Il narcisismo e l’invalidazione delle prede: come cancellano a fuoco lento un’identità

Fonte: https://themindsjournal.com/invalidation-and-narcissism-why-they-slowly-erase-you/
Autrice: Maggie McGee è Master in Psicologia e mental coach specializzata nel trattamento delle vittime di abuso narcisistico. È fondatrice della pagina http://www.narcwise.com
Trad. C. Lemes Dias
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L’invalidazione va di pari passo con il narcisismo. Avete mai avuto la sensazione di essere invisibili? Di essere persone del tutto inutili, come se nessuno s’importasse di voi? Se sì, conoscete fin troppo bene l’annullamento che inevitabilmente avviene a causa dell’invalidazione narcisistica.

È il modus operandi predefinito per i narcisisti patologici, perché alla base di tutte le forme di abuso, sia fisico che psicologico, mentale o sessuale. Gli effetti sono terribilmente dannosi perché vi spoglia di ogni potere decisionale.

L’invalidazione viene utilizzata per cancellarvi lentamente. Dopo tutto, quando siete stati svuotati dalla vostra identità, la piena conformità alle richieste del narcisista è quasi garantita. C’è ancora poco da combattere.

Tuttavia, il fatto stesso che state leggendo questo articolo ora significa che non siete del tutto K.O. State ancora combattendo, ma stavolta per voi stessi.

E in questa battaglia per recuperare la vostra vita post abuso narcisistico, aumentando la vostra consapevolezza sui maltrattamenti che avete subìto, mettete in moto la vostra liberazione dall’incubo.

In questo pezzo, il bisogno del narcisista di ‘invalidare’ le sue prede viene esposto, così come lo si può individuare mentre è in azione.

 PERCHÉ LA CONVALIDA È IMPORTANTE?

Come esseri umani abbiamo alcuni bisogni di base, ad esempio, il bisogno di appartenenza e di sentirsi amati. Questi bisogni sociali sono altrettanto essenziali, alla pari di tutti quei bisogni collegati alla sopravvivenza come il cibo, il riparo e la sicurezza.

La connessione con gli altri e l’accettazione appartengono all’ambito dell’appartenenza.

E l’essere convalidati dagli altri è parte integrante di questi bisogni.

QUINDI, COS’È LA CONVALIDA?

È l’essere presente e solidale all’esperienza di un altro, riconoscendo i suoi pensieri e sentimenti senza provare a stravolgere chi è.

Nell’essere convalidati ci sentiamo accettati dagli altri e accettiamo anche noi stessi. Ci sentiamo ascoltati, visti e compresi. In breve, ci sentiamo apprezzati.

Apprezzare gli stati emotivi degli altri dipende però dalla capacità di essere empatici.

L’invalidazione è il prodotto di un’assenza di empatia, quindi è l’habitat naturale in cui un narcisista patologico può operare.

È l’atto di negare intenzionalmente, rifiutare, minimizzare, giudicare negativamente e/o ignorare la vostra esperienza, i vostri pensieri, le vostre azioni o le emozioni che esprimete.

L’invalidazione può essere evidente, come nelle tattiche di bullismo aggressivo, ma può anche essere occulta, sottile e insidiosa. Il gaslighting è un ottimo esempio di quanto l’invalidazione possa essere terrificante.

Se avete risposto con un “sì” per il fatto di sentirvi invisibili e inutili a causa dell’abuso narcisistico, sappiate per esperienza il quanto l’assenza di convalida possa essere distruttiva e quanto sia centrale per la sopravvivenza umana.

Purtroppo, la vulnerabilità che causa dentro di noi non fa altro che amplificare il suo potere… che è precisamente ciò che il/la narcisista vuole per riuscire ad andare avanti soddisfacendo unicamente i suoi bisogni.

Scopriamola ancora un po’.

CONCETTUALIZZAZIONE DELL’INVALIDITÀ NARCISISTICA COME OFFERTA

Una volta compreso il pensiero disturbato che guida l’invalidazione narcisistica, potete iniziare a depersonalizzare questo attacco apparentemente molto personale.

Vedendo attraverso la loro maschera, sviluppate con il tempo la comprensione che si tratta di un tentativo di smantellare la vostra personalità e che ha ben poco a che fare con voi, in quanto persone. Piuttosto, ha tutto a che fare con loro, come persone.

Quindi, eccoci qui…

Per evitare di affrontare la realtà del loro vero sé, i narcisisti cercano di proteggersi creando una maschera, i loro “falsi sé”. Basicamente vogliono apparire irreprensibili. Mantenere il loro fragile mondo fittizio in piedi dipende dal rafforzamento delle convinzioni costruite in cui si vedono come creature “perfette”.

DEVIARE LO SGUARDO ALTRUI DALLA REALTÀ DI CHI SONO SENZA LA MASCHERA, GUIDA L’INTERA ESISTENZA DI UN/A NARCISISTA.

CIÒ SI TRADUCE NELLA FISSAZIONE PER FONTI DI NUTRIMENTO COSTANTI. PER UN NARCISISTA, È QUESTA LA SUA CONVALIDA.

Tuttavia, a differenza delle persone emotivamente sane, la versione patologica del narcisista non è condizionata all’accettazione e alla comprensione. Lasciare che le cose accadano e che le persone siano loro stesse, senza la necessità di cambiarle, non è qualcosa che un narcisista può permettersi di fare.

Piuttosto, la convalida (e con questo intendo LA LORO convalida, giacché i vostri bisogni sono completamente irrilevanti per queste persone) consiste nel controllarvi e manipolarvi per costringervi a dare l’offerta che bramano costantemente soltanto a loro.

Poiché l’offerta è necessaria per la loro sopravvivenza, la inseguiranno ad ogni costo. La caccia alla convalida è la grande ossessione del narcisista.

Ecco cosa fa…

L’INVALIDAZIONE NARCISISTICA IN AZIONE

IL RIFIUTO       

È un dato di fatto: essere perfetti non è una cosa fattibile!

Tu ed io lo sappiamo, ma il narcisista patologico non può accettare questo “particolare”.

Pertanto, non sorprende che perseguire la sua condizione di “essere mitico” preveda un percorso irto di problematiche che non possono essere risolte.

Per gestire questi inconvenienti, durante la genesi del loro disturbo, il narcisista patologico divide il mondo in due estremi: bene e male; perfetto e profondamente, irrevocabilmente imperfetto; bianco e nero.

Questa necessità di allocare persone, cose ed eventi in uno dei due estremi a causa dell’incapacità di integrare intellettualmente tanto le qualità negative quanto quelle positive in un’unica entità, viene definita “scissione”.

Ovviamente, il narcisista patologico si assegna completamente alla categoria buono/perfetto. E quelli che convalidano questa opinione sono le uniche persone che contano per lui/lei, spesso idealizzandolo/la.

Chiunque non supporti questa visione viene rifiutato, svalutato e assegnato all’etichetta “totalmente cattivo”.

Questo pensiero ostentato e polarizzato del narcisista patologico è in realtà piuttosto semplice, una volta decodificato (benché del tutto illogico e disordinato, ovviamente!).

Funziona così: mantenere le convinzioni di essere sempre giusti e superiori significa che chiunque sfidi consapevolmente o inconsapevolmente questi punti, deve per forza avere torto ed essere inferiore.

FATTI E LOGICA NON CONTANO NULLA. L’unica cosa che conta è che i vostri pensieri, sentimenti ed esperienze vengano platealmente negati.

L’invalidazione avviene svalutandovi: la mente disturbata del narcisista basta e avanza per convalidare il suo status elevato!

Ogni contrarietà è infondata e raggiunge nuove vette nel mondo del narcisista.

Ecco le fondamenta dell’invalidazione narcisistica.

Nelle loro menti, svalutandovi in relazione a qualsiasi cosa tolgono da voi ogni potere e l’autorità di mettere in dubbio la loro grandiosità.

UNA TATTICA DEVIANTE

Quindi, abbiamo stabilito l’ossessione del narcisista per la convalida del suo Falso Sé, al fine di negare il Sé reale come motore dei suoi comportamenti compulsivi (sì, lo so che vi sto offrendo un bocconcino!).

Sappiate, tuttavia, che mentre cercano follemente di proteggersi dalla realtà, contemporaneamente un livello di consapevolezza della loro verità potrebbe arrivare e rendere davvero oscura la loro esistenza.

Ecco cosa rende loro ipersensibili a tutto ciò che potrebbe puntare i riflettori sulle loro debolezze. Oltre a negare la verità, l’invalidazione viene utilizzata per esercitare e mantenere il controllo su di voi.

Ogni volta che avvertono che state fiutando chi sono veramente, cercano di annullarvi per deviare la vostra attenzione, portandovi a concentrarvi su ciò che c’è di sbagliato in voi.

Funziona sempre. A meno che… cominciate a capire il loro gioco.

L’INVALIDAZIONE È MOLTO EFFICACE PERCHÉ, ATTRAVERSO L’ABUSO, IL NARCISISTA VI ADDESTRA A REAGIRE EMOTIVAMENTE A QUALSIASI INNESCO COLPISCA LE VOSTRE VULNERABILITÀ. VI PROGRAMMA ALLO SCOPO STESSO DI FARVI DERAGLIARE E ANDARE FUORI STRADA SEMPRE CHE VORRÀ SALVARSI LA FACCIA.

Vi controllano ed evitano la responsabilità mettendo a tacere ogni potenziale minaccia al loro fragile sistema di credenze. Annullandovi, così come le vostre esperienze, i vostri pensieri e le vostre emozioni, il problema scompare.

L’ultimo specchietto per le allodole!

Nel fare questo, stanno anche cancellando tutto ciò che vi rende UNICI.

INDIVIDUANDO L’INVALIDAZIONE NARCISISTICA

Quindi, ora che abbiamo chiarito perché l’invalidazione e il narcisismo vanno a braccetto, esaminiamo gli esempi in modo da poter mettere in pausa, valutare quando sta accadendo e imparare a distaccarsi dal loro abuso, neutralizzando il suo impatto nella nostra psiche.

L’esempio più crudele è il ciclo dell’abuso narcisistico in cui il/la narcisista dimostra di avere una grande consapevolezza su come applicare intenzionalmente la convalida con il solo fine di manipolarvi.

Durante l’idealizzazione, quando molti di voi siete stati bombardati con “tanto amore” per essere attirati in una rete in cui eravate visti come fonte affidabile di rifornimento narcisistico, TUTTO era puntato su come convalidarvi. Per attrarvi con successo nella relazione, il narcisista aveva cercato di farvi sentire riconosciuti, apprezzati, ascoltati, curati, accettati e compresi in tutti i modi.

Ora inseriamo la svalutazione e lo scarto e… bingo! L’aggancio è avvenuto. La convalida, non più necessaria una volta che siete stati agganciati, viene abbandonata, affinché l’invalidazione diventi la norma per abbattere la vostra forza e la vostra identità. Dipendenti e rassegnati, sfruttati come fonte di approvvigionamento, è così che un/a narcisista vi vuole. Quindi, cosa fa?

a) Vi critica sugli argomenti che scegliete e su tutto ciò che esprimete perché ritenuto, al suo esclusivo parere, illogico. Il vostro punto di vista diventa infondato e ridicolo, forse addirittura senza senso, indipendentemente dai fatti;

b) Vi rifiuta e vi disprezza e/o ignora i vostri bisogni, pensieri ed emozioni;

c) Vi giudica sempre in difetto.

In ognuno di questi scenari, potete vedere come funziona la negazione e il deragliamento.

Il filo che collega i tre è elementare: voi avete torto e loro hanno ragione; siete imperfetti e non valete niente per loro.

Avanzando ulteriormente, sappiate che queste tattiche sono messe in azione quando usano espressioni del tipo:

 – Non dovresti sentirti in quel modo.

– Sei troppo reattivo/troppo sensibile.

– Prendi le cose troppo sul serio.

– Ti sbagli, non è come ti senti, è così che dovresti sentirti…

– Non hai il diritto di sentirti in quel modo.

– Non ho mai detto che non è mai successo/è tutto nella tua testa.

– Non sono così male/avrei potuto far di peggio.

– Guarda che sei messa meglio delle altre.

– Dovresti essere grata per tutto ciò che faccio per te.

– Nessun altro è d’accordo con te /hai problemi di interazione con gli altri.

– C’è qualcosa che non va in te/hai grossi problemi/sei pazza.

– Pietra sopra, su!

– Non ho intenzione di parlarti di questo!

Oppure, non sentivate niente di tutto questo ma…

Il linguaggio del corpo e il silenzio possono essere altrettanto potenti nel negare il vostro valore, probabilmente più delle parole avvelenate accuratamente selezionate.

COSA SUCCEDE QUANDO INTERIORIZZIAMO L’INVALIDAZIONE NARCISISTICA

In definitiva, l’invalidazione narcisistica serve a comunicare che il vostro valore esiste solo nel contesto dei bisogni del narcisista. Non è consentita alcuna incompatibilità a riguardo.

L’invalidazione è devastante perché sarete puniti attraverso l’imposizione di condizioni che dovette rispettare e che consistono nella soppressione di tutto ciò che vi rende voi stessi.

Quando i vostri bisogni, pensieri, esperienze ed emozioni sono annullati per essere sostituiti da quelli del narcisista, sarete stati effettivamente cancellati.

Sappiate che anche se vi sentite come trasparenti, potete recuperare tutto ciò che siete.

Fatte un lavoro di consapevolezza dell’abuso che avete subìto e cercate di staccarvi il più possibile della persona, anche utilizzando gli strumenti forniti nei link.

Per ulteriori informazioni su come dare questo passo visitate http://www.narcwise.com.

Splendete, non lasciatevi andare.

Continuate a lottare per voi stessi.

C’è un mondo che ha bisogno di voi. Così come voi avete bisogno di occupare il giusto ruolo che meritate in questo mondo.

 

134 pensieri su “Il narcisismo e l’invalidazione delle prede: come cancellano a fuoco lento un’identità

  1. non riesco a leggere tutto, la rabbia monta – ormai ho capito, ogni articolo conferma soltanto – per quanto mi riguarda da ieri ho perso un po il controllo – cerco di riacquistarlo ma comunque non penso di fare più la sacca da box di qualcuno – sono leggermente arrabbiato

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    1. Caro Massimo, prima o poi tuo fratello non farà più gesti eclatanti per dimostrare chi comanda. Comprenderà che con te potrebbe vincere facilmente ricordando quando eravate bambini (giusto quei 2 o 3 gesti di presunto affetto nell’arco di un’intera infanzia), magari ti ricorderà quando vostra madre diceva “ragazzi, cercate di non litigare!”, tirerà in ballo presunte cose fatte per te quando neanche camminavi e parlavi (per impiantarti falsi ricordi che destino sensi di colpa)… Dico questo non per farti arrabbiare ancor di più, perché ogni n.p. quando capisce che l’arma dell’intimidazione non funziona più, ti colpisce dritto nel cuore. Tu hai l’aggravante di essere il fratello. Immagino la valanga di sensi di colpa che provi ogniqualvolta cerchi di difenderti. L’importante è che quando te ne andrai (sappiamo che conviverci è impossibile!) avrai ben chiaro che QUALUNQUE COSA ACCADA tu non sei responsabile della vita che tuo fratello ha scelto di vivere. Perché dico questo? Perché prendersi la responsabilità delle azioni di un adulto fortemente squilibrato (ma consapevole della differenza tra bene e male) è precludersi la vita stessa. Nessuna compagna di vita sana di mente potrebbe essere in pace con te, se capisce che il tuo umore è influenzato fortemente da un fratello manipolatore. La tua vita non può più girare attorno ai suoi gesti, parole o azioni. Un abbraccio grande e tutelati, anche uscendo di casa e andando in giro da qualche parte: senza una platea si calmano subito!

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      1. ascolta, è arrivato l’altro fratello in casa , un mezzo avvocato, ormai il piano è chiaro –
        questo provoca mattina e sera ma quel pezzo di mer.da viene a chiedere spiegazioni a me : io non rispondevo, ho messo la musica e questo mi ha alzato le mani addosso ( parlo dell’altro fratello ) –
        ho dovuto reagire per forza – ora il pezzo di mer.da dice che sono io che l’ho portato all’esasperazione e per questo ha messo le mani addosso – dicono che sono io che li ho portati all’esasperazione, intanto quell’altra mer.da gira con una macchina intestata a nome mio con firme false

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      2. scusa sto mandando messaggi mentre questo continua con l’insalata di parole e si comporta da avvocato con un fratello ( cosa alquanto scorretta a mio avviso ) – sono anni che mi manipolano in tutti i modi, mi hanno portato all’esasperazione, ora continua a dire cazzate e io lo continuo a mandare affanculo – lui parla parla parla e io lo mando affanculo

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      3. Claudileia carissima – scusami davvero per tutti questi messaggi ma io non so davvero con chi parlare – questo è il terzo avvocato che dovrebbe difendermi che si toglie di mezzo, è come se ci fosse una cospirazione in atto – tipo massoneria ( lo so che potreste farvi tante risate ma nella mia città ultra borghese è ben presente e radicata ) –
        Non si spiega tutta l’arroganza che questi due si permettono e il fatto che tutti gli avvocati puntualmente si levano di mezzo.
        Inoltre questi della cooperativa in cui abitiamo sono totalmente schierati dalla loro parte – ripeto , mi sa proprio di setta, c’è un legame tra di loro –
        Sono sicuramente narcisisti e manipolatori esperti e psicopatici ma ci dev’essere qualcos’altro sotto – qualche conoscenza, qualche aggancio, i conti non mi tornano da troppo tempo

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      4. Sto leggendo con calma la tua risposta – scusa per tutti questi messaggi ma stasera sto davvero male – se vuoi puoi cancellare qualche messaggio, non c’è problema –
        in pratica questo narcisista psicopatico che vive con me provoca ogni giorno, dalla mattina alla sera, sbatte mobili, pentole, sedie, inizia anche alle 6:00 se si sveglia a quell’ora, non la smette mai – è il padrone assoluto di tutto, la cucina è sua, ora ha deciso di metterci il tavolo del salotto – quest’amico sta fisso qui, ogni giorno – non posso entrare in cucina che ci sono loro che fanno spinelli, devo quasi chiedergli il permesso per cucinare –
        io ho capito tutte le dinamiche della provocazione ma siamo umani, possiamo resistere 20 giorni, poi uno scoppia-
        ora , se a me un giorno girano, sbotto e magari sbatto qualcosa questo infame chiama subito l’altro fratello ( narcisista covert ? ) – questo si precipita, e inizia a farmi le ramanzine ” in base a cosa rompi i mobili ? Mi devi rispondere, ho chiuso il negozio per venire fin qui , etc. etc. ”

        io rispondo che quello mi massacra 24 ore al giorno, fumano spinelli in casa e lui se ne esce con frasi ” ma perché cambi discorso ? ” in pratica minimizza – questa storia va avanti da anni.
        E’ Gaslighting violento quello che subisco – in pratica mentre lo psicopatico in casa mi martella tutti i giorni, poi arriva quell’altro che attacca con queste storie e cerca di farmi impazzire ancora di più –
        io oggi non gli rispondevo, ho attaccato lo stereo, gli ho detto di andarsene e lui mi sferra un pugno…non c’ho visto più, ce le siamo date, nulla di che –

        Ora lo psicopatico che sta in casa se ne andato, ha fatto le valigie, qui in casa non si sente al sicuro : vi rendete conto che barzelletta ?
        Uno che picchia le ragazze, violentissimo, ultra aggressivo, che mette firme false, fa imbrogli di tutti i generi, non si sente al sicuro con me.
        E’ una barzelletta assoluta.
        In pratica vorrebbero farmi passare come uno pericoloso, come un pazzo, è uno scherzo – inoltre lo psicopatico ripete in continuazione cose del genere ” ora ti faccio vedere io, non hai idea di cosa ti combiniamo ”
        io ancora non ho trovato il coraggio di fare una mega denuncia, ci sarebbero tutti i presupposti, veramente non so cosa mi ferma

        E questo è quanto : sono solo a combattere contro questi – i miei zii sono bravissime persone, sono anziani, cercano di aiutarmi come possono –
        l’avvocato è sparito, l’ho chiamato numerose volte, niente – oppure è d’accordo con loro, non so più cosa pensare –
        scusate veramente lo sfogo ma parlare mi aiuta

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      5. Mi dispiace Massimo, mi dispiace tantissimo. E mi dispiace riuscire solo a dirti che mi dispiace senza fare qualcosa di concreto per aiutarti perché la condizione quotidiana in cui vivi è troppo frustrante e temo molto a rischio perché sfida ogni possibile confine umano di sopportazione.
        Sono veramente dei criminali…

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      6. Mirò cara, grazie mille – sto prendendo dei tranquillanti da parecchio tempo per cercare di stare più calmo possibile, ma credimi, non bastano, il livello di provocazione è troppo alto, non mi calmano nemmeno quelli – davvero non so più cosa fare – sono prontissimo a fare una denuncia – spero che stacchi tutte le utenze come ha minacciato ( sono minacce su minacce ma poi non fa mai niente ) – ma io ho capito tutto, è uno sporco gioco per portarmi alla follia totale –
        voglio che questa storia finisca in tribunale, non li voglio sentire più, non voglio ragionarci – voglio solo che intervenga la legge, non voglio più subire, basta

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      7. La soglia di pericolo è stata superata da molto, temo. Quando ci si dà di santa ragione può succedere di tutto, sopratutto se uno fa uso di sostanze di stupefacenti. Mi sorprende che lui sia andato via così facilmente, semplicemente facendo le valigie e minacciando… Guardia alzata che sicuramente tornerà nel giro di poco.

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      8. sto cercando un avvocato con il gratuito patrocino, questo che mi seguiva non risponde a messaggi e chiamate

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      9. infatti stamattina è ritornato e ha cominciato il macello – mi ha minacciato pesantemente con un martello puntandomelo in faccia
        – io non ho reagito, ho chiamato i carabinieri, sono intervenute due volanti –
        ha subito indossato la maschera da vittima al loro arrivo dicendo che stava facendo lavori in casa – gli ha detto che prendo tranquillanti, che sono pericoloso e solo per questo motivo i carabinieri hanno ritenuto che io dovessi andare al pronto soccorso per un controllo (fantastica legge !!!!)
        io ho mantenuto calma massima come sempre, i dottori si meravigliavano del fatto che non avessero mandato lui – si fortifica l’idea che abbia qualche conoscenza importante –
        chiaramente al pronto soccorso non hanno riscontrato nulla se non un’agitazione dovuta all’evento –
        capite un poco di cosa sono capaci ?
        ora sono veramente stanchissimo, circa 10 ore all’ospedale, sono sfinito –
        vado a dormire, ci sentiamo in questi giorni

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  2. Tralascio di raccontarvi gli ultimi e sempre più pressanti tentativi di convincermi di quanto ancora tenga al nostro rapporto, di quanto mi voglia bene, di quanto tenga all’unità della nostra famiglia (che ha pensato bene di distruggere) e quanto non capisca perchè io non sia in grado di accettare tutto quello che ho subito semplicemente come un suo periodo difficile, e mi soffermo sull’invalidazione.
    Le ho fatto notare che negli ultimi messaggi che mi ha inviato rivendicando l’enorme lavoro fatto su se stessa, mi ha scritto, cito testualmente, “voglio provare anche altre strade, quelle che sento più conformi a me”, “passione? no, Gianni, voglio essere onesta con me stessa”, “avevo solo bisogno che tu dessi credito alle mie richieste cercando di capirle”, appunto in tutto questo il mio punto di vista non esiste, le mie esigenze non sono considerate.
    Ieri sera mi ha detto che ha riletto gli sms e che non ci trova proprio niente di egoista ne di scarsa considerazione verso di me, semplicemente ha diritto a esprimere i suoi bisogni. Certo questo è un diritto di tutti, ma in una relazione questo deve avvenire considerando ogni tanto anche quelli dell’altro. Il non farlo invalida alla lunga l’esistenza dell’altro nel rapporto.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Gianni, ha paura è evidente 🙂 scusami ma è quasi patetica nella sua cecità emotiva. Spero che non ti dispiaccia il mio tono lieve, so bene che situazione è più che seria, ma vista dall’esterno fa un effetto grottesco. Ancora focalizzata sui SUOI bisogni a un passo dalla fine, meglio così, non avrai nulla da rimpiangere. Non capisce che così consolida e convalida la tua convinzione, semai ce ne fosse bisogno, ti sta rendendo le cose meno difficili. In sintesi un vero genio.
      Un abbraccio a te e stay strong.

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      1. Cara Babi in effetti, se non fosse tragica, sarebbe patetica. Si lamenta che io sorrido e scherzo coi ragazzi e sono freddo con lei. Detto da una che è almeno un anno che bacia i gatti chiamandoli amore e a me negli ultimi anni mi chiama Gianni e sul suo telefono non sono più “amore mio” come stato per i primi 15 anni.
        Il tono lieve va benissimo. Non mi resta che sorridere. Cosa che la fa arrabbiare perché si sente presa in giro. In realtà è appunto talmente incoerente che diventa grottesca.
        Un abbraccio grande e grazie della consueta comprensione.

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  3. Ritento. La mia esperienza è come quella di tutti, a dimostrazione del fatto che i nostri comportamenti di base sono gli stessi, facciamo tutti parte di uno zoo e se io sono un serpente probabile che mangi i conigli, se sono un coniglio prima o poi incontrerò un serpente, ecc. ho vissuto per cinque anni con un narcisista del tutto anaffettivo e anempatico. Alla fine lo ha ammesso lui stesso, talmente sicuro di avermi ormai definitivamente in pugno da dire frasi tipo: ” senza di me non puoi stare”. Errore, il loro errore è non sapere distinguere tra l’amore e la dedizione generosa e la dipendenza dal loro potere. Tutto ciò che possono fare è trasformare tutto in dinamiche di potere distruttivo, per schiacciare l’altro nell’illusione di controllarlo e possederlo totalmente. Me lo ha spiegato, ha raccontato che il suo film preferito era “oltre il giardino”. Di solito era un uomo spento, cupo, in quel momento l’ho visto accendersi di entusiasmo, mentre raccontava che nel film il maggiordomo si rende indispensabile e così facendo riesce a capovolgere i rapporti di potere. Il padrone diventa servo, cioè dipendente dal maggiordomo che si fa padrone. A questo punto aveva sul viso un’espressione di trionfo. Lì ho capito perché da mesi mi trattava con indifferenza, invalidando tutto quello che chiedevo e che facevo. Era una strategia lucida, che io avevo preso per semplice malumore. Voleva schiacciarmi, ridurmi all’inesistenza. Ho chiuso, definitivamente. Da allora mi interrogo sui rapporti umani, c’è chi ama e dona se stesso e c’è chi li vede solo in termini di potere e sfruttamento sull’altro. Come riconoscere chi riesce a usare l’affetto come schermo per poi passare al potere nel senso più perverso e distruttivo? ancora non trovo risposte

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    1. Ai ai ai, non sono “grande”! Così stuzzichi il mio narcisismo malato… Ora che mi hai fatto fare due risate, vado sulla domanda che hai fatto: “Come riconoscere chi riesce a usare l’affetto come schermo per poi passare al potere nel senso più perverso e distruttivo?” E’ quello che proviamo a rispondere qui, tutti insieme, anche nei commenti. Il love bombing è un forte segno di allarme. Una persona normale vuole conoscerti prima di ‘amarti alla follia’. Non ha fretta e non ha bisogno di fare nulla di eclatante per impressionarti. Tutto avviene molto naturalmente. Spesso i soggetti n.p. ti portano a nutrire una grande ammirazione per loro. Posano da maestri vita: loro sanno di tutto un po’, hanno avuto svariate esperienze nella vita, sono stati bastonati da tutti perché troppo bravi, troppo generosi, troppo alla mano, troppo sensibili… TROPPO DI TROPPO. Quindi, loro SI FANNO AMARE per una serie di qualità sovrumane, se ci pensi. Questo, però, vale solo per le pseudo relazioni romantiche che intraprendono. Come la mettiamo, ad esempio, quando il narcisista è una madre, un padre, un fratello o sorella, una nonna o nonno? Un bambino sottoposto a dei comportamenti distruttivi cosa può fare? Certo che li può riconoscere, ma come potrebbe salvarsi da solo? Se andiamo a guardare dal buco della serratura, spesso troviamo un bambino figlio di un genitore narcisista decisamente abbandonato a se stesso perché l’altra figura di riferimento è diventata incapace di difendersi e di difenderlo. Un padre o madre narcisista potrebbe usare l’affetto per rendere un figlio dipendente a vita fino al punto di portarlo, con i sensi di colpa, ad abdicare dalla sua esistenza per far da bastone della vecchiaia a uno dei due o ad entrambi. Praticamente concepiscono questo figlio con fini utilitaristici ed egocentrici. Secondo l’anti-psichiatria molti casi di schizofrenia possono essere spiegati attraverso il soffocamento della personalità di un figlio ai fini di sfruttamento. Quindi, ci sono casi in cui riconosciamo che l’affetto è stato strumentalizzato, ma subentrano dei sensi di colpa talmente grandi da portarci alla malattia mentale ogniqualvolta nasce il bisogno di ribellarsi ai soprusi. Come vedi, si tratta di una domanda molto interessante che proviamo, con gli articoli pubblicati, a dare una risposta del tipo preventivo. Un forte abbraccio e grazie di esserci con noi!

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      1. Vedi, se ti dico che sei grande è perché lo penso, ma non credo tu sia perfetta o superiore. Però ti offri agli altri e questo è bellissimo. Il potere dare qualcosa di te stessa ti rende speciale. Insisto su questo perché penso che abbia poco a che fare col narcisismo e molto con l’imparare a riconoscere i propri meriti per non lasciarsi più svalutare da chi lo usa contro. Il mio ex era un parassita totale ma in tutti gli anni di sfruttamento, personale, amicale e lavorativo non una volta che abbia riconosciuto ciò che facevo per lui, era tutto scontato, anzi si lamentava di non ottenere abbastanza per i suoi bisogni, ripeteva sempre le stesse frasi identiche, riferite a chiunque, sottolineando che nessuno faceva abbastanza per lui. Questo mi ha permesso di riconoscere una avidità insoddisfatta e senza fondo, e mi ha anche aiutata a capire che non sarebbe mai stato contento. Quindi potevo anche smettere di darmi enormemente da fare, di lavorare a tempo pieno per accontentarlo, tanto si lamentava comunque. La ex era stata crudele ma io non ero meglio, nonostante facesse il mantenuto totale sia con lei che con me. Ogni giorno aveva una scusa per rimborsare meno di quello che otteneva, in termini di denaro e poi di tutto il resto.
        Verissimo anche quello che dici sulla colpa, le persone affettuose sono facili a sentirsi in colpa, temono sempre di fare soffrire gli altri. Ecco allora che il NP sa come usare contro anche questi scrupoli, gli basta accusare. Ci sono caduta per un po’, almeno finché ho pensato che migliorando me lo avrebbe riconosciuto. Ma niente, più davo più lui arraffava e sfruttava, più si lamentava di non ottenere tutto quello di cui aveva bisogno. L’apoteosi l’abbiamo raggiunta un giorno in cui, stremata gli ho chiesto di dare una mano nei lavori di casa che erano tutti sulle mie spalle. Ha acconsentito, ha passato l’aspirapolvere e molto seriamente, mi ha spiegato che voleva essere pagato perché così avevo risparmiato il denaro per la colf (lo so sembra una barzelletta, ma è tutto vero). Mi si è aperto un mondo sulla follia del personaggio, non c’era nessun amore, stava lì per risparmiare a mie spese. Il mio corpo me lo suggeriva da tempo ma io non riuscivo e decifrarne i messaggi. Questo è stato uno degli episodi chiave che mi hanno permesso di capire chi davvero avevo accanto. Ma le domande sono tutte ancora aperte. Perché ho voluto dare tanto a qualcuno che prometteva ma non manteneva mai niente di quello che aveva preannunciato? perché ho creduto solo alle chiacchiere e ho impiegato anni per verificare che nulla era reale? perché mi sono paralizzata chiedendomi per anni in cosa stessi sbagliando? quali sono i segnali di controllo perverso che ho ignorato? Ma la verità è che questi camaleonti hanno delle capacità mimetiche terribili, quando all’inizio mi chiedevo qualcosa per capire chi fosse realmente, lui si adattava e riusciva a mostrare aspetti che mi tranquillizzavano. Salvo in seguito scoprire che era tutto falso, però lui poteva recitare qualunque cosa perché dentro è del tutto vuoto.
        un abbraccio alle persone che riescono a restare tenere come Claudileia

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      2. Cara Anna, Dio sa quanto il tuo messaggio mi ha commosso! Capisco cosa intendevi dire con il complimento che mi hai fatto e perdonami (anche io mi devo perdonare!) se ho cercato di alleggerire i miei stessi meriti. E’ una tendenza che ho da sempre, purtroppo tipica delle persone psichicamente/fisicamente maltrattate nell’infanzia. Ho fortunatamente un marito meraviglioso che mi bacchetta ogni volta che lo faccio, usando più meno le tue stesse parole! Quando capitano queste cose mi vengono i brividi, perché è grande la connessione che si è creata qui sul blog. Ma veniamo a te e alle tue domande. 1. “Perché ho voluto dare tanto a qualcuno che prometteva ma non manteneva mai niente di quello che aveva preannunciato?” La risposta sta nella dipendenza della speranza. Questa persona rispecchiava i tuoi bisogni, agiva sulla base delle informazioni che davi. Quindi, tu ti aspettavi che lei si comportassi COME TE. Sei una persona che rispetta la parola data? Ecco, rispecchiandoti e diventando TE, era come aspettare da te stessa l’onore alla parola data. Quindi, ogni volta che lui ti deludeva coltivavi la speranza che avrebbe prima o poi onorato la parola COME AVRESTI FATTO TU. Lui, però, non aveva la tua empatia e quindi sei rimasta invischiata nel meccanismo mentale che ti portava a depositare la tua fiducia nell’essere meno affidabile che avevi mai conosciuto; 2. “Perché ho creduto solo alle chiacchiere e ho impiegato anni per verificare che nulla era reale?” Perché sono ‘chiacchiere’ che vanno a colpire i tuoi desideri più intimi, che giocano con i sogni nel tuo inconscio. Se sanno che vorresti una famiglia, ogni volta che vedono una famiglia possono dire cose come “Oh, ma hai visto com’erano felici? E quei bambini poi… che nome daresti a uno tutto nostro?”. Ecco, ti fanno sentire di poter realizzare con loro i tuoi sogni più sfrenati… Buttano lì una frase e fanno qualcosa che potrebbe darti a intendere questo. In realtà si tratta di manipolare la tua mente molto sottilmente affinché tu non ti risvegli di colpo e non capisca nell’immediato che una famiglia non la vogliono e che i bambini sono visti come esseri fastidiosi e rompiscatole in grado di rubare la tua attenzione da loro; 3. “quali sono i segnali di controllo perverso che ho ignorato?”: ovviamente all’inizio, accecati dal love bombing, nessuno riesce a vedere che c’è un tentativo di controllo. Quindi, nella fase di svalutazione i segnali potrebbero essere diversi, come la pseudo gelosia (in realtà, il controllo) e l’isolamento dagli amici o della famiglia, i tentativi di sabotare il tuo lavoro, la svalutazione nell’intimità o davanti agli altri, la triangolazione non solo con le persone, ma anche con le cose e con i propri hobby, ecc. 4. “perché mi sono paralizzata chiedendomi per anni in cosa stessi sbagliando?” Qui si tratta di una risposta che è il frutto del risultato delle tre precedenti. Dopo un lavoro di rinforzo intermittente (bastone e carota) chiunque resta paralizzato. Praticamente fanno scempio del tuo cervello per plasmarlo alle loro volontà e bisogni. Riescono a farti sposare le tesi più ridicole e aberranti infliggendoti continuamente micro fratture nella tua autostima per farti pensare che chiunque valga più di te e che se abbandoni la barca nessuno ti vorrà. Fanno un lavoro certosino di distruzione della tua intera personalità senza mai essersi messi sopra un libro per studiare come si fa. Semplicemente perché lo fanno da una vita e molto prima di conoscerti. Pensa a un narcisista patologico di circa 60 anni… secondo te, è possibile contrastare circa 45 anni di manipolazione ben scritta nel curriculum della loro vita? Ancora grazie di queste parole veramente ‘riscaldanti’ per il mio cuore. Abbraccio grosso.

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  4. Quante volte mi sono sentita invisibile con il suo silenzio punitivo, era capace di ignorarmi per giorni, non rispondeva nè ai messaggi nè alle telefonate.

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    1. Cara Oliver, i silenzi punitivi , o comunque i silenzi che loro mettono in atto in modo de tutto arbitrario sono tra le cose più dolorose e incomprensibili che loro fanno, soprattutto dopo un incontro in cui magari si e’ stati bene entrambi….per me questo comportamento serve a loro per mettere le distanze da un possibile coinvolgimento emotivo, lo fanno per “tenerti al tuo posto”, perchè tu non abbia pretese di intimità e dialogo o anche solo per godersi lo spettacolo di te che li cerchi e loro ti ignorano apposta. Il primo np mi ha fatto soffrire moltissimo con questa cosa, con il secondo sapevo già tutto e quindi quando spariva io non lo cercavo mai…alla fine mi cercava lui, ma poi rifaceva lo stesso la volta dopo. Sono rapporti in cui purtroppo la parità e il rispetto reciproco non esistono…

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      1. Certo Spirito Libero, quando volevo attenzioni mi urlava dicendo “tu non sei la mia fidanzata!”.
        Una volta era ad uno di quei locali estivi che a lui piaceva tanto frequentare, per farmi impazzire mi mandò la foto di una ragazza presa a caso tra la gente dicendo che stava andando a conoscerla.
        Io lo bloccai ma dopo 5 minuti cominciò a telefonarmi dicendomi che lo aveva fatto per farmi ingelosire e divertendosi mi disse:”anche a te piace vendicarti bloccandomi!”.
        Io bloccandolo mi stavo solo difendendo dalla sua cattiveria, mentre lui con quella frase mi fece intendere che bloccarmi era puro divertimento.

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      2. Questa cosa che hai appena raccontato fa capire cosa si intende per triangolazione…a loro piace ingelosirti apposta per vedere la tua reazione, e già uno che si comporta così non dovrebbe essere accettato per principio…blocco preceduto da un bel vaffanculo, ecco cosa va fatto in questi casi, ma quando si é dentro il gioco non ci si riesce così facilmente.

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      3. Ti capisco benissimo é successo anche a me…l’importante è che ad un certo punto raggiungiamo la consapevolezza di non voler più accettate certe umiliazioni..un abbraccio

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      4. Anche con me la stessa cosa. Lui sapeva che ci restavo male, ma lo ha fatto anche quando la triangolazione era davvero fuori luogo. Una delle ultime volte era fuori per lavoro e lui ogni volta che partiva mi chiedeva maggiore presenza e tranquillità, voleva esseee tranquillizzato maggiormente rispetto alle altre volte… e cosa faceva invece lui? Mi iniziò a dire che c’era una nuova collega portoghese, che però potevo stare tranquilla… ed ogni volta che ci sentivamo mi diceva che non dovevo temere (io sinceramente non temevo, ma lui aveva necessità di tranquillizzarmi) e poi una mattina mi fa: “stamattina vado a correre e viene anche la ragazza nuova, non da sola però… “
        aspetta un po’ per vedere la mia reazione e poi mi dice che era uno scherzo.
        Ma come puoi non incazzarti? Perché faceva così? Questo uno degli episodi più banali e meno doloroso… perché e sempre stato tutto così incerto e destabilizzante per due anni e mezzo.

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  5. Lo capisci dopo, leggendo articoli come quelli che preziosamente Claudileia ci rende traduce oppure in terapia se hai la fortuna di trovare subito un professionista che capisce in che cavolo di casino sei finita, che tutto quello per cui ti sentivi inutile, sbagliata e colpevole era solo il disumano tentativo di mantenere in vita quella maschera che li protegge dal loro buco nero interiore.
    La svalutazione per me ha avuto la forma delle parole false, dei silenzi punitivi, delle accuse per deviare, della contestazione di ogni cosa dicessi ma anche degli sguardi da vittima, dei falsi complimenti per parlare d’altro, dei falsi abbracci per guardare altrove e dei falsi baci per mettermi a tacere.
    Quindi Gianni capisco quanto la lusinga di oggi possa far male, molto meglio una discussione e un diverbio anche acceso nel quale tu possa sentirti legittimato ad esprimere la tua rabbia e il fastidio che senti. E’ violenza anche obbligarci a NON ATTACCARE quando veniamo colpiti nelle nostre parti più intime e delicate.
    Buon pomeriggio a tutti

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    1. Cara Mirò, intanto ciao, felice di ritrovarti.
      Le lusinghe di oggi e gli appelli all’impegno mi fanno venire il sangue alla testa. Ieri ad un certo punto mi ha detto che dovevo pensare ai nostri figli e a quanto potrebbero soffrire per quello che io vorrei fare, cioè andarmene. L’ho fulminata con lo sguardo, credo abbia capito, mi ha risposto “ok sto zitta, so quello che stai per dire”; in effetti stavo per dirle che la prima ad aver distrutto la nostra famiglia è stata lei, introducendo un livello di scontro e di schifo che non era mai esistito prima, e solo per punirmi e annientarmi, apparentemente senza un vero motivo. Le ho detto che sono stufo di continuare a distruggerla così la mia famiglia e che credo che i nostri figli abbiano già visto e sentito a sufficienza.
      Ma chiaramente lei va per la sua strada, giusto per parlare di invalidazione del pensiero dell’altro; stanotte ha cercato di accarezzarmi e io mi sono ritratto. Tra l’altro mi sta dicendo quanto soffra per la mia lontananza, fisica ed emotiva… Ma dai, sul serio? Crede che non lo sappia, dopo tutti i silenzi punitivi, i “mi fai schifo” e gli allontanamenti che mi ha propinato quando voleva lei?
      Negli ultimi giorni ha girato la frittata in tutti i modi e adesso prova nuovamente un sentimento profondo per me, tra poco tornerà a dirmi che mi ama follemente….
      Rabbia non ho più voglia di sputargliela addosso e mi sono anche detto che non ho nemmeno più voglia di ferirla “gratuitamente”, nel senso che so che molte delle cose che penso, decisamente vere ma dure, la farebbero sentire ferita a morte, ma se gliele vomito addosso mi abbasso al suo livello e mi espongo al rischio di essere additato come quello violento.
      Le ho solo ribadito, in maniera più fredda e distaccata possibile, che non mi schiodo dalla mia posizione; se mai lo dovessi fare prego chiunque frequenta questo blog di venire a cercarmi e darmene di santa ragione!
      La falsità delle parole, l’incoerenza dei comportamenti, i rovesciamenti continui della realtà spesso sono proprio la peggiore svalutazione, perchè parte dal loro presupposto di trattarci come degli scemi senza che ce ne accorgiamo, tra l’altro mantenendosi sempre in quella zona grigia di ambiguità che permette loro di uscirne sempre dalla parte della ragione (almeno nella loro testa).
      Un abbraccio grande!

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      1. Caro Gianni quando ti capita di barcollare, di sentire la stanchezza e di sentirti fragile rileggi questo post e renditi conto di quanta strada hai fatto. È dura ma vedi, sei sulla strada giusta, avanti così. Ogni passo in avanti di uno di noi è un passo per tutti gli altri.
        Un abbraccio

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      2. Caro Gianni, si sta dimostrando molto classica nei tentativi di manipolazione, quindi a questo punto azzardo dire che le prossime accuse saranno: a) hai capito male lo scopo della terapia e quindi ti sei fatto manipolare dal tuo terapeuta – perché mica sei in grado di ragionare con la tua testa; b) hai un’altra, altrimenti non avresti alcun motivo per lasciare la creatura perfetta che lei si crede di essere; c) vorresti essere semplicemente libero e stai trovando una scusa per lasciarla per via della tua presunta crisi di mezz’età; d) l’ultima e più risibile: saresti gay ma non hai il coraggio di fare coming out. Caro Gianni, ora queste quattro cose possono sembrare assurde. Ora potresti tendenzialmente pensare che lei, nonostante tutto, non scenderà mai a questi livelli. Invece temo che scenderà e che diventerà paranoica, rovistando le tue cose per cercare di avere delle prove contro di te. Chiunque abbia vissuto la separazione con un narcisista ha subìto esattamente il trattamento che ti sto descrivendo: non c’è mai alcun tipo di responsabilizzazione, nemmeno quando sanno perfettamente di averti tradito nel peggiore dei modi, di essere stati sleali con te, di averti promesso cose fasulle e provato a distruggere la tua virilità/femminilità. Puoi avere delle prove in mano di tutti i loro comportamenti malvagi con data, ora, una foto o filmato… non serve a niente perché non ti vedono, non ti sentono e non sanno mai perché vengono lasciati. Vogliono ASSOLUTAMENTE trovare qualcosa che ti metta in cattiva luce perché non possono accettare di essere rifiutati proprio da te, che sei sempre stato trattato da loro come un signor o una signora nessuno. Abbracci a te.

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      3. Gianni ti capisco, la cosa che fa più arrabbiare è sentirsi trattato da stupidi, come se bastassero due paroline e una carezza a cancellare anni di umiliazioni e dolore. Anche il mio primo np alla fine ha provato a tenermi prima con le paroline gentili tipo “cara”, quando mie volte ha ignorato apposta i miei messaggi salendo quanti mi ferissss non ricevere risposta….e per poi rivedermi solo per dirmi che ne aveva conosciuta una nuova “simpaticissima” appena dopo aver fatto l’amore (ovvero sesso, non certo dal mio ma dal suo punto di vista ) con me…
        Sono diabolici, infernali, senza possibilità di recupero….fai bene a mantenerti sulla tua posizione e posso solo immaginare quanto sia dura per un uomo resistere a certe cose. Forza e coraggio.

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      4. Terribile la triangolazione con figure immaginarie che affermano di aver conosciuto al bar, in palestra, facendo jogging, allo stadio… Dicono cose come “Allora, non sai cosa mi è successo oggi. Ero a prendere il caffè e una biondona (se sei bruna) è venuta a chiedermi le ore… tutti la guardavano, eppure è venuta a parlare con me!!!” Per chi non c’è passato è una gran cavolata, ma chi ha vissuto sa il quanto questo tipo di commento ferisce. Lo stesso vale per gli sguardi molesti che direzionano alla passante sconosciuta, quando siete in macchina, o quando siete in ristorante e una bella ragazza entra. Si tratta di terrorismo psicologico puro per dimostrare che sei invisibile e che ogni altra donna merita di essere guardata più di te. Non è semplice cafoneria. C’è qualcosa di molto più distruttivo qui.

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      5. Assolutamente Claudileia. È stato proprio questo triangolare senza alcun rispetto alla fine a farmi desistere da tutto. Vedere uno che messaggia tranquillamente con un’altra pochi minuti dopo averlo fatto con te….è una cosa intollerabile, è uno schiaffo dato apposta per farti sentire sostituibile all’istante….sono contenta di aver trovato la forza di staccarmi l’ultima volta che è successo, scusate gli errori di battitura…sono istintiva e scrivo a getto spesso senza rileggere. Penso che la triangolazione manifesta o occulta insieme al silenzio punitivo siano tra le peggiori torture psicologiche a cui ti sottopone un narcisista e lo sanno bene di farti male. Per questo non ho più voluto saperne, e non ho più voluto farmi riagganciare…fine del divertimento!
        Un abbraccio

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      6. Cara Mirò, grazie ancora, il post l’ho appena riletto dopo una notte insonne, tenuto sveglio a spiegare quello che ho già detto mille volte e che lei proprio non capisce. Quindi sono esausto e tra l’altro subito mi sento anche più fragile emotivamente. Sono pesantemente sotto attacco, incalzato a dare spiegazioni che ho già dato mille volte e che lei finge di non capire; le ho detto che se lei fosse in grado di capire quello che sostengo il problema non si porrebbe; lei non capisce o fa finta di non capire proprio perchè siamo nel problema; insomma il consueto circolo vizioso da cui non è possibile uscire, se non interrompendo il rapporto, e ho cercato di spiegarglielo. Stamattina era furente. E chi se ne frega!

        Cara Claudileia, non so se seguiranno i passaggi che descrivi, mi auguro di no. In merito al primo, cioè che io mi sarei fatto manipolare dal terapeuta, per adesso non è arrivata a dirmelo, ma sostiene da sempre che le mie letture, i miei approfondimenti e anche la mia posizione condivisa col terapeuta sul nostro rapporto siano una specie di mia fantasia, che ognuno è semplicemente fatto a modo suo e che il trattamento riservatomi sia stata solo una sua reazione a una ferita; il che è anche vero, ma ho provato dirle che le persone ferite solitamente e normalmente non dovrebbero sentire la necessità di distruggere rapporti e persone nella loro ira, ma chiaramente non capisce e mi ribatte che anche io ecc ecc ecc ecc. Stanotte ha ricostruito in parte la tempistica della nostra crisi e ha piazzato certi avvenimenti in maniera sbagliata; quindi come al solito o ci è o ci fa, il tutto con lo scopo di dimostrarmi che sin da subito io l’ho pesantemente attaccata; cioè alla fine lei ha avuto una reazione forte che si è esplicitata solo in un allontanamento, alla quale io ho risposto aggredendola su tutti i fronti; questa è la sua versione, ma è falsa. Io le ho permesso, nella migliore tradizione, di distruggermi umanamente, e solo sull’orlo del baratro le ho reso per difesa pan per focaccia, ma a quel punto sono diventato quello cattivo che adesso non capisce che il peggio è passato e non accetta il suo ennesimo riavvicinamento.
        Stamattina sono proprio stanco, quindi scusa la farraginosità di quello che scrivo.
        Riassumo; lei si aspettava che, come si dice dalle mie parti, io “la mettessi in moja”, cioè mi mettesi via le mie posizioni sul rapporto malato, sulle dinamiche patologiche e tutto quello che ci va dietro, e scoprire che invece io seguo ancora quella strada la fa stare male perchè la considero responsabile del disastro quando invece me ne devo assumere le colpe alla pari. Solito, niente di nuovo.
        Non c’è una cosa detta dalla terapeuta di coppia che io e lei abbiamo sentito o interpretato allo stesso modo, e chiaramente il fatto che la terapia non sia andata a buon fine dipende dal fatto che io sono andato prevenuto e fermo sulle mie posizioni. Le ho detto che se lei in terapia avesse dimostrato di capire, io avrei messo una pietra sopra a tutto, ma non avendo lei, e probabilmente nemmeno la terapeuta, dato credito alla mia posizione, non ha fatto altro che confermarmi che sono nel giusto. Lei chiaramente di fronte a queste argomentazioni fa finta di non capire e pensa che io sia una specie di fissato con teorie psicologiche che non servono a nulla.

        In questo, cara Spirito Libero, mi sento trattato proprio come uno stupido; non posso pensare che sia incapace di capire completamente. Solito discorso; capisce ma non sa, non vuole, non può spostarsi dalla sua posizione.

        Oggi sono a terra, anche se contento di non aver mollato di un mm e di averle chiarito se possibile, per quanto non serva a nulla, ancora di più la mia posizione e le mie ragioni!
        Un abbraccio.

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      7. Ciao Gianni non volevo essere di cattivo auspicio ma purtroppo so che quando si ha a che fare con queste persone si sta come sulle montagne russe. O meglio ci fanno stare così perché questa altalena emotiva è sfiancante e lo sarebbe per ogni soggetto sano. Loro sono macchine, hanno una resistenza enorme perché non subiscono il contraccolpo emotivo. Tuttavia una persona sana non esaspera la situazione soprattutto se vuole recuperarla. Se ci trovassimo un una situazione normale le sue buone intenzioni avrebbero un riscontro concreto nei fatti, facilitata dalla convivenza avrebbe moltissime occasioni per dimostrarti ciò che dice di provare per te. Gli adulti sani sanno che non è una carezza rubata di notte di nascosto la strada. Mi dispiace essere così diretta perché lei è tua moglie e io non sono nessuno per permettermi un giudizio così duro e forte ma sono una persona che conosce nel profondo il dolore che racconti perché l’ho provato anch’io e so la fatica che si fa a gestirlo. Oggi Gianni sei a terra perché chiunque lo sarebbe nella tua situazione, dopo una notte passata a parlare con un sordo che oltretutto ti accusa di tutto ma sei anche le parole che hai scritto in quel post ma soprattutto sei i fatti che racconti in quel post. Sei sempre tu, un essere umano che soffre ma che ha conservato le qualità necessarie per poter essere chiamato umano, sei tu quando piangi di nascosto e sei tu quando trovi il modo e la voglia di scherzare coi tuoi ragazzi. Sei l’uno e l’altro e per fortuna sei tutte queste cose!

        Ungre non te ne andare, questo posto è un punto fermo per molti di noi, qui troverai, quando lo vorrai e te lo sentirai, il calore umano di chi sa accogliere senza giudicare e senza chiedere nulla in cambio.

        Un abbraccio a tutti

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      8. Ciao Mirò; sapevo che aver messo in chiaro le mie intenzione avrebbe scatenato una qualche forma di attacco, ma subirla è comunque estenuante.
        Apprezzo molto la tua franchezza e come sempre la tua capacità di lettura: dopo mesi o forse anni in cui ho chiesto affetto e vicinanza, sempre negati o concessi a spizzichi e bocconi quando io mi allontanavo un po’, dopo mesi in cui ho lamentato di non essere mai chiamato al telefono quando sono via per lavoro, lei mi porta a dimostrazione di quanto sia cambiata e di quanto voglia recuperare il nostro rapporto, il tutto maturato magicamente nelle ultime settimane, una singola telefonata, una singola carezza, un singolo gesto di tenerezza; è vero che io li ho materialmente rifiutati ma il tutto mi suona come una presa in giro e come l’ennesimo tentativo di far apparire quello che non è. Non sono passati che pochi mesi da quando diceva in terapia di coppia che stava con me per motivi pratici e materiali, è di pochi giorni fa l’sms con il quale mi dice che le manca la passione nei miei confronti, ma ieri chi avesse ascoltato le sue conversazioni avrebbe pensato ad una persona sinceramente addolorata e in cerca di una soluzione ai problemi.
        Siamo stati via una settimana da soli a giugno, quale occasione migliore per dimostrarmi affetto e vicinanza? Invece, anche se non siamo stati male nel senso che non ci sono state tensioni particolari, l’ultimo giorno ho dovuto elemosinare un abbraccio e di essere tenuto per mano; perchè non allora i gesti di affetto? Perchè adesso che le dico che voglio andarmene o comunque prendo distanze? La risposta qui la sappiamo tutti, lei nega e dice che non è vero, che è quello che sente adesso e non capisce perchè lo rifiuto.
        Ma quando sono andato al sodo chiedendole esplicitamente di mettere in dubbio la sua posizione di vittima alla pari e di accettare quella di carnefice nei miei confronti, chiaramente tutto si è fermato e i discorsi sono sempre ricominciati da capo.
        Il fatto che stamattina lei sia arrabbiata per non aver ottenuto quello che voleva la dice lunga sulle motivazioni del suo avvicinamento.
        Grazie e un abbraccio.

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      9. Gianni mi rendo conto che è molto complicato perché sei interiormente combattuto, indubbiamente il sentimento per tua moglie è stato (forse lo è ancora) forte come del resto è normale che sia. Elemosinare la vicinanza di una persona a cui siamo legati crea un’enorme frustrazione. Nella mia esperienza la parte fisica non è mai mancata e appariva anche vissuta da entrambi con grande trasporto. Io mi illudevo di creare attraverso il sesso una connessione intima profonda ma a livello emotivo. Visto l’epilogo della mia vicenda e la corrispondente presenza di un’altra persona (per lui) ho dovuto ammettere che non era così. Questo per dirti che non c’è una regola se non che puntualmente manca quello che in quel momento non dai o non sei: se la respingi lei ti chiede vicinanza ma quando chiedevi vicinanza lei era più distante. Non ci sarà possibilità di cambiamento senza un minimo di introspezione ma queste persone non ne sono capaci. Non si assumono nessuna responsabilità e se lo fai tu a loro da fastidio, vorrebbero rimanere nel limbo in eterno o almeno finché va loro torna comodo per poi svegliarsi un giorno e decidere che non esisti nemmeno più.

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      10. Cara Mirò, la parte fisica sessuale manca ormai da qualche mese e la sua sola vicinanza mi mette una sorta di paura (ne parlavo con lo psicologo, probabilmente la riattivazione delle sensazioni di un abuso). Anche per me era una componente che sembrava funzionare, evidentemente non era proprio così.
        Per avere una sintonia ci vuole volontà di farlo, umiltà nell’ascolto delle esigenze dell’altro, che appunto presuppone una capacità di introspezione a loro sconosciuta. Proprio nella discussione notturna le dicevo che so che lei questa introspezione non è in grado di farla e quindi è inutile anche spiegargliela; infatti non capiva di cosa parlassi e mi guardava come dicessi cose senza senso. Il fatto che io l’abbia richiamata alla sua responsabilità non è accettabile; dirle che soffro a causa sua è un affronto che non può tollerare; sono sicuramente io ad avere dei problemi che scarico su di lei…
        Tutto da manuale, ma ci si sta male lo stesso anche se si è consapevoli di tutto. So che mi capisci.
        Un abbraccio e buona notte.

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      11. Eh sì Gianni hai ragione, si sta male lo stesso. È che ogni tentativo di farle arrivare come ti senti risulta vano perché c’è un muro dall’altra parte fatto dovuto alla mancanza di empatia. E questa purtroppo non si può trasferire, non si può forse nemmeno troppo insegnare ma non se ne può fare a meno in un rapporto a due. Certo che se assecondi le sue volontà o non mostri le tue va tutto bene ma se chiedi dei cambiamenti, fai notare delle mancanze o la esponi alle sue responsabilità tutto cambia e si tinge di scuro. E ti torna come un boomerang.
        È che li vorremmo salvare, salvare da loro stessi, dalla loro sordità emotiva, perché così salveremmo anche noi stessi e potremmo mantenere in vita il nostro sogno. Quante volte mi sono accanita in spiegazioni lunghe e estenuanti come quella che hai avuto tu ieri notte cercando parole sufficientemente semplici per spiegare l’ovvio senza cavare un ragno dal buco. Non mi arrendevo perché se lo facevo dovevo rinunciare al mio sogno.
        La testa lo sa ma il cuore fa fatica…ma è normale Gianni, è tua moglie, la madre dei tuoi figli.
        Ti auguro davvero di riposare stanotte

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      12. E proprio così Miro il nostro errore sta nell accanimento delle spiegazioni che ci svuotano di ogni energia vitale perché in fondo noi lo sapevamo che erano a vuoto. Io con questo n.p. ne ho fatte due o tre ,con quello prima 5 anni e li e stata dura. Quando si finisce il monologo si spera di uscirne non vincenti ma forse saggi . Ma loro nemmeno ricordano un minuto dopo

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      13. Carissime Mirò e Mirna, avete perfettamente ragione, ogni tentativo di ragionarci è vano e aumenta la nostra frustrazione, sia perchè si sbatte contro un muro di gomma, sia perchè sappiamo bene che in parte è anche un tentativo di sistemare i nostri dolori.
        Io in realtà non ho più nessun bisogno, per me stesso, ne nessuna voglia di continuare queste sterili discussioni; l’altra notte avrei volentieri dormito e l’ho implorata di lasciarmi stare. Ma da quando ho messo in chiaro le mie intenzioni e la mia posizione verso di lei sono incalzato da richieste di chiarimenti, che però vanno bene solo se si muovono nella sua direzione.
        Poi da un certo punto di vista, per quanto poi sia estenuante, è forse la prima volta che, giocando a carte completamente scoperte, riesco a dirle in maniera molto diretta quello che sento. Per esempio sono riuscito a chiudere la discussione (credo fossero le 5 di mattina) rispondendo alla sua accusa di aver sbagliato a gestire la nostra crisi; le ho risposto che sì, ho sbagliato: quando lei si è tolta platealmente la fede davanti a me dicendo che il nostro matrimonio non esisteva più e forse non era mai esistito (adesso dovrei rimanere per salvare matrimonio e famiglia…. ), invece di stare lì altri 3 anni a implorarla, avrei dovuto mandarla a fan….. e andarmene. Si è girata offesa e si è messa a dormire.
        Io sono stato male tutto ieri, ma almeno sono in pace con me stesso.
        Un abbraccio!

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  6. Un altro tassello aggiunto a tutti gli alti.Sempre molto esaustiva Claudialeia.Ok dopo avere messo in atto il favoloso NO CONCTACT,unico sistema per guarire e allontanarsi dal np con non consanguinei,il problema sussiste con i familiari,che usano ciò che hai appena descritto in questo
    articolo.Come faccio con una sorella
    NPM covert;che pur usando io,un sasso
    grigio all’occorrenza ;per rarissimi
    contatti cerca indirettamente di
    distruggermi agli occhi di un genitore
    malato,già manipolato da mia madre
    contro di me,essendo lei la sorella, l’estensione di essa per antonomasia
    ed io il bersaglio sacrificale di
    tutti.Come sgonfio questa pallone
    gonfiata Covert?con tutte le
    caratteristiche che tu ben conosci
    essendo subdole,come si fa??????Non prendo distaccarsi del tutto ma cercando sempre di evitarla per quanto io possa?

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    1. Intanto non la sgonfi, cara Barbara. Pallone gonfiato è e pallone gonfiato resta, a maggior ragione se c’è un genitore malato che può strumentalizzare per farsi bella con gli altri parenti. Molti narcisisti patologici amano far finta di prendersi cura di un genitore malato per ottenere il consenso parentale o dei conoscenti, per non dire ‘pensierini ereditari’. Tutto ciò che puoi fare è continuare così, con il contatto minimo lo stretto necessario. Lei cercherà di provocarti SEMPRE per trasformarti nella figlia scapestrata appena perderai la calma e nell’incompetente appena si avocherà qualche responsabilità in più nelle cure del vostro padre. Non cascarci. Evitarla non puoi, giacché vostro padre è in questa situazione. Quindi, CALMA E SANGUE FREDDO FINO ALLA FINE.

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  7. Il problema è che lo fanno davvero bene… o sono parecchio stupida io… od entrambe le cose.
    Perché a distanza di tempo ancora mi “fermo” a domandarmi se non abbia capito male io ogni cosa e dipinto come “cattivo” ingiustamente..

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    1. Morgana è normale avere dubbi ma sicuramente non ti sbagli, un narcisista si riconosce per quello che fa alla tua psiche, per come prima ti esalta e poi senza motivi validi ti svaluta…facendoti passare per una che non sei e provocando apposta reazioni tue abnormi con cui poi lui giustifica il suo allontanarsi…come potevi accettare che lui venisse a casa tua, mangiasse nel tuo piatto e dormisse nel tuo letto e poi ti dicesse che voleva andare altre? Una persona normale non farebbe mai discorsi del genere e se ti ha portata al limite non devi sentirti in colpa. Chiunque al tuo posto avrebbe fatto lo stesso. Se anche per ipotesi tu lo avessi assecondato nel suo delirio stai pur certa che avrebbe trovato qualcosa da ridire, tipo che di lui non te ne fregava niente alla fine visto che accettavi che andasse con altre…non c’era nessun modo di fare la cosa giusta perchè con loro la cosa giusta non esiste.

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  8. Oliver, Spirito Libero, anche il mio cercava di ingelosirmi ma io che proprio non ne possiedo il gene all’inizio ero intenerita, mi dicevo guarda quanto è insicuro, ha bisogno di mostrarmi che piace anche ad altre perché non si sente alla mia altezza. In realtà proiettavo, ero io a non sentirmi mai all’altezza e incapace di interessarmi a due uomini alla volta. Il mio però non era molto intelligente (un pnt, perverso narcisista tonto), inventava storie poi se le dimenticava o cambiava dettagli fondamentali, quindi dai, sono stata fortunata… Claudileia, come scegli gli articoli che ci sottometti? In funzione dei temi che vengono fuori nel blog, dei partecipanti, segui qualche rivista?
    Un abbraccio a tutti.

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      1. perverso narcisista ignorante? Celo!!
        vi regalo una perla:
        oggi sono in combutta con mio figlio, e io per fare cosa? Mi spiega e per ‘combutta’ intendeva ai ‘ferri corti’.
        Peccato che in italiano abbiano significato completamente opposto 🙂

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  9. Buongiorno,

    sto per smascherare il mio np (ex marito) con una delle sue vittime, colei che mi ha sostituita due anni fa. Ci siamo conosciute per caso ed ora dopo vari confronti ci siamo decise a metterlo davanti allo specchio in due. Cosa pensi che succederà nella testa di questo malato? Vogliamo incontrarlo in due a sorpesa e fargli vedere che non solo ci ocnosciamo, ma io che sono la ex moglie so cose su cui lui ha mentito alle mie figlie.
    Sarà uno smascheramento in piena regola. Temo un po’ la sua reazione ma vogliamo incontrarlo in un luogo pubblico, visti i trascorsi violenti con me (mai con la mia amica e sua ex).

    Sadiong

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      1. Bigamo? Plurigamo direi…. parlando con lei abbiamo ricostruito il periodo in cui sono stata aggredita da lui ed e venuto fuori non solo che si vedeva già con lei, ma ch aveva altri intrallazzi in Italia (noi vivevamo in Canada). Guarda non mi interessa sapere tutte le malefatte, ma vorrei che la smettesse di manipolare le bambine. So che non sarà molto possibile

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      2. Purtroppo non ci può fare molto…sarebbr bellissima la sputtanata se fosse un tizio normale ma anche se lo smascherate lui lo prenderà come mega rifornimento narcisistico e poi se ne andrà da altre fonti per ripetere il tutto…

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      3. Cara Sadiong, non puoi infondere timore in un individuo senza coscienza. Anzi, lui userà ogni tua azione passionale contro di te e peggiorerà quello che fa già senza che tu possa dimostrare che le bimbe vengono manipolate. Se non paga gli alimenti potrai ottenere qualcosa andando giù pesante per le vie legali. Già il fatto che hai l’affido esclusivo è una benedizione. L’abbandono economico (volontario e deliberato) dimostra che affettivamente come padre non esiste, ma solo come figura parentale alienante. Piuttosto che fare una piazzata insieme a un’altra, cerca di utilizzare la legge che si è già pronunciata a tuo favore concedendoti l’affido esclusivo.

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      4. Ciao Sandiong , anche io concordo che non sia una buona idea, secondo me rischi di complicare la situazione e far solo ottenere a lui gran compiacimento.
        Per mia esperienza non credo ci sua un modo per sputtanare questi individui, sanno sempre cadere in piedi e sono talmente abili a girare la frittata…
        Io mi muoverei solo per vie legali e per le bimbe, se necessario, potresti rivolgerti a uno psicoterapeuta adatto per la loro età, magari ti consiglia su come intetagire con il padre.

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    1. Cara Sadiong, se sei uscita dal girone non è il caso di ritornare a rivangare i suoi misfatti per nessun motivo al mondo, anche con la complicità della tua nuova amica – anch’essa un ex partner che potrebbe volerlo affrontare per motivi assai diversi dai tuoi. Cosa succederà nella testa di un uomo violento, fortunatamente non mi è dato sapere, giacché non usano e non sanno cosa sia la ragione. Dal punto di vista narcisistico affrontandolo insieme gli date un enorme nutrimento narcisistico: avrà una storia da raccontare sulle ‘ex pazze’ che si associano contro di lui. Perché fargli questo regalo? Sarà una cosa che lo farà ridere appena si riprenderà del “bubusettete” che farete insieme. La vergogna non è qualcosa che appartenga a queste persone. Ricordati che non sono dotati di una coscienza e che ha senso una “terapia dello shock” solo per chi ce l’ha una. Voi due dovete tutelarvi da questo soggetto, perché è pur sempre un violento – che non l’abbia fisicamente maltrattata è irrilevante, perché potrebbe comunque covare rancore nei vostri confronti dopo l’affronto al punto di voler vendicarsi di voi due. Il mio consiglio è quello di stare alla larga. Lei ti ha soltanto dato la conferma di non aver perso un bel niente e questo basta e avanza per mettere in pace l’anima di chiunque. Quando capita di scoprire tutto il marcio che c’era dietro la maschera dopo la fine di un rapporto, i vizi più oscuri e le azioni più spregevoli, capiamo la crudeltà della manipolazione che abbiamo vissuto e ci aggrappiamo ancor di più alla vita. Ahimè, faranno i loro bei danni altrove. L’importante è che ti sei salvata. Né sempre le donne che hanno avuto una storia con un uomo violento o molto promiscuo hanno questa fortuna. Un abbraccio forte e buona serata a te!

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      1. Grazie ragazze per le vostre risposte. In realtà questa messinscena servirebbe per due ragioni:
        1) vorrei fargli capire che le bugie che dice e la manipolazione che fa sulle nostre figlie, sarà presto smascherata se non la smette di dire loro baggianate su di me, mettendo se stesso sotto una luce di vittima o addirittura di santo (lui se n’è andato lasciandoci sole in un paese straniero perché ”non poteva” fare altrimenti ed in questo periodo non ha mai avuto nessun’altra, anzi ha pensato molto a loro due, ma non ha avut nessun’altra donna). Io non ho mai accennato a nulla sul padre alle mie bimbe in questi anni, ma ora che siamo tornate in Italia sta minando e compromettendo tutto il mio lavoro con loro. Ha detto loro cose del tipo che la mamma da quando sta con il nuovo compagno (persona molto empatica tra l’altro) se ne frega di loro. È perfino arrivato a parlare di case famiglia con loro!!!! Ci rendiamo conto? Queste malignità le elargisce naturalmente senza dare nulla a me per le bimbe (pensione alimentare).
        Se lui sa che conosco questa donna, cosa che esclude assolutamente, magari la smetterà di parlare male con le bimbe, perché lei conosce cose che lui vuole tenere nascoste ed ora le so anch’io. Sono troppo ingenua ed ottimista?

        2) questa persona vorrebbe recuperare la catenina d’oro che gli aveva prestato e che apparteneva alla sua defunta madre. Sta cercando di vederlo ma lui si nega (ovvio). Con me di fronte non potrà negare nulla e dovrà dargliela.

        Certo noi potremmo organizzare la cosa tipo lo incontro in un centro commerciale e lei arriva per caso……

        Ma se non fosse per le mie bambine la cui serenità lui sta minando fortemente, continuerei a vivere la mia vita molto tranquillamente come ho fatto negli ultimi due anni. Il no contact e la distanza sono stati la mia salvezza.

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      2. Carissime Claudileia, Spirito Libero e Alma, grazie per le vostre risposte.
        Credo che lasceremo perdere l’incontro, effettivamente a che pro? Pero’ verrà inevitabilmente a sapere che ci conosciamo…. dalle bambine che gli dicono tutto, il che non mi dispiace. Ma faremo finta di nulla!
        Invece mi atterro’ ai diritti dell’affidamento canadese, in attesa di definire il tutto in Italia (se sarà il caso) ed alla psi-. Lui mi disgusta inutile dirlo, ma temo molto di piu l’alienazione parentale che sta facendo sulle mie bimbe, che qualsiasi altra sua azione.
        Quando le mie figlie si renderanno conto di come il padre rigra la frittata, sapranno che m…accia è.

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      3. Eccellente decisione! Alle bambine non aiuterebbe in nulla. Sono loro e i loro diritti la tua priorità. Lui è quel che è e continuerà a non assumersi alcun tipo di responsabilità per quel che fa, ha fatto e detto. Nemmeno se un battaglione di donne arrivasse con un megafono per stilare la sua lista di maltrattamenti agghiaccianti sarebbe disposto a rivedere le sue azioni. Un abbraccio grande a te!

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    2. Cara Sadiong,
      Confermo tutto quello che dice Claudileia.
      Io in passato ho agito in modo simile.
      La precedente ex lo metteva costantemente in situazioni simili (era molto più tradita e triangolata di me).

      Ti dico solo che una sera ero in auto con lui a parlare e Lei aveva in qualche modo potuto ascoltare tutto. Ha cominciato a mandare sms al telefonino collegato con il computer di bordo dell’auto inerenti la conversazione e chiedendogli di tornare da lei.

      Ti assicuro che lui non era toccato ne’ dalla vergogna, ne’ dalla cosa in se. Ma ti dico nemmeno minimamente.
      Cose fantascientifiche per chiunque sono normali nel loro mondo.
      Era pazza lei…che colpa aveva lui…

      Era solo molto incazzato perché a me aveva detto di aver chiuso malamente e definitivamente con lei (io non sarei uscita con lui altrimenti) e da questo episodio io avevo capito che non era così quindi sono scesa e andata via.

      Frittata fatta e non mangiata ecco il suo unico problema.

      Davvero la vendetta è un obiettivo che sembra grande e luminoso, come ci ha raccontato di recente Lucia Bennet ma poi ci lascia con un pugno di cenere.
      A lui darete invece materiale di cui vantarsi.
      Se proprio siete decise almeno date alla cosa una parvenza di casualità e non di organizzazione fra voi.

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      1. Beh però la sceneggiata è stata utile a te, cara Dance. Magari serve a qualcosa, fosse solo a fargli capire che non sono tutti stupidi come credono loro.
        Però bisogna valutare attentamente pro e contro se ci sono figli di mezzo, se è solo vendetta o può servire per raccogliere prove in una separazione un po’ complicata.
        Se non ci sono vantaggi concreti non ne vale la pena.

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      2. Abbiamo fatto anche noi questa cosa …una volta che io ho scoperto che si sentiva ancora con quella poveretta che era messa molto peggio di me .stata sei anni ed è completamente fuori, lo chiamava le mandava i messaggi la notte e da lì è mille grazie a lei che la prima e unica maschera e caduta e lui ovviamente oltre a dire che era pazza lo torturava, ecc ecc però il numero telefonico non l ha mai cambiato. Poteva farlo anche con quello di servizio ma no lui diceva e un problema. Non lo era. Si rifornisce va del suo dolore anche delle sue offese ,era come impazzita ,poi ci siamo parlate per telefono e gli abbiamo mandato i messaggi comuni ..ma un solo giorno ,lei mi ha raccontato cose pazzesche , mi mandava 100 messaggi al giorno . Voleva la vendetta insieme a me . Io le ho detto che l avrei ringraziare per sempre ma che dovevo chiudere anche con lei perché era un filo di legame che non potevo permettermi avendo deciso di attuare il no contact immediato e senza diritto di replica futura da parte sua. Sarà rimasta male avrà pensato che ci tornavo insieme ..ma non è stato così. Avrei voluto vederla più forte ,aiutarla ma dovevo in primis aiutare me stessa. Poi l ho vista molto indietro nel percorso ,legata al massimo anche se dall odio, dalla rabbia,dalla nostalgia,dai ricordi che aveva belli,dei figli che non sono mai nati e che le perdeva al 3 mese e lui provava senza lasciare un riposo al corpo e così ne ha perso 5 . Poi con l ultima gravidanza lui le ha detto non ti amo più non me la sento ..E lei è crollata. Abita in meridione e lui qui al nord . Mi ha detto che era devastata aveva perso 20 kg . Però ancora si cercavano anche solo per offendersi..che brutto! Lei mi diceva di chiamarlo cercare di capire se c era un altra mi ha dato i contatti di tutte le sue ex . Tutte..pazzesco. io non ho chiamato mai nessuno . Lei sentiva tutte,si torturava. A volte mi viene voglia di chiederle come sta ma ho bloccato tutto anche le sue chiamate . Non so se farei la cosa giusta . Oggi tra l altro ho saputo anche se i colleghi cercano di tenermi all oscuro per proteggermi che lui ha litigato con tutta la sua famiglia ,figli,madre,fratello e che non è più a casa con loro. Lavoro perso e ripeto statale e non ha potuto prendere quello nuovo finché non si regolarizza il licenziamento . Pensano viva a casa della ex cubana. Nel più grande caos che caratterizza la sua vera personalità disturbata . Un abbraccio a tutte e tutti

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      3. Mirna, che pena quella poverina, non puoi indirizzarla su questo blog in qualche modo? Almeno virtualmente potremmo consolarla, credo che tanti di noi senza questo posto sarebbero messi molto peggio se non letteralmente impazziti.
        Per altro ho letto, proprio tra i commenti, di qualcuna che ha dovuto affrontare interruzioni di gravidanza plurime con una merda di queste al suo fianco.
        Ma non c’è proprio mai fine al peggio….. capisco che si possa perdere la ragione molto dipende da quanto si è messo sul piatto. Da soli non ci si salva, non in questi casi.
        Un abbraccio.

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      4. Io lo lascerei vantarsi e pavoneggiarsi, ma poi saprebbe che la sua ex amante frquenta me e le sue figlie… la cosa so che gli darà molto fastidio, ma cosi almeno sarà costretto ad uscire allo scoperto. Non sto facendo cio’ per vendicarmi, ma solo perché lui rifiuta ogni buon senso, invece che vivere la sua vita e non rompere vuole nuocere alla mia, facendo carne da macello con la testolina di due bimbe di 9 e 6 anni.
        Da mamma mi sento che devo tirare fuori le unghie. Aggiungo che da sempre ho incoraggiato i loro incontri anche quando le bambine non volevano andare a casa sua o da quando siamo in italia gli ho sempre dato le bimbe ogni 2 settimane. Ma in queste cndizioni davvero sento di dover intervenire.
        PS: ho l’affidamento esclusivo.

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      5. In questi due anni non ho cercato vendetta ne altro, ma ho sempre pensato che la vita lo avrebbe sistemato da sola. Io ho solo lavorato per far uscire la bruttura da me stessa e ricostruirmi e ce l’ho talmente fatta che quando gli ho parlato una volta in Italia lui mi ha ammesso (chissà quanto gli è costato, ma aveva un secondo fine) che ho fatto un ottimo lavoro con le bimbe e che ero stata una super mamma ed una super donna. Ovviamente stava per mettere in atto il love bombing per cercare di rimettermi nella ragnatela, ma purtroppo per lui ho drizzato le antenne. In questo contesto, per puro caso, tramite un mio caro amico sono venuta a contatto proprio con questa donna, non l’ho mai cercata, ma dentro di me avrei sempre voluto sapere chi fosse per dirle con che razza di essere si era messa. Oramai pero pensavo che lo avrebbe già scoperto, dopo due anni vicini….. infatti fu cosi. Questa donna mi disse che una volta tornato qui, nel giro di mesi già aveva comportamenti strani, silenzioso, scontroso, etc…. ma lo camuffava sottoforma di nostalgia per le figlie e preoccupazione per me, pazza scatenata. Pffffff….. sono semplicemente ridicoli e patetici.
        Ah una chicca: quando gli ho detto di no a ritornare con lui, il giorno dopo chiamo’ le bimbe con video chiamata e volle parlare con me alla fine, mi disse che stava malissimo e che era tornato prima dal lavoro….. fece anche la scena di scoppiare in lacrime davanti alla web, io li impassibile senza dir nulla lo guardavo….poi visto che non reagivo ha chiuso la chiamata. Due giorni dopo già mi insultava.

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  10. E’ la prima volta che scrivo, in generale, non ho mai raccontato in rete la mia esperienza. La cosa piu curiosa, quando sono su di morale, definirei anche buffa nell’assurdita, è che a Novembre sono 3 anni che non ho rapporti fisici con il mio narcisista anche se in questi tre anni di cose devastanti ne sono successe. Premetto che sia per me che per lui era una storia extraconiugale, io profondamente innamorata. La cosa che piu di tutti mi ha distrutto sono stati, la triangolazione, il silenzio punitivo, ma agghiacciante è stato il sentirmi totalmente trasparente davanti i suoi occhi. Parlare con una persona senza nemmeno essere guardata nel viso e con risposte monosillabe è allucinate. Ho intrapreso un percorso psicologico da tempo, cambiando psicoterapeuta 3 volte, ora penso di aver trovato quella giusta, sono passata da diverse altri tipi di dipendenza, il controllo perenne di watshapp tra lui e la sua presunta nuova fiamma per arrivare alla piu allucinate che è stata la lettura dei tarocchi e del futuro a caro prezzo, (mi vergogno di questo, ancora non sono riuscita a parlarne con la mia psicoterapeuta). Le mie giornate hanno altalenanti sensazioni di emozioni e purtroppo la dissonanza cognitiva spesso ne fa da padrona. Negli ultimi tre anni ho perso molto peso, tanto da far pensare le persone vicine che avessi un cancro nelle peggiori delle ipotesi ad anoressia in quelle piu rosee, ho dolori impressionanti alle mani, ho perso capelli e il mio sguardo è stato assente per troppo tempo. Sono 18 giorni che ho cancellato tutti i numeri di telefono, e che non chiamo per farmi predire il futuro, anche se ho momenti di una difficolta straziante, ci sono momenti dove STO MEGLIO! Lui nell’ultimo anno e mezzo non ha mai chiamato ne scritto se non per chiedermi favori trattandomi come un foglio di carta accartocciato, è stato allucinante. Mi sono autodistrutta.. ho figli, un marito con il quale stiamo arirvando alla separzione, perchè nel frattempo questa situazione ha smosso altri settori della mia vita. ma ripeto la ferita piu grande è stata l’annullamento della mia persona, passare davanti a lui, parlargli e non ricevere uno sguardo è una cattiveria che per il mio stato emotivo non ha eguali. Purtroppo ho delle occasioni dove lo vedo e ci sono dei giorni che bramo questi momenti a dei giorni dove la repulsione per lui e per tutto cio che ha dintorno è mostruosa (dissonanza cognitiva), ho ancora molto pensiero durante il giorno nei suoi confronti e questo mi porta via una valanga di energia. il love bombing è durato un anno (l’anno piu bello della mia vita) due anni di prime incertezze.. per poi passare allo scarto con cattiveria inaudita ed IO SEMPRE LI, SEMPRE, giornate completamente piene solamente del suo pensiero. Il cancro dell’ANIMA. Tutti gli uomini continuano ad essere paragonati a lui e nessuno vince il confronto, ma io DEVO TORNARE A VIVERE. In 3 anni ci saranno stati 50 messaggi, 8 telefonate e degrado sulla mia persona a non finire. Ripeto l’unica cosa che mi sta permettendo di prendere una boccata d’ossigeno è aver cancellato tutto. Scusate se mi sono dilungata, scusate.

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    1. Ciao Rinascita, non devi vergognarti per essere ricorsa ai tarocchi. Speravi in un futuro migliore, non c’è niente di cui vergognarsi.
      Anche io lo controllavo ossessivamente su WhatsApp e Messenger.
      Anziché i tarocchi, io faccio sogni premonitori, purtroppo ho questo “dono”. Purtroppo perché molto spesso si sono avverati eventi tristi.

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      1. Grazie Oliver… l’ossessione verso qualcosa o qualcuno è davvero pazzesca, a piccoli passi spero di aver preso la strada giusta! un abbraccio

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    2. Cara Rinascita, è terribile quando si arriva al punto di avere ripercussioni non solo psicologiche ma anche fisiche….sono davvero rapporti dannosi per la mente e per il corpo e hai fatto benissimo a cancellare il numero…sembra una cosa piccola ma è un passo importante. Quando io l’ho fatto dopo tanti tentennamenti mi sono sentita meglio ogni giorno che passava…soprattutto non a non essere più costretta a guardare le sue foto profilo su whatsapp dove si faceva vedere felice e abbracciato con la nuova donna…non sapere più nulla di cosa fa e con chi è liberatorio. Un abbraccio e come hanno detto altre non devi vergognarti di nulla, tutte quante abbiamo fatto delle cazzate anche peggiori quando eravamo coinvolte. A vergognarsi dovrebbero essere loro.

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      1. Rinascita, dimenticavo: ho cominciato a stare meglio dal giorno in cui ho bloccato ogni suo accesso via cellulare etc., oltre che personale. Non c’è altra via secondo me (se puoi farlo, ma credo di sì visto che la relazione era fuori dai vostri rispettivi matrimoni).

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      2. Spirito Libero, l’avevo gia fatto di cancellare il numero, ma dopo pochi giorni, a volte ore lo rimettevo in rubrica e riniziava il circolo vizioso. Oltretutto il mio corpo dava segnali inequivocabili dell’errore che stavo facendo. a questo giro sono piu determinata… grazie di cuore per le tue parole! un abbraccio

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      3. È no4male avere ripensamenti…ma vedrai che ti farà bene non averlo sul telefono….
        Sicuramente un gesto ncora più forte, che io non ho fatto ee quello del blocco, fortunatamente non sono arrivata al punto di dover bloccare ma se dovesse fornare con insistenza cambierò direttamente il numero. Un abbraccio

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    3. Carissima Rinascita, intanto BENVENUTA! Essere sposata e amante di un narcisista sposato è come assaggiare un boccone pieno di peperoncino negli inferi. Intanto sei ricattabile ogniqualvolta sentono di doverlo fare, magari quando finalmente decidi di porre fine alla ‘storia’, ti scombussolano la psiche senza che tu possa dimostrare a casa il quanto sei sconvolta, controllano la tua sessualità, pretendono che abbandoni programmi familiari per inseguirli (perché dettano il buono e il cattivo tempo, quindi se sono liberi anche tu dovresti mollare tutto per inseguirli…). Insomma, mantenere in piede un matrimonio con un amante narcisista eletto a misura di tutte le cose, è un’impresa titanica. “Lui nell’ultimo anno e mezzo non ha mai chiamato ne scritto se non per chiedermi favori trattandomi come un foglio di carta accartocciato, è stato allucinante.” Lavorate insieme? Come mai il contatto zero non è stato mai impiantato o considerato dalle tue terapeute? Essere perennemente in ansia per una telefonata può provocare uno stress pazzesco e generare l’angoscia che ti ha portato a far ricorso ai tarocchi per cercare di lenire il tuo dolore. E’ un po’ come un cane che si morde la coda. Hai bisogno di evadere dal tuo presente cercando di puntare dritto sul futuro, come se dipendesse da cosa ti dicono gli altri (i truffatori del giro dei tarocchi!) e non da te stessa. Vuoi avere delle certezze ed è naturale che sia così, perché abbiamo bisogno di sentirci al sicuro nella vita, sopratutto quando un matrimonio finisce e non sappiamo cosa farcene di noi stessi perché l’autostima è pari allo zero. Non deve entrare nei dettagli se non vuoi, ma mi piacerebbe sapere se esiste concretamente la possibilità di impiantare il contatto zero, oppure se risulta del tutto impossibile a causa di circostanze che non dipendono dalla tua volontà. Un abbraccio grande a te!

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      1. Carissima Claudilelia, grazie per la tua risposta cosi dettagliata e ricca di spunti provo a spiegarti la situazione nei dettagli.
        Innanzitutto, ci sono voluti 3 psicologi prima di capire che lui era un narcisista, ma ti diro’ di più , nemmeno il terzo (con il quale sto continuando la terapia) ha una formazione cosi specifica e preparata della problematica. Sono stata io che ho iniziato e continuato la ricerca non mi tornava il comportamento dei silenzi e del suo modo cosi bizzarro di comportarsi e soprattutto la mia reazione psicologica e fisica. Sono una persona molto inserita socialmente, non ho mai avuto problemi di nessun tipo nè a livello relazionale, lavorativo, nelle amicizie. Questa cosa che lui si comportasse cosi mi ha destabilizzato.. Ecco io non avevo mai visto ne subito un comportamento del genere, perche nel mio mondo se io sono gentile con te, magari te puoi avere una giornata storta e rispondermi male, ma il giorno dopo la relazione continua in maniera sana, parlando, spiegandoci, magari litigando, ma sempre costruttiva. Lui NO, i suoi silenzi sono stati allucinanti e come ripeto il sentirmi trasparente ad i suoi occhi mi ha lacerato. Sto continuando con questa psicologa perchè insieme stiamo crescendo su questo argomento e continuo ad andare da lei perche non avendo una preparzione specifica su quest argomento, mi permette comunque di vedere e di togliere attenzione solamente a questo pur lavorandoci e spaziare anche su altre situazioni. Il NO CONTACT per me è stato difficil per piu motivi: il primo perche come persona e come ripeto non avendo mai avuotproblematiche relazionali non trovavo il senso a chiudere TOTALMENTE il rapporto, tra me e me dicevo non ce n’e bisogno, troverò un modo per recuperare anche solamente l’amicizia, a me sarebbe bastato anche questo, ma come ben sai, questo con un narcisista non è contemplabile. Abbiamo lavorato per un periodo insieme ma senza particolari contatti quindi sarebbe comunque stato possibile attuarlo, ma per la motivazione di prima non l’ho fatto. Ultima cosa, i nostri figli frequentando delle attivitàin comune sono diventati AMici con la A maiuscola e questo, mia cara per me è straziante perche i rapporti si sono allargati anche con lei. questa è stata una delle motivazioni, ma ritrattate e poi altre per il quale io e lui non potevamo avere una storia ed io con sensi di colpa addirittura per questa amicizia.. insomma una valanga di merda addosso. Un’ultima cosa, la sessualità con lui, era talmente forte e bella che ovviamente me l’ha iniziata a negare, ecco come è possibile se uno sta bene e vuoel bene ad una persona negarla in questo modo allucinate per poi arrivare a chiedere se io facevo sesso con altri e poi sparire dopo che dicevo di si e (ovviamente non vero, non ho rapporti da una vita9 ma non volevo passare come una sfigata e lui ovviamente che diceva che andava con una in particolare che sapeva mi dava un fastidio immenso. e allora anche li logoramenti allucinati, ho sbagliato a dire questo, quest’altro e cercare di recuperare per il NIENTE ASSOLUTO. Mai un piccolo pensiero per me, io l’ho riempito di regali, mi ha offerto tre caffe e una colazione. Ma non era per quello ci mancherebbe, è il gesto, il pensiero, . Poi mille domande “sarà un narcisista?” poi lessi un articolo, non mi rocordo dove con la risposta: la possibilità alta che lo sia è come stai te dopo aver avuto una relazione con una persona con queste caratteristiche, e io mi sono annientata totalmente. Ancora la diussonanza si fa sentire, l’ultimo contatto che ho avuto con lui, per la prima volta in assoluto gli ho rsp a tono e ovviamente come da copione, se non si sta col profilo basso secondo i suoi canoni lui sparisce, punisce. A volte ho una rabbia allucinante, passerà ma sono stati anni DEVASTANTI.Scusa la lunghezza se hai consigli , punti di vista sono ben lieti.. un abbraccio. Lui comunque sparito…

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      2. Rinascita, a che per me il primo muro che non riuscivo a valicare w che mi ha impedito per mesi di capire chi fosse è che non era concepibile che l’uomo con avevo una relazione affettiva si comportasse in quel modo, silenzi e triangolazione.
        Dopo mi si è aperto un mondo, un mondo che però è durato 6 anni a causa dei suoi continuo riagganci e au quali non ho saputo resistere.
        Ora sono in no contact da più di 4 mesi ma ho cancellato il numero e l ho bloccato ovunque, quindi mi guardare foto su w.a., ho cancellato tutte le sue foto e devi dire che questo azzeramento mi è stato più di aiuto rispetto le altre volte.
        Ammetto che a volte fatico a non violare la regola che mi sono imposta, ma capisco che è l’unico modo, non ne posso proprio più.
        Un abbraccio

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      3. Ciao Rinascita, la sessualità con questi soggetti è sempre speciale, l’ho già scritto da qualche parte la nostra capacità di provare emozioni in un rapporto fisico è direttamente proporzionale a quanto siamo coinvolti emotivamente, normale che tu innamoratissima avrai sperimentato delle sensazioni incredibili, mai provate e mai più replicabili.
        Ma era uno specchio stavi facendo quasi autoerotismo, non c’era nessuno dall’altra parte.
        Neppure io riuscivo a spiegarmi una tale attrazione, la mia situazione era analoga alla tua entrambi impegnati, in più non avendo modo di ‘concretizzare’ la relazione si è svolta soprattutto virtualmente, messaggini martellanti eroticissimi e dolcissimi, mai una volgarità.
        Estenuanti sessioni di scambio wapp da lasciare senza fiato, portavamo la tensione alle stelle e poi in un incubo di insoddisfazione, anche se questo mi faceva sentire meno in pericolo perché alla fine erano solo parole…. errore madornale.
        Comunque alla fine dopo tanto dolore e vergogna (sono arrivata a inviare messaggini sexy come una ragazzina cretina e vado per i 50, sono una professionista riconosciuta, non ho pensato neppure per un attimo di poter essere ricattabile e ho inviato anche foto in biancheria intima, ecco l’ho detto, questo era un rospo che non voleva proprio venire fuori, mi sono completamente rimbambita e ho rischiato grosso ) capire che non c’era nulla dall’altra parte è stato uno shock.
        Ne verrai fuori, ne sono sicura, le cose cambieranno i tuoi figli troveranno altri Amici, il tempo cura tutto e il no contact.
        Bisogna rassegnarsi al fatto che con questi esseri non puoi avere interazioni normali, o sei come loro o devi darti alla fuga.
        Dico l’ultima poi veramente basta 🙂 tacchini e pavoni, gli allevatori di pollame non mettono mai insieme nelle gabbie i tacchini e i pavoni.
        Perché i tacchini hanno un codice d’onore ovvero se due tacchini si azzuffano quello che sta per avere la peggio riconosce la superiorità dell’avversario porgendo la gola e l’altro avendo avuto soddisfazione lo lascia vivere.
        I tacchini hanno stazza maggiore dei pavoni e potrebbero sopraffarli facilmente, ma il pavone fa la ruota, il tacchino si intimorisce e fa lo stesso gesto di resa solo che il pavone colpisce e uccide il tacchino.
        Per me è una sintesi del tacchino che proietta sul pavone i suoi valori, il pavone non ne ha e il tacchino soccombe. Bacissimi.

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    4. Cara Rinascita,
      mi colpisce tantissimo la tua storia, che è identica alla mia persino nelle tempistiche e nel numero dei terapeuti consultati.
      Ci ho messo più di un anno a capire che avevo subito un abuso molto serio. Salvarsi è possibile, personalmente sto meglio ma non passa giorno che non pensi a quanto accaduto e tutto questo costa molta fatica.
      Ho smesso di contare i giorni e il tempo: vivo e mi salvo ogni giorno in cui riesco a portare a termine i miei progetti senza di lui. Aspettando il momento in cui sarò del tutto disintossicata. Non vergognarti di nulla, sii orgogliosa di te semmai. Liberarsi da queste situazioni folli non è semplice. Ti abbraccio

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      1. Rinascita che risponde a speranza e viceversa… vivo e mi salvo ogni giorno pure io, non nego che guardo spesso il cellulare, ma andiamo avanti con coraggio e dignità. Un caro abbraccio e grazie

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    5. Rinascita hai tutta la mia comprensione.
      Tutti abbiamo provato con la stessa tua intensità e acutezza il dolore e lo schifo uniti al desiderio di “esserci” per loro anche solo un poco.

      Voglio farti ridere se ci riesco e ti dirò una cosa che ho fatto io:

      Il mio NP è vedovo e ha la casa disseminata di foto dei bei tempi che furono.
      Ha due figli grandi che però avevano circa 15 anni al momento della disgrazia e quindi la cosa poteva essere anche normale
      C’era anche una domestica (da allora) che per rispetto alla memoria della buonanima metteva sempre un fiore davanti ad una fotografia.

      Bene, ora immagina essere in casa, in camera, nella vita quotidiana, con le suppellettili ed i mobili scelti e amati da questa “presenza ultraterrena” ovviamente in odore di santità. Ci credi che ci parlavo ? Chiedevo a lei che lo aveva amato se facevo la cosa giusta ? come mai era strano cosi?
      E in seguito dopo aver capito qualcosa chiedevo: “ma è NP tanto e me ne devo andare a gambe levate o solo un po e magari ci riesco a convivere?”

      Last but not least: ho pensato bene in un periodo di mia fuga e suo conseguente silenzio stampa di andare al cimitero ad invocare un intervento ultraterreno!?
      E siccome mi pareva che la situazione lo richiedesse sono andata da una medium – giuro che è vero- per sapere se sta donna mi dava un segno di qualche tipo sul restare o fuggire !!!
      In alternativa speravo nei miei cari defunti che mi avrebbero preso a calci al posto suo.

      Ecco. L’ho detto. 😉

      Rinascita come vedi ci fanno letteralmente scemire!

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      1. Carissima Dance, che triangolino ricordando le ex piazzandole qua e là nei discorsi era risaputo ma che lo facessero pure con le ex mogli morte è addirittura surreale! Ah…se quella povera tomba avesse potuto parlare! 😄

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      2. Ah ah ah l ho fatto anche io ma con la mamma dell n.p. primo che era mancata però lei mi è venuta in sogno e mi ha detto ho sofferto tanto con mio marito tu scappa via. Pensate voi

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      3. Dance cara, mi hai fatto sorridere perchè mi hai fatto sentire meno sola. Trovare uno spiraglio, conforto all’esterno mi permetteva di sperare, di vedere una luce in fondo al buio, ma non hai idea deiu soldi spesi, anche questo avrebbe dovuto mettermi in allarme. e invece totalmete nella nebbia arrancavo.. Parlo al pasato perche mi sembra di stare un pochino meglio.. ma com’e difficile… Grazie di cuore

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      4. cara Dance, comincio a vederla un po’ diversamente da te. Dopo avere trascorso anni a sentirmi “la più scema del reame” per esserci cascata e avere bevuto le sue bugie, adesso penso che non è che diventiamo sceme quando ci innamoriamo. Credo che innamorarsi sia anche recuperare questa parte irrazionale che, nella vita di tutti i giorni, viene messa da parte. La riprendiamo, vorremmo viverla in modo un po’ sognante con l’uomo che pensiamo condivida i nostri stessi sentimenti. Questa è la forza del NP, riuscire a fingere di condividere, di avere la stessa intensità di sentimenti. Quanto si divertono quando vedono che ormai ci credi con tutta te stessa, lì possono cambiare registro di botto, lasciarti confusa e spaesata a chiederti CHI E’ VERAMENTE? quello che vedevo fino a oggi o quello che sto vedendo in questo momento? come si può cambiare così.
        La risposta è semplice, basta recitare e si può cambiare drasticamente, passare da un atteggiamento all’altro, solo per farti smarrire ogni punto di riferimento.
        In conclusione, vorrei ritrovare quel piccolo pezzo di me che usa il linguaggio magico, e se è una parte scema -come dici tu- magari devo ancora trovare il modo di fare funzionare insieme questa parte scema e quella intelligente che va al lavoro, legge il giornale e cerca di cavarsela nella vita quotidiana. Metterle insieme è la mia prossima tappa di crescita. Auguro a tutti noi di raggiungere giorno per giorno il prossimo gradino, guardare da sopra e così vedere allargarsi l’orizzonte.

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      5. Anna e del tutto vero quello che dici!
        E’ il mio problema più grande: farmi una ragione una volta per tutte e chiudere definitivamente col NP privandomi della “magia”.

        Nella mia vita precedente (al NP) ho deliberatamente scelto di conoscere e frequentare compagni che avessero una forte componente sognante e/o irrazionale proprio perché la ritenevo una componente fondamentale della mia persona che poteva esprimersi e vivere solo nell’ambito della coppia; infatti … ” nella vita di tutti i giorni, viene messa da parte.”… dalle questioni pratiche/lavorative / logistiche.

        La crisi con il mio ex storico, precedente al NP, mi aveva lasciato già in partenza sfiduciata dato che il “parterre” umano che vedevo intorno aveva caratteristiche molto diverse da quelle da me sempre desiderate sin dalla mia gioventù. Immagina gli slanci di un ragazzo di 25 anni (il mio ex quando lo avevo conosciuto) e quelli di un maturo 50enne !?
        Non c’è gara no?
        In aggiunta, con l’età, si alza l’asticella ed il tempo necessario a rompere le barriere costruite sulle esperienze negative aumenta; assegnare un quantitativo congruo di fiducia diventa un impresa.
        Se a questo si aggiunge il pudore a manifestare i sentimenti in modo troppo plateale viene fuori un desolante ballo a schiera settecentesco mentre si spasima per il tango!
        Come tu dici ottimamente … “Questa è la forza del NP, ……. di avere la stessa intensità di sentimenti.” ….Tu, stella filante, incontri un mortaretto e dai vita alla festa chiassosa dove prima era silenzio e risatine sommesse.

        Tu vorresti riappropriarti di una parte che io ho invece custodito e coltivato ma che è ancora oggi la mia rovina.
        Le scelte oculate e logiche che da ragazzina non sono stata in grado di fare nei miei precedenti rapporti, nemmeno dopo essere cresciuta un po; io non voglio ancora oggi cercarle come alternativa. Mi aggrappo ancora allo scoppiettare e ai colori.
        Il 50 di favoloso e fantastico che sanno somministrare a dosi piccole e rarefatte per me vale il 50 di schifo scaricato dal tir tutto in una volta!

        Questo perché ho trovato un giovane ragazzo energico ed entusiasta con mille progetti, desideri e fantasie (anche a letto) in un corpo di vecchio esperto e saggio.
        Sono sicuramente incappata in un tipo manifesto ma “soft”.
        Non particolarmente “maligno o cattivo”.
        Non ho avuto un love bombing prolungato all’inizio che mi sia stato poi tolto di botto.
        Ho avuto inizialmente un punto di osservazione privilegiato sulle sue dinamiche e grazie alla sua ex so esattamente cosa faceva scattare la violenza fisica ed i pentimenti successivi che portavano a nuove vicinanze.
        Non è mai arrivato a seri eccessi di violenza fisica, erano più zuffe fra di noi.
        So come va provocato nell’esatto modo in cui è richiesto fare per ottenere la “calata della tenda” sugli occhi e, in quel momento sì, che c’è da avere paura!
        Una volta per interrompere il distacco ed il silenzio che mi faceva impazzire ho reagito attivando questa via ma mi è bastata. Non ce l’ho più fatto arrivare. In quei momenti sei un insetto da schiacciare di 70 chili !

        Capisco bene tutte le persone che di “danni” ne hanno avuti su di se, sui figli, dal punto di vista economico e che ne sono uscite distrutte, piene di odio, sete di vendetta o voglia di ricominciare il più lontano possibile ma, per me, ancora non è il momento.
        Leggo, studio cerco di lavorare su di me e sulla motivazione che ho chiara razionalmente ma non emotivamente ma … mi manca la “voglia” di altro. Spero di arrivare come Spirito Libero ad un “clic”, un punto di non ritorno da cui sarà finalmente, se non discesa, almeno un falsopiano. Comunque più lieve da affrontare, della fatica che richiede la montagna che mi si para davanti oggi (accompagnata da malesseri fisici di ogni tipo) se anche solo ipotizzo un distacco.

        Spero che tu invece riesca a … “trovare il modo di fare funzionare insieme questa parte scema e quella intelligente che va al lavoro, legge il giornale e cerca di cavarsela nella vita quotidiana.”…
        Il processo all’inverso che devi fare tu è più semplice perché dentro di te c’è quell’emozione e quel modo di viverla e devi solo permettergli di uscire per goderne tu stessa.
        La testa a questo punto, più che allertata dal contatto avuto con il NP, saprà sicuramente vegliare a distanza sui futuri incontri e contatti in ogni ambito della tua vita.
        Basterà riappropriarti delle tue sensazioni “primordiali” e stavolta (speriamo mai più) assecondarle ai primi segnali di allarme.

        Scusate la prolissità ma oggi l’angoscia mi preme più di sempre.
        Sono più agganciata che mai e allo stesso tempo vedo in modo estremamente chiaro tutti i suoi più recenti ed elementari meccanismi ….

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      6. Posso permettermi di dire che queste tue parole mi hanno fatto saltare dalla sedia? “Ho avuto inizialmente un punto di osservazione privilegiato sulle sue dinamiche e grazie alla sua ex so esattamente cosa faceva scattare la violenza fisica ed i pentimenti successivi che portavano a nuove vicinanze.
        Non è mai arrivato a seri eccessi di violenza fisica, erano più zuffe fra di noi.
        So come va provocato nell’esatto modo in cui è richiesto fare per ottenere la “calata della tenda” sugli occhi e, in quel momento sì, che c’è da avere paura!
        Una volta per interrompere il distacco ed il silenzio che mi faceva impazzire ho reagito attivando questa via ma mi è bastata. Non ce l’ho più fatto arrivare.” Perché esprimo un chiaro giudizio su questo? Perché con questo commento stai difendendo la violenza sulle donne, cosa che non posso tollerare. Quindi, secondo la tua visione, sapere da una ex che veniva malmenata e perché ti rende una ‘privilegiata’ perché sai come non ‘provocare’ il “tuo uomo”? E siccome per interrompere il suo silenzio hai varcato questo confine ESSENDO MALMENATA PURE TU, è molto meglio stare zitta e non ‘stuzzicarlo’ quando ti dà questo tipo di trattamento? Non comprendo perché mai hai virgolettato la parola DANNI, rispetto a tutto ciò che le persone qui hanno subito, come se fosse qualcosa di ipotetico oppure relativo. Tu affermi: “Ho trovato un giovane ragazzo energico ed entusiasta con mille progetti, desideri e fantasie (anche a letto) in un corpo di vecchio esperto e saggio.”, quindi non c’è da stupirsi che distaccarsi dalla MERAVIGLIA che hai descritto con le tue parole ti faccia soffrire, anche perché, parole sempre tue: “Il 50 di favoloso e fantastico che sanno somministrare a dosi piccole e rarefatte per me vale il 50 di schifo scaricato dal tir tutto in una volta!”. Il TIR per te sarebbe una vita normale e appagante, in cui verrebbero valorizzate le tue qualità, capacità, bellezza, individualità, intelligenza, ecc. Ovviamente per vita appagante tu intendi NOIA, altrimenti come posso interpretare questa tua frase: “Le scelte oculate e logiche che da ragazzina non sono stata in grado di fare nei miei precedenti rapporti, nemmeno dopo essere cresciuta un po; io non voglio ancora oggi cercarle come alternativa.”. Ok. Allora non cercare l’alternativa della ‘normalità’ se questa, secondo la TUA visione, significa uccidere la tua vita psichica e fantasiosa. FORSE tu provi un bel po’ di angoscia perché io qui contrasto – fortemente e con tutta la fermezza che ho in vena – che soltanto attraverso i rapporti altalenati e disperati e trasgressivi e passionali allo estremo e addirittura violenti verbalmente e fisicamente si possa trovare la giusta dose di adrenalina nella vita. Mi chiedo: ma se l’adrenalina che provi con questo soggetto è così essenziale nella tua vita, perché perdere tempo con l’angoscia che potrebbero generarti le molte storie che ci sono qui e che indicano nel contatto zero l’unica soluzione per ripristinare PER CONTO TUO e senza delegare a nessun uomo al mondo tutta l’emozione che ti serve per andare avanti? “Mi aggrappo ancora allo scoppiettare e ai colori.”, dunque lo scoppiettare e i colori per te deve partire dalla vita di coppia? Da un uomo, necessariamente? Un uomo, per esempio, in grado di triangolare addirittura con la moglie che non c’è più e che potrebbe malmenarti appena varchi i suoi confini? E ora che ci siamo: ti porgo una specifica domanda… sei sicura che si tratta di ‘giocare con la fantasia e con tanti colori’ questa roba qua oppure con portarti alla follia rompendo ogni tuo limite, varcando ogni tuo confine per vedere fino a che punto puoi ancora scendere? Capisco che ‘non sei ancora pronta’ ma mi chiedo PRONTA PER COSA? Per abbracciare la normalità che non hai voluto? Beh’, se non l’hai mai voluta e hai sempre cercato il suo contrario considera il fatto che non faccia per te. Forse ti ho già scritto qualcosa di simile, rispondendo a un tuo commento che si trattava più o meno di uno spot per questi soggetti fatto qui, sul mio blog. La violenza sulle donne sarà il tema di una mia conferenza all’Università di Firenze il 27 novembre (già, ogni tanto esco dalla mia tana…). Non so da quale parti sei, ma se sei da quelle parti… Ecco, auguro veramente che tu possa ravvedere molti dei concetti che hai scritto in questo commento, ma sopratutto la prima questione che mi è sorta leggendolo: com’è possibile pensare che un uomo fisicamente violento con una donna possa ancora trovarne altre per sostituirla ed essere persino giustificato nel modo in cui l’hai fatto. Considera che quando affermi che è meglio non esigere un comportamento degno per PAURA di essere malmenata non sei dentro un rapporto ‘colorato e scoppiettante’ ma sei all’interno della gabbia più grigia in cui una donna può capitare. Una gabbia che alla lunga si porterà via ogni tuo colore, ogni barlume di quella adrenalina e di quella fantasia che hai tanto cercato per rendere la tua vita più interessante delle altre. Come vedi, è tutta una questione di prospettiva…

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      7. Rispondo a te Claudeleia ma anche a Dance. Questo post mi ha fatto riflettere tantissimo ,sono in treno e mi premeva scrivervi. Intanto non avevo capito se Dance e ancora con questa persona ma,tralasciando questo ce una cosa che mi ha colpito moltissimo. La tua risposta è perfetta e giustissima, ma la mia paura è su questa famosa adrenalina. Io ho vissuto una vita dettata dalle emozioni , se si può dire una volta mi hanno detto che il chakra delle mie emozioni era spalancato, troppo,quindi entra tutto. Però la mia autostima non è mai venuta meno. SONO PER LE DONNE PER ESSERE SOLIDALI TRA NOI cosa cm che raramente accade. Queste ex che vengono viste come rivali,ec ecc..molto probabilmente sono delle poverette e io quando e capitato do rapportarmi con loro le ho comprese senza mettermi in competizione. Ma arrivo al punto. Un giorno un mio amico psicologo mi disse che io stavo bene nei rapporti un Po altalenanti perché ricchi di adrenalina e atti a farmi rivivere il caos di me bambina . E questo è vero in parole povere ce un pizzico di masochismo da parte di chi riceve. Ma ripeto , io mai ho ricevuto un insulto ,tanto meno uno schiaffo tanto meno ho sentito la sensazione di paura o di mutare il comportamento per paura. Ho conosciuto 2 n.p. che si mi hanno psicologicamente stancata.perche io sono empatica e loro erano finti. E lavorerò molto su queste mie ferite,ma e OBBLIGATORIO pensare che le donne debbano difendersi di fronte a un decimo di quello che hai scritto Dance. Ho una mia amica che vive una situazione simile e mi fa talmente arrabbiare che quasi non ci vediamo più. Ha due figli maschi . Che esempio gli da??? Subire per adrenalina….no no. E davanti a questo che mi fermo….perché alla fine non tutti vogliamo essere salvati..ho capito forse .

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      8. Cara Mirna, mi chiedo come mai dare tutta questa empatia a un picchiatore e non alla donna che è stata picchiata? Ci rendiamo conto come mai questi soggetti continuano a pensare che le donne siano intercambiabili come COSE? Perché se l’altra è sempre colei che provoca e merita le botte, giacché è andata a ‘stuzzicare’ il ‘dispenser di adrenalina’, allora quello si comporterà sempre uguale a prescindere della persona che ha davanti. Sarai sempre tu a mandare a monte TUTTI I TUOI LIMITI, eppure la difesa dei tuoi figli, pur di mantenere il ‘dispenser’ con te. Ecco perché H. Marietan fa differenza tra ‘complementare’ e vittima. Se sei una complementare il tuo orco tu lo difendi anche quando massacra di botte una donna. E lo giustifichi. E lo vai a cercare in galera. E ci fai pure un figlio con lui perché a quel punto hai garantito a vita tutta l’adrenalina che vuoi. C’è chi il gatto spiccicato sullo asfalto non lo vuole manco vedere, ma c’è chi dà una sbirciata per vedere le budella di fuori. Questo gusto per il macabro può esserti inculcato nell’infanzia? Certo che può. Tuttavia, una volta adulti abbiamo la scelta di riprendere il controllo della nostra vita e di smettere di trovare affascinanti ‘i dispenser di adrenalina’ per guardarli per quel che sono: uomini violenti, promiscui, maltrattanti, disturbati, bugiardi patologici e manipolatori che non hanno NESSUNA empatia per la tua angoscia. Se tu, però, sceglie di vivere nell’angoscia a vita perché ritiene che vivere senza follia è come morire, la scelta si fa meno sofferta: si vive nella follia e basta. Dov’è l’angoscia? Perché reputare grigia la vita di chi decide che vivere nell’angoscia uccida ogni bellezza? De gustibus non disputandum est: Dance trova molto eccitante un ‘vecchio’ che si comporta da ragazzino; io, invece, mi sentirei un po’ perversa solo a pensare di condividere il letto con un bambino incapsulato in un corpo adulto. Per me è il cervello ciò che conta, non l’adrenalina. Tante volte si pensa di poter coprire un problema nostro, molto grande, tappandolo con un’altro, ancora più grosso. Un po’ come la frase di Joan Rivers: “Ho le gambe flaccide, ma per fortuna che la mia pancia le copre!”. Cosa voglio dire con questo? A volte ci trasciniamo una serie di problematiche da una vita, ma pensiamo di poterle coprire attraverso un rapporto disfunzionale, di modo che il problema diventa il rapporto, la coppia, anziché la tua visione dei rapporti e della coppia.

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      9. E proprio così Claudeleia…sono molto arrabbiata perché le donne questo non riescono a capirlo . Come faccio a spiegare a un amica che davvero mi urta solo vederla tutto questo? Non saprei. Finché ci saranno le complementari non saranno mai un esempio per i maschi del futuro. Un abbraccio

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      10. Ti ringrazio Claudileia per questo tuo post perché, come donna e come vittima, temevo di non capire.
        Vedere da vicino la violenza è un’esperienza che non dimenticherò mai, per oltre un anno ho incassato relegando tutto a un temperamento difficile, una personalità contorta, un’infanzia pesante…e per riavere indietro quel sogno avrei dato la colpa anche alla pioggia, al governo e alle mezze stagioni che non ci sono più. Ma violenza era e violenza rimane! Questa è l’unica verità. Non c’è nulla per cui ne valga la pena! Soprattutto la nostra dignità e il rispetto per noi stessi anche se siamo poco abituati a crederci. Ma quando guardi in faccia quella verità non puoi più ingannarti ed è stato con mia grande sorpresa che ho visto me stessa reagire all’ennesimo abuso in un modo assolutamente nuovo per me. E così per difendere la mia dignità non ho più accettato il maltrattamento al lavoro, sono senza uno stipendio ma assolutamente convinta che l’unica alternativa alla violenza è l’allontanamento totale, costi quel che costi.
        Mi auguro di riuscire a farlo anche nella vita privata semmai un giorno mi trovassi nella stessa situazione ma per questo sto ancora lavorando duramente con voi qui e con la terapia.
        Un abbraccio e di nuovo grazie

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      11. Carissima Mirò, non potevi fare altrimenti. Una volta buttata nel secchio la nostra dignità chiunque può sentirsi in diritto di abusare psicologicamente e fisicamente di noi. A volte si tratta di una strada senza ritorno, perché non sai più nemmeno tu quali sono i tuoi limiti! Hai perso il lavoro perché hai dei limiti netti, chiari e SANI. Sono questi tuoi limiti a delimitare ciò che sei e ciò che diventerai. L’ultimo articolo parla esattamente di questo. Abbracci a te e buona giornata!

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    6. Ciao, Rinascita, il tuo messaggio mi ha colpito al cuore. Se potessi aiutarti in qualsiasi modo lo farei. La tua è una dipendenza affettiva molto forte e posso capire quanto dolore stai provando. La dissonanza cognitiva ti ammazza. Non sei più tu. La testa dice alcune cose ed il cuore ne ordina delle altre. Il caos.
      Posso solo dirti che anche io avevo sviluppato manie di controllo, ma quando il cuore inizia ad accordarsi col cervello, scatta qualcosa che ti fa procedere per una strada diversa. Non è una strada semplice ma è rincuorante sapere che esiste.
      Io ti auguro che tu l’abbia presa. Lentamente riprendi i contatti con la realtà. Se tuo marito ti ama cerca di farti perdonare e perdona te stessa e scegli di abbandonarti a gesti semplici che servono a ritrovare te stessa.
      Ti abbraccio.

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      1. Olga, la dissonanza cognitiva è il male maggiore, ho imparato a fermarmi un attimo e fare un bel respiro, ma non ti nego che gli sbalzi tra lo odio lo amo avvengono ancora con regolarità, ma ho fiducia! grazie per le tue parole! un abbraccio

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  11. Non scusarti Rinascita, a proposito che bel nick, non scusarti sei a casa.
    Qui tutti noi comprendiamo esattamente quello che hai provato e che stai ancora provando.
    Posso dirti che scrivere aiuta, a me ha fatto bene, oltre al documentarmi in maniera quasi ossessiva sul disturbo np. Sei stata abusata, sottoposta a violenza inaudita (anche se non di tipo fisico) credo tu abbia raggiunto il massimo grado di sopportazione.
    Anche io leggevo l’oroscopo, capisci l’oroscopo ancora non ci credo, speravo di trovare qualche appiglio per sentire meno dolore un appiglio qualsiasi 🙂 non devi vergognarti.
    Datti tempo, lasciati aiutare, ne verrai fuori, un pezzetto alla volta.
    Un abbraccio grande.

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    1. Babi, grazie di cuore per le tue parole e consigli. Pensavo come è incredibile rimanere cosi attaccati ad una persona quando di fatto, nella realtà praticamente è inesistente. Questo è veramente triste…

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      1. Lo so cara, non riuscivo a crederci neppure io, sono stata sempre super razionale, quella brava, cartesiana oserei. Mi sono fatta abbindolare come una scolaretta da un c*gli*ne (scusa ma non mi viene niente di meglio) senza qualità che ha solo saputo approfittare di un momento disgraziato.
        Ma è difficilissimo rinunciare a un sogno, peggio ancora al sogno di se stessi, di quella fasulla felicità perfetta che ti lasciano intravedere all’inizio.
        Spero quanto prima riuscirai a rivolgere quell’amore che gli hai inutilmente regalato verso te stessa. Sei tu il tuo tesoro più grande e i tuoi bambini.

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      2. E inesistente si. E un personaggio che si è costruito a nostra immagine e somiglianza . Sono camaleonti. Benvenuta .. Rinascita vedrai che si andrà avanti.. .

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      3. E inesistente si. E un personaggio che si è costruito a nostra immagine e somiglianza . Sono camaleonti. Benvenuta .. Rinascita vedrai che si andrà avanti.. .

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  12. Rinascita, è perché tu non sei attaccata alla persona ma al bisogno che questa persona ha rivelato in te, su questo starai lavorando con la psicologa e finché non avrai trovato in te stessa il modo di nutrirlo lui ti sembrerà l’unica fonte. Quanto al ricorrere a veggenti purtroppo vivono di questo, di persone completamente perse che hanno l’impressione di non capire più come va il mondo e cosa ci si può aspettare e quindi chiedono a loro le chiavi che hanno smarrito.

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    1. Paola, assolutamente vero, aggiungo attaccata anche all’immagine che mi sono costruita di lui. Perchè nei fatti è uno STRONZO di prima categoria. Grazie di cuore per il tuo spunto di riflessione. Un abbraccio

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  13. questa carogna che ho in casa oggi se ne uscito con frasi del tipo ” qui in casa decido io e si fa come dico io ”

    gli ho detto di darmi le chiavi della macchina ( ha messo le mie firme false ) e mi ha riso in faccia dicendo ‘ vai a fare la denuncia ai carabinieri, ti stiamo dando una buona idea’ ( era presente anche l’altro fratello che a stento tratteneva il sorriso ) –

    mi stanno massacrando psicologicamente da anni, giorno per giorno –
    lo stesso trattamento toccò a mia madre –

    era questo che volevano, che perdessi la ragione ? ok

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  14. Claudileia, ho letto la risposta a Gianni e mi chiedo: se un partner che viene lasciatoto e si comporta all’incirca come hai descritto tu, ha sicuramente un disturbo attribuibile al narcisismo?
    Mio marito che non accettava il fatto che volessi lasciarlo, ha fatto una campagna denigratoria sui miei confronti con chi capitava e mi accusava di non capire cosa stavo facendo, che non stavo bene, che lui era sempre stato amorevole con me ecc ecc

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    1. Alt, cara Alma, la risposta a Gianni riguarda tutti i commenti che ha fatto fin qui e la piega che sta prendendo la moglie. Un partner che viene lasciato (se si tratta di una persona sana) potrebbe avere dei comportamenti che manifestano la non accettazione della decisione e che variano dalla depressione alla denigrazione dell’altro, certo. Il punto è il verbo: POTREBBE. Nel caso dei narcisisti si tratta di una certezza. Loro mettono in atto tutto il loro arsenale, a volte tutto insieme e SENZA LIMITI. Un partner sano si pone dei limiti, per esempio, non va mai in giro a dire che sei omosessuale o che hai maltrattato i tuoi figli quando non trova niente contro di te. Gli n.p., invece, lo fanno eccome. La prima cosa che fanno è scovare amanti immaginari… Hai fatto una festa a sorpresa per un amico nel lontano 1983? Ecco, questo amico diventa automaticamente un amante se siete in contatto su fb. E’ un inferno. Di solito il partner se ne va per esasperazione con una mano davanti e altra dietro perché non ce la fa del loro terrorismo psicologico.

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  15. Assolutamente Claudileia, certe cose non vanno mai tollerate. Meglio tardi che mai….avrei voluto fermare tutto questo molto prima ma pazienza. Buona serata e grazie di cuore come sempre per la tua meravigliosa comprensione 🌸

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  16. Stasera è terribile! Ho pensieri ossessivi che non mi lasciano in pace. Sono da un mese e mezzo in contatto zero e non riesco a distogliere la mente dello stesso identico pensiero che mi accompagna da mattina a sera. Ma come si fa! Eppure basterebbe pensare Al male subito per scappare a gambe levate, ma non c’è verso ! Speriamo che domani vada meglio

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    1. Cara Ange sei da poco in no contact e ti confermo che è più che è normale avere pensieri ossessivi i primi tempi….fa parte del normale processo di disintossicazione. Anche io sono passata da pensieri fissi per i quali avevo disperatamente bisogno di spiegazioni….cose che non capivo e di cui sono andata a cercare risposte dappertutto in rete e fuori. Piano piano le risposte sono arrivate tutte….ringrazio sempre chi allora e ancora adesso ha risposto alla mia domande, anche a quelle più banali, facendo luce sugli aspetti più oscuri dei comportamenti del narcisista, e pian piano tutto si è chiarito nella mia mente. Vedrai che un pò alla volta i pensieri ossessivi spariranno e lasceranno il posto a una nuova consapevolezza. Un abbraccio

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      1. Spirito anche tu mattutina…io sto andando al lavoro…stamattina un Po prima …così riesco a fare in ufficio tranquilla qualcosa in più senza i colleghi ( tutti maschi) che mi stressano..già dal mattino capo incluso…😂😂😂buona giornata a tutti

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    2. Ange.io sono dal 20 agosto quindi quasi tre mesi ed è normalissimo quello che senti. Sennò non saremo persone così empatiche .noi ci avevamo creduto …dai il tempo ..quello che ci vorrà ci vorrà io anche a volte sto male .. ma è logico ognuno al suo vissuto,la sua età, i suoi resoconti da fare ma se ti consola pensa che stando insieme anche se ora non ci pensi, saresti stata peggio . Un abbraccio

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  17. Ciao a tutti. E’ meglio che vi lasci per un po’ Vado in crisi. Sono piena di dubbi. Mi viene il dubbio di essere o la narcisista. Sono io ad usare le frasi cattive, che dico che è un gay non dichiarato, che è maledetto da Dio, eccetera. Dico a lui ma lascio che mi sentano. Sapete che io ci vivo ancora insieme. Quando mi sono separata – ed è stata la violenza fisica, oltre al resto, a farmi decidere – il mio nipotino ha pianto tanto. Mia figlia ne aveva parlato in sua presenza così, senza attenzione e lui, sensibile e pulito, era addolorato e mi chiesto di ripensarci. Non ho potuto scegliere le parole che avrei usato con lui, che avrei dosato con cura e così per quel pianto ho lasciato che suo nonno mettesse in atto l’ultima ulteriore violenza, restare qui. Dovevo denunciarlo, lo so. Potrei farlo in qualsiasi momento, la sentenza parla chiaro. Sono rimasta. I bambini sono tre ora, i bisogni sono tornati ad essere quelli degli altri. Mia figlia ha i tratti secondo me inequivocabili del padre, anche più feroci a volte, essendo femmina. Non riconosce nulla di quello che fin qui ho fatto per loro, anche economicamente. Sa che che sto pagando i debiti di suo padre. Neanche una parola dentro il conflitto. Ho provato a parlarle, a spiegarle che doveva intervenire in difesa di me per la parte umana, in difesa del padre con consigli, visto che li rifiutava da me, per quei debiti e le scelte stupide. Lei tace sempre,neanche una parola. Se è al telefono, sento che continua a battere sulla tastiera del computer, o parla con i bambini. La volta dopo o un’ora dopo è come se non fosse successo nulla, non fosse stato detto nulla. Sorride e parla del più e del meno. E’ terribile. E’ un ulteriore abbattimento, un’esecuzione. Mia sorella non capiva, poi le è capitato di essere presente e mi ha detto che ho ragione. C’è la partecipazione intellettuale ma quando deve subentrare la parte emotiva, empatica quel blocco è palpabile. E’ piena di amici, di slanci eccessivi in tempi troppo veloci, le nuove colleghe, la barista del bar. Baci e abbracci che secondo me confondono. Una volta le ho chiesto perchè deve sedurre tutti e lei mi ha risposto che è vero, che deve sedurre chiunque, uomini e donne. Ecco perchè è difficile. Un uomo lo incontri per strada, se è un narcisista attraverserai tutto l’inferno che devi ma poi ne esci. Alla fine lo schifo prevale. Con un figlio è diverso. Lì come fai a dire che non sei responsabile? Ho sospeso gli incontri con la psicologa perchè non voglio rischiare di dipendere da lei, ho paura di appesantirle la vita. Vorrei tornare per dirle che ho fatto la scelta giusta, che sono andata via, Vorrei che fosse orgogliosa di me, vorrei poterlo essere anch’io. Invece ho paura, scrupoli. Il tempo passa. Sono sola, tutto questo mi ha isolata e ogni giorno fatico a restare attaccata – uso le unghie davvero – a questa vita.

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    1. Ungre sono davvero triste per quello che descrivi.
      E’ uno stato d’animo infernale.
      Pensa bene se rinunciare a tutto il calore e la comprensione che trovi qui. Io fuori davvero mi sento di parlare una lingua sconosciuta.
      Fatti una ragione per tua figlia che non poteva non aver risentito di un genitore NP. Interagisci con lei solo a livello intellettivo e cerca il conforto della vera empatia con altre persone. Anche se ti potrà sembrare difficile e all’inizio dovrai magari spiegare in che termini sei messa nella tua vita.
      Aggiungo che non credo tu possa mai appesantire la vita della tua terapista mentre, sicuramente, dipendere da lei, almeno per un po è una cosa che trovo essere normale. Sarà la stessa professionista a segnalarti se nel corso della terapia sarò necessario intensificare o diradare le sedute.
      Un abbraccio grande e stretto stretto

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      1. Ungre.la confusione che tu provi io l ho provata per molti anni nella mia vita e non che ora sia meno . Ho avuto una famiglia caotica con varie problematiche e di vari disturbi di personalità. Ora io ho sviluppato la dipendenza affettiva che poi mi rendo conto ora che è molto molto migliorata rispetto ad anni fa,mia sorella ha una schizofrenia conclamata da anni anche se sotto cura e credimi anche stare due ore con lei a volte mi stanca, mia madre e una forte manipolatrice ma aimè io l ho ormai perdonata ma cerco di non farmi coinvolgere più di tanto. Ora mio figlio che mi cresco da sola da 10 anni e che ormai ne ha 18 anche lui lo vedo staccato,in depressione, non vuole finire gli studi,in grande conflitto con me, e anche questo è un grande dolore,enorme forse il più grande. Io gli ho offerto ogni tipo di supporto lui non vuole così ho deciso di lasciarlo tranquillo osservando ma senza fare domande o stargli addosso. Lui vorrebbe andare a vivere da solo , Ehh si così facile da studente non lavoratore. Il padre in tutto questo molto assente e se presente e un dittatore caratteriale..ovviamente le colpe per lui? Io. Ma non mi sento in colpa di nulla ,di nulla io so di avere fatto quello che era nelle mie possibilità e anche oltre nella mia vita. Questo per dirti Ungre.che secondo me è importante in questi grandi caos la consapevolezza delle cose e cercare di vederle con un giusto distacco che non è egoismo ma razionalità obbligata altrimenti anneghi. E poi una cosa il mio primo n.p.secondo me andava con gli uomini e li preferiva alle donne . Non ho mai avuto le prove ma ho sofferto tanto per questo dubbio sulla sua ambiguità. Ora consapevole so che per loro non esiste uomo o donna esistono gli oggetti . E tali siamo . Un abbraccio

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    2. Sono d’accordo con quanto dice Dance cara Ungre….se c’è qualcosa di positivo nel parlare qui con altre persone che sono passate da certi inferni, e il tuo è veramente tremendo, è proprio la comprensione che c’è tra noi, il sostegno e l’incoraggiamento e talvolta perfino un sorriso (purtroppo con un fondo amaro, ma per fortuna c è) di fronte a tutti gli abusi e le assurdità che emergono dalle nostre esperienze….
      Se si parla di certe cose con chi non ci è mai passato non si può essere capite a fondo….una persona normale ti dice “perché ci sei rimasta tutto questo tempo se ti trattava così” oppure “perché vuoi che lui torni se sai che poi ti farà ancora lo stesso male se non di più”… e così ti senti debole e incompresa, come se ti trovassi chiusa in una stanza dalle pareti di gomma senza alcuna finestra.
      Qui trovi sempre un abbraccio e una risposta, puoi condividere la tua esperienza ed essere anche di aiuto a chi sta passando la stessa cosa.
      Non sei assolutamente narcisista, arrivare a crederlo è un’altra delle loro perversa manipolazioni, la più crudele, ovvero quella di far rispecchiare in te lo stesso male che ti viene fatto facendoti credere che la narcisa sia tu. Anche io l’ho pensato a volte! Ma se lo fossimo veramente non saremmo qui ma in giro a fare il male come fanno loro.
      Però è anche vero che a volte si sente il bisogno di prendere un pò le distanze….non certo dalle persone ma da tutto il dolore. Coraggio e pensa sempre che hai fatto comunque tutto per il bene del tuo nipotino. Un grande abbraccio

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    3. Hai perfettamente ragione Ungre se incontri un np attraverserai tutto l’inferno ma poi ne esci, se la cosa riguarda un congiunto figlio/genitore/fratello il discorso è totalmente diverso.
      Però posso con estrema umiltà dirti: puoi, anzi devi, essere orgogliosa di te stessa anche solo per essere semplicemente in piedi e sana di mente. Non sei una np perché in quel caso non te lo chiederesti assolutamente e non avresti nessun dubbio sulla tua condotta, tuo marito potrebbe benissimo essere un omosessuale latente perché è una caratteristica che si associa spessissimo con questo disturbo della personalità, non sei cattiva ti stai solo difendendo, stai solo cercando di sopravvivere in un contesto a dire poco insostenibile.
      Non rinunciare alla psicologa, mi associo a tutti quelli che l’hanno detto, non devi dimostrare nulla alla tua terapeuta lei sa capire, non devi essere forte per forza, è il suo mestiere e non rinunciare a scrivere a noi, forse non sapremo darti consigli di grande aiuto ma su accoglienza e comprensione potrai sempre contare. Un forte abbraccio.

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  18. Cara Ungre, cara Mirna, solidarietà totale, la convivenza forzata è un incubo; stanotte è stata infernale, come non vivevo da molto tempo, spero non si ricominci con i fiumi di parole notturni.
    Cara Ungre, resta qui a scrivere e torna presto dalla tua terapeuta, esprimile tutti i tuoi dubbi e dolori, ti aiuterà e non la disturbi di certo.
    Un abbraccio a tutti!

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  19. Cara Rinascita, ho letto la tua storia. Mi ha commosso perché è la storia di tutti noi. Anche io come te attraverso questi momenti, anche io come te solo messaggi e manco telefonate, anche io la dissonanza cognitiva. Ed anche io come te ho osato rispondere, ho osato dirgli di fronte alla sua insalata di parole che ‘non è come dici, non ti credo’. Anche io come te sto subendo il silenzio. Ma non si deve venire a patti con la dignità per tali personaggi…
    Si soffre molto e soffriremo ancora tanto ma qui come dicono gli amici di questo gruppo una volta che si viene fuori dalla melma si respira un’aria decisamente più gradevole. Un forte abbraccio

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    1. Io mi sono resa conto che in tutti questi anni le 3 volte che non ho rsp ad un messaggio in tempi record, non ho sentito una chiamata e richiamato subito l’indpmani Mattina oppure come a questo giro mi sono rivoltata ma sempre con grande educaZione lui ha anticipato e allungato i tempi di silenzio! Guarda sono dei veri e propri MoStri! Grazie infinite per il tuo supporto e le tue parole!

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  20. Esatto tutto ciò che hai detto non fa una piega.Il genitore ha sempre più bisogno di cure ed è tutto un camminare sulle uova per me.Non vuole assolutamente avere nulla ha che fare con me,Avendo fatto cadere la sua maschera di Santità davanti a me.Appena mi vede ride e deride,non solo me comunque,anche con lui fa cosi ma esso non se ne accorge ,perché lo fa dietro alle sue spalle sempre.Gli interessa vincere contro di me e gli interessi in ballo sono succulenti.Ok finché posso sangue freddo ma è difficilissimo.Grazie ancora.

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  21. Quello che mi ha risposto Dance il 9 novembre, mi sembra illuminante, sia in senso positivo che negativo.
    Avevo anche riscritto per dirle la mia ma continuo ad avere problemi e non sempre la mia mail viene “accettata”.
    Spero anche di potere rispondere in modo più approfondito, però una cosa la voglio dire subito.
    Le parole di Dance si mantengono sul filo dell’ambiguo, è così ma è anche un po’ il contrario. E questo su tutto.
    A me sembra che i maestri di ambiguità siano i narcisisti più perversi, allora mi viene da chiedere.. Dance ma come sono i tuoi genitori? da chi hai imparato a fare questo gioco che non chiarisce mai niente, dove è vero tutto e il contrario di tutto? quando lo hai imparato?
    ma soprattutto: C’è sofferenza nel rapporto col tizio? se c’è sofferenza, lui si sta divertendo a sentirti soffrire (anche se credi di saperlo nascondere) con la tua sofferenza lo stai alimentando. Non con il tuo amore

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    1. Cara Anna, l’e-mail possono essere segnalate come ‘spam’ quando contengono minacce o parole offensive, quindi non dipendono da una mia ‘censura’. Al momento non mi risulta che tu abbia scritto qualcosa del genere. Abbracci a te.

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