L’affido condiviso con un ex narcisista ai tempi del Coronavirus

Fonte: https://www.onemomsbattle.com/the-narcissist-and-coronavirus/
Trad. C. Lemes Dias

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Molti di voi convivono già ogni giorno con un livello di paura e panico accresciuto a causa del caos a cui siete sottoposti per mano di un narcisista.

Aggiungiamo la minaccia di Covid-19 unita alla chiusura del mondo come lo conosciamo noi, ed è un cocktail Molotov gettato proprio ai nostri piedi.

Non ho le risposte, e non ho ancora trovato nessuno che le abbia.

Quello che so è che:

  1. Il narcisista sente l’odore della paura e dell’incertezza a chilometri di distanza;
  2. Ci sono più aree grigie in questo momento di quante ne abbia mai viste in vita mia;
  3. Il narcisista prospera assolutamente nelle aree grigie ed è abile nel trovare le scappatoie.

Ho visto e sentito di tutto nei giorni scorsi: ci sono narcisisti che vogliono etichettare le chiusure delle scuole come “vacanze di primavera prolungate”. È sconvolgente pensare che riescano a vivere tutto ciò come un vantaggio, come se davvero questo fosse l’anno delle vacanze di primavera un po’ più lunghe! Mi raccontano di bambini caricati in aereo contro il volere dei genitori sani e diretti verso i punti caldi del Coronavirus, solo perché era il turno dell’altro. Molti studi legali stanno lavorando a distanza e interi tribunali stanno chiudendo. Tante sono le incognite. E tutto questo è senza precedenti.

Rifletto sulla mia battaglia per l’affido delle mie figlie e posso solo immaginare il nutrimento narcisistico che questa pandemia avrebbe dato al mio ex marito e il caos che avrebbe creato nella nostra situazione di affido condiviso.  Essendo un germofobico che lavora nell’industria biotecnologica, avrebbe incarnato il “Signor So-tutto-io” prima di cominciare a gestirmi. Probabilmente mi avrebbe mandato una valanga di video su YouTube contenenti le corrette tecniche di lavaggio delle mani e mi avrebbe incalzato per sapere quanti contenitori da 10 litri di disinfettante per le mani stavo accumulando: «NON stai stoccando una massiccia quantità di disinfettante per le mani?!» Apriti Cielo! Allora avrebbe sicuramente iniziato ad attaccare la mia scarsa pianificazione, il che equivale a dire che sono una madre incapace di fare la mamma. Il solo fatto di riflettere su questa cosa mi fa girare la testa. Il narcisista aspetta con il fiato sospeso ogni occasione per attaccare.

Quello che vi posso assicurare è che i bambini ci stanno guardando e che quello che ricorderanno di questo periodo della loro vita è COME SI SONO SENTITI. Ricorderanno il clima emotivo nelle loro case durante la pandemia di Coronavirus. I nostri bambini ci stanno guardando e stanno imparando a reagire nei momenti di stress e di incertezza. Personalmente, voglio essere un modello di resilienza per loro. Voglio dimostrare ai miei figli che ho potere e che posso essere positiva nonostante il caos attorno a me.

Oggi ho creato un video di YouTube per discutere in dettaglio questo argomento.

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Trad. Video

Ciao a tutti, io sono Tina, dopo essermi divorziata da un narcisista ho fondato One mom’s battle (Mamme in battaglia).

Vorrei solo rubare un momento della vostra attenzione per parlare del Covid 19 e in particolare di come si relaziona con le questioni di affido condiviso quando uno dei partner è un narcisista. Quello che sappiamo è che i narcisisti prosperano nelle aree grigie e cercano tutte le opportunità per creare drammi o per entrare in conflitto con voi.

Dovrete stare molto attente a non abboccare l’esca che vi lanciano. Ho letto e-mail di clienti che hanno ricevuto dai loro ex narcisisti pagine e pagine o articoli lunghissimi su come lavarsi correttamente le mani, ma aggiungo anche l’atteggiamento dall’altro capo dello spettro: gente che definisce la chiusura delle scuole “vacanze di primavere prolungate” e poiché vanno in vacanza nella primavera di quest’anno appaiono soddisfatte di tutto ciò. Abbiamo così tante aree grigie, così tante problematiche! Tuttavia, i nostri figli ci stanno guardando in questo momento e stanno imparando come reagiamo alle situazioni di panico e incertezza, quindi non importa cosa il narcisista sta facendo ora e il suo passato con voi: oggi è necessario mantenersi EXTRA centrate, molto attente a non abboccare alcun tipo di provocazione. Non importa cosa vi viene lanciato addosso perché la calma è d’obbligo. Non volete che i vostri figli abbiano un’idea sbagliata di voi, perché i narcisisti cercano una vostra reazione sbagliata. Sapete come nessun’altro in questo mondo che la pressione e l’attenzione verrà tutta concentrata su di voi e che dovete essere, come sempre, il genitore forte, la roccia di cui i vostri figli hanno bisogno. Una delle cose che ci stiamo accorgendo proprio ora è che le forze dell’ordine sentono di doversi dedicare decisamente a questa emergenza – anche se di solito non sono in genere coinvolte nelle cause per l’affido dei bambini, classificate più come una questione civile – di modo che avrete meno probabilità di essere sentite in un momento in cui tutti stanno cercando di far fronte all’emergenza che il mondo intero sta vivendo. È davvero importante scegliere le nostre battaglie saggiamente, fare la nostra introspezione e capire cosa è veramente importante nell’arco di quest’anno. Sappiate che qualunque sia la guerra alla quale vi stanno invitando in questo momento è arrivata l’ora di decidere di lasciare andare tutto ciò che non si costituisce un vero problema, non importa il quanto un tempo pensavamo che fosse di cruciale importanza. Quindi fate del vostro meglio per la vostra pace e serenità in questi tempi di incertezza. Coltivate la vostra gratitudine e la vostra fede, qualunque essa sia. I vostri figli hanno bisogno di voi e della vostra serenità alla fine di ogni giornata, perciò abbiate cura di voi!

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22 pensieri su “L’affido condiviso con un ex narcisista ai tempi del Coronavirus

  1. “I vostri figli hanno bisogno di voi e della vostra serenità alla fine di ogni giornata, perciò abbiate cura di voi!”

    Grazie, è importante per me sentirmelo dire… lo so e me lo ripeto spesso, ma quando il consiglio mi arriva dall’esterno e come se mi “legittimasse”, quindi mi da molta più forza.

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  2. Buongiorno amiche, finalmente una notizia utile per noi che condividiamo l’affido con un np. Cogliamo l’occasione per utilizzare il tempo – regalatoci da questo evento nefasto della pandemia – come uno spazio protetto per noi e per i nostri figli, utile a rigenerarci dallo stress del passato ed indispensabile per prepararci alle inevitabili battaglie future. Un abbraccio a tutte 💪🏻
    https://www.telebari.it/attualita/33698-coronavirus-genitori-separati-tribunale-di-bari-sospende-visite-tra-padre-e-figli-diritto-a-salute-minori-e-prevalente.html?cn-reloaded=1

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  3. Buongiorno care e cari… Purtroppo l’”essere” ha colpito ancora. La mia bimba ha avuto un piccolo incidente domestico (tutto ok per fortuna) e lui non ha mancato di additarmi di irresponsabilità, mancanza di collaborazione con lui, forti pressioni e, dulcis in fundo, piombando dalla pediatra battendo con forza alla porta e dicendo che non lo avevo avvisato (bugiardo, gli avevo appena scritto di venire anche lui ma mi aveva detto che era al lavoro). Io credevo di esserne fuori e invece oggi ho provato una rabbia indicibile, fortissima. Ho desiderato la sua morte.
    Già ero preoccupata per la bimba e cercavo di agire nel più totale rispetto della sua tranquillità…lui invece, con il suo comportamento ha scombussolato tutto l’equilibrio creato con fatica. Ancora una volta.
    Questa forte rabbia ha fatto sì che perdessi la fermezza e la calma acquisita ultimamente e non sono riuscita a frenarmi nell’esprimergli il mio disappunto, con toni anche un po’ forti (non troppo per la verità)… ma così facendo sento di avergli dato un pezzettino di potere che ero riuscita a togliergli. Mi sento triste, preoccupata, arrabbiata, fragile, sola, prigioniera. La mia bimba è così meravigliosa… la vorrei tanto proteggere da queste modalità distruttive ma non so più come posso fare… Grazie di cuore a tutti voi per l’ascolto. Un caro abbraccio

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    1. Carissima Respiro, purtroppo l’esposizione agli esseri tossici porta sempre ai sentimenti negativi che hai descritto: preoccupazione, tristezza, rabbia, solitudine, senso di inadeguatezza e di vuoto. Intanto bisogna comprendere che il loro obiettivo sarà sempre quello di minare le basi del tuo equilibrio. Ti vedono bene? Eccoli lì a cercare di capire COME colpirti nei modi più bassi. Se non ti piace essere ignorata, ti ignoreranno dopo aver dato a intendere (perché mai e poi mai parlano chiaramente!) che sono sempre disponibili per te. Avverti il bisogno della loro approvazione? Eccoli lì a far finta che i tuoi meriti sono una cavolata e che chiunque sarebbe in grado di fare le cose molto meglio di te. Sveli di ancora nutrire dei sentimenti, amorosi oppure rabbia? Ogni volta che potranno scateneranno in te il sentimento che provi a superare per andare avanti e poi ti tratteranno con la solita indifferenza e freddezza. I sentimenti negativi esistono e vanno accolti. Dopo averli elaborati vanno accantonati perché non ci appartengono, perché non hanno senso, perché è meglio vivere senza portarsi appresso il loro fardello. Sì, hai concesso a lui un pochettino di potere perché ha lasciato che rompesse il tuo equilibrio, ma non colpevolizzarti più di tanto perché il solo fatto di averlo lasciato al suo destino dimostra il quanto sei forte e determinata. Non sei più una sua prigioniera, fisicamente parlando. I pensieri possono sempre tormentarci, ma il cervello è pur sempre nostro e possiamo, con costanza e amore per noi stessi e i nostri figli, cambiare lo stato delle cose allontanandoci piano piano dagli EFFETTI che i soggetti tossici ci producono. Loro faranno sempre i loro giochetti perché non possono fare a meno, ma tu, cara Respiro, prima o poi smetterai di avvertire su di te la nocività della loro rabbia o della loro indifferenza. Questo perché avranno smesso di rappresentare alcunché per te. Lui è il padre della tua bellissima bimba e questo fatto non può essere cambiato. Ciò che può essere trasformato completamente è il ruolo che il tuo cervello ha assegnato a lui: quello di un uomo dotato da tantissimi super poteri. Lui non ha nessun potere oltre a quello di sbraitare quanto di te. Togliendo questo è un signor nessuno. Come non aveva nessun potere quando di faceva piangere o ingelosire. Se aveva bisogno di fare questo tipo di cosa per tenerti su di giri, allora voleva dire che le sue qualità erano pari allo zero. Ti abbraccio fortemente e ti sto vicina. Avanti tutta e non demordere dalla tua pace interiore per l’atteggiamento capriccioso, rabbioso o indifferente di chiunque sia.

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  4. Grazie cara Claudileia, le tue parole sono, come sempre leggo, illuminanti…proprio nel senso letterale: che gettano luce su quella che è la REALTÀ delle cose, sulla quale noi, con le nostre paure e schemi di pensiero, proiettiamo un’ombra che non ci permette di scorgerla. La mia ossessione è che questa realtà venga vista anche da tutti gli altri (psicologi, avvocati, giudici, amici, vicini…) e mi arrovello per trovare modi e modi per aprire gli occhi a tutti. Non mi rendo ancora completamente conto che questa realtà non l’ho tutt’ora acquisita io per prima, non a tutti i livelli. Sì a quello razionale, ma non agli altri e credo sia un fatto comune a molte di noi… E quindi, come lavorare su questo, sfruttando a pieno il nostro potere personale? Come lavorare sulle parti inconsce di noi? Grazie dal cuore, un abbraccio forte

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    1. Carissima Respiro, difficilmente riusciamo ad aprire gli occhi a tutti, proprio perché siamo diversi. Dobbiamo accettare che molto della nostra conoscenza non arriverà mai a chi non ha vissuto in prima persona questo tipo di “rapporto”. Non può diventare una missione ostinata per noi cercare di dimostrare agli altri le nostre ragioni e nel contempo ottenere la loro comprensione: chi vuole vedere vede, chi non vuole resta nella cecità, certe volte per scelta personale. Tu scrivi “non mi rendo ancora completamente conto che questa realtà non l’ho tutt’ora acquisita io per prima, non a tutti i livelli.”, ecco perché si parla tanto del recupero dai maltrattamenti narcisisti come un PROCESSO lungo di auto conoscenza che ha come obiettivo primordiale quello di ripristinare la nostra autostima e il nostro istinto, falsato da troppa ambivalenza e caos. Quando è che scatta il passaggio dal razionale all’acquisito? Quando arriva la bellissima ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA. Mi spiego meglio: la maggior parte delle volte, quando stiamo provando a uscirne in via definitiva, lo dico mentalmente, abbiamo alcuni pensieri intrusivi radicati del tipo: lui non mi ha mai amata, lui mi ha sempre mentito, cosa avranno le altre che io non ho?, cosa ho fatto di male?, pure io non sono una tipa facile, pure io gli ho fatto stare male, pure lui era una persona ferita, io però non me lo meritavo, ma quando finirà questo dolore?, nessuno riesce a capirmi… E POSSO ANDARE AVANTI FINO A DOMATTINA con tutti i maledetti pensieri RAZIONALI che bloccano il nostro andare avanti. E’ la ragione che ci porta a sviluppare anche l’ossessione per la persona e addirittura per chi ci ha in teoria sostituito. E’ sempre la ragione quella che ci fa tornare sui nostri passi, anche a distanza di anni per ‘risolvere le cose’. Bene. Se accantoniamo la mente, cosa ci resta? Il corpo. Ho pubblicato qualche mese fa un articolo di Bessel van der Kolk che svela questo arcano. Perché la maggior parte di noi si trascura quando sta con queste persone? Perché subentrano molto spesso disturbi alimentari per eccesso o per difetto? Perché sono persone che distruggono la nostra autostima a un livello tale che chiunque diventa più bello fisicamente di noi e questo, volendo o nolendo HA UN PESO nel nostro inconscio: vogliamo vederci come belle e brave persone, ma il processo di mostrificazione che è stato compito quando ignorandoci e facendo gli indifferenti ridicolizzavano la nostra richiesta di affetto e i nostri meriti, aveva avuto la meglio sulla realtà per fin troppo tempo. Più sei stata esposta alle loro svalutazioni, più tempo impieghi per ritrovare te stessa e la giusta chiave di svolta, che è sempre l’accettazione incondizionata. La mia personale idea dell’accettazione è che tutto ciò che ti è successo nel bene e nel male ti appartiene e puoi fare quel che vuoi da questa tua esperienza. Fin qui mi rendo conto di non aver detto nulla di speciale, ma pensiamoci un attimo: la persona è uscita dalla nostra vita, fisicamente parlando, giusto? Quindi in teoria non può farci più del male triangolando e manipolando, di modo che chi si fa del male e continua l’opera distruttiva siamo noi quando cerchiamo informazioni o PENSIAMO alla persona. Ecco, se anziché pensare alla persona pensassimo a tutte le sensazioni meravigliose che possiamo proporzionare al nostro corpo muovendolo, curandolo, accarezzandolo, nutrendolo bene, ecc.? Penso che l’inconscio sano diventa una conseguenza della rilettura dell’immagine che abbiamo di noi stessi. La sensazione di benessere che proporzioniamo al nostro corpo quotidianamente e con lo stesso rigore che pensiamo a loro porta i suoi frutti a livello inconscio. Da questo modo di trattarci bene nasce il desiderio di nutrire la mente con altrettanta ‘roba buona’. Cosa succede se arrivi a questo livello di consapevolezza di te e torni sui tuoi passi? Provi una sorta di assuefazione rispetto alla situazione tossica. Semplicemente non ce la fai a reggere ‘più dello stesso’ e ti viene la nausea solo a pensare che un tempo sei stata così ‘pazza di quella persona’. Se hai fatto la scelta di perdonare mentalmente la persona per il male che ti ha fatto arrivi addirittura a pensare “MA CHE SIA TANTO FELICE CON CHIUNQUE ALTRA!” e lo arrivi a pensare per davvero, senza più alcun tipo di sentimento malizioso o rabbia. Non era una persona che faceva PER TE, punto. Il potere personale è legato alla responsabilità che abbiamo nei confronti di noi stessi. Non potrà mai e poi mai essere legato a qualunque cosa faccia un narcisista dalla sua vita o con quella di chiunque non abbia alcun tipo di connessione con te. Un abbraccio grandissimo, cara, e buona giornata!

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  5. Sono disperata. Vi scrivo dal mio letto, con la mia bambina accanto attaccata al seno. Stanotte non ho dormito e stamattina, finalmente, sono riuscita a piangere. Ieri l’np , padre della mia bimba, è riuscito a portarla a casa sua lontana chilometri, con l’aiuto dei carabinieri che IO HO CHIAMATO per difendere me e lei. È un senza fissa dimora, non si sa mai dove sta, fa uso di sostanze anche davanti alla bimba, la tiene nello sporco, ha un seggiolino e un auto non idonei per portare la bambina e NON GLI IMPORTA ASSOLUTAMENTE DI LEI in termini di bisogni e rispetto della sua routine. Ieri mi ha spintonato, caricato la bimba in auto con la forza e contro di me, mi ha urlato offese, mi ha dato della psicopatica e della matta tanto che la piccola, che piangeva disperata, ha iniziato a dire “mamma matta!”. Quando sono arrivati i carabinieri ha rivoltato tutto, è stato calmo e composto, ha detto che io lo ho aggredito fisicamente, ha fatto la parte del padre osteggiato e volenteroso “solo di poter stare con sua figlia in serenità”. Io ho detto ai carabinieri di essere seguita dal centro antiviolenza, da un anno: loro sono stati capaci di dirmi solo che visto che non c’erano denunce, era tutto da vedere. Gliel hanno lasciata portare via, ignorando il fatto che la piccola non era mai stata lì, che ha degli orari per mangiare e dormire, che hanno parlato SOLO con l’avvocato di lui che ha detto che poteva farlo e non hanno nemmeno guardato se il seggiolino e l’auto erano idonee, nonostante la mia richiesta. Ho parlato con la mia psicologa del cav… mi ha confermato che abbiamo subito un’ennesima violenza, avvalorata e supportata dalle forze dell’ordine. Mi sembra di non vedere via d’uscita…ad ogni traguardo che raggiungo, sopraggiunge un evento causato dal np che mi distrugge. Potrò mai liberarmene? Grazie a tutti voi, un cari abbraccio

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    1. Carissima Respiro, è davvero agghiacciante quello che ci stai raccontando! La prima cosa è fare una denuncia anche per la tua tutela futura. Sei seguita da un avvocato? Come sono i termini dell’affido? Se è condiviso andrebbe chiesto l’affido esclusivo subito dopo la denuncia. Eri da sola al momento dell’aggressione? Scusami, avrei tante domande da farti. Scrivimi anche su artedisalvarsi@libero.it, ok? Un abbraccio grande!!! Dovrà essere fermato con tutti i mezzi legali a disposizione.

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      1. Grazie Claudileia cara. Intanto ti rispondo qui e poi ti scrivo anche in privato. Sono seguita dall’avvocata del centro antiviolenza e ancora non sono stati definiti i termini dell’affido per via dei rallentamenti dovuti alla pandemia, quindi ancora non siamo a nulla. Non ho mai denunciato perché ho sempre avuto paura che tutto mi si ritorcesse contro, vista la sua estrema abilità a mostrarsi perfetto e soprattutto a proiettare su di me tutto ciò che fa lui. Mi sento persa…

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      2. Cara Respiro, ma a prescindere della pandemia la dottoressa che ti segue non ti ha mai consigliato di fare una denuncia? Insomma, lei lavora in un centro anti violenza e sanno perfettamente che senza prove concrete è molto difficile ottenere un affido esclusivo o un ordine restrittivo. Il padre potrebbe prendere la bambina spalleggiato dalle forze dell’ordine com’è successo soltanto nel caso in cui dimostri che sei tu la persona che viola i suoi diritti come avrà sostenuto il suo avvocato, cioè, pur di evitare di mettersi nuovamente in una condizione di fragilità e tutelare te e la bambina ti consiglio di esporre tutto alle forze dell’ordine, anche perché da come l’hai descritto è oramai totalmente squilibrato, oltreché un grandissimo manipolatore. Dopodiché questa denuncia andrà allegata alle tue richieste per dimostrare la pericolosità del soggetto. Se lui è tossicodipendente e non ha una residenza fissa non credo che i giudici ti daranno torto! Eri da sola? C’era qualche vicino che ha visto qualcosa?

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    2. Il mio psicologo mi disse che qualora avessi deciso di rimanere a casa, per evitare che lui venisse a vedere o prendersi i bambini senza preavviso né accordi, o semplicemente “affacciasi” per vomitarmi i suoi malesseri o “controllarmi”, avrei dovuto togliere il citofono, cambiare serratura alla porta, cambiare numero di telefono e chiedere che tutti gli incontri fossero mediati da un’assistente sociale che potesse verificare il rispetto degli orari e dei modi…
      Io sono fuggita, ma la mia è un’altra storia: quella non era casa mia…
      Sarà una lunga battaglia, ma se manterrai la calma tutto andrà bene…
      Un abbraccio, Respiro, e tienici aggiornate… siamo tutte con te!

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      1. Ciao Francesca e grazie. Io non lo faccio più entrare in casa (siamo io e la mia bimba in affitto, residenti entrambe qui); lui non ha mai vissuto con noi perché è uno che gira in qua e in là e sta dove gli fa più comodo. Inizialmente lo facevo entrare per stare con la bimba e uscivo io ma era diventato ingestibile (faceva foto che usava per intimidirmi, si rifiutava di uscire se glielo chiedevo, controllava le etichette del cibo, tentava di approcciarmi…). Noi abbiamo degli pseudo accordi ma come immaginerai, saltano continuamente… Io vorrei chiedere gli incontri mediati, o qualsiasi cosa che permetta di tutelare me e la piccola. Tu come hai fatto a fuggire? Un caro saluto

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      2. Sono tornata a vivere a casa mia da mia sorella e mia madre a 700 km di distanza e ho assoldato un avvocato che lo ha messo spalle al muro sfruttando i suoi messaggi e la sua avarizia per fargli firmare il trasferimento dei bimbi… ma se qui non ci fossero mia sorella (un mastino travestito da powerlifter) con il suo onnipresente migliore amico, i genitori di lui, che nel bene o nel male lo tengono sotto controllo e lo aiutano nei weekend i cui i bimbi stanno con lui, e soprattutto la piccola società di un paesino del sud che tutto sa e tutto controlla, non sarei tranquilla comunque… gli NP sguazzano nell’anonimato, quando devono sporcarsi l’immagine si frenano… non sono comunque “dignitosi” ma mantengono quella parvenza di “dubbia rispettabilità” che rende le cose più sopportabili…
        Ora è lì a 700 km in cassa integrazione da oltre 2 mesi, ma non è venuto… fino a giugno per legge dovrebbe fare la quarantena e sotto il controllo della nostra piccola comunità impazzirebbe… altrove sarebbe andato e venuto a suo piacimento urlando i suoi “diritti” di padre…
        Immagina che sono andata a prendermi le mie cose e quelle dei bambini con mia sorella ed il suo migliore amico perché i vicini di casa non lo avrebbero “trattenuto”…tanta della mia roba è ancora lì “sotto sequestro” comunque, ma fossi andata da sola non so come sarebbe finita e preferisco non saperlo…

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      3. Cara Francesca… io e la mia piccola abitiamo da pochi mesi in una piccola comunità, qui la gente si conosce tutta e si aiuta fra sè… pensavo fosse la mia salvezza e ho cercato di mettere in guardia alcune persone… Lui peró, con il suo fare bonario, simpatico, disponibile e affascinante sta tentando di infilarsi anche qui, nonostante abiti a 40 km. Credo di aver già anche individuato una possibile prossima vittima… spero siano solo mie paranoie. Rovinerà ogni cosa che, a fatica, proverò a creare? Mi sento così impotente…

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      4. Io sto nella stessa tua fase: sopraffatta dalla sensazione che facciano di tutto pur di rovinare tutto quello che si costruisce… che ci si mettano d’impegno… che ci riusciranno sempre e che i noi i nostri cuccioli vivranno questa precarietà costante per tutta la vita…
        Se mi fermo a riflettere, però, capisco che è questa fase di emergenza covid ad aver fatto da cassa di risonanza ai problemi impedendoci di andare spedite lungo il percorso di ricostruzione… per cui dobbiamo mantenerci salde e guardare al futuro con ottimismo.
        C’è un articolo in cui Claudileia spiega come prima o poi la loro vera natura esce sempre e non c’è bisogno di spiegare nulla a nessuno perché chi vorrà, avrà la possibilità di capire da solo… prima o poi tutti si renderanno conto di chi sono e noi saremo sempre più libere di vivere la nostra vita serenamente e senza troppe pressioni…

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      5. E’ esattamente così, cara Francesca. Diamo per scontato che la gente non riuscirà mai a capire chi sono quando in realtà chi ha la tendenza a fare il furbo e comportarsi male porta appresso le sue caratteristiche peggiori ovunque vada. Se ci fai caso c’è sempre un cambiamento di amicizie, di ambienti, di progetti, ecc., perché alla fine non riescono a stabilire connessioni durature ma solo a livello molto superficiale: se non fai quello che voglio non sei più un mio amico! Più che altro possono dire “conosco tizio da 20 anni, è un mio amico” ma quando vai a parlare con tizio scopri che in realtà tanto “amici” non sono mai stati. Vivono una realtà tutta loro e ci credono talmente tanto che trasmettono questa credenza a te che sei empatica e che fai fatica a capacitarti che possano esistere esseri umani sprovvisti di una coscienza.

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      6. Se hai intuito qualcosa fidati della tua intuizione e alza la guardia. Non sei paranoica. Se lui ha libero accesso a dove stai è chiaro che proverà a stendere i suoi tentacoli per riacquistare una parvenza di controllo sulla tua vita. Molta attenzione e fiducia in te stessa!

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