Da persone fiduciose a investigatori privati: come gli psicopatici stravolgono la vostra personalità con l’uso della triangolazione

Autore: Prof. Iñaki Piñuel y Zabala

Trad. C. L. Dias

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“Se hai uno psicopatico nella tua vita, CORRI”. È la frase che spesso ripeteva il maggiore esperto di psicopatia a livello mondiale, prof. Robert Hare, che lavorò per più di trent’anni con loro e che insisteva molto con gli psicologi perché smettessero di prenderli in terapia, non solo perché non esiste la possibilità di guarirli, ma anche perché tutti questi individui, soprattutto gli psicopatici integrati (quelli che non hanno dei delitti alle spalle) non hanno alcuna capacità di pentimento, di modo che non guariscono, ma semplicemente ripetono il loro agire.

Quando uno di questi individui inquietanti finisce il rapporto con voi, essendo stato il vostro partner – che tanto può essere il vostro lui o la vostra lei –  la persona che ha accettato di fargli da partner nulla sa, finché non è troppo tardi.

Possono trascorrere dei mesi oppure una vita intera prima che una persona si renda conto che l’individuo, la persona con la quale ha condiviso la sua esistenza, ha quei tratti caratteriali inquietanti che la rendono un predatore umano.

Questi sono gli psicopatici: predatori umani specializzati nello sfruttamento altrui di modo parassitario per i loro fini, che possono essere economici, finanziari, oppure sociali, familiari. Le persone sono per loro uno strumento per raggiungere i loro obiettivi. Per questo non manifestano alcun dubbio quando utilizzano le loro capacità, innanzitutto la capacità di manipolare (specialmente la capacità di manipolare EMOTIVAMENTE gli altri) con tanta maestria che dopo un po’ di tempo la vittima dello psicopatico nel rapporto di coppia diventa un essere sottomesso, dipendente, una persona completamente svuotata da se stessa che funziona come un satellite intorno alla vita dello/a psicopatico/a che la parassita e che la usa in diversi modi per i fini che ha prefissato e definito.

Nei rapporti di coppia gli psicopatici funzionano in due modi:

  1. Nella prima fase che chiamiamo fase di idealizzazione usano una serie di manipolazioni per cercare di agganciare l’altro; cercano di sedurlo per manipolarlo emotivamente e di conseguenza anche sessualmente;
  2. Nella seconda fase, quando sono riusciti ad ottenere questo aggancio, questo vincolo, (che è un vincolo traumatico, non lo possiamo dimenticare)  ossia,  quando sono riusciti a creare il vincolo possono tranquillamente scommettere che la persona sarà disposta a fare qualunque cosa dicano perché si sente connessa, attaccata, scopre di esserne dipendente.  Dipendenza che è stata fabbricata, indotta con una strategia deliberata.

Nella fase di idealizzazione la persona che solitamente è vittima  dello/a psicopatico/a si ritrova sotto un bombardamento amoroso: ha la sensazione di essere il centro dell’universo per lo psicopatico perché viene bombardata da complimenti, commenti positivi, dichiarazioni d’amore, condivisioni di foto, di musiche, di lettere, di bigliettini, di messaggi su WhatsApp. Il tutto è di un’intensità formidabile, un’intensità che le vittime degli psicopatici non riescono a paragonare con nessun’altro rapporto precedente. Essere amorevolmente bombardato, produce molto presto una sensazione di totale euforia nella vittima, la certezza di aver finalmente incontrato un compagno per la sua anima,  il partner ideale che la comprende, che la ama, che la desidera incondizionatamente. Tutto questo è deliberatamente prodotto e fabbricato, è una strategia di seduzione.

Lo psicopatico o la psicopatica simulano un elevatissimo calore umano che non possiedono. Si tratta di un’emozionalità prestata in loro, simulata, ma che non ha una vera intenzionalità poiché dietro questa intensità esiste un’agenda occulta, qualcosa di non dichiarato che lo psicopatico o la psicopatica non riveleranno mai alla sua vittima. Cioè, non riveleranno mai il vero motivo di averla scelta come target o come vittima.

Certe volte questa selezione viene fatta per ragioni emotive, potrebbe anche trattarsi di una persona che gode di una buona fama, di qualcuno disposto a proporzionare qualcosa, oppure per i motivi economici più banali come l’ambizione di ottenere di più, magari un redito maggiore che permetta allo psicopatico o alla psicopatica di aumentare il suo tenore di vita, di crescere professionalmente o di avvicinarsi a un gruppo per il quale manifesta un suo particolare interesse.

Tutto ciò potrebbe spiegare questa agenda occulta.

La vittima nulla sa, essendo bombardata emotivamente. Si tratta di un bombardamento che produce un’esplosione di emozioni molto potenti. Il cervello della vittima passa a segregare  l’ormone dell’innamoramento chiamato feniletilammina, generato dal bombardamento amoroso. È l’ormone responsabile della dipendenza fisica, neurologica, che fa sì che la persona (letteralmente vittima dello psicopatico nel rapporto) perda completamente il controllo delle sue emozioni.

Nonostante razionalmente comprenda che un simile rapporto non le conviene; che entrare in relazione con una persona del genere non è una cosa buona per lei/per lui, accanto a questa chiamiamola “dipendenza dell’amore”  sussiste un’incapacità di rompere il rapporto, di tagliare i ponti, che la converte in un essere sottomesso e vulnerabile, sempre più sottomesso e ogni volta più vulnerabile ai minimi desideri della persona che l’ha manipolata, il suo partner psicopatico.

Gli psicopatici presentano quasi tutti una personalità narcisistica. Significa avere una grandissima percezione dell’Io, un senso del proprio merito come caratteristica di un disturbo che viene alimentato e re-alimentato dalla adorazione e dal desiderio degli altri, specialmente dalla sua vittima. Sono “alimenti” che pretendono di ottenere quotidianamente, ma di modo funzionalmente rovesciato rispetto a quello di un essere umano normale, perché parallelamente hanno bisogno di umiliare, soggiogare, dominare e sottomettere l’altro nei rapporti di coppia per avere il potere, sentirsi più forti, sentire di avere alcun valore. Ossia, sfruttano il rapporto di coppia come fonte supplementare, una cosa già di per sé molto grande. Non hanno quindi alcun dubbio quanto all’utilizzo di qualsiasi forma di manipolazione per nutrire la sensazione di dominio perverso che hanno nel rapporto.

Gli psicopatici utilizzano soprattutto un tipo di tecnica perversa e terribile che in psicologia viene chiamata “triangolazione”.

Una volta agganciata la vittima attraverso il bombardamento amoroso e provocata la sua dipendenza e il suo innamoramento (falso innamoramento perché frutto di una manipolazione, di una deliberata falsità), cioè, appena certificato l’aggancio parte la triangolazione.

La triangolazione viene utilizzata per fabbricare gelosia, per generare una presunta rivalità con terze persone. Da un lato abbiamo la vittima dello psicopatico o della psicopatica e dall’altro abbiamo lo psicopatico con una terza persona che potrebbe essere reale (qualcuno di sua conoscenza) oppure un personaggio fittizio, inventato da lui stesso, che darà inizio alla triangolazione. Si tratta di uno strumento psicologico per far credere alla vittima che altre persone manifestano interesse per lui. Gli psicopatici lo fanno molto indirettamente, di maniera tale che la vittima non capisca cosa sta veramente accadendo. Si tratta di una strategia di manipolazione in cui è il desiderio della vittima ad essere manipolato dal suo partner psicopatico.

Questa manipolazione consiste, ad esempio, nello sfoggio di rapporti con gli ex, con dei vecchi partner e nello scambio di messaggi WhatsApp con terze persone, ipotetici  candidati disposti ad avere con lo psicopatico un rapporto di coppia. Un tale comportamento notevolmente dedito al flirt  produce nella vittima un senso di dipendenza maggiore, una sensazione che si confonde con la gelosia ossessiva ma che, tuttavia, è completamente indotta e che verrà utilizzata dallo psicopatico o dalla psicopatica per accusare la vittima di essere una persona gelosa, dipendente, sospettosa.

La triangolazione serve ai propositi dello psicopatico o della psicopatica per produrre nella vittima una dipendenza maggiore.

Dipendenza che serve, inoltre, per colpevolizzare la vittima stessa, per attribuirle la colpa di essere gelosa, dipendente e di sentirsi turbata dalla triangolazione che lo psicopatico o la psicopatica stanno mettendo in atto con l’aiuto di terze persone.

Dopo un po’ di tempo, una persona che non aveva mai manifestato nei suoi rapporti precedenti alcun tipo gelosia o di mancanza di fiducia crea dentro di sé – a causa delle menzogne prodotte dallo psicopatico con l’aiuto della triangolazione – una caratteristica fenotipica precisa che si manifesta attraverso un carattere sospettoso, paranoico o paranoide. Tuttavia, si tratta di qualcosa di artefatto, di totalmente costruito dallo psicopatico, che sa ciò che fa e che continua a generare questa sensazione per produrre l’elevata dipendenza  che porterà la vittima a colpevolizzarsi per sentirsi incapace, incompetente e in difetto, attribuendosi quindi delle responsabilità che non sono sue perché appartenenti a una strategia di manipolazione.

Più triangolazione usa lo psicopatico con la sua vittima, più lei si sente abbandonata e umiliata, vulnerabile al punto tale da fare ancora più sforzi per cercare di riacquistare alcun controllo nella coppia, così da riuscire a comprendere cosa sta accadendo. Arrivati fin qui aggiungo un’altra caratteristica centrale nei rapporti con dei soggetti psicopatici, che consiste nel momento in cui la vittima si trasforma in un perfetto e permanente investigatore privato, in una spia. Comincia allora a controllare l’eventuale pagina Facebook, la posta elettronica, WhatsApp, ogni rete sociale utilizzata dallo psicopatico o dalla psicopatica per triangolare. Lo fa per cercare di capire cosa realmente sta succedendo. È un tipo di situazione che non accade in una normale relazione in cui una persona è leale all’altra e sa interagire con gli altri senza triangolare.

Lo psicopatico, invece, triangola e induce nella vittima il pensiero, la sensazione che il rapporto con lui è a rischio a causa delle sue interazioni con terze persone.

È terribile perché la vittima sta vivendo tutto ciò nell’ignoranza totale, senza nemmeno immaginare di far parte di un gioco perverso ideato da un individuo che emotivamente la manipola.

Questa manipolazione arriva al suo termine con la trasformazione di una persona assolutamente normale, fiduciosa e che non aveva mai avuto nei suoi rapporti precedenti alcun tipo di gelosia ossessiva né problemi derivati dalla mancata fiducia nell’altro, in una persona che versa in uno stato di allerta costante perché passa a funzionare come un radar alla ricerca di ogni sorta di segnale che identifichi un possibile tradimento, un’ipotetica slealtà, una probabile infedeltà, essendo deliberatamente incoraggiata ad agire così dallo psicopatico con l’uso della triangolazione.

 

43 pensieri su “Da persone fiduciose a investigatori privati: come gli psicopatici stravolgono la vostra personalità con l’uso della triangolazione

  1. É propio così. Ho vissuto sulla mia pelle la triangolazione da parte del mostro che era il mio ex . Poi quando mi ha scartata in poco tempo dal addio si faceva vedere in giro con la nuova sostituta . Addirittura insieme e lei veniva a prendere la figlia per l’week end che spettava a lui . Poi quando le ho chiesto se si era fidanzato diceva che era solo un amica . Nel frattempo dopo sei anni dal divorzio io mi sono risposata e ho fatto un altro figlio e sono felice . Invece il mostro continua ad avere rapporti affettivi con nuove victime che dopo un po’ lo mollano . Sono in no contac con il mio ex e spero di non vederlo mai più nella mia vita . É sempre un arricchimento spirituale leggere queste riflessioni . Grazie per la traduzioni che fai sempre con professionalità. Serve tanta informazione in merito per salvare le persone normali da questi mostri.

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    1. Anche a me è capitato il mostro cover, nella triangolazione aveva riesumato la vecchia amante di ben 20 anni più vecchia e tante pazienti in cura da lui, faceva sempre la vittima, il suo comportamento è stato come da protocollo, dopo sei anni il suo comportamento mi aveva disgustata, così l’ho lasciato! I danni però sono stai notevoli, vorrei dire a chi si trova in questa trappola di scappare via subito a gambe levate prima che sia troppo tardi!

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      1. Io ho imparato grazie a questo blog cosa significhi triangolazione.
        Così come molti altri termini, mai sentiti prima.
        Le prime volte che leggevo qui articoli e commenti, ogni tanto partivano termini come “charlie brown”, “hoovering”, “scimmie volanti”, etc… e io smettevo di capire, perchè a volte il loro significato veniva dato per sottinteso.
        Ed ora, che di tutti questi termini ho appreso il significato, grazie a Claudileia e a tutti voi qui ho potuto dare un nome a molte cose che mi son successe.
        Dare un nome è importante: è il primo passo del riconoscimento.
        Bene, ora racconto un paio di episodi… ne ho bisogno.
        Ed è proprio vero, qui si fa terapia di gruppo.
        🙂

        Dopo un feroce scarto, dopo qualche anno venni ripescata con un hoovering discreto ma molto insistente; se accennavo a non volere quel riavvicinamento, lui si comportava come se io fossi una bimba viziata e disubbidiente da un lato, e dall’altro non a parole ma con sguardi e atteggiamenti che non so ben descrivere, ma che non riuscivo a respingere, mi dava a intendere ben chiaro il messaggio: “dai su… non è possibile tu sia ancora incavolata con me per una ca**ata di così tanti anni fa… siamo adulti…”
        Quindi, forzandomi parecchio la mano, è tornato a frequentarmi.
        Ricordo un episodio accaduto in quei giorni a cui io non riuscivo a dare un senso, ma oggi …oh sì che lo vedo….!
        Praticamente mi arriva una mail in cui una con cui lui era stato, e solo io sapevo di loro due, gli scriveva. Lui le ha risposto mettendo anche me in copia.
        Certo, formalmente (dato l’oggetto della mail) era corretto inserirmi in quel discorso, ma lui è sempre stato uno davvero poco zelante su questo tipo di premure.
        Notai la falsità di questa finta correttezza, notai come lei ci rimase male e non potè fare a meno di ingelosirsi, smettendo di scrivere…ma non capivo perchè lo facesse !
        In sostanza oggi credo di aver capito: mi aveva usata per triangolare con lei, e contemporaneamente l’aveva servita a me su un piatto d’argento, come a dire: “lo vedi come poco mi interessa ormai di lei? Ti mostro di mia volontà mail che tu non avresti mai potuto vedere…, in cui lei cerca intimità con me con delle scuse, e io non gliela dò.”
        Di tempo ne è passato, da quell’episodio.
        In tempi più recenti ho invece dovuto subirla io la triangolazione…. una volta capitò persino con una lesbica !!!
        La salutò ammiccante, e io notai lo sguardo sognante di lei mentre ricambiava il saluto… non ci potevo credere !!! Anche in questo caso, credetti di aver male interpretato… dissonanza a mille….
        Poi, sempre su questo meraviglioso blog, ho letto che loro amano persino sentirsi superiori alla natura stessa, vantandosi di saper sedurre persino persone di orientamento sessuale opposto !!!
        Cioè… delle assurdità tali, che solo leggendole qui nero su bianco ho potuto crederci…

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      2. Cara Passiflora, hai descritto egregiamente il tipo di triangolazione spietata che fanno. Uccidono più anime con la scusa della finta correttezza: “Ti racconto questo solo perché sono una persona corretta. A lavoro c’è una che non smette mai di guardarmi…”. Spesso quando dicono così tre sono i casi: 1. hanno già portato a letto la tizia e hanno paura che ti cerchi; 2. la tizia non esiste e lo dicono per tenerti su di giri; 3. corteggiano qualcuna che non è affatto disponibile, ma te lo dicono per orgoglio, per sfregiare l’artefice del rifiuto. Sono artifici per farti pensare che sono molto desiderati e renderti sempre più insicura. Buona giornata, cara! E grazie del sostegno!!!

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      3. Cara Clelia, BENVENUTA! La parola “pazienti” mi fa trasalire quando parliamo di questo tipo di ABUSO. Uno che fa il medico, lo psicologo, l’educatore, ecc., se affetto da DNP oppure psicopatia può produrre danni incalcolabili alla collettività intera. Abbiamo tra le lettrici donne che si trovano esattamente nella tua situazione dopo essere state catapultate a colpo di love bombing o di alumismo (da allumeur, uno che seduce ma non conclude mai!) nella fitta rete di sfruttamento emotivo e sessuale messa in piede da individui che dovrebbero godere della nostra massima fiducia. Spero che qui trovi conforto e comprensione, perché non è facile immaginare la persona che ti ha depredato energicamente andare avanti imperterrita nella sua scia distruttiva e per di più ammirata e riverita da colleghi, pazienti ignari e co. Abbracci a te!

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    2. È così. Leggendo, sembrava che qualcuno averse scritto la mia storia. Dopo varie rotture e riappacificazioni, orchestrate da lui, ha deciso di chiudere. Non sono utile, e forse vi erano aspetti che non facevano emergere il suo ego. È un mese. Ancora piango sebbene alla fine avevo preso coscienza di chi avevo difronte. Io mai gelosa, mi sono trovata a frugare nei suoi profili social per capirne di più, perché le sue storie da affabulatore raccontavano sempre altro. Mi sento frammentata. Ho paura. Ma provo a guardare con un sorriso alla vita. Ed ancora sono qui a poter raccontare.

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    3. l’articolo racconta una storia identica a quella che ho vissuto io. in più c’era l’alcool, tanto, troppo. ora mi sento indifesa. ero cosciente delle sue bugie e storie raccontate per coprire una realtà differente. sapevo che nel momento in cui non sarei stata più utile sarei stata buttata. triangolazione, non conoscevo questo vocabolo, me tutto diventa un incubo ossessivo. però conoscevo i sentimenti che quella strategia poteva procurare. ossessione, gelosia, quelli che a me che sono una persona normale erano sconosciuti. ora dentro di me, una paura profonda e la necessità di andare oltre l’incubo che ho vissuto per 4 anni. vorrei solo avere l’opportunità di fargli capire che mi ha fatto male. ma forse non lo capirà mai, perché il feedback delle azioni è nullo.

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  2. La prima cosa che mi ha detto il narcisista con cui avevo una relazione è stata :”Non parliamo degli ex” . “Certo,perchè dovremmo?” ho risposto , e da li ha iniziato a parlare delle sue ex o presunte tali. Che gli chiedevano di essere accompagnate ovunque perché di colpo non avevano mezzi di trasportato ,che gli chiedevano di tener loro gatto piuttosto che di inaffiare le piante e così via. “Ti scoccia?” mi chiedeva.”Un po sì” , ed ero subito la pazza gelosa perché lui non faceva nulla,era comunque rimasto in buoni rapporti, e che male c era. Mi mostrava continuamente foto di donne , chiedevo chi erano, e lui “Vuoi sapere se ci sono stato insieme ? Ma va , ora sto con te, anche fosse?” . Io di mio non son mai stata gelosa ma la presenza costante di queste donne nella sua vita finiva con il mettere continuamente in discussione me , anche perché diceva “Se mi lasci mi rimetto insieme a… (questa quella quell’altra)”.
    Quando l’ho lasciato però di fantomatiche ex con cui instaurare una relazione non ne ha trovata mezza…

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    1. Se abbandonano l’argomento ex e l’argomento “ipotetiche future donne/uomini che andrebbero a letto con me se solo tu non ci fossi…” hanno ben poco da dire. Gli altri discorsi molto spesso sono sprovvisti di qualsiasi base o approfondimento, eppure si credono molto più “colti” e preparati dalle persone che invidiano a morte proprio per la capacità di scendere nel profondo, roba che per loro è un miraggio.

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      1. Non c’è niente di coerente in loro. Cercare di strappare un discorso coerente da queste persone è come andare dal fruttivendolo per comprare pneumatici: impossibile. Loro semplicemente mettono un discorso dentro l’altro. I discorsi che fanno sono scatole cinesi in cui tutto viene depositato alla rinfusa. Lasciano tutto in sospeso per seminare dentro la tua mente tanta confusione e una miriade di domande che resteranno senza risposta… Per questo le persone avvertono la necessità di controllare, investigare, ricercare. Quindi, pervertono la loro natura fondamentalmente fiduciosa. Il punto è che fanno così SEMPRE, sanno perfettamente cosa stanno facendo e provano un grandissimo piacere quando si sentono “investigati”. È pazzesco.

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      2. Infatti,una frase ricorrente era”potevo scegliere fra tutte le donne del mondo,ed ho scelto te”…triangolazione infinita ovviamente negata fino alla morte,messaggi di donne espliciti di fronte al quale imbastiva la qualunque…e poi,alla fine,la pazza ero io

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    2. ahh , hai ragione ” Ho la fila…” “ueee, sai quanti mi vogliono ,mi hai vista ? ” , ” senti , mai sai quanti mi volevano in sposa,sai quanti ne ho rifiutati e quanti ne rifiuto… ? ” e poi bastava che una sconosciuta mi mettesse un like e partiva a piagnucolare . E piagnucolava anche quando si era fatta l’amico 😉 ……

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      1. Eh sí , perché loro possono .. se loro tradiscono alla fine la colpa é comunque la nostra… il mio mi ripeteva “guarda che io ne ho tante di donne che vogliono stare con me, ch vogliono un figlio da me! A te gli altri ti vogliono solo per scoparti”. La tecnica di svalutazione mirava a farmi sentire insicura, a farmi sentire “fortunata”che un uomo tanto desiderato avesse scelto me…. Adesso poco a poco sto aprendo gli occhi sulla realtá, e devo riconquistare la fiducia nel mio valore… Con la speranza di non incontrare mai piú sul mio cammino una persona cosi’.

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      2. Lascia perdere che quando si vantano fin troppo di avere un harem a disposizione è perché vogliono occultare qualcos’altro, cara Claudia. Come dice una vecchia canzone di Vinicius de Morais: “L’uomo che dice ‘sono’ non lo è/ perché chi veramente è non lo dice.”. Te la scrivo anche in Portoghese: “O homem que diz ‘sou’ não é/ por que quem é mesmo não diz.”

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    3. Se vogliamo bene a qualcuno, facciamo ogni cosa possibile per evitare di infliggere dolore e donare gratuitamente dispiaceri.
      Quindi, da una parte è sempre meglio mostrare anche i difetti che ci portiamo dietro per non illudere chi ci chiede amore, ma dall’altro dobbiamo farlo promettendo di lavorci su per smettere di fare idiozie. Non per mettere in chiaro che si ha intenzione di continuare per sempre…

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  3. Il mio ha triangolato per 20 anni. Tutte amiche disposte ad aiutarlo ….. se un’amica gli prestava la macchina veniva posta ad un livello così alto che io diventavo un moscerino….si perché il fatto che lo avessi tirato fuori dai guai con la banca mettendoci i miei soldi e il mio nome non veniva minimamente menzionato… nemmeno un grazie. .. ma l’amica. … quella si che si era dimostrata veramente tale … e cosi avanti per anni…ma negli ultimi ha rincarato la dose triangolando con una sua finta conquista…finta perché mi ha lasciato credere che quella donna fosse anche lei innamorata di lui salvo poi scoprire che alla tizia non gli interessava avere una storia con lui perché innamorata di un’alta persona. Mi ha fatto credere che tra loro ci fosse del tenero…e io ad investigare e poi scopro bugie su bugie … ti portano sull’orlo della follia…

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  4. Grande abbraccio a te Clauedileia…. X tutto quello che fai… E nn stanchi mai….. Grazie….. Voglio solo condividere la mia esperienza di essere sopravvissuta e che conbatte finora…… Da sei mesi che vi seguo…. Stando in ombra, xche nn sapevo cosa dire di più di quello che ho letto… Xke è così, xke è vero, xke è fa male, xke fa essere x via consapevole della tua vita…. Ieri ho guardato un film,, Mama!,, di darren aronkfsky…… È tutto!!!!! Quello che ho letto grazie a te e tuo blog….. Film da guardare x essere aiutati almeno al inizio del percorso di quarigione dal incubo essere preda di una persona malata….. Sn rimasta,, in trans, , dopo questo film…. Vi consiglio di vedere….. Voglio sapere cosa pensate… Intanto problema di narcisista perverso x ora nn esiste nella società…. È un problema nostro, che siamo troppo sensibili

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  5. Ho avuto un lungo rapporto di semplice amicizia con una collega durato diversi anni. Una buona e cordiale conoscenza dove ogni tanto ci si sentiva e ci si confidava, nulla di più. Donna indubbiamente bella e affascinante, curatissima nell’aspetto e nel vestire, ma con qualche stranezza caratteriale che ogni tanto emergeva. Tutto bene fino a quattro anni fa, dove a seguito di problemi legati a depressione si fa seguire da uno psicologo. Da qui iniziano i guai. Il rapporto diventa inspiegabilmente turbolento, fatto di scoppi di ira ingiustificata, allontanamenti e riavvicinamenti. Dopo un periodo di calma durato due anni, in cui subisco molte restrizioni e condizioni folli a ciò che reputavo una semplice amicizia, come ad esempio niente messaggi e niente amicizie sui social (date a cani e porci), qualcosa mi fa capire di essere di fronte ad un disturbo di personalità. Dopo lunghissimi studi attraverso siti specializzati e blog come questo e con gli elementi che avevo in mano, mi rendo inequivocabilmente conto di trovarmi di fronte ad una narcisista patologica. Un anno fa, l’epilogo: a seguito di una banalissima discussione avviene la fase di scarto, fatta di spudorate triangolazioni con altri colleghi, trattamento del silenzio e violentissime quanto imbarazzanti esplosioni di ira narcisistica a seguito delle mie richieste di spiegazioni. Interrompe ogni contatto e vengo bloccato (e credo di esserlo ancora adesso) su tutte le piattaforme di comunicazione, neanche fossi un delinquente. Inutile dire che a questa persona ho fatto solo del bene, sostenuta nei suoi momenti difficili con miriadi di favori, sia a livello lavorativo (quando mi trovavo in posizione di poterlo fare) che personale. La cosa grave è che vengo a scoprire una lunga fase di preparazione allo scarto, dove lei fa credere alle sue scimmie volanti di essere vessata da un insistente corteggiamento da parte mia che non riesce più a sopportare. Vengo a lungo pesantemente e ingiustamente diffamato e penso che la cosa continui tutt’ora in tono minore a distanza di un anno. Prendo ovvie contromisure, riesco a mitigare le diffamazioni (orribili quanto infondate) grazie alla mia condotta morale irreprensibile riconosciuta da tutti e con qualche astuto stratagemma atto a smontare il suo disegno criminale. E poi no-contact quasi totale…quasi perché il luogo di lavoro è lo stesso. Ultimamente è cominciata una fase di riavvicinamento da parte sua, una fase camuffata agli occhi degli altri ma che a me risulta evidente, fatta di sguardi sottecchi e scuse per orbitare costantemente dalle mie parti, tanto è vero che arriviamo a parlarci. Addirittura ammette buona parte delle colpe e mi dà in parte le spiegazioni richieste un anno prima. A seguito di questa piccola soddisfazione, naturalmente arriva subito un dispetto, banale ma un dispetto, giusto per non smentire la sua natura disturbata e dalla quale capisco di dover stare alla larga per il mio bene.
    Cara Claudileia, la domanda è questa: come fa un semplice collega di lavoro a diventare l’obiettivo primario di un simile soggetto, considerando che la signora in questione ha un marito e che io non sono né Brad Pitt e né Einstein? E soprattutto, perché triangolare con me dal momento che non ho mai avuto nessun tipo di mira e nessun tipo di atteggiamento equivoco con questa persona? Perché trattare un amico come fosse un amante o un fidanzato? Sí perchè l’impressione è questa. Non capisco veramente.
    Forse non esagero nel dire che sta facendo del suo meglio per rovinarmi la vita. Mi odia profondamente.
    Scusate se mi sono dilungato, ma ci sarebbe da scrivere un romanzo…

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    1. Caro Dark Shadow, un simile comportamento POTREBBE essere spiegato dal fatto che tu, essendo lei una bella donna, non abbia fatto alcun tipo di avances nei suoi confronti. Da come ci racconti la signora sembra una narcisista perversa ferita nel suo orgoglio “da femmina”, cioè, tutti la corteggiano tranne te e quindi via con la campagna di fango e con i tentativi di screditarti a lavoro. Direi che in ambito lavorativo è proprio questo il comportamento tipico del soggetto n.p. quando non riesce a provocare nell’altro un’ammirazione incondizionata. Il mobbing crudele che stai affrontando tu è esattamente ciò che un numero incalcolabile di donne affronta quando osa rifiutare gli avances di qualche collega, magari sposato. Tu non mi hai scritto il contenuto di queste denigrazioni (parzialmente ammesse!) ma posso descrivere alcune, molto tipiche degli n.p. con l’orgoglio ferito (sia quando vengono rifiutati oppure quando la persona che hanno di fronte NON MANIFESTA ALCUN TIPO DI INTERESSE NEI LORO CONFRONTI, come sembra essere il tuo caso): dicono che hai un brutto carattere, mettono in dubbio la tua identità sessuale, la tua igiene personale, cercano di sottrarti i meriti del tuo lavoro, dicono che parli mali degli altri alle loro spalle, che sei inaffidabile, che nel tuo passato c’è qualcosa di “oscuro”, che hanno visto in te “qualcosa che non va” senza mai dare spiegazione su cosa sia, cercano di farti il vuoto attorno seminando zizzania ovunque vai… Dunque, se questo è il tuo caso NON PERMETTERE CHE SI AVVICINI ANCORA perché si tratta di MOBBING. Perché trattare un amico come se fosse un amante? Perché nella mente di questa “bella donna” TUTTI vorrebbero averla e tu DOVRESTI agire COME SE LA VOLESSI MA NON PUOI AVERLA, altrimenti continuerà a massacrarti alle spalle. La tua colpa? Trattarla come una persona normale. Sembra folle, ma ahimè è così che si comportano. Solidarietà massima.

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      1. Grazie per la risposta e la solidarietà Claudileia. Il quadro è plausibile. La cosa che mi ha sconcertato è il fatto di essere stato accusato di comportamento persecutorio, malvagio, machiavellico, paranoico, oppressivo e invadente, di essere geloso, rancoroso e pazzo. Il tutto espresso in termini molto più pesanti di quelli esposti. Tutti comportamenti assai lontani dal mio modo di essere ma che stranamente ho invece notato proprio in questa persona. Naturalmente le diffamazioni vertevano su questi temi, ingigantite all’inverosimile. Non ne ho la certezza assoluta ma ho avuto l’impressione che nel corso degli anni avesse costruito a mia insaputa una specie di storia in cui io ero lo spasimante senza speranza e lei la preda irraggiungibile, ma la cosa bella è che non sarei stato il solo a subire questo trattamento, ma si sa, su queste leggende aleggia sempre un alone di mistero con questi personaggi…e io che mi sono fidato di una che si faceva passare come una persona sensibile, empatica, timida, bisognosa di aiuto e protezione, con un vissuto triste e sfortunato. E io a dare, dare, dare…da parte sua mai un grazie, un pensiero carino, un messaggio di auguri, niente di niente. Una Covert insomma!
        Quello che amareggia è il fatto di non capacitarsi del motivo per cui si sia riusciti a dare corda a una persona così, non riesco a spiegarmelo. E poi quella sensazione beffarda di aver avuto a che fare con una rappresentazione teatrale. Un vero lutto, guarnito da senso di umiliazione, nonostante la mia rivincita.
        Un abbraccio.

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      2. Dimenticavo…nel corso del tempo ho subito diverse avances, alcune velate, altre esplicite. Comportamenti che ho sempre catalogato come scherzosi da parte sua, proprio perché normalmente sono un tipo difficile da abbindolare sotto questo aspetto.

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    2. continuo a leggere queste storie. forse per capire di più quello che mi è successo, trovare una spiegazione a dettagli che non capivo.
      in realtà non c’era nulla da spiegare. ora lo capisco. non era colpa mia. tutto dettagliatamente disegnato nella mente. tu, caro dark shadow scrivi ‘Dopo un periodo di calma durato due anni, in cui subisco molte restrizioni e condizioni folli a ciò che reputavo una semplice amicizia, come ad esempio niente messaggi e niente amicizie sui social (date a cani e porci), qualcosa mi fa capire di essere di fronte ad un disturbo di personalità. Dopo lunghissimi studi attraverso siti specializzati e blog come questo e con gli elementi che avevo in mano, mi rendo inequivocabilmente conto di trovarmi di fronte ad una narcisista patologica. Un anno fa, l’epilogo: a seguito di una banalissima discussione avviene la fase di scarto, fatta di spudorate triangolazioni con altri colleghi, trattamento del silenzio e violentissime quanto imbarazzanti esplosioni di ira narcisistica a seguito delle mie richieste di spiegazioni. Interrompe ogni contatto e vengo bloccato (e credo di esserlo ancora adesso) su tutte le piattaforme di comunicazione, neanche fossi un delinquente. ‘ e ancora ‘Vengo a lungo pesantemente e ingiustamente diffamato e penso che la cosa continui tutt’ora in tono minore a distanza di un anno. Prendo ovvie contromisure, riesco a mitigare le diffamazioni (orribili quanto infondate) grazie alla mia condotta morale irreprensibile riconosciuta da tutti e con qualche astuto stratagemma atto a smontare il suo disegno criminale. E poi no-contact quasi totale…quasi perché il luogo di lavoro è lo stesso.’ Lo stesso. Ho vissuto la stessa situazione.
      mi resta solo un’ultima cosa da capire, cosa dia realmente piacere a questi individui. la sofferenza altrui ? il dominio? e perché tanto piacere nel male? io ho i miei difetti, ma sono abituata a vivere in maniera trasparente, quell’intelaiatura mi dava dolore. grazie perché leggendo le storie qui riportate capisco tutto meglio. non avevo avuto il coraggio di parlarne con nessuno

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  6. Il mio triangolava con facebook in maniera pazzesca, giocando a mettere alcuni post visibili e altri no, alcuni visibili solo ad alcune e altri pubblici
    Una volta mi aveva detto che aveva bisogno di tempo per sè stesso e ci siamo messi d’accordo che ci saremo sentiti dopo il week end; beh il sabato mattina appena sono entrata su facebook c’era lui che scambiava messaggi equivoci con una ragazza che lui spacciava ‘solo’ come una sua amica. Sembrava che lui (da amico) la redarguisse per aver fatto una battuta troppo provocante nell’etere…..ma non era la battuta di un amico era la battuta di un amante che non apprezzava quel commento! Comunque ho letto la frase di questa ragazza e non era affatto provocante ma sembrava che ci fosse un mezzo litigio in atto e in tutto ciò lui non si era preoccupato di rendere invisibile ai miei occhi quella conversazione!
    Nella pause e nelle rotture lui approfittava per farsi le sue storie, l’ho ripreso indietro più di una volta perchè credevo che questi suoi tentennamenti fossero il frutto del fatto che eravamo un pò distanti per avere una relazione simbiotica come lui avrebbe voluto!

    ‘Se fossimo più vicini io starei con te giorno e notte, una donna come te non me la lascerei scappare di sicuro’ diceva…e ogni volta che tornava io pensavo ‘Oh guarda non riesce a strami lontano…non può fare a meno di me’ pensando che il suo fosse un amore puro che non voleva spegnersi nonostante la distanza!
    Balle…tutte balle…e la cosa che mi da più fastidio è stata che io avevo la sensazione che in lui c’era qualcosa che non andava, ma ho voluto cullarmi nell’illusione di quell’amore che trascendeva lo spazio e il tempo!

    E’ vero ti costringono a diventare un detective che manco Sherlock Holmes! Ho capito di aver toccato il fondo quando per spiarlo ho fabbricato un finto profilo facebook con il quale gli ho chiesto l’amicizia con l’aiuto di una mia amica che reputo molto carina e che mi ha detto che potevo usare la sua foto da giovane per trarlo in inganno! Mi ha dato l’amicizia e subito mi ha chiesto ogni cosa di me…..la conversazione non è andata oltre il primo giorno…ma dopo due tre giorni lui si è rifatto vivo per interagire con me (con la finta me del finto profilo hahahaha) da li ho capito che se gli avessi dato corda lui si sarebbe fatto sempre più avanti e ho preferito non spingermi oltre per paura di esser scoperta!
    Non sono una che farebbe mai una cosa del genere in nessun caso ed ora a mente lucida mi sono accorta che stare con lui mi aveva plasmata: era solo a causa sua che il mio comportamento era cambiato ed ero diffidente e sempre con la paura che qualcuna potesse soffiarmelo via da sotto il naso! e non solo: dovevo essere come lui voleva, fare le cose che voleva lui, amare le stesse cose che amava lui, se amavo una cosa che a lui non piaceva sapevo che non potevo parlarne perchè comunque lui avrebbe disprezzato il mio entusiasmo!

    finita qui? No beh…con un po di impegno una persona follemente innamorata potrebbe pure resistere a questo, il vero problema è che le cose che a lui piacevano erano assolutamente intercambiabili (eccezion fatta per alcuni pilastri)
    un esempio? diceva che amava tantissimo come attore Johnny Deep, ma dopo tre giorni se gli dicevo ‘fanno un film con Johnny Deep stasera’ lui era capace di rispondere:’ Ma chi…quel finocch**?’
    Ecco lui era cosi
    Sapevo di doverlo lasciare…ho resistito solo perchè ero l’unica persona (diceva lui) che riusciva a tirare fuori il meglio da lui…ero l’unica che riusciva a farlo andare avanti a studiare, doveva dare un esame di stato per poter praticare la sua professione e diceva che senza il mio supporto no ce l’avrebbe mai fatta. E poi anche perchè ad un certo punto sembrava che avesse una brutta malattia (che poi alla fine non era così brutta)….

    sono esseri abominevoli…..profondamente invidiosi della luce che possiedono le loro prede: una volta che hanno catturato le prede, succhiano quanto di più bello possono avere e dare, la loro luce e la loro vitalità, ma quella luce che i narcisisti hanno succhiato senza ritegno….dentro di loro è comunque destinava a morire, persa nel vuoto cosmico dei loro occhi!
    niente di buono perdura in loro, niente!

    avete presente l’esame di stato? Lo ha superato brillantemente (con infinito scassamento di palle della sottoscritta – perdonatemi il francesismo), ed io pensavo che la bellezza di quel momento lo avrebbe fatto stare bene per tanto tanto tempo! Cazzate: mi ricordo che mi telefono al settimo cielo nel primo pomeriggio per dirmi la lieta novella e…….alla sera era già cupo e triste e annoiato come al solito!

    niente di buono perdura in loro…..NIENTE!!!!!

    Ciao Claudileia 🙂

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    1. Grazie, carissima Leni! Mamma mia, quando si pensa a questi particolari “tu sei l’unica che” oppure ai costanti e frenetici cambi di opinioni per quanto riguarda i gusti, i programmi, i progetti, le amicizie, ecc. comprendiamo che non hanno davvero una personalità e nemmeno sanno cosa vogliono. Un abbraccio grande e GRAZIE.

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  7. Ah dimenticavo di dire che quando sono entrata nel suo profilo tramite il finto profilo non esisteva traccia dei messaggi d’amore che mi lanciava e che io lanciavo a lui,…non c’era traccia del post in cui diceva che avevamo passato una bellissima giornata insieme, dei regali che ci eravamo scambiati e delle promesse che ci eravamo fatti!

    Non c’era traccia nemmeno dei post che LUI MI OBBLIGAVA A METTERE NELLA SUA PAGINA…..E NON OCCORRE DIRE CHE ERANO TUTTI POST IN CUI IO ”’DOVEVO”’ ESALTARE LA SUA BELLEZZA LA SUA ONESTA’ E LA SUA BRAVURA

    Se invece entravo con il mio vero profilo tutti quei post c’erano ancora

    all’epoca pensavo che il farmi mettere tutti quei post fosse per rimarcare il fatto che io e lui stavamo insieme…..che era un gridarlo al mondo intero

    diceva: se mi ami devi mettere il post
    mi ha completamente stravolta perchè io non sono una che sbatte in faccia la propria felicità a tutti….in particolar modo su facebook…in cui ho sempre solo parlato di musica e poesia
    sono una persona che con i sentimenti ci va sempre molto cauta e che li considera un fatto privato!

    che schifo!

    ho cancellato il profilo falso ….e mentre l’ho fatto pensavo: ‘non scenderò mai più così in basso per una persona, da mettere da parte i miei valori’

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  8. grazie a te Claudileia, per il prezioso contributo che dai a tutti nel comprendere meglio questa malattia …e darci la possibilità di capire quello che ci è successo! un abbraccio

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  9. A proposito TRIANGOLI ed EX. Credo che sia ” Tornata” , richesta di amicizia da un fake di una che aveva praticamente la sua faccia (io non ricevo quasi mai richieste d’amicizia perchè ho un uso limitatissimo di FB , solo amici di amici che conosco) e vistite continue e strane sul mio sito.
    Ahhh , ma allora mi crede idiota veramente ? Astuta vero ? Sta scema si deve sposare e controlla me , l’ex che sono spazzatura (definito cosi…) .
    All’inizio a leggere di quest’argomento rimanevo perplesso ; ” ma dai , non può essere…” e invece se avessi scommesso un milione di euro che non ho ,sarei ricco . 🙂

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  10. Questa è proprio fuori di testa Yuri…si deve sposare ma non rinuncia a romperti le scatole!? E’ proprio vero che non ci si libera mai di loro completamente…il ritorno del narcisista..nè più nè meno! anche quando commettono le più aberranti cazzate ..non si rendono conto! non hanno vergogna e non hanno dignità
    Credo che se potessero …pure dalla tomba ritornerebbero

    non accettano la morte in nessuno dei sensi che può avere questa parola! La morte di una relazione per loro non esiste…una volta che ti hanno accalappiato devi essere il loro oggetto per sempre, come nei peggiori incubi in cui lo zombie di turno non crepa mai e tu sei destinato a ritrovartelo davanti alla porta!

    poi Facebook nelle loro mani è uno strumento che li rende ancora più potenti…per questo io ormai non ci entro quasi più!
    coraggio Yuri 😦

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    1. Ma guarda che a me non fa nè caldo nè freddo , noto che certi comportamenti sono in conformità a quello che ho letto sul disturbo Bordeline-Narcisista , non è che mi preoccupo , sono certo che non tornerà , ha troppo da perdere (un marito benestante , con tante amicizie e un pò beta (passatemi il termine) . Immagino che quando stava con me facesse lo stesso , quindi ,oggi sai che mi frega di lei . Di sicuro una cosa non accadrà mai , non ci incontreremo mai più , il suo desiderio rimarrà tale, si vada a pavoneggiare da qualcun altro .

      Ps “La morte di una relazione per loro non esiste…” invece esiste eccome , quando ti spengono , non esisti più , anzi non devi esistere , poi casomai ritornano per la friendzone e CONTROLLANO ;-).

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  11. Mi triangolava in continuazione, sempre con la cultura del sospetto. Io ero pazzo a pensare che i suoi rapporti, con “l’amico” erano contraddittori. Era l’unico motivo di incazzatura… Sempre a discutere per i suoi rapporti con altre persone…dopo un tradimento torna e un paio di mesi dopo ritrovo sul cellulare una sua conversazione “particolare” con un tipo… Perdono ancora. Poi un giorno mi chiede di accedere al suo profilo Facebook fornendomi la sua password. Da lì la mia “fine”. La continuo a controllare. Sapevo già da un po’ che avesse intenzione di lasciarmi per le sue attività sospette, ma non riuscivo a dirle del mio segreto… E quando le chiedevo se ci fosse qualcosa che non andava, mi rispondeva “tutto ok”, parlando anche di passare la vita assieme… Poi, da un giorno all’altro, nello stesso momento in cui avevo bisogno di un sostegno morale a causa di un intoppo nella mia carriera lavorativa, mi lascia nella maniera più crudele possibile (alcuni giorni prima mi diceva che avremmo superato assieme ogni difficoltà), affermando che mi guardava dall’alto verso il basso… Mentre su Facebook faceva i suoi porci comodi, anche nello stesso momento in cui le chiedevo di darmi una spiegazione perché mi stavo disperando… Lo so, il mio è un errore madornale (nonché un reato), contornato dal fatto che in un momento di confusione confidai questo segreto ad una sua amica… Avrà una scusa per darmi dello psicopatico davanti al nuovo compagno (un mese dopo avermi lasciato), e per fare la vittima innocente. Fino a un po’ di tempo fa, vivevo con il senso di colpa per il mio gesto, ma credo che adesso, anche grazie a questo articolo riesco a “giustificare” anche questa sfaccettatura della relazione.

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    1. Caro Alfredo, quando consegnano la password di accesso è perché si rendono conto che stiamo per tagliare il legame perché tormentati dal dubbio. Quindi, cosa fanno? Consegnano le chiavi di accesso assolutamente convinti, dopo aver fatto un’accurata ripulitura, che non ci saranno tracce o reminiscenze posteriori della loro doppia vita. Il punto è che c’è sempre, di modo che tanto furbi non lo sono…

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  12. Anni fa ho subito triangolazione che mi ha portato ad essere ossessionato dalle sue pagine social. Oggi al secondo tentativo di stare insieme ho riprovato le stesse sensazioni e mi sono trovato a reagire facendo la stessa cosa per indurre in lei lo stesso sentimento (eravamo in love bombing). È uscita di testa e ho scatenato una gelosia molto forte.

    Ho una domanda in merito alla triangolazione. Durante il love bombing ero avviamento “tutta la sua vita”, in due mesi si è provata un abito da sposa, volava con la fantasia e programmava il matrimonio. La triangolazione è possibile con i familiari per creare un rapporto di fiducia se l’obbiettivo è trovare un compagno, il martire? È successo che:
    – mi mostrasse conversazioni con parenti molto stretti dove diceva che non credeva si potesse amare così tanto;
    – mi dicesse che avesse detto al padre (con cui non aveva rapporto) testuali parole; “saresti contento se avessi trovato l’uomo della mia vita?”;
    – mi facesse incontrare in maniera subdola la madre (io solo con la madre che mi diceva quanto lei fosse innamorata e quanto fosse una ragazza speciale e sensibile)
    – andasse a provare a mia insaputa un abito da sposa con madre e zia.

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    1. Certo che è possibile, un buon manipolatore può usare persino il cane per triangolare, una macchina, ecc. Sicuramente voleva farti pressione per prendere una decisione in fretta. Un solo appunto: provare a usare le loro stesse armi è pur sempre uno spreco di energia. Loro sono abituati a fare questo tipo di gioco, mentre una persona normale ne esce ancora più danneggiata e disorientata, senza capire più se è stata “vittima” o “carnefice”.

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  13. Verissimo infatti mi ha succhiato le energie mentali! da una posizione in cui mi sembrava di controllare la situazione sono poi “crollato”: ansia, testa che scoppiava, sensi di colpa, voglia di evadere…

    Grazie per la risposta!

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  14. Leggendo, sia l’articolo, che i commenti, sono riuscita ad aggiungere un’ altro tassello al puzzle di questa intricata relazione, che solo ora, dopo 20anni di vita insieme, inizio a comprendere veramente.
    Finalmente posso anche dare un nome, (triangolazione), a tantissimi ricatti psicologici che in tutti questi anni mi hanno tenuto sulle spine, logorato, fatto ammalare, ma mai soccombere come magari sperava lui.
    Voglio lasciare alcuni esempi di questo gioco perverso, per chi arrivando per caso o volutamente in questo sito, possa trovare risposte, o semplicemente comprensione da chi vive queste situazioni.
    La prima triangolazione, quella più potente per la mia mente, è stato il paragone che all’inizio della relazione faceva tra me e una ipotetica, futura donna ideale, che se io non avessi assunto determinati comportamenti, (in particolare voleva la mia totale sincerità , a riguardo del mio passato amoroso)avrebbe preso il mio posto, e testuali parole: io mi sarei mangiata le mani per averlo perso.Io ne avevo veramente molta paura.
    Questo gioco è stato perpetrato successivamente con tantissime altre persone, ad esempio la madre:« se sapesse che sei così e cosaa, resterebbe molto delusa» però, un giorno quando ero veramente esausta di questo ricatto, gli dissi che avrei parlato con la madre e gli avrei raccontato personalmente queste”mancanze” di me stessa,ma con mia grande sorpresa, lui fece dietrofront,quasi si impanico, mi disse che non potevo dirle cose personali della nostra vita, e visto che era già ansiosa di suo, le avrei fatto venire un’infarto. Solo ora comprendo, che era un ricatto, solo ora comprendo che non vuol far vedere agli altri chi è veramente specialmente alla sua famiglia.
    Il gioco poi continua sempre nello stesso modo, usando per la triangolazione anche i figli, conoscenti, e naturalmente le colleghe che lo cercano, lo adorano, lo stimano, e alla quale lui attribuisce nomignoli quali, tesoro, amore ecc ecc, con la quale non usa nei mie confronti.
    C’era una domanda che mi assillano la mente questi giorni ossi: narcisista si nasce o si diventa? Mi sentivo in colpa, perché da qualche tempo ho iniziato ad avere quasi una doppia vita, la facciata con lui, e di nascosto ho iniziato a fare cose normali come leggere quello che voglio io, senza recriminazioni o prese in giro, farmi curare da medici scelti da me, avere un profilo fb, e spiare la sua cronologia e non solo.. tutto ciò per avere uno straccio di vita personale al di fuori del suo continuo e minaccioso controllo, ma questo mi aveva fatto sorgere il dubbio che mi stessi trasformando a mia volta in una narcisista. Ora ho capito che è una reazione doverosa, ma specialmente una conseguenza causata dal comportamento di questi mostri.
    Grazie per questo sito, è di grande conforto.

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  15. Se hai uno psicopatico nella tua vita, CORRI. Ecco, già solo questa frase dice moltissimo ed è vera, la triangolazione è una forma di perversione che esercitano con qualunque essere vivente, Claudileia ha citato il cane, si lo fanno anche con gli animali che vivono con loro. Dopo la prima fase utile ad agganciare ecco che emerge il loro odio profondo per la vita, per la gioia, per la profondità nella quale le persone empatiche riescono ad entrare rispettando le persone, caratteristica che comunque loro riconoscono in quanto privi di tale attitudine. Un articolo stupendo, grazie.

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