Il nucleo del legame traumatico: come la mente e il corpo rispondono agli abusi narcisistici

Libro: You can thrive after narcissistic abuse, Ed. Watkins, 2018, p. 59-62 .
Autrice: Melanie Tonia Evans
Trad. C. Lemes Dias

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Come veniamo traumatizzati dai narcisisti

La dipendenza dai narcisisti è tutt’altro che logica; è infatti un profondo processo fisiologico cellulare. Le pulsioni maniacali possono essere così estreme che sembra di morire letteralmente se non ci si ricollega in qualche modo a lui/lei – anche se solo attraverso il pensiero.

Nel suo libro Molecole di emozioni: il perché delle emozioni che proviamo, la Dott.ssa Candace Pert descrive come il nostro cervello crea neuropeptidi (catene di aminoacidi) che vengono distribuiti in tutto il nostro corpo. C’è un peptide diverso per ogni emozione, e le cellule del nostro corpo si agganciano letteralmente a quelle di cui ricevono regolarmente i flussi. Se proviamo regolarmente un senso di impotenza, ci sentiamo vittime e tutte le altre terribili sensazioni che si accompagnano ad abusi narcisistici – sensazioni che di conseguenza scorrono chimicamente attraverso il nostro corpo in grande quantità – il nostro cervello ci spinge ad andare alla fonte di quel neuropeptide e ad interagire con esso fino ad agganciarlo. Pensare al narcisista passa quindi a generare più sostanze chimiche di quanto il nostro corpo ne abbia bisogno. La Dott.ssa Pert afferma che quando i ratti sono in balia dei neuropeptidi, possono diventare talmente dipendenti che rinunciano al cibo, all’acqua e a ogni cura di sé per ottenere ulteriori dosi di peptide; e che i neuropeptidi causano una dipendenza maggiore di qualsiasi altro farmaco sintetico. Il lavoro della Pert è stato così innovativo che molti, compreso il marito e collaboratore Dr. Michael Riff, hanno creduto che avesse “stabilito il legame critico tra mente e corpo”.

Uno dei grandi risultati che il lavoro di Candace ha ottenuto potrebbe essere sintetizzato dalla seguente affermazione: “Il tuo corpo è la tua mente subconscia, che non può guarire parlando da sola.” Dal momento in cui ho sentito quelle parole qualcosa dentro di me sapeva che questa era la verità; sapeva ASSOLUTAMENTE che la vera guarigione doveva essere fatta attraverso il corpo e che i nostri programmi traumatologici non erano stati determinati dalla logica, ma nascevano a livello emotivo.

Affinché si verifichi un vero recupero, il ciclo peptidico deve essere interrotto e guarito, e questo non può avvenire a livello logico. Le radici affondano nel trauma originale che esisteva prima di questa ferita più recente; è il nostro vecchio Sé che cerca più dello stesso. Ed è questa sequenza che dovrà essere interrotta.

Questo ci aiuta a capire che la dipendenza, la voglia di riconnettersi con qualcosa che ci danneggia (in questo caso il narcisista), non è il vero problema, ma si tratta di un sintomo. È il trauma esistente che non è mai stato risolto all’interno del corpo la vera causa della dipendenza.

Lasciate che ve lo spieghi in questo modo: immaginate di aver ceduto e mangiato la grossa fetta di torta al cioccolato che avete provato ad evitare per tutto il giorno. Ora siete delusi da voi stessi. Sapete di aver sbagliato per aver mangiato tutte quelle calorie e vi chiedete: “Perché l’ho fatto? Non so controllarmi!”.  Un’ora dopo avete voglia di un altro pezzo e combattete con la vostra voglia… poi però trovate una scusa: “Domani vado due volte in palestra!”. A quel punto mangiate la torta e provate ancora più vergogna.

Logicamente, si potrebbe pensare che la prima “sgridata” vi avrebbe tenuti lontani da un’altra fetta. Ma non è andata così. Perché no? Il motivo è che, dato che probabilmente la vostra tendenza è quella di rimuginare molto (cavolo, lo facevo anch’io!), la vostra scarica peptidica di disgusto per voi stessi era così intensa che le cellule del vostro corpo rispondevano ad essa attrezzandosi per ottenere un’altra dose della loro droga preferita. Così siete stati costretti a mangiare quella seconda fetta per cercare di auto medicare (che è l’impulso che dà assuefazione!) il dolore del disgusto di sé. Il vostro cervello ha permesso che tutto questo avvenisse, inventando la scusa necessaria per intraprendere esattamente l’azione che avrebbe alimentato altri stimoli dannosi per voi.

La vostra mente è uno strumento inefficace quando gli impulsi onnipotenti di tutto il vostro corpo vi si oppongono. Come dice Joe Dispenza “il cervello segue il corpo”: la vostra dipendenza biochimica indurrà la vostra mente a trovare tutte le scuse necessarie per gratificarla “solo un’altra volta”. So quante volte sono stata costretta dalla mia dipendenza a tornare di nuovo dal narcisista, o a pedinarlo sui social media, o a chiamare qualcuno che lo conosceva, o a pensare a lui “solo un’altra volta”; anche se logicamente sapevo che collegarmi di nuovo alla sua energia mi avrebbe fatto cadere in ossessioni traumatiche che mi avrebbero portata a perdere interi giorni. Naturalmente, mi sono inventata ogni scusa per giustificare il mio comportamento, ma in realtà era il mio cervello che voleva produrre più dei terribili cocktail emozionali a cui il mio corpo era abituato.

Ora pensate al narcisista nella vostra vita, a qualsiasi impulso che avete in relazione a lui o alle emozioni intense che la vostra connessione con lui (o lei) genera… Cercate di comprendere ciò che sta realmente accadendo. Pensate alle sensazioni che vi provocano e ai più potenti sfoghi emotivi. Pensate a quel narcisista che vi invalida, che vi aggredisce verbalmente, che vi abbandona, che vi tradisce, che non si fida di voi, che vi accusa o che vi ferisce in modi indicibili che vi devastano. Qualunque cosa sia, queste sono le emozioni dalle quali tutto il vostro essere cellulare è diventato dipendente. Ora andiamo un po’ più in profondità: queste potenti ondate di dolore rappresentano le ferite non guarite, rimaste in sospeso nel vostro passato. Qui si trovano le ferite traumatiche che sono la causa principale dei dolorosi sbalzi chimici a cui il vostro corpo era già abituato prima che il narcisista entrasse nella vostra vita; queste includono le ferite che abbiamo acquisito dai nostri antenati o che ci sono state inculcate sin dalla nostra infanzia. Se il narcisista è il vostro genitore o un membro della famiglia, ecco che tali “cocktail chimici” erano già parte del vostro sistema nervoso, ben predisposti, il che significa che sono stati ereditati come parte delle credenze traumatiche dolorose del vostro antenato, che poi sono state trasmesse di famiglia in famiglia lungo le generazioni.

Ok, tornando ai giorni nostri… è evidente che non avete avuto un ruolo nella produzione di altre di quelle stesse esperienze traumatiche. Logicamente non andate a cercare per conto vostro e non è la vostra intenzione restare attaccati a ulteriori sentimenti di impotenza, di vittimizzazione, di abbandono, in balia della sensazione di non essere amati, di essere rifiutati, invalidati, trascurati, rimpiazzati, di essere irrilevanti, senza valore, di meritare di essere traditi e ingannati. Tuttavia, inconsciamente, cosa sta realmente accadendo qui? Cosa vi spinge davvero a non rompere il legame traumatico, e poi a restare lontano per sempre?

So che quando ho scoperto queste informazioni per la prima volta sono rimasta sbalordita dal fatto che non si tratta di una informazione comune. Mi sono chiesta quante cose cambierebbero o sarebbero inutili se l’informazione giusta arrivasse. Sicuramente, se le persone sapessero come liberarsi dalla dipendenza da peptidi e dalle terribili emozioni che distruggono la loro vita, ci sarebbe un bisogno molto ridotto dei cosiddetti “grandi farmaci”. Il mio caso da solo ha portato a una prescrizione di anti psicotici in meno.

La mia convinzione personale è che l’unità di misura migliore che possiamo avere deriva dall’esame della nostra vita. Se applicate queste informazioni sulla dipendenza da peptidi ai momenti della vostra vita in cui avete lottato per fare scelte salutari, questo vi farà capire perché e il quanto avete lottato duramente per guarire i vostri sintomi e uscire dal modello di abuso.

76 pensieri su “Il nucleo del legame traumatico: come la mente e il corpo rispondono agli abusi narcisistici

  1. Cara Claudileia ,come ben sai, ho intuitivamente capito la psicosomatica di questo legame malsano.Purtroppo in questo momento è il mio corpo a rimanere indietro.Non ho forze, ho la pelle spenta, non riesco ad allenarmi e dopo che mi ha svalutata sullo sci…scio male.
    La testa invece ha reagito all abuso, estromettendendola , ma ad un prezzo alto per il mio equilibrio .Sono stanca.
    Forse è anche lo stress di evitarla ogni weekend. Mi rendo conto chev qualche volta si palesa la dissonanza, e quindi la mia testa fa fatica.
    Ti ringrazio pubblicamente per avermi supportata con una tua risposta privata, quello scritto lo leggo quando appare la dissonanza o quando credo che io abbia esagerato o frainteso.
    Anche io sto evitando la psicoterapia o farmaci..perché credo nell autoguarigione guidata dalla conoscenza.
    Aver saputo dei fenomeni chimici che ci guidano o ci condizionano, mi ha dato molta autostima ed ottimismo.
    Tu sai con che strega ho avuto a che fare, non penso che sarei potuta uscirne senza danni.Grazie ancora cara Claudileia…per me mancano 2 mesi, poi cercherò di eliminarla dai social e dal cell.
    Un mare di abbracci

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    1. Carissima Ribelle, è importante comprendere che non si diventa dipendenti dalla persona, ma del tipo di sensazione/emozione/sentimento scatenano in te. Per provocare tutto questo sentire dentro di te usano intuitivamente le tecniche di manipolazione che abbiamo studiato fin qui. Ora, è evidente che il tuo corpo risponde di una certa maniera perché associa gli sci a chi ti ha insegnato a sciare, quindi è come se il tuo corpo si rifiutasse di ubbidire ai comandi della tua ex maestra tossica. Il tuo corpo non sta rispondendo a te come vorresti perché ancora è sotto l’effetto delle sue “direttive” e della dissonanza cognitiva. Non credo che lei sia la miglior maestra dell’universo, ma penso che per ora la cosa migliore è, oltre ad evitarla, circondarti di persone gentili e goderti ciò che ti offre la montagna nella sua bellezza. I bravi terapisti possono fare miracoli, quindi non sono assolutamente scettica. Il punto è trovare uno che comprenda la portata di un legame traumatico anche quando si tratta di alumismo con fini distruttivi. Ok, lei ti ha svalutata sugli sci… come svaluta mezzo mondo su qualsiasi cosa. La sua è una prassi collaudata che adopera da quando forse non eri ancora nata. Il punto è: davvero ha tutto questo potere? Tu potresti svalutare su tantissimi ambiti della sua vita, ma non lo fai perché hai un concetto più elevato dell’esistenza. Un abbraccio grosso a te e buona giornata!

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      1. Diciamo che quando mi ha detto la frase svalutante, la mia autostima ha subito un colpo ,ho preso un- altra lezione con un altro maestro e tale altre cose ho visto quanto lei non fosse così brava. Penso che quest anno sia molto svogliata in generale, anche forse perché l ho declassata e allontanata, in qualche modo ho allontanato anche un po’ la mia passione per questo sport ( forse per difesa , all inizio per autosabotaggio per non sciare proprio )
        Ora sto cercando il modo di staccarmi dall argomento narcisismo, ma non ci riesco. Però mi rendo conto che mi stanca tantissimo mentalmente, ormai credo di aver capito tutte le dinamiche, ma non trovo la forza di dirmi’ sai cosa c è…esco la incontro ,la saluto e vado con un altro maestro davanti a lei”
        Dovrei farlo.Visto che lei non si è fatto alcun problema a svalutarmi, a prendermi in giro e a non dimostrarmi amicizia.Ma sono bloccata.Questa cosa mi fa tanto arrabbiare.
        Ormai tutto è chiaro , tutta la mia vicenda è lineare.
        Manca quel qualcosa che mi riporti in vita…che mi dia le energie e mi faccia pure far fare una risata .Perché questa persona è un nulla…e non è possibile che mi abbia fatto questo.
        Ma per ora non ho la forza.
        Un abbraccio grande

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      2. Cara Ribelle, tu affermi: “non è possibile che mi abbia fatto questo!”. Ecco cosa ti porta a ripiombare nella non-accettazione, nella negazione dell’accaduto e quindi nel blocco. Le persone come lei ESISTONO, sono una realtà. Agiscono per tornaconti personali, per nutrire il loro narcisismo, per sentirsi potenti, perché hanno una vita vuota nonostante l’imballaggio molto ben confezionato, ecc. Tu non hai alcun obbligo di fedeltà con lei, non hai un contratto, non sei sleale se scegli un’altro maestro perché è un tuo diritto (stai pagando!) e in più fai un favore a tuo marito, alla tua famiglia e a te stessa dedicandoti allo sport che stavi imparando ad apprezzare per condividere una passione con loro. Quindi, non pensare a lei quando fai le tue scelte, ma a te stessa. Lei potrà guardarti brutto, potrà parlare male di te, potrà buttarsi per terra, potrà bloccarti, potrà triangolare con altre allieve e il diavolo a quattro ma… è a te stessa che dovrai dedicarti da ora in poi. Poi staccarti dall’argomento narcisismo soffermandoti sugli articoli che parlano di guarigione e su come ripristinare il tuo Io grazie ai tuoi personali valori. Finché sarai preoccupata su cosa penserà lei quando andrai da un’altro maestro resterai in questa modalità auto bloccante. Hai tutto il diritto di guardarla in faccia e dire, nel caso in cui ti cerchi: “Sì, ho un altro maestro… be’????” Lei per caso rende conto della sua vita a te? Non credo proprio!

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  2. Grazie Claudileia cara, hai ragione mi autoblocco.Da ora in poi tirerò dritto per la mia strada,penso che lei abbia capito che mi ha persa e spero che mi aiuti, tenendosi alla larga.Sicuramente sono tutti meccanismi inconsci, penso anche che io abbia sempre sperato di aver frainteso tutto, di darle un ultima possibilità.
    Invece il male esiste, l invidia esiste, la disumanità pure…devo accettare che ho incontrato un concentrato di schifo e devo chiudere questo capitolo.
    Un grazie di cuore

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  3. Ribelle, per quanto possa sembrare grave tutto quello che hai vissuto, tutte le tecniche che puoi trovare sul web per allontanare i cattivi pensieri come cantare ad alta voce, contare, descrivere minuziosamente quello che vedi ecc. aiutano un sacco.
    Quando sapevo che avrei passato del tempo con il padre dei miei figli alle feste di compleanno, sceglievo una canzone e ogni volta che me lo ritrovavo accanto me la cantavo in testa cercando di ricordare tutte le parole… L’attenzione doveva rimanere sulla canzone nella mia testa… se finiva su di lui, canticchiavo il motivetto per qualche secondo e poi riprendevo a cantare nella mia testa… oppure fissavo un ogetto e lo descrivevo minuziosamente nella mia testa…
    Giuro che funziona…
    Nessuno ha il diritto di farti stare male e tu hai il diritto di non concederle nessun perdono… nessun’altra possibilità di ferirti e di continuare la tua vita serena.
    Se torno con la mente a tante situazioni vissute con il mio NP, credo che lui abbia ferito più “amici” di quanti immagino… e infatti non ha amici…
    Siamo tutte dalla tua parte… sii coraggiosa e non colpevolizzarti, sminuirti o metterti in discussione
    Un abbraccio!

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  4. Cara Francesca grazie di cuore , seguirò il tuo consiglio, non ci avevo pensato!Sabato che è il giorno del possibile incontro, mi preparo il mio bel mantra e vado…
    Ti ringrazio tanto ,anche perché la mia situazione è niente rispetto alla tua e hai danni che hai avuto.Sei coraggiosa , credimi …so cosa avere dei bimbi piccoli! Spero con tutto il cuore che troviate la serenità che vi meritate!
    Sicuramente il tuo np sarà solo ed arrabbiato! Solo ora che è caduta la maschera, ho visto la rabbia e il caos di questa persona. Purtroppo qualsiasi sia il livello di relazione con cui entriamo in contatto, sono dannosi oltremodo.
    A volte mi sono sentita infantile per il modo con il quale ho subito gli eventi, mi sono vergognata, sono stata confusa.
    Ora ho accettato la verità, cioè che noi persone sane siamo travolte da costoro,non possiamo fare niente.
    Se avessi potuto cambiare montagna…l avrei fatto.Pensa che uno dei suoi amici è un mio vicino di casa ( che mi ha pure presentato) e per mesi ho avuto il terrore di rincontrare ( perché? non lo so…perché legato a lei, al suo mondo dove la stimano, ad una possibile campagna diffamatoria che magari ha imbastito alle mie spalle)Anche di questo non dovrei curarmi,tanto sono amici suoi!
    Come ha detto Claudileia, a volte ci sabotiamo e blocchiamo da soli.
    Credo che per me sia giunto il tempo, di sforzarmi a combattere l idea paurosa che ho di lei per liberarmene e magari ridere.
    Ti abbraccio e ti ringrazio di avermi dedicato un pensiero.

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  5. C’è un condizionamento mentale che va oltre la decisione razionale e convinta di espellerli dalla nostra vita. Il problema è, poi, quasi sempre, nel post-np, tornare a vivere con sensibilità e non come se fossimo dentro una bolla. L’ultimo regalo di np è questo. Ce lo fanno per forza, per cui tocca prenderlo, guardarlo, lavorare perché si trasformi in altro.
    Np, come tutte le fonti di dipendenza (comprese droghe pesanti e cellulari e videogiochi e cavalli etc), lavorano sulla necessità altrui di avere forti dosi di adrenalina a disposizione. Il nostro corpo si è talmente abituato a secernere questa sostanza, come anche altre sostanze connesse con un senso di piacere, solo attraverso l’input esterno, che non riesce più da solo a produrne (o ne produce troppo poche). Servono dosi massicce di adrenalina per avere la sensazione di stare bene. Qui ci esponiamo alla dipendenza, a una dipendenza concreta, fisica e mentale: proprio mentale (perché la nostra mente va sempre lì) e fisica (perché non abbiamo energie senza fonte esterna).
    L’aggancio con la dimensione psicologica è un passo breve: c’è da comprendere anche perché si ha bisogno di input esterni per ravvivarsi, perché mai non bastano i motori emotivi interni, perché non si trovano motivazioni forti al nostro interno.
    Secondo me, un problema comune fra noi qui (non riguarderà tutti, ma secondo me non pochi) è una mancanza di “agentività” (agency): la carenza, cioè, della capacità di attivare le proprie energie interne o di attingervi, la bassa fiducia di poter trasformare la realtà intorno a noi e in noi stessi, la scarsa consapevolezza di poter modificare il nostro scenario interno. La droga mentale che produce effetti sul nostro corpo (messi in luce anche dall’articolo) e sul nostro cervello cervello dal punto di vista bio-chimico + queste nostre difficoltà psicologiche possono spiegare la lunghezza del percorso di disintossicazione da np, i molti passi indietro, la sensazione di non farcela. Non dobbiamo né aver fretta né spaventarci, ma solo lavorare facilitando tutte le azioni che siano utili a recuperare energie interne (senza le quali, sarà ben difficile il distacco mentale da np): qualsiasi mezzo (cantare, pensare ad altro in sua presenza, costringersi a pensare ad altro se np viene in mente fosse anche contare 100 volte quanti piedi ha davvero il centopiedi…. io normalmente mi metto a studiare qualche argomento che mi serve per scuola,poiché faccio l’insegnante… deve essere qualcosa che, come giustamente dice Francesca, impegni attivamente il cervello: la tv quindi non funziona…). Quando ci distacchiamo da np, cadiamo in una sorta di trans da cui facciamo fatica a risvegliarci. A me sembrava di essere sensorialmente morta. Nulla aveva sapore né odore. Niente sembrava avere senso. Pensavo mi mancasse proprio lui, troneggiante nei miei pensieri, però, come dice Claudileia, la dipendenza non è dalla persona ma dall’emozione e dall’esaltazione che ci ha fatto provare: innanzitutto, capire bene questo: è importante, non solo perché è vero, ma anche perché aiuta a relativizzare np. Np è uno strumento attraverso cui noi ci droghiamo, in sostanza: smettere di drogarsi o di pensare alla droga o comportarsi come dei drogati, questo è il punto. Recuperare energie dall’interno. Superata una fase di astinenza (anche dipendente da quanto incrociamo ancora np nella nostra vita, non vederli ovviamente aiuta), va sicuramente un po’ meglio. Ma poi occorre lavorare su se stessi, sulle proprie carenze, perché il punto è qui. La maestra di sci di Ribelle l’ha svalutata, certo: ma il punto non è più quanto è stronza lei a fare questo o indignarsi perché fa una cosa stronza del genere, o rimanerne delusi (anche perchéfanno sempre le stesse cose, loro), ma è semmai quanto ci sentiamo sviliti dalla mancanza di approvazione di np.
    Almeno, questa è la mia esperienza.

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    1. Sottoscrivo, carissima Blume! Mi aggancio a questa tua frase “a me sembrava di essere sensorialmente morta” per aggiungere una considerazione: i narcisisti ci svuotano dai nostri contenuti migliori e si appropriano per vendersi al meglio agli altri. Tutta l’energia che sprizzano subito dopo aver chiuso le loro storie (si fa per dire!) e iniziato un’altra (o continuato, visto che prima di lasciare qualcuno preferiscono cornificare!) proviene dalla vecchia fonte: sanno che la vecchia fonte di nutrimento sta soffrendo per loro, controllando le loro mosse, auspicando una loro chiamata, sforzandosi per non cercarli, per non pensarci, per andare avanti in qualche modo. E come fanno a sapere tutte queste cose? Perché sanno che sono EMPATICHE, sensibili agli altri e propense a donarsi più del dovuto. Un’empatico non molla niente a cuor leggero e lotta fino all’esaurimento psicofisico perché la sua visione di mondo prevalga su quella perversa, per questo viene individuato dai signori n.p. come fonte di nutrimento certa. Se da una parte abbiamo la sensazione che abbiano fatto tabula rasa dell’Io che conoscevamo prima, di quel che credevamo fosse il meglio di noi, dobbiamo anche riflettere che quell’Io che conoscevamo e che credevamo consolidato prima di loro, si è sentito attratto proprio dalla loro oscurità e da tutte le sensazioni altalenanti che ci hanno fatto provare, tra le quali le scariche di adrenalina. Perciò credo che per tutti noi che ci siamo sentite sensorialmente morte, la speranza sta nel comprendere che tutto ciò che ci è stato portato via da un n.p. era roba poco consolidata per noi e che nelle sue mani durerà un soffio: ok, ci ha rubato un sacco di energia… ma l’energia che ci ha rubato non era ancora quella vera, durevole nel tempo, matura e consapevole. Si trattava di un energia che vibrava quando attivata in modo disfunzionale, dunque canalizzata male. Molte persone ripetono per anni e anni di aver perso tutto e di non riuscire a provare niente di ‘simile’ per nessuno dopo il passaggio dell’uragano narcisista nelle loro vite. Penso che dobbiamo chiederci cosa effettivamente abbiamo perso e se davvero ci serviva. Se il nostro Io era talmente malconcio da vedere in loro qualcosa di infinitamente bello e sublime, allora forse era meglio che se ne andasse finalmente via col narcisista per cedere spazio a tutte le novità che siamo in grado di inserire dentro di noi affinché la nostra vita venga vissuta pienamente e lontana mille miglia dalle stampelle che ci porgono il nostro cervello quando condizionato dalla dipendenza biochimica. Ti abbraccio forte! Buona serata!!!

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      1. Concordo con ciò che dici. L’energia che sfoderano dopo averci abbandonato è la nostra, è quella che ci hanno rubato, e che sperperano in un attimo. E’ la forza che traggono dal saperci stare male. Non sanno sostenersi con energia propria. E concordo che dobbiamo trovare in noi un’altra energia, non disfunzionale o a servizio del disturbo altrui. Come diceva non mi ricordo chi, mi pare O. Wilde, la vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni (malati, aggiungo io) degli altri.

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    2. Cara Blume ,non posso che concordare con tutti i passaggi.Purtroppo come hai ben detto, il post np ci lascia interdetti ed esausti.Mi reputo una persona molto razionale, ma mai come in questo momento mi sento vittima degli avvenimenti. Avvenimenti anche stupidi , se decontestualizzati,infantili nelle proprie dinamiche ..ma sfuggenti alla comprensione logica.
      Come mi ha scritto Claudileia, frequentando un np entriamo in contatto con la nostra ombra.
      Ho sperimentato questo incontro e la sua forza distruttrice.
      Ora mi chiedo quanto di me ci fosse in quello spietato gioco di specchi e proiezioni, che cosa mi piacesse.
      Non mi piace sentirmi così debole, ora.
      Lei è stato un mezzo per dialogare con questa ombra.
      Forse è da qui che devo ripartire..lei un mezzo…lei non è niente .Ma io perché stavo vendendo l anima al diavolo?
      Cara Blume, la verità è che il mio no contact era perfetto quando sapevo di non incontrarla, questw sue apparizioni sono state molto disturbanti anche se illuminanti.
      Quando mi ha fermata stringendomi, dicendomi mi manchi, e poi svalutandomi, ha riassunto il ciclo narcisistico in 5 minuti.Mi è servito per toccare la realtà. Purtroppo ora so che ha cercato di distruggermi, e quindi la temo.
      Certo non può fare nulla che io non voglia, ma le mie energie sono ancora tese ad evitarla .La dissonanza è quasi scomparsa, rimane questa poca volontà di recuperare le mie forze.
      Anche io trovo conforto studiando e aggiornandomi..sono solo diventata fredda nei confronti degli altri, vedo narcisi ovunque .
      Sicuramente finita la stagione, eliminero’ tutti i contatti.
      Non fraintendermi, non mi ha buttata giù la battuta svalutante sulle mie capacità sciistiche, ma la cattiveria inaspettata detta col sorriso di sfida , dopo che mi aveva fatto pena.Come sempre, un gesto improvviso ,violento e calcolato nella sua perfidia che si è conficcato nel cervello al punto di sbagliare le curve.
      Eri tu che mi dicevi che potevano portare sfortuna…mi ricordo un episodio del tango…
      È vero…l agitazione mi ha fatto deconcentrare.
      Prendo con filosofia questo ,spero ,ultimo periodo di discesa negli inferi..
      Un caro abbraccio

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      1. Sempre dopo il complimento o la compiacenza, debbono colpire: è un modo per negare la tua importanza, e con questo metodo: portarti in alto (“mi sei mancata”) e poi buttarti giù (svalutazione sciistica). Np una volta mi ha mandato un messaggio di auguri in ritardo di un paio di giorni,dicendomi: carissima,donna speciale, auguri! (porta in alto), però scusami se non te l’ho mandato il giorno giusto, cioè non l’ho scordato, avevo preparato l’augurio, ma me ne sono scordato per le mille cose da fare (ti butta giù: mille cose sono più importanti di te). La tecnica è questa, quella allumistica, che, oltre a ferire, confonde (due messaggi in contraddizione tra loro).
        Il no contact era perfetto quando sapevi che non l’avresti incontrata: ha ancora potere su di te, riesce a farti sentire inadeguata (loro obiettivo primario) .
        Sono certa anche io che attraverso di lui hai incontrato una tua ombra, è così. Accoglila, accettala, dialogaci, non averne paura.

        Un abbraccio

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  6. grazie e ancora grazie Claudileia per questo bellissimo articolo di Melania Tonia Evans, la adoro, leggo tutti i suoi scritti qui sul blog. è una delle mie autrici preferite, molti suoi articoli passati mi sono piaciuti moltissimo. vi leggo sempre, un caloroso abbraccio per te mia cara Claudileia, e tanti saluti per voi tutti carissimi: Spirito Libero, Ribelle, Melisenda, Gianni,Oliver, Swa, Lucia Bennet, Patrizia,Daniela,ecc…

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  7. Carissima Claudileia, questo articolo e’ la risposta a tutte le mie domande, adesso so perche’ mi sento cosi’….so perché sono caduta nella trappola del narcisista, so perché mi sono fatta distruggere…..perché’ ero ferita, ero già ferita prima che lui comparisse nella mia vita. Lui ha fatto il resto, posso dire che ha completato l’opera. Grazie di cuore Claudileia.

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  8. Cara Blume grazie, sicuramente mi impegnerò molto di più nel mio percorso di allontanamento .Come sempre confrontarmi con voi mi ha dato più determinazione, sono fortunata 😊
    Per Claudileia .Cara Claudileia avevo letto il tuo articolo sugli allumisti. Vedo che molte di noi sono incappati in questo genus di np..sarebbe bello se ci potessi dare qualche indicazione ulteriore su questa manipolazione terribile.
    Un abbraccio a tutti voi

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  9. Cari tutti/e,
    spero di cuore che il vostro percorso proceda bene ma da quello che leggo vedo che c’è tanta volontà di tirarsi fuori da dinamiche tossiche, nonostante sia difficile, e questo è il segno che stiamo finalmente mettendo noi al primo posto nella nostra vita e non più una relazione malata o disfunzionale.
    Per me la conseguenza più difficile da superare nel post chiusura (da me voluta con entrambi gli Np, non subita, per fortuna) è stato il senso di inadeguatezza che mi hanno trasmesso con i loro comportamenti svalutanti e reiterati nel tempo. per cinque lunghi anni ho permesso ai due Np di farmi sentire una persona che vale poco, che non merita di avere accanto un uomo davvero innamorato, che va bene solo per un divertimento occasionale.
    Fortunatamente non sono mai caduta nella bolla che mi isolava dal mondo, in entrambi i casi dopo la chiusura (ma anche nel durante, quando sentivo che non ricevevo quello che desideravo) mi sono data da fare per rimettermi in gioco in conoscenze nuove (sia amicali che sentimentali) perchè avevo capito che se mi fossi chiusa in me stessa (già di mio non sono un animale sociale) l’avrei data vinta a loro e al loro desiderio di sapermi isolata e sofferente, in perenne attesa di un loro ritorno.
    Devo dire però che ogni persona è diversa da un’altra, io qui porto solo la mia esperienza, ma c’è chi ha bisogno di più tempo ed elaborazione per rimettersi in gioco nei rapporti. E’ normale e secondo me nessuno deve sentirsi “sbagliato” perchè magari dopo un anno o anche più non ha trovato forza e motivazione per riaprirsi alle consocenze.
    Questi rapporti purtroppo ci mazzano pesantemente, ci fanno credere (erroneamente) che se siamo state in certe situazioni così svalutanti probabilmente non meritiamo di meglio. Ecco, credo che innanzitutto bisogna lavorare molto su questo, sulla consapevolezza cioè che non eravamo noi le persone inadeguate, ma loro, che hanno riversato su di noi il loro stesso senso di inadeguatezza.
    Loro ci vedevano con tutte le nostre qualità, la nostra energia, la nostra straordinaria capacità empatica, il nostro saper essere resilienti e forti…tutto questo era troppo e hanno dovuto svalutarci per poter in qualche modo abbassarci al loro livello.
    Nella mia ultima relazione a distanz,a che ho da poco concluso, mi sono accorta che la persona ad un certo punto ha cercato di sminuirmi perchè non era capace/non voleva portare le cose sul piano reale e quindi aveva bisogno di far sentire me non all’altezza della situazione.
    Non è stato semplice capire questo meccanismo perchè in apparenza era sempre “carino” e stavo per cadere nella trappola di chi viene tenuto in perenne attesa di qualcosa che non accadrà mai…fortunatamente tutto il lavoro fatto nel frattempo su di me mi ha dato la forza di fermare le cose prima che si trasformassero in una dipendenza, e sono molto contenta di averlo fatto e di scoprire che tutto sommato, nonostante quel pizzico delusione che normalmente si prova in casi simili in cui avevi investito delle speranze, mi sento molto a posto con me stessa, con zero sensi di colpa (ho chiuso mentre non stava tanto bene) ma pensando a ME per prima e al mio benessere psico emotivo. E domani finalmente vedrò una persona che aspettavo da molto tempo di incontrare, persona che in quest’ultimo periodo mi ha fatto capire la differenza tra una persona realmente coinvolta e una che non lo è. Come sempre non posso sapere se andrà bene o male ma sono contenta di aver fatto una scelta per la mia felicità.
    Un abbraccio a tutti

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    1. Cara Spirito ti auguro di trovare una bella persona, sincera e attenta .
      Purtroppo gli incontri sono frutto del caso e della fortuna, ma molto dice il nostro sesto senso, quello che a volte mettiamo a tacere.
      Anche io mi sono riaperta all amicizia, ma una l’ho già allontanata perché mancava la reciprocità ..altre le sto valutando ma con leggerezza. Ringrazio Dio di non essermi aperta con la np …vuoi perché non ho scheletri nell armadio , vuoi perché si annoiava.Alla fine ti rendi conto di quanto siano superficiali e vuoti gli scambi con loro!
      In bocca al lupo 💜💜

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      1. Grazie cara Ribelle,
        stai facendo un buon lavoro e sei capace di respingere situazioni in cui senti che non c’è una vera reciprocità. Gli Np ti illudono all’inizio che ci sia ma è solo lo stratagemma per legarti e poi iniziare piano piano la loro opera di erosione identitaria e svalutazione
        Purtroppo più si investe a livello emotivo in questi rapporti più è difficile superare il trauma. Io infatti ho notato che sento molto di più la difficoltà a liberarmi mentalmente dal primo Np, di cui ero molto coinvolta emotivamente, e decisamente meno dal secondo, per il quale avevo una pur forte dipendenza mentale ma non affettiva.
        Spero davvero di passare un bel weekend con una bella persona…e poi…chi vivrà vedrà, 😘
        Un abbraccio

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    2. IO PROBAILMENOTE AVEVO TUTTE LE MIE FRAGILITA ANCORA PRIMA DI CONOSCERLO …AVVO 17 ANNI . HO VISSUTO CON QUESTO ESEMPLARE PER BEN 40 ANNI . PERò AVEVO ED HO ANCHE DELLE QUALITà ,CHE NON SAPEVO QUASI DI POSSEDERE .ORA SONO SPESSO MOLTO STANCA E SENZA ENERGIE . CON QUESTO ARTICOLO HO CAPITO ANCORA QUALCOSA IN PIU. IN QUESTI ANNI HO IMPARATO MOLTISSIMO SU QUESTO ARGOMENTO . VOI MI AVETE ILLUMINATA .GRAZIE A TUTTE VOI UN FORTE ABBRACCIO

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    3. Cara Spirito Libero, ho letto il tuo lungo messaggio, e hai ragione su tutto. Ognuna di noi ha una capacità di ripresa soggettiva, dipende molto da quanto abbiamo investito su queste persone disturbate. Ci vuole tempo….l’affetto sincero delle persone care, nuove conoscenze e perché no, un nuovo amore….Sono molto felice per te che domani incontrerai una persona nuova ed io ti auguro tutto il bene del mondo ( ovviamente, tienici aggiornate 😊) un forte abbraccio, buona serata.

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      1. Cara Lucia grazie…
        Il weekend è stato molo bello e lui è una persona dolce, solare e affettuosa come piace a me.
        Dopo tanto tempo ho provato tranquillità nello stare con qualcuno mentre quando avevo a che fare con i narcisisti ero sempre in ansia per qualcosa.
        Forse ha giocato a favore anche il fatto che lo conosco da molto tempo (almeno due anni e mezzo) , e questo ci ha sicuramente permesso di conoscerci meglio e di capire che c’eravamo l’uno per l’altra. Arrivare all’incontro non è stato semplice perché varie volte abbiamo rimandato e avevo paura che fosse anche lui un allumista, tanto che ad un certo punto avevo preso pure le distanze ma lui ha fatto di tutto per non perdermi e poi si é impegnato a venire e lo ha fatto.
        Io di certo sento che avrò bisogno ancora di tempo e molte dimostrazioni di vero interesse prima di fidarmi del tutto ma per ora direi che è stato fatto un primo passo importante a portare le cose nel reale…cosa che invece ho capito l’altra persona che stavo conoscendo a distanza non avrebbe fatto…infatti appena l’ho messo alle strette chiedendogli una data vederci é stato vago e poi ha iniziato a non scrivermi più come prima…da quello ho capito come stavano le cose e ho chiuso senza rimpianti.
        Vedremo come prosegue 💗
        Un abbraccio

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      2. Buonasera cara Spirito Libero, e buonasera a tutte voi. Vorrei condividere conte e con voi tutte una cosa che mi e’ successa oggi: ero in macchina, stavo guidando, quando, ad un certo punto, alla radio hanno messo una canzone che mi ha ricordato lui…..il respiro mi si e’ fermato, ho provato una nostalgia struggente, mi veniva da piangere. È’ passato un anno da quando l’ho visto per l’ultima volta, 8 mesi da quando ho adottato il no-contact. Non ho fatto nulla, e non intendo tornare indietro, mentre continuavo a guidare, mi sono imposta , con le lacrime agli occhi, di non pensare ai momenti belli….ma a quelli brutti, al male che mi ha fatto, solo così’ mi sono ripresa. Mi chiedo, quanto tempo ancora ci vorra’ per riprendermi completamente, quanto tempo…per non pensare più alla nostra storia, a lui…..che mi ha cambiata completamente. Un caro abbraccio a tutte😘😘

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      3. Siamo state derubate dell’innocenza…
        Ci vorrà un po’ prima di fare pace con noi stesse e tornare a stare bene…
        Ricorda che non sono ricordi di momenti belli CON lui ma NONOSTANTE ci fosse lui… erano momenti belli CON te stessa, perché eri in pace con te, la tua innocenza, il tuo ottimismo e la tua capacità di accettare gli altri così come sono…
        Torneremo a stare bene con noi stesse e con i nostri ricordi…
        Ti abbraccio!

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      4. Grazie Francesca….torneremo a stare bene….non vedo l’ora…..quella di oggi e’ stata una piccola crisi di astinenza, un ricordo, solo un ricordo….che mi ha riportata indietro. Ho sentito il rumore delle lacrime, quella musica bellissima me l’ha fatto sentire vicino…ma non sara’ più vicino a me, perché l’ho voluto io quando ho capito che il suo era un amore malato, tossico, una dipendenza che mi avrebbe annientata. Tu mi puoi capire. Un forte abbraccio.

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      5. Cara Lucia, il tempo che ci vuole è molto soggettivo e dipende da diversi fattori…il tipo di rapporto, la durata, l’investimento emotivo…
        Se la cosa può consolarti anche io ho avuto rigurgiti di nostalgia del mio primo Np a distanza di due anni dal mio no contact…ma credo facciano parte del processo e quindi non mi faccio turbare più di tanto…
        L’ultima volta è stato vedendo ual semaforo macchina che era come la sua e dentro c’era un tipo con i capelli tagliati come i suoi che io vedevo di spalle…ecco, mi sono venute in mente di colpo tutte le sensazioni legate ai nostri incontri, a quanto fossi attratta da lui ecc…
        Ma è durato giusto il tempo di quel semaforo…
        Voglio dire…probabilmente nel corso della vita ci capiterà ancora ogni tanto di avere dei flash che ci riportano a loro, l’importante è non dargli un peso eccessivo e andare avanti…
        Un abbraccio

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      6. Cara Spirito Libero hai ragione. Ma ieri mi sono resa conto che non sono guarita, che basta un flash , anche piccolo, per riportarmi indietro. In questi cinque anni , lui mi ha dato tantissimi motivi, tantissime occasioni per lasciarlo, ma io ci sono sempre ricascata perché non potevo stare senza di lui, senza il mio ” aguzzino”, la mia dipendenza affettiva era immensa. Poi, l’anno scorso, dopo aver letto tanti articoli , testimonianze , dopo aver raggiunto la piena consapevolezza di quello che mi stava succedendo, ho trovato finalmente il coraggio di lasciarlo definitivamente. E ieri, una canzone, tanti ricordi, e sono stata di nuovo male. Oggi ho razionalizzato, diciamo così, e la crisi di astinenza e’ passata. Come dici tu….andiamo avanti. Un forte abbraccio.

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      7. Cara Lucia, la tua guarigione è già iniziata quando hai deciso di dire “basta” al rapporto tossico…primo fondamentale passo per uscire dalla dipendenza.
        Come tutte le dipendenze 8ad esempio le droghe) la mente ha bisogno di tempo per abituarsi a “stare senza” la sostanza dannosa (nel nostro caso il narcisista), ecco perchè è così importante il no contact, non guardare foto, social e stati su whatsapp o altre app.
        Non è facile, tante di noi lo testimoniano…a volte ci diciamo “non voglio più questa persona nella mia vita quindi che male può fare dare un’occhiata su facebook per vedere come gli va”?
        Eppure, anche quello è un modo per darsi una “dose” tossica…il narcisista lo sa e apposta lascia segnali ambigui che poi ognuna di noi interpreta a proprio uso e consumo…anche se magari è solo un nostro film mentale, ma loro vogliono proprio questo: che noi continuiamo a pensarli SEMPRE, anche se non ci facciamo più sentire da loro o abbiamo bloccato i numeri.
        Dobbiamo comprendere che ogni minimo spiraglio lasciato aperto è pericoloso e può farci ripiombare nella dipendenza…
        Purtroppo le canzoni alla radio non si possono bloccare, ma quando capita di incappare in qualcosa che ce li ricorda bisogna semplicemente “lasciar scorrere” il momento, accettare le emozioni come vengono, poi riprenderci per mano a andare oltre…
        La guarigione è una nostra volontà in primo luogo.
        Ti mando un grosso abbraccio

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  10. Ciao carissime, oggi l ho incontrata…in realtà l ho vista al rifugio e sono andata da lei.Mi sentivo forte.Mi ha fatto i soliti complimenti stucchevoli sul taglio dei capelli, e poi ( svalutazione) “sono venuta nella tua città ma non ti ho chiamata perché avevo da fare…
    È la prima volta che mi è stata indifferente anzi vi dirò…l ho mollata li e me sono andata via con la scusa di prendermi un caffè. Da quello che ho capito tante cose nella sua vita non girano come vorrebbe ..come se il caos si fosse impossessato di lei.
    Mi hanno anche riferito che è stata freddissima con i miei bimbi quasi maleducata.
    Io sono felice oggi ..come se pian pianino ora riuscissi pure a non evitarla e a fregarmene ..
    Un abbraccio a tutti siete sempre nel mio cuore, vi devo tanta parte di questa consapevolezza!!

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      1. La prossima volta cara Francesca, prendo il maestro più figo che c è e le passo davanti😁😁😁😁
        Un abbraccio

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    1. Cara Ribelle, leggendo il tuo messaggio ho capito una cosa : secondo me lei ha avvertito il tuo allontanamento, ma, quasi sicuramente, non ha capito il motivo. E, come tutti i narcisisti, da’ la colpa a te, ecco il motivo della sua svalutazione nei tuoi confronti ( e’ venuta nella tua città ma non ha avuto il tempo di venirti a trovare), ecco perché è’ stata molto fredda con i tuoi bimbi. Nella sua mente disturbata, se tu ti allontani da lei, lei si allontana da te….E questa non è’ vera amicizia, lo sappiamo benissimo. Sii felice e vai per la tua strada. Oggi sei più forte, hai una corazza, lei non può’ farti più del male. Un forte abbraccio😍

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      1. Cara Lucia la penso proprio come te! Anche io percepisco questo astio nei miei confronti, e sono sicura che non capisca il motivo, ma da disturbata qual è non riesca neanche a farsi due domande.
        Mi stupisce che le cose le stiano sfuggendo di mano ..nel lavoro di marstra è sopportata e combina un sacco di guai, un suo obiettivo ( sportivo e di seduzione ) è saltato…sembra una persona allo sbando.
        Io mi rendo conto di quanto tempo le abbia dedicato, quanto ascolto …
        Oggi però ero indifferente…la guardavo come se fosse un’ estranea ( in realtà lo è)
        Molto coraggio me lo avete dato voi col vostro sostegno e Claudileia con un suo scritto nel quale mi ha tolto molti dubbi che mi bloccavano .
        Questa persona è stata di una tossicità dirompente, non potevo difendermi.
        Un caro abbraccio Lucia e grazie

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      2. Si, poi spesso alla fine vanno anche allo sbando, specie con l’avanzare dell’età, ma attenzione che hanno anche veloci capacità di ripresa, basta una pompetta di rifornimento di energia… L’importante resta sempre importante solo come ti senti tu, a prescindere da quanto all’esterno lei risulti vittoriosa o lo sia davvero avendo agganciato altre forniture narcisistiche.
        Ho avuto anche io una amica di questo tipo. Prima mi ha esaltata, poi svalutata sottilmente, in vari modi. Ma io ero nel pieno dei ragionamenti lucidi su np, quindi le sue manovre mi sono state immediatamente evidenti e l’ho respinta, senza miei danni emotivi, ma mi avrebbe incastrata certo di più se avessi vissuto questa amicizia prima di tante consapevolezze.
        Alla fine sono convinta anche io della tristezza della loro sorte (non riconoscere il bene, non fermarsi mai…), ma loro sono capaci di tante piccole riprese con cui non vedere la propria pochezza… Non lasciarti abbattere se rientra trionfante nel teatro…

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  11. ti volevo rinnovare i miei piu sentiti ringraziamenti mia cara Claudileia, perchè con questo blog sembra che fai poco, invece fai moltissimo mia cara, è indispensabile l aiuto che offri e dai a chi è ignaro in primis di questa psicopatia, ma anche a chi, è stato vittima o sopravissuta ad abuso narcisistico, a chi ancora ci è dentro e lotta per i figli, a chi anche solo come me, ha conosciuto grazie a te bellissime persone quali: Oliver,Gianni, Spirito Libero, Swa, Melisenda, Lucia Bennet,Patrizia, Daniela,ecc…è una grande community. non smetto di ringraziarti per avermi dato a me e a tutti noi con le nostre immense testimonianze, l opportunità di raccontare le nostre storie. grazie per averci dato voce. nel tuo piccolo hai fatto tanto. grazie al lavoro immenso delle traduttrici e di Gabriella Maddaloni, per aver tradotto con molta fatica. grazie a voi ho conosciuto autori meravigliosi che leggo sempre quali: Melania Tonia Evans, Renee, Sam Vaknin, ZAri Ballard, Anna Angara,ecc…ed inoltre molto importanti gli scritti che prendi da : Lowen, Hare, Pinuel, Marietan, Lacan e Roberto Mazzuca. spero che nonostante i tuoi impegni di mamma, moglie e donna, oltre che scrittrice, troverai sempre un po di tempo per ritagliarti un posto qui nel blog. soprattutto gratuito non lo dimentichiamo, tanta bella informazione gratuita che mai guasta. LA CONSAPEVOLEZZA CI SALVA. l ignoranza è brutta, TENIAMOLO A MENTE.vi saluto tutto augurandovi un feelice weeckend e buon fine settimana da trascorrere al meglio accanto a chi piu ci ama. chi ci ama ci fa da cura di bellezza.

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    1. Cara Ale, brava e complimenti per il tuo coraggio e perseveranza, sei un grande esempio per tutti, la tua storia è stata tremenda ma hai saputo trovare la forza per riemergere e questo non è da tutti, la tua determinazione è fonte di ispirazione per tanti di noi. Forza e sempre avanti!
      Un abbraccio

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  12. Cara Blume ,oggi andando io da lei ,ho superato il mio evitamento .
    Ho dimostrato a me stessa, che non devo temerla,che ormai mi è indifferente.
    Oggi ho seguito l istinto, sono andata e lei era imbarazzata all ‘inizio.
    Ma come dice Lucia, non capisce il mio atteggiamento, la irrita ,non si mette in discussione e svaluta.Ma oggi non mi ha ferita, anzi …
    Oggi ho messo un mattoncino più reale su quel muro che ho eretto 7 mesi fa.
    Mia sorella mi diceva…basta…è una stronza non ci pensare più.
    Io le ho detto che questa tipologia di stronzi le auguro di non incontrarli mai.
    Oggi non ho avuto dissonanza .L ho vista per quella che è sempre stata.Solo che io non volevo vedere.Ma non potevo neppure sapere.
    Sicuramente troverà altri poveretti e poverette , e risplendera’ della loro luce.
    Il mio muro sta diventando talmente alto, che la mia luce non la vedrà più.
    🤗🤗🤗

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    1. Cara Ribelle, non volevo svalutare il tuo percorso, che mi sembra ottimo negli avanzamenti, mi spiace se ti è sembrato questo, solo avvisarti di un pensiero che a noi ex-prede può venire, cioè di poterli vedere abbattuti una volta e per tutte, giustamente vittime di se stessi, come meritano. Ecco, pure se li vedi malmessi alla fine questi sanno riprendersi, tutto qui. Volevo metterti in guardia da un abbaglio frequente che pure ci può prendere: il desiderio di vederli crollare per davvero.

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      1. Blume non ho pensato questo, anzi come sempre ho apprezzato il tuo intervento! Volevo solo spiegare quale fosse il mio spirito oggi nei suoi confronti. Lei mi sembra malconcia ,rispetto a questi miei 2 anni di frequentazione, ma so perfettamente che basterebbe pochissimo per ricaricarla.
        Poi …purtroppo io per carattere non riesco ad augurare la disgrazia neppure a lei, e se non sapessi della sua falsità conclamata oggi avrei provato pure pena.
        Ecco…però pena non l ho provata, neppure turbamento come quando mi aveva fermata un mese fa.Ho provato distanza emotiva, questo mi ha molto rallegrato!

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  13. Aggiornamento.Ha fermato poco fa mio marito dicendogli…che a marzo quando sarà più libera mi porterà a sciare.
    Allora: 3 mesi che parla con lui e gli dice che mi inviterà, che verrà a trovarmi…
    Durante la nostra frequentazione…ti regalerò il mio paio di sci che non uso, ti porterò nel ristorante della mia amica, ti porterò a fare una gita, ti porterò a Cervinia etc etc ..
    È un’ allumista…mi sa.
    Perché fa così? Poi con terzi? Per dare aria alla bocca forse…io invece vedo sempre di più il suo disturbo.
    Buona domenica cari🤗
    PS ovviamente non fa nulla..

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    1. Cara Ribelle, perché da brava allumista decide lei tutto per te. Intanto sa che tuo marito ti riporta tutto e quindi sa che continuerà nella tua mente. Nella sua testa disturbata basta chiamarti che andrai di corsa! Un abbraccio grande e buona domenica!!!

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      1. È vero Claudileia ,
        Solo ora vedo il suo allarmismo, e mi rendo conto di quanto sia devastante per chi lo subisca.Un’ illusione continua , un continuo alludere e tenere sospese le cose .
        Mio marito se la ride…le risponde sempre nello stesso modo” certamente io curo i bambini e tu la porti dove vuoi’ ormai è una barzelletta.
        Forse solo ora riesco a riderne anche anche io.
        Un caro carissimo abbraccio e buona domenica

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    2. Brava Cara Ribelle !!! Uno dei sintomi del narcisismo e’ proprio quello di fare false promesse….perché lo fanno? Per darsi importanza, per illuderti, per tenerti in sospeso, perché , forse, in quel momento, ci credono veramente a quello che dicono……e che poi, naturalmente, non fanno. Il mio ex narcisista mi aveva fatto tante promesse, ma così’ tante, che ci potrei scrivere un libro😅 E ovviamente non ne ha mantenuta nemmeno mezza. Oggi, se ci penso, mi viene da ridere. E questo, grazie a tutti questi articoli, alla tua e alle vostre testimonianze. Purtroppo per loro, sono persone povere, in tutti i sensi, non cambieranno MAI, ripeteranno questo copione con tutte le malcapitate che avranno la sfortuna di incontrarle e di conoscerle. Buona domenica a te carissima, e a tutte le persone meravigliose che sto conoscendo in questo gruppo. Un affettuoso abbraccio.

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      1. Cara Lucia è proprio così.. io quando la frequentavo mi bevevo tutto…
        Alla fine una maschera da sci me l ha regalata…ma fa ridere solo a dirlo!
        Poi da quando l ho allontanata ho visto chiaramente questa manipolazione…la chiamavo future fake, invece è allumismo puro.
        Siamo fortunate, Lucia ,ad averli smascherati…brindiamo a questo!
        Un abbraccio grandissimo

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      2. Tuo marito non è un terzo qualsiasi, e lei è sicura che lui ti riporterà le sue parole (al punto forse di chiedere a tuo marito di non riportarti più ciò che dice: i contenuti non sono significativi, il loro obiettivo è l’attivazione di dinamiche, quindi..).
        Certo che è un’allumista: tutti gli np lo sono: compiacenza e poi negazione di importanza a seguire, è un metodo efficace per creare dissonanza e quindi dipendenza.
        Non parlano mai a caso. Possono a volte reagire scompostamente e fare cazzate che non risulteranno utili ai loro malsani obiettivi, ma stai sicuramente che a caso non parlano mai.

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  14. un saluto veloce a tutti voi che leggete e rispondete: Aria, Blume,Device, Spirito Libero E tutte. buona domenica Claudileia posta articoli nuovi mi raccomando anche traduzioni, di Sam Vaknin e Renee pittelli

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  15. Cara Claudileia per me mio marito e la sua fiducia sono stati determinanti.
    Lui ha aperto le porte di casa sua a questa persona, con ingenuità e riconoscenza perché mi aveva vista entusiasta e felice.
    Poi però, ha incominciato a vedere il subdolo allontanamento , quando non lo invitava più ma invitava solo me a conoscere i suoi amici.
    Dal canto mio, gli ho sempre detto le mie perplessità, e poi lo sgomento dopo che ho scoperto il suo tentativo di insinuarsi in una famiglia con un grosso problema, al solo fine di sedurne il padre.
    Lui che è un buono, ha incominciato a vedere i lati opportunistici e maleducati.
    Tutta la questione dell’impatto su di me, di quello che ho scoperto…non sono riuscita a trasferirglielo perché lui è una persona molto pragmatica e poco incline ai discorsi psicologici.Ha comunque colto il mio malessere ,ha visto l evitamento , e ha notato che mi incupivo quando era presente.Mi ha aiutata con la sua ironia e faccia tosta ..perché contrariamente a me, si diverte a prenderla in giro .
    Quando la frequentavo , ho avuto paura che lui ne fosse affascinato .Cosi come quando mi ha agganciata pensavo che gli piacesse.Poi ho capito che la vittima ero io.
    Lui invece voleva solo la mia felicità, così come quando mi ha regalato 10 giorni da sola senza i bimbi, voleva vedermi serena.
    Oggi infatti è contento che non la frequenti, perché mi ha detto che ero negativa e cupa.
    Diciamo che la mia salvezza è stata lui, ciò che non mi ha mai resa totalmente vittima, ma mi ha dato la forza di ribellarmi.
    🤗🤗🤗

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  16. Hai ragione Blume non parlano mai a caso, seguono i loro percorsi perversi, come ben dici sanno che ci faremo delle domande o aspetteremo le loro promesse.
    Oggi comunque non mi ha toccata , ho anche pensato che non avrei nessun piacere a sciare con lei .Non la stimo più, non mi interessano i suoi discorsi egotici.
    Trovo maleducato non parlarmi ma fare tutto questo per interposta persona, quindi lontana da me!
    🤗🤗

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    1. Ti vuole disturbare. Non vuole che tu sia felice lontana da lei. Opera con ogni mezzo a disposizione per realizzare questo obiettivo, senza remore etiche di alcun tipo: per questo non ha senso stupirsi della loro maleducazione. Sta facendo quello che np sempre fanno: cercare di rovinare la vita altrui (perché non riescono a stare in pace con se stessi). Se incontrasse un’altra risorsa energetica soddisfacente, ti lascerebbe stare, perché le costi anche fatica (lo sa che ti stai sganciando da lei). Magari per poi tornare tra mesi. Purtroppo al momento non ha altre fonti energetiche a disposizione, quindi rivolge la sua attenzione a te che sei a portata di mano, per tentare di attivare le sempiterne dinamiche distruttive che danno loro l’illusione del controllo della realtà. La logica dei disturbati è questa, del tutto estranea alla nostra di empatici, che ci affezioniamo anche veramente proprio alle persone e non solo alle funzioni che per noi svolgono.

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      1. Bravissima Blume, hai descritto questo meccanismo nel migliore dei modi. Sia che si tratti di amicizia, sia che si tratti di rapporto sentimentale, le dinamiche sono queste. Non vogliono vederci felici senza di loro. Per questo tentano di rovinarci la vita quando ci allontaniamo. Io sono stata diffamata sui social, lui ha distorto la realta’ facendo passare me per carnefice e lui….la povera vittima. Questi articoli sono vitali per tutte noi che abbiamo subito abusi psicologici di ogni tipo, sono la cura migliore. Un abbraccio.

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  17. Si Blume, è disturbante hai detto bene.
    Percepisco questo, un gusto sadico o di ferire o di disturbare.
    Ma io mi sono corazzata ,non le credo più.Devo solo fare il salto ulteriore…non importarmene più di cosa penserebbe se cambiassi marstro.Questo mi renderebbe realmente libera.Ma lo farò…
    Ora sono bloccata a farlo con lei in circolazione ,mi dispiace ferirla…che scema che sono!
    Pace, ogni cosa a suo tempo

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    1. Infatti, cosa ti importa di quello che pensa lei se cambi maestro? La sua opinione è veramente l’ultimo dei problemi, anche perché le opinioni di np sugli altri sono sempre condizionate dai loro bisogni, mai relative alla realtà. Anche il fatto di ferirla dovrebbe essere l’ultimo dei problemi, non solo perché è paradossale avere riguardi per chi è pronto a gettarti in una fossa, ma anche perché np si offendono per qualsiasi cosa, soprattutto quando ti sganci da loro. Io a questo punto del processo di sganciamento al tuo posto sceglierei proprio il maestro più carino fra tutti, e vaff… almeno ha ragioni vere per offendersi!
      😉

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      1. Cara Blume,ieri è successa una cosa assurda…
        Arrivano dei nostri amici, loro in questi anni avevano saputo di lei dai miei racconti,in più uno di loro gareggia nell ambiente sportivo automobilistico della np .
        Eravamo a fare un apertivo, arriva lei.Loro per gentilezza la salutano dicendole che sapevano delle nostre imprese sciistiche.( nutrimento a go go )
        Mi punta, mi abbraccia mi dice.”.ho detto a tuo marito che a marzo ti porto via con me a sciare, preparati ”
        Poi si siede, si fa offrire da bere..dice’ Sapete che ho fatto una bellissima vacanza con lei”
        Io ero gelida,ma ho cercato di gestire la situazione.Lei era gasata, dopo che ha capito che il mio amico era quello delle gare, ha monopolizzato il discorso.
        Poi continuava a sorridermi complice come per dire..alla fine sono qui e ti ho beccata.
        Alla fine mi ha pure detto..che bello ho sentito ora mia madre e le ho detto che finalmente ti ho incontrata.
        Sinceramente Blume mi sento senza emozioni,sono stata presa di sorpresa.
        Ha sfoderato tutta la sua simpatia apparente.Continuava a fissarmi, con i suoi occhi vacui. Soprattutto sembrava che per lei ci fossimo frequentate fino al giorno prima.
        Vado avanti per la mia strada, martedì prendo un altro maestro,certo.
        Ieri ho avuto la dimostrazione della loro completa mancanza di dignità e coscienza.
        Non mi capacito….si è seduta,e ha parlato come se niente fosse…

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      2. Attenta Ribelle, il mio NP mi ha riagganciata così: una piccola occasione sociale con molte persone.
        Da una piccola cosa poi nascerà la scusa per farne accadere un’altra.
        Non te la leverai più dai piedi.
        Se non altro, io allora sentivo il disagio di riaccoglierlo anche se ero arrabbiata con lui per come mi aveva trattata, ma ancora non sapevo cosa fosse un NP, mentre tu lo sai.
        Però ti dico, alla fine per togliermelo dai piedi definitivamente ho dovuto aspettare la prima buona occasione, cioè un suo sgarbo forte e che non ha potuto negare, e poi digli chiaro e tondo che non lo volevo più vedere.
        E poi ancora, respingerlo varie volte ancora nonostante gli avessi detto basta.
        Perchè questi personaggi contano sul fatto che tu sei troppo gentile per mandarli a stendere. Sanno che se ti feriscono poi tu resterai col muso un po’, ma poi pensano che gli basterà ripresentarsi con quella faccia da “vabbè ma dai mica ti sarai offesa per così poco”, oppure addirittura avranno la faccia tosta di fare come se niente fosse.
        E tu troverai molto difficile respingerli, perchè ti sentirai fuori luogo, o fissata, o “vecchia”, o senza sense of humour.
        Cercava molto anche lui il contatto con il mio sguardo, e dovevi vedere con che sguardo mi fissava !!!
        Sembrava che, se non lo avessi ricambiato, avrebbe potuto andarsi a suicidare !!!
        E invece, qualche mese dopo ha persino finto di dimenticarsi che ci eravamo beccati una cotta l’uno per l’altra, anni prima.
        Sai che parole ha usato ??? “Ah, sì, ora ricordo…”
        Comunque quello che ti volevo dire è che a volte evitarli e far scemare l’intensità del rapporto non basta per liberarsi di loro.
        Con loro, o soccombi tu o li ammazzi per prima.
        Ovviamente in modo metaforico 🙂 però scoprirai anche tu che tenerla a distanza sperando che capisca che ti deve lasciar stare non funziona.
        Ora tra l’altro si è pure ingolosita parecchio conoscendo i tuoi amici !!!
        Mica ti mollerà così facilmente.

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  18. Trovo questo articolo ‘ strabiliante’ carissima Claudileia. Già in passato avevi tradotto un articolo che parlava delle peptidi e l’ avevo trovato interessantissimo . Essere venuta a conoscenza del fatto che , in determinate situazioni ( tempesta biochimica quando ci troviamo a contatto del narcisista ) , il nostro cervello non è in grado di intervenire perche COMANDA IL NOSTRO CORPO , mi ha fatto riflettere sul come mi sentivo agli inizi della relazione con il n. p. All’ epoca, ricordo, una lotta estenuante tra il mio cervello ed il mio corpo : la testa,mi diceva che se mi lasciavo andare era una follia . Il mio corpo , completamente ‘ disgiunto’ se la rideva beffardo e preparava strategie per conquistare il mio narcisista. Era come se una forza potentissima mi spingesse a cercarlo continuamente, più lui era sfuggente , recalcitrante , ancor piu crescevano le ondate della mia dipendenza . Vivevo da impotente questo scenario e non riuscivo a darmi una spiegazione logica. Leggendo questo articolo ho compreso che tutta questa guerra era dovuta alle mie antiche ferite che vogliono essere sanate . Uso il tempo presente perché sono ancora nella fase della comprensione di esse , nn potendomi permettere una psicoterapia che accelelerebbe i miei tempi di ripresa . Queste ferite sono originate da una madre narcisista , che non si e’ data pena di mandarmi in collegio all’ età di 3 anni e lasciarmi lì fino ai 17 anni compiuti . Approfondendo l’ anamnesi familiare ho capito che anche nei miei antenati erano presenti dei narcisisti . Ecco i cocktail chimici che facevano gia’ parte del mio sistema nervoso e di come fossi PREDISPOSTA AD ATTIRARE I NARCISISTI nella mia vita ( ne ho avuti 3 ) . Grazie Claudileia perché attraverso i tuoi articoli e questo salvifico blog mi stai permettendo di ricomporre il puzzle della mia vita , quando l’ avrò completato potrò scrivere la mia testimonianza . Un abbraccio a tutti

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    1. Infatti non è solo il nostro corpo biochimico a creare la connessione di dipendenza. Sicuramente le sostanze chimiche prodotte hanno il ruolo di portarci a desiderare dosi massicce di np, di tossicità, cosi come funziona per le droghe, ma gli aspetti psicologici non sono da sottovalutare. Anche tu, come tanti di noi, provieni da famiglia disfunzionale, con presenza di np, questo aspetto è importantissimo, dietro gli np aleggiano fantasmi noti… C’è una componente psicologica molto forte dietro questi ripetuti contatti con i vari np che si presentano nella nostra vita. C’è il nostro corpo che si predispone alla chimica come da copione psichico.

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      1. Grazie Blume per avere sottolineato la componente psicologica della dipendenza . Come chiaramente evidenzia lo studio della dottoressa Candace è il nostro vecchio Sé con le sue ferite non sanate , a creare l’ humus di cui si nutre la nostra dipendenza emozionale e prepara il terreno favorevole all’abuso narcisistico.
        Lì dobbiamo andare a lavorare , portando alla luce quei traumi del passato che tanto hanno condizionato e condizionano la nostra esistenza. C’è un libro della Norwood che parla della natura di tutte le dipendenze emozionali che è diventato la mia ‘ guida spirituale ‘ , dal titolo ‘ Guarire coi perché ‘. È un libro che inizialmente ho fatto fatica ad accettare , perché parla di concetti molto complessi , quali l’anima , il karma
        familiare, la sofferenza. Poi col passare del tempo e con l’ aumentare della mia consapevolezza , ho imparato ad apprezzare e a consultare spessissimo. Non è un caso che nella mia vita ci sono dovuti essere ben 3 narcisisti !!!!! E solo , grazie all’ ultimo di essi , che mi ha devastata , sono riuscita con immane sofferenza a fare emergere poco per volta la mia anima. Oggi so che devo RINGRAZIARLO . È difficilissimo accettare questo , ma quando ci si arriva iniziamo a pacificarci con noi stesse . Mi congratulo con Blume , per le sue ottime analisi e per i suoi risultati performanti, come pure gli interventi di Spirito Libero, sempre precisi e dettagliati e le lucide valutazioni di Speranza , di Passiflora , Lucia Benet , Ribelle , Gianni , mi scuso se ho tralasciato qualcuno. State facendo davvero un ottimo lavoro introspettivo. Grazie a questo splendido blog ed a Claudileia, il più splendente di tutti i fari. Un grande abbraccio a tutti e buona vita.

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      2. Grazie, Tiziana, sono tentata dal tuo libro… anche io, culturalmente, sono resistente ai concetti di karma etc., ma a questo punto del mio percorso mi sono aperta totalmente al nuovo nella conoscenza!
        Si, può sembrare assurdo ma anche io sento anche di ringraziare in qualche modo np, perché attraverso di lui ho capito tanto di più di me stessa, come dicevo pure nell’altro post, ma poi alla fine loro ti fanno fare solo un calvario, mentre dobbiamo tutto a noi stesse l’aver trasformato il dramma-np in un’opportunità di crescita per noi, lo dobbiamo alla nostra resilienza e non certo a np in sé, che non si augura certo di incontrare! Però è vero che, arrivando a questo gradino, vedendola sotto questa prospettiva, ci si pacifica interiormente, quindi anche verso di loro la rabbia non ha più tanto luogo di esistere, la si supera.

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    2. cara Tiziana grazie della stima…
      Pensavo di essere la sola ad aver avuto due narcisisti…ora vengo a sapere che c’è chi come te che ne ha avuto persino tre.
      Come dice bene Blume la dipendenza affonda le sue radici nel passato disfunzionale familiare che per molti di noi (non tutti ma la maggior parte si) rappresenta un modello relazionale noto che i narcisisti sanno far risuonare come un’antica melodia che ci attira come il flauto magico. La promessa di un amore sempre desiderato che poi diventa indifferenza, distacco, svalutazione…
      Anche io sono stata in collegio…non cosi’ piccola ma ancora troppo fragile per sostenere il senso di abbandono che ho provato. Solo per dirvene una…mi strappavo i capelli dalla testa, ero diventata quasi pelata e nessun capiva perchè…mi portavano da medici e dermatologi ma la verità è che io volevo solo tornare a casa ma non avevo la forza di dirlo e così mi provocavo questo danno sperando che qualcuno si accorgesse di me.
      Io soffro di sindrome abbandonica …il primo narcisista lo comprese bene e su quello fondò il suo schema abusivo, sparendo per punirmi (ci che non si sa…male non gliene ho mai fatto).
      Al secondo non ho svelato questa mia ferita, anzi, mi mostravo superiore ai suoi distacchi….la qual cosa o ha fatto andare in crisi perchè non gli riusciva di farsi inseguire da me.
      Ad oggi devo dire che questa ferita è ancora molto presente, nel senso che ho bisogno di sentire un contatto costante con chi amo e anche un minimo distacco mi manda in angoscia ma ci sto lavorando….
      Sono percorsi lunghi e non semplici ma averne la consapevolezza ci aiuta ad affrontare i momenti di sconforto.
      Per me dire addio ai narcisisti è stata una vittoria contro la mia dipendenza da quella vecchia ferita…la guerra non è ancora finita ma sono contenta di aver fatto un piccolo grande passo avanti liberandomi da quei condizionamenti così potenti.
      Un abbraccio e avanti tutta sempre!

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      1. Cara Spirito Libero anche l’ esperienza del collegio ci accomuna !!!!!!. Come te ho provato un dolore straziante nel viverla , ricordo che un giorno mentre mia madre mi stava riaccompagnando ho aperto lo sportello della macchina , per gettarmi dall’ auto in corsa . Sono esperienze che lasciano ferite profondissime e strascichi che segnano un ‘ intera esistenza , condizionandoci sia nei rapporti con gli altri che con noi stesse . Pensa che solo intorno ai 30 anni ho capito di avere problemi di autostima . Mi sono sempre vissuta da estranea ‘ a me stessa ‘. Adesso, per le consuete’ ironie della sorte ‘ devo occuparmi ( a tempo pieno) proprio di colei che mi ha abbandonato , quando ne avevo più bisogno. Ti lascio immaginare il mio stato d’ animo , il malessere che mi pervade nell’ affrontare questo compito che svolgo con grande risentimento . Avere detto addio al narcisista mi ha permesso di vincere un primo importante ‘ round’ contro la mia dipendenza , perché ritengo di avere ancora tanta strada da percorrere . Solo che adesso nel mio bagaglio ho gli strumenti ‘ giusti , ecco perché è importante la conoscenza . Un caro abbraccio

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      2. Cara Tiziana…mi spiace tanto che anche tu abbia vissuto l’esperienza del collegio, anche io come te ho vissuto la cosa come un vero e proprio abbandono e anche per quello credo avessi iniziato con l’autolesionismo e abbia sviluppato una mancanza di fiducia in me stessa credendo di non essere stata “abbastanza brava” da meritare di stare con i miei. Io questa ferita me la sono portata dietro (e me la porto ancora) per anni e anni…ogni volta che mi affeziono a qualcuno ho proprio la stessa paura che non sono 2abbastanza brava” la persona mi abbandonerà. E’ il mio punto debole, e quello su cui gli Np hanno implementato la loro azione.
        Ora devo dire sto imparando a capire che chi ti vuole bene davvero non se ne va ma resta…forse anche il fatto che ho aspettato tanto ad incontrare il nuovo ragazzo di cui vi ho parlato era proprio per essere sicura che c’era nella mia vita…che non sarebbe sparito nel nulla dopo il primo incontro…e così è stato, anche se, come te, sento che ho ancora tanta strada da fare…ma sono contenta di capire che passo passo sto andando avanti…magari non proprio speditamente ma senza passi indietro…che poi è quello che conta…
        Un grosso abbraccio

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  19. Per Ribelle.

    Una rentrée in perfetto stile narcisistico, non c’è che dire. Una faccia tosta senza limiti (che noi mai avremmo)’ Tenta di stare in mezzo a te e ai tuoi amici: di rubarti la scena, il passo e la figura, oltre che di destabilizzarti. Riafferma se stessa e la sua centralità. Non ce la fanno a stare in penombra. Quando vedono che tu ti sganci mantenendo pure autocontrollo, non essendo più efficaci le sottili svalutazioni e i messaggi allumistici a te direttamente inviati, quando la relazione personale l’altro ormai l’ha chiusa e non si possono più utilizzare gli abusi diretti, a questo punto np cercano di entrare a gamba tesa nelle altre tue relazioni: questo è quello che succede quando abbiamo la ventura di continuare a frequentare ambienti sociali comuni a cui non vogliamo rinunciare solo perché loro sono presenti: quando noi non siamo disponibili a rinunciare a una nostra passione solo perché loro stanno lì. Per te lo sci, per me il tango.
    Ti porto la mia esperienza: dopo la fine della relazione con np, per mia decisione (ma portata da lui all’esasperazione), non potendo più cercare di manipolarmi in una relazione diretta a due, ha spesso cercato di intrufolarsi tra me ed altre persone, se mi vedeva in relazione con loro. Esattamente come la tua np: presentandosi come un grande mio amicone, ma conservando un ruolo perturbante sul gruppo, per destabilizzarlo. È arrivato anche al punto di farlo con uomini con cui vedeva la possibilità che io stessi intrecciando una relazione, e almeno una volta ha contribuito a mandarmela a monte (l’uomo in questione ha immediatamente avvertito la vischiosità della situazione, e si è ritirato pure da me…). Anche una mia ex amica (di cui ho parlato sul blog, rapporto complesso che non sto a ridescrivere, cmq una disturbata anche lei, più del tipo disturbo istrionico: avevo deciso io di chiudere la relazione con lei): precisa come un orologio, nelle sale da ballo si interessa immediatamente agli uomini ai quali mi vede correlata, pure se non li ha mai visti prima, provandoci direttamente e senza passare dal via (cioè, senza preventivamente verificare neanche un minimo la disponibilità dell’altro: tentare il tutto e per tutto per “soffiarmelo”, senza esclusione di colpi).
    Perché fare questo? Per esistere. Per affermare che esistono, altrimenti non lo sentirebbero. Perché il valore di se stessi possono sentirlo solo in relazione al rapporto con un altro: hanno bisogno di sostenere la propria autostima in questo modo, attraverso una validazione esterna, basata sempre sulla distruttività, hanno bisogno di creare SEMPRE una dinamica di relazione con un altro da sé, possibilmente il più distruttiva possibile, altrimenti non avvertono di esistere, non bastano a se stessi, il proprio valore interno non lo sentono. Se non può distruggere direttamente te, cercherà di distruggere le tue relazioni e il mondo intorno a te (anche l’aver trattato freddamente i tuoi figli rientra in questa prospettiva perturbante a distanza). Vogliono distruggere preventivamente per evitare di rischiare di essere distrutti loro: per ragioni psichiche varie, che affondano le radici nella loro infanzia (di cui, come dire, sti c….), le relazioni le concepiscono e le agiscono come se me sole due opzioni possibili siano: o domino, o sono dominato. Per raggiungere questo obiettivo di vittoria sull’altro, sono disposti a rinunciare a tutto: etica, dignità, buonsenso, buona educazione. Per questo si intromette nelle tue relazioni come se niente fosse. Non devi stupirtene, anzi devi sapere che per certo avverrà ancora, almeno fino a quando non avrà trovato altra fonte adeguata di rifornimento narcisistico.
    Bene comunque il fatto che tu non abbia registrato particolari emozioni al suo passaggio.

    Invito a riflettere anche sul fatto che pure noi prede di np abbiamo spesso, come nostra struttura psichica, come nostra “ombra junghiana”, il fatto di avere bisogno di validazione esterna, di essere un po’ troppo dipendenti dall’accettazione altrui: quello che ci tiene spesso legate aaa lungo a np è proprio il desiderio di farci accettare, accettando anche reiterati abusi, sperando che np cambi, illudendoci che potrebbe cambiare accanto a noi. Cioè, la nostra necessità interna (di validazione esterna) la affrontiamo esponendoci alle ferite, in sostanza. Np, invece, pur partendo, in origine, da similari carenze, affrontano la difficoltà infliggendo le ferite agli altri per non provarle loro stessi: la strategia è opposta (e questo ci rende completamente diversi e umanamente superiori a np), ma la carenza iniziale la stessa. Sto affrontando questo aspetto proprio in questo periodo nel mio percorso di psicoterapia. Anche per me è TROPPO importante il riflesso di me che vedo negli altri: è naturale e umano avere esigenza di rispecchiamento ma in giusta misura, cioè senza dimenticare di esistere in me stessa, esistere anche indipendentemente dagli altri. Liberarsi insomma, in sostanza, dei sensi di colpa e di vergogna per essere come sei: è come se, inconsciamente, dovessimo sempre contornare a chiedere all’esterno se andiamo bene o no (una domanda che da bambina mi sono trovata costantemente a porre, con i miei comportamenti verso i miei genitori e sorellr, perché non mi sentivo mai pienamente adeguata). Questi sono meccanismi psichici che si attivano nella dimensione relazionale con gli altri anche automaticamente, senza passare cioè per la coscienza razionale, e sono indipendenti dal fatto di essere donne di fatto autonome, capaci di affermarsi nella professione e di reggere anche bene come single o realizzate in un buon matrimonio, donne con interessi, personalità… Ma quei meccanismi di necessità di validazione esterna possono rimanere in noi, attivo stesso. Lo sto vedendo su di me.
    Questa è certo la mia esperienza, magari non valida per tutti, ma io credo che valga la pena per tutti riflettere sulla nostra quota di dipendenza affettiva (si chiama cosi…), perché si possono scoprire scenari di noi stessi che magari non avremmo immaginato…

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  20. Ho capito di essere dipendente da lui solo alla fine, otto anni di isolamento, quando ha iniziato ad accusarmi di tradirlo, a creare distanza tra di noi, a non chiamarmi, a non rispondermi al telefono, a fare un male terribile.
    Chiaramente ha creato inizialmente una finta reciprocità, per ingabbiarmi, per isolarmi per rendermi vulnerabile.
    Ad un certo punto sapendo quali fossero gli argomenti per cui lui diventava aggressivo verbalmente, evitavo e gli davo ragione. Non sapevo di cosa soffrisse, l’ho capito in seguito, ma spesso gli dicevo scherzando che lui era fortemente disturbato.
    Ha completamente stravolto la mia identità. Oggi a distanza di quattro anni dal distacco riesco ad essere me stessa, sono tornata a vivere la mia vita e non quella che mi faceva vivere lui. Attaccata ad un filo.
    Ho rivalutato tutte le sue parole una per una e sono arrivata alla conclusione che sono stata stupida a non capire la sua messinscena.
    Ora vive e scorazza indisturbato facendo danni, suppongo, con altre povere sprovvedute.
    Ma l’anagrafe è impietosa e per lui oramai alla sessantina si avvicina l’ora del ritiro …
    non mi interessa vendicarmi, aspetto che sia la vita a darmi tutte le risposte che merito. Pian piano mi sono ricostruita, lacrima dopo lacrima, minuto dopo minuto con una fatica che solo chi è qui può capire.
    Io ho “solo” avuto la sfortuna di aver amato con tutta me stessa un malato …

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  21. Per Blume.
    Carissima ti ringrazio della tua lunga e interessantissima risposta, ho aspettato due giorni per rispondere ,per vedere se facesse capolino la dissonanza post incontro.Nulla.Non l ho pensata, non ho pensato di farle recuperare spazio o di rivederla.Ieri non c era, ho sciato con un maestro bravissimo…e mi ha confermato che non sono solo ad un livello ottimo,ma che manca poco per carvare( tagliare la neve, abilità avanzata)
    Ero al settimo cielo, perché sapevo che era tutta farina del mio sacco, lei non c entra nulla .Anzi…lui mi ha corretto la sua impostazione old style.
    Un mese fa…il suo ghigno…così come ti ho lasciata, ti trovo.
    Oggi dopo il suo rientro a gamba tesa , non sento nulla.
    Ho aspettato..perché generalmente dopo un po’ il mio cervello la scusava,provava pena.Oggi penso che il legame biochimico sia quasi risolto.
    Ora sono consapevole di essere stata vittima di una narcisista allumista,ne sono certa.Ieri la patetica ha ricominciato a mettere mi piace…patetica appunto.
    Forse a questo punto mi piacerebbe iniziare un percorso psicoanalitico, chissà.
    Non provengo da una famiglia disfunzionale, sono stata una figlia molto amata da entrambi i miei genitori pur con i loro difetti e limiti.
    Quale genitore è perfetto? Nessuno.
    Ho avuto solo 2 amori, perché sono stata sempre selettiva e romantica, due persone che ho amato ricambiata.
    All inizio penso di aver avuto realmente un incontro con il mio dark side…attraverso lei.Poi però idealizzando questo lato coraggioso e adrenalinico ,grazie alla sua maschera e agli artifici e raggiri,sono caduta nel trappolone.
    Sono ritornata solare.Non abbasso la guardia, ma se io non voglio ,lei non può.
    Grazie ancora per la bella riflessione sul ritorno di scena della np.
    Un caro abbraccio

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  22. Per Passiflora
    Grazie cara Passiflora .
    Lei ha capito le potenzialità delle mie relazioni e si è ingolosire.
    Per uno scherzo del destino questo amico è stata la causa indiretta del mio primo no contact con lei .
    Appena conosciuta, le chiesi se lo conoscesse visto che il mondo delle gare è piccolo e lei fu cafona, un messaggio sgarbato per dirmi di no.Il primo di alcune note stonate.Io subito mi allontanai.
    Lei, di costui ,si ricordava….eccome!!!
    Ha proprio detto ‘ ma è quel tuo amico che ..
    Comunque con la consapevolezza di oggi, ho visto tutto il suo teatrino da spettatrice.
    Non sono più la comparsa manovrata!
    Sempre in guardia però!!!
    Un caro abbraccio!!

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    1. Sì, sempre in guardia ma anche purtroppo stai pronta ad uscire allo scoperto, come non è bello fare, per dire chiaro e tondo: “no, non ti voglio più vedere.”
      Altrimenti, il rischio è che si avvicini sempre più, e senza neanche accorgertene ti troverai di nuovo invischiata.
      Lei ci conta, sul fatto che non sarai capace di dirlo.
      Quindi, sii pronta.
      Scegli magari da subito se farlo con una scusa (tipo “ho provato questo nuovo maestro e mi trovo molto meglio con lui”), oppure se dirle almeno in parte la verità su come senti di essere stata trattata da lei.
      Così, quando sarà il momento avrai il discorsetto più o meno già pronto.
      Un abbraccio.

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      1. Grazie Passiflora,
        se dovessi dovuto seguire il mio istinto le avrei già fatto il discorsetto a muso duro.
        Ma immagino che lei avrebbe fatto la vittima, ed io sarei stata tacciata di ingratitudine e cattiveria.
        Sto sperimentando la falsità, continuo il mio specchio riflesso…
        Ora devo solo sdoganare il mio diritto di fare quello che voglio senza curarmi di lei…credo che superato questo blocco ,la terrò finalmente lontana!
        Buona giornata cara Passiflora😘

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