Fonte: http://sobreviviendoasociopatasynarcisistas.blogspot.it/2016/11/senales-que-tu-cuerpo-da-cuando-te.html
Traduzione: Gabriella Maddaloni
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I nostri corpi sono meravigliosi, ci avvisano sotto forma di sintomi, intuizioni e sensazioni quando siamo in presenza di predatori della nostra stessa specie. Sfortunatamente non prestiamo attenzione a questi indizi perché, sebbene le nostre strutture cerebrali più remote si siano rese conto che siamo in pericolo, le aree del cervello di evoluzione più recente, quelle che ci distinguono come specie e che controllano il pensiero razionale, finiscono per scartare quei segnali d’allarme e sconfessano l’esistenza dei disturbi di personalità di tipo B; Quando riusciamo a integrare l’informazione ricevuta dai nostri sensi in una totalità razionale, siamo già stati vittime dell’abuso narcisista o psicopatico.
Vi lasciamo qui una lista di quei sintomi e sensazioni che dovremmo conoscere:
- Quando sei con quel tipo di persona ti senti “tra le nuvole”, quasi come in uno stato di irrealtà, ma quando se ne va senti un’ansia fuori dal comune che non sai a cosa attribuire;
- Ti sembra che tutto quel che dice sia sfasato, non riesci a capitare una bugia aperta, tuttavia tutto ti sembra inautentico, e finisci poi col darti la colpa per aver “pensato male di quella persona”;
- Se sei suo figlio/a, ti senti in colpa o triste tutto il tempo per la condotta del tuo genitore. Pensi realmente che il problema sia tu, ti sforzi di superarlo cercando ogni volta di essere più gradevole o compiacente non solo con i tuoi genitori, ma col mondo intero;
- Cominci a soffrire d’insonnia o a fare sogni sgradevoli. Cerchi di non dargli importanza, dopotutto è “lo stress della vita moderna”;
- Non hai la stessa capacità di concentrazione di prima, dimentichi di fare le cose, i tuoi pensieri girano attorno a quella persona e ai dubbi che ti provoca. Cerchi di trovare “soluzioni” logiche a questi “piccoli problemi di comunicazione”;
- Se sei un suo collega ti senti lusingato e sopraffatto in eguale misura dall’ammirazione che questo mentore dimostra per te. Ti spaventa la quantità di cose che ti chiede sulla tua vita, ma lo prendi per interesse. Ti preoccupa che non racconti troppo delle sue cose, ma ti convinci che lo faccia per discrezione. Ti sembra strano che critichi un altro collega di cui hai sempre avuto grande stima, ma consideri che sia bene “ascoltare entrambe le campane” prima di decidere;
- Soffri più di allergie, emicranie, alterazioni ormonali fuori del normale;
- Quando ti narra gli eventi tristi accaduti nella sua vita, senti empatia, anche se hai la strana sensazione che goda di ciò che ti racconta;
- Ci sono momenti in cui hai l’impressione che ti ascolti attentamente, non tanto per interesse o desiderio, ma perché sei suo oggetto di studio;
- Col passare del tempo ti ritrovi a parlare con te stesso su cose che non ti tornano. Hai sintomi incipienti di depressione o attacchi di panico, ti prescrivono una psicoterapia o medicine. In entrambi i casi, che lo psicopatico/a sia un tuo familiare o un tuo partner, fingerà di comprenderti, anche se sottilmente rafforza la sua idea che tu sia “handicappato”;
- La tua autostima si trova al suo punto più basso. Arrivi a pensare che forse il tuo partner/padre/collega abbia ragione: c’è qualcosa che non va in te, dopotutto ti distrai, il tuo aspetto è trascurato, ti confondi e ti sbagli spesso. Ciò nonostante, una piccola voce dentro di te ti dice che questo è qualcosa di nuovo, che non ti era mai successo e che è molto strano;
- Nonostante la supposta intensa vita sessuale che hai col tuo partner, cominci ad avere disfunzioni varie, e lo attribuisci al fatto che da qualche tempo ti senti meno attraente, giammai avresti pensato che il tuo corpo si è dichiarato “in sciopero”, perché già sa che non dovrebbe stare lì;
- Fai “sesso preventivo”, cioè non lo fai per piacere, ma perché anche se il tuo partner ti giura fedeltà, intuisci che se non fai l’amore frequentemente, cercherà l’attenzione di altre persone;
- Hai voglia di piangere “senza alcuna ragione”. Questi pianti si aggravano quando il tuo partner/genitore/collega smette di parlarti perché si è offeso, e nonostante ti dia la nausea il non capire cosa hai fatto per subire lo “schema del silenzio”, sei tu che chiedi scusa per non continuare a vivere in tensione permanente a casa o in ufficio;
- Ti becchi una qualche lieve forma di malattia sessualmente trasmissibile, e chiedi al tuo medico se il contagio può esserci stato alla piscina del club;
- Gli atteggiamenti di questa persona quando crede che nessuno la guardi ti generano dei sospetti;
- Molto di quel che dice sembra avere un altro senso, più oscuro: “Voglio essere sempre nella tua testa”, “Non vado bene per te, in fondo sono un cattivo ragazzo”, “Ho un particolare debole per mia figlia minore”. Pensi di essere impazzita/o perché vedi cattive intenzioni senza avere altre prove che non siano il tono della voce o le smorfie che fa quando lascia intravedere ciò che pensa;
- Ci sono momenti in cui hai i brividi quando ti guarda intensamente: i suoi occhi sono incolori;
- Perdi l’appetito, o al contrario, mangi tutto il tempo;
- Hai sintomi di dipendenza, sai che qualcosa di questa persona non ti fa bene, ti fa male, ma quando sei sola/o, il dolore e l’ansia che sperimenti sono così eccessivi che tornare a stare con la persona in questione sembra essere l’unica cosa che ti calma e dà sollievo. Questo modello di comportamento diviene ciclico;
- Ogni volta che sei con questa persona hai un primo impulso di energia, per poi rimanerne completamente senza. La tua vitalità non è più la stessa che avevi prima di conoscere questa persona;
- Qualcosa in fondo al tuo cervello ti dice che quel collega non merita fiducia, che il tuo partner nasconde un segreto sordido, che tuo padre o tua madre desidera il tuo male. Ti punisci per sentire questo, giacché tutte queste persone, in determinati momenti, ti hanno fatto sentire speciale
Questi sono solo alcuni degli indizi che sentiamo “sulla nostra pelle” mentre abbiamo qualcuno di questi “vampiri emotivi” che svolazzano sulle nostre vite. Confida nei segnali che ti dà il tuo corpo, ascolta quel che ti dice, non dare importanza al fatto che tu possa sembrare “egoista” se ti allontani, non ascoltare le bugie che dirà di te quando perderà il controllo sulla tua anima, non credere alle sue lacrime di coccodrillo. Allontanati e guarirai, allontanati e conoscerai la felicità.
“Ti becchi una qualche lieve forma di malattia sessualmente trasmissibile, e chiedi al tuo medico se il contagio può esserci stato alla piscina del club… meraviglioso!
Ma sopratutto: “Ti sembra che tutto quel che dice sia sfasato, non riesci a capitare una bugia aperta, tuttavia tutto ti sembra inautentico, e finisci poi col darti la colpa per aver “pensato male di quella persona”… Quando ci siamo conosciuti, e abbiamo iniziato a frequentarci, nei moneti di slanci affettivi di cui sono solo loro capivi, mi diceva. “Tu ci credi?” e io mi sentivo in colpa perché non c’è bisogno di credere nelle cose reali. E lui mi colpevolizzava: “Tu non ci credi”. In cosa, in cosa, avrei dovuto credere… nel suo mondo artefatto che sembrava vero ma non lo era. Ecco perché mi chiedeva “ci credi?”
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Il mal di schiena. Sono stata ricoverata per lombosciatalgia, mille accertamenti e nessuna causa tangibile. Tutta rabbia repressa. I sospetti e la paura di essere sbagliata.
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http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/03/26/viviani-vittime-che-pagano-per-i-loro-carnefici_11025.shtml
“Mi faceva sentire un Dio…” ma poi….
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Direi tutto esatto meno due punti.Dopo una fase di veloce love bombing ,trovava mille scuse assurde per rifiutarmi;mentre io ero ossessionata dall’averlo fisicamente.Fase che si protrae anche ora, che ho chiuso forzatamente da parecchi mesi.E Non capisco il perché
o forse si,la biochimica nel cervello, che si deve assestare devo riprogrammarmi e ci vuole parecchio.Io mi sentivo molto euforica e forte in quel periodo, (Adrenalina pura).Però sapevo perfettamente ciò che era anche se non come adesso è mi ripeteva sempre che doveva essere l’ultima volta che lo vedevo .Ma naturalmente tra varie peripezie non riuscivo a chiudere.Poi sono stata costretta da triangolazioni duble-Bind on-of silenzio gaslaiting ecc.Ho ancora la sua ossessione essendo consapevole che è un manipolatore,approfittatori,narcisista basso profilo,patologico e somatico.Non lo voglio più nella mia testa ma lui è lì.Solo li per fortuna,fisicamente che sia all’inferno.
perche’.Oppure si;la biochimica
che si
deve assestare e ci vuole tempo.Più
che stanca io mi sentivo euforica e
forte e sappiamo che sono gli ormoni
che sprigionavano il benessere in compagnia di esso, ma sapevo
perfettamente,con chi avevo a che fare,anche se non come adesso nelle sue sfaccettature.Approfittatore,manipolatore,narcisista, basso profilo, patologico,somatico.
adesso in tutte le sfaccettature) e mi
dicevo:’ questa sarà l’ultima volta che lo vedo e devo chiudere’.Naturalmente nonostante tutto ciò che vedevo non ci riuscivo ma sapevo chi avevo davantim
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