buona serata.
    LALLA

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